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10/01/2025

L'Europa si congratula per l'elezione del presidente in Libano

Dichiarazione dell'Alto Rappresentante per la politica estera

L'Unione Europea si congratula calorosamente con Joseph Aoun per la sua elezione a Presidente della Repubblica del Libano. Questo passo significativo segna un momento di speranza e rinnovamento per il popolo libanese.

Ci congratuliamo con i parlamentari libanesi per aver raggiunto un ampio consenso, dimostrando responsabilità. Uno spirito di unità nazionale è fondamentale per consentire la partecipazione di tutti i cittadini, in tutte le componenti della società, al superamento delle conseguenze dei recenti conflitti, all'avanzamento degli sforzi di ricostruzione e all'avvio di un percorso di stabilizzazione politica e ripresa socioeconomica.

L'UE ribadisce il suo fermo sostegno al popolo libanese. Attendiamo con ansia la rapida formazione di un governo a pieno titolo, in grado di portare avanti un programma orientato alle riforme e lungimirante. Ciò aprirà la strada a un rinnovato sostegno internazionale e al pieno rilancio del partenariato UE-Libano.

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Focus
10/01/2025

Prima che sia troppo tardi

Quante volte all'Europa è stata mossa l'accusa di essere in ritardo: sull'innovazione, sugli investimenti, su una politica estera comune, sugli accordi commerciali. Altre volte, e soprattutto di recente, le è stato rimproverato di spingersi troppo avanti, di voler a tutti i costi e a suon di norme raggiungere traguardi troppo ambiziosi, che impongono oneri eccessivi su imprese, agricoltori, autorità di regolamentazione. 

A ben vedere tutta una serie di attori minori, quali i lavoratori, i cittadini che vogliono un futuro migliore per i propri figli,  le piante, persino le api, che di quel futuro sono le custodi, si sono rallegrati per un'Europa così caldamente impegnata a loro tutela, ma è durato poco; la realtà brutale di un nuovo ordine mondiale ha richiamato tutti a ripensare l'assetto e le vere priorità dell'Europa.

Non uno, molteplici cavalli di Troia hanno iniziato ad infiltrarsi tra le pieghe delle certezze dell'Europa, che di colpo si scopre abbandonata e tradita dal paese che ha rappresentato un mito per intere generazioni di europei, e che ha sempre fatto da baluardo ad ogni tipo di minaccia.

Un nuovo anno segna l'inizio di una nuova era: quella dell'onnipotenza di Caino.

Pirandello diceva che è più difficile essere galantuomini che eroi. La profonda verità di questa frase sta nell'insegnare che restare fedeli ai propri valori non solo è senz'altro una prova di grande forza e valore, ma nel lungo termine si dimostra più efficace di chi, pur essendo dotato di genio o spregiudicatezza tali da non farlo arretrare dinanzii a nulla, tuttavia al di là di timore e al limite invidia, non suscita altro.

L'Europa, per come la vediamo noi, ha molti limiti, ma un pregio su tutti: si porta dentro, anche suo malgrado, la voce dei secoli; è un campo arato e mietuto infinite volte, ma per questo stratificato contro le scosse telluriche e quindi più resistente.

La nuova Commissione europea dovrà dimostrare sul campo la capacità di ..., ma l'elenco delle sfide è lungo; inoltre rischia di rivelarsi, nell'attuazione concreta, dicotomico e inversamente proporzionale, per cui più competitività per le imprese vuol dire, almeno nel breve termine, meno oneri burocratici e anche meno vincoli ambientali; e più difesa meno welfare sociale. 

Solo un valore non è in competizione con nessun altro ed anzi li rafforza tutti: più unità. 

CLS

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Editoriale
09/01/2025

La Giornata della Commissione 09/01/2025

Gli europei sono confusi ma non sulla PAC

L'ultimo sondaggio Eurobarometro mostra che il sostegno alla politica agricola comune (PAC) dell'UE ha raggiunto il massimo storico. Non solo la consapevolezza pubblica della PAC ha raggiunto il livello più alto dal 2007, ma anche oltre il 70% degli intervistati concorda sul fatto che, attraverso la PAC, l'UE sta svolgendo con successo il suo ruolo nel fornire cibo sicuro, sano e sostenibile di alta qualità.

Il sondaggio rivela anche un forte apprezzamento per gli agricoltori tra i cittadini dell'UE, poiché il 92% afferma che, nell'UE, l'agricoltura e le aree rurali sono importanti per il nostro futuro, mentre il 52% le considera "molto importanti". Oltre la metà (56%) indica che il livello di sostegno finanziario dell'UE agli agricoltori per aiutarli a stabilizzare il loro reddito è corretto.

Inoltre, la stragrande maggioranza degli intervistati ha concordato sull'importanza di diverse questioni chiave: garantire una fornitura stabile di cibo nell'UE in ogni momento (94%), garantire prezzi alimentari ragionevoli per i consumatori (92%), garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali (91%) e rafforzare il ruolo dell'agricoltore nella filiera alimentare (90%).

Il Commissario per l'agricoltura e l'alimentazione, Christophe Hansen, ha affermato: "Sono lieto che i cittadini dell'UE stiano dimostrando una consapevolezza e un sostegno senza precedenti per la politica agricola comune. È diventata un vero e proprio elemento costitutivo dell'integrazione europea e dimostra l'importanza degli agricoltori e dell'agricoltura nella nostra società. I ​​nostri cittadini confidano nelle nostre politiche per aiutare gli agricoltori a fornire cibo sicuro, adottare pratiche rispettose dell'ambiente e aumentare l'occupazione nelle aree rurali. Questa è una vera storia di successo europea, che plasma un futuro sostenibile per tutti".

Questo è l'ottavo sondaggio Eurobarometro su "Europei, agricoltura e PAC", condotto in tutti i 27 Stati membri dell'UE tra il 13 giugno e l'8 luglio 2024. 26.349 intervistati di diversi gruppi sociali e demografici sono stati intervistati nella loro lingua nazionale.

Gestione delle crisi, la Comissione in Polonia per un sopralluogo sulle forniture strategiche

 

Hadja Lahbib, Commissario per la preparazione, la gestione delle crisi e l'uguaglianza, visiterà la Polonia domani e sabato 10 e 11 gennaio. Incontrerà il ministro degli Interni, Tomasz Siemoniak, e il ministro per le Pari opportunità, Katarzyna Kotula, per discutere, tra le altre cose, della futura strategia dell'UE in materia di preparazione e della tabella di marcia sui diritti delle donne.

Nel corso della sua visita, la Commissaria Lahbib visiterà anche il magazzino che ospita le riserve strategiche dei mezzi di risposta di rescEU, compresi i generatori. Le forniture provenienti da questo magazzino rescEU hanno contribuito alle oltre 153.000 tonnellate di aiuti inviati all'Ucraina da febbraio 2022 tramite il meccanismo di protezione civile dell'UE. Interamente finanziato dall'UE, rescEU mira a proteggere i cittadini dalle catastrofi e a gestire i rischi emergenti rafforzando la preparazione europea e la capacità di risposta alle crisi in Europa.

Inoltre, il Commissario visiterà la piattaforma di evacuazione medica dell'UE (Medevac) a Rzeszów. La piattaforma funge da spazio sicuro per i pazienti che arrivano dall'Ucraina prima di proseguire il loro viaggio verso gli ospedali di un altro paese europeo. Da quando è stato introdotto il sistema, circa 4.000 pazienti sono stati trasferiti negli ospedali europei.

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La Giornata UE
07/01/2025

La Repubblica Democratica del Congo ancora in fiamme

Riportiamo la dichiarazione del Servizio di Azione Esterna dell'Unione Europea sui gravi fatti in corso nella Repubblica Democratica del Congo, un paese martoriato che non trova pace e da tempo al centro di interessi egemonici delle principali èpotenze per la sua ricchezza di materie prime, anche rare.

L'UE condanna fermamente la recente occupazione da parte del gruppo armato M23 della città di Masisi e delle zone circostanti, nel Nord Kivu. La continua avanzata dell’M23 costituisce una palese violazione del cessate il fuoco concordato nell’ambito del processo di Luanda. Questi sviluppi minano in modo significativo gli sforzi volti ad una risoluzione pacifica del conflitto nella parte orientale della RDC.

L’UE esorta l’M23 a ritirarsi immediatamente e a rispettare pienamente il cessate il fuoco. L'UE esorta il Ruanda a porre fine alla sua cooperazione con l'M23 e a ritirare le sue forze militari dal territorio della RDC. L'UE sottolinea l'importanza che tutte le parti in conflitto allentino la situazione e attuino tempestivamente tutte le decisioni e gli impegni concordati nell'ambito del processo di Luanda, verso il quale l'UE ribadisce il suo pieno sostegno e impegno. L'UE esorta inoltre la RDC a cessare ogni cooperazione con le FDLR e altri gruppi armati.

L'UE è pronta a prendere in considerazione nuove misure restrittive contro i responsabili del conflitto armato, dell'instabilità e dell'insicurezza nella RDC.

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Focus
06/01/2025

La Giornata della Commissione 06/01/2025

Bando per il festival della libertà dei media

Era nell'aria: l'era dei social insidia più di ogni dittatura la libertà dell'informazione. Non si tratta più di censura o propaganda, come in passato, ma del concreto e costante pericolo di manipolazioni ed interferenze nella comunicazione mediatica. Per questi ed altri motivi oggi la Commissione ha lanciato un invito a presentare proposte per tre edizioni di un festival europeo del giornalismo e della libertà dei media. Con un budget di 3 milioni di euro, questo festival mira a rafforzare il dialogo, la cooperazione e il partenariato tra giornalisti, media, organizzazioni della società civile e professionisti dei media nell'Unione europea.

Il festival sosterrà le discussioni sulla legislazione relativa alla libertà dei media, alla disinformazione, alla sicurezza dei giornalisti e alle sfide economiche del settore. Contribuirà inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sul lavoro cruciale e difficile dei giornalisti, nonché sulle minacce alla libertà di stampa nell’UE. Il festival offrirà l'opportunità di uno scambio di opinioni sugli effetti della legislazione europea sulla libertà dei media.

La Commissione invita i media interessati, le organizzazioni non governative, gli editori, le case editrici, le università e i centri di ricerca a presentare le loro proposte. Il candidato prescelto dovrà organizzare tre edizioni annuali del festival, nonché creare e gestire una piattaforma per contributi e discussioni.

Le festival contribuera à la réalisation des objectifs énoncés dans les orientations politiques 2024-2029 de la Commission, et la fin de chaque édition sera accompagnée d’un ensemble de recommandations stratégiques, d’enseignements clés et de bonnes pratiques.

nella sezione in abbonamento link alla presentazione delle candidature, la cui data limite è il 1° marzo 2025.

 

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La Giornata UE
03/01/2025

La Giornata della Commissione 03/01/2025

Infornata di Stati membri che ottengono una nuova tranche di aiuti del NextGenerationEU: un confronto

La Commissione ha ricevuto il 30 dicembre la settima richiesta di pagamento dall’Italia nell’ambito del piano per la ripresa e la resilienza (PNRR), per 5,3 miliardi di euro in sovvenzioni e 15,7 miliardi di euro in prestiti, al netto dei prefinanziamenti. Il piano complessivo di ripresa e resilienza dell'Italia ammonta in totale a 194 miliardi di euro in prestiti.

Il 27 dicembre la Commissione ha ricevuto la terza richiesta di pagamento della Polonia nell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza, per 4,2 miliardi di euro in sovvenzioni e 3,1 miliardi di euro in prestiti, al netto del prefinanziamento. Il piano complessivo di ripresa e resilienza della Polonia sarà finanziato con 59,8 miliardi di euro.

Il 20 dicembre la Commissione ha ricevuto la prima richiesta di pagamento della Svezia nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), per 1,6 miliardi di euro in sovvenzioni. Il piano complessivo di ripresa e resilienza della Svezia sarà finanziato con 3,5 miliardi di euro di sovvenzioni.

Il 28 dicembre la Commissione ha ricevuto la terza richiesta di pagamento della Lettonia nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), per un importo di 275,1 milioni di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti. Il piano globale della Lettonia per la ripresa e la resilienza sarà finanziato con 1,97 miliardi di euro di sovvenzioni.

Il 23 dicembre la Commissione ha ricevuto la seconda richiesta di pagamento dall'Irlanda per 115,5 milioni di euro in sovvenzioni, nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il piano complessivo di ripresa e resilienza dell'Irlanda sarà finanziato con 1,154 miliardi di euro.

Parità di genere nei CdA delle aziende quotate: è tempo di darsi una mossa perché entra in vigore la nuova normativa europea

La Direttiva sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società è entrata in vigore alla fine del 2024, con l’obiettivo di raggiungere una rappresentanza più equilibrata di uomini e donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in tutti gli Stati membri dell’UE.

La direttiva fissa un obiettivo per le grandi società quotate dell’UE pari al 40% del genere sottorappresentato tra i loro amministratori non esecutivi e al 33% tra tutti gli amministratori. Il termine per il recepimento da parte degli Stati membri è scaduto il 28 dicembre 2024 e le aziende devono raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno 2026.

Attualmente gli Stati membri devono quindi aver recepito norme relative, ad esempio, a specifiche misure vincolanti per la procedura di selezione dei membri dei consigli di amministrazione delle società, accompagnate da criteri trasparenti e neutrali rispetto al genere, e all'informativa dei criteri di qualificazione su richiesta di un candidato escluso, tra gli altri.

Hadja Lahbib, Commissaria per l’Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: “L’equilibrio tra uomini e donne è una questione di equità per tutti e le pari opportunità devono essere garantite in tutti gli aspetti della vita. Questa direttiva costituisce un passo importante: le norme adottate dall’UE nel 2022 devono ora essere applicate dagli Stati membri. Queste regole libereranno l’incredibile potenziale delle donne per guidare la nostra crescita e innovazione. Farò in modo che questa importante legislazione sia correttamente recepita dagli Stati membri e applicata diligentemente. Insieme possiamo rompere il soffitto di vetro. »

La Commissione ha proposto la direttiva sull'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società nel novembre 2012. Dopo dieci anni di discussioni, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico nel giugno 2022. La Commissione controllerà le notifiche degli Stati membri delle loro misure di recepimento e garantirà che tali misure recepiscono correttamente le disposizioni della Direttiva. Durante tutto il periodo di recepimento, la Commissione ha aiutato gli Stati membri a garantire il corretto recepimento, ad esempio attraverso seminari e consultazioni bilaterali.

Futuro mercato unico europeo, come dovrà essere? La Commissione lancia una consultazione pubblica

La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica, invitando tutte le parti interessate a dare il proprio contributo di idee per disegnare la futura strategia per il mercato unico.

Con questo invito a presentare contributi, la Commissione cerca di raccogliere informazioni sui principali ostacoli alla libera circolazione di beni e servizi, sulle principali sfide normative e amministrative per le imprese, comprese le piccole e medie imprese, sulle questioni legate alla governance e all'applicazione, come nonché le possibili soluzioni.

In seguito all'appello del Consiglio europeo per una strategia orizzontale per il mercato unico entro giugno 2025, la Commissione si è impegnata a presentare un piano per un mercato unico modernizzato che consenta alle imprese dell'UE di crescere e competere a livello globale, sostenere le transizioni verde e digitale dell'UE e aumentare la nostra prosperità.

Le parti interessate, tra cui imprese, associazioni professionali, autorità pubbliche degli Stati membri e altre organizzazioni pertinenti, sono invitate a presentare i loro contributi entro il 31 gennaio. Le idee raccolte verranno discusse in occasione del Forum del mercato unico che si terrà a Cracovia il 17 febbraio 2025, che la Commissione sta organizzando congiuntamente con la presidenza polacca del Consiglio.

Link per partecipare nella sezione in abbonamento. 

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La Giornata UE
20/12/2024

La Commissione cerca esperti in tecnologie digitali

La Commissione europea, attraverso la sua Direzione generale competente per il settore el digitale CNECT, ha bisogno di costituire un gruppo di esperti, circa 80, specializzati nelle tecnologie digitali e ha lanciato a tal fine un invito a manifestazioni d'interesse.

Sono invitati a partecipare, segnalando la propria disponibilità, esperti in tecnologie digitali critiche ed emergenti e il loro uso attuale o futuro, che spaziano dai semiconduttori e dalla fotonica all'intelligenza artificiale, dati, robotica, quantistica, calcolo ad alte prestazioni, ma anche connettività avanzata, Internet di nuova generazione e mondi virtuali, cloud, edge, Internet delle cose o comunicazione e sicurezza digitale avanzata, govtech e interoperabilità, tra molte altre.

L'invito è rivolto ad un ampio spettro di stakeholder, tra cui ricercatori, innovatori, esperti di mercato e industriali, ma anche ONG e altri utenti della tecnologia. Dovranno dare in particolare un contributo a due studi in corso per migliorare la comprensione delle future tecnologie e capacità digitali strategiche per l'Europa. Considerando la rapida evoluzione delle tecnologie e dei mercati digitali, il contesto geopolitico, l'intensificarsi della corsa tecnologica globale e l'importanza della trasformazione digitale e sostenibile dell'industria e della società, questi due studi commissionati dalla DG CNECT mirano a ottenere ulteriori conoscenze e prove sulla necessità di supportare la ricerca, lo sviluppo e l'implementazione di tecnologie e capacità digitali critiche ed emergenti in Europa nel medio termine dal  2028 al 2040. 

i due studi hanno come tema: 1) “Lo sviluppo delle capacità digitali critiche dell’UE oltre il 2027”, focalizzato sullo sviluppo (integrazione, applicazione e implementazione) di tecnologie e infrastrutture digitali e sul relativo sviluppo delle competenze; 2) “Concetti chiave per le tecnologie digitali strategiche per il 10° Programma Quadro di ricerca e sviluppo”, incentrato sul futuro prossimo del programma europeo di ricerca, sviluppo e innovazione delle tecnologie digitali strategiche.

A tal fine le attività rilevanti che saranno svolte con il coinvolgimento del gruppo di esperti sono articolate su tre passaggi: 1) A fine febbraio 2025 verrà organizzata una discussione di gruppo per discutere e perfezionare l'elenco delle tecnologie e delle capacità critiche strategiche ed emergenti rilevanti per gli investimenti a livello dell'UE; 2) Un sondaggio Delphi sarà condotto a marzo e aprile 2025 (due round) per raccogliere e perfezionare opinioni di esperti sulle tendenze future e sulle intuizioni sulla generazione e l'implementazione di tecnologie e capacità digitali emergenti e critiche e dei relativi ecosistemi entro gli orizzonti del 2028, 2034 e 2040, nonché sui fattori contestuali che avranno un impatto su questi sviluppi; 3) infine Un ciclo di cinque workshop di previsione nella primavera e nell'autunno del 2025 avrà lo scopo di sviluppare opzioni di investimento per i programmi di finanziamento dell'UE per il periodo 2028-2034, esplorando un ampio spettro di possibili futuri per la generazione e l'implementazione di tecnologie e capacità digitali emergenti e critiche, con esercizi di creazione di scenari e di backcasting.

Gli esperti, selezionati in numero tra i 50 e gli 80, dovranno possedere le seguenti caratteristiche professionali:

- competenza in specifiche tecnologie digitali, con una comprovata conoscenza approfondita dei progressi tecnologici correlati alla ricerca e/o all'implementazione di tecnologie e capacità digitali, comprese le tendenze e le esigenze emergenti;

- comprensione dell'ecosistema industriale e della ricerca digitale dell'UE correlato allo sviluppo di questa specifica tecnologia digitale e delle sue applicazioni in vari settori;

- conoscenza del posizionamento competitivo dell'UE in relazione a questa specifica tecnologia su scala globale e la consapevolezza di eventuali dipendenze all'interno delle catene del valore globali.

Per inviare la propria manifestazione d'interesse, entro il 20 gennaio, collegarsi al link riportato nella sezione in abbonamento

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Focus
13/12/2024

La Commissione europea assume funzionari giuridici e amministrativi per il settore dell'intelligenza artificiale

La ricerca di nuovo personale interessa l'Ufficio per l'intelligenza artificiale della DG CONNECT e riguarda gli aspetti dell'intelligenza artificiale attinenti le scienze sociali. In particolari il rafforzamento di personale riguarda le seguenti unità: AI Excellence e Robotics, AI Regulation e Compliance, AI Safety, AI Innovation e Policy Coordination e AI for Societal Good. I profili ricercati sono quelli di Legal e Policy Officer.

In quanto centro di competenza dell'UE in materia di IA, l'Ufficio europeo per l'IA svolge un ruolo chiave nell'implementazione dell'AI Act, in particolare per l'IA di uso generale, promuovendo lo sviluppo e l'uso di un'IA affidabile e la cooperazione internazionale. L'Ufficio per l'IA è all'avanguardia nella politica e nell'innovazione globale in materia di IA, istituito all'interno della Commissione europea, come parte della DG CONNECT. Il team collabora a stretto contatto con gli Stati membri, le autorità di regolamentazione e altri organismi dotati di competenze specifiche, nonché con paesi terzi e organizzazioni internazionali competenti.

I candidati per la posizione di Policy Officer devono possedere almeno tre anni di esperienza nelle politiche digitali dell'UE, forti capacità analitiche e di ricerca, nonché la capacità di tradurre i risultati in politiche attuabili. Il ruolo comporta varie responsabilità, come contribuire alla formulazione di politiche e procedure per la politica UE sull'IA, monitorare lo sviluppo dei mercati e delle tecnologie dell'IA, nonché collaborare con le parti interessate per raccogliere conoscenze e prove per l'implementazione delle politiche sull'IA. I Policy Officer contribuiranno anche alla preparazione di documenti politici, briefing e diversi eventi politici. Lo scopo principale di questa posizione è di affrontare le sfide politiche e garantire una comprensione e un'implementazione complete delle politiche sull'IA nell'UE e oltre.

I candidati per la posizione di Legal Officer devono avere almeno tre anni di esperienza nella legislazione digitale dell'UE e ottime capacità analitiche e comunicative. Deve avere una conoscenza approfondita delle questioni legali relative all'IA e all'EU AI Act. Inoltre, è essenziale avere esperienza pratica nella stesura e revisione di documenti legali, linee guida, decisioni e altri atti pertinenti per l'AI Office. L'esperienza nella standardizzazione sarebbe vantaggiosa. Le responsabilità di questo ruolo includono il contributo alla fase preparatoria dell'implementazione dell'AI Act sviluppando approcci, linee guida e quadri analitici basati su prove. Anche la collaborazione con terze parti per raccogliere conoscenze e prove per l'applicazione dell'AI Act è un compito essenziale. Il candidato lavorerà per garantire l'efficace implementazione delle norme dell'AI Act, tra cui legislazione secondaria, linee guida, codici di condotta, codici di condotta o standard pertinenti.

Le candidature vanno presentate entro il 15 gennaio, tramite il sito web dell'ufficio epso  per il personale. Link nella sezione in abbonamento.

La durata iniziale del contratto è di un anno, con possibilità di estensione fino a 6 anni totali. Entrambe le posizioni appartengono al Function Group IV.

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Focus
29/11/2024

La Giornata della Commissione 29/11/2024

Nonostante guerre e divisioni la fiducia nell'Europa resiste

L’ultimo Eurobarometro pubblicato oggi mostra che la fiducia nell’Unione europea è la più alta dal 2007 e il livello di sostegno per l’euro è il più alto mai registrato. L’indagine rivela anche che gli europei sono più ottimisti riguardo al futuro. Si esprimono a favore di un’UE più forte e più indipendente, soprattutto di fronte alle attuali sfide globali. Per gli europei, la sicurezza e la difesa dovrebbero essere la prima priorità d’azione dell’UE a medio termine. Le tendenze sono positive anche nella maggior parte dei paesi interessati dall’allargamento. Alla luce della guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, quasi nove europei su dieci approvano gli aiuti umanitari alle popolazioni colpite dalla guerra e più di sette su dieci sostengono le sanzioni economiche contro il governo, le imprese e i cittadini russi. La guerra in Ucraina continua ad essere considerata la questione più importante a livello europeo.

Inizia l'inverno ver, la guerra persiste e l'Europa fa scorta di gas

La Commissione ha fissato gli obiettivi che gli Stati membri dell'UE sono tenuti a rispettare nel 2025 per garantire che gli impianti di stoccaggio del gas siano riempiti almeno al 90% della capacità entro il 1° novembre 2025, come richiesto dal regolamento UE sullo stoccaggio del gas. Il regolamento  definisce gli obiettivi con scadenze il 1° febbraio, il 1° maggio, il 1° luglio e il 1° settembre 2025 per gli Stati membri che hanno impianti di stoccaggio sotterraneo sul loro territorio e per gli Stati membri collegati tramite la rete del gas.

Questi obiettivi sono le soglie minime che gli Stati membri dell'UE devono rispettare per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento tramite impianti di stoccaggio riforniti per l'inverno 2025-2026. Dalla sua adozione nel giugno 2022, il regolamento sullo stoccaggio del gas ha svolto un ruolo cruciale nel garantire la disponibilità di gas sufficiente per l'inverno. Ogni anno dall'introduzione del regolamento durante la crisi energetica, l'UE ha superato l'obiettivo che si era prefissato in termini di riempimento degli impianti di stoccaggio del gas. Quest'anno, lo stoccaggio è di circa il 95% alla scadenza del 1° novembre. Ciò equivale a circa 100 miliardi di metri cubi di gas immagazzinato nell'UE, pari a circa un terzo del consumo annuale di gas dell'UE.

Anche il Giappone si prepara ad entrare nel programma di ricerca Horizon

 

L'UE e il Giappone hanno avviato i negoziati per l'adesione del Giappone a Horizon Europe, il programma di ricerca e innovazione dell'UE. In caso di esito positivo, sarebbe la prima volta che il Giappone prende parte alla più stretta forma di cooperazione nel campo della ricerca e dell'innovazione che l'UE può offrire. Con Horizon Europe, l'UE ha ampliato questa opportunità a paesi non UE con un forte profilo scientifico, innovativo e tecnologico,  sono necessariamente prossimi geograficamente all'Europa, ma con una prospettiva globale simile,  come Canada, Nuova Zelanda o Corea del Sud, che hanno già negoziato con successo la loro associazione al programma.

Iliana Ivanova, Commissaria per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha affermato: "L'apertura dei negoziati per l'associazione del Giappone a Horizon Europe segna un cambiamento radicale nella nostra cooperazione. Sia per l'UE che per il Giappone, la ricerca e l'innovazione sono fondamentali per garantire la competitività e realizzare le transizioni verde e digitale. Insieme, saremo in grado di raggiungerli più rapidamente e trovare soluzioni alle sfide più urgenti del mondo".

I negoziati riguardano l'associazione al Pilastro II di Horizon Europe, che affronta le sfide sociali attraverso progetti di collaborazione multinazionali. In caso di successo, i ricercatori giapponesi saranno in grado di guidare e coordinare i propri progetti di ricerca e innovazione nell'ambito del programma, di cercare una collaborazione più approfondita con i partner dell'UE e degli altri paesi associati e di ottenere finanziamenti.

Il nuovo bando per il Corpo europeo di solidarietà

La Commissione ha pubblicato il bando 2025 del Corpo europeo di solidarietà, che sostiene la partecipazione dei giovani ad attività di volontariato nelle comunità di tutta l’UE e oltre. Il budget di 166 milioni di euro stanziato per il 2025 rappresenta un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, dovuto al recupero di fondi dagli anni del Covid-19, quando molte attività di volontariato non potevano svolgersi. Il Bando 2025 sosterrà progetti e attività di volontariato che promuovono la sostenibilità ambientale, le competenze e l’alfabetizzazione digitale, l’inclusione e la diversità, la cittadinanza attiva e molto altro ancora. Tra le azioni che saranno finanziate anche l'aiuto alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. I partecipanti possono inoltre impegnarsi in un’ampia gamma di attività di solidarietà incentrate su tematiche prioritarie quali l’inclusione sociale, la transizione verde e digitale, la partecipazione democratica e le questioni relative alla salute.

Insieme con il bando la Commissione ha pubblicato il rapporto sul Corpo europeo di solidarietà 2021-2023, che presenta l’impatto del programma in questi anni e come ha contribuito a promuovere la solidarietà in tutto il mondo. Nel periodo 2021-2023, il programma ha offerto a più di 66.000 giovani l’opportunità di affrontare sfide sociali e umanitarie. Il rapporto racconta storie potenti e stimolanti provenienti da tutta Europa su come i giovani e le organizzazioni hanno risposto al clima e ai disastri naturali e hanno sostenuto gli ucraini in fuga dalla guerra di aggressione della Russia. Il rapporto vuole stiòolarea più giovani a parteciparei alle iniziative di solidarietà.

Il Corpo è aperto ai giovani dai 18 ai 30 anni, sino ai 35 anni per il volontariato in attività di aiuto umanitario fuori dall'UE. I giovani interessati possono registrarsi sul portale del Corpo europeo di solidarietà, dove potranno trovare le organizzazioni partecipanti. Anche i gruppi giovanili iscritti al Portale possono richiedere finanziamenti per i propri progetti di solidarietà.

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La Giornata UE
27/11/2024

La Giornata della Commissione 27/11/2024

Il rapporto 2023 del programma Erasmus+, specchio dei tempi che stiamo vivendo

La relazione annuale Erasmus+ 2023 pubblicata oggi evidenzia i risultati del programma nel sostenere l'apprendimento permanente e la cooperazione, con una forte attenzione all'inclusione sociale, alle transizioni verdi e digitali e alla promozione dei valori dell'UE. Il rapporto illustra inoltre il modo in cui il programma ha sostenuto progetti che affrontano le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, anche attraverso finanziamenti per rafforzare ulteriormente la cooperazione nel campo dell'apprendimento.

Con un budget complessivo di oltre 4,5 miliardi di euro nel 2023, il 12,5% in più rispetto all’anno precedente, Erasmus+ ha sostenuto quasi 32.000 progetti, coinvolgendo più di 84.500 organizzazioni. Le azioni di mobilità per l'apprendimento del programma hanno offerto opportunità a oltre 1,3 milioni di studenti, discenti, professori, insegnanti, formatori, animatori giovanili, allenatori sportivi e giovani.

Dal suo lancio nel 1987, alla fine del 2023 Erasmus+ ha offerto a 15,1 milioni di persone l’opportunità di studiare, formarsi, lavorare e fare volontariato all’estero. Dando priorità all'inclusione e alla diversità, Erasmus+ ha continuato a raggiungere meglio persone di diverse fasce d'età e provenienti da contesti culturali, sociali ed economici diversi. Diventando più accessibile alle organizzazioni più piccole e più inclusivo per le persone con minori opportunità, il programma è migliorato in termini di qualità e ha compiuto progressi nel garantire pari opportunità per tutti. Nel 2023, più di 200.000 partecipanti a Erasmus+ erano persone con minori opportunità, tra cui migranti e persone con disabilità, nonché cittadini dell’UE che vivono in aree remote o che affrontano difficoltà socioeconomiche.

A che punto siamo con il PNRR  in Germani, Italia e Portogallo

La Commissione ha approvato le valutazioni preliminari positive della seconda richiesta di pagamento della Germania, della sesta richiesta di pagamento dell'Italia e della quinta richiesta di pagamento del Portogallo nell'ambito del Recovery and Resilience Facility, il fulcro di NextGenerationEU. Da notare le differenze nei diversi paesi:

La richiesta della Germania ammonta a 13,5 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento) in sovvenzioni. Riguarda importanti fasi nella realizzazione di 15 riforme e 20 investimenti in ricerca e innovazione per la transizione verde, energie rinnovabili e greening di trasporti e alloggi, assistenza sanitaria, digitalizzazione della pubblica amministrazione, istruzione e formazione nonché microelettronica e tecnologie della comunicazione.

La richiesta dell'Italia ammonta a 8,7 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento), di cui 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 ​​miliardi di euro in prestiti. Sostiene 17 riforme e 17 investimenti in digitalizzazione, pubblica amministrazione, ambiente imprenditoriale, giustizia, lavoro, mobilità pulita, energie rinnovabili, sicurezza dell'approvvigionamento di gas, agroalimentare, gestione dei rifiuti e salute.

La richiesta del Portogallo ammonta a 2,9 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento), di cui 1,65 miliardi di euro in sovvenzioni e 1,25 miliardi di euro in prestiti. Copre misure significative nell'attuazione di 11 riforme e 27 investimenti in edilizia abitativa, greening dei trasporti, prevenzione incendi, capitalizzazione delle aziende, digitalizzazione delle imprese, sviluppo del mercato dei capitali, nonché modernizzazione dei sistemi fiscali e doganali.

Il piano di ripresa e resilienza della Germania è finanziato da 30 miliardi di euro in sovvenzioni. Il piano dell'Italia è sostenuto da 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Il piano di ripresa e resilienza del Portogallo è finanziato da 22,2 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro in sovvenzioni e 5,9 miliardi di euro in prestiti).

I giornalisti che hanno vinto quest'anno il premio Lorenzo Natali

Quest'anno hanno presentato domanda più di 1.200 giornalisti da tutto il mondo. È stata effettuata una preselezione da parte di quattro scuole di giornalismo - l'Universidade Catôlica Portuguesa (Portogallo), l'Universidad de Navarra (Spagna), l'Università Saint-Joseph di Beirut (Libano) e il Vesalius College (Belgio) -, al termine della quale i vincitori sono stati selezionati da una giuria composta da cinque esperti di fama internazionale del mondo del giornalismo: Inday Espina-Varona, Stefanie Glinski, Ntibinyane Alvin Ntibinyane, Delia Rodriguez e Artur Romeu.

I vincitori dell'edizione 2024 sono: per il premio Miglior giornalista emergente, Jamaima Afridi, insignita del premio per il suo lavoro di indagine sulle difficoltà affrontate dai rifugiati afghani in Pakistan, in particolare le donne afghane colpite dal ritorno al potere dei talebani. Per il premio di giornalismo investigativo, un trio di giornalisti francesi formato da Mathilde Cusin, Manon de Couët e Martin Boudot ha ricevuto questo premio per il loro rapporto “Armi, il patrimonio tossico”. Per quanto riguarda il premio per il giornalismo di approfondimento, le giornaliste Gabriela Ramírez e Tina Xu hanno vinto questo premio per il loro articolo intitolato “Vedove ai confini dell'Europa”. Per il premio speciale “Fotogiornalismo”, Bienvenido Velasco è stato premiato per il suo lavoro “Las redes sociale, el engaño que anima a miles de migranti por la selva del Darién”.

I link agli articoli remitati:

https://vimeo.com/954034604/bb36c4afbf?share=copy

https://unbiasthenews.org/widowed-by-europes-borders-graves/

https://efe.com/mundo/2023-09-25/las-redes-sociales-el-engano-que-anima-a-miles-de-migrantes-por-la-selva-del-darien/

Anche un ragazzo italiano tra i vincitori del premio per la promozione dello sport e di una vita attiva

La Commissione ha annunciato i vincitori dell'edizione 2024 dei #BeActive Awards. I premi premiano progetti e individui che si sono dedicati con impegno e successo alla promozione dello sport, dell'attività fisica e di stili di vita sani e attivi in ​​tutta Europa.

Il progetto "UGOTCHI - Punkten mit Klasse" di Sportunion Österreich (Austria) ha vinto il #BeActive Education Award. La loro iniziativa promuove l'attività fisica, un'alimentazione sana e azioni consapevoli tra i bambini delle scuole elementari utilizzando un sistema di premi. Il vincitore del #BeActive Workplace Award è Métropole de Lyon (Francia) e il loro programma di equilibrio fisico e benessere per lo staff di Lyon Metropole. Il #BeActive Local Hero Award è stato assegnato ad Alessio Barnabò (Italia) per il suo progetto "Sailing Achievements Inspire Lives (S.A.I.L)". A maggio 2024, Alessio ha gareggiato come istruttore di vela nelle 151 miglia di Livorno con un equipaggio composto interamente da persone con disabilità. Il progetto "Ninos", avviato dalla Fundacja Rozwoju Sportu Espanola (Polonia) con l'obiettivo di promuovere l'attività fisica e la costruzione di comunità tra diverse generazioni, ha vinto il premio #BeActive Across Generations.

Per consentire l'innovazione e lo sviluppo in tutti i progetti, i quattro vincitori hanno ricevuto 10.000 € e ciascuno dei 12 finalisti ha ricevuto 2.500 €. I premi #BeActive sono una parte centrale dell'annuale Settimana europea dello sport, l'iniziativa della Commissione per promuovere la partecipazione allo sport e all'attività fisica per le persone di tutte le età e aumentare la consapevolezza sui numerosi vantaggi di entrambi

 

 

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La Giornata UE
27/11/2024

Le convergenze parallele

Che vi fosse un ponte immaginario che metteva in collegamento il comunismo con il capitalismo nel nome del potere era cosa impensabile ai tempi della egemonia di Stalin. Almeno è quello che abbiamo creduto, pensando che la vera discriminante fosse la conquista della democrazia contro ogni dforma di potere autoritario. Oggi molti si attendono un esito di questo genere guardando al mondo da una prospettiva trasversale. Restare se stessi non fa parte del gioco, purché la corsa sia sempre in salita e non perda mai un colpo. Anche una guerra é utile allo scopo.E' la logica implacabile dell'imperialismo che scavalca ogni ideologia.

Però gli attori sulla scena non sono solo due. Le luci illuminano un altro personaggio, che sarebbe piaciuto molto a Pirandello, lo avrebbe osservato calcare tutto il tempo il palcoscenico in cerca di un'identità non più sua. E' accaduto infatti che nel giorno della storia qualcosa ha fatto cambiare il corso degli eventi, cristallizzandoli su sponde scomode: non più l'idea di progresso da condividere con l'orizzonte vasto di un pianeta da risanare, ma attesa infinita delle mosse dell'altro per poter intuire le proprie e il futuro, forse.

Il futuro è un'onda nera, non ha confini e non concede tempo nella corsa folle dell'innalzamento della temperatura globale. Non si accontenta di faticosi compromessi tra paesi ricchi, in testa l'Europa, e paesi poveri, che per una volta possono pretendere di essere ascoltati. Ma non accontentati, le cifre non colmano la distanza dei bisogni delle diverse parti.

Pirandello sorride, in fondo al teatro, per una volta l'imprevedibile ha un copione prevedibile, salvo oscurarsi quando l'onda nera del futuro si fa troppo alta.

CLS

 

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Editoriale
26/11/2024

La Giornata della Commissione 26/11/2024

Le grandi piattaforme online presentano i report sulla valutazione dei rischi

A partire da questa settimana, i provider designati nel 2023 come  grandi piattaforme online (VLOP) o grandi motori di ricerca (VLOSE) devono pubblicare per la prima volta i loro report annuali di valutazione dei rischi e di audit, ai sensi del Digital Services Act (DSA). I report devono includere le valutazioni che i provider di VLOP e VLOSE hanno effettuato per identificare e analizzare i rischi derivanti dai loro servizi, come la diffusione di contenuti illegali, la disinformazione o la protezione dei minori. Questi report delineano anche le misure che VLOP e VLOSE hanno messo in atto per mitigare i rischi identificati.

Con la pubblicazione di questi report, il DSA è pronto a portare una nuova era di trasparenza e responsabilità nel settore tecnologico, aiutando a proteggere gli utenti e la società da potenziali danni e promuovendo un ambiente online più sicuro e responsabile. La Commissione organizzerà inoltre workshop in cui i fornitori di questi servizi designati saranno invitati a presentare le valutazioni dei rischi pubblicate ai coordinatori nazionali dei servizi digitali, alle organizzazioni della società civile e ad altre parti interessate. Si prevede che tali workshop si svolgeranno all'inizio del 2025.

Lanciato il partenariato per i talenti con il Pakistan 

La Commissione lancia un nuovo partenariato UE-Pakistan per i talenti, per intensificare la cooperazione in materia di migrazione, abbinando meglio le esigenze del mercato del lavoro e le competenze tra gli Stati membri dell'UE e il Pakistan. Il partenariato per i talenti riunisce il Pakistan, gli Stati membri interessati e la Commissione per identificare esigenze comuni e azioni congiunte. Con un finanziamento UE di 3 milioni di euro, il nuovo programma mira a creare nuove opportunità di mobilità lavorativa e educativa tra l'UE e il Pakistan. Il programma fornirà il trasferimento di conoscenze, competenze e affronterà le esigenze di competenze in settori selezionati in Pakistan e negli Stati membri UE interessati, tra cui edilizia, agricoltura, tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), produzione di energia rinnovabile e ospitalità.

I partenariati per i talenti sono un elemento chiave dell'approccio globale e strategico dell'UE, che collabora con i paesi partner per gestire la migrazione. La Commissione ha costantemente collaborato con i partner internazionali in un approccio Team Europe per affrontare le cause profonde della migrazione, combattere il traffico di migranti e promuovere percorsi legali. A giugno 2021, la Commissione ha lanciato i Talent Partnership, un'iniziativa volta ad affrontare la carenza di competenze nell'UE abbinando le competenze dei lavoratori dei paesi terzi alle esigenze del mercato del lavoro dell'UE, coinvolgendo strategicamente i paesi partner in una più ampia cooperazione sulla gestione della migrazione, inclusa la prevenzione della migrazione irregolare. A luglio di quest'anno è stato lanciato con successo il Talent Partnership con il Bangladesh (quelli buoni ce li teniamo, gli altri li spediamo in Albania). La Commissione sta attualmente sviluppando Talent Partnership con altri tre paesi partner: Egitto, Marocco e Tunisia.

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La Giornata UE
25/11/2024

La Giornata della Commissione 25/11/2024

La guerra dei dazi è già iniziata, ma con la Cina

La Commissione europea ha formalmente contestato le misure anti-dumping provvisorie imposte dalla Cina sulle importazioni di brandy dall'Europa, richiedendo consultazioni presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Secondo la Commissione le misure provvisorie della Cina sul brandy europeo non sono in linea con le norme dell'OMC: infatti, la Cina non ha dimostrato che vi sia alcuna minaccia di danno per la sua industria del brandy, né che vi sia un nesso causale tra la presunta minaccia di danno e le importazioni di brandy dall'UE. Inoltre, la Cina ha avviato il caso sulla base di prove insufficienti, contrariamente agli standard della legge dell'OMC.

Il vicepresidente esecutivo Dombrovskis ha affermato: "L'UE prende molto seriamente qualsiasi uso ingiusto o discutibile di strumenti di difesa commerciale contro qualsiasi settore della nostra economia. Richiedendo consultazioni con la Cina sulle sue misure anti-dumping provvisorie sul brandy dell'UE, la Commissione sta dando seguito al suo impegno di proteggere la nostra industria da accuse infondate e dall'uso improprio di misure di difesa commerciale".

Si conclude la COP29 , in Corea del Sud si aprono i negoziati sull'inquinamento da plastica

Da oggi fino al 1° dicembre, la Commissione partecipa ai negoziati sul Trattato globale sulla plastica (INC-5) a Busan, Repubblica di Corea, con l'obiettivo di raggiungere un accordo su uno strumento globale per affrontare l'inquinamento da plastica. Insieme ai partner del G20, l'UE rimane impegnata a concludere i negoziati entro la fine dell'anno. Le priorità dell'UE per un accordo efficace includono la necessità di affrontare i livelli elevati e insostenibili di produzione primaria di polimeri plastici, vietare le microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti e convergere attorno ad un nuovo strumento che affronti la produzione di plastica in modo completo. L'UE sosterrà inoltre il'applicazione del principio che i principali produttori si assumano una quota di responsabilità finanziaria per l'inquinamento da plastica, il cosiddetto principio "chi inquina paga".

Durante i negoziati, l'UE sottolineerà inoltre che, sebbene siano necessarie misure giuridicamente vincolanti a livello globale, si dovrebbero considerare anche le circostanze nazionali e garantire una giusta transizione. L'adozione di uno strumento giuridicamente vincolante per porre fine all'inquinamento da plastica è una priorità fondamentale del piano d'azione per l'economia circolare dell'UE.

Il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: "La plastica sta soffocando i nostri oceani, inquinando l'ambiente e danneggiando la salute e i mezzi di sussistenza delle persone. Se le cose continueranno come al solito, la produzione di plastica triplicherà entro il 2060. Abbiamo bisogno di politiche globali coordinate per cambiare i modelli di produzione e consumo della plastica in un modo che sia vantaggioso per le persone e il pianeta. Ora abbiamo la possibilità di dimostrare come possiamo agire congiuntamente per promuovere un'economia più circolare e sostenibile per la plastica. L'UE è pronta a impegnarsi con altre parti e a costruire ponti per concordare un trattato globale entro la fine di quest'anno". A Rio, i leader del G20 hanno dichiarato nella loro dichiarazione finale ldi coler lavorare insieme per concludere i negoziati per uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull'inquinamento da plastica entro la fine del 2024. Per mobilitare il sostegno alla conclusione del trattato, l'UE è attivamente coinvolta nella High Ambition Coalition to End Plastic Pollution, che include 65 paesi impegnati a porre fine all'inquinamento da plastica entro il 2040.

A Baku l'UE  rivendica un successo, nonostante la delusione dei paesi in via di sviluppo

Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP29 a Baku, la Commissione Europea e gli Stati membri dell’UE hanno negoziato con successo un accordo per allineare i flussi finanziari globali con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Grazie all’adozione di un nuovo obiettivo quantificato collettivo (NCQG) per il finanziamento della lotta al cambiamento climatico, l’UE è riuscita ad espandere la base globale di contribuenti per finanziare la lotta al cambiamento climatico. Le parti hanno convenuto che i finanziamenti combinati provenienti da tutte queste fonti dovrebbero raggiungere almeno 1,3 miliardi di dollari all’anno entro il 2035.

Nell’ambito di questo obiettivo, i paesi sviluppati si impegnano a  mobilitare 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 per l’azione climatica nei paesi in via di sviluppo. Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto attraverso un’ampia gamma di fonti, compresi i finanziamenti mobilitati dalle banche multilaterali e, per la prima volta, i contributi di altri paesi. L'UE si è impegnata per  garantire che altri paesi contribuissero, in linea con la loro capacità finanziaria.

Il gruppo negoziale dell’UE ha inoltre finalizzato con successo le norme che rafforzeranno l’integrità ambientale, la trasparenza e la responsabilità nei mercati internazionali del carbonio ai sensi dell’articolo 6 dell’accordo di Parigi. Il meccanismo di credito di cui all’articolo 6.4 stabilirà un nuovo standard sostenuto dalle Nazioni Unite per le compensazioni di carbonio di alta qualità, e le nuove regole per la registrazione e il monitoraggio dei trasferimenti internazionali porteranno trasparenza agli accordi bilaterali sul carbonio tra le Parti. Ciò consentirà di ridurre ed eliminare le emissioni in modo economicamente vantaggioso.

Durante la COP29, l’UE ed un gruppo di altri paesi hanno annunciato l’intenzione di presentare un NDC ( National Determined Contributions) allineato a 1,5°C l’anno prossimo. Per far avanzare la transizione verso l’energia pulita, la Commissione e la Beyond Oil and Gas Alliance hanno annunciato una partnership sulla transizione dai combustibili fossili. La Commissione ha inoltre lanciato una nuova tabella di marcia del partenariato per la riduzione del metano per accelerare ulteriormente la riduzione delle emissioni di metano associate alla produzione e al consumo di energia fossile, in collaborazione con una serie di paesi partner, organizzazioni internazionali, ONG e banche di sviluppo.

In particolare Canada, Cile, Unione Europea, Georgia, Messico, Norvegia e Svizzera si sono detti impegnati a rispettare l'obiettivo fissato dagli Accordi di Parigi di ridurre le emissioni per un abbassamento del surriscaaldamento globale di 1,5°C . 

Alcuni paesi, , ovvero Bhutan, Madagascar, Panama e Suriname, hanno già raggiunto emissioni nette di gas serra pari a zero ( c.d. I paesi GZERO).

 

 

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La Giornata UE
25/11/2024

Giovani che vivono nelle aree remote: per loro opportunità "glocal"

Il Consiglio chiede un maggiore sostegno ai giovani che vivono in aree rurali e remote, in particolare migliorando l’accesso alle opportunità “glocali” nell’istruzione e nell’occupazione, come un modo per combattere le sfide demografiche in Europa.

Le comunità rurali sono una parte fondamentale dell'identità dell'UE e svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo sostenibile. Tuttavia, persistono notevoli disparità tra aree rurali e urbane. I giovani in particolare affrontano sfide legate a minori opportunità di lavoro, minore accesso a un'istruzione di qualità e limitata disponibilità di servizi sociali e sanitari. Questi fattori aumentano la probabilità che i giovani si spostino dalle aree rurali e remote in cerca di migliori opportunità, e sono causa del loro progressivo spopolamento.

Il Consiglio chiede alle autorità dell'UE di intensificare gli sforzi per garantire ai giovani nelle aree rurali e remote un accesso equo ai servizi essenziali, consentendo loro di beneficiare di opportunità "glocal". Il termine "glocal" si riferisce alla capacità di pensare globalmente e agire localmente, nonché all'integrazione del locale e del globale. In particolare, le conclusioni incoraggiano gli Stati membri a:

- migliorare l'accesso dei giovani rurali ai servizi digitali, ad esempio rafforzando l'infrastruttura digitale;
- coinvolgere i giovani che vivono in aree rurali e remote nel processo decisionale a tutti i livelli;
- favorire la creazione di più opportunità di lavoro, istruzione e formazione di qualità, più diversificate e in settori quali l'agricoltura e l'adattamento climatico;
- incoraggiare la solidarietà e l'interazione intergenerazionale, anche tramite organizzazioni giovanili locali;
- formare operatori giovanili, educatori e professionisti per riconoscere i diversi talenti dei giovani.

Il Consiglio invita inoltre la Commissione a migliorare l’accesso alle iniziative e ai fondi pertinenti dell’UE e ad aumentare la visibilità dei giovani rurali nei programmi dell’UE per i giovani, compresa la strategia dell’UE per la gioventù post-2027.

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Focus
20/11/2024

La Giornata della Commissione 20/11/2024

L'Europa emette con successo nuove obbligazioni

Ieri la Commissione europea ha raccolto 7 miliardi di euro in obbligazioni dell’UE nella sua decima operazione per il 2024, di cui 3 miliardi di euro sotto forma di obbligazioni verdi NextGenerationEU.

L'operazione in due tranche prevedeva l'emissione di un'integrazione di 4 miliardi di euro dei bond UE con scadenza 4 dicembre 2031 e di un'integrazione di 3 miliardi di euro del bond verde NextGenerationEU con scadenza 4 febbraio 2043. Il prezzo dell'operazione dei bond a 7 anni è stato fissato al 98,618%, ad un tasso del 2,719%, mentre il Il prezzo del bond a 18 anni è stato fissato al 72,739%, ad un tasso del 3,260%. Le offerte ricevute ammontano a oltre 66 miliardi di euro per il bond a 7 anni e 80 miliardi di euro per il bond a 18 anni. 

I fondi raccolti sul mercato obbligazionario saranno utilizzati per finanziare in particolare il NextGenerationEU  e il sostegno all’Ucraina, nonché la transizione verde nei piani nazionali di ripresa e resilienza (RRP) degli Stati membri. Tutte le emissioni dei Green Bond sono guidate dal NGEU Green Bond Framework, che è in linea con i Green Bond Principles della International Capital Markets Association (ICMA). Finora la Commissione, rispetto all'obbiettivo di  65 miliardi di euro per la seconda metà del 2024, ne ha raccolto circa 60 miliardi. Una panoramica completa di tutte le transazioni dell’UE eseguite fino ad oggi è disponibile online. Una panoramica dettagliata delle transazioni previste dall’UE per la seconda metà del 2024 è disponibile anche nel piano finanziario dell’UE. La prossima operazione in calendario sarà il 25 novembre 2024.

I Trattati dell’UE conferiscono alla Commissione europea il potere di contrarre prestiti sui mercati internazionali dei capitali per conto dell’Unione europea per finanziare specifici programmi d’azione dell’UE. La sua reputazione è ben consolidata sui mercati dei titoli di debito, grazie alle emissioni obbligazionarie effettuate negli ultimi 40 anni. Le emissioni della Commissione Europea sono tutte denominate esclusivamente in euro. Tutti i prestiti dell’UE sono garantiti dal bilancio dell’UE e i contributi al bilancio costituiscono un obbligo giuridico incondizionato per tutti gli Stati membri ai sensi dei trattati dell’UE.

L'Europa e Singapore rafforzano la cooperazione sull'Intelligenza Artificiale

La Commissione europea ed il Ministero per lo sviluppo digitale e l'informazione di Singapore hanno firmato un accordo amministrativo per segnare l'inizio della cooperazione tra l'ufficio per l'intelligenza artificiale (IA) dell'UE e l'istituto per la sicurezza dell'IA di Singapore. Questo accordo rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento della loro cooperazione nella promozione dell'innovazione, dello sviluppo e dell'uso responsabile di un'IA sicura, affidabile e incentrata sull'uomo.

Margrethe Vestager, commissario europeo per il digitale, ha affermato: "La sicurezza dei modelli di IA utilizzati dalle persone in tutto il mondo è fondamentale. Abbiamo un obiettivo comune per garantire che la tecnologia funzioni per noi e sia in linea con i nostri valori. L'accordo odierno sottolinea che quando condividiamo le conoscenze possiamo imparare gli uni dagli altri. Ciò ci consente di rafforzare la consolidata collaborazione digitale. Tenendo presente la sicurezza, l'innovazione può avvenire con un rischio minimo e progredire nella comprensione di questa tecnologia particolarmente affascinante ma impegnativa. Non vedo l'ora di vedere i risultati della cooperazione tra il nostro ufficio per l'IA e l'istituto per la sicurezza dell'IA di Singapore".

Le due amministrazioni hanno concordato di affrontare la sicurezza dei modelli di IA di uso generale attraverso scambi di informazioni e best practice, test e valutazioni congiunti, sviluppo di strumenti e benchmark, attività di standardizzazione e ricerca su come promuovere un'IA sicura e affidabile. Inoltre, i due partner hanno concordato di scambiare opinioni sulle tendenze e sui futuri sviluppi tecnologici nel campo dell'IA, con ulteriori aree di collaborazione che restano un'opzione. L'accordo amministrativo firmato oggi costituisce un importante risultato del partenariato digitale UE-Singapore firmato nel 2023.

Persone con disabilità, pubblicate le linee guida per una vita più autonoma

La Commissione ha adottato linee guida volte a promuovere il diritto delle persone con disabilità a vivere in modo indipendente e ad integrarsi nella comunità.

La guida fornisce raccomandazioni pratiche agli Stati membri sull’utilizzo dei fondi dell’UE per accelerare la transizione dall’assistenza istituzionale ai servizi basati sulla comunità e alla vita indipendente per le persone con disabilità. L'obiettivo è che la vita indipendente delle persone con disabilità diventi una realtà, dando loro i mezzi per scegliere come, dove e con chi vivere, e dando loro accesso a una serie di servizi di sostegno locali, nonché "parità di accesso" ai servizi.

Queste linee guida rappresentano una cosiddetta iniziativa “faro” della strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030. Contribuisce al rispetto degli obblighi derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), di cui sono parti l'UE e tutti gli Stati membri. Gli orientamenti mirano inoltre a sostenere l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali.

 

 

 

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Argomento
La Giornata UE
15/11/2024

Elezione di Trump, un piccolo passo per l'America, un grande passo (indietro) per l'Europa

E' lecito interrogarsi sul futuro delle relazioni tra Stati Uniti e Unione Europea dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Le prospettive sono, nella migliore delle ipotesi, problematiche, sul fronte di possibili nuovi dazi, ma non solo.

"L'Europa deve impatare a svilupparsi da sola". Pensiero di molti e parole testuali di Mario Draghi. E l'appello ripetuto da tutti è di restare uniti. Ma solo un'anima unita è capace di procedere senza rattoppi, nella linearità di un cammino condiviso. E l'Europa di un'anima avrebbe un gran bisogno, Jacques Delors lo aveva ben compreso alla vigilia della svolta impressa dal Trattato di Lisbona. 

Tutt'altro sta avvenendo in questi giorni di confuso riassetto dei criteri guida. Eppure tanti, fuori dalle vorticose logiche delle istituzioni europee, si chiedono con semplicità e inquietudine: chi salverà il mondo? Iperbole per significare che guerre, devastazioni climatiche e tecnologie sempre più pervasive obbligano a fare i conti con il timore che l'Europa da sola non possa farcela a difendere valori considerati universali, come i diritti umani, la libertà, il rispetto delle regole tra Stati e sopratutto, la sua svolta all'avanguardia per un impegno concreto in favore del pianeta. Nella scorsa legislatura il vessillo di tanta determinazione prese il nome di Green Deal.

Ora i timori sono che populismi, sovranismi e nazionalismi di diversa ispirazione e matrice trovino infine uno stabile aggancio alla sponda trumpiana; lasciando dall'altra parte del fiume gli eurpeisti convinti. E che l'esito sia un consenso interno sempre più fragile e frammentario.

Ma cosa significa oggi essere un eurropeista convinto? Cosa significa oggi rispetto solo a cinque anni fa, a prima della pandemia, a prima della guerra in Ucraiana? E' urgente avere una risposta, non solo a livello di istituzioni europee e di partiti politici, ma nel sentire comune dei cittadini europei, perchè solo un'anima unita è capace di resilienza. Un recente sondaggio Eurostat pone incima alle preoccupazioni degli europei proprio il clima e le conseguenze imprevedibili del suo cambiamento. E allora essere un europeista convinto poteva dire sino ad oggi battersi per invertire la rotta, assurgendo a modello di rigore e coerenza, com'è giusto che sia quando il tempo non è più dalla tua parte. E' motivo di orgoglio porsi alla testa di una battaglia giusta. 

Ma qualcosa si è messo di traverso. Gli agricoltori, i produttori di auto e poi l'intera comunità industriale europea hanno progressivamente allungato l'elenco di quanti  vogliono la rivoluzione, ma oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.Da ultimo il voto ieri al Parlamento europeo per depotenziare il regolamento sulla deforestazione, con la spaccatura eclatante tra i partiti che sino ad oggi si ritenevano europeisti e uniti, ha dato il colpo di grazia alla credibilità dell'Europa in questa battaglia.

Trump si annuncia emule di se stesso nel disimpegnare gli Stati Uniti da ogni impegno globale per il clima. L'Europa rischia di diventare il simulacro di se stessa serbando l'apparenza, ma non la sostanza di una transizione verde efficace. E allora, chi salverà il mondo?

CLS

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Editoriale
13/11/2024

Aperta una consultazione pubblica su alcuni aspetti essenziali dell'AI Act

Oggi, l’Ufficio per l’intelligenza artificiale (IA) della Commissione avvia un processo di consultazione  sulle future linee guida per orientare le imprese e tutti i soggeti interessati sull'applicazione della nuova normativa europea, in particolare per quanto riguarda la definizione di sistema di IA e l’implementazione di pratiche di IA che presentano rischi inaccettabili.

Le linee guida aiuteranno le autorità nazionali competenti, nonché i fornitori e gli operatori a conformarsi alle norme dell'AI Act la cui applicazione è fissata a partire dali ​​2 febbraio 2025.

L'AI Office invita tutte le  parti interessate, tra cui i fornitori di sistemi di IA, le aziende, le autorità nazionali, il mondo accademico, gli istituti di ricerca e la società civile, a fornire il proprio contributo. I contributi ricevuti confluiranno nelle linee guida della Commissione sulla definizione di sistema di IA e sulle pratiche di IA vietate ai sensi dell'AI Act, che saranno pubblicate all'inizio del 2025.

I criteri giuridici riguardanti la definizione di sistema di IA e le pratiche di IA proibite sono già stabiliti nell'AI Act. Tuttavia la consultazione cerca ulteriori esempi pratici da parte delle parti interessate per  fornire ulteriori  linee guida più chiare  sugli aspetti pratici e sui casi d'uso.

Per questo motivo nel questionario proposto , che si compone di due sezioni incentrate rispettivamente sui due aspetti della normativa - definizione di sistema di AI e vincoli al'uso, i partecipanti possono avvalersi della facoltà di rispondere solo alle domande per loro rilevanti e sono invitati a fornire il maggior numero di esempi concreti. E' possibile anche rispondere per conto di un gruppo di organizzazione, c.d. risposte collettiva - laddove ne risulta agevolata la partecipazione. 

La data ultima per partecipare è il 13 docembre 2024. Nella sezione in abbonamento il link.

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Focus
13/11/2024

La Giornata della Commissione 13/11/2024

In arrivo un portale digitale per i lavoratori temporaneamente distaccati all'estero.

Oggi la Commissione ha proposto di istituire un portale unico di dichiarazione digitale per le aziende che forniscono servizi e inviano temporaneamente lavoratori in un altro Stato membro, noti come "lavoratori distaccati". Il mercato unico dell'UE conta 5 milioni di lavoratori distaccati. Uno dei principali ostacoli amministrativi affrontati dai loro datori di lavoro è la gestione di una documentazione multipla e diversificata in ogni Stato membro.

Gli Stati membri potranno utilizzare l'interfaccia pubblica su base volontaria. In quelli che scelgono di farlo, il nuovo portale unico di dichiarazione digitale ridurrà i costi amministrativi per le aziende quando distaccano i propri lavoratori all'estero. In tal modo  all'obiettivo la Commissione si propone di ridurre del 25% l'onere di rendicontazione delle aziende, come delineato nella sua comunicazione sulla "Competitività a lungo termine dell'UE", mantenendo pienamente l'attuale elevato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati sancito dalla legislazione nazionale e dell'UE.

La proposta consentirà inoltre una migliore conformità alle norme esistenti, consentendo l'applicazione di una mobilità equa, in linea con elevati standard di protezione dei lavoratori. Per aumentare la trasparenza, gli Stati membri possono anche inviare una copia della dichiarazione ai lavoratori distaccati. Lo strumento proposto dalla Commissione ridurrà l'onere amministrativo per i lavoratori distaccati. Un unico portale di dichiarazione digitale consentirà ai fornitori di servizi di utilizzare un unico modulo anziché 27 diversi moduli nazionali. Ciò faciliterà la conformità delle aziende agli obblighi di dichiarazione alle autorità nazionali competenti. Lo strumento servirà a migliorare anche la cooperazione tra gli Stati membri e la protezione dei lavoratori.

COP29, insieme, in ordine sparso, verso l'obiettivo di tagliare le emissioni di metano

Alla COP29 di Baku, è stata lanciata una nuova Roadmap  per l'abbattimento  delle emissioni di metano associate alla produzione e al consumo di energia fossile, che vede insieme la Commissione europea, i paesi partner, l'Agenzia internazionale per l'energia e una serie di organizzazioni non governative (ONG). Questa nuova Roadmap fornisce un modello per la cooperazione tra paesi importatori ed esportatori di combustibili fossili. ieri il Commissario per l'azione per il clima, Wopke Hoekstra, ha affermato: "Ridurre le emissioni di metano dal settore energetico è un obiettivo a portata di mano per l'azione per il clima. Ha senso dal punto di vista economico. Aiuta davvero a rafforzare la nostra sicurezza energetica riducendo al contempo le emissioni. La Roadmap che stiamo lanciando oggi mostra la strada da seguire in termini di promozione della cooperazione tra paesi importatori ed esportatori. Per l'UE, è chiaro: saremo in grado di affrontare efficacemente le emissioni di metano solo se lavoriamo insieme lungo le catene di fornitura globali con tutti i soggetti coinvolti".

Nell'ambito del Global Methane Pledge, lanciato dall'UE e dagli USA, oltre 150 paesi stanno ora implementando un obiettivo collettivo di riduzione delle emissioni globali di metano antropogenico di almeno il 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2020. Questa nuova Roadmap stabilisce una serie di azioni concrete da intraprendere, tra cui un solido sistema di monitoraggio, segnalazione e verifica (MRV) basato sui principi dell'Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP 2.0), nonché un piano di progetto per ridurre le emissioni da asset esistenti, fornendo una tempistica chiara, un piano di investimenti e le esigenze di risorse umane.

Queste partnership per accelerare la mitigazione delle emissioni di metano sono state annunciate dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen alla COP28 di Dubai e si basano sulla "Dichiarazione congiunta degli importatori ed esportatori di energia sulla riduzione delle emissioni di gas serra dai combustibili fossili" firmata dall'Unione Europea, dagli Stati Uniti, dal Giappone, dal Canada, dalla Norvegia e da Singapore alla COP27. Dopo il lancio della Roadmap, i primi esempi di implementazione della partnership saranno presentati alla COP30 in Brasile.

Contraffazione e diritti di proprietà intellettuale. Rapporto UE per il 2023

La Commissione europea e l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) hanno pubblicato il rapporto congiunto per il  2023 sull'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) nell'UE. Il rapporto fornisce una panoramica del lavoro svolto dai funzionari doganali  responsabili dell'applicazione dei DPI e sottolinea la crescente necessità di un'azione continua contro i contraffattori. Secondo la relazione, nel 2023 sono stati sequestrati circa 152 milioni di articoli che violano i DPI dell'UE per un valore stimato di 3,4 miliardi di euro. Ciò rappresenta un aumento del 77% rispetto all'anno precedente. Gli articoli più sequestrati includono giochi, giocattoli e materiale da imballaggio.

Con l'aumento del volume degli scambi, in particolare nell'e-commerce, le autorità doganali dell'UE operano sotto una pressione crescente. I prodotti contraffatti non solo danneggiano le attività commerciali legittime, ma rappresentano anche una minaccia per la salute, la sicurezza e la protezione dei consumatori dell'UE. 

Ecco perché la Commissione propone un approccio nuovo comune, con una proposta ambiziosadi riforma dell'Unione doganale dell'UE, istituita  nel 1968. La proposta prevede l'istituzione di un'Autorità doganale europea, un nuovo hub di dati doganali dell'UE, un quadro normativo più solido e nuovi strumenti. Queste misure faciliteranno uno scambio di informazioni più fluido, un'identificazione più facile delle catene di fornitura problematiche e aumenteranno la sicurezza dei prodotti in tutta l'Unione.

Maggiori informazioni sulla proposta di riforma dell'Unione doganale nella sezione in abbonamento.

Verrà il tempo della ricostruzione. Prime iniziative per coinvolgere le imprese europee in Ucraina. 

Alla prima conferenza tra Unione europea e Ucraina sulla futura ricostruzione, l'UE ha lanciato un invito a manifestare interesse per mobilitare investimenti privati ​​dell'UE a sostegno degli sforzi di ricostruzione dell'Ucraina. Le proposte saranno esaminate e collegate ai progetti di investimento più adatti finanziati nell'ambito dell'Ukraine Investment Framework, che forma parte integrante del Fondo europeo per l'Ucraina da 50 miliardi di euro. L'invito sarà aperto fino al 1° marzo 2025. Incoraggiando le partnership commerciali e l'impegno del settore privato dell'UE nella ripresa e nella ricostruzione dell'Ucraina, l'UE sostiene anche un'ulteriore integrazione dell'Ucraina nel mercato unico dell'UE.

Olivér Várhelyi, Commissario per il vicinato e l'allargamento, ha affermato: "La ricostruzione dell'Ucraina richiede sia finanziamenti pubblici che partnership con il settore privato. Riunendo questi sforzi, possiamo massimizzare gli investimenti, sostenere la ripresa del paese e la graduale integrazione nel mercato unico dell'UE. In effetti, promuovere il coinvolgimento del settore privato nei processi di ripresa e ricostruzione dell'Ucraina sarà fondamentale per il suo successo".

Questa prima conferenza sugli investimenti UE-Ucraina, organizzata il 13 e 14 novembre a Varsavia nel quadro della quarta mostra internazionale ReBuild Ukraine, riunisce oltre 5.000 partecipanti dall'Ucraina, dall'UE e da altri paesi per mobilitare investimenti privati ​​verso la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina. Dall'inizio della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, l'UE ha reso disponibili quasi 122 miliardi di euro in assistenza finanziaria, umanitaria e militare all'Ucraina e per soddisfare le esigenze degli ucraini nell'UE.

 

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La Giornata UE
11/11/2024

La Giornata della Commissione 11/11/2024

Presentate le prime proposte per le future Fabbriche di Intelligenza Aritficiale

Sono in tutto sette le proposte presentate in risposta al bando lanciato lo scorso settembre per la creazione di abbriche di intelligenza artificiale (AI)  nell'ambito dell'EuroHPC Joint Undertaking (JU). Le future fabbriche di AI daranno vita ad un ecosistema europeo in grado di favorire per la formazione di modelli di AI avanzati e lo sviluppo di soluzioni di AI. Saranno costruite attorno alla rete High-Performance Computing (HPC) di supercomputer europei  e riuniranno gli ingredienti chiave per il successo nell'AI: potenza di calcolo, dati e talento. Le fabbriche di AI aumenteranno sostanzialmente la potenza di calcolo disponibile per l'AI in Europa. Saranno interconnesse e disponibili per le startup, l'industria e i ricercatori europei di AI.

Le sette proposte provengono da un  totale di 15 Stati membri e due paesi extra UE  associati, nel dettaglio:  Finlandia (insieme alla partecipazione di Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Norvegia e Polonia), Lussemburgo, Svezia, Germania, Italia (insieme alla partecipazione di Austria e Slovenia) e Grecia. Inoltre, è attesa la conclusione dell'iter di invio di una proposta da parte della Spagna con la partecipazione di Portogallo, Romania e Turchia.

Le proposte presentate saranno ora valutate da un gruppo di esperti indipendenti. L'EuroHPC JU prevede di annunciare la selezione delle prime AI Factories a dicembre 2024 e di lanciarle subito dopo. Oltre alle proposte di cui sopra, Cipro e Slovenia hanno presentato lettere di interesse per unirsi o creare un'AI Factory in una fase successiva. La prossima data limite per le proposte successive è il 1° febbraio 2025.

L'UE è ora un passo più vicina all'istituzione delle prime AI Factories all'inizio del 2025, come annunciato nelle linee guida politiche della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Istituita una nuova Zona di restrizione della pesca nell'Adriatico.

In occasione della 47a riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), che si è svolta dal 4 all'8 novembre a Roma, l'UE e i paesi vicini hanno adottato importanti misure per la sostenibilità del Mediterraneo e del Mar Nero.

Queste misure includono la creazione di una prima zona di restrizione della pesca (ZPR) condivisa tra l’UE e l’Albania per proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili, compresi i coralli di bambù vulnerabili e gli habitat critici per le specie demersali. L’adozione di questa nuova ZPR, in aggiunta alla già esistente Jabuka Pomo ZPR, rende l’Adriatico la subregione del Mediterraneo dove la protezione dei fondali marini è più estesa. 

Le misure adottate riguardano un ampio spettro di specie a rischio, in particolare lo storione. Quindi niente più caviale dell'Adriatico. 

Seguendo l'esempio dell'UE, la  CGPM ha consolidato le misure di conservazione dell'anguilla europea e del corallo rosso, sulla base dei programmi di ricerca finanziati dall'UE.  La CGPM ha inoltre deciso di collaborare alla raccolta di dati scientifici riguardanti le future misure di gestione e conservazione delle specie sensibili, come lo spinarolo e lo storione, e di adottare un divieto regionale totale sulla pesca dello storione nelle acque marine. Infine, i membri della CGPM si impegnano anche a rafforzare la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.

Il vicepresidente esecutivo responsabile del Green Deal europeo, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: “Accolgo con favore i progressi compiuti con i nostri partner regionali del Mediterraneo nella gestione sostenibile dei nostri stock comuni. Promuovendo un approccio di tolleranza zero nei confronti della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e i principi di gestione della politica comune della pesca, garantiamo condizioni di parità per tutti gli operatori della regione. »

La CGPM svolge un ruolo essenziale a favore della governance della pesca, poiché adotta in particolare raccomandazioni vincolanti per la gestione della pesca e lo sviluppo dell’acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Comprende l’UE, 19 stati del Mediterraneo e tre stati del Mar Nero.

Pubblicità nelle stazioni ferroviarie italiane: via libera alla fusione con holding olandese

La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell'UE, l'acquisizione del controllo congiunto di Grandi Stazioni Retail S.p.A. dell'Italia da parte di OMERS Infrastructure European Holdings B.V. ("OMERS") dei Paesi Bassi e DWS Group GmbH & Co KGaA ("DWS") della Germania. La transazione riguarda principalmente la locazione di spazi commerciali e la gestione pubblicitaria in diverse stazioni ferroviarie in Italia.

La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, data la limitata posizione di mercato combinata delle società risultante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni.

 

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La Giornata UE
08/11/2024

Daniele nella fossa dei leoni

Al quinto summit internazionale della Comunità politica europea (EPC), che si è svolto ieri a Budapest, a casa del premier Orban, erano presenti quasi tutti i capi di stato e di governo dei 42 paesi che ne fanno parte, inclusi Regno Unito, Turchia e Ucraina. Assenti il premier spagnolo Sanchez, che deve far fronte al post alluvione a Valencia, e il cancelliere tedesco Scholz, alle prese con un terremoto interno di altra natura. 

Zelensky, lui si, era presente, come lo è sempre stato; e per questo Trump lo aveva paragonato ad un venditore, non più di un mese fa. Ora tocca a lui far fronte ad una minaccia esistenziale, quella di ritrovarsi nella fossa dei leoni da solo.

Colpisce il discorso che ha pronunciato ieri in apertura dei lavori. perchè ha usato tinte forti per ricordare a tutti, in primis agli europei, la posta in gioco. Quella oscura profezia che si lega alla presenza di soldati della Corea del Nord sul suolo europeo, col preciso mandato di uccidere ucraini in Europa. E tutto questo va ad aggiungersi ad una decisa intensificazione delle operazioni militari russe. La preoccupante coalizione tra la Russia e la Corea del Nord è in fondo animata dalla stessa logica di Trump, sebbene le intenzioni dovrebbero essere divergenti, e cioè che solo la forza può imporre la pace. Ora questa forza di contrasto, sinora, l'Ucraina ha potuto esibirla grazie al sostegno dell'Occidente, ma ora quella coalizione  potrebbe sfaldarsi sotto i colpi del nuovo corso che vorrà imprimere Trump alla politica estera degli Stati Uniti.

Zelensky non ha usato giri di parole; ha detto chiaramente che fare "concessioni" a Putin in cambio della pace sarebbe inaccettabile per l'Ucraiana, ed un suicidio per l'Europa. Sopratutto perchè, riferita a quest'ultima, sarebbe un segnale imperdonabile di debolezza, tale da svuotare di efficacia qualsiasi approccio alla pace attraverso la forza. No, la pace che insegue Zelensky, una pace giusta come ricorda in ogni sua dichiarazione, richiede sì la forza, ma la forza di non cedere al crimine commesso da Putin con l'invasione dell'Ucraiana e l'occupazione di alcune sue parti. E' facile per il premier ucraino proclamare un 'evidenza: che Putin non ha dato inizio a questa guerra per conquistare più terre, ne ha in abbondanza, ma per conquistare il potere in chiave anti Occidente.

Quindi, una minaccia esistenziale, che l'Eiropa stenta ancora a decodificare nella sua reale portata e nelle conseguenze per il futuro. 

Cita ancora Zelensky gli sforzi che sono stati fatti sul piano diplomatico, nonostante la narrativa prevalente che solo le armi abbiano parlato. E' stata elaborata nei consessi internazionali una Peace Fromula, che punta su temi quali il nucleare, la sicurezza alimentare, la sicurezza energetica, il ritorno dei prigionieri ed altro ancora. Ma, c'è da dire, a poco sono valse, se è mancata ogni colta la condivisione di tali punti con chi - Cina e la stessa Russia - si sono fatti alfieri di un nuovo ordine mondiale.

Ma la guerra, e soprattutto la ricostruzione, si fanno con i soldi. E su questo punto Zelensky ha voluto ribadire che i proventi derivati dai capitali russi congelati in Europa non hanno altra rivendicazione che quella avanzata dall'Ucraina. A poco serve, però se dall'altrolato le sanzioni imposte dall'Occidente a Putin vengono facilmente eluse attraverso transazioni commerciali spesso opache.

Il discorso di Zelensky incontrerà orecchie attente in Europa, ma menti disorientate dal nuovo scenario che irrompe con il ritorno di Trump.  Il suo appello all'unità è la vera sfida esistenziale dell'Europa di domani.

CLS

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