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12/02/2024

La Giornata della Commissione 12/02/2024

Non solo Africa, l'Europa impegna 1,8 miliardi in aiuti umanitari per il 2024

Oggi la Commissione europea ha annunciato che lo stanziamento in aiuti umanitari destinati alle persone in situazione di bisogno asarà pari nel 2024 a 1,8 miliardi. Si tratta di un budget stimato, che attesta l'impegno a mostrarsi presente laddove nel mondo c'è un bisogno. 

Janez Lenarčič, Commissario per la Gestione delle crisi, ha dichiarato: “All’inizio del 2024, il divario tra i bisogni umanitari e le risorse disponibili continua ad ampliarsi. Allo stesso tempo, il fabbisogno finanziario è molto elevato, mentre i conflitti si moltiplicano e la crisi climatica peggiora. Nel 2023 il deficit di finanziamento ha raggiunto nuovi record, poiché non è stato fornito nemmeno il 40% dei 56,7 miliardi di dollari necessari. Di fronte a questa preoccupante tendenza, la Commissione Europea continuerà a finanziare azioni umanitarie a favore dei più vulnerabili, chiunque essi siano e ovunque si trovino nel mondo. Continueremo a sostenere e mobilitare la comunità internazionale per colmare collettivamente questo allarmante deficit di finanziamenti. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire in modo proattivo al rafforzamento della collaborazione intersettoriale, in particolare con gli attori dello sviluppo, per aumentare la resilienza locale al fine di fornire assistenza vitale alle popolazioni in difficoltà e per allontanare quante più persone possibile dalla possibile dipendenza dagli aiuti. L’anno scorso l’UE ha compiuto un passo importante in questa direzione fissando un obiettivo volontario di RNL da accantonare per gli aiuti umanitari da parte dei nostri Stati membri. Questa responsabilità condivisa a livello globale non può, tuttavia, essere assunta solo dall’Europa. Nel 2023, oltre il 91% dei contributi proveniva da soli 20 donatori, i primi tre dei quali (compresa la Commissione Europea) hanno fornito il 58% dei finanziamenti umanitari disponibili a livello globale. Questa situazione non è sostenibile. È quindi essenziale che la comunità internazionale trovi un modo più equilibrato ed equo per finanziare gli aiuti umanitari, in base alle capacità di ciascun paese. »

Si tratta di un quadro che emerge nelle sue contraddizioni di fondo. L'Occidente ricco e responsabile soprattutto in passato dell'inquinamento di grande parte del pianeta riconosce che l'aiuto umanitario resta insufficiente e squilibrato e che il progresso dei popoli è sempre più messo a rischio.

Occorre tuttavia mettere in luce un dato: ricorda la Commissione europea che a partire dal 1992 l'aiuto fornito ha sostenuto oltre 110 paesi. Ma siccome i canali di distribuzione degli aiuti alle popolazioni locale passano attraverso le agenzie internazionali, in particolare le Nazioni Unite, accade che spesso i beneficiari finali non siano neanche in grado di apprezzarne la portata perché non ne conoscono la fonte. 

La Gran Bretagna torna in Horizon Europe

"Brexit means Brexit", ma poco tempo è trascorso per mobilitare la comunità scientifica inglese in favore del rientro nel programma di ricerca Horizon Europe tramite accordo di associazione. Così oggi la commissario per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, si recherà nel Regno Unito per celebrare la rinnovata intesa, almeno sul piano scientifico. Ecco dunque l'agenda della visita:

- nel pomeriggio a Londra, la commissaria Ivanova incontrerà il segretario di Stato per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, Michelle Donelan. IAlla loro presenza avrà luogo l'evento che celebra l'accordo di associazione presso la Royal Society, seguito da una conferenza stampa congiunta prevista per le 15:30-16:00 CET.

- la Commissaria ha visitato il Francis Crick Institute, un importante centro di ricerca biomedica con una attiva partecipazione al programma Horizon Europe. è stata accolta da Sir Paul Nurse, premio Nobel e amministratore delegato dell'istituto, ed è stata accompagnata dal ministro per l'intelligenza artificiale e l'imprenditorialità, visconte Camrose, a nome del governo britannico.

- Domani, 13 febbraio, la commissaria si recherà in visita a Edimburgo, dove incontrerà il ministro scozzese dell'istruzione superiore e perfezionamento, Graeme Dey. Visiterà poi l'Università di Edimburgo, dove incontrerà i rappresentanti senior delle principali università scozzesi. Incontrerà inoltre gli studenti e visiterà il Bayes Centre, l'Innovation Hub for Data Science and Artificial Intelligence dell'Università di Edimburgo.

 

 

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La Giornata UE
09/02/2024

I luoghi della Shoah ora saranno in rete grazie ad un finanziamento europeo

La Commissione europea ha lanciato una gara d'appalto per finanziare la crezione di una Rete tra i luoghi che hanno visto l'accadere tragico della Shoah. Il contesto è dato dall'adozione nell'ottobre 2021 della prima Strategia europea per combattere l'antisemitismo e far conoscere la cultura ed i costumi ebraici. Sotto la spinta dell'allarme legato al risorgere in Europa e altrove di forme di intolleranza antisemita, la Commissione europea ha lanciato una propria strategia articolandola su tre pilastri:  1) prevenire tutte le forme di antisemitismo; 2) proteggere e promuovere la vita ebraica, 3) promuovere la ricerca, la formazione e la memoria sui fatti della Shoah. 

Attraverso la creazione di una rete si vuole far sì che la memoria delle vittime dell'Olocausto sia conservata, e ne venga al contempo preservata la verità storica contro ogni tentativo di negazionismo sempre presente. Preseervando i siti dell'Olocausto si vuole far sì che sia le autorità locali sia le comunità facciano propria una coscienza collettiva e chiara delle atrocità accadute in Europa lo scorso secolo. 

Un'importanza particolare viene assegnata ai sopravissuti dell'Olocausto, che ancora tengono vivo il ricordo di quei fatti. E' una generazione che sta scomparendo, e quindi ancora più urgente e vitale valorizzarne il contributo di testimoni. 

I siti dell'Olocausto sono rappresentati dq uei luoghi - campi di concentramento nazisti, luoghi dove avvennero le fucilazioni, punti di deportazione e luoghi dove gli ebrei vennero nascosti - che insieme combinano un mosaioco della tragedia della Shoah.

ha dichiarato il Vice - Presidente Schinas : Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’ondata allarmante di crimini d’odio antisemiti, discorsi di odio, miti di cospirazione e disinformazione che ci ricordano i capitoli più oscuri della nostra storia. Dobbiamo concentrarci sulla preservazione dei luoghi segnati dall’Olocausto, così da non dimenticare mai cosa succede quando lasciamo che l’antisemitismo e altre forme di odio si diffondano senza problemi”.

La gara d'appalto è del valore di 3 milioni di euro. La scadenza per parteciparvi è il 24 maggio. Informazioni maggiori qui:

https://ted.europa.eu/en/notice/-/detail/80397-2024

 

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Focus
08/02/2024

La salute del suolo al centro del bando lanciato dal Progetto HuMUS

Il progetto HuMUS rientra nelle attività finanziate dall'Unione Europea attraverso le Missioni del programma Horizon Europe. Si tratta di grnadi contenitori tematici che cpncentrano grandi risorse finanziarie su consorzi di ricerca vasti e in grado, proprio per le loro dimensioni allargate, di produrre un impatto forte. A loro volta, per favorirne la conoscenza da parte anche delle comunità locali, una delle misure complementari e intregrative è rappresentata dalla promozione di un metodo di governance partecipativo.

Le Missioni sino sei. Una di queste riguarda nello specifico il suolo, la" A Soil Deal for Europe". Da questa specifica Missione nasce il progetto HuMUS, che a sua volta lancia un bando di 600.000 euro rivolte alle autorità locali e regionali affinché si facciano promotori di 20 Progetti Pilota per la salvaguardia ed il ripristino del suolo. La scadenza è il 24 febbraio. Maggiori informazioni qui:

https://humus-project.eu/open-call/

 

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Focus
08/02/2024

La Giornata della Commissione 08/02/2024

Rinviate le scadenze per l'adozione di alcuni standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di rinviare di due anni il termine per l'adozione degli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità (ESRS) specifici per settore. L proposta di rinvio fa parte del programma di lavoro della Commissione 2024 per ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%.

La Direttiva su Corporate Sustainability Reporting (CSRD) impone a tutte le grandi aziende e alle PMI quotate di rendicontare utilizzando standard obbligatori comuni. La CSRD comprende disposizioni per l'adozione di standard specifici per settore. L’accordo raggiunto ieri posticipa la scadenza per questi standard settoriali dalla metà del 2024 alla metà del 2026. Ciò darà alle aziende più tempo per conformarsi agli standard orizzontali adottati nel luglio 2023, che si applicano a tutte le aziende, indipendentemente dal settore economico. Inoltre, la CSRD stabilisce standard separati per le società extra-UE; anche in questo caso   il termine per l’adozione viene posticipato da metà 2024 a metà 2026.

Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Questa decisione dimostra che ascoltiamo le preoccupazioni delle imprese e stiamo rispondendo. La rendicontazione sulla sostenibilità da parte delle aziende è fondamentale per la transizione verde e per la trasparenza nei confronti degli investitori. Nel medio e lungo termine obblighi di reporting standardizzati significano minori oneri per le aziende, non maggiori. Ma comprendiamo che il ritmo del cambiamento può rappresentare una sfida per molte aziende. Ecco perché sono lieto che il Consiglio e il Parlamento abbiano concordato con la nostra proposta di concedere più tempo per adottare standard di rendicontazione specifici per settore. Ciò è pienamente coerente con il nostro obiettivo di ridurre i requisiti complessivi di rendicontazione”.

Eliminato definitivamente qualunque uso del mercurio tossico in Europa

Raggiunto 'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di revisione del regolamento sul mercurio. Data la disponibilità di alternative, il nuovo regolamento vieterà i residui utilizzi ancora in corso del mercurio nell’UE. Proibendo l’uso l'uso del mercurio nell'amalgama per le occlusioni dentali a partire dal 1° gennaio 2025 e introducendo il divieto di produzione, importazione ed esportazione di alcune lampade contenenti mercurio, questo regolamento proteggerà ulteriormente gli europei dal mercurio tossico. Ciò rappresenta un importante passo avanti per salvaguardare la salute umana e per apportare significativi benefici ambientali, in linea con l’ambizione di “Inquinamento Zero” dell’UE.

Gli Stati membri dovranno passare dall’amalgama dentale ai materiali per otturazioni dentali privi di mercurio. Dovranno inoltre cessare la produzione e l’esportazione di lampade contenenti mercurio, sostituendole invece con alternative prive di mercurio come i LED, che sono anche più efficienti dal punto di vista energetico. Queste misure sono in linea con quelle adottate nell’ambito di altre normative UE, come il Regolamento sulla restrizione delle sostanze pericolose (RoHS).

La Commissione lancia una consulatazione sulla bozza di linee guida ai sensi del Digtital Service Act (DSA) per l’integrità elettorale

Oggi la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni sulla bozza di linee guida del Digital Services Act (DSA) sull’integrità dei processi elettorali. Queste sono le prime linee guida in assoluto ai sensi dell’articolo 35 del DSA e mirano a presentare alle piattaforme online di grandi dimensioni e ai motori di ricerca le migliori pratiche e le possibili misure per mitigare i rischi sistemici sulle loro piattaforme che potrebbero minacciare l’integrità dei processi elettorali democratici.

La bozza di linee guida fornisce esempi di potenziali misure di mitigazione relative ai rischi legati alle elezioni, misure di mitigazione specifiche legate ai contenuti di intelligenza artificiale generativa, la pianificazione di misure di mitigazione del rischio prima o dopo un evento elettorale e orientamenti specifici per le elezioni del Parlamento europeo.

Ai sensi dell’articolo 35 della DSA la Commissione, insieme ai Coordinatori per i Servizi Digitali degli Stati membri, può emanare linee guida in relazione a rischi specifici, presentare migliori pratiche e raccomandare possibili misure di mitigazione. La consultazione è aperta  fino al 7 marzo 2024 al seguente link:

https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/DSA-election-only-questions

Resi noti i 27 vincitori del  concorso europeo per giovani traduttori  di quest'anno

La Commissione Europea annuncia i 27 giovani vincitori del 17° concorso europeo Juvenes Translatores rivolto alle scuole secondarie. Il tema di quest’anno era “Il coraggio di fare la differenza”. Oltre tremila partecipanti hanno messo alla prova le proprie competenze linguistiche scegliendo di tradurre un testo tra due delle 24 lingue ufficiali dell'UE. Sebbene l’inglese svolga un ruolo importante, delle 552 combinazioni linguistiche disponibili, gli studenti di 701 scuole ne hanno utilizzate 155, tra cui dal rumeno allo svedese e dal ceco al danese.

Gli studenti partecipanti al concorso hanno avuto l'opportunità di scoprire l'affascinante mondo della traduzione. Come ha detto uno studente di una scuola austriaca: “Juvenes Translatores per me non è stato solo un concorso, ma anche un'opportunità per conoscere la traduzione. Un’esperienza, una consapevolezza che mi ha permesso di riconoscere quanto le lingue possano essere diverse, ma che in fondo ci uniscono tutti. »

I traduttori della Commissione europea hanno selezionato un vincitore per ciascun paese dell'UE, insieme con 247 studenti che hanno ricevuto una menzione specialie per l'eccellenza delle loro traduzioni. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il 21 marzo 2024.

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La Giornata UE
07/02/2024

La Giornata della Commissione 07/02/2024

La Commissione finanzia 440 milioni di aiuti per la Turchia a seguito del terremoto del 2023

 La Commissione ha firmato oggi un accordo con la Turchia per una sovvenzione di 400 milioni di euro da parte del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per finanziare la ripresa dopo il devastante terremoto che ha colpito il paese all'inizio del 2023. La firma dell'accordo è avvenuta a Bruxelles, tra la commissaria alla Coesione e alle Riforme Elisa Ferreira e il viceministro turco agli Affari esteri, Mehmet Kemal Bozay.

La Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira ha dichiarato: “Questa catastrofe, una delle peggiori nella storia del paese, ci ha scioccato tutti quando abbiamo visto gli effetti devastanti che ha avuto sul popolo turco. In tutta Europa si è registrata un’ondata di solidarietà per le vite perse e le case distrutte. Non sorprende quindi che questo sia l’importo più grande mai concesso dal Fondo di solidarietà dell’UE a un paese candidato. È anche la prima volta che la Turchia riceve aiuti dal FSUE. Quando è necessario UN sostegno, l’Europa risponde, non solo per i suoi Stati membri, ma anche per i suoi vicini. Il FSUE è incentrato sulla solidarietà con i paesi e le persone”.

Si tratta del più grande contributo finanziario concesso nell'ambito del FSUE a un paese candidato dalla sua istituzione nel 2002, e fa parte del sostegno di 1 miliardo di euro che l'UE ha annunciato per la Turchia nel marzo 2023 alla Conferenza internazionale dei donatori. La conferenza, ospitata congiuntamente dalla Commissione europea e dalla presidenza svedese del Consiglio dell’UE, ha contribuito a raccogliere un totale di 7 miliardi di euro  per le persone colpite dai terremoti in Turchia e Siria.

Raggiunto l'accordo politico per uno Spazio Schengen più resiliente

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulle nuove norme relative alla gestione delle frontiere che fanno parte dello Spazio Schengen. Negli ultimi anni lo spazio Schengen ha dovuto affrontare diverse pressioni, dalla pandemia di Covid-19 alle minacce alla sicurezza quali il terrorismo, il traffico di droga e la criminalità organizzata, nonché la migrazione irregolare. Tali sfide hanno richiesto un aggiornamento del corpus normativo Schengen. 

La Commissione ha proposto di aggiornare e rivedere il codice frontiere Schengen nel dicembre 2021. L'obiettivo della riforma è completare la gamma di strumenti necessari per il corretto funzionamento dello spazio Schengen, sia alle frontiere esterne che alle frontiere interne.

Trovato l'accordo sul nuovo pacchetto sui servizi di compensazione bancari per un Unione dei mercati dei capitali

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul "pacchetto di compensazione", che comprende nuove norme sui servizi di compensazione tra le banche dell’UE, per una maggiore  stabilità finanziaria nel quadro dell'Unione dei Mercati dei Capitali.

Le nuove norme consentiranno alle c.d. controparti centrali (CCPs) – che forniscono servizi di compensazione – di introdurre più rapidamente nuovi prodotti sul mercato dell’UE. In questo modo si consente agli operatori del mercato di  effetuare compensazioni e creare liquidità più agevolmente presso le CCP dell’UE. Le nuove norme consentono inoltre un sistema di compensazione più sicuro e resiliente, migliorando il quadro di vigilanza dell’UE nei confronti delle CCP e rafforzando il ruolo della European Securities Markets Authority (ESMA). Il nuovo quadro contribuirà inoltre a ridurre l’eccessiva dipendenza dalle CCP di paesi terzi, in quanto viene richiesto a tutti gli operatori sul mercato idei capitali di detenere conti attivi presso le CCP dell’UE e di compensare una parte significativa dei contratti dei derivati nel Mercato Unico.

Il pacchetto, la cui proposta è stata presentata dalla Commissione nel dicembre 2022, modifica una serie di atti legislativi, in particolare il regolamento sulle European Market Infrastrucutre ( EMIR), il quadro prudenziale per le banche e per le società d'investimento, la Direttiva su Undertakings for Collective Investments in Transferable Securitites (UCITS) ed il regolamento sui Money Market Funds (MMF).

Al riguardo significative la dichiarazione di Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali: “Accolgo con favore l’accordo sul regolamento EMIR e sul pacchetto  compensazione in generale. Contribuirà a rendere il nostro ecosistema di compensazione più sicuro e più attraente, attenuando al tempo stesso i rischi di un’eccessiva dipendenza dalle controparti centrali situate in paesi terzi. In particolare, sono accolte con favore le misure che facilitano la fornitura di servizi di compensazione e rafforzano la vigilanza a livello dell’UE. Detto questo, avrei preferito un’ambizione più elevata per quanto riguarda i conti attivi. L’accordo rappresenta tuttavia un primo passo fondamentale per promuovere il clearing nell’UE e consentire al nostro lavoro verso un’Unione dei Mercati dei Capitali di progredire”.

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La Giornata UE
06/02/2024

La Commissione alza il target della riduzione delle emissioni al 90% entro il 2040

a Commissione ha pubblicato oggi una valutazione d'impatto dettagliata sui possibili percorsi per raggiungere l'obiettivo concordato di rendere l'Unione europea neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Sulla base di questa valutazione d'impatto, la Commissione raccomanda una riduzione netta delle emissioni di gas a effetto serra del 90% entro il 2040 rispetto ai livelli del 1990 , avviando un dibattito con tutte le parti interessate; la proposta legislativa sarà presentata dalla prossima Commissione, dopo le elezioni europee, perchè sarebbe impossibile al oggi avviare una discussione serena. Questa raccomandazione vuol essere in linea con il parere del Comitato consultivo scientifico europeo sui cambiamenti climatici (ESABCC) e con gli impegni assunti dall'UE nell'ambito dell'accordo di Parigi. Vediamo nel dettaglio.

La comunicazione di oggi stabilisce una serie di condizioni politiche necessarie per raggiungere l'obiettivo del 90%. Tali misure comprendono la piena attuazione del quadro concordato per il 2030, garantendo al contempo la competitività dell’industria europea, una maggiore attenzione a una transizione giusta che non lasci indietro nessuno, condizioni di parità con i partner internazionali e un dialogo strategico sul quadro post-2030. , anche con l'industria e il settore agricolo.

l punto di partenza è la piena attuazione della legislazione esistente per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. L’aggiornamento in corso dei Piani Nazionali per l’energia e il clima (PNEC) è un elemento chiave nel monitoraggio dei progressi e la Commissione si sta impegnando con gli Stati membri, l'industria e le parti sociali per agevolare ltale attuazione. 

Nella visione della Commissione Il Green Deal deve diventare un accordo per la  decarbonizzazione industriale che si basi sui punti di forza esistenti, come l’energia eolica, idroelettrica e gli elettrolizzatori, e continui ad aumentare la capacità produttiva nazionale in settori in crescita come batterie, veicoli elettrici, pompe di calore, fotovoltaico, CCU /CCS, biogas, biometano ed economia circolare. Anche il carbon pricing e l’accesso ai finanziamenti sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni da parte dell’industria europea. La Commissione istituirà una task force dedicata per sviluppare un approccio globale al carbon pricing  e ai mercati del carbonio. L’Europa dovrà inoltre mobilitare il giusto mix di investimenti del settore pubblico e privato per rendere la propria economia sostenibile e competitiva. Nei prossimi anni sarà necessario un approccio europeo alla finanza, in stretta collaborazione con gli Stati membri.

Nonostante le proteste sempre più accese, la Commissione indica nel dialogo la via necessaria per perseguire una transizione giusta. infatti, nel documento è detto che il dialogo aperto con tutte le parti interessate è una precondizione cruciale per realizzare la transizione pulita. La Commissione ha già avviato dialoghi formali con l’industria ed il settore agricolo. Il dialogo strutturato con le parti sociali dovrebbe essere rafforzato nei prossimi mesi per garantire il loro contributo, concentrandosi su occupazione, mobilità, qualità del lavoro e investimenti nella riqualificazione e nel miglioramento delle competenze. Questa continua azione di sensibilizzazione aiuterà la prossima Commissione a presentare proposte legislative per il quadro strategico post-2030 che dovrebbe raggiungere l’obiettivo del 2040 in modo equo ed efficiente in termini di costi. Il ritmo della decarbonizzazione dipenderà dalla disponibilità di tecnologie che forniscano soluzioni prive di emissioni di carbonio e anche da un uso efficiente delle risorse in un’economia circolare.

Si prevede che il settore energetico raggiungerà la completa decarbonizzazione subito dopo il 2040, sulla base di tutte le soluzioni energetiche a zero o a basse emissioni di carbonio, comprese le energie rinnovabili, il nucleare, l’efficienza energetica, lo stoccaggio, la CCS, la CCU, la rimozione del carbonio, l’energia geotermica e idroelettrica. L’Alleanza industriale sui piccoli reattori modulari, lanciata oggi, è l’ultima iniziativa volta a migliorare la competitività industriale e garantire una forte catena di approvvigionamento dell’UE e una forza lavoro qualificata. Un vantaggio importante di questi sforzi è una minore dipendenza dai combustibili fossili grazie a una riduzione dell’80% del loro consumo energetico tra il 2021 e il 2040. Il quadro politico post-2030 costituirà un’opportunità per sviluppare ulteriormente queste politiche e integrarle con misure sociali e politiche. politiche industriali per garantire una transizione graduale dai combustibili fossili.

Il settore dei trasporti si decarbonizzerà attraverso la combinazione di soluzioni tecnologiche e fcarbon pricing. Con le giuste politiche e il giusto sostegno, anche il settore agricolo può svolgere un ruolo nella transizione, garantendo al tempo stesso una produzione alimentare sufficiente in Europa, assicurando redditi equi e fornendo altri servizi vitali come il miglioramento della capacità dei suoli e delle foreste di immagazzinare più carbonio. Un dialogo olistico con l’industria alimentare nel suo insieme, anche oltre i confini dell’azienda agricola, è fondamentale per il successo in questo settore e per lo sviluppo di pratiche e modelli di business sostenibili.
​Emerge come cruciale in questo quadro, dunque,  la  tariffazione del carbonio, che  dovrebbe  svolgere anche un ruolo importante nell’incentivare gli investimenti in tecnologie pulite e nel generare entrate da spendere nell’azione per il clima e nel sostegno sociale alla transizione.

Il raggiungimento dell’obiettivo raccomandato del 90% richiederà sia la riduzione delle emissioni che la rimozione del carbonio. Richiederà l’implementazione di tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio, nonché l’uso nell'industria del carbonio stoccato. Quest'aspetto si riallaccia alla  Strategia di Gestione del Carbonio industriale dell’UE, che dovrà sostenere lo sviluppo di catene di approvvigionamento della CO2 e delle necessarie infrastrutture per il trasporto della CO2. La cattura del carbonio dovrebbe essere mirata ai settori difficili da decarbonizzare in cui le alternative sono meno sostenibili dal punto di vista economico. La rimozione del carbonio sarà necessaria anche per generare emissioni negative dopo il 2050.

Il documento della Commissione traccia anche i benefici derivanti dall'ambizione obiettivo climatico per il 2040, in terminoi di riduzione dei rischi di eventi meteorologici estremi e delle relative perdite, ma anche una migliore qualità dell’aria e benefici per la salute, una ridotta dipendenza dai combustibili fossili importati e benefici per la biodiversità. Quest benefici superano di gran lunga il costo dell’azione per il clima. 

CLS

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06/02/2024

Trovato l'accordo per il Gigabit Infrastructure Act

Per accelerare la diffusione dell’infrastruttura di rete Gigabit in tutta Europa, lConsiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto oggi l' accordo su una proposta per sostituire la direttiva sulla riduzione dei costi della banda larga (BCRD) del 2014 con la legge sull’infrastruttura Gigabit (GIA).

Il GIA è uno dei pilastri legislativi strategici per raggiungere gli obiettivi e i traguardi di connessione in Europa, come stabilito nella bussola digitale dell’UE per il decennio, e per implementare le reti di comunicazione elettronica di prossima generazione nell’UE. 

La nuova legge mira a ridurre i costi elevati della realizzazione dell'infrastruttura di comunicazione elettronica, in parte legati a inutili e lunghe procedure di concessione delle autorizzazioni o dell'aggiornamento delle reti. Queste procedure sono ancora complesse, spesso diverse da uno Stato membro all’altro.

Il regolamento mira inoltre ad accelerare la realizzazione delle reti, garantire certezza giuridica e trasparenza per tutti gli attori economici coinvolti e stabilire processi di pianificazione e realizzazione più efficienti per gli operatori delle reti pubbliche di comunicazione elettronica.

Questa legge che pone requisiti minimi di armonizzazione affronta anche la realizzazione e l’accesso alle infrastrutture fisiche interne agli edifici. Faciliterà inoltre le applicazioni transfrontaliere e consentirà alle parti interessate, agli operatori di comunicazioni elettroniche, ai produttori di apparecchiature o alle società di ingegneria civile, di realizzare migliori economie di scala.

L'accordo mantiene l'orientamento generale della proposta della Commissione. I colegislatori hanno tuttavia modificato alcune parti della proposta, riguardanti principalmente i seguenti aspetti:

- come passaggio intermedio è stato introdotto un meccanismo di conciliazione obbligatorio tra enti pubblici e operatori di telecomunicazioni per facilitare la procedura di concessione delle autorizzazioni

- è stata introdotta l'eccezione di un periodo transitorio per i comuni più piccoli, nonché disposizioni specifiche per promuovere la connettività nelle zone rurali e remote

- Sono stati chiariti i fattori nel calcolo delle condizioni eque e ragionevoli di accesso

- è stata introdotta una disposizione specifica che riguarda la presenza di intermediari tra proprietari terrieri e gestori delle infrastrutture

- sono state concordate disposizioni specifiche su un’etichetta volontaria “fibre-ready” per gli edifici

- nel testo sono state incluse diverse eccezioni per le infrastrutture nazionali critiche.

Infine, considerato che l’attuale prezzo al dettaglio per le comunicazioni intra-UE regolamentate scadrà il 14 maggio 2024, l’accordo provvisorio prevede il mantenimento della tutela dei consumatori, soprattutto degli utenti vulnerabili, estendendo i limiti tariffari, che sono di 0,19 euro al minuto per le chiamate e 0,06 € per SMS. 

L’accordo garantisce nel complesso che gli Stati membri abbiano un’ampia autonomia nell’emanare norme più rigorose e dettagliate sui diversi elementi del nuovo regolamento. La nuova legge verrà applicata 18 mesi dopo la sua entrata in vigore, con alcune disposizioni specifiche che diventeranno operative in una fase successiva.

CLS

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Focus
06/02/2024

La Giornata della Commissione 06/02/2024

L'UE investe 416 milioni di euro per la ricerca sui semiconduttori

La Semiconductors Joint Undertaking (Chips JU) ha lanciato oggi una serie di inviti a presentare proposte per un valore di 216 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca e innovazione nei settori dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica. Questo annuncio fa seguito a una prima serie di bandi per attività pilota innovative, pubblicati nel novembre 2023, che hanno consentito di sbloccare 1,67 miliardi di euro di finanziamenti dell’UE.

I nuovi bandi sosterranno ulteriormente l’industria europea dei semiconduttori rafforzando la collaborazione, la competitività industriale e il trasferimento di conoscenze dai laboratori alle aziende. I consorzi possono presentare proposte su argomenti che affrontano un'ampia gamma di sfide definite nell'agenda strategica di ricerca e innovazione: dai transistor nei chip di silicio all'intelligenza artificiale integrata, alla connettività, al coordinamento e al controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza.

Inoltre, i progetti finanziati nell’ambito di questi nuovi inviti contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l’industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di produzione rispettosi dell’ambiente. Uno specifico invito congiunto con la Repubblica di Corea promuoverà l'integrazione eterogenea e le tecnologie informatiche neuromorfiche (simili al cervello).

I bandisono rivolti a consorzi composti da partner industriali dell’UE che operano in ​​questi settori . Il finanziamento è integrato dai fondi nazionali degli Stati memnri partecipanti alla  alla Chips JU e da investimenti del settore privato.

Safer Internet Day. L' Europa vuole proteggere i bambini ed i giovani dai pericoli del web

Oggi giovani, genitori,insegnanti, decisori politici e rappresentanti dell’industria celebrano in tutto il mondo il Safer Internet Day per rendere Internet migliore e più sicuro per i bambini e i giovani. L'UE intende proteggere i minori online e dotarli delle competenze adeguate. In tal senso Il Digital Services Act (DSA) è il primo strumento al mondo che affronta questioni come il cyberbullismo, i contenuti illegali e la semplificazione dei termini e delle condizioni. Già in vigore dallo scorso anno per le piattaforme online molto grandi e i motori di ricerca online, le norme DSA si applicheranno a tutte le piattaforme a partire dal 17 febbraio 2024. 

A sostegno  dell’attuazione della legge sui servizi digitali (DSA), la strategia europea per un’internet migliore per i bambini (BIK+) mira a fornire servizi digitali adatti all’età e contribuisce a garantire che ogni bambino sia protetto, consapevole e rispettato online. Con il rapido progresso della tecnologia, la Commissione ha anche reso disponibili nuove risorse tramite il portale Better Internet for Kids affinché i bambini possano essere tutelati responsabilizzati nelle realtà virtuali.

Inoltre, la Commissione mira anche a proteggere meglio i bambini nel loro ambiente scolastico aiutando gli insegnanti a diventare "tutori scolastici DSA" attraverso una formazione mirata e materiale informativo per metterli in grado di aiutare  gli alunni iche sperimentano problematiche online. A tal riguardo la Commissione ha pubblicato un opuscolo disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE che spiega in parole semplici come i DSA sosterranno i minori per un mondo online più giusto e sicuro.

La Vicepresidente per la Democrazia e la Demografia, Dubravka Šuica, ha dichiarato: “Il tempo che i bambini trascorrono online è quasi raddoppiato tra il 2010 e il 2020. Imparano, giocano, interagiscono e si esprimono online. Se da un lato Internet offre opportunità senza precedenti ai bambini e ai giovani, dall’altro presenta anche dei rischi. Attraverso la nuova strategia Better Internet for Kids, il braccio digitale della strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, promuoviamo l’alfabetizzazione digitale e lavoriamo per garantire che i diritti di ogni bambino siano rispettati e protetti sia online che offline”.

Accesso più semplice ai finanziamenti dell’UE per le zone rurali grazie al Rural Toolkit.

La Commissione ha lanciato oggi il Rural Toolkit. Questa nuova guida interattiva elenca tutte le opportunità di finanziamento disponibili a livello dell’UE per le zone rurali. Ha lo scopo di fornire ai candidati le conoscenze e gli strumenti necessari per accedere ai fondi Le zone rurali dell’UE coprono l’83% del territorio dell’UE e ospitano il 30% della popolazione dell’UE. Il Rural Toolkit riunisce opportunità di finanziamento da 26 diversi fondi europei, dalla politica agricola comune al Fondo di coesione, compresi Horizon Europe e il PNRR. In pochi clic i beneficiari, come enti locali, istituzioni, imprese, associazioni e privati, possono trovare i migliori finanziamenti disponibili per aiutarli a sviluppare il loro progetto. Gli utenti possono trarre ispirazione ed esplorare un’ampia gamma di esempi e casi di studio, scoprendo come i fondi e i meccanismi di sostegno dell’UE sono già stati implementati con successo nelle aree rurali di tutta l’UE. Il Rural Toolkit rientra nella visione a lungo termine della Commissione per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere nell’UE.

Per accedere allo strumento: https://funding.rural-vision.europa.eu/finder?lng=en

La Commissione decide di registrare parzialmente un'iniziativa dei cittadini europei sulla cannabis

Oggi la Commissione ha deciso di registrare parzialmente un'iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata "Iniziativa europea sulla cannabis". Gli organizzatori chiedono alla Commissione di 1) Convocare un'Assemblea di cittadini trans-europea  sulle politiche per la cannabis, incluse sanzioni e coerenza delle politiche degli Stati membri; 2) Favorire l'accesso alla cannabis terapeutica e consentire il trasporto della cannabis e dei suoi derivati prescritti a fini terapeutici per garantire il pieno godimento del diritto alla salute; 3) Destinare le risorse necessarie alla ricerca sulla cannabis a fini terapeutici.

La Commissione è giunta alla conclusione che l'iniziativa può essere registrata solo per quanto riguarda il secondo e il terzo obiettivo, poiché solo questi obiettivi soddisfano i requisiti per la registrazione. La Commissione ha dovuto rifiutare la registrazione del primo obiettivo dell'iniziativa poiché non rientra nei poteri della Commissione presentare una proposta di atto giuridico in materia.

CLS

 

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La Giornata UE
06/02/2024

Il mondo secondo Jacques Attali

Jacques Attali, teorico economico e sociale francese, scrittore, ex consigliere politico e alto funzionario pubblico, ha di recente pubblicato un libro dal titolo "Le monde, modes d'emploi" recensito nella Library Blog del Consiglio europeo. E' lo sguardo attento e preoccupato di uno storico, che disegna una parabola del comportamento umano attraverso due i secoli, a partire dalle primordiali società agricole nella culla della civiltà che era l'Oriente e poi in Cina, India, Grecia dove ad affermarsi erano i grandi imperialismi. 

Attali analizza la svolta nel XI° secolo con il sorgere dell'ordine mercantile, precursore della moderna economia di mercato, dove a spingere lo sviluppo ed il progresso delle comunità locali  vi è un fulcro urbano capace di dotarsi dei mezzi finanziari, militari e culturali per contraddistinguerlo come realtà autonoma. Due elementi ne caratterizzano l'esistenza: il cuore e la forma. Il primo viene ad identificarsi in successessione con le grandi città portuali da cui si governavano gli scambi commerciali con tutto il mondo, in sequenza storica: Bruges, Venezia, Anversa, Genova, Amsterdam, Londra, Boston, New York e infine Los Angele.

Oggi, nell'era contemporanea ci s'interroga con ansia dove si situerà il "decimo" cuore, se negli Stati Uniti, in Cina o in Europa. Ma lo scenario che si va profilando è un altro, ossia di una forma di espansione e dominazione senza cuore, governata non da strutture statuali ma dalle grandi imprese.

Venendo ai possibili scenari in un orizzonte 2050 Attali coglie con preoccupazione l'emergere di tre minacce gravi, potenzialmente mortali, ossia la questione climatica, l'iperconflittualità e l'artificializzazione. Se nell'immediato la questione climatica sembrebbe occupare il priòo posto, non foss'altro perchè adombra fosche minacce di desertificazioni di interi continente, anche la minaccia militare è più che mai atuale, non solo per i conflitti già in atto ma perchè lo spazio cybernetico con tutte le incongnite non preserva nulla e nessuno dalle sue conseguenze distruttive. 

Infine l'artificializzazione, che non coincide soltanto con l'intelligenza artificiale, ma con quel processo per cui anche l'eesere umano potrebbe ridursi ad essere non più qualcuno ma qualcosa frutto di artefatto, all'interno deli processi di gestione di settori quali la sanità, l'educazione , l'informazione, le relazioni umane e via dicendo.

Attali si volge con sguardo disincantato calla speranza che l'umanità possa rendersi cosciente e penetrare con lucidità e consapevolezza nel proprio destino.

L'Europa ha bisogno di un'anima, diceva Jacques Delors. Ora Jacuqes Attali sembra ritrovare l'eco di quelle parole e rilanciarle più forti che mai.

Clotilde Lombardi Satriani

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Argomento
Editoriale
01/02/2024

La Giornata della Commissione 01/02/2024

140.00 tonnellate di aiuti umanitari all'Ucraiana mentre scarseggiano le armi

Oggi la Commissione ha raggiunto un nuovo traguardo poiché la quantità di aiuti in natura forniti all’Ucraina supera ora le 140.000 tonnellate, rendendola l’operazione più grande mai sostenuta dal centro di coordinamento degli interventi di emergenza dell’UE.

32 paesi hanno fornito il loro aiuto da quando il meccanismo di protezione civile dell’UE è stato attivato il 15 febbraio 2022 ed è stato consegnato tramite piattaforme logistiche situate in Polonia, Romania e Slovacchia. Le donazioni coprono molti settori e svariate esigenze, ad esempio ambulanze, mezzi di trasporto per i vigili del fuoco, generatori di corrente, trasformatori, attrezzature per lo sminamento, rifugi, medicinali e molto altro. Il valore finanziario complessivo dell'aiuto è stimato a circa 796 milioni di euro.

L'ultima grande consegna effettuata attraverso il meccanismo riguarda 45.000 tonnellate di sale per sciogliere la neve in strrada, donate dall'Olanda Il sale, infatti, la cui consegna è avvenuta negli scorsi mesi, per un quantitativo equivalente a ben 1.800 camion,  è vitale per mantenere operative le strade dell'Ucraina durante i rigidi mesi invernali e per garantire che gli aiuti di emergenza raggiungano le persone bisognose in tutto il paese.

Queste le parole del  commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič: “Due anni dopo l’inizio di questa guerra atroce, l’UE è rimasta fedele alla sua promessa di stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Dall’inizio della guerra abbiamo consegnato all’Ucraina 140.000 tonnellate di beni di prima necessità, dai veicoli di emergenza agli ospedali mobili. Oggi esprimo la mia gratitudine ai Paesi Bassi per la loro generosa fornitura di sale tanto necessario e per la loro stretta collaborazione con l’ERCC per garantirne la consegna. Questo contributo cruciale, fornito all’Ucraina attraverso il meccanismo, aiuta a mantenere aperte le infrastrutture stradali essenziali. Garantisce che gli aiuti umanitari raggiungano gli ucraini che ne hanno più bisogno, in modo sicuro e puntuale. Questo è un eccellente esempio di solidarietà dell’UE con l’Ucraina. E non ci fermeremo qui. »

CLS

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La Giornata UE
31/01/2024

La Commissione cede agli agricoltori e propone una deroga alla PAC

La Commissione europea viene incontro alle preoccupazioni degli agricoltori e apre alla possibilità di deroghe per l’anno 2024 alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere determinate aree non produttive. La proposta della Commissione fornisce una prima risposta politica concreta per affrontare le preoccupazioni sul reddito degli agricoltori. Fa inoltre seguito alle richieste di diversi Stati membri.

Per ricevere il sostegno della PAC gli agricoltori sono tenuti a rispettare una serie di standard a protezione di  ambiente e  clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola nell’UE e svolge un ruolo importante per integrare pratiche agricole sostenibili. Questo insieme di standard  è denominato GAEC, good agricultural and environmental conditions”.

Lo standard GAEC 8 richiede, tra le altre cose, di dedicare una quota minima di terreno coltivabile a zona non produttive. Si fa riferimento di solito a terreni incolti ma anche ad aree occupate da siepi o alberi. Le aziende agricole con meno di dieci ettari di terreno coltivabile sono generalmente esentate da tale obbligo. Oggi la Commissione offre la possibilità a tutti gli agricoltori dell’UE di essere esentati da questo requisito e di continuare ad avere diritto ai sussidi  di base della PAC.

Inoltre, il requisito del 4% di terreno lasciato incolto si considera soddisfatto anche  per quegli agricoltori che  coltivano colture in grado di fissare l’azoto sul terreno (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture c.d. intercalari sul 7% dei loro seminativi . Le colture intercalari sono piante che crescono tra due colture principali. Queste colture possono servire come foraggio per gli animali o come concime verde. L’uso di colture che fissano l’azoto e di colture intercalari apporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, compresa la biodiversità del suolo e la limitazione della lisciviazione dei nutrienti. Le colture dovranno essere coltivate senza prodotti fitosanitari.

Pertanto la proposta della Commissione vuole raggiungere un giusto equilibrio tra le esigenze deglii agricoltori in sofferenza  da un lato, e la protezione della biodiversità e della qualità del suolo, dall’altro. Il regolamento si applicherà retroattivamente dal 1° gennaio 2024. Gli Stati membri che desiderano applicare la deroga a livello nazionale devono notificarlo alla Commissione entro 15 giorni in modo che gli agricoltori possano essere informati il prima possibile.

Le parole della Von der Leyen cercano di dare ragione degli sforzi della Commissione per essere sempre in ascolto di tutti, ma suonano come una tardiva corsa ai ripari:

“Gli agricoltori sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell’UE e il cuore delle nostre zone rurali. L’impegno duraturo della Commissione viene portato avanti attraverso il bilancio della politica agricola comune del valore di 386,7 miliardi di euro, che aiuta a stabilizzare il reddito degli agricoltori europei, premiando al contempo i loro sforzi sul clima e sulla sostenibilità. La misura odierna offre ulteriore flessibilità agli agricoltori in un momento in cui devono affrontare molteplici sfide. Continueremo a dialogare con i nostri agricoltori per garantire che la PAC raggiunga il giusto equilibrio tra la risposta alle loro esigenze e la continua fornitura di beni pubblici ai nostri cittadini. "

Clotilde Lombardi Satriani


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Focus
31/01/2024

L'Europa non abbandona l'Ucraina nonostante le proteste degli agricoltori polacchi

La Commissione ha proposto oggi di rinnovare per un altro anno la sospensione dei dazi e delle quote di importazione sulle esportazioni ucraine verso l’UE, rafforzando al contempo la protezione dei prodotti agricoli sensibili dell’UE. Ciò avviene in linea con gli impegni dell’UE a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario.

Si tratta di  misure commerciali autonome, a carattere straordinario,  in vigore da giugno 2022 e che rappresentano un pilastro fondamentale del costante sostegno dell’UE all’Ucraina per alleviare la difficile situazione affrontata dai produttori e dagli esportatori ucraini in conseguenza della guerra. 

Sebbene l’obiettivo principale di queste misure sia sostenere l’Ucraina, La Commissione ha deciso di tener conto anche della sensibilità degli agricoltori dell’UE e di altre parti interessate. A tal fine, e considerando un aumento significativo delle importazioni di alcuni prodotti agricoli dall’Ucraina verso l’UE nel 2022 e nel 2023, il provvedimento contiene un meccanismo di salvaguardia rafforzato. Questo al fine di garantire  che possano essere intraprese azioni correttive rapide in caso di perturbazioni significative del mercato dell’UE o dei mercati di uno o più Stati membri.

Per i prodotti più sensibili – pollame, uova e zucchero – è previsto un freno di emergenza che stabilizzerebbe le importazioni sui volumi medi di importazione nel 2022 e nel 2023. Ciò significa che se le importazioni di questi prodotti superassero tali volumi, le tariffe verrebbero reimposte per garantire che i volumi delle importazioni non superino in modo significativo quelli degli anni precedenti.

Parallelamente, la Commissione propone di rinnovare di un altro anno la sospensione di tutti i rimanenti dazi sulle importazioni dalla Moldavia in vigore da luglio 2022. 

Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea. L’obiettivo è garantire una transizione senza soluzione di continuità entro la scadenza dell’attuale regime di esenzione, il 5 giugno 2024 per l’Ucraina e il 24 luglio 2024 per la Moldavia.

Contesto

In vigore dal 4 giugno 2022, il regime di esenzione per le importazoni dall'Ucraina hanno avuto un chiaro effetto positivo sugli scambi commerciali dell'Ucraina con l'UE. Insieme alle corsie di solidarietà, queste misure hanno assicurato che i flussi commerciali dall’Ucraina verso l’UE restassero stabili nel 2022 e nel 2023, nonostante le gravi interruzioni causate dalla guerra e contro la tendenza generale di una diminuzione del commercio ucraino nel suo complesso. Le importazioni totali dell’UE dall’Ucraina sono ammontate a 24,3 miliardi di euro nei 12 mesi fino all’ottobre 2023 rispetto ai livelli prebellici nel 2021 di 24 miliardi di euro.

Di natura unilaterale e temporanea, queste misure  ampliano significativamente la portata della liberalizzazione tariffaria nell'ambito dell'Accordo  di libero scambio  UE-Ucraina (DCFTA) sospendendo tutti i dazi, le quote e le misure di salvaguardia sulle importazioni ucraine in un particolare  momento di bisogno da parte  dell'Ucraina. Parallelamente, l’UE e l’Ucraina continuano le discussioni su un’ulteriore liberalizzazione tariffaria permanente e reciproca ai sensi dell’articolo 29 dell’accordo di associazione UE-Ucraina.

Per quanto riguarda la Modavia, le misure speciali di esenzione dai dazi sono in vigore dal 25 luglio 2022. Le esportazioni della Moldavia verso il resto del mondo hanno sofferto dell'aggressione militare della Russia contro l'Ucraina poiché spesso dipendevano dal transito attraverso il territorio ucraino e dalle infrastrutture ucraine. Le misure hanno aiutato gli sforzi della Moldova per riorientare le esportazioni attraverso l'UE. Nel complesso, le esportazioni dalla Moldavia verso l’UE sono aumentate da 1,8 miliardi di euro nel 2021 a 2,6 miliardi di euro nel 2022. La Commissione propone ora di rinnovare di un altro anno la sospensione di tutti i dazi sulle importazioni dalla Moldova. Ciò significa in pratica che le esportazioni di sette prodotti agricoli soggetti a contingenti tariffari dalla Moldavia continueranno ad essere completamente liberalizzate: pomodori, aglio, uva da tavola, mele, ciliegie, prugne e succo d'uva.

Clotilde Lombardi Satriani

 

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Focus
31/01/2024

La Giornata della Commissione 31/01/2024

La Commissione raccomanda nuove misure sulla prevenzione del cancro come parte del piano europeo per combattere il cancro

Oggi la Commissione europea presenta una raccomandazione per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire il cancro attraverso la vaccinazione. Ciò include l’incoraggiamento alla diffusione di due vaccini chiave che possono prevenire le infezioni virali che possono portare al cancro: il papillomavirus umano (HPV) e il virus dell’epatite B (HBV), oltre a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura.

La raccomandazione rientra nel piano europeo di lotta contro il cancro, pilastro essenziale dell’Unione sanitaria europea. Si stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’UE siano prevenibili. Tuttavia, secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi, nel 2021 solo il 5% circa della spesa sanitaria totale è stata spesa per la prevenzione negli Stati membri dell’UE.

In molti Stati membri, la copertura vaccinale contro l’HPV è ben al di sotto del 50% tra le ragazze, i dati disponibili sono limitati per i ragazzi e i giovani adulti, e vi è una significativa mancanza di dati sui tassi di vaccinazione contro l’HPV e il virus dell’epatite B. La raccomandazione adottata oggi comprende una serie di misure che gli Stati membri potrebbero adottare per migliorare l’uso di questi vaccini salvavita, nonché per migliorare il monitoraggio e la rendicontazione.

La Commissione accoglie con favore standard di commercializzazione più rigorosi per miele, succhi di frutta, marmellate e latte

La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio per rivedere e rafforzare gli standard di commercializzazione esistenti applicabili a miele, succhi di frutta, marmellate e latte.

Le c.d. Direttive Breakfast stabiliscono norme comuni sulla composizione, nome di vendita, etichettatura e presentazione di questi prodotti per garantirne la libera circolazione nel mercato interno e aiutare i consumatori a fare scelte informate.
Le direttive aggiornate dai colegislatori introdurranno modifiche sull’etichettatura di origine obbligatoria per il miele, innovazione e opportunità di mercato per i succhi di frutta in linea con le nuove richieste dei consumatori, un contenuto di frutta obbligatorio più elevato nelle marmellate e un’etichettatura semplificata per il latte. Ad esempio, in etichetta dovrà comparire il Paese, o i Paesi di origine nel caso di miscele o miscele di miele. L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione è ora soggetto all’approvazione formale da parte dei colegislatori.

Il primo sistema di certificazione della cibersicurezza a livello dell’UE per rendere lo spazio digitale europeo più sicuro

La Commissione ha adottato oggi il primo sistema europeo di certificazione della cibersicurezza, in linea con la normativa europea sulla cibersicurezza Cybersecurity Act. Il sistema offre un insieme di norme e procedure a livello dell’Unione su come certificare i prodotti TIC nel loro ciclo di vita e quindi renderli più affidabili per gli utenti. La certificazione fornisce un riconoscimento formale della sicurezza dei prodotti ICT per proteggere sia l'hardware che il software utilizzati quotidianamente dai cittadini europei.

Il sistema volontario integrerà il Cyber Resilience Act che introduce requisiti vincolanti di sicurezza informatica per tutti i prodotti hardware e software nell’UE. Questo importante passo contribuisce a promuovere la leadership digitale globale dell’Europa. Inoltre, il sistema favorirà anche l’attuazione della direttiva NIS2.

Il sistema sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Contestualmente alla pubblicazione del sistema di certificazione nella Gazzetta ufficiale, la Commissione pubblicherà anche il primo Union Rolling Work Programme dell’Unione per la certificazione europea della cibersicurezza. Questo documento definisce la visione strategica delle possibili aree per i futuri sistemi europei di certificazione della sicurezza informatica alla luce degli  sviluppi più recenti  legislativi e di mercato.

Lo schema adottato si basa su bozze preparate dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) in stretta collaborazione con esperti del settore e Stati membri, per discutere degli aspetti tecnici e legali, e dopo una consultazione pubblica.

Nel mirino dell'antitrust europeo il settore degli pneumatici. 

La Commissione europea sta effettuando ispezioni senza preavviso presso  aziende che operano nel settore degli pneumatici in diversi Stati membri. 

La Commissione teme che le società ispezionate possano aver violato le norme antitrust dell'UE che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea). Oggetto dellespezioni sono le vendite di pneumatici nuovi per autovetture, furgoni, camion e autobus nello Spazio economico europeo. La Commissione teme che tra le società ispezionate vi sia stato un accordo per scoordinare i prezzi. Le ispezioni senza preavviso rappresentano una fase investigativa preliminare su sospette pratiche anticoncorrenziali. Il fatto che la Commissione svolga tali ispezioni non significa che le società siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né pregiudica l'esito dell'indagine stessa.

La Commissione approva un regime italiano di aiuti di Stato da 550 milioni di euro a sostegno degli investimenti per l’uso dell’idrogeno

La Commissione Europea ha approvato uno schema italiano da 550 milioni di euro per sostenere gli investimenti per l’utilizzo dell’idrogeno nei processi industriali per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni, in linea con il Piano Industriale Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.

L'Italia ha notificato alla Commissione, nell'ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, un regime di 550 milioni di euro a sostegno degli investimenti che consentono la sostituzione del metano e di altri combustibili fossili con idrogeno rinnovabile, che può essere combinato con l'elettrificazione o con miglioramenti significativi dell'efficienza energetica nei processi industriali, favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.

Nell’ambito di questa misura, che sarà finanziata attraverso le risorse assegnate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette.. La misura sarà aperta alle aziende italiane che fanno affidamento sull’uso di combustibili fossili come fonte di energia o materia prima per i loro processi produttivi. I progetti ammissibili devono portare a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai processi produttivi di almeno il 40% o a ridurre il consumo di energia di almeno il 20%, rispetto ad oggi. Per essere ammissibili, le aziende devono passare dall’uso di combustibili fossili all’idrogeno rinnovabile e possono combinare questo investimento con investimenti nell’elettrificazione dei loro processi produttivi o nel miglioramento significativo della loro efficienza energetica.

La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Questo programma italiano da 550 milioni di euro aiuterà le industrie a decarbonizzare in modo significativo i processi industriali che dipendono dal passaggio all’idrogeno per la loro transizione verde. La misura aiuterà inoltre l’Italia a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili importati, in linea con il piano REPowerEU, e a garantire il passaggio completo all’idrogeno entro il 2036 in tutti gli investimenti supportati”.

Clotilde Lombardi Satriani

 


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La Giornata UE
27/01/2024

Giornata della memoria. Il Parlamento europeo ascolta la voce di una sopravvissuta

La vita oltre il male. Così  Irene Shashar, sopravvissuta del ghetto di Varsavia, si è rivolta ai deputati in plenaria a Bruxelles per commemorare la Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto.

Anche nelle assemblee più formali, come la plenaria del Parlamento Europeo, irrompe la voce dell'umanità messa alla prova. E' successo quest'anno in occasione della Giornata della Memoria. Non una commemorazione di routine, che evoca ricordi difficili da digerire, ma ormai in qualche modo sospesi nelle maglie della storisa No, quest'anno proprio quella storia si è fatta presente, con tutta la sua assurdità. 

E' così che la presenza di Irene Shashar, sopravvissuta  agli orrori del nazismo a Varsavia come una "bambina nascosta dell'Olocausto", in fuga attraverso una fogna verso il lato ariano di Varsavia dove amici di sua madre li hanno aiutati, è servita a ricordare oggi, a tutta l'Europa,  che la posta in gioco non è soltanto il lutto per un attentato terroristico qualunque. E' qualcosa di più grave e profondo, con cui l'Europa tutta deve fare i conti, E precisamente il fatto che un conflitto di natura locale, come tanti nel resto del mondo, abbia avuto la capacità di suscitare ancora una volta l'ennesima manifestazione di intolleranza verso gli ebrei in quanto tali.

Irene Shashar vive ora in Israele. Ha detto: "Sono stata benedetta con l'opportunità di avere figli e nipoti. Ho fatto la cosa che Hitler ha cercato di prevenire così duramente. Hitler non ha vinto!”

Parlando della guerra in corso e degli attacchi terroristici del 7 ottobre, ha detto di aver lasciato il suo paese "in seguito a violenze, omicidi, stupri e terrore" e ha chiesto ai deputati al Parlamento europeo la loro solidarietà e il loro sostegno per far sì che gli ostaggi siano riuniti con le loro famiglie.

Dopo il 7 ottobre, "la rinascita dell'antisemitismo significa che l'odio del passato è ancora con noi", ha avvertito Shashar. "Gli ebrei ancora una volta non si sentono al sicuro in Europa. Dopo l'Olocausto, questo dovrebbe essere inaccettabile. ‘Mai più’ dovrebbe significare mai più.”

Riferendosi all'Europa, che ha saputo mettere da parte l’odio del passato e riunirsi, ha dichiarato che il suo sogno era che "i miei figli, tutti bambini, vivano in un Medio Oriente pacifico, libero dall'odio, specialmente verso di noi, gli ebrei. Nel mio sogno, gli ebrei trovano sicurezza ovunque scelgano di chiamare casa. E l'antisemitismo è finalmente una cosa del passato.”

Terminando il suo discorso, Shashar ha detto che mentre lei ha vinto contro Hitler, i suoi nipoti devono ancora lottare per la loro sopravvivenza. "Chiedo a voi, Parlamento d'Europa, di contribuire a realizzare il mio sogno. Insieme a voi possiamo porre fine all'antisemitismo e raggiungere una pace duratura."

Clotilde Lombardi Satriani

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Editoriale
24/01/2024

La Giornata della Commissione 24/01/2024

La Commissione lancia un pacchetto di misure per spingere sull'Intelligenza Artificiale nelle PMI

Oggi la Commissione ha lanciato un pacchetto di misure per sostenere le startup e le PMI europee nello sviluppo di un’intelligenza artificiale (AI) affidabile, che rispetti i valori e le regole dell’UE. L'iniziativa fa seguito all’accordo politico raggiunto a dicembre 2023 sull’EU AI Act – lil primo quadro normativo al mondo sull’intelligenza artificiale – che sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di un’IA affidabile nell’UE.

Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2023, la presidente von der Leyen aveva anticipato una nuova iniziativa per mettere i supercomputer europei a disposizione delle startup innovative europee nel campo dell’intelligenza artificiale per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale affidabili. Il pacchetto odierno mette in pratica questo impegno attraverso un’ampia gamma di misure a sostegno delle startup e dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale, inclusa una proposta per fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle startup dell’intelligenza artificiale e alla più ampia comunità dell’innovazione.

Come primo passo, nel novembre 2023 la Commissione ha lanciato la Large AI Grand Challenge, un premio che offre alle startup dell’intelligenza artificiale sostegno finanziario e accesso ai supercomputer. Il pacchetto odierno mette in pratica questo impegno attraverso un’ampia gamma di misure a sostegno delle startup e dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale, inclusa una proposta per fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle startup dell’intelligenza artificiale e alla più ampia comunità dell’innovazione. Contiene:

- In primo luogo viene modificato il regolamento s EuroHPC per istituire le AI Factories, un nuovo pilastro della EU Joint Undertaking sui supercomputer. il nuovo regolamento permetterà:

a) l'acquisizione e il potenziamento  di supercomputer dedicati all'intelligenza artificiale, per lo sviluppo di grandi modelli di Intelligenza Artificiale per Scopi Generali(GPAI);

b) l’accesso a supercomputer dedicati all’IA per un vasto numero di utenti pubblici e privati, comprese startup e PMI;

c) uno sportello unico per startup e innovatori, a supporto delle attività di ricerca nello sviluppo degli algoritmi, ldi valutazione e  convalida dei modelli di intelligenza artificiale su larga scala;

d) lo sviluppo di applicazioni emergenti di intelligenza artificiale  basate sui modelli di General Purpose AI.

- in secondo luogo, viene istiuto  un ufficio sull’IA all’interno della Commissione, che garantirà lo sviluppo e il coordinamento della politica sull’IA a livello europeo, oltre a supervisionare  l’applicazione della nuova normativa europea sull’IA.

- il pacchetto comprende una Comunicazione sulle start up europee del settore, in cui vengono tracciate una serie di attività chiave, in particolare:

  1. Sostegno finanziario della Commissione attraverso i programmi Horizon Europe e  Digital Europe dedicato all’intelligenza artificiale generativa. Questo pacchetto genererà un ulteriore investimento pubblico e privato complessivo pari a circa 4 miliardi di euro fino al 2027;
  2. Misure di accompagnamento nei settori dell'istruzione, formazione, qualificazione e riqualificazione;
  3. Incoraggiare ulteriormente gli investimenti pubblici e privati nelle start-up e nelle scale-up dell'IA, anche attraverso il capitale di rischio o il sostegno azionario (anche attraverso strumenti quali EIC Accelerator - che ha preso il posto del vecchio Strumento PMI -  e InvestEU);
  4. lo sviluppo e diffusione di Common European Data Spaces, messi a disposizione della comunità dell’intelligenza artificiale, per la quale i dati rappresentano una risorsa chiave per addestrare e migliorare i propri modelli. Oggi è stato pubblicato anche un nuovo documento di lavoro dei servizi della Commissione sui Common European Data Spaces, che fa il punto sullo stato di avanzamento in questo ambito;
  5. L'iniziativa "GenAI4EU", che mira a sostenere lo sviluppo di nuovi casi d'uso e applicazioni emergenti nei 14 ecosistemi industriali europei, nonché nel settore pubblico. Le aree di applicazione includono robotica, salute, biotecnologia, produzione, mobilità, clima e mondi virtuali.

La Commissione sta inoltre istituendo, con alcuni Stati membri, due consorzi europei di infrastrutture digitali (EDIC), ossia:

- L'"Alliance for Language Technologies" (ALT-EDIC) che intende sviluppare un'infrastruttura europea comune per affrontare la carenza di dati nelle diverse lingue europee , così da tutelare  la diversità linguistica e la ricchezza culturale dell'Europa. Ciò sosterrà lo sviluppo di grandi modelli linguistici europei.

- l'iniziativa  "CitiVERSE" , infine, utilizzerà strumenti di intelligenza artificiale all'avanguardia per mettere in connessione le comunità locali, consentendo di simulare e ottimizzare la gestione del traffico o la gestione dei rifiuti, etc

La Commissione ha inoltre adottato oggi una comunicazione che delinea l'approccio strategico  all'uso al suo interno dell'intelligenza artificiale. In questo modo la Commissione anticipa e prepara internamente l’attuazione della nuova normativa  UE sull’intelligenza artificiale. Comprende le azioni concrete ssul piano istituzionale e operativa per garantire lo sviluppo e l’uso di un’IA affidabile, sicura ed etica. La Commissione si sta inoltre preparando a sostenere le pubbliche amministrazioni dell’UE nell’adozione e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Prossime tappe

Parlamento e Consiglio passeranno ora all'esame della proposta presentata dalla Commissione di modifica del Regolamento sull'Impresa comune European High Performance Computing Joint Undertaking. L'Ufficio AI sarà istituito presso la Commissione. Come spiegato, avrà il compito di attuare la futura legge sull’IA a livello europeo e supervisionare le regole per modelli e sistemi di IA di uso generale. Dovrebbe diventare un organismo centrale di coordinamento per la politica in materia di IA a livello dell’UE e cooperare con gli altri dipartimenti della Commissione, gli organismi dell’UE, gli Stati membri e la comunità delle parti interessate. La decisione che istituisce l'Ufficio AI entrerà in vigore il 21 febbraio 2024.

La Commissione decide di registrare due nuove iniziative dei cittadini europei

La Commissione europea ha deciso oggi di registrare due iniziative dei cittadini europei dal titolo “Divieto delle pratiche di conversione nell'Unione europea” e “Iniziativa dei cittadini europei per la difesa dell'agricoltura e dell'economia rurale in Europa”.

Gli organizzatori dell'iniziativa “Vietare le pratiche di conversione nell'Unione europea” chiedono il divieto di interventi volti a modificare, reprimere o sradicare l'orientamento sessuale, l'identità di genere e/o l'espressione di genere dei cittadini LGBTIQ+.

L'"Iniziativa dei cittadini europei per la difesa dell'agricoltura e dell'economia rurale in Europa" chiede la tutela dell'agricoltura e dell'economia rurale in Europa attraverso un quadro normativo basato su diversi elementi, in particolare l'uso prioritario dei terreni agricoli per la produzione alimentare, la garanzia della sovranità alimentare e la considerazione dei problemi legati alla catena alimentare e ai prezzi elevati.

Poiché le due iniziative dei cittadini europei soddisfano le condizioni formali stabilite dalla legislazione applicabile, la Commissione le considera giuridicamente ammissibili. In questa fase la Commissione non ha analizzato il merito delle proposte.

La Commissione sostiene progetti di mobilità militare per un valore di 807 milioni di euro

La Commissione finanzierà 38 ulteriori progetti di mobilità militare per sostenere il trasporto di truppe e attrezzature lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Con un budget di 807 milioni di euro, questi progetti modernizzeranno le infrastrutture di trasporto essenziali nell’UE per consentire il trasporto a duplice uso sia per i civili che per la difesa. Questo è stato il terzo e ultimo invito a presentare proposte per la mobilità militare nell’ambito del CEF “Trasporti” per il periodo 2021-2027. In totale, la Commissione sostiene 95 progetti di mobilità militare per un valore di 1,74 miliardi di euro in 21 Stati membri dell’Unione europea.

In linea con il Piano d’azione sulla mobilità militare 2.0, i progetti aiuteranno gli Stati membri e i partner a sviluppare una rete di mobilità militare ben connessa e sicura. Gli esempi includono la costruzione e l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie in Danimarca, Germania, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Finlandia e Svezia. Questi progetti miglioreranno le infrastrutture a duplice uso nei porti marittimi in Belgio e Svezia, negli aeroporti in Lettonia e Lituania e sulle vie navigabili interne della Francia.

Grazie ai tre bandi emessi nel 2021, 2022 e 2023 è stata utilizzata la dotazione di 1,69 miliardi di euro prevista per la Mobilità Militare nel quadro del Meccanismo di Interconnessione in Europa (CEF) 2021-2027. Considerata la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, gli Stati membri hanno deciso di anticipare la dotazione di bilancio per la mobilità militare al fine di accelerare e massimizzare il sostegno a tali progetti di infrastrutture di trasporto per uso sia militare che civile.

La commissaria ai trasporti Adina Vălean ha dichiarato: “I risultati del terzo e ultimo invito alla mobilità militare nell’ambito del CEF Trasporti mostrano che esiste una chiara necessità che gli Stati membri migliorino il duplice uso del nostro sistema di trasporti. Abbiamo ricevuto 112 proposte, che rappresentano 4,5 volte più iscrizioni in eccesso, e abbiamo selezionato progetti da 18 Stati membri. Tutti i progetti finanziati contribuiranno a migliorare le infrastrutture europee e a colmare i collegamenti mancanti, sia per scopi militari che civili. »

Clotilde Lombardi Satriani

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La Giornata UE
16/01/2024

La Giornata della Commissione 16/01/2024

Il programma InvestEU sostiene investimenti di 392 milioni di euro nella prima gigafactory europea per la produzione di batterie circolari in Svezia

Oggi l'annuncio che Il programma InvestEU fornirà sostegno a due investimenti del valore di circa 392 milioni di euro come parte dell'espansione della gigafactory di Northvolt nella Svezia settentrionale. In primo luogo, InvestEU erogherà 362,9 milioni di euro di investimenti da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI). In secondo luogo, altri 28,8 milioni di euro di investimenti da parte della Nordic Investment Bank (NIB). La BEI e la NIB sono entrambi partner esecutivi finanziari del programma InvestEU.

L’investimento sosterrà l’espansione della prima gigafactory europea per la produzione di batterie circolari, Northvolt Ett, a Skellefteå, in Svezia. Si prevede che l’espansione aumenterà la capacità di produzione delle batterie fino a 60 Gigawattora all’anno. Il sostegno di InvestEU a questo progetto contribuisce anche agli obiettivi stabiliti nel piano industriale del Green Deal, che mira a fornire sostegno per aumentare la capacità produttiva dell’UE per le tecnologie a zero emissioni necessarie per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa. Fa seguito al precedente sostegno alla produzione di batterie di Northvolt nell’ambito del programma InnovFin (52,5 milioni di euro) e del Piano di investimenti per l’Europa (319 milioni di euro).

Il vicepresidente esecutivo della Commissione Maroš Šefčovič, responsabile del Green Deal europeo e dell’Alleanza europea per le batterie, ha dichiarato: “Quando si tratta dell’industria europea delle batterie facciamo sul serio. È di importanza strategica e un campo di battaglia fondamentale per la competitività globale. L'impianto di Northvolt, il nostro pioniere delle batterie, dimostra che l’UE ha ciò che serve per costruire un ecosistema di batterie innovativo, sostenibile e competitivo a livello globale. Sono orgoglioso della storia di successo di Northvolt, così come degli altri 160 progetti industriali che stanno prendendo forma lungo l'intera catena del valore, promossi nell'ambito della European Battery Alliance. Il ruolo della BEI è indispensabile. Dobbiamo essere strategici, audaci, agili”.

Oggi entra in vigore il nuovo regolamento sulla digitalizzazione della giustizia ( ma l'italia dibatte di altro)

Oggi entrano in vigore le nuove norme europee sulla digitalizzazione della giustizia. Il regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e sull’accesso alla giustizia garantirà l’armonizzazione della comunicazione nell’UE e la digitalizzazione delle procedure civili e penali transfrontaliere. Ciò significa che le procedure saranno più semplici, rapide ed economiche per cittadini, imprese e autorità.

La Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Vera Jourová, ha dichiarato: “Il regolamento sulla digitalizzazione della giustizia mira a rendere la giustizia più accessibile a ogni cittadino, garantendo la trasparenza e mantenendo il nostro sistema giudiziario al passo con l’era digitale. Il fatto che entri in vigore oggi è un’ottima notizia per i cittadini europei”.

Ancora oggi le procedure di cooperazione giudiziaria si svolgono sulla carta. Le nuove norme cambieranno la situazione, migliorando significativamente l’efficienza della cooperazione giudiziaria e l’accesso alla giustizia per i cittadini e le imprese, nonché la qualità e la trasparenza della giustizia.

Il regolamento consentirà inoltre ai cittadini e alle imprese di presentare istanze o comunicare con le autorità giudiziarie inei contenziosi transfrontalieri. Sul portale europeo della giustizia elettronica sarà istituito il cosiddetto punto di accesso elettronico europeo, un'interfaccia per avviare cause di modesta entità contro un soggetto in un altro Stato membro. Ciò aiuterà i consumatori a ottenere il risarcimento.

Inoltre, il regolamento consentirà alle parti in una causa civile o penale di assistere ad un'udienza in tribunale tramite videoconferenza. I cittadini e le imprese potranno pagare anche elettronicamente le spese giudiziarie. Il regolamento entrerà in vigore quest'anno.

La Commissione apre la partecipazione all'Alleanza per i farmaci d'importanza critica

L'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione europea ha lanciato oggi un invito aperto a manifestare interesse per aderire all'Alleanza per i farmaci critici. La creazione dell’Alleanza è una delle azioni chiave per prevenire e affrontare la carenza di farmaci critici annunciata dalla Commissione nell’ottobre 2023.

L’Alleanza riunirà tutte le parti interessate e lavorerà per rafforzare la cooperazione tra la Commissione, i governi nazionali, l’industria e la società civile. Identificherà le sfide, le priorità d’azione e le possibili soluzioni politiche al problema della carenza di farmaci critici nell’UE. L’Alleanza è un meccanismo consultivo che fungerà anche da rete per accelerare la realizzazione dell’azione dell’UE in questo campo.

Bad Ischl-Salzkammergut, Tartu et Bodø sono le capitali europee della cultura 2024

Dall’inizio del 2024, tre nuove Capitali europee della cultura hanno ottenuto questo prestigioso titolo: Bad Ischl-Salzkammergut (Austria), Tartu (Estonia) e Bodø (Norvegia). Queste città si sono aggiunte alle 66 città precedentemente selezionate nell’UE e oltre. Durante tutto l’anno ospiteranno eventi culturali, mostre e spettacoli per celebrare la ricchezza e la diversità delle culture europee.

Bad Ischl-Salzkammergut guarda sia al passato, ripensando ai momenti difficili della sua storia, sia al futuro, sviluppando modelli turistici più sostenibili nella regione. Tartu sta creando una città culturale rispettosa della natura che mira a mostrare il fascino delle piccole città europee. Bodø, la capitale culturale europea più settentrionale di tutti i tempi, mette in mostra la cultura artica e Sámi, dove la natura è sempre una compagna di vita.

l titolo di Capitale Europea della Cultura offre alle città l’opportunità di migliorare la propria immagine, promuovere il turismo sostenibile e stimolare il proprio sviluppo locale e regionale attraverso la cultura, rafforzando al contempo la propria rete a livello europeo. Ciò si traduce anche in benefici culturali, economici e sociali a lungo termine per le città e le regioni circostanti. Per essere selezionate, le città hanno dovuto mettere in atto un programma culturale con una forte dimensione europea, promuovendo la partecipazione attiva dei loro abitanti e delle loro comunità. La Commissione ha assegnato alle tre Capitali europee della cultura 2024 il Premio Melina Mercouri del valore di 1,5 milioni di euro, finanziato dal programma Europa creativa europea, in riconoscimento della qualità del loro processo preparatorio.

5 milioni di euro per sostenere le traduzioni letterarie e la promozione dei libri nell'ambito del nuovo bando Europa Creativa

La Commissione ha lanciato oggi il bando 2024 per la circolazione delle opere letterarie europee nell'ambito del programma Europa Creativa. Sostenuta da un budget di 5 milioni di euro, questa iniziativa mira a facilitare la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di varie forme di opere di narrativa europee, inclusi romanzi, poesie e fumetti, attraverso circa 40 progetti.

Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato: “Nel ricco arazzo del nostro patrimonio europeo, ogni lingua e genere letterario aggiunge una consistenza e un colore unici. Con 5 milioni di euro destinati a questa iniziativa a sostegno delle traduzioni letterarie e della promozione dei libri, apriamo le porte a mondi diversi, consentendo a romanzi, poesie e persino fumetti di raggiungere un nuovo pubblico. È così che scriviamo una storia europea più forte e vibrante, unendoci in una comprensione e in un apprezzamento condivisi."

Nel 2024, l’appello continuerà a sostenere l’Ucraina nel campo dei libri fornendo pubblicazioni ai rifugiati e agli sfollati in lingua ucraina.

La dimensione dei progetti finanziati varia da progetti su piccola scala (fino a 10 libri, 100 000 €), a progetti su scala media (fino a 20 libri, 200 000 €) e progetti su larga scala (almeno 21 libri, 300 € 000). I progetti devono rispettare le condizioni generali di ammissibilità e comprendere un minimo di cinque traduzioni. La scadenza per le candidature è il 16 aprile 2024.

Clotilde Lombardi Satriani

 

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La Giornata UE
10/01/2024

La Giornata della Commissione 10/01/2024

Oltre 250 milioni di euro per sostenere la digitalizzazione delle infrastrutture di connessione in tutta l’UE

La Commissione finanzierà 37 progetti selezionati nell'ambito del secondo bando per la componente digitale del meccanismo per collegare l'Europa (CEF Digital). Il budget totale di 252 milioni di euro sarà assegnato a progetti per la realizzazione dell'infrastruttura 5G per le comunità locali e lungo i principali corridoi di trasporto europei, nonché per la realizzazione di cavi sottomarini, migliorando la sicurezza e la resilienza delle reti dorsali all'interno e verso il territorio europeo.

Tra i progetti sostenuti, l’UE cofinanzierà lo sviluppo di cavi marittimi per fornire una maggiore interconnessione tra l’Irlanda e il continente europeo, nonché tra l’UE e le sue regioni ultraperiferiche nell’Oceano Atlantico. Le sovvenzioni sosterranno inoltre una connessione transartica diretta tra l’UE e l’Estremo Oriente, forniranno infrastrutture di connettività ad alta capacità alle isole greche digitalmente sottoservite nel Mediterraneo e rafforzeranno la connettività con l’Africa. Tra i progetti finanziati, l’UE sosterrà anche infrastrutture 5G lungo autostrade, strade, ferrovie e vie navigabili interne transfrontaliere. I progetti di corridoi 5G apriranno la strada alla mobilità connessa e automatizzata (CAM) e ai relativi servizi di sicurezza e non, garantendo la continuità del servizio transfrontaliero.

Infine, le sovvenzioni sostengono l’adozione dell’infrastruttura di rete 5G nelle comunità intelligenti locali in tutta l’UE, come università, ospedali e altri edifici civici, per migliorare la qualità dei servizi di interesse generale.

La Commissione Europea approva le nuove Indicazioni Geografiche di Italia e Spagna

La Commissione Europea ha approvato oggi l'inserimento dei vini “Terre Abruzzesi'/'Terre d'Abruzzo”,  e del “Cabrito de Extremadura”, carne di capretto proveniente dalla regione spagnola dell'Estremadura, nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP).

"Terre Abruzzesi / Terre d'Abruzzo" comprende le categorie vino, vino frizzante e vino da uve appassite. Le caratteristiche di questi vini sono determinate principalmente dalle particolari condizioni pedoclimatiche della zona di produzione, caratterizzata da vaste colline soleggiate abbinate al mare Adriatico a est e ai massicci del Gran Sasso e della Maiella a nord-ovest e a sud-ovest. che favoriscono la formazione di notevoli correnti d'aria. Il clima temperato, i terreni ben drenati con buona disponibilità idrica e le marcate escursioni termiche tra notte e giorno garantiscono una maturazione ottimale dei grappoli. Queste condizioni sono ideali per la qualità delle uve e per l'accumulo di sostanze aromatiche negli acini, dando vita a vini dal profumo intenso e caratteristico.

Il "Cabrito de Extremadura" è la carne di capretti nati, allevati, ingrassati e macellati nella Comunità Autonoma dell'Estremadura. Le capre vengono inizialmente nutrite con il latte materno. A causa della razza e della dieta degli animali, questo latte ha caratteristiche speciali che differiscono dal latte prodotto al di fuori dell'Estremadura. La composizione è tale che queste differenze si trasmettono alla carne dei capretti. Nella regione dell'Estremadura, i capretti vengono allevati fin dall'antichità. L'unicità del “Cabrito de Extremadura” deriva dalla tradizione secolare e dalla storia di questo prodotto nella regione, così come dal colore della carne e del grasso, dall'estrema tenerezza, dalla moderata infiltrazione di grasso intramuscolare e dalla consistenza gradevole.

Clotilde Lombardi Satriani

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La Giornata UE
20/12/2023

La Giornata della Commissione 20/12/2023

La Commissione propone al Consiglio un mandato per i negoziati con la Svizzera

La Commissione europea raccomanda al Consiglio di autorizzare l'avvio di negoziati con la Svizzera, con un atto formale accompagnato da una proposta di mandato negoziale. L'adozione della raccomandazione della Commissione e del mandato proposto fa seguito alla conclusione dei colloqui esplorativi sulle future relazioni tra l'UE e la Svizzera e alla recente decisione del Consiglio federale svizzero di avviare consultazioni in merito.

La proposta della Commissione rappresenta il punto di arrivo di  18 mesi di colloqui esplorativi con i rappresentanti del Consiglio federale svizzero. Il documento presenta un insieme completo ed equilibrato di misure che sosterranno la modernizzazione e lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra le due parti. I negoziati tra l'UE e la Svizzera inizieranno non appena i rispettivi mandati negoziali saranno approvati secondo le rispettive procedure.

L’UE investe altri 2 miliardi di euro in progetti di infrastrutture per l’energia pulita negli Stati membri attraverso il Fondo per la modernizzazione

Nell’ambito del Fondo per la modernizzazione sono stati erogati oggi 2,17 miliardi di euro per contribuire a modernizzare i sistemi energetici in nove Stati membri attraverso 19 progetti selezionati. Questi investimenti aiuteranno i paesi dell’UE a basso reddito a raggiungere i loro obiettivi climatici ed energetici per il 2030 e ridurranno le emissioni di gas serra nei settori energetico, industriale e dei trasporti, oltre a migliorare l’efficienza energetica.

Dopo gli investimenti annunciati a giugno di 2,49 miliardi di euro per 31 progetti, l'esborso odierno di ulteriori 2,17 miliardi di euro porta il totale degli investimenti del Fondo per la modernizzazione per il 2023 a 4,66 miliardi di euro per 50 progetti. Si concentrano sulla produzione di elettricità da fonti rinnovabili, sulla modernizzazione delle reti energetiche, sull’efficienza energetica e sulla sostituzione della produzione di carbone con combustibili a minore intensità di carbonio. Quest’anno il sostegno del Fondo per la modernizzazione è stato concesso a Bulgaria (197 milioni di euro), Croazia (88 milioni di euro), Repubblica ceca (1,848 milioni di euro), Estonia (66 milioni di euro), Lettonia (5 milioni di euro), Lituania (11 milioni di euro). milioni di euro), Polonia (221 milioni di euro), Romania (2,169 milioni di euro) e Slovacchia (60 milioni di euro).

Finanziato dalle entrate del sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (EU ETS), il Fondo per la modernizzazione ha ora erogato un totale di 9,68 miliardi di euro di entrate dell’EU ETS dal suo lancio nel 2021 per aiutare gli Stati membri ad accelerare la transizione verde.

Progressi nela nuova iniziativa Clean Energy

A margine del Consiglio Energia di ieri, il commissario per l'Energia Kadri Simson ha presentato una serie di iniziative di transizione energetica per l'UE e le sue regioni.

Facendo seguito al piano d’azione europeo per l’energia eolica presentato dalla Commissione in ottobre, 26 Stati membri e rappresentanti del settore eolico dell’UE hanno concordato una Carta europea dell’energia eolica che definisce una serie di impegni volontari per lo sviluppo del settore. I firmatari si sono impegnati a garantire una serie di progetti, a migliorare la progettazione delle aste e ad aumentare la capacità produttiva nell’UE. Ventuno Stati membri si sono inoltre impegnati volontariamente ad aumentare la capacità di energia eolica nei prossimi tre anni.

Due iniziative chiave per rafforzare la resilienza del sistema energetico dell’UE e sostenere l’elettrificazione sono state siglate ieri, poche settimane dopo l’adozione del primo elenco di progetti di comune e reciproco interesse e del Piano d’azione dell’UE per le reti. In primo luogo, il commissario Simson ha firmato una dichiarazione politica con i governi di Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia per accelerare la piena integrazione degli Stati baltici nel mercato interno dell’energia entro febbraio 2025. La sincronizzazione delle reti dell’Europa baltica e continentale consentirà ai tre paesi baltici di acquisire il pieno controllo delle proprie reti elettriche e rafforzare la sicurezza energetica, facilitando al tempo stesso la transizione energetica. Il progetto beneficia di un sostegno finanziario record da parte dell’UE di oltre 1,2 miliardi di euro. 

In secondo luogo, il commissario Simson ha firmato un memorandum d’intesa insieme ai ministri dell’Energia di Francia, Portogallo e Spagna per rafforzare ulteriormente l’integrazione dei mercati energetici della penisola iberica con il resto dell’Europa, nell’ambito del lavoro del gruppo regionale ad alto livello per l'Europa sud-occidentale  I firmatari si sono impegnati a cooperare su progetti strategici chiave come la creazione di interconnessioni transfrontaliere e la rapida attuazione di progetti elettrici prioritari.

La Commissione lancia tre nuove iniziative per sostenere i ricercatori ucraini

Oggi la Commissione ha lanciato tre nuove iniziative dal forte valore simbolico che promuovono la cooperazione dell’UE in materia di ricerca e innovazione con l’Ucraina: un ufficio a Kiev del programma europeo di ricerca Horizon Europe; una nuova iniziativa del Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) a sostegno della comunità tecnologica ucraina; e un nuovo hub comunitario dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT).

Iliana Ivanova, commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato: “L’ufficio Horizon Europe a Kiev sarà il cuore pulsante della nostra collaborazione. Sosterrà i ricercatori e gli innovatori ucraini, li informerà sulle opportunità di finanziamento dell’UE e li metterà in contatto con i loro colleghi dell’UE. Inoltre, stiamo anche costruendo un ponte tra gli innovatori locali ed europei con il nuovo Community Hub dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia e investendo fino a 20 milioni di euro in start-up ucraine del deep tech attraverso il Consiglio europeo per l’innovazione. Si tratta di un risultato monumentale per l’ecosistema europeo di ricerca e innovazione e una testimonianza del contributo duraturo del popolo ucraino alla ricerca e all’innovazione”.

Clotilde Lombardi Satriani

 

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La Giornata UE
13/12/2023

La Giornata della Commissione 13/12/2023

I negoziatori dell’UE raggiungono un accordo alla COP28 per accelerare la transizione globale dai combustibili fossili, triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica in questo decennio

Al termine della conferenza delle Nazioni Unite sul clima COP28 tenutasi a Dubai, i negoziatori dell’Unione europea sono riusciti, insieme a partner di tutto il mondo, a mantenere viva la possibilità di rispettare l’impegno assunto nell’accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi Celsius. Con particolare attenzione al settore energetico  le parti hanno concordato di accelerare la transizione dai combustibili fossili in questo decennio, di agire per ridurre le emissioni del 43% entro il 2030 e di indirizzare il mondo verso il raggiungimento di emissioni nette pari a zero entro 2050, in linea con la migliore scienza disponibile.

Tutte le parti si sono impegnate a triplicare la capacità globale di energia rinnovabile e a raddoppiare il tasso di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030. Ciò dà un forte slancio alla transizione dai combustibili fossili. Esiste anche un accordo per affrontare le emissioni di metano e altre emissioni diverse dalla CO2 in questo decennio e per eliminare gradualmente il prima possibile i sussidi inefficienti ai combustibili fossili che non affrontano la povertà energetica o la transizione giusta.

In base ai risultati del  Global Stocktake, una sorta di momento di verità sull'attuazione concreta degli Accordi di parigi,  si riconosce che il mondo non è attualmente sulla buona strada per ridurre le emissioni al livello necessario per limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius. Di conseguenza, le parti hanno concordato un percorso per rimettersi in carreggiata, anche attraverso un processo per allineare gli obiettivi e le misure nazionali all’accordo di Parigi. Le parti dovrebbero presentare i loro contributi determinati a livello nazionale (NDC) per il 2035 entro la COP30, tra due anni, e questi dovrebbero essere allineati con la migliore scienza disponibile e i risultati del Global Stocktake.

Secondo l’ultimo Eurobarometro, la grande maggioranza degli europei resta favorevole alle misure di sostegno per l’Ucraina

La centesima edizione dell'Eurobarometro standard, condotta tra ottobre e novembre e pubblicata oggi, rivela che un'ampia maggioranza degli intervistati continua a sostenere le misure a favore dell'Ucraina. Alla domanda sui due principali problemi che affligge l’UE, gli intervistati mettono al primo posto la guerra in Ucraina (28%) e l’immigrazione (28%), prima della situazione internazionale (24%) e dell’inflazione (20%), che è scesa dal primo al quarto posto dalla primavera scorsa). L’indagine indica inoltre che il 70% dei cittadini dell’Unione Europea lo considera un luogo di stabilità in un mondo in difficoltà. Il 61% si dichiara ottimista anche riguardo al futuro dell'Ue.

Le misure adottate in risposta all'invasione russa dell'Ucraina sono ampiamente approvate, si tratti di azioni umanitarie (89%), accoglienza di persone in fuga dalla guerra verso l'UE (84%), sostegno finanziario all'Ucraina (72%) o sanzioni economiche contro la Russia (72). %). Il 61% è inoltre favorevole al fatto che all'Ucraina sia stato concesso lo status di paese candidato e il 60% è favorevole al finanziamento dell'UE per l'acquisto e la consegna di attrezzature militari all'Ucraina.

Dal sondaggio emerge inoltre che l'83% degli intervistati auspica che l'UE investa massicciamente nelle energie rinnovabili, che il 69% è a favore di una politica estera comune e il 77% di una politica di sicurezza e difesa comune. Il 69% è a favore di una politica migratoria comune, il 68% per un sistema europeo di asilo e il 75% per il rafforzamento delle frontiere esterne dell'UE con più guardie di frontiera e costiere europee.

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico sul regolamento che istituisce la nuova Autorità antiriciclaggio

La Commissione accoglie con favore l'accordo provvisorio raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di istituire un'autorità europea antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo (AML/CFT) sotto forma di un'agenzia di regolamentazione decentrata dell'UE (AMLA).

La creazione della nuova Autorità UE trasformerà la vigilanza AML/CFT nell’UE e migliorerà la cooperazione tra le Unità di Informazione Finanziaria (FIU). L'AMLA sarà l’autorità centrale che coordinerà le autorità nazionali per garantire l’applicazione corretta e coerente delle norme dell’UE. Nel settore finanziario, l’Autorità vigilerà direttamente sugli enti del settore finanziario esposti al rischio più elevato di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo. L’AMLA aiuterà inoltre le FIU a migliorare la loro capacità analitica sui flussi illeciti e a rendere l’intelligence finanziaria una fonte chiave per le forze dell’ordine. L’Autorità faciliterà la cooperazione tra le FIU, anche stabilendo standard per la segnalazione e lo scambio di informazioni, sostenendo analisi operative congiunte e ospitando il sistema online centrale, FIU.net.

La Commissione rinnova la sua politica contro le molestie psicologiche e sessuali

La Commissione europea ha rivisto la sua politica interna contro le molestie psicologiche e sessuali, razionalizzando e modernizzando i meccanismi di ricorso formali e informali per le vittime. La politica riveduta si basa sulle misure di prevenzione delle molestie già in atto. Verranno inoltre istituiti il ruolo e la figura del "Consigliere capo confidenziale" per supervisionare la politica di prevenzione e lotta contro le molestie, garantendone al tempo stesso una maggiore visibilità all'interno dell'istituzione.

Inoltre, la riforma migliora le procedure in termini di sensibilizzazione e di individuazione precoce dei rischi che favoriscono le molestie. La formazione continuerà ad essere una componente essenziale delle attività di prevenzione delle molestie: tutti i dirigenti attuali e di nuova nomina dovranno seguire una formazione obbligatoria sulla prevenzione e sul contrasto delle molestie.

Accordo politico sul rafforzamento degli organismi per l'uguaglianza di trattamento

L'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio stabilisce norme più rigorose per gli organismi che si occupano di uguaglianza di trattamento, in particolare la loro indipendenza, le loro risorse e i loro poteri, affinchè possano lottare più efficacemente contro la discriminazione in Europa.

Gli organismi per l'uguaglianza di trattamento sono istituzioni pubbliche che forniscono aiuto alle vittime di discriminazione e pubblicano rapporti e raccomandazioni.  Il rafforzamento dei loro poteri garantirà un'azione più incisiva contro tutte le forme di  discriminazione nella vita quotidiana dei cittadini.

Clotilde Lombardi Satriani

 

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La Giornata UE
06/12/2023

La Giornata della Commissione 06/12/2023

L'UE organizza 6 nuovi ponti aerei umanitari a Gaza

La Commissione continua ad aumentare gli aiuti umanitari per rispondere all’attuale crisi in Medio Oriente. Durante il mese di dicembre, l’UE prevede di organizzare sei nuovi voli umanitari per fornire aiuti essenziali alle persone bisognose di Gaza. Ciò porta le forniture totali fornite dall’UE a oltre 1.000 tonnellate, con 30 voli di trasporto aereo umanitario pianificati fino ad oggi. Questi ultimi voli trasporteranno alloggi, articoli igienici e attrezzature mediche, tra gli altri, forniti da partner umanitari, nonché donazioni da Belgio, Irlanda, Germania, Grecia, Lussemburgo, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Germania.

Per garantire una risposta globale alla crisi, l’UE sta inoltre rafforzando il proprio sostegno al sistema sanitario egiziano che deve far fronte all’arrivo delle persone evacuate da Gaza. Attraverso il meccanismo di protezione civile dell’UE, l’UE sta agevolando le offerte di assistenza all’Egitto da parte di Svezia, Spagna, Austria, Polonia, Italia e Germania.

Gli aiuti offerti da Svezia e Spagna, consistenti in attrezzature mediche essenziali, sono stati consegnati il ​​29 novembre, con il supporto logistico del Belgio. Una nave italiana che trasportava attrezzature mediche è arrivata in Egitto il 3 dicembre. Il resto degli aiuti verrà consegnato nelle prossime settimane. 

Il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič partecipa oggi a una riunione che fa seguito alla conferenza umanitaria per Gaza organizzata dal governo francese il 9 novembre. Il Commissario ribadirà l'impegno dell'UE nei confronti della Striscia di Gaza. Il commissario ha dichiarato: “Con la ripresa delle ostilità a Gaza, il numero delle morti civili è nuovamente in aumento. Ribadisco il mio appello: secondo il diritto internazionale umanitario, i civili devono essere protetti. Gli aiuti umanitari devono poter entrare senza ostacoli, nella misura richiesta, e raggiungere in sicurezza le popolazioni di tutta la Striscia di Gaza. I bisogni umanitari della popolazione colpita sono indescrivibili. Allo stesso tempo, le conseguenze della crisi gravano sui paesi vicini, come l’Egitto. L’UE lavora instancabilmente con i suoi partner umanitari, gli Stati membri e le organizzazioni internazionali per garantire una risposta umanitaria globale e il sostegno della protezione civile laddove è più necessario. »

La Commissione aggiorna l'elenco degli impianti autorizzati per il riciclaggio delle grandi navi battenti bandiera di Stati UE

Oggi la Commissione ha aggiornato l’elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi autorizzati a riciclare le grandi navi marittime battenti bandiera di uno Stato membro dell’UE. L’elenco ora contiene 45 impianti di riciclaggio delle navi, di cui 26 cantieri nell’UE, nove in Turchia, sette in Norvegia, tre nel Regno Unito e uno negli Stati Uniti. L'elenco aggiornato rinnova l'inclusione di due cantieri situati in Turchia e uno negli Stati Uniti, oltre ad estendere l'inclusione di un cantiere situato in Finlandia e cinque in Norvegia. Dal nuovo elenco vengono rimossi tre impianti situati rispettivamente in Danimarca, Paesi Bassi e Norvegia perché non forniscono più servizi di riciclaggio delle navi.

Per prevenire pratiche dannose per l’ambiente, il regolamento UE sul riciclaggio delle navi impone a tutte le grandi navi marittime che navigano sotto bandiera di uno Stato membro dell’UE di utilizzare un impianto di riciclaggio delle navi approvato incluso nell’elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi. Per essere inclusa, una struttura deve soddisfare una serie di requisiti ambientali e di sicurezza. La Commissione aggiorna regolarmente l’elenco sulla base delle valutazioni effettuate dalle autorità nazionali – per le strutture situate nell’UE – o dalla Commissione stessa – per le strutture al di fuori dell’UE che chiedono di essere incluse, ad eccezione di Norvegia e Irlanda del Nord.

L'Agenzia Europea per la salute sostiene con 24 milioni di euro lo sviluppo di dispositivi diagnostici per le malattie respiratorie

Per rafforzare la cooperazione transatlantica in materia di preparazione e risposta alle minacce per la salute pubblica, l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione e l'Autorità statunitense per la ricerca e lo sviluppo avanzato biomedico (BARDA) hanno fissato l'obiettivo comune di promuovere lo sviluppo di strumenti diagnostici di prossima generazione dispositivi in grado di rilevare nuovi virus respiratori. HERA e BARDA hanno coordinato i finanziamenti per l'innovazione con l'obiettivo di portare tali dispositivi direttamente in ambito ospedaliero, senza la necessità di un laboratorio centralizzato.

La sperimentazione di nuovi agenti patogeni fin dall’inizio delle epidemie accelera significativamente la risposta della sanità pubblica. I casi di malattie virali e batteriche spesso non sono rapidamente collegati all’agente patogeno responsabile. I dispositivi diagnostici potrebbero cambiare questo scenario, consentendo opzioni terapeutiche più precise specifiche per i patogeni, fornendo valore clinico per il trattamento delle malattie infettive in corso e della resistenza antimicrobica (AMR).

HERA sostiene lo sviluppo di tali dispositivi con 24 milioni di euro nell’ambito del bando “Accelerare lo sviluppo e l’accesso a contromisure mediche innovative” aperto fino al 18 dicembre, gestito dall’Agenzia esecutiva europea per la salute e il digitale, HaDEA. BARDA, parte dell'Amministrazione per la preparazione e la risposta strategica all'interno del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti, ha recentemente aperto due opportunità di finanziamento: una per supportare soluzioni campione-risposta attraverso l'autorizzazione normativa e una seconda per promuovere l'innovazione nell'hardware, nella preparazione dei campioni e bioinformatica. Portando avanti congiuntamente queste opportunità, l’UE e gli Stati Uniti lavoreranno per investire su questa priorità fondamentale.

Entrambe le parti coordineranno da vicino il follow-up per garantire che i candidati selezionati portino il loro prodotto sul mercato. Ciò includerà lo scambio sugli esiti del bando e potenziali azioni di follow-up, come una conferenza congiunta sul futuro della diagnostica patogeno-agnostica che si terrà a Bruxelles nel 2024 per collegare i vincitori di HERA e BARDA.

Accordo politico raggiunto sulla revisione della normativa sul design industriale

La Commissione accoglie con favore l'accordo provvisorio raggiunto ieri sera tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulle proposte di revisione del regolamento e della direttiva sul design industriale. Questo accordo fa seguito alla proposta della Commissione del novembre 2022 e modernizza l’attuale quadro comunitario istituito 20 anni fa. Le nuove norme faciliteranno l’innovazione aziendale e introdurranno un approccio più equilibrato alla tutela del design.

L'accordo provvisorio raggiunto ieri sera: (1) definisce il campo di applicazione della direttiva; (2) chiarisce lil funzionamento della “clausola di riparazione”; (3) fissa le tariffe per la registrazione di un disegno o modello a livello comunitario; e (4) adegua il periodo di recepimento della direttiva sulla protezione dei disegni e modelli.

La “clausola di riparazione” esclude espressamente dalla tutela del design le parti sostitutive di prodotti complessi se utilizzate a fini di riparazione ed esattamente corrispondenti all'originale. L’obiettivo è rilanciare il mercato dei pezzi di ricambio, offrendo ai consumatori dell’UE opzioni di riparazione più accessibili e potenziali risparmi fino a 544 milioni di euro in 10 anni. Inoltre, garantisce un equilibrio tra gli interessi dei consumatori, dei titolari del design e dell’industria dei pezzi di ricambio. Alla direttiva sulla tutela giuridica dei design viene aggiunta la “clausola di riparazione”, allineandola al sistema dei design sia europeo che nazionale, con un periodo transitorio armonizzato di 8 anni.

Clotilde Lombardi Satriani

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