La Giornata della Commissione 14/02/2024

14/02/2024

La Commissione pubblica il report annuale sulla Competitività ed il Mercato Unico

Il rapporto descrive nel dettaglio i punti di forza e le sfide del mercato unico europeo, monitorandone gli sviluppi su base annuale secondo i nove fattori di competitività individuati nella comunicazione dell’UE sulla competitività a lungo termine del 2023. Si tratta nello specifico di: funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubbliche, ricerca e innovazione,energia, economia circolare, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta. Tali indicatori chiave  che fungono da quadro di riferimento dei progressi rcompiuti nell'anno appena concluso. Sebbene sia troppo presto per stabilire tendenze stabili, il rapporto rileva che 9 indicatori chiave sono migliorati, contro 5 che non sono migliorati; 3 sono stabili e 2 non si hanno ancora i dati. 

il report mette in evidenza gli aspeti positivi del mercato unico, sottolienando che rappresenta una delle aree di mercato integrate più grandi del mondo con un bacino ampio di domanda, fonti di approvvigionamento diversificate, opportunità di innovazione e aumento della produzione, forti diritti sociali e condizioni di lavoro eque , fungendo al tempo stesso da leva geopolitica. Sottolinea la necessità di rafforzare l’applicazione delle norme concordate e di semplificarne l’attuazione.

Dinanzi ad un quadro che si vuole considerare di eccellenza rispetto ad altre aree del mondo, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “La relazione di oggi conferma i numerosi punti di forza competitivi dell’Europa e che un mercato unico forte rimane fondamentale affinché le nostre imprese possano prosperare e sfruttare nuove opportunità. Ma sono necessari maggiori sforzi per attirare investimenti, potenziare le nostre tecnologie strategiche e garantire che la nostra forza lavoro sia dotata delle giuste competenze”.

Thierry Breton, commissario per l'industria, ha invece dichiarato: “Il mercato unico e la politica industriale vanno di pari passo per sostenere la competitività dell’UE. La relazione odierna presenta fatti e cifre che mettono in luce i numerosi punti di forza dell'economia dell'UE, del suo mercato unico, del suo potenziale di innovazione e del suo quadro normativo nelle sfere dell'economia verde e del digitale. Nonostante queste forti risorse, sono necessari maggiori sforzi per affrontare i costi energetici, evitare di scambiare la vecchia dipendenza dai combustibili fossili con nuove dipendenze e garantire un migliore coordinamento degli investimenti UE e nazionali nelle tecnologie del futuro, per posti di lavoro di qualità nell’UE”.

Accordo tra il Parlamento ed il Consiglio sulle inchieste che riguardano gli incidenti marittimi

Si tratta della revisione di una direttiva del 2009 che si applica unicamente agli incidenti occorsi alle navi per il trasporto marittimo sottoposte alle convenzioni internazionali  ed ai battelli per la pesca. In base alla nuova direttiva modificata cvengono ricmpresi nel campo di applicazione  gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci di piccole dimensioni (meno di 15 metri). L'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) fornirà supporto operativo e addestramento alle autorità investigative nazionali, qualora lo  richiedano, nel rispetto della loro indipendenza operativa. La direttiva modificata armonizza inoltre il diritto dell'Unione con le più recenti disposizioni internazionali adottate dall'Organizzazione marittima internazionale e impone alle autorità investigative sugli incidenti degli Stati membri di impegnarsi in un processo di valutazione congiunto con le loro controparti in modo che possano migliorare imparando le une dalle altre e ottimizzare le procedure ed i risultati.

Così ha illustrato la novità della normativa concordata dai colegislatori Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti: “Sebbene la sicurezza marittima nelle acque dell’UE sia di un livello molto elevato, ogni incidente è di troppo e dobbiamo imparare da essi. L’accordo raggiunto oggi aiuterà gli operatori e le autorità di regolamentazione ad adottare misure adeguate per ridurne lil numero, con l’obiettivo finale di evitare la perdita di vite umane e l’inquinamento ambientale. »

La Commissione riferisce sull'attuazione del regolamento sui contenuti terroristici online

Di fronte alla sfida di contrastare la capacità dei terroristi sfruttare le piattaforme Internet per diffondere i loro messaggi e per intimidire, radicalizzare, reclutare e facilitare la realizzazione di attacchi terroristici l' Europa si è dotata di un quadro normativo per un'azione più efficace. Oggi viene pubblicato il report sulla sua implementazione. In particolare, le nuove norme, entrate in vigore il 7 giugno 2022,  impongono che i contenuti terroristici nell'UE vengano rimossi dalle piattaforme online entro un'ora dal momento in cui viene emesso  un ordine di rimozione da parte delle autorità degli Stati membri . Ciò contribuisce a contrastare la diffusione di ideologie estremiste online – che è fondamentale per prevenire gli attacchi e affrontare la radicalizzazione – salvaguardando al tempo stesso i diritti fondamentali.

La relazione valuta l’applicazione del regolamento da parte degli Stati membri e dei prestatori di servizi di hosting e l’impatto che ha avuto finora nel contrastare la diffusione di contenuti terroristici online. Il rapporto tiene conto dell’impatto della situazione in Medio Oriente sul panorama delle minacce online fino al 31 dicembre 2023.

Nella sua valutazione, la Commissione conclude che il regolamento è stato efficace nel prevenire la diffusione di contenuti terroristici online. Finora ventitré Stati membri hanno designato autorità competenti con il potere di emettere ordini di rimozione e da giugno 2022 sono stati emessi circa 350 ordini di rimozione di contenuti illeciti.

Secondo un' indagine condotta dalla Commissione e dalle autorità di tutela dei consumatori, gli influencer online non rendono chiara la presenza di pubblicità commerciali

Oggi la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 22 Stati membri, Norvegia e Islanda hanno pubblicato i risultati di una serie di post di influencer sui social media. Dall’indagine è emerso che quasi tutti (97%) di questi influencer hanno pubblicato contenuti commerciali, ma solo uno su cinque ha indicato costantemente che il loro contenuto era di natura pubblicitaria.

Lo scopo di questa indagine era verificare se gli influencer segnalano le loro attività pubblicitarie, come richiesto dalla normativa europea sulla tutela dei consumatori. Sono stati verificati i post di 576 influencer pubblicati sulle principali piattaforme di social media.

Significative le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia: “Con il massiccio sviluppo delle piattaforme di social media, la scena dell’influenza è diventata un vero e proprio business. Oggi, la maggior parte degli influencer guadagna dai propri post. Tuttavia, i nostri risultati mostrano che non sempre lo segnalano ai loro abbonati. Gli influencer hanno una notevole influenza sui propri follower, molti dei quali sono minorenni. Li invito a essere molto più trasparenti con il loro pubblico. »

Al via il bando per la  prima edizione degli Hackathon della difesa incentrati sul "digitale nella difesa"

Oggi la Commissione ha pubblicato il primo invito a manifestare interesse per selezionare sei organizzatori a livello locale per la prima edizione dei Defense Hackathon nell'ambito del Programma di innovazione nel settore della difesa dell'Unione europea (EUDIS). I facilitatori dell'innovazione negli Stati membri dell'UE e in Norvegia sono invitati a registrarsi e possono essere selezionati come uno dei sei organizzatori locali. L’evento si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno 2024.

Un hackathon è una competizione di idee   in cui i partecipanti si riuniscono, formano team e metono a punto in modo collaborativo una soluzione innovativa  in un tempo limitato. Gli EUDIS Hackathon mirano a stimolare l’innovazione nel settore della difesa e ad attrarre nuovi talenti nel settore della difesa. Questo Hackathon è il primo di una serie di EUDIS Hackathon che saranno organizzati contemporaneamente nei prossimi quattro anni in diversi Stati membri dell'UE e in Norvegia.

La scadenza è l'11 marzo 2024. maggiori informazioni al link:

https://eudis-hackathon.eu/index.html

 

 

 

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