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Informazione agile sull'Unione Europea

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19/02/2024

Il Consiglio lancia oggi la missione navale EUNAVFOR ASPIDES.

L’obiettivo dell'operazione difensiva di sicurezza marittima è ripristinare e salvaguardare la libertà di navigazione nel Mar Rosso e nel Golfo. "Con il lancio di EUNAVFOR ASPIDES, l'Unione europea risponde rapidamente alla necessità di ripristinare la sicurezza marittima e la libertà di navigazione in un corridoio marittimo altamente strategico. L'operazione svolgerà un ruolo chiave nella salvaguardia degli interessi commerciali e di sicurezza, nell'interesse della dell’UE e della più ampia comunità internazionale.", queste le parole dell'Alto Rappresentante per la Politica Esrera e di Sicurezza Josep Borrell.

L'operazione ASPIDES garantirà la presenza navale dell'UE nell'area in cui numerosi attacchi Houthi hanno preso di mira navi commerciali internazionali dall'ottobre 2023. In stretta collaborazione con i partner internazionali che lsono allineati alle posizioni dell'Europa, ASPIDES contribuirà a salvaguardare la sicurezza marittima e garantire la libertà di navigazione, in particolare per le navi mercantili. e commerciali. Nell’ambito del suo mandato di natura difensiva, l’operazione fornirà informazioni sulla  situazione marittima, farà da scorta alle  navi e le proteggerà da possibili attacchi  in mare.

L’operazione sarà attiva lungo le principali linee marittime di comunicazione nello stretto di Baab al-Mandab e nello stretto di Hormuz, nonché nelle acque internazionali del Mar Rosso, del Golfo di Aden, del Mar Arabico, del Golfo di Oman e il Golfo Persico.

Il comandante dell'operazione sarà l'Ammiraglio Vasilios Griparis, mentre il Comandante delle forze sarà il contrammiraglio Stefano Costantino. Il quartier generale dell'operazione avrà sede a Larissa, in Grecia. 

L’operazione ASPIDES si coordinerà strettamente con EUNAVFOR ATALANTA per contribuire alla sicurezza marittima nell’Oceano Indiano occidentale e nel Mar Rosso, nonché con gli altri partner internazionali contribuendo alla sicurezza marittima nella sua area di operazione.

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Focus
19/02/2024

La Giornata della Commissione 19/02/2024

L'Europa e il Ruanda siglano un Memorandum d'Intesa sulla sostenibilità delle catene del valore delle materie prime

Oggi l’Unione Europea e il Ruanda hanno concluso un importante accordo per promuovere catene del valore sostenibili e resilienti per le materie prime critiche. Il commissario per i partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, e il ministro degli affari esteri del Ruanda, Vincent Biruta, hanno firmato un memorandum d'intesa per rafforzare il ruolo del Ruanda nella promozione dello sviluppo sostenibile e di catene del valore resilienti in tutta l'Africa.

Il memorandum d'intesa stabilisce una stretta cooperazione tra l'UE e il Ruanda nei seguenti cinque settori: integrazione delle catene di valore sostenibili delle materie prime e sostegno alla diversificazione economica; cooperazione per raggiungere una produzione sostenibile e responsabile e la valorizzazione delle materie prime critiche e strategiche; mobilitazione di finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo delle catene del valore delle materie prime; Ricerca e innovazione e condivisione di conoscenze e tecnologie legate all'esplorazione, estrazione, raffinazione, lavorazione, valorizzazione e riciclaggio sostenibili di materie prime critiche e strategiche; e lrafforzamento del rispetto delle  norme, aumentando la formazione e le competenze relative alla catena del valore delle materie prime critiche e strategiche.

La firma del memorandum d’intesa tra l’UE e il Ruanda rappresenta la volontà di entrambe le parti di rafforzare la loro partnership per una più stretta integrazione delle catene del valore delle materie prime. Intende inoltre contribuire a diversificare l' economia e promuovere r la trasformazione strutturale del Ruanda.

Summit dell'Istituto Europeo d'Innovazione e Tecnologia

Domani 20 fennraio  l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) organizza il vertice EIT 2024 a Bruxelles. L’EIT è un organismo indipendente dell’UE ed è parte integrante di Horizon Europe, il programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione. Il vertice metterà in mostra la rete di innovazione che si è venuta sviluppando in Europa attorno all'istituto stesso e riunirà politici, educatori, imprenditori, innovatori, start-up e rappresentanti della comunità EIT. Il programma di quest’anno si concentrerà sulle tendenze e sulle esigenze in materia di formazione imprenditoriale, ricerca orientata all’innovazione e accelerazione delle imprese. Il vertice mostrerà inoltre come gli innovatori e gli imprenditori possono trarre vantaggio dall' ecosistema paneuropeo dell'EIT.

Il summit rivelerà i vincitori degli EIT Awards 2024 in quattro categorie: Innovation Team Award, Changemaker Award, Venture Award e Public Award. Verranno premiate le aziende più innovative e i laureati in discipline di frontiera della comunità EIT. Inoltre, saranno premiate le imprenditrici protagoniste di  innovazioni con caratteristiche dirompenti in Europa con ll'assegnazione del Premio Europeo delle Donne Innovatrici 2023-2024.

La fatturazione elettronica si conferma strumento utile di semplificazione, secondo un nuovo rapporto

La Commissione ha pubblicato oggi una relazione sulla direttiva UE sulla fatturazione elettronica (eInvoicing). Dimostra il ruolo cruciale della fatturazione elettronica nel semplificare le procedure di fatturazione transfrontaliere, promuovendo l’efficienza e riducendo i costi sia all'interno che all'esterno dell'UE.

Il rapporto rileva che le pubbliche amministrazioni di tutti gli Stati membri dell’UE ora accettano fatture elettroniche conformi allo standard europeo di fatturazione elettronica per gli appalti pubblici. Ciò aiuta a ridurre i costi e i tempoInecessari per l'elaborazione dei  pagamenti alle aziende appaltatrici.

Inoltre, il documento pubblicato oggi rileva che l’impatto della direttiva sulla fatturazione elettronica si è esteso oltre il settore pubblico, incoraggiando l’adozione della fatturazione elettronica nelle transazioni business-to-business (B2B). L’impatto delle recenti politiche, tra cui lo standard e il modello di fatturazione elettronica dell’UE, compreso il pacchetto di proposte sull’IVA nell’era del digitale, garantirà un'applicazione della fatturazione elettronica ancora più integrata e armonizzata.

Infine, il rapporto mostra che l’approccio dell’UE viene adottato in diverse parti del mondo, come Australia, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda e Singapore. Questi paesi hanno elaborato le loro specifiche nazionali per la fatturazione elettronica conformandosi allo  standard europeo.

Anche Tik Tok finisce sotto la lente del Digital Service Act per potenziali rischi per gli utenti, in particolare i minori

La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se TikTok possa aver violato il Digital Services Act (DSA) in ambiti legati alla tutela dei minori, alla trasparenza della pubblicità, all'accesso ai dati per i ricercatori, nonché alla gestione del rischio di design che creano dipendenza e contenuti dannosi .

Sulla base dell'indagine preliminare condotta finora, anche sulla base dell'analisi del rapporto di valutazione dei rischi inviato da TikTok nel settembre 2023, nonché delle risposte di TikTok alle richieste formali di informazioni della Commissione (su contenuti illegali, tutela dei minori e accesso ai dati), la Commissione ha deciso di avviare un procedimento formale contro TikTok ai sensi della normativa del Digital Service Act.

Ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale:: “La sicurezza e il benessere degli utenti online in Europa sono fondamentali. TikTok deve esaminare da vicino i servizi che offre e considerare attentamente i rischi che rappresentano per i suoi utenti, giovani e anziani. La Commissione effettuerà ora un’indagine approfondita senza pregiudicarne l’esito”.

invece il commissario Thierry Breton, da sempre sguardo affilato sui comportamenti delle Big Tech: “La tutela dei minori è una priorità assoluta per l’attuazione dei DSA. Essendo una piattaforma che raggiunge milioni di bambini e adolescenti, TikTok deve rispettare pienamente i DSA e ha un ruolo particolare da svolgere nella tutela dei minori online. Oggi avviamo questa procedura formale di infrazione per garantire che vengano intraprese azioni proporzionate per proteggere il benessere fisico ed emotivo dei giovani europei. Non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per proteggere i nostri figli”.

L'avvio di un procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare ulteriori misure di esecuzione, come misure provvisorie e le decisioni sulla non conformità. Alla Commissione è inoltre conferito il potere di accettare o meno ogni impegno assunto da TikTok a sanare le questioni oggetto del procedimento.

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La Giornata UE
16/02/2024

Trasformazione digitale delle imprese. Il diritto societario si adegua

Il Consiglio ha adottato la sua posizione (mandato negoziale) sulla direttiva di modifica volta ad ampliare e potenziare ulteriormente l'uso degli strumenti e dei processi digitali nel diritto societario. Le nuove norme renderanno i dati aziendali più facilmente disponibili, miglioreranno la fiducia e la trasparenza nelle aziende di tutti gli Stati membri, creeranno amministrazioni pubbliche più connesse e ridurranno la burocrazia per le aziende e le altre parti interessate in situazioni transfrontaliere. Contribuirà in tal modo a un mercato unico più integrato e digitalizzato per le imprese.

Ai swnai della proposta di direttiva presentata dalla Commissione, e sulla quale il Consiglio ha adottato la sua posizione, le informazioni sulle imprese a livello dell’UE saranno rese disponibili i attraverso il Sistema di Interconnessione dei Registri delle Imprese (BRIS). La direttiva è intesa a garantire che i dati aziendali contenuti nei registri delle imprese siano accurati, affidabili e aggiornati.

Le nuove norme mirano inoltre a ridurre la burocrazia quando le società utilizzano le informazioni aziendali contenute nei registri delle imprese in contesti transfrontalieri. Ad esempio, la proposta elimina formalità quali la necessità di apporre un’apostilla sui documenti aziendali e incoraggia l’uso del “principio una tantum” quando le società creano più filiali e sedi distaccate in un altro Stato membro. Introduce inoltre un certificato aziendale multilingue dell’UE da utilizzare nelle situazioni transfrontaliere.

Contenuti principali della posizione del Consiglio

Il mandato negoziale del Consiglio condivide gli obiettivi principali della proposta di direttiva ma introduce alcuni miglioramenti per semplificare alcune procedure e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e le autorità nazionali. Ad esempio, specifica meglio  il principio “una tantum” per lo scambio e l’accesso alle informazioni da parte di una società quando crea filiali  transfrontaliere. Al fine di ridurre gli oneri amministrativi sia per i registri delle imprese che per le società, non saranno più richieste le  informazioni sui gruppi di società. Il mandato del Consiglio tutela anche le diverse tradizioni nazionali per quanto riguarda la registrazione dei dati personali nel certificato aziendale dell'UE.

Inoltre, la posizione del Consiglio introduce alcuni allineamenti tecnici che  aumentano la facilità d’uso delle procure digitali a livello europeo, diminuendo il rischio di sviluppare sistemi paralleli non interoperabili in maniera uniforme. Infine, il testo  prevede una proroga di sei mesi del periodo di recepimento per consentire alle imprese di adattarsi ai nuovi requisiti. 

Il mandato concordato dalConsiglio stabilisce un quadro di riferimento per avviare i negoziati con il Parlamento europeo. La proposta di direttiva è stata presentata dalla Commissione Il 29 marzo 2023  come modifica e adeguamento della direttiva del 2019 sull’uso degli strumenti e dei processi digitali nel diritto societario. 

 

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Focus
15/02/2024

La Giornata della Commissione 15/02/2024

Quanto costerà la ricostruzione dell'Ucraina? Nel pieno del conflitto la Commissione prova a fare un calcolo

A due anni dall'inizio della guerra in Ucraiana, una valutazione congiunta dei danni e dei bisogni (RDNA3) pubblicata oggi dal governo ucraino,  Banca mondiale, Commissione europea e Nazioni Unite stima che allo stato attuale, il costo totale della ricostruzione e del recupero in Ucraina sarà di 486 miliardi di dollari (452,8 miliardi di euro) nel prossimo decennio, rispetto ai 411 miliardi di dollari (383 miliardi di euro) stimati un anno fa.

Solo nel 2024, le autorità ucraine stimano che il Paese avrà bisogno di circa 15 miliardi di dollari (14 miliardi di euro) per le priorità immediate di ricostruzione con un’attenzione particolare al sostegno del settore privato insieme alla ricostruzione delle case, infrastrutture e servizi, energia e trasporti. L'analisi mette in evidenza come circa 5,5 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro) di questi finanziamenti sono già garantiti, sia dai partner internazionali che dalle risorse proprie, mentre altri 9,5 miliardi di dollari (8,9 miliardi di euro) sono attualmente privi di copertura finanziaria. 

Rispetto all'ultima valutazione (RDNA2), il governo ucraino, con il sostegno dei suoi partner, ha potuto far fronte ad alcune delle esigenze più urgenti. Ad esempio, nel settore edilizio, secondo i dati del governo ucraino, nel 2023, è stato speso 1 miliardo di dollari (931,7 milioni di euro) per la ricostruzione degli edifici danneggiati. Nel settore dei trasporti sono stati effettuati oltre 2.000 km di riparazioni di emergenza su autostrade, superstrade e altre strade nazionali. Nel settore dell’istruzione, le autorità locali hanno ricostruito circa 500 istituti scolastici e da gennaio 2023 la percentuale di istituti scolastici dotati di rifugi antiaerei è aumentata dal 68% all’80%.

Il programma InvestEU e la BEI finanziano l'adeguamento delle  infrastrutture  stradali italiane alle criticità legate al clima.

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) concede un prestito di 1,2 miliardi di euro ad Autostrade per l'Italia SpA (ASPI). Una quota di 800 milioni di euro di questo investimento è a carico del programma InvestEU. Tra gli obiettivi principali del finanziamento vi è l'ammodernamento e il potenziamento dei quasi 3.000 km di autostrade italiane gestite da ASPI per migliorarne la sicurezza e la durata.

Il finanziamento riguarda ad esempio, la modernizzazione delle infrastrutture stradali e l’installazione di nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e per rendere le infrastrutture stradali più resilienti alle sfide legate al clima, come gli eventi meteorologici estremi. La BEI stima che l'attuazione del progetto contribuirà alla creazione di più di 13.000 posti di lavoro.

Il Commissario per l'Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: “Questo investimento consistente nelle infrastrutture di trasporto italiane renderà la guida sulle nostre autostrade più sicura e migliorerà la loro resilienza agli eventi climatici estremi, che sappiamo sono destinati a diventare sempre più comuni. Sono particolarmente lieto che, attraverso questa significativa iniezione di finanziamenti da parte di InvestEU e della BEI, l’UE stia contribuendo a sostenere più di 13.000 posti di lavoro in Italia”.

Aiuti di stato per per le infrastrutture dell'idrogeno. La Commissione autorizza un Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI)

Sono sette gli Stati membri che partecipao al progetto  denominato "IPCEI Hy2Infra": Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia. L'IPCEI dovrebbe rafforzare l'approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del piano REPowerEU

L'IPCEI Hy2Infra interesserà un'ampia parte della catena del valore dell'idrogeno e sosterrà:

la diffusione di elettrolizzatori su larga scala per 3,2 GW per produrre idrogeno rinnovabile

- la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell'idrogeno nuove e riconvertite per circa 2 700 km;

-  lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell'idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh;

- la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido ("LOHC") al fine di gestire 6 000 tonnellate di idrogeno all'anno.

Gli Stati membri erogheranno fino a 6,9 miliardi di € in finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta liberare 5,4 miliardi di € di investimenti privati. 32 imprese con attività in uno o più Stati membri, tra cui anche piccole e medie imprese ("PMI"), parteciperanno a 33 progetti nel quadro dell'IPCEI.

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La Giornata UE
14/02/2024

La Giornata della Commissione 14/02/2024

La Commissione pubblica il report annuale sulla Competitività ed il Mercato Unico

Il rapporto descrive nel dettaglio i punti di forza e le sfide del mercato unico europeo, monitorandone gli sviluppi su base annuale secondo i nove fattori di competitività individuati nella comunicazione dell’UE sulla competitività a lungo termine del 2023. Si tratta nello specifico di: funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubbliche, ricerca e innovazione,energia, economia circolare, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta. Tali indicatori chiave  che fungono da quadro di riferimento dei progressi rcompiuti nell'anno appena concluso. Sebbene sia troppo presto per stabilire tendenze stabili, il rapporto rileva che 9 indicatori chiave sono migliorati, contro 5 che non sono migliorati; 3 sono stabili e 2 non si hanno ancora i dati. 

il report mette in evidenza gli aspeti positivi del mercato unico, sottolienando che rappresenta una delle aree di mercato integrate più grandi del mondo con un bacino ampio di domanda, fonti di approvvigionamento diversificate, opportunità di innovazione e aumento della produzione, forti diritti sociali e condizioni di lavoro eque , fungendo al tempo stesso da leva geopolitica. Sottolinea la necessità di rafforzare l’applicazione delle norme concordate e di semplificarne l’attuazione.

Dinanzi ad un quadro che si vuole considerare di eccellenza rispetto ad altre aree del mondo, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “La relazione di oggi conferma i numerosi punti di forza competitivi dell’Europa e che un mercato unico forte rimane fondamentale affinché le nostre imprese possano prosperare e sfruttare nuove opportunità. Ma sono necessari maggiori sforzi per attirare investimenti, potenziare le nostre tecnologie strategiche e garantire che la nostra forza lavoro sia dotata delle giuste competenze”.

Thierry Breton, commissario per l'industria, ha invece dichiarato: “Il mercato unico e la politica industriale vanno di pari passo per sostenere la competitività dell’UE. La relazione odierna presenta fatti e cifre che mettono in luce i numerosi punti di forza dell'economia dell'UE, del suo mercato unico, del suo potenziale di innovazione e del suo quadro normativo nelle sfere dell'economia verde e del digitale. Nonostante queste forti risorse, sono necessari maggiori sforzi per affrontare i costi energetici, evitare di scambiare la vecchia dipendenza dai combustibili fossili con nuove dipendenze e garantire un migliore coordinamento degli investimenti UE e nazionali nelle tecnologie del futuro, per posti di lavoro di qualità nell’UE”.

Accordo tra il Parlamento ed il Consiglio sulle inchieste che riguardano gli incidenti marittimi

Si tratta della revisione di una direttiva del 2009 che si applica unicamente agli incidenti occorsi alle navi per il trasporto marittimo sottoposte alle convenzioni internazionali  ed ai battelli per la pesca. In base alla nuova direttiva modificata cvengono ricmpresi nel campo di applicazione  gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci di piccole dimensioni (meno di 15 metri). L'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) fornirà supporto operativo e addestramento alle autorità investigative nazionali, qualora lo  richiedano, nel rispetto della loro indipendenza operativa. La direttiva modificata armonizza inoltre il diritto dell'Unione con le più recenti disposizioni internazionali adottate dall'Organizzazione marittima internazionale e impone alle autorità investigative sugli incidenti degli Stati membri di impegnarsi in un processo di valutazione congiunto con le loro controparti in modo che possano migliorare imparando le une dalle altre e ottimizzare le procedure ed i risultati.

Così ha illustrato la novità della normativa concordata dai colegislatori Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti: “Sebbene la sicurezza marittima nelle acque dell’UE sia di un livello molto elevato, ogni incidente è di troppo e dobbiamo imparare da essi. L’accordo raggiunto oggi aiuterà gli operatori e le autorità di regolamentazione ad adottare misure adeguate per ridurne lil numero, con l’obiettivo finale di evitare la perdita di vite umane e l’inquinamento ambientale. »

La Commissione riferisce sull'attuazione del regolamento sui contenuti terroristici online

Di fronte alla sfida di contrastare la capacità dei terroristi sfruttare le piattaforme Internet per diffondere i loro messaggi e per intimidire, radicalizzare, reclutare e facilitare la realizzazione di attacchi terroristici l' Europa si è dotata di un quadro normativo per un'azione più efficace. Oggi viene pubblicato il report sulla sua implementazione. In particolare, le nuove norme, entrate in vigore il 7 giugno 2022,  impongono che i contenuti terroristici nell'UE vengano rimossi dalle piattaforme online entro un'ora dal momento in cui viene emesso  un ordine di rimozione da parte delle autorità degli Stati membri . Ciò contribuisce a contrastare la diffusione di ideologie estremiste online – che è fondamentale per prevenire gli attacchi e affrontare la radicalizzazione – salvaguardando al tempo stesso i diritti fondamentali.

La relazione valuta l’applicazione del regolamento da parte degli Stati membri e dei prestatori di servizi di hosting e l’impatto che ha avuto finora nel contrastare la diffusione di contenuti terroristici online. Il rapporto tiene conto dell’impatto della situazione in Medio Oriente sul panorama delle minacce online fino al 31 dicembre 2023.

Nella sua valutazione, la Commissione conclude che il regolamento è stato efficace nel prevenire la diffusione di contenuti terroristici online. Finora ventitré Stati membri hanno designato autorità competenti con il potere di emettere ordini di rimozione e da giugno 2022 sono stati emessi circa 350 ordini di rimozione di contenuti illeciti.

Secondo un' indagine condotta dalla Commissione e dalle autorità di tutela dei consumatori, gli influencer online non rendono chiara la presenza di pubblicità commerciali

Oggi la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 22 Stati membri, Norvegia e Islanda hanno pubblicato i risultati di una serie di post di influencer sui social media. Dall’indagine è emerso che quasi tutti (97%) di questi influencer hanno pubblicato contenuti commerciali, ma solo uno su cinque ha indicato costantemente che il loro contenuto era di natura pubblicitaria.

Lo scopo di questa indagine era verificare se gli influencer segnalano le loro attività pubblicitarie, come richiesto dalla normativa europea sulla tutela dei consumatori. Sono stati verificati i post di 576 influencer pubblicati sulle principali piattaforme di social media.

Significative le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia: “Con il massiccio sviluppo delle piattaforme di social media, la scena dell’influenza è diventata un vero e proprio business. Oggi, la maggior parte degli influencer guadagna dai propri post. Tuttavia, i nostri risultati mostrano che non sempre lo segnalano ai loro abbonati. Gli influencer hanno una notevole influenza sui propri follower, molti dei quali sono minorenni. Li invito a essere molto più trasparenti con il loro pubblico. »

Al via il bando per la  prima edizione degli Hackathon della difesa incentrati sul "digitale nella difesa"

Oggi la Commissione ha pubblicato il primo invito a manifestare interesse per selezionare sei organizzatori a livello locale per la prima edizione dei Defense Hackathon nell'ambito del Programma di innovazione nel settore della difesa dell'Unione europea (EUDIS). I facilitatori dell'innovazione negli Stati membri dell'UE e in Norvegia sono invitati a registrarsi e possono essere selezionati come uno dei sei organizzatori locali. L’evento si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno 2024.

Un hackathon è una competizione di idee   in cui i partecipanti si riuniscono, formano team e metono a punto in modo collaborativo una soluzione innovativa  in un tempo limitato. Gli EUDIS Hackathon mirano a stimolare l’innovazione nel settore della difesa e ad attrarre nuovi talenti nel settore della difesa. Questo Hackathon è il primo di una serie di EUDIS Hackathon che saranno organizzati contemporaneamente nei prossimi quattro anni in diversi Stati membri dell'UE e in Norvegia.

La scadenza è l'11 marzo 2024. maggiori informazioni al link:

https://eudis-hackathon.eu/index.html

 

 

 

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La Giornata UE
13/02/2024

Apple e Microsoft superano la prima indagine ai sensi del Digital Service Act

Ieri la Commissione ha concluso quattro indagini di mercato avviate il 5 settembre 2023 ai sensi della nuova normativa sui mercati digitali (Digital Market Act), stabilendo che Apple e Microsoft non devono essere designate come gatekeepers per i seguenti servizi offerti dalle loro piattaforma: il servizio di messaggistica di Apple iMessage, Il motore di ricerca online di Microsoft Bing, il browser Edge e il servizio di pubblicità online Microsoft Advertising.

Le indagini della Commissione sono stateavviate in seguito alla notifica da parte di Apple e Microsoft nel luglio 2023 dei core platform services che rientravano nelle soglie quantitative stabilite dal DMA. Tra questi servizi figurano anche i quattro servizi interessati dalle decisioni odierne.  Apple e Microsoft tuttavia hanno presentato le cosiddette argomentazioni di “confutazione”, spiegando perché, nonostante il rientro nelle soglie quantitative, tali servizi  non dovrebbero, a loro avviso, essere qualificati come gateway. 

Nella decisione del 5 settembre 2023, la Commissione ha ritenuto che le argomentazioni avanzate da Apple e Microsoft meritassero un’analisi approfondita. A seguito di tale valutazione approfondita  e tenendo conto del contributo delle parti interessate e dopo aver ascoltato il Digital Market Advisory Committee  la Commissione ha concluso che iMessage, Bing, Edge e Microsoft Advertising non si qualificano come servizi di gatekeeper.

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Focus
13/02/2024

L'Europa fortezza, e la crisi degli agricoltori

Il nuovo codice Schengen, che presto entrerà in vigore dopo che Parlamento e Consiglio hanno trovato l’accordo, è il consolidamento di un processo di progressiva chiusura delle frontiere esterne dell’Europa, sia pure limitatamente al fenomeno della immigrazione c.d. irregolare o in circostanze di emergenza quali le pandemie.

Letta nelle sue implicazioni, sul piano della dignità dell’uomo in quanto tale, il cambio di passo dell’Europa lascia intendere in realtà tutt’altro: anche le persone , al pari delle merci, devono essere regolamentate  quando entrano in Europa e se questo non è possibile perché vi accedono per vie illegali, allora l’unica soluzione eletta dagli Stati membri e dalla Commissione è quella dell'inasprimento dei controlli e delle misure di repressione, quali I rimpatri accelerati e forzati.

Invece, gli agricoltori europei lamentano l’ingresso, quello sì legale in base agli accordi di libero scambio, di beni agricoli che vanno ad intaccare, pur con qualità scadente ma forti di prezzi più bassi, la loro stessa esistenza sul mercato.

Quello che non si mette in evidenza è che esiste tuttavia un nesso tra I due fenomeni. Infatti gli accordi di libero scambio sono stati per anni la vera arma geopolitca dell’UE, capace di condizionare le relazioni con I paesi extra UE, imponendo loro, in cambio delle agevolazioni tariffarie, il rispetto di una serie di condizioni nel campo dei diritti umani, sociali ed ambientali.

Oggi la Tunisia è tra i paesi di partenza delle masse di uomini e donne in cerca della loro terra promessa. Ma la Tunisia , protagonista negli scorsi anni di un’illusoria rinascita democratica durante il periodo delle c.d. primavere arabe, venne fatta oggetto di particolare attenzione da parte dell’Unione Europea, che proprio per incoraggiarne la difficile transizione verso forme di governo più democratiche, abolì nel 2016 una serie di dazi, tra cui quelli sull’olio d’oliva, principale produzione di quel paese.

Le conseguenze di tale politica sui nostri agricoltori, e non certo sugli agricoltori olandesi o tedeschi, le conosciamo bene, come pure è accaduto con le arance del Marocco.

Sforzi anche generosi, ma che si sono rivelati inutili, sostituiti di recente da nuove promesse economiche in cambio  dell’impegno da parte della Tunisia  di impedire le partenze dei migranti.

Ma intanto un intero settore agricolo, in particolare nelle regioni meridionali, ha subito la nefasta combinazione di xilella, siccità e concorrenza estera inarrestabile.

Il Commissario Dombrovskis ha rivendicato davanti al Parlamento Europeo un surplus di oltre 60 miliardi del settore agro-alimentare europeo, grazie agli accordi di libero scambio come quello del 2018 con il Canada.

La domanda che c’interroga tutti quando pensiamo al futuro dell’Europa è come saprà restare in piedi in un mercato mondiale che sembra voler rigettare la globalizzazione ed attuare invece  politiche di protezionismo dall’esterno e di aggressione anche sleale verso l’esterno.  La Cina lo ha sempre fatto, in futuro potrebbero farlo anche gli Stati Uniti se dovesse essere rieletto Trump.

CLS

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Editoriale
12/02/2024

La Giornata della Commissione 12/02/2024

Non solo Africa, l'Europa impegna 1,8 miliardi in aiuti umanitari per il 2024

Oggi la Commissione europea ha annunciato che lo stanziamento in aiuti umanitari destinati alle persone in situazione di bisogno asarà pari nel 2024 a 1,8 miliardi. Si tratta di un budget stimato, che attesta l'impegno a mostrarsi presente laddove nel mondo c'è un bisogno. 

Janez Lenarčič, Commissario per la Gestione delle crisi, ha dichiarato: “All’inizio del 2024, il divario tra i bisogni umanitari e le risorse disponibili continua ad ampliarsi. Allo stesso tempo, il fabbisogno finanziario è molto elevato, mentre i conflitti si moltiplicano e la crisi climatica peggiora. Nel 2023 il deficit di finanziamento ha raggiunto nuovi record, poiché non è stato fornito nemmeno il 40% dei 56,7 miliardi di dollari necessari. Di fronte a questa preoccupante tendenza, la Commissione Europea continuerà a finanziare azioni umanitarie a favore dei più vulnerabili, chiunque essi siano e ovunque si trovino nel mondo. Continueremo a sostenere e mobilitare la comunità internazionale per colmare collettivamente questo allarmante deficit di finanziamenti. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire in modo proattivo al rafforzamento della collaborazione intersettoriale, in particolare con gli attori dello sviluppo, per aumentare la resilienza locale al fine di fornire assistenza vitale alle popolazioni in difficoltà e per allontanare quante più persone possibile dalla possibile dipendenza dagli aiuti. L’anno scorso l’UE ha compiuto un passo importante in questa direzione fissando un obiettivo volontario di RNL da accantonare per gli aiuti umanitari da parte dei nostri Stati membri. Questa responsabilità condivisa a livello globale non può, tuttavia, essere assunta solo dall’Europa. Nel 2023, oltre il 91% dei contributi proveniva da soli 20 donatori, i primi tre dei quali (compresa la Commissione Europea) hanno fornito il 58% dei finanziamenti umanitari disponibili a livello globale. Questa situazione non è sostenibile. È quindi essenziale che la comunità internazionale trovi un modo più equilibrato ed equo per finanziare gli aiuti umanitari, in base alle capacità di ciascun paese. »

Si tratta di un quadro che emerge nelle sue contraddizioni di fondo. L'Occidente ricco e responsabile soprattutto in passato dell'inquinamento di grande parte del pianeta riconosce che l'aiuto umanitario resta insufficiente e squilibrato e che il progresso dei popoli è sempre più messo a rischio.

Occorre tuttavia mettere in luce un dato: ricorda la Commissione europea che a partire dal 1992 l'aiuto fornito ha sostenuto oltre 110 paesi. Ma siccome i canali di distribuzione degli aiuti alle popolazioni locale passano attraverso le agenzie internazionali, in particolare le Nazioni Unite, accade che spesso i beneficiari finali non siano neanche in grado di apprezzarne la portata perché non ne conoscono la fonte. 

La Gran Bretagna torna in Horizon Europe

"Brexit means Brexit", ma poco tempo è trascorso per mobilitare la comunità scientifica inglese in favore del rientro nel programma di ricerca Horizon Europe tramite accordo di associazione. Così oggi la commissario per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, si recherà nel Regno Unito per celebrare la rinnovata intesa, almeno sul piano scientifico. Ecco dunque l'agenda della visita:

- nel pomeriggio a Londra, la commissaria Ivanova incontrerà il segretario di Stato per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, Michelle Donelan. IAlla loro presenza avrà luogo l'evento che celebra l'accordo di associazione presso la Royal Society, seguito da una conferenza stampa congiunta prevista per le 15:30-16:00 CET.

- la Commissaria ha visitato il Francis Crick Institute, un importante centro di ricerca biomedica con una attiva partecipazione al programma Horizon Europe. è stata accolta da Sir Paul Nurse, premio Nobel e amministratore delegato dell'istituto, ed è stata accompagnata dal ministro per l'intelligenza artificiale e l'imprenditorialità, visconte Camrose, a nome del governo britannico.

- Domani, 13 febbraio, la commissaria si recherà in visita a Edimburgo, dove incontrerà il ministro scozzese dell'istruzione superiore e perfezionamento, Graeme Dey. Visiterà poi l'Università di Edimburgo, dove incontrerà i rappresentanti senior delle principali università scozzesi. Incontrerà inoltre gli studenti e visiterà il Bayes Centre, l'Innovation Hub for Data Science and Artificial Intelligence dell'Università di Edimburgo.

 

 

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La Giornata UE
09/02/2024

I luoghi della Shoah ora saranno in rete grazie ad un finanziamento europeo

La Commissione europea ha lanciato una gara d'appalto per finanziare la crezione di una Rete tra i luoghi che hanno visto l'accadere tragico della Shoah. Il contesto è dato dall'adozione nell'ottobre 2021 della prima Strategia europea per combattere l'antisemitismo e far conoscere la cultura ed i costumi ebraici. Sotto la spinta dell'allarme legato al risorgere in Europa e altrove di forme di intolleranza antisemita, la Commissione europea ha lanciato una propria strategia articolandola su tre pilastri:  1) prevenire tutte le forme di antisemitismo; 2) proteggere e promuovere la vita ebraica, 3) promuovere la ricerca, la formazione e la memoria sui fatti della Shoah. 

Attraverso la creazione di una rete si vuole far sì che la memoria delle vittime dell'Olocausto sia conservata, e ne venga al contempo preservata la verità storica contro ogni tentativo di negazionismo sempre presente. Preseervando i siti dell'Olocausto si vuole far sì che sia le autorità locali sia le comunità facciano propria una coscienza collettiva e chiara delle atrocità accadute in Europa lo scorso secolo. 

Un'importanza particolare viene assegnata ai sopravissuti dell'Olocausto, che ancora tengono vivo il ricordo di quei fatti. E' una generazione che sta scomparendo, e quindi ancora più urgente e vitale valorizzarne il contributo di testimoni. 

I siti dell'Olocausto sono rappresentati dq uei luoghi - campi di concentramento nazisti, luoghi dove avvennero le fucilazioni, punti di deportazione e luoghi dove gli ebrei vennero nascosti - che insieme combinano un mosaioco della tragedia della Shoah.

ha dichiarato il Vice - Presidente Schinas : Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’ondata allarmante di crimini d’odio antisemiti, discorsi di odio, miti di cospirazione e disinformazione che ci ricordano i capitoli più oscuri della nostra storia. Dobbiamo concentrarci sulla preservazione dei luoghi segnati dall’Olocausto, così da non dimenticare mai cosa succede quando lasciamo che l’antisemitismo e altre forme di odio si diffondano senza problemi”.

La gara d'appalto è del valore di 3 milioni di euro. La scadenza per parteciparvi è il 24 maggio. Informazioni maggiori qui:

https://ted.europa.eu/en/notice/-/detail/80397-2024

 

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Focus
08/02/2024

La salute del suolo al centro del bando lanciato dal Progetto HuMUS

Il progetto HuMUS rientra nelle attività finanziate dall'Unione Europea attraverso le Missioni del programma Horizon Europe. Si tratta di grnadi contenitori tematici che cpncentrano grandi risorse finanziarie su consorzi di ricerca vasti e in grado, proprio per le loro dimensioni allargate, di produrre un impatto forte. A loro volta, per favorirne la conoscenza da parte anche delle comunità locali, una delle misure complementari e intregrative è rappresentata dalla promozione di un metodo di governance partecipativo.

Le Missioni sino sei. Una di queste riguarda nello specifico il suolo, la" A Soil Deal for Europe". Da questa specifica Missione nasce il progetto HuMUS, che a sua volta lancia un bando di 600.000 euro rivolte alle autorità locali e regionali affinché si facciano promotori di 20 Progetti Pilota per la salvaguardia ed il ripristino del suolo. La scadenza è il 24 febbraio. Maggiori informazioni qui:

https://humus-project.eu/open-call/

 

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Focus
08/02/2024

La Giornata della Commissione 08/02/2024

Rinviate le scadenze per l'adozione di alcuni standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di rinviare di due anni il termine per l'adozione degli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità (ESRS) specifici per settore. L proposta di rinvio fa parte del programma di lavoro della Commissione 2024 per ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%.

La Direttiva su Corporate Sustainability Reporting (CSRD) impone a tutte le grandi aziende e alle PMI quotate di rendicontare utilizzando standard obbligatori comuni. La CSRD comprende disposizioni per l'adozione di standard specifici per settore. L’accordo raggiunto ieri posticipa la scadenza per questi standard settoriali dalla metà del 2024 alla metà del 2026. Ciò darà alle aziende più tempo per conformarsi agli standard orizzontali adottati nel luglio 2023, che si applicano a tutte le aziende, indipendentemente dal settore economico. Inoltre, la CSRD stabilisce standard separati per le società extra-UE; anche in questo caso   il termine per l’adozione viene posticipato da metà 2024 a metà 2026.

Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Questa decisione dimostra che ascoltiamo le preoccupazioni delle imprese e stiamo rispondendo. La rendicontazione sulla sostenibilità da parte delle aziende è fondamentale per la transizione verde e per la trasparenza nei confronti degli investitori. Nel medio e lungo termine obblighi di reporting standardizzati significano minori oneri per le aziende, non maggiori. Ma comprendiamo che il ritmo del cambiamento può rappresentare una sfida per molte aziende. Ecco perché sono lieto che il Consiglio e il Parlamento abbiano concordato con la nostra proposta di concedere più tempo per adottare standard di rendicontazione specifici per settore. Ciò è pienamente coerente con il nostro obiettivo di ridurre i requisiti complessivi di rendicontazione”.

Eliminato definitivamente qualunque uso del mercurio tossico in Europa

Raggiunto 'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di revisione del regolamento sul mercurio. Data la disponibilità di alternative, il nuovo regolamento vieterà i residui utilizzi ancora in corso del mercurio nell’UE. Proibendo l’uso l'uso del mercurio nell'amalgama per le occlusioni dentali a partire dal 1° gennaio 2025 e introducendo il divieto di produzione, importazione ed esportazione di alcune lampade contenenti mercurio, questo regolamento proteggerà ulteriormente gli europei dal mercurio tossico. Ciò rappresenta un importante passo avanti per salvaguardare la salute umana e per apportare significativi benefici ambientali, in linea con l’ambizione di “Inquinamento Zero” dell’UE.

Gli Stati membri dovranno passare dall’amalgama dentale ai materiali per otturazioni dentali privi di mercurio. Dovranno inoltre cessare la produzione e l’esportazione di lampade contenenti mercurio, sostituendole invece con alternative prive di mercurio come i LED, che sono anche più efficienti dal punto di vista energetico. Queste misure sono in linea con quelle adottate nell’ambito di altre normative UE, come il Regolamento sulla restrizione delle sostanze pericolose (RoHS).

La Commissione lancia una consulatazione sulla bozza di linee guida ai sensi del Digtital Service Act (DSA) per l’integrità elettorale

Oggi la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni sulla bozza di linee guida del Digital Services Act (DSA) sull’integrità dei processi elettorali. Queste sono le prime linee guida in assoluto ai sensi dell’articolo 35 del DSA e mirano a presentare alle piattaforme online di grandi dimensioni e ai motori di ricerca le migliori pratiche e le possibili misure per mitigare i rischi sistemici sulle loro piattaforme che potrebbero minacciare l’integrità dei processi elettorali democratici.

La bozza di linee guida fornisce esempi di potenziali misure di mitigazione relative ai rischi legati alle elezioni, misure di mitigazione specifiche legate ai contenuti di intelligenza artificiale generativa, la pianificazione di misure di mitigazione del rischio prima o dopo un evento elettorale e orientamenti specifici per le elezioni del Parlamento europeo.

Ai sensi dell’articolo 35 della DSA la Commissione, insieme ai Coordinatori per i Servizi Digitali degli Stati membri, può emanare linee guida in relazione a rischi specifici, presentare migliori pratiche e raccomandare possibili misure di mitigazione. La consultazione è aperta  fino al 7 marzo 2024 al seguente link:

https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/DSA-election-only-questions

Resi noti i 27 vincitori del  concorso europeo per giovani traduttori  di quest'anno

La Commissione Europea annuncia i 27 giovani vincitori del 17° concorso europeo Juvenes Translatores rivolto alle scuole secondarie. Il tema di quest’anno era “Il coraggio di fare la differenza”. Oltre tremila partecipanti hanno messo alla prova le proprie competenze linguistiche scegliendo di tradurre un testo tra due delle 24 lingue ufficiali dell'UE. Sebbene l’inglese svolga un ruolo importante, delle 552 combinazioni linguistiche disponibili, gli studenti di 701 scuole ne hanno utilizzate 155, tra cui dal rumeno allo svedese e dal ceco al danese.

Gli studenti partecipanti al concorso hanno avuto l'opportunità di scoprire l'affascinante mondo della traduzione. Come ha detto uno studente di una scuola austriaca: “Juvenes Translatores per me non è stato solo un concorso, ma anche un'opportunità per conoscere la traduzione. Un’esperienza, una consapevolezza che mi ha permesso di riconoscere quanto le lingue possano essere diverse, ma che in fondo ci uniscono tutti. »

I traduttori della Commissione europea hanno selezionato un vincitore per ciascun paese dell'UE, insieme con 247 studenti che hanno ricevuto una menzione specialie per l'eccellenza delle loro traduzioni. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il 21 marzo 2024.

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La Giornata UE
07/02/2024

La Giornata della Commissione 07/02/2024

La Commissione finanzia 440 milioni di aiuti per la Turchia a seguito del terremoto del 2023

 La Commissione ha firmato oggi un accordo con la Turchia per una sovvenzione di 400 milioni di euro da parte del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per finanziare la ripresa dopo il devastante terremoto che ha colpito il paese all'inizio del 2023. La firma dell'accordo è avvenuta a Bruxelles, tra la commissaria alla Coesione e alle Riforme Elisa Ferreira e il viceministro turco agli Affari esteri, Mehmet Kemal Bozay.

La Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira ha dichiarato: “Questa catastrofe, una delle peggiori nella storia del paese, ci ha scioccato tutti quando abbiamo visto gli effetti devastanti che ha avuto sul popolo turco. In tutta Europa si è registrata un’ondata di solidarietà per le vite perse e le case distrutte. Non sorprende quindi che questo sia l’importo più grande mai concesso dal Fondo di solidarietà dell’UE a un paese candidato. È anche la prima volta che la Turchia riceve aiuti dal FSUE. Quando è necessario UN sostegno, l’Europa risponde, non solo per i suoi Stati membri, ma anche per i suoi vicini. Il FSUE è incentrato sulla solidarietà con i paesi e le persone”.

Si tratta del più grande contributo finanziario concesso nell'ambito del FSUE a un paese candidato dalla sua istituzione nel 2002, e fa parte del sostegno di 1 miliardo di euro che l'UE ha annunciato per la Turchia nel marzo 2023 alla Conferenza internazionale dei donatori. La conferenza, ospitata congiuntamente dalla Commissione europea e dalla presidenza svedese del Consiglio dell’UE, ha contribuito a raccogliere un totale di 7 miliardi di euro  per le persone colpite dai terremoti in Turchia e Siria.

Raggiunto l'accordo politico per uno Spazio Schengen più resiliente

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulle nuove norme relative alla gestione delle frontiere che fanno parte dello Spazio Schengen. Negli ultimi anni lo spazio Schengen ha dovuto affrontare diverse pressioni, dalla pandemia di Covid-19 alle minacce alla sicurezza quali il terrorismo, il traffico di droga e la criminalità organizzata, nonché la migrazione irregolare. Tali sfide hanno richiesto un aggiornamento del corpus normativo Schengen. 

La Commissione ha proposto di aggiornare e rivedere il codice frontiere Schengen nel dicembre 2021. L'obiettivo della riforma è completare la gamma di strumenti necessari per il corretto funzionamento dello spazio Schengen, sia alle frontiere esterne che alle frontiere interne.

Trovato l'accordo sul nuovo pacchetto sui servizi di compensazione bancari per un Unione dei mercati dei capitali

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul "pacchetto di compensazione", che comprende nuove norme sui servizi di compensazione tra le banche dell’UE, per una maggiore  stabilità finanziaria nel quadro dell'Unione dei Mercati dei Capitali.

Le nuove norme consentiranno alle c.d. controparti centrali (CCPs) – che forniscono servizi di compensazione – di introdurre più rapidamente nuovi prodotti sul mercato dell’UE. In questo modo si consente agli operatori del mercato di  effetuare compensazioni e creare liquidità più agevolmente presso le CCP dell’UE. Le nuove norme consentono inoltre un sistema di compensazione più sicuro e resiliente, migliorando il quadro di vigilanza dell’UE nei confronti delle CCP e rafforzando il ruolo della European Securities Markets Authority (ESMA). Il nuovo quadro contribuirà inoltre a ridurre l’eccessiva dipendenza dalle CCP di paesi terzi, in quanto viene richiesto a tutti gli operatori sul mercato idei capitali di detenere conti attivi presso le CCP dell’UE e di compensare una parte significativa dei contratti dei derivati nel Mercato Unico.

Il pacchetto, la cui proposta è stata presentata dalla Commissione nel dicembre 2022, modifica una serie di atti legislativi, in particolare il regolamento sulle European Market Infrastrucutre ( EMIR), il quadro prudenziale per le banche e per le società d'investimento, la Direttiva su Undertakings for Collective Investments in Transferable Securitites (UCITS) ed il regolamento sui Money Market Funds (MMF).

Al riguardo significative la dichiarazione di Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali: “Accolgo con favore l’accordo sul regolamento EMIR e sul pacchetto  compensazione in generale. Contribuirà a rendere il nostro ecosistema di compensazione più sicuro e più attraente, attenuando al tempo stesso i rischi di un’eccessiva dipendenza dalle controparti centrali situate in paesi terzi. In particolare, sono accolte con favore le misure che facilitano la fornitura di servizi di compensazione e rafforzano la vigilanza a livello dell’UE. Detto questo, avrei preferito un’ambizione più elevata per quanto riguarda i conti attivi. L’accordo rappresenta tuttavia un primo passo fondamentale per promuovere il clearing nell’UE e consentire al nostro lavoro verso un’Unione dei Mercati dei Capitali di progredire”.

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La Giornata UE
06/02/2024

La Commissione alza il target della riduzione delle emissioni al 90% entro il 2040

a Commissione ha pubblicato oggi una valutazione d'impatto dettagliata sui possibili percorsi per raggiungere l'obiettivo concordato di rendere l'Unione europea neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Sulla base di questa valutazione d'impatto, la Commissione raccomanda una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990 , avviando un dibattito con tutte le parti interessate; la proposta legislativa sarà presentata dalla prossima Commissione, dopo le elezioni europee, perchè sarebbe impossibile al oggi avviare una discussione serena. Questa raccomandazione vuol essere in linea con il parere del Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici (ESABCC) e con gli impegni assunti dall'UE nell'ambito dell'accordo di Parigi. Vediamo nel dettaglio.

La comunicazione di oggi stabilisce una serie di condizioni politiche necessarie per raggiungere l'obiettivo del 90%. Tali misure comprendono la piena attuazione del quadro concordato per il 2030, garantendo al contempo la competitività dell’industria europea, una maggiore attenzione a una transizione giusta che non lasci indietro nessuno, condizioni di parità con i partner internazionali e un dialogo strategico sul quadro post-2030. , anche con l'industria e il settore agricolo.

l punto di partenza è la piena attuazione della legislazione esistente per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. L’aggiornamento in corso dei Piani Nazionali per l’energia e il clima (PNEC) è un elemento chiave nel monitoraggio dei progressi e la Commissione si sta impegnando con gli Stati membri, l'industria e le parti sociali per agevolare ltale attuazione. 

Nella visione della Commissione Il Green Deal deve diventare un accordo per la  decarbonizzazione industriale che si basi sui punti di forza esistenti, come l’energia eolica, idroelettrica e gli elettrolizzatori, e continui ad aumentare la capacità produttiva nazionale in settori in crescita come batterie, veicoli elettrici, pompe di calore, fotovoltaico, CCU /CCS, biogas, biometano ed economia circolare. Anche il carbon pricing e l’accesso ai finanziamenti sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni da parte dell’industria europea. La Commissione istituirà una task force dedicata per sviluppare un approccio globale al carbon pricing  e ai mercati del carbonio. L’Europa dovrà inoltre mobilitare il giusto mix di investimenti del settore pubblico e privato per rendere la propria economia sostenibile e competitiva. Nei prossimi anni sarà necessario un approccio europeo alla finanza, in stretta collaborazione con gli Stati membri.

Nonostante le proteste sempre più accese, la Commissione indica nel dialogo la via necessaria per perseguire una transizione giusta. infatti, nel documento è detto che il dialogo aperto con tutte le parti interessate è una precondizione cruciale per realizzare la transizione pulita. La Commissione ha già avviato dialoghi formali con l’industria ed il settore agricolo. Il dialogo strutturato con le parti sociali dovrebbe essere rafforzato nei prossimi mesi per garantire il loro contributo, concentrandosi su occupazione, mobilità, qualità del lavoro e investimenti nella riqualificazione e nel miglioramento delle competenze. Questa continua azione di sensibilizzazione aiuterà la prossima Commissione a presentare proposte legislative per il quadro strategico post-2030 che dovrebbe raggiungere l’obiettivo del 2040 in modo equo ed efficiente in termini di costi. Il ritmo della decarbonizzazione dipenderà dalla disponibilità di tecnologie che forniscano soluzioni prive di emissioni di carbonio e anche da un uso efficiente delle risorse in un’economia circolare.

Si prevede che il settore energetico raggiungerà la completa decarbonizzazione subito dopo il 2040, sulla base di tutte le soluzioni energetiche a zero o a basse emissioni di carbonio, comprese le energie rinnovabili, il nucleare, l’efficienza energetica, lo stoccaggio, la CCS, la CCU, la rimozione del carbonio, l’energia geotermica e idroelettrica. L’Alleanza industriale sui piccoli reattori modulari, lanciata oggi, è l’ultima iniziativa volta a migliorare la competitività industriale e garantire una forte catena di approvvigionamento dell’UE e una forza lavoro qualificata. Un vantaggio importante di questi sforzi è una minore dipendenza dai combustibili fossili grazie a una riduzione dell’80% del loro consumo energetico tra il 2021 e il 2040. Il quadro politico post-2030 costituirà un’opportunità per sviluppare ulteriormente queste politiche e integrarle con misure sociali e politiche. politiche industriali per garantire una transizione graduale dai combustibili fossili.

Il settore dei trasporti si decarbonizzerà attraverso la combinazione di soluzioni tecnologiche e fcarbon pricing. Con le giuste politiche e il giusto sostegno, anche il settore agricolo può svolgere un ruolo nella transizione, garantendo al tempo stesso una produzione alimentare sufficiente in Europa, assicurando redditi equi e fornendo altri servizi vitali come il miglioramento della capacità dei suoli e delle foreste di immagazzinare più carbonio. Un dialogo olistico con l’industria alimentare nel suo insieme, anche oltre i confini dell’azienda agricola, è fondamentale per il successo in questo settore e per lo sviluppo di pratiche e modelli di business sostenibili.
​Emerge come cruciale in questo quadro, dunque,  la  tariffazione del carbonio, che  dovrebbe  svolgere anche un ruolo importante nell’incentivare gli investimenti in tecnologie pulite e nel generare entrate da spendere nell’azione per il clima e nel sostegno sociale alla transizione.

Il raggiungimento dell’obiettivo raccomandato del 90% richiederà sia la riduzione delle emissioni che la rimozione del carbonio. Richiederà l’implementazione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio, nonché l’uso nell'industria del carbonio stoccato. Quest'aspetto si riallaccia alla  Strategia di Gestione del Carbonio industriale dell’UE, che dovrà sostenere lo sviluppo di catene di approvvigionamento della CO2 e delle necessarie infrastrutture per il trasporto della CO2. La cattura del carbonio dovrebbe essere mirata ai settori difficili da decarbonizzare in cui le alternative sono meno sostenibili dal punto di vista economico. La rimozione del carbonio sarà necessaria anche per generare emissioni negative dopo il 2050.

Il documento della Commissione traccia anche i benefici derivanti dall'ambizione obiettivo climatico per il 2040, in terminoi di riduzione dei rischi di eventi meteorologici estremi e delle relative perdite, ma anche una migliore qualità dell’aria e benefici per la salute, una ridotta dipendenza dai combustibili fossili importati e benefici per la biodiversità. Quest benefici superano di gran lunga il costo dell’azione per il clima. 

CLS

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06/02/2024

Trovato l'accordo per il Gigabit Infrastructure Act

Per accelerare la diffusione dell’infrastruttura di rete Gigabit in tutta Europa, lConsiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto oggi l' accordo su una proposta per sostituire la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga (BCRD) del 2014 con la legge sull’infrastruttura Gigabit (GIA).

Il GIA è uno dei pilastri legislativi strategici per raggiungere gli obiettivi e i traguardi di connessione in Europa, come stabilito nella bussola digitale dell’UE per il decennio, e per implementare le reti di comunicazione elettronica di prossima generazione nell’UE. 

La nuova legge mira a ridurre i costi elevati della realizzazione dell'infrastruttura di comunicazione elettronica, in parte legati a inutili e lunghe procedure di concessione delle autorizzazioni o dell'aggiornamento delle reti. Queste procedure sono ancora complesse, spesso diverse da uno Stato membro all’altro.

Il regolamento mira inoltre ad accelerare la realizzazione delle reti, garantire certezza giuridica e trasparenza per tutti gli attori economici coinvolti e stabilire processi di pianificazione e realizzazione più efficienti per gli operatori delle reti pubbliche di comunicazione elettronica.

Questa legge che pone requisiti minimi di armonizzazione affronta anche la realizzazione e l’accesso alle infrastrutture fisiche interne agli edifici. Faciliterà inoltre le applicazioni transfrontaliere e consentirà alle parti interessate, agli operatori di comunicazioni elettroniche, ai produttori di apparecchiature o alle società di ingegneria civile, di realizzare migliori economie di scala.

L'accordo mantiene l'orientamento generale della proposta della Commissione. I colegislatori hanno tuttavia modificato alcune parti della proposta, riguardanti principalmente i seguenti aspetti:

- come passaggio intermedio è stato introdotto un meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni per facilitare la procedura di concessione delle autorizzazioni

- è stata introdotta l'eccezione di un periodo transitorio per i comuni più piccoli, nonché disposizioni specifiche per promuovere la connettività nelle zone rurali e remote

- Sono stati chiariti i fattori nel calcolo delle condizioni eque e ragionevoli di accesso

- è stata introdotta una disposizione specifica che riguarda la presenza di intermediari tra proprietari terrieri e gestori delle infrastrutture

- sono state concordate disposizioni specifiche su un’etichetta volontaria “fibre-ready” per gli edifici

- nel testo sono state incluse diverse eccezioni per le infrastrutture nazionali critiche.

Infine, considerato che l’attuale prezzo al dettaglio per le comunicazioni intra-UE regolamentate scadrà il 14 maggio 2024, l’accordo provvisorio prevede il mantenimento della tutela dei consumatori, soprattutto degli utenti vulnerabili, estendendo i limiti tariffari, che sono di 0,19 euro al minuto per le chiamate e 0,06 € per SMS. 

L’accordo garantisce nel complesso che gli Stati membri abbiano un’ampia autonomia nell’emanare norme più rigorose e dettagliate sui diversi elementi del nuovo regolamento. La nuova legge verrà applicata 18 mesi dopo la sua entrata in vigore, con alcune disposizioni specifiche che diventeranno operative in una fase successiva.

CLS

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Focus
06/02/2024

La Giornata della Commissione 06/02/2024

L'UE investe 416 milioni di euro per la ricerca sui semiconduttori

La Semiconductors Joint Undertaking (Chips JU) ha lanciato oggi una serie di inviti a presentare proposte per un valore di 216 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca e innovazione nei settori dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica. Questo annuncio fa seguito a una prima serie di bandi per attività pilota innovative, pubblicati nel novembre 2023, che hanno consentito di sbloccare 1,67 miliardi di euro di finanziamenti dell’UE.

I nuovi bandi sosterranno ulteriormente l’industria europea dei semiconduttori rafforzando la collaborazione, la competitività industriale e il trasferimento di conoscenze dai laboratori alle aziende. I consorzi possono presentare proposte su argomenti che affrontano un'ampia gamma di sfide definite nell'agenda strategica di ricerca e innovazione: dai transistor nei chip di silicio all'intelligenza artificiale integrata, alla connettività, al coordinamento e al controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza.

Inoltre, i progetti finanziati nell’ambito di questi nuovi inviti contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l’industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di produzione rispettosi dell’ambiente. Uno specifico invito congiunto con la Repubblica di Corea promuoverà l'integrazione eterogenea e le tecnologie informatiche neuromorfiche (simili al cervello).

I bandisono rivolti a consorzi composti da partner industriali dell’UE che operano in ​​questi settori . Il finanziamento è integrato dai fondi nazionali degli Stati memnri partecipanti alla  alla Chips JU e da investimenti del settore privato.

Safer Internet Day. L' Europa vuole proteggere i bambini ed i giovani dai pericoli del web

Oggi giovani, genitori,insegnanti, decisori politici e rappresentanti dell’industria celebrano in tutto il mondo il Safer Internet Day per rendere Internet migliore e più sicuro per i bambini e i giovani. L'UE intende proteggere i minori online e dotarli delle competenze adeguate. In tal senso Il Digital Services Act (DSA) è il primo strumento al mondo che affronta questioni come il cyberbullismo, i contenuti illegali e la semplificazione dei termini e delle condizioni. Già in vigore dallo scorso anno per le piattaforme online molto grandi e i motori di ricerca online, le norme DSA si applicheranno a tutte le piattaforme a partire dal 17 febbraio 2024. 

A sostegno  dell’attuazione della legge sui servizi digitali (DSA), la strategia europea per un’internet migliore per i bambini (BIK+) mira a fornire servizi digitali adatti all’età e contribuisce a garantire che ogni bambino sia protetto, consapevole e rispettato online. Con il rapido progresso della tecnologia, la Commissione ha anche reso disponibili nuove risorse tramite il portale Better Internet for Kids affinché i bambini possano essere tutelati responsabilizzati nelle realtà virtuali.

Inoltre, la Commissione mira anche a proteggere meglio i bambini nel loro ambiente scolastico aiutando gli insegnanti a diventare "tutori scolastici DSA" attraverso una formazione mirata e materiale informativo per metterli in grado di aiutare  gli alunni iche sperimentano problematiche online. A tal riguardo la Commissione ha pubblicato un opuscolo disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE che spiega in parole semplici come i DSA sosterranno i minori per un mondo online più giusto e sicuro.

La Vicepresidente per la Democrazia e la Demografia, Dubravka Šuica, ha dichiarato: “Il tempo che i bambini trascorrono online è quasi raddoppiato tra il 2010 e il 2020. Imparano, giocano, interagiscono e si esprimono online. Se da un lato Internet offre opportunità senza precedenti ai bambini e ai giovani, dall’altro presenta anche dei rischi. Attraverso la nuova strategia Better Internet for Kids, il braccio digitale della strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, promuoviamo l’alfabetizzazione digitale e lavoriamo per garantire che i diritti di ogni bambino siano rispettati e protetti sia online che offline”.

Accesso più semplice ai finanziamenti dell’UE per le zone rurali grazie al Rural Toolkit.

La Commissione ha lanciato oggi il Rural Toolkit. Questa nuova guida interattiva elenca tutte le opportunità di finanziamento disponibili a livello dell’UE per le zone rurali. Ha lo scopo di fornire ai candidati le conoscenze e gli strumenti necessari per accedere ai fondi Le zone rurali dell’UE coprono l’83% del territorio dell’UE e ospitano il 30% della popolazione dell’UE. Il Rural Toolkit riunisce opportunità di finanziamento da 26 diversi fondi europei, dalla politica agricola comune al Fondo di coesione, compresi Horizon Europe e il PNRR. In pochi clic i beneficiari, come enti locali, istituzioni, imprese, associazioni e privati, possono trovare i migliori finanziamenti disponibili per aiutarli a sviluppare il loro progetto. Gli utenti possono trarre ispirazione ed esplorare un’ampia gamma di esempi e casi di studio, scoprendo come i fondi e i meccanismi di sostegno dell’UE sono già stati implementati con successo nelle aree rurali di tutta l’UE. Il Rural Toolkit rientra nella visione a lungo termine della Commissione per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere nell’UE.

Per accedere allo strumento: https://funding.rural-vision.europa.eu/finder?lng=en

La Commissione decide di registrare parzialmente un'iniziativa dei cittadini europei sulla cannabis

Oggi la Commissione ha deciso di registrare parzialmente un'iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata "Iniziativa europea sulla cannabis". Gli organizzatori chiedono alla Commissione di 1) Convocare un'Assemblea di cittadini trans-europea  sulle politiche per la cannabis, incluse sanzioni e coerenza delle politiche degli Stati membri; 2) Favorire l'accesso alla cannabis terapeutica e consentire il trasporto della cannabis e dei suoi derivati prescritti a fini terapeutici per garantire il pieno godimento del diritto alla salute; 3) Destinare le risorse necessarie alla ricerca sulla cannabis a fini terapeutici.

La Commissione è giunta alla conclusione che l'iniziativa può essere registrata solo per quanto riguarda il secondo e il terzo obiettivo, poiché solo questi obiettivi soddisfano i requisiti per la registrazione. La Commissione ha dovuto rifiutare la registrazione del primo obiettivo dell'iniziativa poiché non rientra nei poteri della Commissione presentare una proposta di atto giuridico in materia.

CLS

 

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La Giornata UE
06/02/2024

Il mondo secondo Jacques Attali

Jacques Attali, teorico economico e sociale francese, scrittore, ex consigliere politico e alto funzionario pubblico, ha di recente pubblicato un libro dal titolo "Le monde, modes d'emploi" recensito nella Library Blog del Consiglio europeo. E' lo sguardo attento e preoccupato di uno storico, che disegna una parabola del comportamento umano attraverso due i secoli, a partire dalle primordiali società agricole nella culla della civiltà che era l'Oriente e poi in Cina, India, Grecia dove ad affermarsi erano i grandi imperialismi. 

Attali analizza la svolta nel XI° secolo con il sorgere dell'ordine mercantile, precursore della moderna economia di mercato, dove a spingere lo sviluppo ed il progresso delle comunità locali  vi è un fulcro urbano capace di dotarsi dei mezzi finanziari, militari e culturali per contraddistinguerlo come realtà autonoma. Due elementi ne caratterizzano l'esistenza: il cuore e la forma. Il primo viene ad identificarsi in successessione con le grandi città portuali da cui si governavano gli scambi commerciali con tutto il mondo, in sequenza storica: Bruges, Venezia, Anversa, Genova, Amsterdam, Londra, Boston, New York e infine Los Angele.

Oggi, nell'era contemporanea ci s'interroga con ansia dove si situerà il "decimo" cuore, se negli Stati Uniti, in Cina o in Europa. Ma lo scenario che si va profilando è un altro, ossia di una forma di espansione e dominazione senza cuore, governata non da strutture statuali ma dalle grandi imprese.

Venendo ai possibili scenari in un orizzonte 2050 Attali coglie con preoccupazione l'emergere di tre minacce gravi, potenzialmente mortali, ossia la questione climatica, l'iperconflittualità e l'artificializzazione. Se nell'immediato la questione climatica sembrebbe occupare il priòo posto, non foss'altro perchè adombra fosche minacce di desertificazioni di interi continente, anche la minaccia militare è più che mai atuale, non solo per i conflitti già in atto ma perchè lo spazio cybernetico con tutte le incongnite non preserva nulla e nessuno dalle sue conseguenze distruttive. 

Infine l'artificializzazione, che non coincide soltanto con l'intelligenza artificiale, ma con quel processo per cui anche l'eesere umano potrebbe ridursi ad essere non più qualcuno ma qualcosa frutto di artefatto, all'interno deli processi di gestione di settori quali la sanità, l'educazione , l'informazione, le relazioni umane e via dicendo.

Attali si volge con sguardo disincantato calla speranza che l'umanità possa rendersi cosciente e penetrare con lucidità e consapevolezza nel proprio destino.

L'Europa ha bisogno di un'anima, diceva Jacques Delors. Ora Jacuqes Attali sembra ritrovare l'eco di quelle parole e rilanciarle più forti che mai.

Clotilde Lombardi Satriani

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Editoriale
01/02/2024

La Giornata della Commissione 01/02/2024

140.00 tonnellate di aiuti umanitari all'Ucraiana mentre scarseggiano le armi

Oggi la Commissione ha raggiunto un nuovo traguardo poiché la quantità di aiuti in natura forniti all’Ucraina supera ora le 140.000 tonnellate, rendendola l’operazione più grande mai sostenuta dal centro di coordinamento degli interventi di emergenza dell’UE.

32 paesi hanno fornito il loro aiuto da quando il meccanismo di protezione civile dell’UE è stato attivato il 15 febbraio 2022 ed è stato consegnato tramite piattaforme logistiche situate in Polonia, Romania e Slovacchia. Le donazioni coprono molti settori e svariate esigenze, ad esempio ambulanze, mezzi di trasporto per i vigili del fuoco, generatori di corrente, trasformatori, attrezzature per lo sminamento, rifugi, medicinali e molto altro. Il valore finanziario complessivo dell'aiuto è stimato a circa 796 milioni di euro.

L'ultima grande consegna effettuata attraverso il meccanismo riguarda 45.000 tonnellate di sale per sciogliere la neve in strrada, donate dall'Olanda Il sale, infatti, la cui consegna è avvenuta negli scorsi mesi, per un quantitativo equivalente a ben 1.800 camion,  è vitale per mantenere operative le strade dell'Ucraina durante i rigidi mesi invernali e per garantire che gli aiuti di emergenza raggiungano le persone bisognose in tutto il paese.

Queste le parole del  commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič: “Due anni dopo l’inizio di questa guerra atroce, l’UE è rimasta fedele alla sua promessa di stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Dall’inizio della guerra abbiamo consegnato all’Ucraina 140.000 tonnellate di beni di prima necessità, dai veicoli di emergenza agli ospedali mobili. Oggi esprimo la mia gratitudine ai Paesi Bassi per la loro generosa fornitura di sale tanto necessario e per la loro stretta collaborazione con l’ERCC per garantirne la consegna. Questo contributo cruciale, fornito all’Ucraina attraverso il meccanismo, aiuta a mantenere aperte le infrastrutture stradali essenziali. Garantisce che gli aiuti umanitari raggiungano gli ucraini che ne hanno più bisogno, in modo sicuro e puntuale. Questo è un eccellente esempio di solidarietà dell’UE con l’Ucraina. E non ci fermeremo qui. »

CLS

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La Giornata UE
31/01/2024

La Giornata della Commissione 31/01/2024

La Commissione raccomanda nuove misure sulla prevenzione del cancro come parte del piano europeo per combattere il cancro

Oggi la Commissione europea presenta una raccomandazione per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire il cancro attraverso la vaccinazione. Ciò include l’incoraggiamento alla diffusione di due vaccini chiave che possono prevenire le infezioni virali che possono portare al cancro: il papillomavirus umano (HPV) e il virus dell’epatite B (HBV), oltre a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura.

La raccomandazione rientra nel piano europeo di lotta contro il cancro, pilastro essenziale dell’Unione sanitaria europea. Si stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’UE siano prevenibili. Tuttavia, secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi, nel 2021 solo il 5% circa della spesa sanitaria totale è stata spesa per la prevenzione negli Stati membri dell’UE.

In molti Stati membri, la copertura vaccinale contro l’HPV è ben al di sotto del 50% tra le ragazze, i dati disponibili sono limitati per i ragazzi e i giovani adulti, e vi è una significativa mancanza di dati sui tassi di vaccinazione contro l’HPV e il virus dell’epatite B. La raccomandazione adottata oggi comprende una serie di misure che gli Stati membri potrebbero adottare per migliorare l’uso di questi vaccini salvavita, nonché per migliorare il monitoraggio e la rendicontazione.

La Commissione accoglie con favore standard di commercializzazione più rigorosi per miele, succhi di frutta, marmellate e latte

La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio per rivedere e rafforzare gli standard di commercializzazione esistenti applicabili a miele, succhi di frutta, marmellate e latte.

Le c.d. Direttive Breakfast stabiliscono norme comuni sulla composizione, nome di vendita, etichettatura e presentazione di questi prodotti per garantirne la libera circolazione nel mercato interno e aiutare i consumatori a fare scelte informate.
Le direttive aggiornate dai colegislatori introdurranno modifiche sull’etichettatura di origine obbligatoria per il miele, innovazione e opportunità di mercato per i succhi di frutta in linea con le nuove richieste dei consumatori, un contenuto di frutta obbligatorio più elevato nelle marmellate e un’etichettatura semplificata per il latte. Ad esempio, in etichetta dovrà comparire il Paese, o i Paesi di origine nel caso di miscele o miscele di miele. L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione è ora soggetto all’approvazione formale da parte dei colegislatori.

Il primo sistema di certificazione della cibersicurezza a livello dell’UE per rendere lo spazio digitale europeo più sicuro

La Commissione ha adottato oggi il primo sistema europeo di certificazione della cibersicurezza, in linea con la normativa europea sulla cibersicurezza Cybersecurity Act. Il sistema offre un insieme di norme e procedure a livello dell’Unione su come certificare i prodotti TIC nel loro ciclo di vita e quindi renderli più affidabili per gli utenti. La certificazione fornisce un riconoscimento formale della sicurezza dei prodotti ICT per proteggere sia l'hardware che il software utilizzati quotidianamente dai cittadini europei.

Il sistema volontario integrerà il Cyber Resilience Act che introduce requisiti vincolanti di sicurezza informatica per tutti i prodotti hardware e software nell’UE. Questo importante passo contribuisce a promuovere la leadership digitale globale dell’Europa. Inoltre, il sistema favorirà anche l’attuazione della direttiva NIS2.

Il sistema sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Contestualmente alla pubblicazione del sistema di certificazione nella Gazzetta ufficiale, la Commissione pubblicherà anche il primo Union Rolling Work Programme dell’Unione per la certificazione europea della cibersicurezza. Questo documento definisce la visione strategica delle possibili aree per i futuri sistemi europei di certificazione della sicurezza informatica alla luce degli  sviluppi più recenti  legislativi e di mercato.

Lo schema adottato si basa su bozze preparate dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) in stretta collaborazione con esperti del settore e Stati membri, per discutere degli aspetti tecnici e legali, e dopo una consultazione pubblica.

Nel mirino dell'antitrust europeo il settore degli pneumatici. 

La Commissione europea sta effettuando ispezioni senza preavviso presso  aziende che operano nel settore degli pneumatici in diversi Stati membri. 

La Commissione teme che le società ispezionate possano aver violato le norme antitrust dell'UE che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea). Oggetto dellespezioni sono le vendite di pneumatici nuovi per autovetture, furgoni, camion e autobus nello Spazio economico europeo. La Commissione teme che tra le società ispezionate vi sia stato un accordo per scoordinare i prezzi. Le ispezioni senza preavviso rappresentano una fase investigativa preliminare su sospette pratiche anticoncorrenziali. Il fatto che la Commissione svolga tali ispezioni non significa che le società siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né pregiudica l'esito dell'indagine stessa.

La Commissione approva un regime italiano di aiuti di Stato da 550 milioni di euro a sostegno degli investimenti per l’uso dell’idrogeno

La Commissione Europea ha approvato uno schema italiano da 550 milioni di euro per sostenere gli investimenti per l’utilizzo dell’idrogeno nei processi industriali per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni, in linea con il Piano Industriale Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.

L'Italia ha notificato alla Commissione, nell'ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, un regime di 550 milioni di euro a sostegno degli investimenti che consentono la sostituzione del metano e di altri combustibili fossili con idrogeno rinnovabile, che può essere combinato con l'elettrificazione o con miglioramenti significativi dell'efficienza energetica nei processi industriali, favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

Nell’ambito di questa misura, che sarà finanziata attraverso le risorse assegnate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette.. La misura sarà aperta alle aziende italiane che fanno affidamento sull’uso di combustibili fossili come fonte di energia o materia prima per i loro processi produttivi. I progetti ammissibili devono portare a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai processi produttivi di almeno il 40% o a ridurre il consumo di energia di almeno il 20%, rispetto ad oggi. Per essere ammissibili, le aziende devono passare dall’uso di combustibili fossili all’idrogeno rinnovabile e possono combinare questo investimento con investimenti nell’elettrificazione dei loro processi produttivi o nel miglioramento significativo della loro efficienza energetica.

La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Questo programma italiano da 550 milioni di euro aiuterà le industrie a decarbonizzare in modo significativo i processi industriali che dipendono dal passaggio all’idrogeno per la loro transizione verde. La misura aiuterà inoltre l’Italia a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili importati, in linea con il piano REPowerEU, e a garantire il passaggio completo all’idrogeno entro il 2036 in tutti gli investimenti supportati”.

Clotilde Lombardi Satriani

 


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La Giornata UE
31/01/2024

L'Europa non abbandona l'Ucraina nonostante le proteste degli agricoltori polacchi

La Commissione ha proposto oggi di rinnovare per un altro anno la sospensione dei dazi e delle quote di importazione sulle esportazioni ucraine verso l’UE, rafforzando al contempo la protezione dei prodotti agricoli sensibili dell’UE. Ciò avviene in linea con gli impegni dell’UE a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario.

Si tratta di  misure commerciali autonome, a carattere straordinario,  in vigore da giugno 2022 e che rappresentano un pilastro fondamentale del costante sostegno dell’UE all’Ucraina per alleviare la difficile situazione affrontata dai produttori e dagli esportatori ucraini in conseguenza della guerra. 

Sebbene l’obiettivo principale di queste misure sia sostenere l’Ucraina, La Commissione ha deciso di tener conto anche della sensibilità degli agricoltori dell’UE e di altre parti interessate. A tal fine, e considerando un aumento significativo delle importazioni di alcuni prodotti agricoli dall’Ucraina verso l’UE nel 2022 e nel 2023, il provvedimento contiene un meccanismo di salvaguardia rafforzato. Questo al fine di garantire  che possano essere intraprese azioni correttive rapide in caso di perturbazioni significative del mercato dell’UE o dei mercati di uno o più Stati membri.

Per i prodotti più sensibili – pollame, uova e zucchero – è previsto un freno di emergenza che stabilizzerebbe le importazioni sui volumi medi di importazione nel 2022 e nel 2023. Ciò significa che se le importazioni di questi prodotti superassero tali volumi, le tariffe verrebbero reimposte per garantire che i volumi delle importazioni non superino in modo significativo quelli degli anni precedenti.

Parallelamente, la Commissione propone di rinnovare di un altro anno la sospensione di tutti i rimanenti dazi sulle importazioni dalla Moldavia in vigore da luglio 2022. 

Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea. L’obiettivo è garantire una transizione senza soluzione di continuità entro la scadenza dell’attuale regime di esenzione, il 5 giugno 2024 per l’Ucraina e il 24 luglio 2024 per la Moldavia.

Contesto

In vigore dal 4 giugno 2022, il regime di esenzione per le importazoni dall'Ucraina hanno avuto un chiaro effetto positivo sugli scambi commerciali dell'Ucraina con l'UE. Insieme alle corsie di solidarietà, queste misure hanno assicurato che i flussi commerciali dall’Ucraina verso l’UE restassero stabili nel 2022 e nel 2023, nonostante le gravi interruzioni causate dalla guerra e contro la tendenza generale di una diminuzione del commercio ucraino nel suo complesso. Le importazioni totali dell’UE dall’Ucraina sono ammontate a 24,3 miliardi di euro nei 12 mesi fino all’ottobre 2023 rispetto ai livelli prebellici nel 2021 di 24 miliardi di euro.

Di natura unilaterale e temporanea, queste misure  ampliano significativamente la portata della liberalizzazione tariffaria nell'ambito dell'Accordo  di libero scambio  UE-Ucraina (DCFTA) sospendendo tutti i dazi, le quote e le misure di salvaguardia sulle importazioni ucraine in un particolare  momento di bisogno da parte  dell'Ucraina. Parallelamente, l’UE e l’Ucraina continuano le discussioni su un’ulteriore liberalizzazione tariffaria permanente e reciproca ai sensi dell’articolo 29 dell’accordo di associazione UE-Ucraina.

Per quanto riguarda la Modavia, le misure speciali di esenzione dai dazi sono in vigore dal 25 luglio 2022. Le esportazioni della Moldavia verso il resto del mondo hanno sofferto dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina poiché spesso dipendevano dal transito attraverso il territorio ucraino e dalle infrastrutture ucraine. Le misure hanno aiutato gli sforzi della Moldova per riorientare le esportazioni attraverso l'UE. Nel complesso, le esportazioni dalla Moldavia verso l’UE sono aumentate da 1,8 miliardi di euro nel 2021 a 2,6 miliardi di euro nel 2022. La Commissione propone ora di rinnovare di un altro anno la sospensione di tutti i dazi sulle importazioni dalla Moldova. Ciò significa in pratica che le esportazioni di sette prodotti agricoli soggetti a contingenti tariffari dalla Moldavia continueranno ad essere completamente liberalizzate: pomodori, aglio, uva da tavola, mele, ciliegie, prugne e succo d'uva.

Clotilde Lombardi Satriani

 

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Focus
31/01/2024

La Commissione cede agli agricoltori e propone una deroga alla PAC

La Commissione europea viene incontro alle preoccupazioni degli agricoltori e apre alla possibilità di deroghe per l’anno 2024 alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. La proposta della Commissione fornisce una prima risposta politica concreta per affrontare le preoccupazioni sul reddito degli agricoltori. Fa inoltre seguito alle richieste di diversi Stati membri.

Per ricevere il sostegno della PAC gli agricoltori sono tenuti a rispettare una serie di standard a protezione di  ambiente e  clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola nell’UE e svolge un ruolo importante per integrare pratiche agricole sostenibili. Questo insieme di standard  è denominato GAEC, good agricultural and environmental conditions”.

Lo standard GAEC 8 richiede, tra le altre cose, di dedicare una quota minima di terreno coltivabile a zona non produttive. Si fa riferimento di solito a terreni incolti ma anche ad aree occupate da siepi o alberi. Le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile sono generalmente esentate da tale obbligo. Oggi la Commissione offre la possibilità a tutti gli agricoltori dell’UE di essere esentati da questo requisito e di continuare ad avere diritto ai sussidi  di base della PAC.

Inoltre, il requisito del 4% di terreno lasciato incolto si considera soddisfatto anche  per quegli agricoltori che  coltivano colture in grado di fissare l’azoto sul terreno (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture c.d. intercalari sul 7% dei loro seminativi . Le colture intercalari sono piante che crescono tra due colture principali. Queste colture possono servire come foraggio per gli animali o come concime verde. L’uso di colture che fissano l’azoto e di colture intercalari apporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, compresa la biodiversità del suolo e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti. Le colture dovranno essere coltivate senza prodotti fitosanitari.

Pertanto la proposta della Commissione vuole raggiungere un giusto equilibrio tra le esigenze deglii agricoltori in sofferenza  da un lato, e la protezione della biodiversità e della qualità del suolo, dall’altro. Il regolamento si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio 2024. Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono notificarlo alla Commissione entro 15 giorni in modo che gli agricoltori possano essere informati il prima possibile.

Le parole della Von der Leyen cercano di dare ragione degli sforzi della Commissione per essere sempre in ascolto di tutti, ma suonano come una tardiva corsa ai ripari:

“Gli agricoltori sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell’UE e il cuore delle nostre zone rurali. L’impegno duraturo della Commissione viene portato avanti attraverso il bilancio della politica agricola comune del valore di 386,7 miliardi di euro, che aiuta a stabilizzare il reddito degli agricoltori europei, premiando al contempo i loro sforzi sul clima e sulla sostenibilità. La misura odierna offre ulteriore flessibilità agli agricoltori in un momento in cui devono affrontare molteplici sfide. Continueremo a dialogare con i nostri agricoltori per garantire che la PAC raggiunga il giusto equilibrio tra la risposta alle loro esigenze e la continua fornitura di beni pubblici ai nostri cittadini. "

Clotilde Lombardi Satriani


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