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23/05/2025

Come l'Europa orienta l'uso dell'IA nella scienza

Oggi il Consiglio ha approvato una serie di conclusioni intitolate "Verso una strategia dell'UE sull'IA nella scienza". In questo documento, il Consiglio auspica una strategia globale per promuovere l'adozione dell'IA nella scienza, con un approccio etico, sostenibile, inclusivo e incentrato sulla persona.

Le conclusioni del Consiglio riconoscono che il rapido sviluppo dell'IA e delle sue applicazioni nella ricerca scientifica ha portato a risultati rivoluzionari, trasformando il modo in cui la scienza viene praticata. L'IA è ampiamente utilizzata nell'analisi dei dati, nelle simulazioni e nei modelli linguistici di grandi dimensioni, favorendo nuove scoperte e migliorando l'efficienza della ricerca. Le conclusioni sottolineano l'importanza dell'IA nel supportare la ricerca sia di base che applicata e il suo ruolo cruciale nell'affrontare le sfide globali e nel migliorare la competitività, le esigenze della società e la transizione digitale in Europa.

La collaborazione in ambito di IA, in particolare i partenariati reciproci e non discriminatori a livello internazionale, è fondamentale per migliorare lo scambio scientifico, garantire l'interoperabilità e promuovere uno sviluppo responsabile dell'IA. Le conclusioni sottolineano l'importanza di un utilizzo etico, sostenibile e inclusivo dell'IA nella scienza, che contribuirà a rafforzare la ricerca, l'innovazione (R&I) e la competitività globale. Il testo ricorda che i sistemi e i modelli di IA specificamente sviluppati e messi in servizio al solo scopo di ricerca e sviluppo scientifico sono esenti dall'AI Act.

Nonostante la crescente importanza dell'IA nella scienza, l'UE attualmente non dispone di una politica specifica per facilitarne l'adozione in ambito scientifico, avvertono le conclusioni. La Commissione sta sviluppando una nuova strategia europea per l'IA nella scienza, che, come sottolineano le conclusioni, dovrebbe basarsi sulle migliori conoscenze e pratiche disponibili e svilupparsi in stretta collaborazione con gli Stati membri e la comunità di ricerca e innovazione. In particolare, la strategia dovrebbe integrare le iniziative esistenti e concentrarsi su ecosistemi di ricerca interdisciplinari, sviluppi politici coordinati, formazione dei ricercatori e garanzia di un accesso aperto a dati affidabili. Questa strategia dovrebbe inoltre enfatizzare l'uso responsabile ed etico degli strumenti di IA nella ricerca e innovazione (R&I), garantendo la privacy, l'integrità e la sicurezza dei dati. Inoltre, il testo chiede un'agenda europea comune per sostenere le comunità di ricerca sull'IA e migliorare l'accesso ai dati, alle risorse computazionali e ai talenti scientifici. Le conclusioni prendono atto dell'idea della Commissione di istituire un Consiglio europeo per la ricerca sull'IA, invitando al contempo la Commissione a collaborare con gli Stati membri sui dettagli di questa iniziativa, in particolare sulla sua missione e governance, per sfruttare al meglio le iniziative e le strutture esistenti.

Le conclusioni sottolineano inoltre l'importanza di migliorare le competenze e riqualificare ricercatori e innovatori nell'ambito dell'IA, con l'obiettivo di colmare il divario di competenze digitali attraverso programmi di istruzione e formazione. Ciò include iniziative per attrarre, trattenere e riportare in Europa i talenti dell'IA, in particolare provenienti da gruppi sottorappresentati, e promuovere la diversità e l'equilibrio di genere nei settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

L'adozione dell'IA in ambito scientifico presenta anche rischi quali algoritmi distorti, manipolazione dei dati e problematiche etiche, che potrebbero portare a disinformazione o interruzioni. Per mitigare questi rischi, il Consiglio sollecita lo sviluppo di parametri di riferimento, linee guida e best practice di qualità per l'uso dell'IA nella ricerca, garantendo integrità, trasparenza e riproducibilità del lavoro scientifico. Il Consiglio incoraggia la condivisione aperta dei dati in linea con i principi FAIR (reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzabilità), promuovendo l'accessibilità dei dati, l'interoperabilità e pratiche etiche di IA.

In conclusione, il Consiglio chiede di migliorare l'integrazione dell'IA nella scienza attraverso il sostegno politico, promuovendo la collaborazione, garantendo standard etici e fornendo risorse per la formazione sull'IA.

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Focus
23/05/2025

La Giornata della Commissione 23/05/2025

L'Europa in aiuto degli agricoltori colpiti da eventi avversi

Gli Stati membri hanno approvato ieri la proposta della Commissione di mobilitare 15 milioni di euro dalla riserva agricola per sostenere gli agricoltori di Repubblica Ceca, Slovenia e Germania colpiti da eventi meteorologici avversi e da una recente epidemia di epizoozia. Questa misura contribuirà a sostenere gli agricoltori di questi paesi che, di conseguenza, hanno subito perdite di mercato.

La Commissione ha proposto di stanziare 7,4 milioni di euro per la Repubblica Ceca, 2,9 milioni di euro per la Slovenia e 4,8 milioni di euro per la Germania.

Nel settembre 2024, la Repubblica Ceca ha subito piogge torrenziali, forti venti e inondazioni che hanno colpito la produzione di seminativi, nonché di frutta e verdura. In Slovenia, le gelate primaverili della seconda metà di aprile 2024 hanno avuto ripercussioni sulla produzione di alcuni tipi di frutta e verdura, nonché sui vigneti. Il 10 gennaio 2025, la Germania ha confermato e notificato un'epidemia di afta epizootica nello stato federale di Brandeburgo, che ha colpito i bufali d'acqua.

Il sostegno legato agli eventi meteorologici avversi può essere integrato fino al 200% con fondi nazionali. Il sostegno agli agricoltori che subiscono perdite di mercato a seguito di un'epidemia di epizoozia è cofinanziato dallo Stato membro interessato. Le autorità nazionali devono erogare gli aiuti agli agricoltori entro il 31 dicembre 2025 in Repubblica Ceca e Slovenia, ed entro il 30 novembre 2025 in Germania, garantendo che gli agricoltori siano i destinatari finali.

L'Europa vuole attrarre più ricercatori e mobilita i fondi

L'Unione Europea si sta impegnando per diventare la destinazione più attraente al mondo per ricercatori e innovatori. Al Consiglio "Competitività" di oggi, la Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione, Ekaterina Zaharieva, presenta una panoramica degli oltre 60 programmi di finanziamento e sostegno regionali, nazionali e dell'UE che aiutano i ricercatori a progredire nella loro carriera.

L'annuncio fa parte dell'iniziativa "Scegli l'Europa" dell'UE, del valore di 500 milioni di euro, lanciata il 5 maggio dalla Presidente Ursula von der Leyen. Per rafforzare ulteriormente questa ambizione, la Commissione propone un nuovo bando per le cattedre dello Spazio europeo della ricerca (SER) del valore di 230 milioni di euro nell'ambito del programma di lavoro Horizon Europe 2026-2027.

Il pacchetto consolidato "Scegli l'Europa per la scienza" sarà a breve disponibile al pubblico sulla piattaforma EURAXESS. Evidenzia opportunità per miliardi di euro per i ricercatori in tutti i 27 Stati membri.

La Commissaria Zaharieva ha dichiarato: "L'Europa sta scegliendo la scienza e noi stiamo sostenendo che la scienza scelga l'Europa. Finanziamenti e supporto sono disponibili a livello europeo, nazionale e regionale. Stiamo riunendo tutto in un unico luogo affinché i ricercatori internazionali possano diventare attori attivi del team Europa".

Liquidità dei mercati finanziari dell'UE: trovato l'accordo 

Anche il  Parlamento europeo ha votato a favore della proposta legislativa volta a mantenere le attuali norme sui requisiti di liquidità per determinate transazioni finanziarie nell'ambito del quadro prudenziale bancario dell'UE. Le modifiche concordate garantiscono parità di condizioni tra le banche europee e internazionali, sostenendo la liquidità dei mercati finanziari dell'UE. Contribuiscono alla competitività del sistema finanziario dell'UE, a vantaggio sia dei cittadini che delle imprese. Poiché il Consiglio ha già approvato la proposta della Commissione, l'accordo è ora definitivo.

La proposta si concentra sulle transazioni a breve termine in cui le attività vengono temporaneamente scambiate con denaro contante. Queste transazioni sono essenziali affinché le banche possano fornire liquidità ai mercati, in particolare per i titoli di Stato. Ai sensi del Regolamento sui Requisiti Patrimoniali (CRR), alcune operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) a breve termine beneficiano attualmente di requisiti di liquidità inferiori a quelli stabiliti dagli standard internazionali di Basilea III. Questo regime transitorio sarebbe dovuto scadere il 28 giugno 2025, data in cui si sarebbero applicati requisiti più rigorosi.

La Commissaria per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti, Maria Luis Albuquerque, ha dichiarato: "Questo rappresenta un passo importante per garantire la competitività globale delle banche dell'UE. Dimostra inoltre che il processo legislativo può essere molto rapido se tutte le parti si impegnano a raggiungere lo stesso obiettivo: rafforzare il sistema finanziario dell'UE, a beneficio di tutti".

Le modifiche al cosiddetto coefficiente netto di finanziamento stabile (NSFR) sostengono la liquidità dei mercati dell'UE, compresi i titoli di Stato e le obbligazioni di nuova generazione; evitano l'aumento dei costi di emissione per gli Stati membri dell'UE e l'Unione europea al momento dell'emissione di obbligazioni; e garantiscono che le banche dell'UE possano competere ad armi pari con le banche di altri paesi. Ciò è in linea con gli obiettivi stabiliti nella comunicazione sull'Unione del Risparmio e degli Investimenti. La Commissione rimane vigile per preservare la competitività delle banche dell'UE attive a livello internazionale.

Il testo sarà presto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, consentendo l'entrata in vigore di queste misure.

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La Giornata UE
21/05/2025

L'improponibile ricetta per la futura coesione

Si apre il dibattito in seno alla Commissione sul futuro della politica di coesione e, di riflesso, i criteri guida che dovranno reggere la gestione della spesa globale dell'Unione nel porssimo settennio 2028 - 20234.

Un primo dibattito aorientativo si è svolto il 14 maggio, ma la proposta finale sarà formulata soltanto a luglio. Sin d'ora però, ogni attore istituzionale coinvolto nel processo di adozione si sta posizionando. I più vocali, in questo momento, sono regioni e comunità locali che intravedono all'orizzonte più che una semplice minaccia: la tendenza in atto dopo la pandemia, di centralizzare le risorse per snellire le procedure di spesa.

Così, sarebbe nell'aria l'idea formulata nei corridoi della Commissione di aggregare i fondi per coesione agricoltura in un unico assegno da staccare per ogni stato membro, che ne diventa responsabile della distribuzione interna. 

Al di là dell'esigenza di semplificare, sempre gradita se colta in chiave di vera innovazione gestionale, resta sullo sfondo il tema delle priorità strategiche dell'Unione, che lascia intendere come, sotto la spinta di nuove minacce esterne, le disparità traregioni d'Europa non sono più l'ostacolo da risolvere a tutti i costi, per costruire una integrazione fondata sul principio di solidarietà.

Probabilmente sfugge agli attori locali che lo sdoganamento della spesa per fini militari come fattore di competitività e sviluppo economico e, quindi, in quanto tale, titolato a rientrare nei capitoli di spesa dei fondi strutturali reca inevitabilmente con sè l'esigenza di una maggiore centralizzazione. Si tratta, infatti, di spese che non possono pianificare o gestire le singole regioni.

Così, l'antico mantra di un'Europa che si costruisce dal basso cede il posto, poco a poco, a nuove fattezze istituzionali e nuovi equilibri di potere, dove è facilmente intuibile il pericolo che una deriva verso posizioni antidemocratiche tragga ulteriore forza da un apparato di potere, anche militare, già sotto esclusivo controllo del governo centrale.

Gli spettri della storia turbano i sogni di tanti, ma per fortuna, l'era attuale non ha una memoria lunga o preferisce non averla.

Ogni avvisaglia si presta al gioco e si lascia volentieri dimenticare in fretta.

CLS

 

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Editoriale
20/05/2025

La Banca Europea per gli Investimenti inizia il suo nuovo mandato nel settore della difesa

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) hanno approvato nuove operazioni per un totale di 9,1 miliardi di euro per rafforzare tre ambiti:  sicurezza e difesa, la leadership tecnologica e le infrastrutture critiche dell'Europa.

"Continuiamo ad aumentare gli investimenti in tecnologie all'avanguardia per la sicurezza e la difesa e in imprese innovative", ha dichiarato la Presidente del Gruppo BEI, Nadia Calviño. "La nostra priorità è chiara: sostenere progetti trasformativi che favoriscano la leadership tecnologica europea."

Il Consiglio di Amministrazione del FEI ha approvato un investimento nel primo fondo di credito privato europeo dedicato esclusivamente al settore della sicurezza e della difesa. Supportato dal programma InvestEU Defence Equity, il nuovo fondo fornirà finanziamenti su misura per aiutare le piccole e medie imprese (PMI) e le piccole imprese a media capitalizzazione ad ampliare la propria attività nella catena di approvvigionamento del settore europeo.

Inoltre, il FEI ha approvato il suo 13° investimento nell'ambito dell'iniziativa European Tech Champions in un mega fondo focalizzato sull'espansione degli investimenti tecnologici in tutta Europa, comprese le tecnologie deep e green.

Inoltre, il FEI ha investito per la prima volta in un fondo di acquisizione d'impresa in Italia. Il fondo italiano fungerà da ponte tra talenti imprenditoriali ad alto potenziale e PMI consolidate che necessitano di successione, consentendo acquisizioni strutturate volte a rivitalizzare le imprese e a preservare l'occupazione locale.

Questa iniziativa riflette un cambiamento più ampio in tutta Europa, dove l'imprenditorialità legata all'acquisizione sta emergendo come un potente strumento per affrontare il divario di successione e sostenere la resilienza economica attraverso la continuità.

Il Gruppo BEI sta finalizzando la sua iniziativa TechEU, che diventerà il più grande programma di finanziamento ad oggi a sostegno dell'innovazione e della leadership tecnologica, attraendo talenti, capitali e investimenti in Europa. 

Il Consiglio di Amministrazione della BEI ha inoltre approvato 2,6 miliardi di euro per progetti di trasporto, tra cui l'acquisto di nuovi treni passeggeri regionali in Germania e la costruzione nella Repubblica Ceca di un collegamento ferroviario tra Praga e l'aeroporto cittadino.

I nuovi finanziamenti per l'energia includono la costruzione di quattro grandi impianti fotovoltaici in Spagna e di un parco eolico onshore in Grecia. Sono inoltre previsti finanziamenti per sostenere l'integrazione delle energie rinnovabili nelle reti elettriche in Francia e per l'ammodernamento delle reti elettriche comunali in Germania.

Il Consiglio di Amministrazione della BEI ha inoltre approvato nuovi finanziamenti a sostegno della ricostruzione e dei bisogni primari degli sfollati in Armenia, nonché l'integrazione dell'elettricità in America Centrale. Il Consiglio ha inoltre sostenuto iniziative di finanziamento alle imprese in Uganda, Guinea e Sierra Leone.

Cosa sono la BEI ed il FEI

La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l'istituzione finanziaria a lungo termine dell'Unione europea, di proprietà degli Stati membri. Finanzia investimenti in otto priorità fondamentali a sostegno degli obiettivi politici dell'UE: azione per il clima e ambiente, digitalizzazione e innovazione tecnologica, sicurezza e difesa, coesione, agricoltura e bioeconomia, infrastrutture sociali, Unione dei mercati dei capitali e un'Europa più forte in un mondo più pacifico e prospero.

Il Gruppo BEI, che comprende anche il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), ha sottoscritto nuovi finanziamenti per quasi 89 miliardi di euro per oltre 900 progetti ad alto impatto nel 2024, rafforzando la competitività e la sicurezza dell'Europa.

Promuovendo l'integrazione dei mercati e mobilitando gli investimenti, il Gruppo ha sostenuto un importo record di oltre 100 miliardi di euro in nuovi investimenti per la sicurezza energetica dell'Europa nel 2024 e ha mobilitato 110 miliardi di euro in capitale di crescita per startup, scale-up e pionieri europei. Circa la metà dei finanziamenti della BEI all'interno dell'Unione europea è destinata alle regioni della coesione, dove il reddito pro capite è inferiore alla media UE, mentre quasi il 60% degli investimenti annuali del Gruppo BEI sostiene l'azione per il clima e la sostenibilità ambientale.

 

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Argomento
Focus
19/05/2025

La Giornata della Commissione 19/05/2025

Il Patto per le Competenze dà buoni risultati

L'indagine annuale del Patto 2024 rivela che oltre 6,1 milioni di persone hanno ricevuto formazione nell'ambito del Patto per le Competenze. Oltre 3.200 organizzazioni che investono nello sviluppo delle competenze hanno aderito al Patto, tra cui industria, parti sociali, istituti di istruzione e formazione, enti locali e servizi per l'impiego.

Il Patto riunisce organizzazioni pubbliche e private che collaborano per individuare le lacune nelle competenze e adottare misure concrete per affrontarle.

L'indagine mostra inoltre che il Patto ha accelerato il sostegno a lavoratori e aziende in tutti i settori economici. Nel 2024, i membri di 20 partnership su larga scala hanno formato in media il 33% della loro forza lavoro. Nell'ambito dell'Unione delle Competenze, la Commissione ha invitato i membri del Patto a raddoppiare i loro impegni per la formazione e la riqualificazione.

Lanciata una consultazione pubblica sulla futura Agenda per i consumatori

Oggi la Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sulla nuova Agenda per i consumatori 2025-2030. La nuova Agenda rafforzerà la tutela dei consumatori, sosterrà il loro benessere e promuoverà condizioni di parità per le imprese. Questa consultazione, aperta fino all'11 agosto 2025, invita cittadini, autorità pubbliche e parti interessate a condividere le proprie idee su come rafforzare ulteriormente la tutela dei consumatori nell'UE.

Ciò avviene nel contesto del Vertice europeo dei consumatori 2025 che si terrà domani a Bruxelles, dove il Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di diritto e la Tutela dei consumatori, Michael McGrath, interagirà con diverse parti interessate.

Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, ha dichiarato: "L'economia digitale offre numerosi vantaggi ai consumatori e dobbiamo garantire che continuino a essere protetti online e ad avere accesso a prodotti sicuri. Dobbiamo inoltre continuare ad applicare efficacemente le nostre norme. Ascoltare tutte le parti interessate attraverso il Vertice dei consumatori e la consultazione pubblica fornirà una solida base per il nostro lavoro futuro".

Il Commissario Michael McGrath ha dichiarato: "La Commissione si impegna a definire un'ambiziosa agenda per la politica dei consumatori per i prossimi cinque anni. Una solida tutela dei consumatori è fondamentale per garantire un mercato unico efficiente, equo e competitivo. Accogliamo con favore il contributo di tutte le parti interessate, poiché le loro prospettive saranno fondamentali per affrontare le sfide e le esigenze future".

A margine del Consumer Summit, la Commissione ospiterà la cerimonia di firma dell'impegno per la tutela dei consumatori da parte di due nuove piattaforme di e-commerce, Miravia e Trendyol. Con la firma dell'impegno, queste aziende si uniranno ai dieci firmatari esistenti nell'impegno ad andare oltre i requisiti di legge per proteggere i consumatori dai prodotti non sicuri e a tutelare i loro diritti di consumatori digitali. La Commissione monitorerà regolarmente l'attuazione di questi impegni.

Altra importante consultazione aperta: la futura Strategia sulla parità di genere

La Commissione ha avviato una consultazione pubblica aperta per raccogliere opinioni da tutta la società in merito alla prossima Strategia per la parità di genere per il periodo 2026-2030.

Questa Strategia definirà la visione per la parità di genere per i prossimi cinque anni. La Strategia elencherà azioni specifiche per garantire che donne e uomini, in tutta la loro diversità, possano raggiungere il loro pieno potenziale, senza limitazioni quali stereotipi di genere, divari di genere o violenza di genere. Queste azioni si baseranno sui progressi compiuti attraverso la Strategia per la parità di genere 2020-2025 e rafforzeranno gli impegni assunti nella Tabella di marcia per i diritti delle donne, recentemente pubblicata.

La Vicepresidente esecutiva per i Diritti sociali e le competenze, l'occupazione di qualità e la preparazione, Roxana Mînzatu, ha dichiarato: "La parità non si ottiene per caso. Richiede visione e azione. Per questo invitiamo tutti gli europei a contribuire alla definizione della prossima Strategia per la parità di genere con le loro idee ed esperienze. Il vero progresso si ottiene quando si procede insieme".

La Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib, ha dichiarato: "La parità di genere non è negoziabile. È un pilastro della nostra Unione che porta benefici a tutti. Con la nuova Strategia per la Parità di Genere 2026-2030, puntiamo a dare potere a tutte le donne e le ragazze, camminando insieme verso una società con parità di genere in Europa e nel mondo".

Aperta fino al 19 agosto al seguente linl: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14611-2026-2030-gender-equality-strategy_en

 

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La Giornata UE
16/05/2025

La Giornata della Commissione 16/05/2025

I dati dell'import-export nel settore agroalimentare

L'ultimo rapporto sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione Europea mostra che il commercio agroalimentare dell'UE ha registrato una ripresa a gennaio 2025, con esportazioni che hanno raggiunto i 19 miliardi di euro e importazioni in aumento a 16 miliardi di euro. Il surplus commerciale si è ridotto a 3 miliardi di euro, riflettendo l'aumento dei costi di importazione.

Le esportazioni agroalimentari dell'UE hanno raggiunto i 19 miliardi di euro a gennaio 2025, il 4% in più rispetto a gennaio 2024. Il Regno Unito si è confermato la principale destinazione, con un aumento delle esportazioni del 3%. Anche le esportazioni verso la Svizzera sono aumentate del 16%, trainate principalmente dai prodotti a base di cacao. Le esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie sono aumentate di 396 milioni di euro (+55%) a gennaio 2025 rispetto a gennaio 2024, trainate principalmente dall'aumento dei prezzi di cacao e caffè. Le esportazioni di dolciumi e cioccolato sono aumentate di 150 milioni di euro (+18%), mentre le esportazioni di prodotti lattiero-caseari sono cresciute di 119 milioni di euro (+8%).

Le importazioni agroalimentari dell'UE sono aumentate a 16 miliardi di euro a gennaio 2025, con un aumento del 7% rispetto a dicembre e del 19% rispetto a gennaio 2024, dovuto principalmente ai prezzi elevati di cacao e caffè. Le importazioni dalla Costa d'Avorio (+438 milioni di euro, +77%) e dal Ghana (+233 milioni di euro, +153%) hanno registrato i maggiori aumenti di valore, trainate dall'impennata dei prezzi del cacao. Le importazioni di caffè, cacao e spezie dell'UE sono aumentate di 1,4 miliardi di euro (+66%) a gennaio 2025, trainate dall'impennata dei prezzi di cacao e caffè. Anche le importazioni di frutta, noci e prodotti non commestibili sono aumentate, principalmente a causa dell'aumento dei prezzi.

Anche imprese e ONG del Montenegro possono ora partecipare al programma LIFE

Il Montenegro ha aderito al programma LIFE dell'UE per l'ambiente e l'azione per il clima. Ciò offre al Paese l'opportunità di beneficiare del sostegno di LIFE per la mobilitazione di risorse (finanziarie) pubbliche e private a favore dell'azione per il clima, della tutela della biodiversità, dell'economia circolare e della transizione verso l'energia pulita. Il programma LIFE promuoverà progetti in Montenegro, ad esempio per migliorare la gestione dei rifiuti, aumentare l'efficienza energetica, migliorare la resilienza idrica e sostenere lo sviluppo, il monitoraggio e l'applicazione di leggi e strategie che contribuiscono all'attuazione delle politiche ambientali, energetiche e climatiche dell'UE.

L'adesione del Montenegro al programma LIFE dell'UE segue la firma, avvenuta ieri, di un accordo tra la Commissaria per l'Ambiente, la Resilienza Idrica e un'Economia Circolare Competitiva, Jessika Roswall, e il Ministro dell'Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dello Sviluppo della Regione Settentrionale del Montenegro, Damjan Ćulafić. Questo rende il Montenegro il quinto Paese extra-UE ad aderire al programma, dopo Islanda, Ucraina, Moldavia e Macedonia del Nord.

Il Commissario Roswall ha dichiarato: "Siamo lieti di dare il benvenuto al Montenegro nella famiglia LIFE. Questa associazione segna un importante passo avanti nella nostra cooperazione sulle questioni ambientali e climatiche. Non vediamo l'ora di lavorare insieme per affrontare le sfide che il Montenegro deve affrontare per soddisfare gli standard ambientali dell'UE, una parte essenziale del suo percorso verso l'adesione, e per promuovere la transizione energetica pulita del Paese".

La Commissione cerca i pareri degli utenti su Teams di Microsoft

La Commissione europea invita a fornire commenti quanto proposto da Microsoft per affrontare le preoccupazioni in materia di concorrenza relative al vincolo tra la piattaforma  Teams e le  applicazioni Office 365 e Microsoft 365, come Microsoft Word e Microsoft Outlook.

In base agli impegni proposti, Microsoft (i) renderebbe disponibili versioni di queste suite senza Teams e a un prezzo ridotto; (ii) consentirebbe ai clienti di passare a suite senza Teams, anche nell'ambito di contratti esistenti; (iii) offrirebbe ai concorrenti di Teams una maggiore interoperabilità con altri prodotti Microsoft; e (iv) consentirebbe ai clienti di trasferire i propri dati da Teams per facilitare l'utilizzo di soluzioni concorrenti. Le parti interessate sono invitate a presentare le proprie opinioni sugli impegni proposti da Microsoft.

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La Giornata UE
09/05/2025

Lo scambio delle guardie

Aviene che le immagini vengano a rappresentarsi come simboli potenti dell'agire umano. Così è stato ieri, sul sagrato della basilica di San Pietro, quando è andata in scena lo scambio del comando tra guardie svizzere e carabinieri italiani, l'uno di fronte all'altro in pacifica solennità.

Viene subito da pensare ad un'altra immagine ormai iconica, quella di Trump e Zelensky seduti in posa scomoda, ma guardandosi negli occhi alla pari. 

L'atto più forte che serva a dare corpo ad una piena, reciproca fiducia è proprio nel riconoscimento dell'altro persino nella sua veste più aggressiva, ma che in quel momento si lascia disarmare assumendo il comando di uomini non a lui sottoposti.

Se si presta attenzione a questi simboli, è spontaneo domandarsi se proprio un tale atto di fiducia è venuto sinora a mancare tra gli stati europei allorquando si è discusso di creare un esercito europeo. Infatti, in ultima analisi signficava affidare i proprio uomini al comando diretto non più su base nazionale. Ed anche nell'acquisizione e condivisione di informazioni di intelligence sembra ancora di ardua praticabilità la fiducia reciproca capace di evitare la trappola della gelosia.

Eppure su queste premesse l'Europa prova a ridefinire i propri rapporti interni nel settore della difesa. Ma, evitando ancora una volta di parlare di esercito comune europeo, sta prendendo la china più pericolosa del rafforzamento su base nazionale, sia pure attraverso iniziative di cooperazione industriale. 

Un'Europa inquieta, che non trova pace perchè ogni ricetta sembra inadeguata nella clamorosa assenza di un reale sentimento di fiducia. Quella miracolosa, sorprendente fiducia che pure si stabilì alla fine della seconda guerra mondiale tra Framcia e Germania e permise di istituire la Comunità europea del carbone e dell'acciaio, e che consegnò ad entrambe le parti le chiavi delle rispettive riserve strategiche per la produzione di armi.

Fiducia: senso di sicurezza che viene da speranza o stima in qualcuno o qualcosa.

CLS

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Editoriale
08/05/2025

La Giornata della Commissione 08/05/2025

L'Ucraina ottiene  un ulteriore prestito di 1 miliardo

Oggi la Commissione europea ha erogato la quarta tranche del suo prestito eccezionale di assistenza macrofinanziaria (AMF) all'Ucraina, del valore di 1 miliardo di euro, rafforzando il ruolo dell'UE come principale donatore dell'Ucraina dall'inizio della guerra di aggressione illegale della Russia. Simbolicamente, l'erogazione coincide con la Giornata della Memoria e della Vittoria dell'Ucraina sul nazismo nella Seconda Guerra Mondiale.

In totale, l'AMF ammonta a 18,1 miliardi di euro e rappresenta il contributo dell'UE all'iniziativa di prestiti per l'accelerazione delle entrate straordinarie (ERA) guidata dal G7, che mira complessivamente a fornire circa 45 miliardi di euro di sostegno finanziario all'Ucraina. Questi prestiti saranno rimborsati con i proventi derivanti dai beni statali russi immobilizzati nell'UE. Con questo pagamento, il totale dei prestiti erogati dalla Commissione all'Ucraina nell'ambito di questo AMF raggiunge i 6 miliardi di euro dall'inizio dell'anno.

Come concordato dai leader europei nel Consiglio europeo straordinario di inizio marzo e ribadito dalla Presidente Ursula von der Leyen, la Commissione è pronta ad anticipare il contributo dell'UE all'iniziativa di prestiti ERA, se necessario. Resta in stretto contatto con le autorità ucraine in merito ai prossimi esborsi. Qualora l'Ucraina ne facesse richiesta, la Commissione è pronta a rispondere rapidamente. Ciò consentirebbe all'UE di sostenere eventuali aumenti essenziali della spesa militare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, contribuendo a garantire che l'Ucraina si trovi in ​​una posizione di forza in vista di eventuali negoziati di pace.

Valdis Dombrovskis, Commissario per l'Attuazione e la Semplificazione dell'Economia e della Produttività, ha dichiarato: "L'UE continua a sostenere l'Ucraina, politicamente, finanziariamente, economicamente e militarmente. Oggi eroghiamo un ulteriore miliardo di euro nell'ambito dell'iniziativa di accelerazione delle entrate straordinarie del G7, pari a 45 miliardi di euro, il quarto erogato quest'anno. Questo si aggiunge ai 6 miliardi di euro già erogati a Kiev nel 2025, a cui si aggiungeranno altri 12,1 miliardi di euro da distribuire nel corso dell'anno. Questi prestiti saranno rimborsati con i proventi derivanti dai beni statali russi immobilizzati nell'UE: la Russia pagherà per la distruzione che ha causato all'Ucraina".

Lanciato il bando per erogare borse di studio ai ricercatori

La Commissione europea lancia il bando 2025 per erogare 404,3 milioni di euro nell'ambito programma di mobilità  Marie Skłodowska-Curie (MSCA). Queste borse di studio consentono ai ricercatori di beneficiare della formazione, promuovendo al contempo la mobilità internazionale, interdisciplinare e intersettoriale. Il programma incoraggia anche progetti di ricerca e innovazione al di fuori del mondo accademico. È aperto ai ricercatori che desiderano tornare in Europa, così come a coloro che vogliono rilanciare la propria carriera di ricercatrice.

«Abbiamo scelto di porre la ricerca e l’innovazione, la scienza e la tecnologia al centro della nostra economia», ha dichiarato di recente la Presidente von der Leyen alla Sorbona, dove ha presentato una serie di iniziative a sostegno della ricerca e dei ricercatori.

La Commissaria per le Start-up, la Ricerca e l'Innovazione, Ekaterina Zaharieva, ha dichiarato: "Le borse di studio post-dottorato MSCA rappresentano un'opportunità unica per i ricercatori di acquisire nuove competenze, lavorare a livello internazionale e compiere un passo importante nella loro carriera. Invito i ricercatori che lavorano in tutti i settori della ricerca e dell'innovazione, nelle università e altrove, a candidarsi per una borsa di studio post-dottorato, migliorando così la loro occupabilità e le loro prospettive di carriera".

Il bando del 2025 prevede due tipologie di borse di studio. Le borse di studio post-dottorato europee sono aperte ai ricercatori di qualsiasi nazionalità che desiderano realizzare un progetto nell'UE o in un paese associato a Horizon Europe. Le borse di studio post-dottorato globali sono aperte ai cittadini europei o ai residenti di lungo periodo di uno Stato membro dell'UE o di un paese associato a Horizon Europe, che svolgono un progetto di mobilità in un paese terzo non associato, prima di tornare in Europa. Il bando si chiuderà il 10 settembre 2025 e si prevede che finanzierà circa 1.650 progetti.

Tutto divide gli europei, ma sulla cultura ci si ritrova uniti

Secondo un nuovo sondaggio Eurobarometro pubblicato dalla Commissione europea, l'87% degli europei intervistati ritiene che la cultura e lo scambio culturale dovrebbero svolgere un ruolo molto importante nell'UE, affinché i cittadini dei diversi Stati membri possano sentirsi più europei. L'86% afferma che il patrimonio culturale è importante per l'Europa. Il 77% ritiene che gli artisti possano esprimere liberamente le proprie idee e opinioni senza timore di censura o rappresaglie da parte del governo.

Tuttavia, la percezione della libertà artistica varia da uno Stato membro all'altro. Quasi la metà degli europei ha preso parte ad attività artistiche negli ultimi 12 mesi, un aumento significativo rispetto al 2013, quando la percentuale era del 37%. L'Eurobarometro rivela inoltre che gli europei ritengono che il loro Paese e l'Unione europea dovrebbero collaborare più strettamente in materia di politica culturale.

"Questi risultati dimostrano quanto sia importante la cultura per gli europei, non solo perché fa parte della loro identità, ma anche perché costituisce un fondamento comune per il futuro dell'Europa", ha affermato Glenn Micallef, Commissario per l'equità intergenerazionale, i giovani, la cultura e lo sport. I cittadini stanno esprimendo chiaramente le loro aspettative: giusta remunerazione per gli artisti, tutela della libertà artistica e migliore accesso alla cultura. Questo feedback influenzerà direttamente la Bussola Culturale per l'Europa, che presenterò più avanti quest'anno.

Il sondaggio è stato condotto tra febbraio e aprile 2025 e ha raccolto le risposte di oltre 26.300 cittadini dell'UE. Il rapporto completo e dettagliato e le schede informative per ciascuno dei 27 Stati membri dell'UE sono stati pubblicati oggi sul sito web dell'Eurobarometro.

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La Giornata UE
28/04/2025

L'onda d'urto di Papa Francesco

Nel solenne rimescolamento di ruoli e contrapposizioni  avvenuto all'ombra del feretro di Papa Francesco, il giorno del suo funerale, viene in evidenza la possibilità che l'Europa debba riportare al centro le sue nuove priorità strategiche. 

La Chiesa cristiana, portatrice di una millenaria forza interiore ancor prima che esteriore, è riuscita ad imporre il crisma dell'umiltà al gioco delle relazioni internazionali. Ed ecco, il presidente della potenza che domina il mondo seduto di fronte ad un guerriero in cerca di via d'uscita, entrambi fatti accomodare su semplici sedie, nel mezzo della maestosità del sacro, quasi a voler ricordare loro che la superbia umana sbiadisce al copsetto di Dio .E' presto per dire se la forza simbolica avrà frutti concreti, ma, sia pure per lo spazio di pochi minuti, ha ripreso fiato il dialogo, sia pure sottovoce, come tra occupanti abusivi di uno spazio non loro, senza lo scudo della diplomazia ufficiale e dei suoi rapporti di forza.

L'Europa vede agitarsi al suo interno, invece, le dissonanze tra la Commissione ed il Parlamento europeo, che più di una volta prova a richiamarla nei ranghi della questione morale. 

E' chiaro, ormai, che la necessità di agire, anche se con tempi lunghi, nei nuovi scenari mondiali sta determinando uno iato sulle questioni che attengono più propriamente agli aspetti etici. L'Europa, a forza di difendersi, prima dai migranti ora dalle minacce di guerra, sta finendo per attaccare se stessa.

Ma il Parlamento, proprio su questo campo, intravede la possibilità di rafforzare il ruolo di portavoce del pensiero dei cittadini europei. Più sensibile di un'istituzione pragmatica quale necessariamente deve essere la Commissione europea, l'assise di Strasburgo si mostra nonostante tutto sensibile alle proteste ed alle inquietudini della coscienza europea. E' difficile, ma può provarci, a ripensare la sua visione di guerra e pace, senza tirarsi indietro di fronte a temi scottanti quali la migrazione.

CLS

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Editoriale
25/04/2025

La Giornata della Commissione 25/04/2025

L'Europa lancia la strategia per le infrastrutture di ricerca e apre alla consultazione con gli operatori scientifici

Una nuova strategia europea sulle infrastrutture di ricerca e tecnologia garantirà ai ricercatori, agli innovatori e all'industria in Europa l'accesso a strutture e servizi all'avanguardia. Ciò sosterrà l'eccellenza scientifica e tecnologica e la competitività industriale. A questo proposito, la Commissione ha invitato tutti i soggetti interessati a contribuire allo sviluppo della futura strategia. Ciò rafforzerà la sostenibilità, l'accessibilità e l'efficienza delle infrastrutture di ricerca e tecnologia europee. Ciò garantirà inoltre che rimangano all'avanguardia nei progressi scientifici e tecnologici.

Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le Start-up, la Ricerca e l'Innovazione, ha dichiarato: "Le infrastrutture di ricerca e tecnologia europee sono il fondamento del nostro ecosistema dell'innovazione. Invitiamo ricercatori, responsabili politici, dirigenti aziendali e tutte le parti interessate a condividere le loro idee e a contribuire a plasmare il futuro di queste infrastrutture, garantendo la prosperità e la leadership industriale dell'UE".

Essendo sede delle infrastrutture di ricerca più avanzate al mondo, l'Europa vanta un portafoglio diversificato, ben sviluppato e in crescita di infrastrutture tecnologiche. Queste strutture forniscono capacità scientifiche e tecnologiche essenziali ai ricercatori e agli stakeholder del settore, sia per favorire l'eccellenza nella scienza fondamentale sia per testare e migliorare tecnologie innovative. Sono inoltre essenziali per attrarre e trattenere i talenti scientifici a livello mondiale. Allo stesso tempo, le loro attività promuovono ecosistemi di innovazione locali, in cui prosperano organizzazioni di ricerca e tecnologia, start-up innovative, grandi aziende e piccole e medie imprese. Il rafforzamento delle infrastrutture di ricerca e tecnologia è una delle priorità della Commissione per preservare e promuovere la prosperità e la competitività dell'Europa, nonché una priorità nel quadro dello Spazio europeo della ricerca.

Il Comitato consultivo sulla cybersicurezza nel settore sanitario cerca esperti

Gli esperti dovranno far parte del nuovo Comitato consultivo sulla sicurezza informatica nel settore sanitario, un elemento chiave del piano d'azione della Commissione europea sulla sicurezza informatica per gli ospedali e gli operatori sanitari, che mira a rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari in tutta l'Unione europea. Il Comitato, infatti, fornirà consulenza alla Commissione e al suo centro di supporto alla sicurezza informatica per ospedali e operatori sanitari.

La missione del Comitato comprende la condivisione delle migliori pratiche di sicurezza informatica per rafforzare le difese digitali, facilitare la collaborazione tra settori e guidare lo sviluppo di risorse personalizzate, formazione e servizi di risposta rapida per proteggere meglio i dati dei pazienti e garantire la continuità delle cure. Questo approccio coordinato riflette l'impegno dell'UE nel costruire un sistema sanitario resiliente di fronte alle crescenti minacce informatiche.

Fino a 15 esperti dei settori sanitario e della sicurezza informatica entreranno a far parte del Comitato, apportando prospettive diverse e conoscenze specialistiche. Può includere operatori sanitari e altre entità sanitarie, fornitori di servizi di sicurezza informatica, nonché membri che rappresentano un interesse comune. I membri saranno nominati per un mandato di due anni, con possibilità di rinnovo. La scadenza per la presentazione delle domande è il 23 maggio.

Nella sezione in abbonamento testo dell'invito a candidature

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La Giornata UE
23/04/2025

L'Europa ancora una volta al cospetto della storia

Ancora una volta l'Europa calca le scene con il fiato dei grandi eventi sul collo. 

Ai funerali di Papa Francesco le Istitutzioni europee saranno rappresentate ai massimi livelli, eppure il ruolo che ricoprono i suoi rappresentanti li pone quasi in secondo piano rispetto all'attesa parata di capi di stato e primi ministri.

L'eterna cenerentola che manca sempre di un soffio l'ambito sogno di diventare una principessa.

Possiamo certo chiederci se, al di là della figura carismatica di Papa Francesco, sia oggi vivo un senso religioso nelle vicende convulse che caratterizzano i nostri tempi, se l'Europa, in ultima analisi, abbia mai avuto un'anima, come nelle aspirazioni coltivate da Jacques delors sul futuro dell'integrazione tra i popoli europei.

A ben vedere, da Maastricht in poi abbiamo assistito ad una marcata accelerazione sull'integrazione economica e dei mercati, ed allo stesso tempo ad uno sforzo soltanto residuale di gettare le basi per una reciproca conoscenza e e amalgama delle coscienze individuali. In questo senso hanno fatto da apripista i programmi nel campo dell'istruzione scolastica, vero bacino di cittadinanza europea. 

Ma il tutto oggi appare come il tracciato di due treni che non possono convergere verso l'unità risolutiva.

Fu lo stesso delors in realtà a volere che vi fosse un momento istituzionale di dialogo con i leaders religiosi ed i rappresentanti delle filosofie agnostiche; questa prassi è stata poi incorporata nel Trattato di Lisbona,ma non se ne vedono molto gli stimoli. 

Sarebbe giusto forse chiedersi, al copestto con le sfide che ancora una volta si ripropongono con la scomparsa di papa Francesco, cosa ci caratterizza e ci distingue come europei. Se la risposta rimanda ad un patrimonio spirituale che ha reso possibile, a partire da un piccolo seme gettato duemila anni fa, far fiorire nelle contraddizioni e asperità della storia umana l'idea di uguaglianza e, quindi, di libertà, allora dobbiamo ri-prendere coscienza e fierezza del nostro dna spirituale, e correre il rischio di deviare dalle logiche di mercato e competizione globale quando si tratta di puntare più in alto.

La genete nei momenti di smarrimento guarda al dito, sperando che gli mostri la luna. Qule dito ha una grande responsabilità, ma spetta a tutti il compito di prestare orecchio.

CLS

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Editoriale
15/04/2025

La Giornata della Commissione 15/04/2025

Singapore entra nel club dei like minded partner e firma con l'Europa un accordo sul digitale

A margine dei negoziati per una maggiore cooperazione tra l'Europa e Singapore,  la Presidente von der Leyen ha dichiarato che Il Paese è un partner che condivide gli stessi ideali dell'UE, dal suo sostegno all'Ucraina ai nostri sforzi comuni sulla sicurezza climatica e sullo sviluppo sostenibile. Questa partnership si sta ampliando, ha sottolineato il Presidente, con la prossima firma dell'accordo bilaterale sul commercio digitale. La von der Leyen ha ribadito l'importanza della prevedibilità, della trasparenza, dell'equità e dell'apertura nel sistema commerciale globale: sono gli unici modi in cui il sistema può funzionare, prosperare e apportare benefici a tutti. In questo contesto, è stato discusso il potenziale di una più stretta cooperazione tra l'Unione europea e l'Accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico (CPTPP), ai seguito anche dei colloqui avviati la scorsa settimana con il Primo Ministro della Nuova Zelanda Christopher Luxon.

La Presidente von der Leyen ha espresso l'intenzione dell'UE di rafforzare il dialogo e la cooperazione con Singapore in materia di sicurezza e difesa. Ha inoltre incoraggiato l'avvio di colloqui formali sull'associazione di Singapore con Horizon Europe, il più grande programma di ricerca e innovazione al mondo.

140 milioni per progetti nel settore del digitale, inclusa la lotta alla disinformazione.

La Commissione ha aperto quattro nuovi bandi per un valore di 140 milioni di euro nell'ambito del programma Europa Digitale (DIGITAL) per promuovere l'implementazione dell'Intelligenza Artificiale (IA), promuovere competenze digitali avanzate, ampliare la rete dei Poli Europei dell'Innovazione Digitale (EDIH) e contrastare la disinformazione.

Di questi 140 milioni di euro, 55 milioni di euro sono destinati all'introduzione dell'IA generativa nella pubblica amministrazione e nel settore agroalimentare, nonché a garantire la conformità normativa, oltre al supporto all'Alleanza per le tecnologie dei processori e dei semiconduttori e agli spazi dati.

Per affinare le competenze digitali avanzate nell'UE, ulteriori 27 milioni di euro contribuiranno alla creazione di quattro nuove accademie per le competenze digitali su tecnologia quantistica, IA e mondi virtuali. Mentre 11 milioni di euro saranno destinati al completamento ed all'espansione della rete EDIH nei paesi associati, oltre a sostenere un'attenzione rafforzata all'IA.

La Commissione destinerà inoltre 47 milioni di euro all'implementazione e al miglior utilizzo delle nuove tecnologie digitali, supportando al contempo la rete dei Centri per un Internet più sicuro. Nell'ambito di questo bando da 47 milioni di euro, 5 milioni di euro saranno destinati alla creazione di una rete europea di fact-checker, in linea con gli orientamenti politici 2024-2029 della Presidente Ursula von der Leyen. Tra gli elementi chiave figurano un sistema di protezione dei fact-checker contro le molestie, un archivio di fact-checking e una capacità di risposta in materia di fact-checking, anche in situazioni di emergenza.

Tutti e quattro i bandi si chiuderanno il 2 settembre 2025. Sia il bando per le competenze digitali avanzate che quello per la rete EDIH contribuiscono agli obiettivi della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP), l'iniziativa della Commissione per promuovere lo sviluppo e la produzione di tecnologie critiche nell'UE. Si tratta della prima serie di bandi nell'ambito del programma di lavoro DIGITALE 2025-2027, incentrato sull'implementazione di tecnologie innovative di nuova generazione in tutta Europa.

Anche la resilienza idrica fra le nuove priorità dell'Europa

La Commissione ha stabilito un investimento di 86 milioni di euro in nuovi progetti strategici integrati incentrati sul miglioramento della qualità e della disponibilità delle risorse idriche, sulla bonifica dei fiumi inquinati, sul miglioramento della protezione contro incendi e inondazioni e sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Questo finanziamento sosterrà i progetti assegnati nell'ambito degli inviti a presentare proposte del 2023 per aiutare l'Europa a diventare un continente a impatto climatico zero entro il 2050.

I progetti selezionati saranno realizzati in Danimarca, Estonia, Polonia, Slovenia e Islanda e aiuteranno le autorità nazionali, regionali e locali ad attuare la legislazione nazionale ed europea in materia di ambiente e clima. Si prevede che mobiliteranno significativi investimenti aggiuntivi da altre fonti di finanziamento dell'UE, tra cui fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, oltre a fondi nazionali e investimenti del settore privato.

Aperta una consultazione pubblica sulla futura strategia contro il razzismo

La Commissione ha avviato oggi una consultazione pubblica volta a definire la nuova strategia dell'UE contro il razzismo per il periodo 2026-2030. Riunirà i punti di vista dei cittadini e di diverse organizzazioni. La strategia si baserà sul percorso definito dal piano d'azione dell'UE contro il razzismo, che mira a intensificare gli sforzi per contrastare il razzismo a livello individuale e strutturale, a combattere il razzismo nella vita quotidiana e a promuovere la diversità nella forza lavoro dell'UE. La futura strategia antirazzismo definirà misure volte a garantire un'efficace protezione e prevenzione contro la discriminazione razziale. La consultazione avviata oggi raccoglierà informazioni su questioni e priorità che dovranno essere ulteriormente affrontate dopo il 2025.

Hadja Lahbib, Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: "Dobbiamo parlare di razzismo e agire. Con il Piano d'azione contro il razzismo 2020-2025 abbiamo aperto la strada, ma c'è ancora molto lavoro da fare per porre fine al razzismo in tutti gli ambiti della vita. La nuova strategia antirazzismo dell'UE mirerà a garantire che ogni cittadino possa vivere libero da razzismo e discriminazione. È parte integrante della costruzione dell'Unione dell'uguaglianza a cui aspiriamo."

Il questionario è disponibile tramite il link riportato nella sezione in abbonamento e rimarrà aperto per dodici settimane, fino all'8 luglio 2025.

La Commissione entra in dialogo anche sulla futura Unione dei risparmi e dei capitali

La Commissione europea ha avviato una consultazione mirata per raccogliere feedback sugli ostacoli all'integrazione dei mercati dei capitali nell'UE. Questo impegno è fondamentale per l'attuazione della strategia per l'Unione del Risparmio e degli Investimenti (SIU), adottata a marzo. La strategia SIU mira a rafforzare la competitività dell'economia dell'UE migliorando il modo in cui il sistema finanziario europeo mobilita i risparmi verso investimenti produttivi, offrendo maggiori e migliori opportunità finanziarie sia ai cittadini che alle imprese. Questa consultazione rappresenta una fase cruciale per la raccolta di informazioni utili all'attuazione della SIU. Le informazioni raccolte contribuiranno a definire le misure che saranno presentate in un pacchetto completo nel quarto trimestre del 2025.

La Commissione invita le parti interessate a fornire opinioni, dati e prove sugli ostacoli alle negoziazioni e al post-trading transfrontalieri, sull'espansione dei fondi di investimento e sull'armonizzazione delle prassi di vigilanza, nonché sulla semplificazione.

Maria Luís Albuquerque, Commissaria per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti, ha dichiarato: "L'SIU mira a creare un ecosistema finanziario che consenta all'Europa di raggiungere il suo pieno potenziale economico. Eliminare gli ostacoli esistenti è essenziale per cogliere i vantaggi di un mercato europeo integrato con dimensioni, profondità, liquidità e sinergie. Facilitando la crescita dei partecipanti ai mercati finanziari in tutta l'UE, possiamo aumentare l'efficienza e ridurre i costi, a vantaggio sia delle imprese che dei cittadini. Dobbiamo inoltre esaminare le divergenze nelle pratiche di vigilanza, che possono ostacolare l'integrazione del mercato dei capitali e creare duplicazioni di costi. Abbiamo bisogno di una vigilanza più forte e armonizzata per garantire la solidità, la stabilità e l'integrità dei mercati dei capitali dell'UE".

La Commissione invita tutte le parti interessate, tra cui la società civile, i consumatori, le parti sociali, le imprese e le autorità degli Stati membri, a condividere le loro opinioni entro il 10 giugno 2025.

Fra le tante guerre dimenticate, il Sudan. In aiuto diversi paesi europei, ma non l'Italia

Per contribuire ad affrontare la grave situazione umanitaria in Sudan, la Commissione europea e gli Stati membri hanno promesso 522 milioni di euro di aiuti entro il 2025 in occasione della conferenza di alto livello per il Sudan, ospitata oggi a Londra dalla Commissione insieme a Regno Unito, Francia, Germania e Unione africana. Ciò avviene dopo due anni di conflitto armato che hanno avuto gravi ripercussioni sulla popolazione della regione. Dell'impegno complessivo dell'UE, la Commissione ha promesso 282 milioni di euro. I restanti finanziamenti sono stati promessi dagli Stati membri dell'UE: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Polonia, Slovenia, Spagna e Svezia.

Gli aiuti dell'UE forniranno assistenza sanitaria e nutrizionale di emergenza, aiuti alimentari, servizi idrici e igienico-sanitari, alloggi, protezione e istruzione alle famiglie più vulnerabili, ovvero sfollati interni, famiglie di rifugiati e comunità ospitanti. Questa conferenza fa seguito alla visita della Commissaria Lahbib in Ciad, dove ha potuto constatare l'impatto devastante di questo conflitto su rifugiati, donne e bambini. La conferenza mira ad aumentare l'attenzione internazionale sulla tragedia umana di lunga durata in Sudan e fornisce una piattaforma per affrontare le devastanti conseguenze umanitarie, comprese misure pratiche per migliorare l'accesso umanitario.

Io so che tu sai che io so

L'Unione Europea ha sospeso le sue contromisure contro i dazi commerciali ingiustificati degli Stati Uniti per dare tempo e spazio ai negoziati tra UE e Stati Uniti. La sospensione è stata annunciata per la prima volta la scorsa settimana dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed entra in vigore oggi.

La decisione, che sospende per un massimo di 90 giorni le contromisure pianificate dall'UE contro i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'UE, è stata presa in risposta al rinvio da parte degli Stati Uniti dei cosiddetti dazi reciproci per 90 giorni. In totale, le contromisure UE sospese coprono 21 miliardi di euro di esportazioni statunitensi. Oltre a queste contromisure ora sospese contro i dazi statunitensi sull'acciaio e sull'alluminio, continuano i lavori preparatori su altre contromisure dell'UE.

Ieri la Commissione ha adottato due atti di esecuzione: uno adotta le contromisure dell'UE e l'altro le sospende immediatamente.

 

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La Giornata UE
15/04/2025

Non solo Google, anche l'Europa lancia il suo traduttore multilingua

Nell'ambito di un'iniziativa dell'UE volta a introdurre un vero multilinguismo nell'esperienza di navigazione degli utenti, la Commissione ha lanciato WEB-T, un plugin di traduzione automatica multilingue. Questo plugin consentirà ai proprietari di siti web di rendere disponibili i propri contenuti in oltre 24 lingue.

Accedere ai contenuti nella propria lingua madre è una parte importante dell'esperienza online per molti europei. Dati recenti della Commissione Europea hanno rilevato che il 59% degli europei preferisce leggere contenuti nella propria lingua madre e che alcuni gruppi, in particolare gli anziani, sono più propensi ad abbandonare una pagina se non è disponibile nella loro lingua preferita.

WEB-T affronta queste preoccupazioni, garantendo un accesso equo alle informazioni online. Offrendo contenuti per siti web in più lingue, i proprietari di siti web e i creatori di contenuti potranno rimanere competitivi e inclusivi, connettendosi con più utenti, migliorando il coinvolgimento e garantendo un ampio accesso ai loro spazi digitali: la ricerca dimostra che la traduzione automatica, da sola, ha il potenziale per incrementare enormemente il commercio intra-UE per le PMI dell'UE.

WEB-T è una soluzione di traduzione automatica multilingue per siti web sviluppata nell'ambito del programma DIGITAL Europe della Commissione Europea. Il plugin è disponibile gratuitamente e può essere integrato facilmente nei sistemi backend. È compatibile con le principali piattaforme web, tra cui WordPress, WooCommerce, Drupal, Magento e Joomla, e può anche essere integrato facilmente in diversi CMS. Oltre a offrire la traduzione automatica (MT) per connettere gli europei in diverse lingue, WEB-T ha integrato la traduzione automatica anche in altre importanti lingue globali, come cinese, arabo e giapponese. Ciò consente al plugin non solo di fungere da strumento per l'interconnettività europea, ma anche di supportare le aziende nei loro obiettivi di espansione globale.

Il lancio avviene poco dopo l'apertura di ALT-EDIC, che mira ad affrontare la carenza di dati linguistici europei per i modelli di intelligenza artificiale al fine di aumentare l'intelligenza artificiale multilingue in tutta l'UE. Lo Spazio europeo dei dati linguistici è stato lanciato in concomitanza con ALT-EDIC e migliora la raccolta e la condivisione di dati multilingue nell'UE.

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Focus
11/04/2025

La Giornata della Commissione 11/04/2025

Lanciata una consultazione pubblica sulla revisione del Cybersecurity Act

Nel tentativo di rafforzare la resilienza dell'UE contro le crescenti minacce informatiche, la Commissione chiede contributi per valutare e rivedere il Cybersecurity Act del 2019. Questa iniziativa riflette l'impegno costante della Commissione nella semplificazione delle norme. La revisione si concentrerà inizialmente sul mandato dell'ENISA, l'agenzia per la sicurezza informatica dell'UE, sul Quadro europeo di certificazione della sicurezza informatica e sulle sfide legate alla sicurezza della catena di approvvigionamento delle TIC. Costituisce inoltre un'opportunità per semplificare ulteriormente le norme sulla sicurezza informatica. Snellendo gli obblighi di segnalazione, la Commissione intende facilitarne l'attuazione, ridurre la burocrazia e promuovere un ambiente favorevole alle imprese.

Le parti interessate, tra cui le autorità competenti degli Stati membri, le autorità per la sicurezza informatica, le associazioni industriali e commerciali, i ricercatori e il mondo accademico, le organizzazioni dei consumatori e i cittadini sono invitati a esprimere la propria opinione sul portale Have Your Say e sull'indagine UE entro il 20 giugno.

Nuove regole sulla sicurezza dei giocattoli

Parlamento europeo e  Consiglio hanno raggiunto un accordo sulle nuove norme sulla sicurezza dei giocattoli, a seguito della proposta di regolamento sulla sicurezza dei giocattoli presentata dalla Commissione a partire dal 28 luglio 2023. Il nuovo regolamento vieterà l'uso di sostanze chimiche nocive, come PFAS, interferenti endocrini e bisfenoli, nei giocattoli. Tutti i giocattoli saranno dotati di un passaporto digitale per impedire l'ingresso nell'UE di giocattoli non sicuri venduti online e offline. Il regolamento stabilisce norme più severe sulle vendite online e conferisce agli ispettori maggiori poteri per rimuovere dal mercato i giocattoli pericolosi. Ciò garantirà che i giocattoli importati siano sicuri per i consumatori quanto i giocattoli fabbricati nell'UE.

Il Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia Industriale, Stéphane Séjourné, ha dichiarato: "Le nuove norme appena approvate rendono i giocattoli venduti online e offline più sicuri per i bambini. Vietano le sostanze chimiche nocive e introducono un Passaporto Digitale dei Prodotti, che fornirà maggiori informazioni ai consumatori e aiuterà gli ispettori del mercato a individuare e rimuovere i giocattoli pericolosi, soprattutto alle frontiere dell'UE. Ciò contribuirà a creare una concorrenza più equa e condizioni di parità per i produttori di giocattoli dell'UE".

La futura strategia eyropea contro le minacce alla salute pubblica

La Commissione invita le parti interessate a fornire il proprio contributo sulla sua nuova strategia volta a migliorare la risposta dell'UE alle minacce per la salute pubblica, tra cui quelle derivanti da epidemie di malattie infettive, resistenza antimicrobica, minacce chimiche, biologiche, radiologiche o nucleari o altre emergenze transfrontaliere su larga scala. La strategia mira ad accelerare ulteriormente lo sviluppo e la disponibilità di vaccini, trattamenti, strumenti diagnostici e dispositivi di protezione individuale necessari per rafforzare la nostra protezione contro le minacce sanitarie prioritarie.

Hadja Lahbib, Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: "La nostra strategia a sostegno delle contromisure mediche contro le minacce per la salute pubblica presenta numerosi vantaggi. Rafforzerà la sicurezza sanitaria dell'UE, migliorerà la nostra autonomia strategica e rafforzerà la competitività dell'Europa. Fornirà un quadro chiaro per garantire un accesso equo e la fornitura di contromisure mediche pertinenti in tempi di crisi. In definitiva, si tratta di proteggere vite umane garantendo l'accesso a medicinali, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale e altro ancora durante i periodi di emergenza. Questa è la forza della nostra Unione della Preparazione. Invito tutte le parti interessate a partecipare e contribuire a definire la nostra strategia."

La strategia di supporto alle contromisure mediche è il primo atto concreto di implementazione della Strategia dell'Unione per la preparazione, adottata a fine marzo 2025. Contribuirà a rafforzare la nostra preparazione e la competitività del settore sanitario, sia per la nostra sicurezza che per la nostra economia.

L'invito a presentare contributi è disponibile sul portale "Di' la tua" della Commissione in tutte le lingue ufficiali dell'UE. Le iscrizioni sono aperte fino al 9 maggio 2025.

 

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La Giornata UE
04/04/2025

La Giornata della Commissione 04/04/2025

Prove di apertura verso l'orizzonte dell'Asia Centrale

Il 4 aprile 2025 si è tenuto a Samarcanda il primo vertice Asia centrale-Unione europea, presieduto dal presidente della Repubblica dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev. L'UE era rappresentata dal presidente del Consiglio europeo António Costa e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Insieme al presidente Mirziyoyev, i paesi dell'Asia centrale erano rappresentati dal presidente della Repubblica del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev, dal presidente della Repubblica del Kirghizistan Sadyr Japarov, dal presidente della Repubblica del Tagikistan Emomali Rahmon e dal presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov.

Sullo sfondo di crescenti impegni bilaterali ad alto livello negli ultimi anni e di un'agenda multilaterale e regionale in rapida evoluzione, i leader dell'UE e dell'Asia centrale hanno concordato di rafforzare le relazioni tra le due regioni istituendo un partenariato strategico.

vediamo cosa hanno dichiarato i tre protagonisti. 

Ursula von der Leyen: "In questo storico Summit, Europa e Asia centrale hanno deciso di elevare la nostra cooperazione a partnership strategica. In un mondo incerto, inviamo un messaggio chiaro e potente: siamo partner di scelta e possiamo contare l'uno sull'altro. Per dare il via a questa nuova era, stiamo lanciando un pacchetto di investimenti Global Gateway da 12 miliardi di euro, rafforzando i collegamenti di trasporto tra noi e approfondendo la cooperazione su materie prime critiche, connettività digitale, acqua ed energia. Questi investimenti saranno vantaggiosi per entrambi. Perché quando i nostri partner crescono e prosperano, lo fa anche l'Europa".

Antonio Costa: "Dopo anni di cooperazione di successo è tempo di portare la nostra partnership con l'Asia centrale al livello successivo, approfondendo il commercio, rafforzando la collaborazione regionale ed espandendo i legami tra le persone. Questo vertice riafferma il nostro impegno condiviso per una partnership strategica basata su valori e interessi comuni. L'UE rimane un partner affidabile e lungimirante per l'Asia centrale, investendo nel suo sviluppo sostenibile a lungo termine per un beneficio reciproco e duraturo. Coerenza, prevedibilità e ambizione continueranno a guidare i nostri sforzi congiunti".

Shavkat Mirziyoyev: “L'Asia centrale e l'Unione europea sono partner tradizionali e la necessità di una stretta cooperazione non fa che crescere. Lo sviluppo della nostra cooperazione multiforme è facilitato dalla profonda trasformazione in Asia centrale, che è diventata sostenibile e irreversibile grazie alla comune volontà politica. Il nostro vertice si tradurrà in una decisione storica per stabilire una partnership strategica tra l'Asia centrale e l'Unione europea. Sono convinto che la nostra partnership strategica debba essere piena di decisioni, progetti e programmi concreti. Vorrei sottolineare l'importanza di introdurre meccanismi per l'attuazione pratica delle nostre iniziative e dei nostri accordi.”

Durante il vertice UE-Asia centrale, i leader hanno discusso degli sforzi congiunti per rafforzare la cooperazione settoriale, evidenziando i progressi nei legami economici, commerciali e di investimento, basati sull'attuazione degli attuali e futuri accordi bilaterali di partenariato e cooperazione rafforzati (EPCA).

Hanno inoltre sostenuto gli sforzi in corso verso una connettività di trasporto sostenibile e il rafforzamento dei legami economici attraverso iniziative nell'ambito della strategia Global Gateway. In questo contesto, i leader hanno evidenziato i progressi sul corridoio di trasporto transcaspico che collega l'Europa e l'Asia centrale. Per sostenere ulteriormente gli sforzi su questo fronte, i leader hanno accolto con favore la mobilitazione di un pacchetto di investimenti internazionali da 10 miliardi di euro per supportare infrastrutture di trasporto sostenibili e reti logistiche in Asia centrale. I leader dell'UE hanno ribadito il loro continuo sostegno all'adesione di Uzbekistan e Turkmenistan all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).

Per rafforzare la cooperazione in materia di energia e transizione verde, il vertice ha evidenziato l'impegno condiviso dell'UE e dell'Asia centrale per catene del valore sostenibili per materie prime critiche, attraverso l'approvazione della dichiarazione di intenti UE-Asia centrale sulle materie prime critiche.

I leader hanno inoltre accolto con favore il crescente coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI) e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) nella regione, in aree specifiche quali energia, gestione delle risorse idriche, connettività, trasporti e materie prime essenziali.

Durante il summit, i leader hanno espresso il loro impegno per la stabilità regionale e globale, in particolare in Afghanistan e Ucraina, e per la promozione e la protezione dello stato di diritto, dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

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La Giornata UE
02/04/2025

Fuochi d'artificio sull'Europa

I cambiamenti avvengono nel frastuono  o nel silenzio. I secondi sono quelli che emergono dalle profondità di un lungo processo di metabolizzazione, per cui la novità affiora come sostanza nuova e leggera sul pelo dell'acqua. 

I primi irrompono preceduti da troppe parole, che riempiono spesso le orecchie di fonemi in libertà. 

L' Europa ha scelto da che parte stare: ha scelto di attendere e nel frattempo affilare le unghie. Così in rapida sequenza, sebbene non generate senza incubazione, ha adottato una triade di provvedimenti intesi a farne una fortezza non più solo nei confronti degli immigrati, ma di chi a ben altr orizzonti si staglia come una minaccia potenziale o imminente. E duqnue, ecco in sequenza il Libro bianco sul futuro della difesa, la Strategia sulla preparazione e la Strategia sulla sicurezza interna, adottati nell'arco di meno di due settimane, come se non vi fosse più tempo da perdere.

E poi ci sono i fondi strutturali, bandiera per eccellenza del principio di solidarietà ma manche di sussidiarietà, che nell'era dell'onnipotenza di Caino viene prontamente riadattato alle nuove priorità e riconfigurato in senso centrale, perché le regioni ne frammenterebbero troppo la portata.

Il popolo dell'Europa, o almeno una parte di esso, si mobilita contro questa dottrina rumorosa di autodifesa ed invoca un'Europa di pace. Ma non sa, quel popolo, che la pace si costruisce nel silenzio del cuore e nella forza della testimonianza. Il pensiero cristiano oggi si rivolge all'Europa come ad un baluardo sì di pace, secondo l'insegnamento dei suoi padri fondatori, ma sente la necessità d'incarnarsi nella cosceinza civile a partire non da proclami, ma da un impegno collettivo. Che vuol dire, in ultima analisi, un impegno politico.

Quanto sta accadendo oggi in Europa deve servire da crinale per esortare definitivamente le persone, di fede laica o religiosa, a uscire dall'indifferenza e scendere in campo: fare politica nel senso più alto e severo del termine. Da più parti in fatti s'invoca la necessità di una reale integrazione politica tra i 27 stati membri come asse portante di un modello di difesa comune basato sulla deterrenza, ma quel processo può avere inizio solo dall'impegno, da subito, di ogni cittadino in favore della casa comune europea. 

Gli strumenti ci sono, sin d'ora. E dato che Ursula von der Leyen ha più volte ripetuto che è tempo di agire, facciamo sì che ad agire non siano solo coloro che dai cambiamenti si apprestano a trarre il maggiore profitto.

CLS

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Editoriale
01/04/2025

L'Europa si protegge

Oggi la Commissione europea ha presentato la Strategia ProtectEU per la sicurezza interna volta a supportare gli Stati membri e rafforzare la capacità dell'UE di garantire la sicurezza dei propri cittadini. La strategia definisce una visione e un piano di lavoro ambiziosi per gli anni a venire, con una serie di strumenti legali più rigorosi, una maggiore condivisione delle informazioni e una cooperazione più approfondita.

In un ambiente di sicurezza modificato e in un panorama geopolitico in evoluzione, in cui le minacce ibride da parte di stati stranieri ostili e attori sponsorizzati dagli stati stanno aumentando, in cui potenti reti di criminalità organizzata stanno proliferando e criminali e terroristi stanno operando sempre più online, l'Europa deve rivedere il proprio approccio alla sicurezza interna. Annunciata dalla presidente von der Leyen nelle linee guida politiche, la strategia potenzierà la risposta dell'Unione alle minacce nuove e tradizionali alla sicurezza interna.

La strategia mira a promuovere un cambiamento di cultura sulla sicurezza interna, con un approccio che coinvolga cittadini, aziende, ricercatori e società civile. Gli aspetti della sicurezza saranno integrati nello sviluppo di nuove iniziative e un nuovo quadro di governance della sicurezza interna europea sosterrà l'attuazione della strategia.

Come ha affermato Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea: "La sicurezza è uno dei prerequisiti chiave per società aperte e dinamiche e un'economia fiorente. Ecco perché oggi lanciamo un'importante iniziativa per affrontare meglio le minacce alla sicurezza come il terrorismo, la criminalità organizzata, la crescente criminalità informatica e gli attacchi contro le nostre infrastrutture critiche. Rafforzeremo Europol e forniremo alle forze dell'ordine strumenti aggiornati per combattere la criminalità. Ma anche ricercatori, aziende e persino cittadini possono contribuire a una maggiore sicurezza per tutti".

La strategia europea per la sicurezza interna integra la strategia dell'Unione sulla preparazione e il Libro bianco sulla difesa europea. Insieme al prossimo Scudo europeo per la democrazia, formano un quadro completo per un'UE sicura, protetta e resiliente.

Obiettivi e azioni principali

Il nuovo panorama delle minacce richiede un cambiamento di mentalità e un approccio europeo alla sicurezza interna attraverso sette azioni chiave.

La prima riguarda una nuova  governance della sicurezza a livello europeo, basata su: 

- L'individuazione delle le implicazioni in termini di sicurezza e preparazione delle iniziative proposte dalla Commissione durante l'intero processo negoziale per la loro adozione e implementazione;
- L'analisi regolare delle minacce relative alla sicurezza interna per supportare il lavoro della Commissione nel suo nuovo formato voluto dalla von der leyen e denominato "Security College" e gli scambi in seno al Consiglio UE;
- Il Reporting periodico al Parlamento europeo e al Consiglio per monitorare e supportare l'attuazione delle iniziative principali.

La seconda riguarda la condivisione delle informazioni di intelligence, che in concreto vuol dire:

- Avere un panorama delle minacce alla sicurezza interna dell'UE, basandosi su varie valutazioni del rischio e della minaccia effettuate in particolare dalle agenzie dell'UE,
- Migliorare la condivisione di intelligence da parte degli Stati membri attraverso il Single Intelligence Analysis Capacity (SIAC) dell'UE,
- Garantire una migliore condivisione di informazioni da parte degli Stati membri con le agenzie e gli organismi dell'UE.

La terza azione chiave riguarda un rafforzamento degli strumenti di applicazione della legge. Infatti, le forze dell'ordine hanno bisogno degli strumenti giusti per essere efficaci. E con l'85% delle indagini penali che si basano su informazioni digitali, questo include l'accesso legale ai dati, in particolare la Strategia prevede:

- Un nuovo mandato per Europol per trasformarla in un'agenzia di polizia realmente operativa a supporto degli Stati membri,
- Rafforzare Frontex, Eurojust ed ENISA e garantire una stretta cooperazione tra le agenzie,
- Migliorare le capacità operative con un nuovo sistema di comunicazione critica per consentire la comunicazione transfrontaliera tra diverse autorità,
- Una tabella di marcia sull'accesso legale ed efficace ai dati per le forze dell'ordine,
- Una tabella di marcia tecnologica sulla crittografia e una valutazione d'impatto al fine di aggiornare le norme sulla conservazione dei dati dell'UE.

La quarta azione chiave riguarda la resilienza contro le minacce ibride per la protezione delle infrastrutture critiche, la cybersicurezza e le minacce online:

​- Gli Stati membri devono attuare pienamente le direttive CER e NIS2,
- Un nuovo Cybersecurity Act e nuove misure per proteggere i servizi cloud e di telecomunicazione e sviluppare la sovranità tecnologica,
- Misure per ridurre la dipendenza da singoli fornitori esteri e ridurre i rischi delle nostre catene di fornitura da fornitori ad alto rischio, inclusa la revisione delle norme sugli appalti,
- Rafforzare la sicurezza degli hub di trasporto, con una strategia portuale dell'UE e nuovi sistemi di segnalazione per rafforzare la sicurezza aerea, i trasporti e le catene di fornitura,
- Un piano d'azione contro le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN).

La quinta azione chiave concerne il contrasto al crimine organizzato, ponendo l'accento sulla necessità di tracciare i flussi finanziari e proteggere i minori da questa minaccia:

- Un nuovo quadro giuridico sulla criminalità organizzata, con norme più severe sulle indagini,
- Una nuova strategia e un nuovo piano d'azione sulla droga e il traffico di droga,
- Un piano d'azione sulla protezione dei minori dalla criminalità,
- Rafforzare l'approccio "Follow the Money", anche mediante il pieno recepimento delle nuove norme sul recupero e la confisca dei beni,
- Una nuova legislazione contro il traffico di armi da fuoco; nuove strategie dell'UE sulla tratta di esseri umani e sui diritti delle vittime.

La sesta azione chiave riguarda la minaccia terroristica nell'UE, sempre molto elevata, di conseguenza l'UE deve essere ben attrezzata per anticipare le minacce, prevenire la radicalizzazione, proteggere i cittadini e rispondere agli attacchi:

- Una nuova agenda dell'UE per prevenire e contrastare il terrorismo e l'estremismo violento,
- Un nuovo set di strumenti per prevenire la radicalizzazione,
- uno studio di fattibilità per un nuovo sistema a livello dell'UE per tracciare il finanziamento del terrorismo.

Infine, la settima azione si rivolge alle realtà al di fuori dei confini dell'Europa, rafforzando la cooperazione internazionale in materia di sicurezza:

- Rafforzare le partnership con regioni chiave come l'America Latina e la regione del Mediterraneo,
- Concludere accordi internazionali da parte di Europol ed Eurojust, anche per istituire team operativi congiunti con le autorità locali di contrasto,
- Rafforzare lo scambio di informazioni con paesi terzi fidati,
- Completare la revisione del meccanismo di sospensione dei visti e affrontare le considerazioni sulla sicurezza nella prossima strategia sui visti.

L'intera Strategia poggia sull'analisi condotta dalla Commissione insieme con Europol nell'ambito del EU Serious and Organised Crime Threat Assessment (EU-SOCTA). La valutazione è stata presentata il 18 marzo ed evidenzia le aree di criminalità prioritarie e le principali minacce che l'UE dovrà affrontare nei prossimi quattro anni e che sono state riportate, come detto, nella Strategia.

 

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Focus
31/03/2025

La Giornata della Commissione 31/03/2025

La Commissione incentiva i progetti di riforma negli Stati membri

La Commissione europea ha approvato un nuovo lotto di 135 progetti nell'ambito dello Strumento di supporto tecnico (TSI), volti a supportare gli Stati membri nella preparazione, progettazione e attuazione di 390 riforme nel 2025. Questi progetti sono concepiti per aiutare gli Stati membri ad affrontare riforme chiave che rafforzeranno la resilienza e la competitività dell'UE e miglioreranno la vita dei cittadini. Una parte significativa, due terzi, è allineata alle 15 iniziative faro dell'UE, che si concentrano su esigenze di riforma comuni, tra cui il miglioramento della pubblica amministrazione, la promozione di un ambiente imprenditoriale migliore per le piccole e medie imprese (PMI) e la preparazione dei sistemi energetici per le transizioni verde e digitale.

Tra gli sforzi più notevoli, il TSI sosterrà 109 riforme per migliorare l'ambiente imprenditoriale, potenziare l'innovazione, costruire un'economia a zero emissioni nette e promuovere la sicurezza economica in tutta l'Unione. In particolare, 38 riforme aiuteranno 22 Stati membri a ridurre gli oneri amministrativi per le PMI, a dare impulso alle start-up e a promuovere produttività, resilienza e competitività. Nel campo della trasformazione digitale, il TSI sta inoltre supportando oltre 130 riforme con una forte enfasi sull'intelligenza artificiale e sulle tecnologie innovative. Un progetto di spicco, "FutureProof Education", guiderà le scuole in Germania, Svezia e Irlanda nell'integrazione responsabile dell'intelligenza artificiale, fornendo al contempo agli studenti competenze in materia di intelligenza artificiale.

Anche la collaborazione tra gli Stati membri è un obiettivo fondamentale, con 40 progetti multinazionali che affrontano sfide condivise attraverso l'apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche. Ad esempio, 14 Stati membri stanno lavorando insieme per modernizzare le procedure fiscali e doganali dell'UE, con l'obiettivo di semplificare i processi e ridurre gli oneri per le PMI.

In totale, 119 riforme rafforzeranno le pubbliche amministrazioni in tutta l'UE, aiutandole ad affrontare le sfide future, promuovendo al contempo la trasformazione digitale, colmando le lacune di competenze e supportando la transizione verde. Attraverso questi progetti, il TSI continua a essere uno strumento fondamentale per promuovere gli obiettivi strategici dell'UE e migliorare la cooperazione transnazionale negli sforzi di riforma.

Prove tecniche di liquidità in vista dell'Unione dei risparmi e degli investimenti

La Commissione europea ha proposto di mantenere le attuali norme sui requisiti di liquidità per determinate transazioni finanziarie nell'ambito del quadro prudenziale bancario dell'UE. Questa mossa mira a garantire parità di condizioni tra le banche europee e internazionali, sostenendo la liquidità dei mercati finanziari dell'UE. Se adottata, contribuirà alla competitività del sistema finanziario dell'UE, a vantaggio di cittadini e aziende.

Ai sensi del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR), alcune operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) a breve termine beneficiano attualmente di requisiti di liquidità inferiori a quelli stabiliti negli standard internazionali di Basilea III. Questo trattamento transitorio dovrebbe scadere il 28 giugno 2025, dopodiché si applicherebbero requisiti più elevati degli standard di Basilea. In termini più semplici, la proposta si concentra sulle transazioni a breve termine in cui le attività vengono temporaneamente scambiate con denaro contante. Queste transazioni sono essenziali per le banche per fornire liquidità ai mercati, in particolare per i titoli di Stato.

Le modifiche proposte al cosiddetto Net Stable Funding Ratio (NSFR) serviranno a: sostenere la liquidità dei mercati dell'UE, compresi i titoli di Stato e le obbligazioni di nuova generazione; evitare di aumentare i costi di emissione per gli Stati membri dell'UE e l'Unione europea quando emettono obbligazioni; e garantire che le banche dell'UE possano competere su un piano di parità con le banche di altri paesi. Ciò è in linea con gli obiettivi stabiliti nella recente Comunicazione sulla creazione di un'Unione dei risparmi e degli investimenti.

La proposta della Commissione sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Data la prossima scadenza dell'attuale trattamento transitorio, la Commissione invita i colegislatori a elaborare questa proposta rapidamente.

partecipare si può: aperta una consultazione pubblica sulla bioeconomia

La Commissione ha aperto oggi una consultazione pubblica invitando tutte le parti interessate a esprimere il proprio punto di vista sulla futura strategia europea per la bioeconomia. Questa strategia esplorerà nuove opportunità per le aziende europee nel settore della bioeconomia e sosterrà gli obiettivi dell’UE in materia di ambiente, clima e competitività.

La consultazione pubblica s'inserisce nel processo di elaborazione della nuova strategia per la bioeconomia, che dovrebbe essere adottata entro la fine del 2025. Questa strategia sbloccherà il potenziale delle innovazioni nella bioeconomia, in modo che possano essere commercializzate, generando posti di lavoro puliti e crescita. Si concentrerà sul rafforzamento della circolarità e della sostenibilità, contribuendo al contempo alla decarbonizzazione dell’economia europea lungo l’intera catena del valore.

La preparazione della nuova strategia per la bioeconomia si allineerà alle principali iniziative dell’UE, come la bussola per la competitività e il patto per l’industria pulita. Terrà conto anche degli aspetti legati alla competitività globale.

La consultazione sarà aperta fino al 23 giugno ed è disponibile sul portale “Di' la tua”.

Inoltre, le parti interessate possono contribuire al lavoro sulla strategia per la bioeconomia partecipando a sessioni mirate sulla bioeconomia nei prossimi eventi. Possono, ad esempio, partecipare al dialogo delle parti interessate dell’economia circolare della piattaforma europea delle parti interessate dell’economia circolare, che si svolgerà il 10 aprile, e alla Settimana verde dell’UE, che si svolgerà dal 3 al 5 giugno.

La Commissaria per l'Ambiente, la resilienza idrica e un'economia circolare competitiva, Jessika Roswall, ha dichiarato: "Dobbiamo compiere uno sforzo collettivo per costruire una bioeconomia prospera, sostenibile e circolare. Questa consultazione è un modo fondamentale per raccogliere quante più idee possibili per definire la futura strategia per la bioeconomia, riflettendo le esigenze e le aspirazioni di cittadini, imprese, agricoltori, silvicoltori e altre parti interessate. Invito tutte le parti interessate a contribuire."

Fondi strutturali e paesaggi urbani: selezionati i progetti

La Commissione europea e la regione Hauts-de-France, in qualità di soggetto responsabile dell'Iniziativa urbana europea (IUE), hanno annunciato oggi la selezione di 20 progetti innovativi nell'ambito del loro terzo invito a presentare iniziative urbane innovative. Sostenuti con 94 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), questi progetti, che saranno attuati in 13 Stati membri dell’UE, promuoveranno la trasformazione degli ambienti urbani e apriranno la strada a città più verdi e digitali.

I progetti selezionati includono il rinnovamento delle batterie usate dei veicoli elettrici a Tilburg, nei Paesi Bassi, e la riconversione di edifici sfitti ad uso comunitario a Košice, in Slovacchia. Ciascun progetto riceverà fino a 5 milioni di euro dal FESR, coprendo l’80% dei costi ammissibili. Questi progetti pionieristici fungono da esempi di spazi urbani innovativi in ​​tutta Europa, con una parte dei finanziamenti FESR dedicata a promuoverne la replica in altre città dell’UE.

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La Giornata UE
28/03/2025

La Giornata della Commissione 28/03/2025

Annunciati i prossimi bandi del programma Digital Europe per l'intelligenza artificiale

La Commissione stanzierà 1,3 miliardi di euro per la diffusione delle tecnologie critiche che sono strategicamente importanti per il futuro dell’Europa e per la sovranità tecnologica del continente attraverso il programma di lavoro Digital Europe Programme (DIGITAL) per il periodo 2025-2027 adottato oggi.

Il programma di lavoro si concentra sulla diffusione dell’intelligenza artificiale (AI) e sulla sua adozione da parte delle imprese e della pubblica amministrazione, sul cloud e sui dati, sulla resilienza informatica e sulle competenze digitali.

Più specificamente, le priorità chiave del programma di lavoro DIGITAL includono il miglioramento della disponibilità dell’IA generativa in settori chiave, come la sanità; sostenere gli European Digital Innovation Hub (EDIH) per fornire alle aziende l’accesso alle competenze tecniche e alle opportunità di testare le tecnologie; sviluppare l’iniziativa Destination Earth per sostenere la gestione del clima e del rischio di catastrofi; aumentare la resilienza informatica; sviluppare la capacità degli istituti di istruzione dell’UE di coltivare e attrarre talenti; facilitare la struttura del portafoglio di identità digitale dell’UE e stimolare la trasformazione digitale dei servizi pubblici.

Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità, sicurezza e democrazia tecnologica, ha dichiarato: "Per garantire la sovranità tecnologica europea occorre investire in tecnologie avanzate e consentire alle persone di migliorare le proprie competenze digitali. Con le opportunità offerte dal programma Europa digitale, stiamo garantendo che le nuove tecnologie, e con esse il nuovo potenziale, raggiungano i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni europee."

DIGITAL è il primo programma di finanziamento dell’UE interamente incentrato sul portare la tecnologia digitale alle imprese e ai cittadini. Con un bilancio di 8,1 miliardi di euro nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ha plasmato la trasformazione digitale della società e dell’economia europea.

Bologna premiata per la mobilità urbana

Ieri sera Bologna ha ricevuto il Premio della Settimana Europea della Mobilità e l'associazione ceca Pěšky městem il Premio Azione Mobilità, dal Commissario per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, durante la cerimonia di premiazione della Settimana Europea della Mobilità.

Entrambi i premi promuovono la consapevolezza della mobilità urbana sostenibile e riconoscono le iniziative eccezionali implementate durante la Settimana europea della mobilità nel 2024.

La giuria ha elogiato Bologna per aver reso la mobilità sostenibile più accessibile attraverso una serie impressionante di Giornate Senza Auto durante la Settimana della Mobilità di settembre 2024, stand informativi e attività educative. Molte organizzazioni locali, private e guidate dai cittadini sono state coinvolte in eventi sui piani di mobilità urbana sostenibile e sulla trasformazione dello spazio pubblico, che hanno contribuito a promuovere un senso di appartenenza alla comunità.

Pěšky městem ha impressionato con una campagna nazionale che promuove la mobilità attiva, coinvolgendo 501 scuole in 338 città ceche. L’iniziativa ha incoraggiato le famiglie ad andare a scuola a piedi, evidenziando i benefici per la salute e l’ambiente.

La città slovena Solčava ha ricevuto una menzione speciale per il suo impegno a favore del trasporto sostenibile, dimostrando che anche le piccole comunità possono avere un grande impatto.

Il Commissario Tzitzikostas ha dichiarato: "I vincitori di quest'anno si sono distinti nel progettare spazi pubblici vivaci e a misura d'uomo, che non sono solo verdi ma anche fiorenti centri di comunità e connessione. I finalisti hanno dimostrato che le destinazioni turistiche più popolari possono anche servire le comunità locali promuovendo il trasporto sostenibile. Congratulazioni a tutti!".

Durante la Settimana europea della mobilità, che si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre, le città possono scegliere di ospitare una giornata senza auto e attività per promuovere nuove infrastrutture e sensibilizzare sulle opzioni di mobilità sostenibile. Nel 2024 si sono iscritte oltre 2.700 città di 45 paesi. Oltre 900 imprese, istituti scolastici, organizzazioni della società civile, iniziative dei cittadini e comuni hanno registrato azioni di mobilità.

L'Europa in aiuto del settore vitivinicolo

Oggi la Commissione europea propone una serie di misure per garantire che il settore vitivinicolo europeo rimanga competitivo, resiliente e un motore economico chiave nei decenni a venire. Questo settore deve affrontare diverse sfide, come il cambiamento delle tendenze dei consumatori, il cambiamento climatico e le incertezze del mercato. La proposta della Commissione introduce misure mirate per aiutare il settore a gestire il proprio potenziale produttivo, ad adattarsi alle mutevoli preferenze dei consumatori e a sfruttare nuove opportunità. Queste misure contribuiranno inoltre a mantenere la vitalità di molte zone rurali che dipendono dall’occupazione nel settore vitivinicolo. Includono una maggiore flessibilità negli impianti, mezzi per prevenire le eccedenze, regole di marketing chiare, un maggiore sostegno per diventare più resilienti ai cambiamenti climatici, un’etichettatura armonizzata e un aiuto per promuovere l’enoturismo.

Christophe Hansen, Commissario per l'Agricoltura e l'alimentazione, ha dichiarato: "L'UE è leader mondiale nella produzione ed esportazione di vino. Al di là del peso economico del settore e del know-how dei nostri viticoltori, i vigneti sono parte integrante dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio culturale. Ecco perché presento oggi questo pacchetto di misure, rispondendo direttamente alle richieste del settore e degli Stati membri. Sono convinto che le nostre proposte contribuiranno a stabilizzare il mercato e consentiranno ai produttori di cogliere nuove opportunità e rispondere alle mutevoli aspettative dei consumatori. Invito gli Stati membri e il Parlamento europeo ad agire rapidamente in vista dell'adozione definitiva e dell'attuazione di queste misure per sgravare il settore ».

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La Giornata UE
14/03/2025

Eppur si muove

Prendendo spunto dal Rapporto Generale sulle attività dell'Unione Europea nel 2024, appena pubblicato dalla Commissione, vogliamo sviluppare alcuni punti di riflessione sull'interpretazione del nostro essere europei in un momento storico di riconversione identitaria. Avivene nel mondo, avviene in Europa.

Un anno breve il 2024, che ha visto sbiadire gli obiettivi faro della transizione digitale ed ecologica, surclassati dalle molteplici voci di protresta degli operatori economici, mentre si è reso impellente il processo di superamento del vecchio tabù identitario di incompatibilità con ogni rimando al tema della difesa militare.

Il rapporto vuole sottolineare come, pur in tempi difficili, il mercato unico ha rappresentato un sicuro successo, degno di essere perseguito anche nel futuro, in onore alla sua natura di perenne work in progress. Ma proprio a fine 2024 il rapporto Draghi ha messo in luce le carenze che l'economia europea sconta rispetto ai suoi competitor mondiali, addebitando buona parte della responsabilità proprio all'eccessiva regolamentazione da parte di Bruxelles. 

Adesso il grande pericolo è dato dal principio inverso di un generale riarmo normativo da parte dei singoli stati membri, magari applicato anche al settore della difesa.

Ci sono tanti modi per incrinare una certezza, il primo fra tutti è che non debba necessariamente reggersi sul consenso unanime, non debba cioè essere frutto di un attento vaglio e affinamento nel confronto a più voci, ma nasca da estemporanee dinamiche nazionalistiche.

Su un punto, però, i paesi europei hanno trovato un accordo importante nel 2024: il contrasto all'immigrazione definita per se stessa illegale ( di fatto) e gli strumenti per mettere in atto tale contrasto; sicché uno dei maggiori traguardi raggiunti lo scorso anno è proprio quello di aver adottato il Patto su migrazione e asilo. Si dice che abbia una funzione anche di carattere ideologico, perché sul piano pratico le modalità di implementazione lasciano un po' a desiderare: l'obbligo di solidarietà non sarebbe tale se può essere prontamente convertito in un equivalente monetario, i cui tempi e modi di incasso sono tutti da vedere. Ma è bastato affermare il principio che l'Europa ha un'unica frontiera, per riscuotere il plauso di chi si sentiva abbandonato.

Il capitolo migranti resterà una pagina desolante del racconto dell'Europa, non certo ispirata ai valori dei padri fondatori, e proprio in questi giorni quel confuso intreccio di norme e regole d'ingaggio per il contrasto ai flussi migratori si arricchisce della sua degna appendice: lo sdoganamento morale delle deportazioni dei clandestini in centri di accoglienza, meglio di respingimento finale, ubicati in paesi extra UE.

Di questi tempi va così, in attesa di capire se la nuova paura della guerra, mai sperimentata prima dalle giovani generazioni europee, sarà pari in quanto a scadimento morale nella reazione da parte delle istituzioni europee, alla paura di questi ultimi anni dell'invasione di esseri umani in fuga dal terzo mondo.

CLS

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