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03/03/2024

La Giornata della Commissione 04/03/2024

L'Italia presenta la proposta di revisione del PNRR

L’Italia ha presentato oggi alla Commissione una richiesta di revisione mirata del suo PNRR. Le modifiche proposte sono tecniche e seguono la revisione completa del piano, adottato dal Consiglio l'8 dicembre 2023. Il piano italiano per la ripresa e la resilienza è composto da 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Comprende 66 riforme e 150 investimenti. Ad oggi la Commissione ha erogato più del 50% dei fondi stanziati all’Italia nell’ambito del Recovery and Resilience Facility, ovvero più di 102 miliardi di euro.

La Bulgaria e la Romania rafforzano la gestione comune delle frontiere

La Commissione europea avvia insieme con Bulgaria e Romania un'iniziativa quadro di cooperazione sulla gestione delle frontiere e della migrazione. Tale cooperazione si basa sui risultati positivi ottenuti  da parte dei due paesi nell'attuazione dei progetti pilota sulle procedure rapide di asilo e rimpatrio avviati nel marzo 2023 e consentono di passare da soluzioni ad hoc a soluzioni stabili.

Bulgaria e Romania hanno dato nuovo slancio agli sforzi congiunti nella gestione delle frontiere esterne e della migrazione. Attraverso gli accordi di cooperazione stabiliti oggi, i due paesi contribuiranno ulteriormente agli sforzi europei congiunti per affrontare la sicurezza dell’UE alle frontiere esterne e le sfide migratorie. Infatti, a partire dal 31 marzo 2024  l’acquis di Schengen sarà pienamente applicabile in Bulgaria e Romania e di conseguenza  i controlli alle frontiere aeree e marittime interne saranno revocati. In questo contesto, si è reso necessario prevedere azioni volte a rafforzare ulteriormente la cooperazione tra gli Stati membri, ad esempio, nel settore della cooperazione di polizia, per affrontare le relative sfide transfrontaliere. 

L’UE intensifica la cooperazione sulle energie rinnovabili con l’Azerbaigian

Venerdì scorso si è svolto a Baku il secondo incontro ministeriale dell'Advisory Council per l'energia verde UE-Azerbaigian, copresieduto dal commissario per l'Energia Kadri Simson. L’incontro è stato un momento importante per rafforzare la partnership nel campo delle energie rinnovabili. 

La  Commissione ha lavorato in particolare per facilitare un memorandum d’intesa (MoU) sulla cooperazione nel settore dell’energia eolica tra l’Agenzia azera per le energie rinnovabili e l’associazione industriale europea WindEurope. Venerdì il Commissario ha assistito alla firma del protocollo d’intesa, che aprirà la strada alle società europee di energia rinnovabile per sfruttare l’enorme potenziale di energia eolica dell’Azerbaigian, per contribuire a portare avanti la transizione verso l’energia pulita nella regione e per generare potenzialmente nuove energie rinnovabili. approvvigionamenti energetici per l’Europa.

Il Commissario per l'Energia, Kadri Simson, ha dichiarato: "La cooperazione energetica strategica tra l'UE e l'Azerbaigian ha dimostrato tutta la sua flessibilità e dinamismo. Nel 2019 c'era solo il gas all'orizzonte. Non oggi. Il corridoio meridionale del gas si è evoluto fino a diventare un forum per cooperazione anche su rinnovabili ed elettrificazione. Questo è un risultato straordinario e dimostra come questo progetto sia lungimirante e aperto al futuro. Abbiamo reso l’energia pulita una parte fondamentale delle relazioni bilaterali UE-Azerbaigian. La firma del Memorandum of Understanding la presenza delle società eoliche dell'UE a margine di questa riunione ministeriale rappresenta un passo molto importante."

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La Giornata UE
29/02/2024

Approvata la revisione del bilancio pluriennale 2021/2027

Il Consiglio ha adottato tre atti legislativi relativi alla revisione del quadro finanziario pluriennale dell'UE per il periodo 2021-2027, dando il via libera definitivo al pacchetto, che rafforza il bilancio a lungo termine dell'UE per far fronte alle   conseguenze della guerra in Ucraina a due anni dal suo inizio. Il pacchetto comprende un regolamento che modifica il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027, e due regolamenti che istituiscono la Ukrain Facility e  e la Piattaforma STEP per le tecnologie strategiche.  vediamole nel dettaglio.

Le modifiche al quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 riflettono l’accordo raggiunto dai leader dell’UE il 1° febbraio 2024 e rafforzano il bilancio a lungo termine dell’UE in un numero limitato di settori prioritari. In totale, vengono resi disponibili 64,6 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi. I finanziamenti aggiuntivi coprono il sostegno all’Ucraina, la migrazione e la dimensione esterna, gli investimenti in tecnologie critiche nell’ambito della piattaforma STEP, il pagamento degli interessi del Next Generation EU e gli aiuti di emergenza in situazioni quali i disastri naturali e le crisi umanitarie nell’UE e nel mondo .

Questa la loror distribuazione:

 - 50 miliardi di euro per lo strumento per l’Ucraina (17 miliardi di euro in sovvenzioni e 33 miliardi di euro in prestiti);

- 2 miliardi di euro per l'immigrazione e la gestione delle frontiere;

- 7,6 miliardi di euro per ila dimensione esterna, in particolare verso i paesi della sponda sud del Mediterraneo, Balcano e confini orientali;

- 1,5 miliardi di euro per il Fondo europeo per la difesa;

- 2 miliardi di euro per lo Strumento di flessibilità;

- 1,5 miliardi di euro per la Solidarity and Aid Emergency Reserve

In particolare la Ukraine Facility sarà un nuovo strumento dedicato a sostenere la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina, sostenendo al tempo stesso gli sforzi per riforme nell'ambito del suo processo di adesione all'UE. Convoglierà il bilancio dell'UE destinato all'Ucraina in un unico strumento, fornendo all'Ucraina un sostegno coerente, prevedibile e flessibile per il periodo 2024-2027, adattato alle sfide senza precedenti legate al sostegno a un paese in guerra. 

Per quanto riguarda la Piattaforma STEP, avrà la missione di mobilitare gli investimenti nei settori del digitale e deep tech, delle tecnologie pulite e delle biotecnologie, con l’obiettivo generale di rafforzare la sovranità dell’UE e la competitività a lungo termine in queste tecnologie critiche.  Attraverso un mix di incentivi finanziari e misure volte a facilitare il finanziamento dei progetti,  i programmi ed i fondi UE esistenti, compresi i fondi della politica di coesione, InvestEU, Horizon Europe, il Fondo europeo per la difesa, il Fondo per l’innovazione e il nextgenerationEU saranno riorientati verso il finanziamento delle tecnologie critiche.

Le modifiche al regolamento che istituisce il quadro finanziario pluriennale entreranno in vigore il giorno della loro pubblicazione e si applicheranno, con effetto retroattivo, dal 1° gennaio 2024. I regolamenti che istituiscono lo strumento per l'Ucraina e lo STEP entreranno in vigore il giorno successivo alla loro pubblicazione.

 

 

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Focus
29/02/2024

La Giornata della Commissione 01/03/2024

Nonostante i tanti dubbi la Commissione annuncia sostegno all'UNRWA 50 milioni di euro all'UNRWA ed il sostegno di emergenza ai palestinesi di 68 milioni di euro nel 2024.

Oggi la Commissione ha deciso di stanziare ulteriori 68 milioni di euro a sostegno della popolazione palestinese in tutta la regione, da erogare attraverso partner internazionali come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Questo stanziamento si aggiunge agli aiuti previsti per 82 milioni di euro che saranno erogati tramite l’UNRWA nel 2024, portando il totale a 150 milioni di euro. Inoltre, la Commissione ha stanziato 125 milioni di euro in aiuti umanitari a favore dei palestinesi per il 2024. Oggi la Commissione ha appaltato i primi 16 milioni di euro.

Come annunciato il 29 gennaio, la Commissione ha valutato la sua decisione di finanziamento per l'UNRWA alla luce delle gravissime accuse formulate il 24 gennaio che coinvolgono diversi membri del personale dell'UNRWA negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ha tenuto conto dell'azione intrapresa dalle Nazioni Unite e degli impegni che la Commissione ha chiesto all'UNRWA. 

La Commissione ha voluto precisare che accoglie con favore l'indagine dell'Ufficio delle Nazioni Unite per far luce sulle gravi accuse contro il personale dell'UNRWA. Inoltre, elogia l'ONU per aver creato un gruppo di revisione indipendente guidato da Catherine Colonna per valutare se l'Agenzia sta facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la neutralità e rispondere alle accuse di gravi violazioni. L’UNRWA avrebbe inoltre indicato di essere pronta a garantire che venga effettuata una indagine del suo personale per confermare che non abbia partecipato agli attacchi e che siano messi in atto ulteriori controlli per mitigare tali rischi in futuro. L'UNRWA ha acconsentito all'avvio di un audit dell'Agenzia che sarà condotto da esperti esterni nominati dall'UE. Tale audit esaminerà i sistemi di controllo per prevenire il possibile coinvolgimento del personale e delle risorse in attività terroristiche. 

L'UNRWA e la Commissione hanno confermato oggi la loro intesa su questi punti. Su questa base, e a seguito dello scambio di lettere con l'UNRWA che conferma i suoi impegni, la Commissione procederà a erogare una prima tranche di 50 milioni di euro degli 82 milioni di euro previsti per l'UNRWA per il 2024.

Sebtiamo le dichiarazione della Presidente Von der Leyen: " Siamo al fianco del popolo palestinese a Gaza e altrove nella regione. I palestinesi innocenti non dovrebbero pagare il prezzo per i crimini del gruppo terroristico Hamas. Si trovano ad affrontare condizioni terribili che mettono a rischio la loro vita a causa della mancanza di accesso a cibo sufficiente e ad altri bisogni primari. Ecco perché quest’anno rafforzeremo il nostro sostegno con altri 68 milioni di euro”.

Anche META nel mirino del Digital Service Act.

Oggi la Commissione ha inviato formalmente a Meta una richiesta di informazioni (RFI) ai sensi del Digital Service Act (DSA). La Commissione chiede a Meta di fornire maggiori informazioni relative alle opzioni Abbonamento senza pubblicità sia per Facebook che per Instagram. In particolare, Meta dovrebbe fornire ulteriori informazioni sulle misure adottate per rispettare i propri obblighi relativi alle pratiche pubblicitarie di Facebook e Instagram, ai sistemi di raccomandazione e alle valutazioni dei rischi legati all’introduzione di tale opzione di abbonamento.

Questa eichiesta di informazioni affronta diversi argomenti che erano già stato oggetto di una precedente richiasta inviata a Meta ad ottobre 2023. Queste precedenti RFI coprivano questioni quali i contenuti terroristici, la gestione del rischio relativo ai processi elettorali e la protezione dei minori. La nuova richiesta  si basa sulle risposte già fornite da Meta e chiede  ulteriori informazioni riguardanti la metodologia alla base delle  valutazioni del rischio e delle misure di mitigazione adottate da Meta, la protezione dei minori, le elezioni e la manipolazione dei media. La RFI chiede inoltre a Meta informazioni relative alla pratica del cosiddetto shadow banning e al lancio dei Thread.

Meta dovrà fornire le informazioni richieste entro il 15 marzo e per le  restanti domande entro il 22 marzo 2024. Sulla base della valutazione delle risposte di Meta, la Commissione valuterà i passi successivi, che  potrebbero comportare l’apertura formale di un procedimento ai sensi dell’articolo 66 del DSA.

La Commissione lancia diversi bandi per investire oltre 176 milioni di euro in capacità e tecnologie digitali

Oggi la Commissione ha lanciato una serie di inviti a presentare proposte per un valore di 175,5 milioni di euro nell’ambito dei programmi di lavoro 2023-2024 del programma Digital Europe per rafforzare le capacità digitali in tutta l’UE. Questi inviti sono aperti a imprese, pubbliche amministrazioni e altri enti degli Stati membri dell'UE, dell'EFTA/SEE e dei paesi associati.

Questo round di investimenti comprende 74 milioni di euro di sostegno aggiuntivo per la creazione di data space, pietra angolare della strategia sui dati dell’UE, nonché altri progetti sui dati. Nella stessa prospettiva sarà finanziato un progetto pilota per l'infrastruttura "cloud-to-edge" con 30 milioni di euro in sovvenzioni per consentire la diffusione transfrontaliera dell'infrastruttura "Telco Edge" e la sua interoperabilità con l'infrastruttura "Edge" per l'industria. Questi risultati attesi dovrebbero  contribuire alla creazione dell'ecosistema "3C Network" menzionato nel recente Libro bianco della Commissione sulle esigenze delle infrastrutture digitali dell'Europa.

Ulteriori 67,5 milioni di euro saranno investiti nell’intelligenza artificiale (AI). Un esempio è la Language Technologies Alliance, annunciata nel recente pacchetto AI Innovation. Sosterrà la creazione dei principali modelli linguistici europei e dell’intelligenza artificiale generativa. Arricchirà la diversità linguistica europea nel campo dell’intelligenza artificiale generativa e fornirà una maggiore autonomia per l’uso e la condivisione dei dati europei.

Sono stati pubblicati anche dei bandi specifici  per progetti  sulle competenze digitali avanzate, per un importo totale di 4 milioni di euro, che riguarderanno gli  investimenti nella piattaforma per le competenze  ed i profili professionali digitali  richiesti dal mercato e un progetto specifico rivolto alle  "ragazze e donne nel digitale" per promuovere una migliore politica volta a raggiungere parità di genere nel settore ICT. Un ulteriore milione di euro sarà stanziato per un progetto volto a rafforzare la collaborazione sulla diffusione di servizi pubblici digitali transfrontalieri.

La scadenza per presentare le candidature è il 29 maggio. 

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La Giornata UE
26/02/2024

Nuove proposte per la leadership industriale europea nei materiali avanzati

Oggi la Commissione ha proposto una strategia globale per raggiungere la leadership industriale dell’UE nel settore dei materiali avanzati, una tecnologia abilitante fondamentale di grande importanza per la duplice transizione verde e digitale. La comunicazione sui materiali avanzati per la leadership industriale propone misure concrete che consentano di allineare le priorità e gli investimenti in ricerca e innovazione nell’UE, garantendo la leadership europea in questa tecnologia chiave. Questa iniziativa, attesa a lungo dalla comunità industriale, rappresenta il primo passo verso un approccio comune europeo per i materiali avanzati, ponendo le basi per ulteriori azioni.

I materiali avanzati sono materiali intenzionalmente progettati e ingegnerizzati per offrire prestazioni superiori o funzioni speciali, sviluppabili con una velocità senza precedenti grazie alla comprensione scientifica e alla potenza di calcolo di oggi. Sono fondamentali ad esempio per l’innovazione nei settori dell’energia, dell’elettronica, dell’edilizia e della mobilità, e quindi cruciali per la transizione verde e digitale. Si prevede che il primo elenco di aree di ricerca verrà ampliato nel corso del tempo in dialogo con il Technology Council, la cui istituzione è prevista a breve.

Si prevede che la domanda di materiali avanzati aumenterà in modo significativo nei prossimi anni, ad esempio per la produzione di energia rinnovabile, batterie, edifici a emissioni zero, semiconduttori, medicinali e dispositivi medici, satelliti, lanciatori spaziali, aerei o per altre applicazioni duali nonché equipaggiamenti  per la difesa.

La strategia intende rafforzare la competitività a lungo termine dell’UE garantendo che l’Unione rimanga all’avanguardia in queste nuove tecnologie dei materiali, sostenendone le capacità di sviluppo, sperimentazione e impiego. Le azioni proposte dovrebbero inoltre rafforzare l’autonomia strategica e la sicurezza economica dell’UE riducendo la dipendenza dalle materie prime critiche  o sostenendone il riciclaggio e il riutilizzo.

Queste le azioni che si articolano su  cinque pilastri:

  1. Rafforzare l’ecosistema europeo di ricerca e innovazione sui materiali avanzati.
  2. Immissione rapida di materiali innovativi sul mercato. E' previsto a tal fine l lo sviluppo di un “materials commons”, ossia un’infrastruttura digitale europea per la ricerca e l’innovazione dei materiali avanzati. Accelererà significativamente la progettazione, lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi materiali avanzati in un ambiente controllato, anche utilizzando l’intelligenza artificiale.
  3. Aumentare gli investimenti di capitale e l’accesso ai finanziamenti. Nell’ambito di questo pacchetto di azioni, l’UE istituirà un nuovo partenariato con l’industria nell’ambito del suo programma quadro di ricerca Horizon Europe, puntando a 500 milioni di euro di investimenti per il periodo 2025-2027, di cui almeno 250 milioni di euro provenienti dal settore privato.
  4. Promuovere la produzione e l’utilizzo di materiali avanzati. Gli strumenti in tal senso saranno gli appalti per l’innovazione, la definizione di standard e l'istituzione di un’Accademia per i  Materiali Avanzati in sinergia con l’Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia per garantire che la forza lavoro europea abbia le competenze necessarie.
  5. Istituire, come detto sopra, il Technology Council  per i materiali avanzati, in grado di fornire consulenza sulla gestione di questa iniziativa con gli Stati membri, i paesi associati a al programma Horizon Europe e l’industria.
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Focus
26/02/2024

La Giornata della Commissione 27/02/2024

Gli agricoltori europei interpellati sulle pratiche commerciali sleali

La Commissione europea invita gli agricoltori e tutti gli operatori della filiera alimentare a condividere le loro opinioni sulle loro esperienze con pratiche commerciali sleali. Un sondaggio rivolto specificamente agli agricoltori e ai piccoli fornitori dell’UE che operano nella filiera agricola e alimentare, coprendo diverse fasi della produzione e della distribuzione, è disponibile online in tutte le lingue dell’UE fino al 15 marzo 2023. Gli intervistati possono indicare se hanno recentemente incontrato pratiche commerciali sleali o se la legislazione attuale offre loro una protezione sufficiente contro gli acquirenti economicamente più forti.

Dopo aver presentato, il 22 febbraio, opzioni di semplificazione volte a ridurre l'onere per gli agricoltori dell'UE, la Commissione sta anche lavorando su azioni volte a migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare e a migliorare la lotta contro le pratiche commerciali sleali. A marzo la Commissione presenterà agli Stati membri diverse azioni che potrebbero affrontare questioni quali la trasparenza del mercato nella catena del valore, l’attuazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la sua applicazione, i costi di produzione o un controllo più uniforme delle norme esistenti sui prodotti agricoli importati .

Le azioni che saranno presentate terranno naturalmente  conto dei risultati della consultazione, che sarà avviata a marzo e che servirà a identificare le principali ragioni di preoccupazione quali ad esempio gli oneri amministrativi e l'eccessiva complessità burocratica, anche in relazione alla direttiva sui nitrati.

Entrano in vigore le nuove regole del WTO  per semplificare il commercio mondiale dei servizi

Per quello che ancora vale l'idea che esista un sistema multilaterale basato sulle regole, oggi entrano in vigore le nuove regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che facilitano e semplificano il commercio dei servizi. Le nuove regole si applicano alla maggioranza dei membri dell’OMC, che comprende paesi sviluppati, in via di sviluppo e meno sviluppati, rappresentanti il 92% del commercio globale di servizi. L’insieme di norme adottate nell’ambito dell’iniziativa congiunta sulla regolamentazione nazionale dei servizi semplificherà i requisiti di autorizzazione e allevierà gli ostacoli procedurali incontrati dalle imprese di tutto il mondo, in particolare dalle micro, piccole e medie imprese. Questo accordo contribuirà a ridurre i costi del commercio globale di servizi di oltre 110 miliardi di euro ogni anno, garantendo trasparenza, efficienza e prevedibilità dei requisiti e delle procedure di autorizzazione e qualificazione.

La Commissione raccomanda agli Stati membri di continuare a risparmiare gas per garantire gli approvvigionamenti e stabilizzare i mercati

Il risparmio di gas da parte delle imprese e dei cittadini di tutta l’UE ha dato un contributo importante alla gestione della crisi energetica, innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia due anni fa. Complessivamente, l’UE ha ridotto la domanda di gas del 18% tra agosto 2022 e dicembre 2023, risparmiando circa 101 miliardi di metri cubi di gas. Questi sforzi vanno ben oltre l’obiettivo di risparmio del 15% concordato nell’ambito della legislazione di emergenza adottata nell’estate 2022 e sono stati essenziali per preservare forniture stabili, stabilizzare i mercati energetici nell’UE e mostrare solidarietà con l’Ucraina.

Con la scadenza al 31 marzo delle norme sullo stato di emergenza,  e alla luce di una maggiore stabilità dell'attuale  situazione rispetto agli ultimi due anni, la Commissione propone ora al Consiglio di adottare una nuova raccomandazione per proseguire nelle misure di contenimento della domanda di gas. Questa raccomandazione, nel caso venga adottata dal Consiglio, incoraggia gli Stati membri ad attenersi anche nel prossimo futuro  ad una soglia collettiva di  riduzione della domanda di gas del 15%, rispetto alla domanda media tra aprile 2017 e marzo 2022. La proposta sarà discussa dal commissario per l'Energia Kadri Simson e dai ministri dell'Energia dell'UE al Consiglio Energia di lunedì 4 marzo.

L’UE fornisce aiuti umanitari per 171 milioni di euro alla regione del Grande Corno d’Africa

Le popolazioni del Corno d’Africa si trovano ad affrontare bisogni umanitari sempre crescenti poiché la regione è duramente colpita da molteplici conflitti, eventi meteorologici estremi e shock economici. Si stima che circa 65 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza immediata. L'UE ha annunciato oggi c un pacchetto iniziale di 171 milioni di euro in aiuti umanitari alla regione. Questi aiuti si aggiungono ai 72 milioni di euro già stanziati per il Sudan. Pertanto nel 2024 sono già stati destinati al Grande Corno d’Africa aiuti per un importo pari  a 243 milioni di euro.

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La Giornata UE
22/02/2024

Le promesse di non abbandonare l'Ucraina e il monito della Caritas

Il giorno dopo l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, il 24 febbraio 2022, la Confederazione delle  Caritas si è mobilitata per fornire sostegno immediato alle due organizzazioni cattoliche locali – Caritas Ucraina e Caritas-Spes Ucraina – che operano in 100 centri di aiuto in tutto il Paese. Da allora, i due enti di solidarietà hanno aiutato 3,8 milioni di persone e la Caritas oggi è il maggiore fornitore di aiuti umanitari e servizi sociali.

Tuttavia, il sostegno della Caritas si estende ben oltre l’Ucraina e si concentra anche sui bisogni di milioni di rifugiati ucraini che vivono in Europa. Caritas Europa ha un ruolo nel sostenere la risposta umanitaria regionale nei paesi vicini all'Ucraina (Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Moldavia, Polonia, Romania, Slovacchia, ecc.). Nel momento in cui la maggior parte dei governi europei, e la stessa Commissione Europea, riducono i finanziamenti umanitari per i progetti in Ucraina, la Caritas lancia un monito accorato   sulle conseguenze in termini di assistenza alle persone in fuga dalla guerra.

Le organizzazioni Caritas nazionali nei paesi vicini segnalano con preoccupazione  un crescente calo della solidarietà e difficoltà  nell’attuazione della Direttiva europea sulla protezione temporanea (TPD), che garantisce procedure rapide nel rilascio dei permessi di soggiorno e di lavoro  a milioni di rifugiati. Sempre più rifugiati faticano a ricevere un sostegno adeguato e rischiano l’esclusione dai programmi statali, compresi quelli che si trovano in situazioni vulnerabili. Pertanto, Caritas Europa esorta i governi europei a non diminuire il loro sostegno ai rifugiati ucraini e a garantire l’adeguata attuazione della TPD.

Inoltre, in vista della  scadenza della Direttiva a marzo 2025, la Caeitas invita l’UE a pianificare in modo adeguato  la transizione al regime normale. Dovrebbero essere previste diverse opzioni, insieme a un’ulteriore estensione della TPD, come il passaggio al sistema di asilo o  altre forme di protezione temporanea.

La Segreteria Generale di Caritas Europa, Maria Nyman ha dichiarato:  "La storia dell’Europa è cambiata irreversibilmente due anni fa con l’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Ho visitato l'Ucraina e ho constatato personalmente le conseguenze delle atrocità della guerra su così tante persone e in così tanti luoghi. La Caritas fornisce sostegno a coloro che sono sopravvissuti e alle loro famiglie, e a coloro che vogliono ricostruire la propria vita, casa e comunità. Continueremo a essere solidali e a fornire il nostro costante sostegno per tutto il tempo necessario e pregheremo per il giorno in cui il popolo ucraino potrà vivere di nuovo in pace."

Caritas riporta che le condizioni di vita in Ucraina sono ancora estremamente difficili, con oltre 14 milioni di cittadini in stato di forte bisogno in terminii di di aiuti umanitari. In particolare, Caritas-Spes Ucraina esprime la propria preoccupazione per la contaminazione di numerose fonti d'acqua, del suolo e degli ecosistemi. Inoltre, quasi 3,3 milioni di persone bisognose di aiuti vivono in comunità in prima linea nell’est e nel sud del paese. In queste regioni dell’Ucraina, compresi i territori sotto il controllo temporaneo della Federazione Russa, milioni di persone lottano per avere un accesso adeguato all’acqua, al cibo, alla salute, all’alloggio, alla protezione e ad altri servizi essenziali.

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Focus
21/02/2024

La Giornata della Commissione 22/02/2024

Nuove norme per la sicurezza stradale in Europa

La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE sull'omologazione stradale e sulla sorveglianza del mercato dei macchinari mobili non ad uso stradale. Le nuove norme faciliteranno la circolazione di macchinari mobili, tra cui gru, mietitrici, carrelli elevatori o spazzaneve, sulle strade pubbliche.

L'accordo politico  fa seguito alla proposta della Commissione del 30 marzo 2023 e consoliderà il mercato unico sostituendo 27 insiemi di normative nazionali con un quadro normativo unico e armonizzato. In questo modo saranno eliminati gli ostacoli alla libera circolazione dei macchinari mobili sulle strade pubbliche, garantendo al tempo stesso un elevato livello di sicurezza stradale. Inoltre, il nuovo regolamento ridurrà la conformità e gli oneri amministrativi, con un risparmio sui costi stimato fino a 846 milioni di euro su un periodo di 10 anni.

Alcuni aspetti chiave inclusi nel testo del regolamento:

- Un quadro normativo armonizzato per l'omologazione stradale dei macchinari mobili, con una velocità massima  di 40 km/h, che ne garantisca la libera circolazione e faciliti l'uso transfrontaliero all'interno dell'UE di tali macchine;

- Conferimento alla Commissione del potere di adottare i requisiti tecnici specifici, 12 mesi prima dell'entrata in vigore del regolamento;​

- Norme e procedure per la vigilanza del mercato  in caso di non conformità.

Zalando si impegna a fornire informazioni più chiare ai consumatori a seguito dell'azione dell'UE

Finita sotto la lente della Commissione europea e delle autorità nazionali per la tutela dei consumatori, Zalando si è impegnata a rimuovere dai prodotti offerti sulla sua piattaforma simboli e icone che possono trarre in inganno i consumatori sulle caratteristiche ambientali e di sostenibilità die proodotti stessi. Queste icone scompariranno il 15 aprile 2024. Zalando fornirà invece informazioni chiare sugli aspetti ambientali dei prodotti, quali la percentuale di materiali riciclati utilizzata.  

Chiare al riguardo le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia; “Molti consumatori vogliono rendere i loro consumi più ecologici. È importante che dispongano di informazioni affidabili per raggiungere questo obiettivo e fare scelte di consumo realmente sostenibili. Dobbiamo contrastare  gli operatori professsionali che potrebbero cercare di trarre vantaggio dalle buone intenzioni dei consumatori. Sono lieto che un leader di mercato come Zalando abbia ora abbandonato queste pratiche e abbia deciso di fornire informazioni chiare e precise ai consumatori. »

Uno  studio conferma che il commercio dell’UE apre nuove opportunità di esportazioni per il settore  agroalimentare

Uno studio che valuta il potenziale impatto di dieci accordi di libero scambio (recentemente conclusi o attualmente in fase di negoziazione) conferma che l’approccio commerciale dell’UE apre nuove opportunità commerciali per gli esportatori agroalimentari dell’UE. L’impegno in relazioni commerciali preferenziali diversifica le fonti di importazione, migliorando così la resilienza delle catene di approvvigionamento alimentare dell’UE.

Lo sviluppo di nuovi mercati attraverso relazioni commerciali preferenziali ha contribuito  a consolidare la posizione dell'UE come primo esportatore mondiale di prodotti agroalimentari: nel 2022, mentre la bilancia commerciale agricola positiva dell'UE ha raggiunto i 58 miliardi di euro.

Lo studio stima che grazie a questi dieci accordi nel 2032 il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE avrà un incremento tra 3,1 e 4,4 miliardi di euro in più irispetto al valore  che avrebbero se non fossero in vigore tali accordi, mentre il valore delle importazioni dell’UE sarebbe compreso tra 3,1 e 4,4 miliardi di euro. 4,1 miliardi in più. Nel complessoi si avrebbe  un aumento equilibrato sia delle esportazioni che delle importazioni, con il risultato che la bilancia commerciale complessiva dell’UE aumenterebbe leggermente.

Lo studio riconosce che si prevede che alcuni settori sensibili, in particolare la carne bovina, la carne ovina, il pollame, il riso e lo zucchero, dovranno affrontare una maggiore concorrenza da parte dei dieci partner citati nello studio. Questa conclusione convalida l’attuale approccio dell’UE volto a proteggere sistematicamente i settori sensibili con contingenti tariffari (TRQ) attentamente calibrati. Questo strumento essenziale negli accordi commerciali può contribuire a mitigare possibili perturbazioni del mercato, fornendo così protezione agli agricoltori e ai produttori agroalimentari dell’UE.

Programma LIFE, la Commissione investe più di 233 milioni di euro in progetti strategici sull’ambiente e sul clima 

La Commissione investirà più di 233 milioni di euro in dodici nuovi progetti strategici in tutta Europa nell’ambito del programma LIFE per sostenere l’attuazione delle ambizioni ambientali e climatiche dell’Europa, come parte del Green Deal europeo. Si prevede che questi progetti strategici mobiliteranno ingenti fondi aggiuntivi da altre fonti dell’UE, come i fondi agricoli, strutturali, regionali e di ricerca, nonché investimenti da parte dei governi nazionali e del settore privato.

I finanziamenti stanziati per questi dodici progetti strategici riguardano Bulgaria, Repubblica ceca, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Austria, Polonia e Finlandia.

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La Giornata UE
20/02/2024

La Commissione presenta il Libro Bianco sulle infrastrutture digitali e lancia una consultazione pubblica

La Commissione ha presentato le iniziative nel prossimo futuro per favorire l’innovazione, la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture digitali. La competitività dell'economia europea dipende da queste infrastrutture e dai servizi avanzati di rete digitale, poiché una connettività veloce, sicura e ben distribuita è essenziale per la diffusione delle tecnologie strategiche in settori quali la telemedicina, la guida automatizzata, la manutenzione predittiva degli edifici, o l'agricoltura di precisione.

Il  pacchetto presentato sulla connettività digitale segna l'avvio di una discussione su larga scala con gli syakeholders, gli Stati membri e i partner internazionali sulle seguenti proposte:

- Il Libro bianco su “Come gestire le esigenze delle infrastrutture digitali dell’Europa?” analizza le sfide che l’Europa si trova attualmente ad affrontare nello sviluppo delle future reti di connettività e presenta possibili scenari per attrarre investimenti, promuovere l’innovazione, aumentare la sicurezza e realizzare un vero mercato unico digitale.

- La Raccomandazione sulla sicurezza e la resilienza delle infrastrutture dei cavi sottomarini presenta una serie di azioni a livello nazionale e comunitario volte a migliorare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini, attraverso un migliore coordinamento in tutta l’UE, sia in termini di governance che di finanziamento.

Contestualòente  la Commissione lancia una consultazione pubblica sul Libro Bianco rivolta a  Stati membri, società civile, industria e mondo accademico, per raccogliere le loro opinioni sugli scenari delineati nel Libro bianco e offrire loro l'opportunità di contribuire alle future proposte della Commissione in questo ambito .

 

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Focus
19/02/2024

La Giornata della Commissione 20/02/2024

83 milioni in aiuti umanitari per Ucraina e Moldavia

La Commissione ha annunciato un primo stanziamento di 83 milioni di euro in aiuti umanitari a sostegno delle persone colpite dalla guerra in Ucraina per il 2024. Di questo finanziamento, 75 milioni di euro sono destinati a progetti umanitari  per fornire aiuti di emergenza compreso l'accesso ai bisogni di base quali rifugi, acqua pulita, istruzione e assistenza sanitaria. Al centro della strategia umanitaria dell’UE in Ucraina oggi c’è la protezione delle persone colpite dalla guerra, in particolare quelle che vivono vicino alle zone del fronte. Sono stati inoltre stanziati 8 milioni di euro per progetti umanitari in Moldavia per fornire assistenza ai più vulnerabili, compresa assistenza umanitaria in denaro per i bisogni primari, la protezione e la salute. Con i finanziamenti annunciati oggi, la Commissione europea ha stanziato un totale di 926 milioni di euro per programmi di aiuto umanitario volti ad aiutare i civili colpiti dalla guerra in Ucraina dopo l'invasione della Russia nel febbraio 2022. Di questi finanziamenti, 860 milioni di euro sono stati stanziati per programmi umanitari in Ucraina e 66 milioni di euro per sostenere i rifugiati fuggiti nella vicina Moldavia.

Il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, ha dichiarato: "Negli ultimi due anni, la Russia ha condotto una guerra ingiusta e ingiustificabile contro l'Ucraina e il suo popolo. Pur elogiando la resilienza e la volontà ferrea del popolo ucraino, è evidente che la guerra ha lasciato quasi il 40% degli ucraini in condizione di dipendenza dagli aiuti umanitari. Per assistere le persone più vulnerabili colpite da questa guerra anche nel 2024, l'UE fornirà inizialmente 75 milioni di euro in aiuti umanitari all'Ucraina e 8 milioni di euro alla Moldavia. continuerà a monitorare da vicino l'evoluzione delle esigenze sul campo in modo da reagire alle sfide umanitarie più urgenti. L'impegno dell'UE nei confronti del popolo ucraino è più forte che mai."

Il futuro della Politica di Coesione secondo un nuovo report di analisi indipendente.

Oggi è stato presentato il report del  Gruppo di alto livello di specialisti  sul futuro della politica di coesione, che valuta il suo funzionamento  e include raccomandazioni su come garantire che la politica continui a promuovere la prosperità e la convergenza in tutta l’UE. Istituito dalla Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, il Gruppo, che è indipendente dalla Commissione, ha esaminato le modalità per garantire che la politica di coesione continui a sostenere la crescita e la ripresa in tutte le regioni europee, realizzando nel contempo la transizione verde e digitale e aiutare le regioni ad adattarsi alle sfide demografiche, industriali e geopolitiche in corso. 

Il Rapporto è il risultato di un intenso lavoro svolto dal Gruppo durante lo scorso anno, arricchito da contributi accademici, documenti preparati dalla Commissione e contributi forniti dai diversi stakeholders. 

Gli Stati membri aggiornano l'elenco UE delle giurisdizioni fiscali non collaboranti

Nell’ambito dell’azione dell’UE volta a promuovere la trasparenza fiscale e l’equa tassazione a livello globale, gli Stati membri hanno oggi rimosso quattro giurisdizioni – Bahamas, Belize, Seychelles e Isole Turks e Caicos – dalla lista UE delle giurisdizioni non collaboranti a fini fiscali (allegato I ). Le Bahamas e le Isole Turks e Caicos sono state completamente cancellate dall'elenco perché hanno risolto con successo le carenze dei loro sistemi fiscali. Belize e Seychelles sono stati spostati nell'allegato II in attesa dei risultati di una revisione supplementare da parte del Forum globale sulla trasparenza fiscale e sullo scambio di informazioni. L’aggiornamento di oggi rappresenta un altro passo avanti nel continuo impegno dell’UE volto a promuovere la trasparenza fiscale e un’equa tassazione a livello globale. Si conferma una tendenza generale positiva per la maggior parte delle giurisdizioni interessate, il cui impegno nel processo continua a produrre risultati positivi.

Sulla base dell'elenco aggiornato, l’allegato I della lista UE è ora composto da 12 giurisdizioni che non hanno migliorato i propri standard di buona governance fiscale o non hanno compiuto progressi sufficienti. Questi paesi sono: Samoa americane, Anguilla, Antigua e Barbuda, Fiji, Guam, Palau, Panama, Federazione Russa, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini americane e Vanuatu. Inoltre, 10 giurisdizioni figurano ora nell’allegato II sulla base degli impegni assunti per migliorare la loro buona governance fiscale. L’UE monitorerà da vicino questi impegni per assicurarsi che vengano rispettati. L'elenco della UE delle giurisdizioni non collaborative a fini fiscali fa parte della strategia esterna dell’UE in materia fiscale e mira a rafforzare l'impegno  per promuovere una  buona governance fiscale in tutto il mondo. L’esercizio di inserimento nell’elenco dell’UE si basa su un processo approfondito di screening, valutazione, monitoraggio e, si basa sulla cooperazione internazionale, il dialogo e la sensibilizzazione. 

Il programma Digital Europe associa la Moldavia

Il commissario per il Mercato interno Thierry Breton e il vice primo ministro e ministro dello sviluppo economico e della digitalizzazione della Moldavia Dumitru Alaiba hanno firmato ieri pomeriggio un accordo di associazione per il programma Europa digitale con la Moldavia. A seguito delle firme, e al completamento dei relativi processi di ratifica, l’accordo di associazione entrerà in vigore retroattivo dal 1° gennaio 2024. Imprese, pubbliche amministrazioni e altre organizzazioni ammissibili in Moldavia potranno accedere ai bandi del Programma Europa Digitale , un programma con una dotazione complessiva di 7,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. 

Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato Interno, ha dichiarato: “La firma dell’accordo di associazione al Programma Europa Digitale segna un passo importante nel nostro partenariato con la Moldavia. La sua partecipazione al programma stimolerà la digitalizzazione della Moldavia, a vantaggio delle PMI e dell’economia in generale. Fa parte degli sforzi dell’UE per sostenere la Moldavia nel suo percorso di adesione all’UE e nell’affrontare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”.

 

 

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La Giornata UE
18/02/2024

Il peso della situazione umanitaria particolarmente grave nelle decisioni dell'Europa sulle sanzioni

Il Consiglio ha deciso oggi di modificare il quadro UE sulle misure restrittive per combattere il terrorismo, introducendo un'eccezione umanitaria alle misure di congelamento dei beni per una durata iniziale di 12 mesi. Si tratta di una novità nelle procedure di aiuto umanitario dell'Europa, che consente ad alcune categorie di soggetti e partner del'Europa o di singoli Stati membri nella fornitura di aiuti umanitari , secondo la risoluzione 2664 (2022) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di effettuare transazioni con persone ed entità colpite da sanzioni  senza alcuna autorizzazione preventiva, se lo scopo è fornire assistenza umanitaria o sostenere altre attività che sostengono i bisogni umani fondamentali delle persone bisognose.

Questa decisione vuole inviare un segnale forte sia agli operatori umanitari che a quelli economici, nonché a coloro che necessitano di aiuti umanitari: le sanzioni dell’UE non ostacolano la fornitura di assistenza umanitaria. Ciò dimostra la ferma determinazione dell’UE ad evitare conseguenze negative involontarie delle sanzioni sull’azione umanitaria e l’importanza attribuita alla piena aderenza al diritto internazionale nella politica delle sanzioni dell’UE.

Il 9 dicembre 2022, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 2664 (2022), che prevede un “carve-out umanitario” – un’esenzione umanitaria permanente – alle misure di congelamento dei beni imposte dai regimi sanzionatori delle Nazioni Unite. Di conseguenza, il 14 febbraio 2023 il Consiglio ha introdotto l'esenzione umanitaria ai sensi della risoluzione 2664 nei regimi di sanzioni delle Nazioni Unite nei cosiddetti regimi di sanzioni miste ONU/UE in cui le misure sanzionatorie dell’UE integrano le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il 27 novembre 2023 il Consiglio ha introdotto ulteriormente l'esenzione umanitaria in alcuni regimi di misure restrittive dell'Unione.

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Focus
18/02/2024

Il Consiglio lancia oggi la missione navale EUNAVFOR ASPIDES.

L’obiettivo dell'operazione difensiva di sicurezza marittima è ripristinare e salvaguardare la libertà di navigazione nel Mar Rosso e nel Golfo. "Con il lancio di EUNAVFOR ASPIDES, l'Unione europea risponde rapidamente alla necessità di ripristinare la sicurezza marittima e la libertà di navigazione in un corridoio marittimo altamente strategico. L'operazione svolgerà un ruolo chiave nella salvaguardia degli interessi commerciali e di sicurezza, nell'interesse della dell’UE e della più ampia comunità internazionale.", queste le parole dell'Alto Rappresentante per la Politica Esrera e di Sicurezza Josep Borrell.

L'operazione ASPIDES garantirà la presenza navale dell'UE nell'area in cui numerosi attacchi Houthi hanno preso di mira navi commerciali internazionali dall'ottobre 2023. In stretta collaborazione con i partner internazionali che lsono allineati alle posizioni dell'Europa, ASPIDES contribuirà a salvaguardare la sicurezza marittima e garantire la libertà di navigazione, in particolare per le navi mercantili. e commerciali. Nell’ambito del suo mandato di natura difensiva, l’operazione fornirà informazioni sulla  situazione marittima, farà da scorta alle  navi e le proteggerà da possibili attacchi  in mare.

L’operazione sarà attiva lungo le principali linee marittime di comunicazione nello stretto di Baab al-Mandab e nello stretto di Hormuz, nonché nelle acque internazionali del Mar Rosso, del Golfo di Aden, del Mar Arabico, del Golfo di Oman e il Golfo Persico.

Il comandante dell'operazione sarà l'Ammiraglio Vasilios Griparis, mentre il Comandante delle forze sarà il contrammiraglio Stefano Costantino. Il quartier generale dell'operazione avrà sede a Larissa, in Grecia. 

L’operazione ASPIDES si coordinerà strettamente con EUNAVFOR ATALANTA per contribuire alla sicurezza marittima nell’Oceano Indiano occidentale e nel Mar Rosso, nonché con gli altri partner internazionali contribuendo alla sicurezza marittima nella sua area di operazione.

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Focus
18/02/2024

La Giornata della Commissione 19/02/2024

L'Europa e il Ruanda siglano un Memorandum d'Intesa sulla sostenibilità delle catene del valore delle materie prime

Oggi l’Unione Europea e il Ruanda hanno concluso un importante accordo per promuovere catene del valore sostenibili e resilienti per le materie prime critiche. Il commissario per i partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, e il ministro degli affari esteri del Ruanda, Vincent Biruta, hanno firmato un memorandum d'intesa per rafforzare il ruolo del Ruanda nella promozione dello sviluppo sostenibile e di catene del valore resilienti in tutta l'Africa.

Il memorandum d'intesa stabilisce una stretta cooperazione tra l'UE e il Ruanda nei seguenti cinque settori: integrazione delle catene di valore sostenibili delle materie prime e sostegno alla diversificazione economica; cooperazione per raggiungere una produzione sostenibile e responsabile e la valorizzazione delle materie prime critiche e strategiche; mobilitazione di finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo delle catene del valore delle materie prime; Ricerca e innovazione e condivisione di conoscenze e tecnologie legate all'esplorazione, estrazione, raffinazione, lavorazione, valorizzazione e riciclaggio sostenibili di materie prime critiche e strategiche; e lrafforzamento del rispetto delle  norme, aumentando la formazione e le competenze relative alla catena del valore delle materie prime critiche e strategiche.

La firma del memorandum d’intesa tra l’UE e il Ruanda rappresenta la volontà di entrambe le parti di rafforzare la loro partnership per una più stretta integrazione delle catene del valore delle materie prime. Intende inoltre contribuire a diversificare l' economia e promuovere r la trasformazione strutturale del Ruanda.

Summit dell'Istituto Europeo d'Innovazione e Tecnologia

Domani 20 fennraio  l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) organizza il vertice EIT 2024 a Bruxelles. L’EIT è un organismo indipendente dell’UE ed è parte integrante di Horizon Europe, il programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione. Il vertice metterà in mostra la rete di innovazione che si è venuta sviluppando in Europa attorno all'istituto stesso e riunirà politici, educatori, imprenditori, innovatori, start-up e rappresentanti della comunità EIT. Il programma di quest’anno si concentrerà sulle tendenze e sulle esigenze in materia di formazione imprenditoriale, ricerca orientata all’innovazione e accelerazione delle imprese. Il vertice mostrerà inoltre come gli innovatori e gli imprenditori possono trarre vantaggio dall' ecosistema paneuropeo dell'EIT.

Il summit rivelerà i vincitori degli EIT Awards 2024 in quattro categorie: Innovation Team Award, Changemaker Award, Venture Award e Public Award. Verranno premiate le aziende più innovative e i laureati in discipline di frontiera della comunità EIT. Inoltre, saranno premiate le imprenditrici protagoniste di  innovazioni con caratteristiche dirompenti in Europa con ll'assegnazione del Premio Europeo delle Donne Innovatrici 2023-2024.

La fatturazione elettronica si conferma strumento utile di semplificazione, secondo un nuovo rapporto

La Commissione ha pubblicato oggi una relazione sulla direttiva UE sulla fatturazione elettronica (eInvoicing). Dimostra il ruolo cruciale della fatturazione elettronica nel semplificare le procedure di fatturazione transfrontaliere, promuovendo l’efficienza e riducendo i costi sia all'interno che all'esterno dell'UE.

Il rapporto rileva che le pubbliche amministrazioni di tutti gli Stati membri dell’UE ora accettano fatture elettroniche conformi allo standard europeo di fatturazione elettronica per gli appalti pubblici. Ciò aiuta a ridurre i costi e i tempoInecessari per l'elaborazione dei  pagamenti alle aziende appaltatrici.

Inoltre, il documento pubblicato oggi rileva che l’impatto della direttiva sulla fatturazione elettronica si è esteso oltre il settore pubblico, incoraggiando l’adozione della fatturazione elettronica nelle transazioni business-to-business (B2B). L’impatto delle recenti politiche, tra cui lo standard e il modello di fatturazione elettronica dell’UE, compreso il pacchetto di proposte sull’IVA nell’era del digitale, garantirà un'applicazione della fatturazione elettronica ancora più integrata e armonizzata.

Infine, il rapporto mostra che l’approccio dell’UE viene adottato in diverse parti del mondo, come Australia, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda e Singapore. Questi paesi hanno elaborato le loro specifiche nazionali per la fatturazione elettronica conformandosi allo  standard europeo.

Anche Tik Tok finisce sotto la lente del Digital Service Act per potenziali rischi per gli utenti, in particolare i minori

La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se TikTok possa aver violato il Digital Services Act (DSA) in ambiti legati alla tutela dei minori, alla trasparenza della pubblicità, all'accesso ai dati per i ricercatori, nonché alla gestione del rischio di design che creano dipendenza e contenuti dannosi .

Sulla base dell'indagine preliminare condotta finora, anche sulla base dell'analisi del rapporto di valutazione dei rischi inviato da TikTok nel settembre 2023, nonché delle risposte di TikTok alle richieste formali di informazioni della Commissione (su contenuti illegali, tutela dei minori e accesso ai dati), la Commissione ha deciso di avviare un procedimento formale contro TikTok ai sensi della normativa del Digital Service Act.

Ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale:: “La sicurezza e il benessere degli utenti online in Europa sono fondamentali. TikTok deve esaminare da vicino i servizi che offre e considerare attentamente i rischi che rappresentano per i suoi utenti, giovani e anziani. La Commissione effettuerà ora un’indagine approfondita senza pregiudicarne l’esito”.

invece il commissario Thierry Breton, da sempre sguardo affilato sui comportamenti delle Big Tech: “La tutela dei minori è una priorità assoluta per l’attuazione dei DSA. Essendo una piattaforma che raggiunge milioni di bambini e adolescenti, TikTok deve rispettare pienamente i DSA e ha un ruolo particolare da svolgere nella tutela dei minori online. Oggi avviamo questa procedura formale di infrazione per garantire che vengano intraprese azioni proporzionate per proteggere il benessere fisico ed emotivo dei giovani europei. Non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per proteggere i nostri figli”.

L'avvio di un procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare ulteriori misure di esecuzione, come misure provvisorie e le decisioni sulla non conformità. Alla Commissione è inoltre conferito il potere di accettare o meno ogni impegno assunto da TikTok a sanare le questioni oggetto del procedimento.

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La Giornata UE
15/02/2024

Trasformazione digitale delle imprese. Il diritto societario si adegua

Il Consiglio ha adottato la sua posizione (mandato negoziale) sulla direttiva di modifica volta ad ampliare e potenziare ulteriormente l'uso degli strumenti e dei processi digitali nel diritto societario. Le nuove norme renderanno i dati aziendali più facilmente disponibili, miglioreranno la fiducia e la trasparenza nelle aziende di tutti gli Stati membri, creeranno amministrazioni pubbliche più connesse e ridurranno la burocrazia per le aziende e le altre parti interessate in situazioni transfrontaliere. Contribuirà in tal modo a un mercato unico più integrato e digitalizzato per le imprese.

Ai swnai della proposta di direttiva presentata dalla Commissione, e sulla quale il Consiglio ha adottato la sua posizione, le informazioni sulle imprese a livello dell’UE saranno rese disponibili i attraverso il Sistema di Interconnessione dei Registri delle Imprese (BRIS). La direttiva è intesa a garantire che i dati aziendali contenuti nei registri delle imprese siano accurati, affidabili e aggiornati.

Le nuove norme mirano inoltre a ridurre la burocrazia quando le società utilizzano le informazioni aziendali contenute nei registri delle imprese in contesti transfrontalieri. Ad esempio, la proposta elimina formalità quali la necessità di apporre un’apostilla sui documenti aziendali e incoraggia l’uso del “principio una tantum” quando le società creano più filiali e sedi distaccate in un altro Stato membro. Introduce inoltre un certificato aziendale multilingue dell’UE da utilizzare nelle situazioni transfrontaliere.

Contenuti principali della posizione del Consiglio

Il mandato negoziale del Consiglio condivide gli obiettivi principali della proposta di direttiva ma introduce alcuni miglioramenti per semplificare alcune procedure e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e le autorità nazionali. Ad esempio, specifica meglio  il principio “una tantum” per lo scambio e l’accesso alle informazioni da parte di una società quando crea filiali  transfrontaliere. Al fine di ridurre gli oneri amministrativi sia per i registri delle imprese che per le società, non saranno più richieste le  informazioni sui gruppi di società. Il mandato del Consiglio tutela anche le diverse tradizioni nazionali per quanto riguarda la registrazione dei dati personali nel certificato aziendale dell'UE.

Inoltre, la posizione del Consiglio introduce alcuni allineamenti tecnici che  aumentano la facilità d’uso delle procure digitali a livello europeo, diminuendo il rischio di sviluppare sistemi paralleli non interoperabili in maniera uniforme. Infine, il testo  prevede una proroga di sei mesi del periodo di recepimento per consentire alle imprese di adattarsi ai nuovi requisiti. 

Il mandato concordato dalConsiglio stabilisce un quadro di riferimento per avviare i negoziati con il Parlamento europeo. La proposta di direttiva è stata presentata dalla Commissione Il 29 marzo 2023  come modifica e adeguamento della direttiva del 2019 sull’uso degli strumenti e dei processi digitali nel diritto societario. 

 

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Focus
14/02/2024

La Giornata della Commissione 15/02/2024

Quanto costerà la ricostruzione dell'Ucraina? Nel pieno del conflitto la Commissione prova a fare un calcolo

A due anni dall'inizio della guerra in Ucraiana, una valutazione congiunta dei danni e dei bisogni (RDNA3) pubblicata oggi dal governo ucraino,  Banca mondiale, Commissione europea e Nazioni Unite stima che allo stato attuale, il costo totale della ricostruzione e del recupero in Ucraina sarà di 486 miliardi di dollari (452,8 miliardi di euro) nel prossimo decennio, rispetto ai 411 miliardi di dollari (383 miliardi di euro) stimati un anno fa.

Solo nel 2024, le autorità ucraine stimano che il Paese avrà bisogno di circa 15 miliardi di dollari (14 miliardi di euro) per le priorità immediate di ricostruzione con un’attenzione particolare al sostegno del settore privato insieme alla ricostruzione delle case, infrastrutture e servizi, energia e trasporti. L'analisi mette in evidenza come circa 5,5 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro) di questi finanziamenti sono già garantiti, sia dai partner internazionali che dalle risorse proprie, mentre altri 9,5 miliardi di dollari (8,9 miliardi di euro) sono attualmente privi di copertura finanziaria. 

Rispetto all'ultima valutazione (RDNA2), il governo ucraino, con il sostegno dei suoi partner, ha potuto far fronte ad alcune delle esigenze più urgenti. Ad esempio, nel settore edilizio, secondo i dati del governo ucraino, nel 2023, è stato speso 1 miliardo di dollari (931,7 milioni di euro) per la ricostruzione degli edifici danneggiati. Nel settore dei trasporti sono stati effettuati oltre 2.000 km di riparazioni di emergenza su autostrade, superstrade e altre strade nazionali. Nel settore dell’istruzione, le autorità locali hanno ricostruito circa 500 istituti scolastici e da gennaio 2023 la percentuale di istituti scolastici dotati di rifugi antiaerei è aumentata dal 68% all’80%.

Il programma InvestEU e la BEI finanziano l'adeguamento delle  infrastrutture  stradali italiane alle criticità legate al clima.

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) concede un prestito di 1,2 miliardi di euro ad Autostrade per l'Italia SpA (ASPI). Una quota di 800 milioni di euro di questo investimento è a carico del programma InvestEU. Tra gli obiettivi principali del finanziamento vi è l'ammodernamento e il potenziamento dei quasi 3.000 km di autostrade italiane gestite da ASPI per migliorarne la sicurezza e la durata.

Il finanziamento riguarda ad esempio, la modernizzazione delle infrastrutture stradali e l’installazione di nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e per rendere le infrastrutture stradali più resilienti alle sfide legate al clima, come gli eventi meteorologici estremi. La BEI stima che l'attuazione del progetto contribuirà alla creazione di più di 13.000 posti di lavoro.

Il Commissario per l'Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: “Questo investimento consistente nelle infrastrutture di trasporto italiane renderà la guida sulle nostre autostrade più sicura e migliorerà la loro resilienza agli eventi climatici estremi, che sappiamo sono destinati a diventare sempre più comuni. Sono particolarmente lieto che, attraverso questa significativa iniezione di finanziamenti da parte di InvestEU e della BEI, l’UE stia contribuendo a sostenere più di 13.000 posti di lavoro in Italia”.

Aiuti di stato per per le infrastrutture dell'idrogeno. La Commissione autorizza un Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI)

Sono sette gli Stati membri che partecipao al progetto  denominato "IPCEI Hy2Infra": Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia. L'IPCEI dovrebbe rafforzare l'approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del piano REPowerEU

L'IPCEI Hy2Infra interesserà un'ampia parte della catena del valore dell'idrogeno e sosterrà:

la diffusione di elettrolizzatori su larga scala per 3,2 GW per produrre idrogeno rinnovabile

- la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell'idrogeno nuove e riconvertite per circa 2 700 km;

-  lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell'idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh;

- la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido ("LOHC") al fine di gestire 6 000 tonnellate di idrogeno all'anno.

Gli Stati membri erogheranno fino a 6,9 miliardi di € in finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta liberare 5,4 miliardi di € di investimenti privati. 32 imprese con attività in uno o più Stati membri, tra cui anche piccole e medie imprese ("PMI"), parteciperanno a 33 progetti nel quadro dell'IPCEI.

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La Giornata UE
13/02/2024

La Giornata della Commissione 14/02/2024

La Commissione pubblica il report annuale sulla Competitività ed il Mercato Unico

Il rapporto descrive nel dettaglio i punti di forza e le sfide del mercato unico europeo, monitorandone gli sviluppi su base annuale secondo i nove fattori di competitività individuati nella comunicazione dell’UE sulla competitività a lungo termine del 2023. Si tratta nello specifico di: funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubbliche, ricerca e innovazione,energia, economia circolare, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta. Tali indicatori chiave  che fungono da quadro di riferimento dei progressi rcompiuti nell'anno appena concluso. Sebbene sia troppo presto per stabilire tendenze stabili, il rapporto rileva che 9 indicatori chiave sono migliorati, contro 5 che non sono migliorati; 3 sono stabili e 2 non si hanno ancora i dati. 

il report mette in evidenza gli aspeti positivi del mercato unico, sottolienando che rappresenta una delle aree di mercato integrate più grandi del mondo con un bacino ampio di domanda, fonti di approvvigionamento diversificate, opportunità di innovazione e aumento della produzione, forti diritti sociali e condizioni di lavoro eque , fungendo al tempo stesso da leva geopolitica. Sottolinea la necessità di rafforzare l’applicazione delle norme concordate e di semplificarne l’attuazione.

Dinanzi ad un quadro che si vuole considerare di eccellenza rispetto ad altre aree del mondo, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “La relazione di oggi conferma i numerosi punti di forza competitivi dell’Europa e che un mercato unico forte rimane fondamentale affinché le nostre imprese possano prosperare e sfruttare nuove opportunità. Ma sono necessari maggiori sforzi per attirare investimenti, potenziare le nostre tecnologie strategiche e garantire che la nostra forza lavoro sia dotata delle giuste competenze”.

Thierry Breton, commissario per l'industria, ha invece dichiarato: “Il mercato unico e la politica industriale vanno di pari passo per sostenere la competitività dell’UE. La relazione odierna presenta fatti e cifre che mettono in luce i numerosi punti di forza dell'economia dell'UE, del suo mercato unico, del suo potenziale di innovazione e del suo quadro normativo nelle sfere dell'economia verde e del digitale. Nonostante queste forti risorse, sono necessari maggiori sforzi per affrontare i costi energetici, evitare di scambiare la vecchia dipendenza dai combustibili fossili con nuove dipendenze e garantire un migliore coordinamento degli investimenti UE e nazionali nelle tecnologie del futuro, per posti di lavoro di qualità nell’UE”.

Accordo tra il Parlamento ed il Consiglio sulle inchieste che riguardano gli incidenti marittimi

Si tratta della revisione di una direttiva del 2009 che si applica unicamente agli incidenti occorsi alle navi per il trasporto marittimo sottoposte alle convenzioni internazionali  ed ai battelli per la pesca. In base alla nuova direttiva modificata cvengono ricmpresi nel campo di applicazione  gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci di piccole dimensioni (meno di 15 metri). L'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) fornirà supporto operativo e addestramento alle autorità investigative nazionali, qualora lo  richiedano, nel rispetto della loro indipendenza operativa. La direttiva modificata armonizza inoltre il diritto dell'Unione con le più recenti disposizioni internazionali adottate dall'Organizzazione marittima internazionale e impone alle autorità investigative sugli incidenti degli Stati membri di impegnarsi in un processo di valutazione congiunto con le loro controparti in modo che possano migliorare imparando le une dalle altre e ottimizzare le procedure ed i risultati.

Così ha illustrato la novità della normativa concordata dai colegislatori Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti: “Sebbene la sicurezza marittima nelle acque dell’UE sia di un livello molto elevato, ogni incidente è di troppo e dobbiamo imparare da essi. L’accordo raggiunto oggi aiuterà gli operatori e le autorità di regolamentazione ad adottare misure adeguate per ridurne lil numero, con l’obiettivo finale di evitare la perdita di vite umane e l’inquinamento ambientale. »

La Commissione riferisce sull'attuazione del regolamento sui contenuti terroristici online

Di fronte alla sfida di contrastare la capacità dei terroristi sfruttare le piattaforme Internet per diffondere i loro messaggi e per intimidire, radicalizzare, reclutare e facilitare la realizzazione di attacchi terroristici l' Europa si è dotata di un quadro normativo per un'azione più efficace. Oggi viene pubblicato il report sulla sua implementazione. In particolare, le nuove norme, entrate in vigore il 7 giugno 2022,  impongono che i contenuti terroristici nell'UE vengano rimossi dalle piattaforme online entro un'ora dal momento in cui viene emesso  un ordine di rimozione da parte delle autorità degli Stati membri . Ciò contribuisce a contrastare la diffusione di ideologie estremiste online – che è fondamentale per prevenire gli attacchi e affrontare la radicalizzazione – salvaguardando al tempo stesso i diritti fondamentali.

La relazione valuta l’applicazione del regolamento da parte degli Stati membri e dei prestatori di servizi di hosting e l’impatto che ha avuto finora nel contrastare la diffusione di contenuti terroristici online. Il rapporto tiene conto dell’impatto della situazione in Medio Oriente sul panorama delle minacce online fino al 31 dicembre 2023.

Nella sua valutazione, la Commissione conclude che il regolamento è stato efficace nel prevenire la diffusione di contenuti terroristici online. Finora ventitré Stati membri hanno designato autorità competenti con il potere di emettere ordini di rimozione e da giugno 2022 sono stati emessi circa 350 ordini di rimozione di contenuti illeciti.

Secondo un' indagine condotta dalla Commissione e dalle autorità di tutela dei consumatori, gli influencer online non rendono chiara la presenza di pubblicità commerciali

Oggi la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 22 Stati membri, Norvegia e Islanda hanno pubblicato i risultati di una serie di post di influencer sui social media. Dall’indagine è emerso che quasi tutti (97%) di questi influencer hanno pubblicato contenuti commerciali, ma solo uno su cinque ha indicato costantemente che il loro contenuto era di natura pubblicitaria.

Lo scopo di questa indagine era verificare se gli influencer segnalano le loro attività pubblicitarie, come richiesto dalla normativa europea sulla tutela dei consumatori. Sono stati verificati i post di 576 influencer pubblicati sulle principali piattaforme di social media.

Significative le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia: “Con il massiccio sviluppo delle piattaforme di social media, la scena dell’influenza è diventata un vero e proprio business. Oggi, la maggior parte degli influencer guadagna dai propri post. Tuttavia, i nostri risultati mostrano che non sempre lo segnalano ai loro abbonati. Gli influencer hanno una notevole influenza sui propri follower, molti dei quali sono minorenni. Li invito a essere molto più trasparenti con il loro pubblico. »

Al via il bando per la  prima edizione degli Hackathon della difesa incentrati sul "digitale nella difesa"

Oggi la Commissione ha pubblicato il primo invito a manifestare interesse per selezionare sei organizzatori a livello locale per la prima edizione dei Defense Hackathon nell'ambito del Programma di innovazione nel settore della difesa dell'Unione europea (EUDIS). I facilitatori dell'innovazione negli Stati membri dell'UE e in Norvegia sono invitati a registrarsi e possono essere selezionati come uno dei sei organizzatori locali. L’evento si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno 2024.

Un hackathon è una competizione di idee   in cui i partecipanti si riuniscono, formano team e metono a punto in modo collaborativo una soluzione innovativa  in un tempo limitato. Gli EUDIS Hackathon mirano a stimolare l’innovazione nel settore della difesa e ad attrarre nuovi talenti nel settore della difesa. Questo Hackathon è il primo di una serie di EUDIS Hackathon che saranno organizzati contemporaneamente nei prossimi quattro anni in diversi Stati membri dell'UE e in Norvegia.

La scadenza è l'11 marzo 2024. maggiori informazioni al link:

https://eudis-hackathon.eu/index.html

 

 

 

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La Giornata UE
12/02/2024

Apple e Microsoft superano la prima indagine ai sensi del Digital Service Act

Ieri la Commissione ha concluso quattro indagini di mercato avviate il 5 settembre 2023 ai sensi della nuova normativa sui mercati digitali (Digital Market Act), stabilendo che Apple e Microsoft non devono essere designate come gatekeepers per i seguenti servizi offerti dalle loro piattaforma: il servizio di messaggistica di Apple iMessage, Il motore di ricerca online di Microsoft Bing, il browser Edge e il servizio di pubblicità online Microsoft Advertising.

Le indagini della Commissione sono stateavviate in seguito alla notifica da parte di Apple e Microsoft nel luglio 2023 dei core platform services che rientravano nelle soglie quantitative stabilite dal DMA. Tra questi servizi figurano anche i quattro servizi interessati dalle decisioni odierne.  Apple e Microsoft tuttavia hanno presentato le cosiddette argomentazioni di “confutazione”, spiegando perché, nonostante il rientro nelle soglie quantitative, tali servizi  non dovrebbero, a loro avviso, essere qualificati come gateway. 

Nella decisione del 5 settembre 2023, la Commissione ha ritenuto che le argomentazioni avanzate da Apple e Microsoft meritassero un’analisi approfondita. A seguito di tale valutazione approfondita  e tenendo conto del contributo delle parti interessate e dopo aver ascoltato il Digital Market Advisory Committee  la Commissione ha concluso che iMessage, Bing, Edge e Microsoft Advertising non si qualificano come servizi di gatekeeper.

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Focus
12/02/2024

L'Europa fortezza, e la crisi degli agricoltori

Il nuovo codice Schengen, che presto entrerà in vigore dopo che Parlamento e Consiglio hanno trovato l’accordo, è il consolidamento di un processo di progressiva chiusura delle frontiere esterne dell’Europa, sia pure limitatamente al fenomeno della immigrazione c.d. irregolare o in circostanze di emergenza quali le pandemie.

Letta nelle sue implicazioni, sul piano della dignità dell’uomo in quanto tale, il cambio di passo dell’Europa lascia intendere in realtà tutt’altro: anche le persone , al pari delle merci, devono essere regolamentate  quando entrano in Europa e se questo non è possibile perché vi accedono per vie illegali, allora l’unica soluzione eletta dagli Stati membri e dalla Commissione è quella dell'inasprimento dei controlli e delle misure di repressione, quali I rimpatri accelerati e forzati.

Invece, gli agricoltori europei lamentano l’ingresso, quello sì legale in base agli accordi di libero scambio, di beni agricoli che vanno ad intaccare, pur con qualità scadente ma forti di prezzi più bassi, la loro stessa esistenza sul mercato.

Quello che non si mette in evidenza è che esiste tuttavia un nesso tra I due fenomeni. Infatti gli accordi di libero scambio sono stati per anni la vera arma geopolitca dell’UE, capace di condizionare le relazioni con I paesi extra UE, imponendo loro, in cambio delle agevolazioni tariffarie, il rispetto di una serie di condizioni nel campo dei diritti umani, sociali ed ambientali.

Oggi la Tunisia è tra i paesi di partenza delle masse di uomini e donne in cerca della loro terra promessa. Ma la Tunisia , protagonista negli scorsi anni di un’illusoria rinascita democratica durante il periodo delle c.d. primavere arabe, venne fatta oggetto di particolare attenzione da parte dell’Unione Europea, che proprio per incoraggiarne la difficile transizione verso forme di governo più democratiche, abolì nel 2016 una serie di dazi, tra cui quelli sull’olio d’oliva, principale produzione di quel paese.

Le conseguenze di tale politica sui nostri agricoltori, e non certo sugli agricoltori olandesi o tedeschi, le conosciamo bene, come pure è accaduto con le arance del Marocco.

Sforzi anche generosi, ma che si sono rivelati inutili, sostituiti di recente da nuove promesse economiche in cambio  dell’impegno da parte della Tunisia  di impedire le partenze dei migranti.

Ma intanto un intero settore agricolo, in particolare nelle regioni meridionali, ha subito la nefasta combinazione di xilella, siccità e concorrenza estera inarrestabile.

Il Commissario Dombrovskis ha rivendicato davanti al Parlamento Europeo un surplus di oltre 60 miliardi del settore agro-alimentare europeo, grazie agli accordi di libero scambio come quello del 2018 con il Canada.

La domanda che c’interroga tutti quando pensiamo al futuro dell’Europa è come saprà restare in piedi in un mercato mondiale che sembra voler rigettare la globalizzazione ed attuare invece  politiche di protezionismo dall’esterno e di aggressione anche sleale verso l’esterno.  La Cina lo ha sempre fatto, in futuro potrebbero farlo anche gli Stati Uniti se dovesse essere rieletto Trump.

CLS

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Editoriale
11/02/2024

La Giornata della Commissione 12/02/2024

Non solo Africa, l'Europa impegna 1,8 miliardi in aiuti umanitari per il 2024

Oggi la Commissione europea ha annunciato che lo stanziamento in aiuti umanitari destinati alle persone in situazione di bisogno asarà pari nel 2024 a 1,8 miliardi. Si tratta di un budget stimato, che attesta l'impegno a mostrarsi presente laddove nel mondo c'è un bisogno. 

Janez Lenarčič, Commissario per la Gestione delle crisi, ha dichiarato: “All’inizio del 2024, il divario tra i bisogni umanitari e le risorse disponibili continua ad ampliarsi. Allo stesso tempo, il fabbisogno finanziario è molto elevato, mentre i conflitti si moltiplicano e la crisi climatica peggiora. Nel 2023 il deficit di finanziamento ha raggiunto nuovi record, poiché non è stato fornito nemmeno il 40% dei 56,7 miliardi di dollari necessari. Di fronte a questa preoccupante tendenza, la Commissione Europea continuerà a finanziare azioni umanitarie a favore dei più vulnerabili, chiunque essi siano e ovunque si trovino nel mondo. Continueremo a sostenere e mobilitare la comunità internazionale per colmare collettivamente questo allarmante deficit di finanziamenti. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire in modo proattivo al rafforzamento della collaborazione intersettoriale, in particolare con gli attori dello sviluppo, per aumentare la resilienza locale al fine di fornire assistenza vitale alle popolazioni in difficoltà e per allontanare quante più persone possibile dalla possibile dipendenza dagli aiuti. L’anno scorso l’UE ha compiuto un passo importante in questa direzione fissando un obiettivo volontario di RNL da accantonare per gli aiuti umanitari da parte dei nostri Stati membri. Questa responsabilità condivisa a livello globale non può, tuttavia, essere assunta solo dall’Europa. Nel 2023, oltre il 91% dei contributi proveniva da soli 20 donatori, i primi tre dei quali (compresa la Commissione Europea) hanno fornito il 58% dei finanziamenti umanitari disponibili a livello globale. Questa situazione non è sostenibile. È quindi essenziale che la comunità internazionale trovi un modo più equilibrato ed equo per finanziare gli aiuti umanitari, in base alle capacità di ciascun paese. »

Si tratta di un quadro che emerge nelle sue contraddizioni di fondo. L'Occidente ricco e responsabile soprattutto in passato dell'inquinamento di grande parte del pianeta riconosce che l'aiuto umanitario resta insufficiente e squilibrato e che il progresso dei popoli è sempre più messo a rischio.

Occorre tuttavia mettere in luce un dato: ricorda la Commissione europea che a partire dal 1992 l'aiuto fornito ha sostenuto oltre 110 paesi. Ma siccome i canali di distribuzione degli aiuti alle popolazioni locale passano attraverso le agenzie internazionali, in particolare le Nazioni Unite, accade che spesso i beneficiari finali non siano neanche in grado di apprezzarne la portata perché non ne conoscono la fonte. 

La Gran Bretagna torna in Horizon Europe

"Brexit means Brexit", ma poco tempo è trascorso per mobilitare la comunità scientifica inglese in favore del rientro nel programma di ricerca Horizon Europe tramite accordo di associazione. Così oggi la commissario per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, si recherà nel Regno Unito per celebrare la rinnovata intesa, almeno sul piano scientifico. Ecco dunque l'agenda della visita:

- nel pomeriggio a Londra, la commissaria Ivanova incontrerà il segretario di Stato per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, Michelle Donelan. IAlla loro presenza avrà luogo l'evento che celebra l'accordo di associazione presso la Royal Society, seguito da una conferenza stampa congiunta prevista per le 15:30-16:00 CET.

- la Commissaria ha visitato il Francis Crick Institute, un importante centro di ricerca biomedica con una attiva partecipazione al programma Horizon Europe. è stata accolta da Sir Paul Nurse, premio Nobel e amministratore delegato dell'istituto, ed è stata accompagnata dal ministro per l'intelligenza artificiale e l'imprenditorialità, visconte Camrose, a nome del governo britannico.

- Domani, 13 febbraio, la commissaria si recherà in visita a Edimburgo, dove incontrerà il ministro scozzese dell'istruzione superiore e perfezionamento, Graeme Dey. Visiterà poi l'Università di Edimburgo, dove incontrerà i rappresentanti senior delle principali università scozzesi. Incontrerà inoltre gli studenti e visiterà il Bayes Centre, l'Innovation Hub for Data Science and Artificial Intelligence dell'Università di Edimburgo.

 

 

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La Giornata UE
08/02/2024

I luoghi della Shoah ora saranno in rete grazie ad un finanziamento europeo

La Commissione europea ha lanciato una gara d'appalto per finanziare la crezione di una Rete tra i luoghi che hanno visto l'accadere tragico della Shoah. Il contesto è dato dall'adozione nell'ottobre 2021 della prima Strategia europea per combattere l'antisemitismo e far conoscere la cultura ed i costumi ebraici. Sotto la spinta dell'allarme legato al risorgere in Europa e altrove di forme di intolleranza antisemita, la Commissione europea ha lanciato una propria strategia articolandola su tre pilastri:  1) prevenire tutte le forme di antisemitismo; 2) proteggere e promuovere la vita ebraica, 3) promuovere la ricerca, la formazione e la memoria sui fatti della Shoah. 

Attraverso la creazione di una rete si vuole far sì che la memoria delle vittime dell'Olocausto sia conservata, e ne venga al contempo preservata la verità storica contro ogni tentativo di negazionismo sempre presente. Preseervando i siti dell'Olocausto si vuole far sì che sia le autorità locali sia le comunità facciano propria una coscienza collettiva e chiara delle atrocità accadute in Europa lo scorso secolo. 

Un'importanza particolare viene assegnata ai sopravissuti dell'Olocausto, che ancora tengono vivo il ricordo di quei fatti. E' una generazione che sta scomparendo, e quindi ancora più urgente e vitale valorizzarne il contributo di testimoni. 

I siti dell'Olocausto sono rappresentati dq uei luoghi - campi di concentramento nazisti, luoghi dove avvennero le fucilazioni, punti di deportazione e luoghi dove gli ebrei vennero nascosti - che insieme combinano un mosaioco della tragedia della Shoah.

ha dichiarato il Vice - Presidente Schinas : Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un’ondata allarmante di crimini d’odio antisemiti, discorsi di odio, miti di cospirazione e disinformazione che ci ricordano i capitoli più oscuri della nostra storia. Dobbiamo concentrarci sulla preservazione dei luoghi segnati dall’Olocausto, così da non dimenticare mai cosa succede quando lasciamo che l’antisemitismo e altre forme di odio si diffondano senza problemi”.

La gara d'appalto è del valore di 3 milioni di euro. La scadenza per parteciparvi è il 24 maggio. Informazioni maggiori qui:

https://ted.europa.eu/en/notice/-/detail/80397-2024

 

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Focus
07/02/2024

La Giornata della Commissione 08/02/2024

Rinviate le scadenze per l'adozione di alcuni standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità

La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di rinviare di due anni il termine per l'adozione degli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità (ESRS) specifici per settore. L proposta di rinvio fa parte del programma di lavoro della Commissione 2024 per ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%.

La Direttiva su Corporate Sustainability Reporting (CSRD) impone a tutte le grandi aziende e alle PMI quotate di rendicontare utilizzando standard obbligatori comuni. La CSRD comprende disposizioni per l'adozione di standard specifici per settore. L’accordo raggiunto ieri posticipa la scadenza per questi standard settoriali dalla metà del 2024 alla metà del 2026. Ciò darà alle aziende più tempo per conformarsi agli standard orizzontali adottati nel luglio 2023, che si applicano a tutte le aziende, indipendentemente dal settore economico. Inoltre, la CSRD stabilisce standard separati per le società extra-UE; anche in questo caso   il termine per l’adozione viene posticipato da metà 2024 a metà 2026.

Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Questa decisione dimostra che ascoltiamo le preoccupazioni delle imprese e stiamo rispondendo. La rendicontazione sulla sostenibilità da parte delle aziende è fondamentale per la transizione verde e per la trasparenza nei confronti degli investitori. Nel medio e lungo termine obblighi di reporting standardizzati significano minori oneri per le aziende, non maggiori. Ma comprendiamo che il ritmo del cambiamento può rappresentare una sfida per molte aziende. Ecco perché sono lieto che il Consiglio e il Parlamento abbiano concordato con la nostra proposta di concedere più tempo per adottare standard di rendicontazione specifici per settore. Ciò è pienamente coerente con il nostro obiettivo di ridurre i requisiti complessivi di rendicontazione”.

Eliminato definitivamente qualunque uso del mercurio tossico in Europa

Raggiunto 'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di revisione del regolamento sul mercurio. Data la disponibilità di alternative, il nuovo regolamento vieterà i residui utilizzi ancora in corso del mercurio nell’UE. Proibendo l’uso l'uso del mercurio nell'amalgama per le occlusioni dentali a partire dal 1° gennaio 2025 e introducendo il divieto di produzione, importazione ed esportazione di alcune lampade contenenti mercurio, questo regolamento proteggerà ulteriormente gli europei dal mercurio tossico. Ciò rappresenta un importante passo avanti per salvaguardare la salute umana e per apportare significativi benefici ambientali, in linea con l’ambizione di “Inquinamento Zero” dell’UE.

Gli Stati membri dovranno passare dall’amalgama dentale ai materiali per otturazioni dentali privi di mercurio. Dovranno inoltre cessare la produzione e l’esportazione di lampade contenenti mercurio, sostituendole invece con alternative prive di mercurio come i LED, che sono anche più efficienti dal punto di vista energetico. Queste misure sono in linea con quelle adottate nell’ambito di altre normative UE, come il Regolamento sulla restrizione delle sostanze pericolose (RoHS).

La Commissione lancia una consulatazione sulla bozza di linee guida ai sensi del Digtital Service Act (DSA) per l’integrità elettorale

Oggi la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni sulla bozza di linee guida del Digital Services Act (DSA) sull’integrità dei processi elettorali. Queste sono le prime linee guida in assoluto ai sensi dell’articolo 35 del DSA e mirano a presentare alle piattaforme online di grandi dimensioni e ai motori di ricerca le migliori pratiche e le possibili misure per mitigare i rischi sistemici sulle loro piattaforme che potrebbero minacciare l’integrità dei processi elettorali democratici.

La bozza di linee guida fornisce esempi di potenziali misure di mitigazione relative ai rischi legati alle elezioni, misure di mitigazione specifiche legate ai contenuti di intelligenza artificiale generativa, la pianificazione di misure di mitigazione del rischio prima o dopo un evento elettorale e orientamenti specifici per le elezioni del Parlamento europeo.

Ai sensi dell’articolo 35 della DSA la Commissione, insieme ai Coordinatori per i Servizi Digitali degli Stati membri, può emanare linee guida in relazione a rischi specifici, presentare migliori pratiche e raccomandare possibili misure di mitigazione. La consultazione è aperta  fino al 7 marzo 2024 al seguente link:

https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/DSA-election-only-questions

Resi noti i 27 vincitori del  concorso europeo per giovani traduttori  di quest'anno

La Commissione Europea annuncia i 27 giovani vincitori del 17° concorso europeo Juvenes Translatores rivolto alle scuole secondarie. Il tema di quest’anno era “Il coraggio di fare la differenza”. Oltre tremila partecipanti hanno messo alla prova le proprie competenze linguistiche scegliendo di tradurre un testo tra due delle 24 lingue ufficiali dell'UE. Sebbene l’inglese svolga un ruolo importante, delle 552 combinazioni linguistiche disponibili, gli studenti di 701 scuole ne hanno utilizzate 155, tra cui dal rumeno allo svedese e dal ceco al danese.

Gli studenti partecipanti al concorso hanno avuto l'opportunità di scoprire l'affascinante mondo della traduzione. Come ha detto uno studente di una scuola austriaca: “Juvenes Translatores per me non è stato solo un concorso, ma anche un'opportunità per conoscere la traduzione. Un’esperienza, una consapevolezza che mi ha permesso di riconoscere quanto le lingue possano essere diverse, ma che in fondo ci uniscono tutti. »

I traduttori della Commissione europea hanno selezionato un vincitore per ciascun paese dell'UE, insieme con 247 studenti che hanno ricevuto una menzione specialie per l'eccellenza delle loro traduzioni. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il 21 marzo 2024.

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La Giornata UE