Notizie

Informazione agile sull'Unione Europea

Ordina per
27/09/2024

Il killer silenzioso in Europa e nel mondo

All'Assemblea Generale delle nazioni Unite non si trova l'accordo per imporre la pace ai troppi conflitti in atto, ma almeno si è raggiunta l'unità d'intenti per combattere il killer silenzioso responsabile, in maniera diretta e indiretta, nel solo 2021 della morte di quasi 6 milioni di persone: la resistenza agli antibiotici.

Contestualmente l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Borrell ribattezzava il massimo organo dell'ONU a presidio della pace mondiale, definendolo Consiglio di Insicurezza. Chiamare le cose con il proprio nome obbliga a riconoscerne la verità di fondo. A nulla infatti, per ora, è valsa la richiesta congiunta da parte della UE ed altri 11 paesi, tra cui Emirati Arabi, Arabia Saudita e Quatar, per un cessate il fuoco in Libano.

Due minacce esistenziali, una invisibile, l'altra sotto i riflettori dei media di tutto il mondo interrogano sul futuro della governance mondiale, da più parti auspicato per far fronte alle autentiche sfide comuni: l'ambiente e la salute, del resto strettamente connesse.

Resta fuori, invece, l'utopia a lungo coltivata sulle ceneri della seconda guerra mondiale che mettendo insieme, allo stesso tavolo,  i king/queenmakers del mondo servisse a frenarne le derive espansionistiche. 

Oggi quell'architettura piramidale è messa in discussione non nel nome di un principio di democrazia paritaria, ma perchè i c.d. grandi della terra , o almeno alcuni di essi, vogliono di nuovo spartirsi il mondo.

E l'Europa che farà?

CLS

Dettagli →
Argomento
Editoriale
26/09/2024

Quante volte l'Europa si è interrogata sul suo futuro

La prima volta che lo ha fatto in forma partecipata è stato con la Conferenza sul Futuro dell'Europa nel 2021, che avrebbe dovuto essere un grande esercizio di democrazia prospettica, capace di aprirsi al cambiamento e di ascoltare i suoi cittadini. In realtà, considerandola a due anni dalla sua conclusione, si è dimostrata poco più di un'esercitazione in grande stile che, sebbene la minaccia del nemico si sia già fatta avanti, non riesce a tradursi in una concreta mobilitazione.

Oggi, all'inizio di una legislatura e di un nuovo ciclo istituzionale con il rinnovo di tutte le cariche europee, si moltiplicano le voci nel deserto che invano annunciano la necessità di un cambiamento radicale, pena la fine della stessa Europa.

Perché? Contraddizioni interne, mancanza di coesione, frammentazione politica? Le ricette per recuperare competitività o per aumentare le capacità di difesa e l'autonomia strategica sono sul tavolo, ma rischiano di finire nel cassetto. 

Osservando i fatti nella loro evidenza si constata che l'Europa ha fallito o sta fallendo nella missione di stare come torre ferma, baluardo di pace sferzato dai venti di guerra che soffiano da più direzioni. E invece così non è stato. 

Manca una visione europea di pace, perchè mancano ponti con quel resto del mondo, di spropositate dimensioni, che affrancatosi dal giogo coloniale, oggi si riversa ai confini dell'Europa in cerca di un futuro. e l'Europa che fa? Si organizza per "intercettare" quella massa scomposta di umanità in fuga e rispedirla indietro. In questo modo i tanri canali di sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo, in particolare dell'Africa, e le tante iniziative per stabilire relazioni di collaborazione vengono ad essere ricoperte dalla rappresentazione distorta e infamante di un continente vecchio, ricco e indifferente; paradigma di una nuova forma di colonialismo. 

Si corre ai ripari. Si moltiplicano le dichiarazioni di una cooperazione alla pari, win-win, per non dover ammettere che oggi siamo noi, i ricchi europei, ad avere bisogno delle materie prime critiche custodite nella cassaforte africana. 

Siamo alla vigilia di cambiamenti, chissà se radicali o tali da accelerare le più pessimistiche visioni del futuro. 

CLS

Dettagli →
Argomento
Editoriale
26/09/2024

Lotta comune alla resistenza agli antibiotici

Ieri n occasione della riunione ministeriale ad alto livello tenutasi a New York, i paesi membri delle Nazioni Unite, compresi gli Stati membri dell'UE, e l'UE si sono impegnati a intraprendere azioni concrete per affrontare la resistenza antimicrobica in tutti i settori, attraverso un approccio "One Health" che riconosce che la salute umana, animale e ambientale è intrinsecamente legata.

I leader politici si sono impegnati a favore di una serie di misure per affrontare la resistenza antimicrobica, tra cui il miglioramento della prevenzione, della sorveglianza, del monitoraggio, del finanziamento, dell'accesso, dell'innovazione e della sensibilizzazione. Tra gli impegni contenuti nella dichiarazione odierna figurano:

  • L'obiettivo di ridurre del 10 % il numero di decessi a livello mondiale dovuti alla resistenza antimicrobica batterica entro il 2030.
  • L'attuazione di piani d'azione nazionali da parte di tutti i paesi per affrontare la resistenza antimicrobica attraverso l'approccio "One Health".
  • L'istituzione di un gruppo indipendente per un'azione basata su dati concreti contro la resistenza antimicrobica. Il panel, che l'UE contribuirà a finanziare con 2.5 milioni di EUR nel 2025, raccoglierà e consoliderà i dati sulla resistenza antimicrobica e fornirà orientamenti ai responsabili politici di tutto il mondo.
  • L'uso dei quadri esistenti per lo scambio di esperienze e migliori pratiche e per valutare i progressi compiuti nell'attuazione dei piani d'azione nazionali, ispirandosi agli orientamenti scientifici di cui sopra. Le riunioni ministeriali periodiche faranno il punto sui progressi compiuti a livello mondiale.
  • Un impegno a ridurre in modo significativo l'uso di antibiotici nel settore agroalimentare entro il 2030.
  • La promozione di finanziamenti sostenibili, con particolare sostegno ai paesi a basso e medio reddito, e la mappatura dei finanziamenti disponibili per la resistenza antimicrobica.

A livello dell'UE, la resistenza antimicrobica è una delle principali priorità in materia di sanità pubblica, che si riflette nell'azione intrapresa per affrontarla a tutti i livelli dell'ecosistema. Tra le principali misure dell'UE per affrontare la resistenza antimicrobica figurano gli obiettivi di riduzione del consumo di antibiotici negli esseri umani, le norme per limitare gli antibiotici nel bestiame, gli investimenti in ricerca e sviluppo per sostenere lo sviluppo di nuovi antibiotici e il rafforzamento del monitoraggio ambientale per evitare che i residui di antibiotici contaminino il suolo e l'acqua.

Inoltre, questa settimana la Commissione ha anche lanciato una nuova campagna per promuovere una maggiore consapevolezza della resistenza antimicrobica tra i giovani e affrontare la resistenza antimicrobica attraverso un approccio che coinvolga tutta la società. L'UE è inoltre un convinto sostenitore di una risposta "One Health" più forte alla minaccia della resistenza antimicrobica a livello mondiale.

(fonte: Commissione europea)

Dettagli →
Argomento
Focus
25/09/2024

E' tempo di intelligenza artificiale, nasce un Patto per le imprese

Forse la sfida esistenziale di cui parla il rapporto Draghi è anche questa: riuscire a coniugare l'intelligenza artificiale con i principi ed i valori che sono alla base del nostro essere europei, cioè eredi una tradizione umanistica, filosofica e religiosa di incomparabile significato. 

L'Europa si è dotata della prima normativa al mondo sull'intelligenza artificiale e prosegue nel suo sforzo di "contagiare" in senso positivo il maggior numero di imprese della sua visione di un'AI antropocentrica, almeno nelle intenzioni.

Sono già cento le imprese che hanno accettato di firmare iil patto dell'UE sull'intelligenza artificiale (IA). Tra i firmatari figurano le multinazionali e le piccole e medie imprese (PMI) europee di diversi settori, tra cui l'informatica, le telecomunicazioni, l'assistenza sanitaria, le banche, l'industria automobilistica e l'aeronautica. I firmatari del patto s'impegnano su base volontaria a rispettare ed applicare i principi della legge sull'IA prima della sua entrata in vigore ed a mantenere una costante collaborazione con  l'Ufficio dell'UE per l'IA e tra tutti i portatori di interessi pertinenti, compresi l'industria, la società civile e il mondo accademico. 

E' un passo importante se si presta attenzione che tra i firmatari figurano imprese multinazionali del calibro di Amazon Europe e Google, già finite nel mirino della Commissione europea per potenziali violazione del Digital Service Act.

Gli impegni volontari previsti dal  patto dell'UE per l'IA icorrispondono ad almeno tre azioni fondamentali:

  • Adattare la governance dell'impresa ai principi stabiliti dalla nuova normativa europea  del AI Act 
  • Mappare i sistemi di IA ad alto rischio: Individuare i sistemi di IA che potrebbero essere classificati come ad alto rischio ai sensi della legge sull'IA
  • Promuovere l'alfabetizzazione e la consapevolezza in materia di IA tra il personale, garantendo uno sviluppo etico e responsabile dell'IA.

Oltre a questi impegni fondamentali, la metà dei firmatari si è impegnata ad assumerne ulteriori, tra cui la garanzia della sorveglianza umana, l'attenuazione dei rischi e l'etichettatura trasparente di alcuni tipi di contenuti generati dall'IA, come i deepfake. Le imprese sono invitate ad aderire al patto per l'IA e a impegnarsi a favore del nucleo e degli impegni aggiuntivi in qualsiasi momento fino alla piena applicazione della legge sull'IA.

La legge sull'IA è entrata in vigore il 1º agosto 2024. Alcune disposizioni della legge sull'IA sono già pienamente applicabili. L'intera legge sull'IA sarà pienamente applicabile 2 anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni: i divieti entreranno in vigore dopo sei mesi, le norme di governance e gli obblighi per i modelli di IA per finalità generali diventeranno applicabili dopo 12 mesi e le norme per i sistemi di IA integrati nei prodotti regolamentati si applicheranno dopo 36 mesi. 

 

 

Dettagli →
Argomento
Focus
23/09/2024

La Giornata della Commissione 23/09/2024

Aiuti agli agricoltori colpiti dalle alluvioni in cinque paesi europei

Oggi la Commissione ha proposto di stanziare 119,7 milioni di euro per sostenere gli agricoltori di Bulgaria, Germania, Estonia, Italia e Romania che sono stati colpiti da eventi climatici eccezionalmente avversi, in primavera e all'inizio dell'estate.

La Commissione ha proposto di stanziare 10,9 milioni di euro alla Bulgaria, 46,5 milioni di euro alla Germania, 3,3 milioni di euro all'Estonia, 37,4 milioni di euro all'Italia e 21,6 milioni di euro alla Romania. Rappresenta una forma di risarcimento per gli agricoltori  che hanno perso parte della loro produzione e, di conseguenza, parte del loro reddito. Tali importi possono essere integrati fino al 200% con fondi nazionali.

La proposta della Commissione sarà discussa con tutti gli Stati membri, la decisione finale verrà presa alla  riunione del Comitato per l'organizzazione comune dei mercati agricoli del 7 ottobre.

I prezzi dei biglietti ferroviari dovrebbero ridursi, secondo uno studio europeo sulla libera concorrenza nel settore, ma non in Italia

Uno studio pubblicato oggi dalla Commissione evidenzia i vantaggi di una maggiore concorrenza nel mercato ferroviario, sia per i passeggeri che per i servizi ferroviari di trasporto merci. Secondo lo studio, l’aumento della concorrenza in alcune parti del mercato ferroviario dell’UE in seguito all’apertura del mercato ha portato a riduzioni significative dei prezzi dei biglietti passeggeri e dei costi di trasporto merci.

I vantaggi sono visibili in tutti i segmenti del mercato ferroviario, compreso una maggiore concorrenza nei servizi ferroviari per ipasseggeri, nei collegamenti con obblighi di servizio pubblico (OSP) e per le  merci. In Italia, ad esempio, secondo questo studio l’accesso al mercato aperto avrebbe portato ad una riduzione del 31% dei prezzi dei biglietti, mentre l’Austria ha visto un aumento del 41% nella frequenza del servizio. Questi due esempi illustrano come la concorrenza possa migliorare sia l’accessibilità finanziaria che la qualità del servizio. Lo studio dimostra che la concorrenza può apportare vantaggi quali tariffe più basse, maggiore frequenza, maggiore comodità e riduzione della spesa pubblica.

Nel mercato degli OSP, dove le imprese operano con il sostegno finanziario degli Stati  in quanto sebbene forniscono servizi essenziali ma commercialmente non redditizi, la Francia ha registrato miglioramenti significativi. Attraverso gare d'appalto la frequenza di alcune linee ferroviarie è aumentata fino al 110%, parallelamente all'introduzione di nuovo materiale rotabile. Nel mercato del trasporto merci ferroviario, la concorrenza ha portato a una riduzione dei prezzi e dei costi operativi, nonché a un leggero aumento della domanda, in particolare per il trasporto intermodale. Ad esempio in Germania, dove si è avuta una  crescita stabile e resiliente del settore ferroviario.

Settimana della libera concorrenza nelle relazioni UE-Africa

Funzionari ed esperti dell'UE e dell'Africa si incontreranno a Bruges dal 23 al 27 settembre 2024 per discutere della loro cooperazione in materia di diritto della concorrenza e applicazione delle norme. I partecipanti discuteranno dei recenti sviluppi nel diritto della concorrenza dell'UE, tra cui l'economia del diritto della concorrenza, gli accordi verticali, i cartelli, la condotta unilaterale e gli studi di mercato. Particolare attenzione sarà data all'applicazione del diritto della concorrenza nel settore dell'approvvigionamento alimentare e dei prezzi elevati dei prodotti alimentari.

La Settimana della concorrenza UE-Africa si svolge ogni anno dal 2022 ed è organizzata dalla Commissione e finanziata dall'UE. Offre cooperazione tecnica, tra le altre cose, alle autorità garanti della concorrenza in Africa e mira a creare una nuova piattaforma per lo scambio e il dialogo sulla politica della concorrenza e l'applicazione tra le autorità garanti della concorrenza nazionali e regionali in Africa e nell'UE. La Settimana della concorrenza rafforza i contatti tra le autorità partecipanti e i funzionari e i professionisti europei. Offre inoltre ai partecipanti approfondimenti specifici sui nuovi sviluppi politici della Commissione e sull'approccio dell'UE a una serie di argomenti chiave affrontati dalle autorità garanti della concorrenza.
Invia commenti

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
23/09/2024

Adesso è la Cina ad accusare l'Europa di concorrenza sleale

Oggi la Commissione ha avviato una richiesta di consultazione presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), contestando l'avvio da parte della Cina di un'indagine antisovvenzioni sulle importazioni di determinati prodotti lattiero-caseari dall'UE. Si tratta della  prima volta che l'UE decide di contestare un'indagine nella sua fase di avvio e questo per contrastare la politica della Cina di adottare misure di difesa commerciale, basate su accuse discutibili e prove insufficienti.

La Commissione ha monitorato le indagini sin dall'inizio, in piena collaborazione con i produttori esportatori dell'UE e le autorità degli Stati membri. La Commissione è determinata a fare pieno uso di tutti i mezzi legali disponibili per difendere l'industria dell'UE dall'abuso degli strumenti di difesa commerciale. Le consultazioni richieste oggi dall'UE rappresentano il primo passo nei procedimenti di risoluzione delle controversie dell'OMC. Se non dovessero portare a una soluzione soddisfacente, l'UE potrebbe richiedere che l'OMC istituisca un panel per decidere su questa indagine.

I fatti riasalgono al 21 agosto 2024, quando la Cina ha deciso di avviare un'ndagine sui prodotti lattiero-caseari europei.. L'indagine riguarda il latte liquido e la panna con un contenuto di grassi superiore al 10% e vari tipi di formaggio provenienti dall'UE. L'indagine prende di mira i sussidi nell'ambito della politica agricola comune dell'UE nonché alcuni programmi nazionali e regionali. La Commissione è convinta che questi regimi di sussidi siano pienamente in linea con le norme internazionali e non stiano causando danni all'industria lattiero-casearia cinese.

Estremamente interessante i possibili sviluppi di questa vicenda, perchè è innegabile che la PAC rappresenta un regime forte di sussidi, ma è altrettanto vero che non esiste paese al mondo che non intervenga quando si tratta di produzioni primarie e vitali. Vedremo, visto che sa tanto in realtà di ritorsione contro i dazi elevatissimi applicati ancora in via temporanea sulle auto elettriche cinesi, quelli sì capaci di sgominare qualunque forma di concorrenza.

CLS

Dettagli →
Argomento
Focus
19/09/2024

La Giornata della Commissione 19/09/2024

Ancora i PFAS ed il nuovo stop da parte dell'Europa.

Oggi la Commissione ha adottato nuove misure ai sensi di REACH, la legislazione dell'UE sulle sostanze chimiche, per proteggere la salute umana e l'ambiente limitando l'uso dell'acido undecafluoroesanoico ("PFHxA") e delle sostanze correlate al PFHxA. Questi sottogruppi di sostanze per  e polifluoroalchiliche (“PFAS”) sono molto persistenti e mobili nell'acqua e il loro utilizzo in alcuni prodotti comporta un rischio inaccettabile per la salute umana e l'ambiente.

La restrizione PFHxA adottata oggi si concentra sugli usi per i quali il rischio non è adeguatamente controllato, sono disponibili alternative e i costi socioeconomici saranno limitati rispetto ai benefici per la salute umana e l’ambiente. La restrizione proibirà la vendita e l’uso di PFHxA nei prodotti tessili di consumo, come le giacche antipioggia; imballaggi alimentari, come scatole per pizza; miscele di consumo, come spray impermeabilizzanti; cosmetici, come prodotti per la cura della pelle; e in alcune applicazioni della schiuma antincendio, ad esempio per corsi di formazione e test, senza compromettere la sicurezza. Ciò non pregiudica altre applicazioni di PFHxA, ad esempio nei semiconduttori, nelle batterie o nelle celle a combustibile per l’idrogeno verde.

La restrizione PFHxA entrerà in vigore dopo periodi transitori compresi tra 18 mesi e 5 anni, a seconda dell'uso, lasciando il tempo per sostituirla con alternative più sicure.

Mobilità dei ricercatori europei, nuovo bando del programma Horizon Europe

Oggi la Commissione lancia un nuovo bando per progetti con una dotazione di 99,5 milioni di euro nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie Staff Exchange (MSCA), che fanno parte del programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe. L’invito mira a promuovere l’innovazione e il trasferimento di conoscenze attraverso scambi di personale e partenariati internazionali tra i principali istituti di ricerca nell’UE, nei paesi associati a Horizon Europe  e in tutto il mondo. Si prevede che il bando finanzierà circa 90 progetti. La scadenza per le domande è il 5 febbraio 2025.

I progetti selezionati consentiranno ai ricercatori, nonché al personale coinvolto nelle attività di ricerca, di condividere conoscenze e idee in tutte le fasi della catena dell'innovazione. I programmi di scambio offrono l'opportunità di andare all'estero, espandere le reti, apprendere nuove competenze, condividere conoscenze e condurre ricerche all'avanguardia. Dal 2025, oltre a Canada e Giappone, anche India e Brasile hanno istituito sistemi di cofinanziamento per integrare il finanziamento dei progetti MSCA che coinvolgono organizzazioni di questi paesi.

L'UE e l'OCSE lanciano un Osservatorio sulle carriere nella ricerca e innovazione 

Oggi, la Commissione e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), con il supporto del programma Horizon Europe, hanno lanciato il Research and Innovation Careers Observatory (ReICO). Questa iniziativa fornirà dati affidabili sulle carriere nella ricerca e nell'innovazione nei paesi dell'UE e dell'OCSE. Offrire ai ricercatori e agli innovatori carriere interessanti è fondamentale per aumentare la competitività europea e trattenere i talenti. E' questa una priorità strategica contenuta anche nelle raccomandazione del rapporti Draghi sulla competitività.

Iliana Ivanova, Commissaria per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha affermato: "L'Europa deve attrarre e trattenere i talenti della ricerca per sostenere la sua prosperità e competitività. Le politiche solide che mirano a raggiungere questo obiettivo devono basarsi su dati affidabili. È qui che entra in gioco l'Osservatorio sulle carriere nella ricerca e nell'innovazione: colmerà le lacune nei dati sulle carriere nella ricerca in Europa e fornirà informazioni ai decisori politici, nonché ai ricercatori stessi e alle loro organizzazioni. È un importante passo avanti nei nostri sforzi per rafforzare le carriere nella ricerca nello Spazio europeo della ricerca".

La cerimonia di firma per l'inizio ufficiale del progetto si è tenuta a Bruxelles alla conferenza "European Research Area: Fostering Greater Integration. Advancing Competitiveness". ReICO fornirà dati e analisi su base annuale, a partire dal 2025, e saranno accessibili dalla European Research Area Talent Platform. ReICO si baserà sulle competenze dell'OCSE, fornendo dati e approfondimenti che consentano ai decisori politici di sviluppare politiche basate su prove per rafforzare le carriere nella ricerca. Ciò sarà di fondamentale importanza in aree come la precarietà, le competenze o la mobilità dei ricercatori. L'osservatorio avvantaggerà anche la più ampia comunità di ricerca e innovazione, comprese le organizzazioni di ricerca e gli individui, consentendo scelte informate. Il primo set di dati è previsto per la prima metà del 2025 e verrà aggiornato su base annuale.

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
19/09/2024

Nuovo studio europeo sull'AI generativa e mondi virtuali

La Commissione europea ha pubblicato un policy brief sulla concorrenza nell'intelligenza artificiale generativa ("IA") e nei mondi virtuali a seguito dei due inviti a presentare contributi lanciati a gennaio 2024. L'obiettivo degli inviti a presentare contributi era comprendere meglio il potenziale impatto di queste tecnologie trasformative sulla concorrenza in Europa, per garantire che i loro potenziali benefici in termini di prezzi e innovazione possano essere goduti sia dai cittadini che dalle imprese.

Il policy brief esplora le dinamiche di mercato, le tendenze emergenti e le barriere all'ingresso in questi settori e suggerisce elementi di un quadro preliminare per l'analisi dei possibili danni e vantaggi in termini di efficianeza. In particolare, esamina quali tipi di preoccupazioni anticoncorrenziali potrebbero emergere e i possibili strumenti per affrontarle, tra cui l'applicazione delle norme antitrust e il controllo delle fusioni, nonché il Digital Markets Act ("DMA").

Data la natura dirompente di queste tecnologie e i rischi che potrebbero comportare, la Commissione continuerà a monitorare attivamente i settori dell'IA e dei mondi virtuali, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire che questi nuovi mercati rimangano competitivi, contendibili ed equi. L'odierno policy brief del personale non rappresenta una posizione assunta dalla Commissione a questo riguardo.

Il policy brief segue due inviti a presentare contributi lanciati a gennaio 2024, un workshop organizzato a giugno 2024, nonché interviste con le principali parti interessate e indagini di mercato parallele. Le osservazioni ricevute in risposta agli inviti a presentare contributi e una registrazione del workshop sono state pubblicate oggi insieme al policy brief.

Testo del policy brief nella sezione in abbonamento

Dettagli →
Argomento
Focus
18/09/2024

La Giornata della Commissione 18/03/2024

La Commissione raccomanda di avviare negoziati con Islanda, Liechtenstein e Norvegia per un nuovo accordo sulle emergenze sanitarie nel settore delle contromisure mediche

La decisione fa seguito alla dichiarazione congiunta del dicembre 2023 del vicepresidente esecutivo Šefčovič e del commissario Kyriakides, che accolgono con favore la volontà dei tre Stati facenti parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) di promuovere una più stretta cooperazione con l’UE sulla preparazione e risposta sanitaria.

In risposta alla pandemia di Covid-19, l’UE ha adottato diverse misure per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere, che comprendono i  regolamenti sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, un ruolo rafforzato per l’Agenzia europea per i medicinali e l’estensione del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Questi tre atti legislativi sono già stati integrati nell'accordo SEE con i tre paesi.

Sebbene la preparazione e la risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere siano disciplinate dalla legislazione esistente ai sensi dell’accordo SEE, le misure di emergenza sanitaria nel settore delle contromisure mediche coinvolgono meccanismi politici che sono attualmente in gran parte esclusi dal suo campo di applicazione. I negoziati sul nuovo accordo con gli Stati EFTA-SEE mireranno a consentire una più stretta cooperazione con l'UE in questo settore.

Settore energia, al via la seconda lista di progetti di comune interesse europeo.

Oggi, la Commissione europea ha aperto un nuovo bando per progetti di infrastrutture energetiche che vogliono ottenere lo status di Progetti di interesse comune (PCI) o Progetti di interesse reciproco (PMI) ai sensi del Regolamento sulla rete transeuropea per l'energia (TEN-E). Diventare PCI o PMI consente ai progetti di infrastrutture energetiche di beneficiare di procedure di autorizzazione semplificate e di ammissibilità ai finanziamenti UE nell'ambito della  Connecting Europe Facility. Una volta adottato, questo sarà l'ultimo elenco dell'Unione supportato dall'attuale Quadro finanziario pluriennale. Per il periodo 2021-2027, il budget rimanente disponibile per CEF-Energia è di circa 3,5 miliardi di euro.

Gli investimenti in infrastrutture e tecnologie per l'energia pulita, come le energie rinnovabili, le infrastrutture di rete e le reti di CO2, sono una delle priorità strategiche indicate nelle linee guida politiche della Presidente von der Leyen, che proporrà  un nuovo Clean Industrial Deal  nei primi 100 giorni del prossimo mandato.

Il bando  selezionerà il secondo elenco  di progetti di interesse comune e progetti di interesse reciproco, la cui adozione da parte della Commissione è prevista entro la fine del 2025.  I progetti nei settori  dell'elettricità, dell'idrogeno e degli elettrolizzatori avranno tempo fino al 18 novembre 2024 per presentare domanda. Per reti elettriche intelligenti, reti del gas intelligenti, CO2 e progetti per porre fine all'isolamento energetico di Cipro e Malta, il bando rimarrà aperto fino al 18 dicembre 2024. Per poter essere inclusi nell'elenco di PCI e PMI, i progetti candidati in elettricità e idrogeno devono rientrare nei Piani di sviluppo decennale della rete (TYNDP) del 2024, elaborati  dalla Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione per l'elettricità (ENTSO-E) o per il gas (ENTSOG).

 

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
16/09/2024

La Giornata della Commissione 16/09/2024

Stabiliti i contingenti di pesca per il Mediterraneo ed il Mar Nero nel 2025

La Commissione rende note le quantità di pescato permesse per il 2025 nel  Mediterraneo e nel Mar Nero. La proposta intende favorire  la gestione sostenibile degli stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero e rispetta gli impegni politici assunti nelle dichiarazioni MedFish4Ever e Sofia. Le restanti quote di pesca saranno indicate dopo i risultati della sessione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (GFCM) e la pubblicazione di nuovi pareri scientifici previsti per metà novembre da parte del Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (STECF).

Nel Mediterraneo occidentale, la proposta limita le capacità di pesca per i pescherecci a strascico e l'utilizzo di palangari, impone dei limiti di cattura per i gamberi di acque profonde e un meccanismo di compensazione per i pescherecci a strascico. Queste misure s'inquadrano nel piano di gestione pluriennale (MAP) del Mediterraneo occidentale, che da gennaio 2025 e dopo un periodo transitorio di cinque anni, prevederà degli intervalli di rendimento massimo sostenibile (MSY), ovvero la quantità massima di pesce che i pescatori possono catturare dal mare senza comprometterne la rigenerazione e la produttività. 

Inoltre, sempre nel Mediterraneo la Commissione estende l'attuazione del MAP anche per la  lampuga comune e introduce  graduali riduzioni del pescato  per l'orata nera e per i gamberi di acque profonde. Nel Mar Adriatico, la proposta riguarda gli stock di pesci demersali e di piccoli pelagici. Nel Mar Nero, la proposta include limiti di cattura e quote per lo spratto e il rombo chiodato.

Sulla base di quanto raccomandato dalla Commissione, il Consiglio stabilirà, il 9 e 10 dicembre, l'assegnazione delle capacità di pesca. Il regolamento dovrebbe applicarsi a partire dal 1° gennaio 2025.

La Germania richiede la seconda tranche di finanziamenti del Piano di ripresa e resilienza

Da noi in Italia ogni rata del PNRR autorizzata da Bruxelles viene pubblicizzata con grande enfasi. Vediamo in altri paesi come si stanno comportando, prendendo spunto dalla notizia che oggi tocca alla Germania richiedere l'erogazione della seconda rata. 

Infatti, Il 13 settembre la Commissione ha ricevuto dalla Germania la seconda richiesta di pagamento per 13,5 miliardi di euro in sovvenzioni (al netto del prefinanziamento) nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). 

La seconda richiesta di pagamento della Germania riguarda  riforme nei settori dell'energia eolica onshore e offshore, nonché nell'istruzione e formazione, con investimenti a supporto di 1 milione di studenti. I settori coperti dalle riforme includono anche l'assistenza sanitaria, con, ad esempio, la digitalizzazione degli uffici sanitari pubblici e la digitalizzazione della pubblica amministrazione attraverso la fornitura di 215 servizi pubblici digitali. Anche la riduzione della burocrazia per l'autorizzazione delle energie rinnovabili, la rete elettrica, i trasporti e l'edilizia abitativa sono inclusi nei settori delle riforme. La richiesta copre anche importanti investimenti in settori tra cui il supporto finanziario per cittadini e aziende per l'acquisto di un totale di 320.000 auto elettriche o a basse emissioni e il finanziamento per 689.000 punti di ricarica. Gli investimenti riguardano anche l'idrogeno rinnovabile, la microelettronica e le tecnologie della comunicazione, l'istruzione e l'assistenza della prima infanzia e la modernizzazione degli ospedali.

La Commissione esaminerà la richiesta alla luce  del raggiungimento da parte della Germania dei risultati ottenuti nelle riforme come stabilito  dal omitato economico e finanziario del Consiglio. Il piano complessivo di ripresa e resilienza della Germania sarà finanziato con 30,3 miliardi di euro in sovvenzioni.

Assegnati i premi Erasmus per il benessere a scuola

La Commissione ha annunciato i vincitori del premio europeo per l'insegnamento innovativo del 2024. In questa edizione sono stati premiati 96 progetti Erasmus+ in oltre 30 paesi europei ed extra-europei.. I progetti vincitori di questa edizione si richiamano ad  argomenti chiave come la salute fisica e mentale, la promozione delle competenze sociali ed emotive, una maggiore capacità di fare scelte sane, la creazione di ambienti scolastici e di classe che promuovano relazioni positive, la collaborazione, l'apprendimento e lo sviluppo personale e molto altro.

Lanciato nel 2021, il premio celebra i risultati ottenuti dagli  insegnanti e dalle scuole coinvolte nei progetti Erasmus+. In collaborazione con le agenzie nazionali Erasmus+, i progetti selezionati sono suddivisi in quattro categorie specifiche: 17 progetti nella categoria Educazione e cura della prima infanzia, 27 progetti nella categoria Istruzione primaria, 31 progetti nella categoria Istruzione secondaria e 21 progetti nella categoria Scuole di istruzione e formazione professionale.

La presentazione dei progetti vincitori sarà disponibile su diverse piattaforme, tra cui il sito web dell'European Innovative Teaching Award, i canali social di Erasmus+, il portale European Education Area e la piattaforma European School Education. Inoltre, gli insegnanti premiati avranno l'opportunità di presentare i loro progetti e condividere le migliori pratiche con un pubblico più ampio durante l'evento "European Innovative Teaching Award event 2024" che si terrà il 14-15 novembre a Bruxelles e online.

 

 

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
13/09/2024

La Giornata della Commissione 13/09/2024

Ancora una deroga per aiutare gli agricoltori europei colpiti dal maltempo.

La Commissione ha autorizzato gli Stati membri a versare anticipi più elevati dai fondi della Politica agricola comune (PAC) ai produttori agricoli, per aiutarli ad affrontare i problemi di liquidità. Gli agricoltori potranno ricevere fino al 70% dei loro pagamenti diretti in anticipo a partire dal 16 ottobre, rispetto all'attuale 50%. Analogamente, i pagamenti anticipati  nell'ambito degli interventi di sviluppo rurale e calcolati sulla base della superficie fondiaria e degli  animali possono essere aumentati fino all'85%, rispetto all'attuale 75%. Gli agricoltori dell'UE denunciano problemi di liquidità, in particolare a causa di eventi meteorologici estremi che hanno avuto un impatto sulle rese negli ultimi anni, nonché degli alti tassi di interesse sui mercati finanziari europei e dei prezzi elevati delle materie prime agricole. Per rispondere a queste sfide e in linea con uno degli obiettivi fondamentali della PAC di garantire una rete di sicurezza agli agricoltori dell'UE, diversi Stati membri hanno richiesto questa autorizzazione. Oltre alle diverse misure adottate all'inizio di quest'anno per garantire maggiore flessibilità agli agricoltori e alle amministrazioni nazionali, la Commissione ha anche distribuito parte della riserva agricola agli agricoltori di alcuni Stati membri che hanno dovuto affrontare notevoli difficoltà a causa di condizioni meteorologiche eccezionali.

Rafforzata la cooperazione con l'Ucraina in materia di immigrazione e sicurezza.

Ieri, la Commissaria per gli Affari Interni, Ylva Johansson, ha visitato Kiev per rafforzare la cooperazione UE-Ucraina in materia di migrazione e sicurezza. Durante la sua visita, la Commissaria ha incontrato il Vice Primo Ministro per l'Integrazione Europea ed Euro-Atlantica nonchè Ministro della Giustizia dell'Ucraina, Olha Stefanishyna, per discutere i prossimi passi sulla strada dell'Ucraina verso l'adesione all'UE. Di questo ne ha discusso anche  con il nuovo Ministro degli Affari Esteri, Andrii Sybiha, insieme al tema della protezione temporanea per gli ucraini in fuga dalla guerra e ai piani di ricostruzione del Paese.

Nell'incontro con il nuovo Vice Capo dell'Ufficio del Presidente, Ihor Vereschuk,si è parlato  della sicurezza dei bambini che tornano in Ucraina, mentre  con il Ministro degli Interni, Ihor Klymenko, la Commissaria ha discusso di una maggiore cooperazione in materia di sicurezza interna, in particolare del controllo delle armi da fuoco e della protezione delle frontiere alla luce dei progressi compiuti dall'Ucraina finora. La Commissaria ha discusso anche della riforma in corso nel settore della giustizia e della lotta alla corruzione con il Procuratore generale Andriy Kostin. La Commissaria ha anche tenuto un discorso al Summit delle First Ladies e Gentlemen sulla sicurezza dei minori, ospitato dalla First Lady dell'Ucraina, Olena Zelenska.

Questa visita sottolinea l'impegno dell'UE a sostenere l'Ucraina e il popolo ucraino per tutto il tempo necessario. L'UE ha potuto far fronte all'ondata di profughi ucraini in fuga dall'invasione russa adpttando la Direttiva sulla protezione temporanea nel marzo 2022 e recentemente prorogata fino a marzo 2026. Finora, più di quattro milioni di persone sfollate dall'Ucraina sono ospitate negli Stati membri dell'UE e nei paesi associati Schengen.

 

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
11/09/2024

La Giornata della Commissione 11/09/2024

Due nuove iniziative dei cittadini accolte dalla Commissione

Oggi la Commissione europea ha deciso di registrare due iniziative dei cittadini europei, intitolate "ECI per un'Europa intelligente e resiliente all'acqua" e "PsychedeliCare". Gli obiettivi degli organizzatori dell'"ECI per un'Europa intelligente e resiliente all'acqua" includono, ad esempio, la promozione di un piano d'azione per l'acqua; elevare la resilienza idrica alla stessa priorità della decarbonizzazione; ridurre l'impronta idrica della società. Gli organizzatori dell'iniziativa "PsychedeliCare" chiedono che si adottino a livello europeo gli standard indicati dagli esperti per le terapie psichedeliche, e la relativa  formazione multidisciplinare,

La decisione di registrare un'iniziativa si basa su un'analisi legale della sua ammissibilità ai sensi del regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei. Non pregiudica le conclusioni legali e politiche della Commissione su queste iniziative e le azioni che intraprenderà, se del caso, nel caso in cui una di queste iniziative ottenga il sostegno necessario di almeno un milione di cittadini dell'UE.

Dopo la registrazione odierna, gli organizzatori avranno sei mesi per raccogliere le  firme.

La Commissione raccoglie altri 10 miliardi sul mercato dei capitali.

Ieri la Commissione europea ha raccolto 10 miliardi di euro in obbligazioni dell’UE nella sua ottava operazione sui mercati finanziari per il 2024, di cui 5 miliardi di euro sotto forma di obbligazioni verdi NextGenerationEU. L'operazione in due tranche prevedeva l'emissione di 5 miliardi di euro per un nuovo bond con scadenza il 4 dicembre 2031 ed un'integrazione di 5 miliardi di euro ai green bond NextGenerationEU con scadenza il 4 dicembre 2031, con nuova scadenza il 4 febbraio 2050. Il bond a 7 anni è stato emesso ad un tasso del 2,604%, pari ad un prezzo del 99,329%, mentre il prezzo del bond a 25 anni è stato fissato a 99,788%, ad un tasso del 3,262%. Le offerte ricevute ammontano a oltre 54 miliardi di euro per il bond a 7 anni e a più di 77 miliardi di euro per il bond a 25 anni. 

I fondi ricavati dall’operazione saranno utilizzati per finanziare i programmi d’azione dell’UE e i progetti verdi nell’ambito dei piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR) degli Stati membri, che costituiscono le tabelle di marcia di spesa nell’ambito del NextGenerationEU.  Per la seconda metà del 2024, la Commissione ha finora raccolto circa 28 miliardi di euro, con un obiettivo di finanziamento fissato a 65 miliardi di euro per il periodo. Una panoramica delle operazioni effettuate fino ad oggi è disponibile online ( link nella sezione in abbonamento). Nel piano finanziario dell’UE è inclusa anche una panoramica dettagliata delle operazioni dell’UE previste per la seconda metà del 2024. La prossima operazione nel calendario di emissione dell’UE è l’asta di obbligazioni che si terrà il 23 settembre 2024.

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
10/09/2024

La Giornata della Commissione 10/09/2024

Fondi europei per realizzare le Fabbriche dell'intelligenza artificiale.

La Commissione ha lanciato oggi un bando per la creazione di fabbriche di intelligenza artificiale (AI) per rafforzare il ruolo di leadership dell'Europa nel settore. Le fabbriche di intelligenza artificiale verranno create in contiguità con  la rete dei supercomputer europei ad alte prestazioni (HPC)  e saranno messe a disposizione di una vasta gamma di utenti europei, come start-up, industrie e ricercatori.

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: “L’Europa è già all’avanguardia con la legislazione UE sull’IA, garantendo che l’IA sia più sicura e più umana. All’inizio di quest’anno abbiamo mantenuto la nostra promessa aprendo i nostri computer ad alte prestazioni alle start-up europee nel campo dell’intelligenza artificiale. Oggi l’Europa deve diventare leader mondiale anche nell’innovazione dell’intelligenza artificiale. Le fabbriche di intelligenza artificiale contribuiranno a consolidare la nostra posizione in prima linea in questa tecnologia trasformativa. »

Le fabbriche di intelligenza artificiale metteranno insieme i tre ingredienti necessari per il successo dell’intelligenza artificiale: potenza di calcolo, dati e talento. Aiuteranno gli sviluppatori di IA ad addestrare i modelli su larga scala di IA generativa utilizzando i supercomputer EuroHPC e fornendo accesso a dati, servizi informatici e servizi di archiviazione. Le fabbriche saranno collegate in rete in tutta Europa, fornendo un quadro europeo unico per la collaborazione nel campo dell’intelligenza artificiale.

Le fabbriche di IA saranno collegate alle iniziative di IA degli Stati membri, creando un vivace ecosistema di IA. In particolare, saranno messe in relazione con le Europe Testing and Experimentation Facilities e i  Digital Innovation Hub. Le fabbriche di IA promuoveranno lo sviluppo e la convalida di applicazioni industriali e scientifiche di IA in settori europei chiave come sanità, energia, automotive e trasporti, difesa e aerospaziale, robotica e produzione, tecnologie pulite e agricole.

Il bando continuo lanciato oggi dall'impresa comune EuroHPC sarà aperto ininterrottamente fino al 31 dicembre 2025, con la prima scadenza il 4 novembre 2024 e successive date di scadenza ogni tre mesi finché saranno disponibili i fondi. Questo bando sarà sostenuto da un contributo dell'UE di quasi 1 miliardo di euro dal programma Europa digitale e Horizon Europe e da un importo equivalente di finanziamenti provenienti dagli Stati membri.

Link al bando nella sezione in abbonamento.

Entra in attività il nuovo Board sull'Intelligenza Artificiale.

Oggi la Commissione ospita la prima riunione ufficiale dell'Artificial Intelligence (AI) Board, in seguito all'entrata in vigore dell'AI Act il 1° agosto. Questa sessione inaugurale, che si tiene a Bruxelles, segna un ulteriore  passo iverso la definizione di un quadro europeo per la governance dell'IA.

L'AI Board è composto da rappresentanti di alto livello della Commissione e di tutti gli Stati membri dell'UE e dovrà discuteresu come migliorare lo sviluppo e l'adozione dell'IA nell'UE e sui prossimi passi nell'attuazione dell'AI Act. Il Garante europeo della protezione dei dati (EDPS) e i rappresentanti  di Norvegia, Liechtenstein e Islanda partecipano come osservatori. L'ufficio AI della Commissione fornisce il segretariato per l'AI Board. La riunione di oggi si concentra principalmente sui seguenti ambiti chiave: l'istituzione dell'AI Board e l'adozione del suo regolamento interno; un aggiornamento e una discussione strategica sulla politica dell'UE in materia di IA, tra cui l'iniziativa GenAI4EU e le attività internazionali in materia di IA; un aggiornamento sui sui primi risultati  relativi all'attuazione dell'AI Act; e uno scambio di buone pratiche per gli approcci nazionali alla governance dell'IA e all'attuazione dell'AI Act.

La Commissione e gli Stati membri mirano a garantire un'impostazione solida e tempestiva del quadro di governance dell'IA, facilitando la partecipazione effettiva degli Stati membri e l'attuazione dell'AI Act. La riunione fa seguito ad una sessione preparatoria organizzata dalla Commissione il 19 giugno, che ha gettato le basi essenziali per l'attuazione dell'AI Act.

Nasce un portale europeo per le tecnologie critiche.

La Commissione ha lanciato il portale online della Piattaforma tecnologica strategica per l'Europa (STEP). Questo sportello unico consente ai promotori di progetti, alle autorità  nazionali ed agli investitori di accedere a informazioni chiave per identificare le opportunità di finanziamento dell'UE nei tre settori strategici di STEP: le tecnologie digitali e all'avanguardia, le tecnologie pulite e sostenibili e le biotecnologie. Si parla, ad esempio, di  progetti riguardanti lo sviluppo di nuovi antivirali o la costruzione di modelli di intelligenza artificiale (AI) nell’UE, o fornire supporto in termini di competenze alle piccole e medie imprese (PMI) attive nelle tecnologie verdi. Per massimizzare gli investimenti pubblici e privati, i progetti di alta qualità riceveranno un “marchio STEP” e potranno essere promossi tramite il portale STEP.

STEP mobilita risorse da 11 programmi di investimento dell’UE per rafforzare la competitività dell’UE e ridurre le dipendenze nelle tecnologie strategiche. La Commissione sta attualmente valutando la prima serie di piani degli Stati membri per utilizzare i fondi della politica di coesione a sostegno degli investimenti nelle tecnologie pulite, digitali e biotecnologiche. L'elenco dei progetti concreti finanziati grazie a STEP sarà pubblicato nei prossimi mesi.

Il 20 giugno 2023 la Commissione ha presentato la revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale dell’UE per il periodo 2021-2027, compresa una proposta di regolamento che istituisce STEP. STEP è entrato in vigore il 1 marzo 2024.

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
06/09/2024

La Giornata della Commissione 06/09/2024

In vista del tenuto inverno l'UE stanzia fondi per l'Ucraina

Di fronte ai continui attacchi alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina, la Commissione ha deciso di aumentare gli aiuti umanitari di ulteriori 40 milioni di euro con l’avvicinarsi dell’inverno. Di questo importo, 35 milioni di euro sono destinati a progetti umanitari in Ucraina e 5 milioni di euro a sostegno dei rifugiati ucraini e delle comunità che li ospitano in Moldavia. L’obiettivo principale di questo finanziamento è aiutare l’Ucraina a prepararsi per i rigidi mesi invernali. Insieme con altri partner umanitari, questi ulteriori fondi serviranno per il ripristino degli edifici danneggiati, la fornitura di elettricità, la produzione di calore e la possibilità di un  riparo per coloro che ne hanno più bisogno.

In Moldavia, i nuovi finanziamenti sono destinati ai rifugiati più vulnerabili, per fornire loro protezione e accesso ai servizi di base e per migliorare la preparazione in caso di arrivo di altri flussi di rifugiati. L'annuncio arriva mentre Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, partecipa oggi a un forum regionale sulla protezione civile in Lituania, che si concentra sulla mobilitazione di ulteriore sostegno per l'Ucraina in vista dell'inverno. Nel corso della sua visita incontrerà il ministro degli Interni lituano, Agnė Bilotaitė.

I risultati delle normativa europea per la concorrenza in un documento di lavoro della Commissione.

La Commissione europea ha pubblicato un documento di lavoro  che riassume i risultati della valutazione dei regolamenti UE  sulla concorrenza (regolamento 1/2003 e regolamento 773/2004, insieme i "regolamenti").

I regolamenti stabiliscono il quadro procedurale per l'attuazione delle norme UE sulla concorrenza stabilite negli articoli 101 e 102 del trattato sul funzionamento dell'UE ("TFUE"). Hanno svolto un ruolo cruciale nell'applicazione delle norme antitrust UE dalla loro entrata in vigore 20 anni fa. Tra il 1° maggio 2004 e l'agosto 2024, la Commissione ha adottato 225 decisioni per violazione delle norme UE sulla concorrenza o per pattuire le modalità di rientro dalla posizione di infrazione. La Commissione ha imposto sanzioni per oltre 42 miliardi di euro ai sensi del regolamento 1/2003, di cui circa 37 miliardi di euro sono stati confermati dalla Corte di Giustizia europea. Tra il 2012 e il 2021, il risparmio totale stimato pergli utenti derivante da tutti gli interventi antitrust  della Commissione è compreso tra 50 e 87 miliardi di euro.

La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha affermato: "L'attuale quadro di applicazione delle norme antitrust dell'UE è stato un successo clamoroso. Il regolamento 1/2003 ha potenziato il kit di strumenti investigativi e decisionali della Commissione. Ha amplificato l'applicazione delle norme di concorrenza dell'UE autorizzando le autorità nazionali garanti della concorrenza a farle rispettare, promuovendo una cultura comune della concorrenza all'interno della European Competition Network. Allo stesso tempo, la valutazione ha individuato aree di ulteriore riflessione, per garantire che i nostri strumenti di applicazione tengano il passo con i cambiamenti trasformativi della digitalizzazione e per garantire una rapida applicazione delle norme antitrust".

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
05/09/2024

La Giornata della Commissione 05/09/2024

L'UE in  aiuto del Congo colpito dal vaiolo delle scimmie.

Oggi nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) arriveranno quasi 100.000 dosi di vaccino contro la malattia, come prima consegna. Nei prossimi giorni è prevista una seconda consegna di circa 100.000 dosi. Questi vaccini fanno parte di 215.000 dosi di vaccino MVA-BN® che l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione europea ha acquisito e si è impegnata a condividere con i paesi colpiti in Africa in risposta immediata all'epidemia di mupox.

Attraverso Team Europe, saranno fornite all’Africa CDC per la distribuzione ai paesi colpiti altre 351.500 dosi provenienti da Francia, Germania, Spagna, Malta, Portogallo, Lussemburgo, Croazia, Austria, Polonia e, potenzialmente, altri Stati membri. Sale così ad almeno 566.500 il numero totale delle dosi di vaccino donate dal Team Europe, comprese le già citate 215.000 dosi donate da HERA in collaborazione con l'azienda farmaceutica Bavarian Nordic.

Ancora un passo avanti nella governance globale dell'intelligenza artificiale.

Oggi l'Unione Europea  ha firmato la Convenzione quadro del Consiglio d'Europa sull'intelligenza artificiale (IA). La Convenzione è il primo accordo internazionale giuridicamente vincolante sull'IA ed è pienamente in linea con l'EU AI Act, il primo regolamento completo sull'IA al mondo.

La Convenzione prevede un approccio comune per garantire che i sistemi di IA siano compatibili con i diritti umani, la democrazia e lo stato di diritto, consentendo al contempo innovazione e fiducia. Include una serie di concetti chiave dell' AI Act, quali un approccio basato sul rischio, la trasparenza lungo la catena del valore dei sistemi di IA e dei contenuti generati dall'IA, obblighi di documentazione dettagliata per i sistemi di IA identificati come ad alto rischio e obblighi di gestione del rischio con la possibilità di introdurre divieti per i sistemi di IA considerati una chiara minaccia per i diritti fondamentali.

La firma è avvenuta durante la conferenza informale dei ministri della giustizia del Consiglio d'Europa a Vilnius, in Lituania. Le parti negoziali includevano l'UE, altri Stati membri del Consiglio d'Europa, la Santa Sede, gli Stati Uniti, il Canada, il Messico, il Giappone, Israele, l'Australia, l'Argentina, il Perù, l'Uruguay e la Costa Rica. Il contributo di 68 rappresentanti internazionali della società civile, del mondo accademico, dell'industria e di altre organizzazioni internazionali ha inoltre garantito un approccio completo e inclusivo. La Convenzione del Consiglio d'Europa firmata oggi fa parte degli sforzi più ampi dell'UE in materia di IA a livello internazionale, che includono discussioni presso il G7, l'OCSE, il G20 e le Nazioni Unite.

La Convenzione sarà attuata nell'UE tramite l'AI Act, che fornisce norme armonizzate per l'immissione sul mercato, l'implementazione e l'uso di sistemi di IA, insieme ad altre normative UE pertinenti ove necessario. Dopo la firma, la Commissione preparerà una proposta di decisione del Consiglio per concludere la Convenzione. Anche il Parlamento europeo dovrebbe dare il suo consenso.

I giovani ricercatori ottengono fondi grazie al Consiglio europeo per la ricerca.

Il Consiglio europeo della ricerca (CER) ha annunciato 494 sovvenzioni a scienziati e accademici all'inizio della carriera in tutta Europa. Questo finanziamento, per un totale di quasi 780 milioni di euro, sostiene la ricerca all’avanguardia in un’ampia gamma di settori, dalle scienze della vita e fisica alle scienze sociali e umanistiche. Aiuterà i ricercatori all'inizio della carriera a lanciare i propri progetti, formare i propri team e perseguire le idee più promettenti. Il finanziamento fa parte del programma Orizzonte Europa dell’UE.

Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato: “La Commissione europea è orgogliosa di sostenere la curiosità e la passione dei nostri talenti all’inizio della carriera attraverso il nostro programma Orizzonte Europa. I nuovi vincitori del CER Seed Grant mirano ad approfondire la nostra comprensione del mondo. La loro creatività è essenziale per trovare soluzioni ad alcune delle sfide sociali più urgenti. In questo bando, sono lieto di vedere una delle percentuali più alte di donne finanziate fino ad oggi, una tendenza che spero di continuare. Bravi tutti! »

Le ricercatrici hanno vinto il 44% delle nuove borse di studio, in aumento rispetto al 43% nel 2023 e al 39% nel 2022. Le vincitrici si sono offerte di ospitare i loro progetti presso università e centri di ricerca in 24 Stati membri dell'UE e paesi associati, inclusa la Germania (98 scambi), Paesi Bassi (51), Regno Unito (50) e Francia (49). Le sovvenzioni per l'avviamento ammontano generalmente a 1,5 milioni di euro ciascuna e vengono concesse per un periodo di cinque anni. Potrebbero essere messi a disposizione fondi aggiuntivi per coprire i costi relativi al trasferimento, all’acquisto di attrezzature importanti, all’accesso a strutture di grandi dimensioni o a costi sperimentali e professionali significativi. Secondo le stime, le sovvenzioni dovrebbero creare 3.160 posti di lavoro all'interno dei team dei nuovi beneficiari.

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
09/07/2024

La cultura dello scarto rivestita di buone intenzioni

A primo sguardo si è portati ad apprezzare quella che è l'altra faccia della medaglia quando si parla di immigrazione. Non soltanto un progressivo scivolamento verso politiche di chiusura e respingimento, talché si parla oggi di Europa fortezza, ma anche la lodevole volontà di stabilire con i paesi terzi dei partenariati per consentire l'ingresso di talenti in linea con i bisogni del mercato del lavoro europeo. 

A tale logica risponde il programma "Sostenere un partenariato per le competenze con il Bangladesh", lanciato ieri.

Eppure qualcosa stona, in questo quadro. Sarà perchè le encicliche papali degli ultimi anno tante volte ci hanno messo di fronte al dramma della cultura dello scarto che avvelena le nostre società, fatto sta che proprio non si riesce a mettere a confronto, da un lato la ricerca di talenti da "rubare" ai paesi terzi, venendo tuttavia incontro ad un legittimo desiderio di tante persone di cercare una vita migliore altrove mettendo a frutto le proprie competenze, con la benedizione dei rispettivi governi, e il modello Ruanda, o Albania se preferite, sempre più sdoganato a livello europeo e non più di singoli stati, per risolvere il probelma ingombrante di quanti giungono in Europa non invitati e per nulla graditi a causa della condizione di povertà economica e formativa.

Cosa altro è tutto questo se non cultura dello scarto? Salvo non nascondere la polvere sotto il tappeto, come fatto fionora nei centri di detenzione e vari hotspot, ma spostare lo smaltimento degli scarti oltre le frontiere della UE, anche il più lontano possibile, se necessario.

Tanto sono solo esseri umani.

CLS

Dettagli →
Argomento
Editoriale
08/07/2024

Appalto della Commissione per uno studio sulla pubblicità online

La Commissione europea lancia un bando di gara per uno studio sulla pubblicità online all'incrocio dei diversi quadri regolamentari. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 27 agosto. 

Lo scopo dello studio è fornire alla Commissione una panoramica aggiornata e completa e una comprensione degli sviluppi più rilevanti (ad esempio tecnologici, normativi, di mercato) nel settore della pubblicità online, mappare le principali questioni e identificare possibili lacune normative. Lo studio dovrebbe offrire alla Commissione i dati per valutare l’impatto delle disposizioni del Digital Market Act e del Digital Service Act su questo settore. Lo studio dovrebbe fornire informazioni scientifiche e tecniche e altri approfondimenti pertinenti sul lavoro della Commissione sull’attuazione e l’applicazione del DMA e del DSA e sull’eventuale valutazione delle disposizioni relative alla pubblicità online della DMA.

Maggiori informazioni nella sezione in abbonamento.

Dettagli →
Argomento
Focus
02/07/2024

La Giornata della Commissione 02/07/2024

Decennio Digitale: la Commissione pubblica il report sullo stato di avanzamanto nel 2024.

La Commissione ha pubblicato oggi la seconda relazione sui progressi del decennio digitale, che fornisce una panoramica completa dei progressi verso gli obiettivi digitali fissati per il 2030 dal programma europeo d'azione per il decennio digitale. Quest'anno, per la prima volta, il rapporto è accompagnato da un'analisi delle tabelle di marcia strategiche degli Stati membri, che descrive nel dettaglio le misure, le azioni e i finanziamenti nazionali previsti per contribuire alla trasformazione digitale dell'UE.

L'analisi della Commissione mostra che, nello scenario attuale, gli sforzi collettivi degli Stati membri non raggiungeranno il livello di ambizione dell'UE. Le lacune individuate includono la necessità di ulteriori investimenti, sia a livello UE che nazionale, in particolare nei settori delle competenze digitali, della connettività,  dell’intelligenza artificiale (AI) e dell’analisi dei dati da parte delle aziende, degli ecosistemi di produzione di semiconduttori e delle start-up.

La Commissione ha inoltre aggiornato le raccomandazioni rivolte a ciascuno Stato membro dell’UE per affrontare le carenze individuate.

Maggiori dettagli nella sezione in abbonamento.

La Commissione autorizza l'uso di mais OGM per l'alimentazione  animale.

Oggi la Commissione ha autorizzato due colture di mais geneticamente modificato e ha rinnovato l'autorizzazione per un'altra coltura di mais geneticamente modificato per alimenti e mangimi animali. Le decisioni di autorizzazione in vigore sino ad oggi  consentivano solo l'importazione di questo mais geneticamente modificato per l'uso negli alimenti e nei mangimi per animali, ma non per la coltivazione nell'UE. Secondo la Commissione, questo mais è stato sottoposto a una procedura di valutazione completa e rigorosa, che garantisce un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell'ambiente. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha rilasciato una valutazione scientifica favorevole concludendo che questi mais geneticamente modificati sono sicuri quanto i loro omologhi convenzionali.

Le autorizzazioni sono valide per 10 anni e qualsiasi prodotto ottenuto da queste colture geneticamente modificate sarà soggetto alle rigide norme dell'UE in materia di etichettatura e tracciabilità. Da segnalare l'anomali della procedura di autorizzazione: infatti il via libera è stato pronunciato dalla Commissione in quanto gli Stati membri non avevano raggiunto una maggioranza qualificata né a favore né contro l'autorizzazione nel comitato permanente e nel successivo comitato di ricorso.

Per approfondimenti consultare la sezione in abbonamento.

Cosa fanno gli altri paesi europei quando ottengono da Bruxelles una deroga sugli aiuti di stato?

La Commissione europea ha approvato una serie di deroghe alle norme UE sugli aiuti di Stato in favore di diversi paesi europei. 

Si comincia con la Svezia: La Commissione europea ha approvato  un programma di aiuti di stato da 3 miliardi di euro (36 miliardi di corone svedesi) a sostegno di progetti di cattura e stoccaggio del carbonio ("CCS") volti a ridurre il biossido di carbonio ("CO2") rilasciato durante la combustione o lavorazione della biomassa (“CO2 biogenica”). La misura contribuirà al raggiungimento degli obiettivi climatici della Svezia e degli obiettivi strategici dell’UE nell’ambito del Green Deal europeo, in particolare l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. Gli aiuti verranno assegnati attraverso una procedura di gara competitiva, con la prima asta prevista nel 2024. Le aste saranno aperte alle aziende che (i) svolgono un'attività in Svezia, emettendo CO2 biogenica, e (ii) realizzano progetti con una capacità di catturare e immagazzinare almeno 50.000 tonnellate di CO2 biogenica all’anno. Con contratti della durata di 15 anni, i beneficiari riceveranno una sovvenzione per tonnellata di CO2 biogenica immagazzinata in modo permanente.

Poi l''Olanda: La Commissione Europea ha approvato uno schema olandese da 158 milioni di euro per sostenere gli investimenti industriali necessarie per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni. In particolare, gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette per le aziende che producono  batterie, pannelli solari ed elettrolizzatori, nonché componenti chiave di tali apparecchiature e la produzione o il recupero delle relative materie prime critiche.

Infine la Germania: la Commissione europea ha approvato una modifica al regime tedesco sugli aiuti di stato volto a compensare parzialmente alcune imprese ad alta intensità energetica per i prezzi più elevati dell'elettricità derivanti dall'impatto dei prezzi del carbonio sui costi dell'elettricità (i cosiddetti "costi di emissione indiretti") introdotti dal sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE ("ETS"). Il regime è stato approvato la prima volta dalla Commissione il 19 agosto 2022 (SA.100559). La compensazione viene concessa in maniera retroattiva alle aziende attraverso un rimborso parziale dei costi delle emissioni indirette sostenuti tra il 2021 e il 2030. La compensazione viene concessa per i costi delle emissioni indirette sostenuti nell’anno precedente, con il pagamento finale da effettuare nel 2031.

 

 

 

Dettagli →
Argomento
La Giornata UE
01/07/2024

I diritti digitali sono garantiti in tutti gli Stati membri? La Commissione fa il punto

La  Commissione europea ha pubblicato uno studio - Monitoraggio dei diritti e dei principi digitali – Support study 2024 - che esamina il modo in cui gli Stati membri hanno finora dato seguito alla Dichiarazione europea sui diritti e principi digitali I suoi risultati confluiscono nel monitoraggio annuale effettuato dalla Commissione sull'applicazione dei diritti e dei principi digitali in tutta l’UE.

La Dichiarazione europea sui diritti e principi digitali traccia  la trasformazione digitale dael’UE secondo principi etici condivisi. . Oltre ai diritti e ai principi digitali, prevede l’impegno dell’UE e degli Stati membri ad agire per promuovere una trasformazione digitale in cui le persone siano al centro. La Commissione si è impegnata a monitorare l’applicazione dei diritti e dei principi digitali in tutta l’UE e d a pubblicare una relazione annuale di monitoraggio insieme con la  relazione sullo stato del decennio digitale.

Lo studio fornisce una panoramica dei progressi compiuti verso l’attuazione degli impegni della Dichiarazione in tutti gli Stati membri dell’UE. Individua le lacune nell’attuazione e fornisce raccomandazioni. identifica le iniziative nazionali rilevanti per la Dichiarazione, in particolare sull’educazione e le competenze digitali, sulla digitalizzazione dei servizi pubblici e sulla protezione dei bambini e dei giovani nell’ambiente digitale. Dalla relazione emerge tuttavia che permangono lacune in ambiti quali la promozione di tecnologie sostenibili o la garanzia di un ambiente digitale equo. Lo studio suggerisce che dovrebbero essere intraprese ulteriori azioni per rafforzare il profilo della Dichiarazione e garantire l’attuazione dei diritti e dei principi digitali a livello nazionale.

In particolare, in Italia vengono messe in evidenza le seguenti best pratices in fase di cantierizzazione:

Rete dei centri di facilitazione digitale.
Il progetto mira a promuovere una valorizzazione diffusa delle competenze digitali per favorire un uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie, promuovere il pieno godimento dei diritti di cittadinanza digitale attiva da parte di tutti e incentivare l’utilizzo dei servizi online forniti sia da soggetti privati ​​che, soprattutto, , la Pubblica Amministrazione. L'iniziativa prevede l'attivazione e/o il potenziamento di punti di agevolazione digitale diffusi sull'intero territorio nazionale (“Punti Digital Easy” – Punti Digitale Facile), dove figure professionali specifiche (quali bibliotecari, operatori dei centri per l'impiego, personale dei centri anziani, educatori, ecc.) .), opportunamente formato al ruolo di facilitatore, può supportare i cittadini (soprattutto quelli con competenze digitali assenti o scarse, nella fascia di età 16-74 anni) nel potenziare il proprio livello di preparazione e sviluppare maggiori competenze coerenti con il modello europeo DigComp. Questo supporto si concretizza in attività di accompagnamento individuale e in formazioni “blended”.
L’obiettivo del progetto è aprire 3000 centri di facilitazione digitale entro la fine del 2024 con l’aspettativa di raggiungere più di un milione di cittadini.

Servizio civile digitale.
L'iniziativa prevede il dispiegamento di una rete di giovani volontari in tutta Italia per fornire servizi di facilitazione ed educazione per lo sviluppo e il miglioramento delle competenze di base a soggetti a rischio di esclusione digitale. Il Servizio Civile Digitale fa parte del Servizio Civile Universale ed è svolto congiuntamente dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale e dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale. L’iniziativa si sviluppa nell’arco di tre anni per raggiungere progressivamente i seguenti obiettivi:
• Pubblicazione di tre bandi annuali rivolti alle organizzazioni non-profit accreditate presso l'Anagrafe del Servizio Civile Universale.
• Rafforzamento delle capacità delle organizzazioni che partecipano al bando annuale e lancio di progetti per la facilitazione e l'educazione digitale.
• Formazione ed esperienza sul campo in progetti di Servizio Civile Digitale per circa 9.700 volontari.
Il progetto, avviato all’inizio del 2022 e che terminerà nel 2025, mira a fornire ai cittadini 700.000 servizi di facilitazione digitale ed istruzione.

Hub Nazionale della Partecipazione a supporto delle politiche di partecipazione (Piano Nazionale Open Gov).
The Participation Hub è una piattaforma che promuove e catalizza le politiche di partecipazione pubblica realizzate in Italia, condividendo pratiche, percorsi e strumenti sia a livello nazionale che internazionale. L’Hub è il risultato di un impegno specifico contenuto nel 5° Piano d’Azione Nazionale per l’open governance, nell’ambito dell’azione 3.02, secondo il quale il Documento di Progettazione è stato definito dal rispettivo team, portando alla sua attuazione. Persegue i seguenti obiettivi:
• Promuovere competenze avanzate nelle pubbliche amministrazioni per integrare adeguate forme di partecipazione dei cittadini e dei gruppi di interesse organizzati nei processi di definizione delle politiche pubbliche.
• Promuovere una comunità di amministrazioni, cittadini e associazioni, esperti di processi partecipativi ed enti finanziatori interessati a diffondere e innovare le pratiche di partecipazione.
• Far emergere e mappare le esperienze partecipative esistenti nei territori per valorizzare, diffondere e replicare buone pratiche (nazionali e internazionali), identificare nuovi temi e aree di intervento e creare massa critica.
• Agire come collettore dei processi partecipativi locali, favorendo l'integrazione dei diversi ambiti delle politiche pubbliche in una logica interistituzionale e multilivello.
• Attivare uno spazio di dialogo tra esperti di partecipazione per confrontare approcci diversi, condividere principi e strumenti, valorizzare le competenze ed evidenziare le criticità.
Il Participation Hub si avvale di un forum dedicato sulla piattaforma nazionale ParteciPa, progettato attraverso un processo che ha coinvolto tutti gli stakeholder.

Dettagli →
Argomento
Focus