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Informazione agile sull'Unione Europea

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07/10/2024

La Commissione studia nuove linee guida per proteggere i minori online

Il 4 ottobre, la Commissione ha tenuto un workshop multi-stakeholder per raccogliere input per le linee guida sulla protezione dei minori ai sensi del Digital Services Act (DSA). Le linee guida aiuteranno i provider di piattaforme online a garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e protezione per i minori.

Il workshop di esperti ha riunito circa 140 partecipanti di un'ampia gamma di settori di appartenenza, tra cui Digital Services Coordinators e altre autorità nazionali competenti, organizzazioni della società civile, piattaforme online e motori di ricerca di grandi dimensioni, piattaforme online più piccole, associazioni di settore, accademici, Safer Internet Centres e Better Internet for Kids Youth Ambassadors. Il workshop integra la recente call for evidence sulle linee guida sulla protezione dei minori che ha raccolto 174 contributi.

Il workshop ha presentato una serie di scenari delineati dai Youth Ambassador di BIK+ e dai rappresentanti delle fondazioni Marie Collins e Molly Rose, che supportano le vittime di abusi sessuali sui minori, autolesionismo e suicidio. Gli scenari si sono concentrati su un'ampia gamma di temi, tra cui l'accesso a contenuti inappropriati per l'età, algoritmi che promuovono comportamenti di dipendenza, cyberbullismo, molestie sessuali, la cosiddetta "sextortion", la proliferazione di materiale pedopornografico (CSAM), la promozione di contenuti e comportamenti di autolesionismo e suicidio, truffe, furto di identità e phishing.

Sulla base di questi scenari di vita reale, i partecipanti hanno identificato esempi di buone pratiche e formulato possibili raccomandazioni per mitigare efficacemente i rischi online per i minori e salvaguardare i diritti del bambino. La discussione ha riguardato i meccanismi di segnalazione concepiti a misura di bambino, i controlli parentali, l'adattamento dei sistemi algoritmici e dei sistemi di raccomandazione, l'impatto delle immagini generate dall'intelligenza artificiale, le impostazioni predefinite di sicurezza e privacy e la moderazione dei contenuti.

Gli atti del workshop confluiranno nella stesura delle linee guida per la protezione dei minori ai sensi dell'articolo 28 del DSA. La Commissione intende sottoporre questa bozza a consultazione pubblica all'inizio del prossimo anno, per adottarla  entro la fine del 2025.

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Focus
07/10/2024

Governance mondiale e utopie rivoluzionarie

Si apre la settimana di Strasburgo con il Parlamento riunito in plenaria nel bel mezzo di un'impennata del conflitto in Medio Oriente e mentre, sull'altro fronte, Zelensky annuncia che il 12 ottobre presenterà agli alleati un piano per la vittoria, cone lo ha definito.

Ma tra le pieghe dell'agenda della settimana di plenaria s'intravedono sprazzi di un futuro forse solo vagheggiato, ma comqunue evocato. Infatti martedì, alla presenza dell'Alto Rappresentanto per la politica estera Borrell, so discuterà di governance mondiale e di come trasformarla per stabilire la pace e il rispetto dei diritti umani tra le nazioni. Lo stesso nobile intento che alla fine della seconda guerra mondiale aveva fatto esclamare a Papa Paolo VI ospite dell'Assemblea delle nazioni Unite ( la prima volta di un pontefice) " Jamais plus la guerre. Plus jamais". Quelle parole ebbero un eco profonda, ma solo perché a proncunciarle era una personalità dotata di un carisma profetico unico e certo impraticabile nei palazzi del potere. Incluso quello di Strasburgo. 

Ma ancora di più l'Europa prova a immaginare un futuro di giustizia (!), quando il giorno dopo, mercoledì, discuterà della proposta vagamente rivoluzionaria e di sinistra di tassare i super ricchi, come auspicato dalla Presidenza del G20. Se applicato davvero un tale principio vedrebbe uno spartiacque crearsi tra una minoranza di detentori di ricchezza, ai quali la transizione digitale sta giovando più del dovuto, ma non solo: anche la pandemia, le guerre e via dicendo; e il resto dell'umanità che si smaterializza nella povertà. 

utopie, direbbe qualcuno, ma intanto se ne parla. E chissà che non sia un buon inizio.

CLS

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Argomento
Editoriale
03/10/2024

Ancora una stretta alle grandi piattaforme online.

La Commissione ha inviato una richiesta di informazioni a YouTube, Snapchat e TikTok ai sensi del Digital Services Act (DSA), chiedendo alle piattaforme di fornire maggiori informazioni su come funzionano i sistemi con cui vengono raccomandati agli utenti determinati contenuti. i sensi del DSA, le piattaforme devono valutare e mitigare adeguatamente i rischi derivanti da tali sistemi, compresi i rischi per la salute mentale degli utenti e la diffusione di contenuti dannosi. 

Nello specifico delle piattaforme interessate, YouTube e Snapchat dovranno fornire informazioni dettagliate sui parametri utilizzati dai loro algoritmi per consigliare contenuti agli utenti, nonché su come cercano di mitigare le ripercussioni di tali sistemi sui processi elettorali, sul benessere mentale degli utenti (ad esempio, comportamenti di dipendenza e contenuti "rabbit holes") e sui minori. Le domande riguardano anche le misure delle piattaforme per mitigare la potenziale influenza dei loro sistemi di raccomandazione sulla diffusione di contenuti illegali, come la promozione di droghe illegali e l'incitamento all'odio.

A TikTok è stato chiesto di fornire maggiori informazioni sulle misure adottate per evitare la manipolazione del servizio da parte di attori malintenzionati e per mitigare i rischi correlati alle elezioni, al pluralismo dei media e al discorso civico, che potrebbero essere amplificati da alcuni sistemi di raccomandazione.

YouTube, Snapchat e TikTok devono fornire le informazioni richieste entro il 15 novembre. Sulla base della valutazione delle risposte, la Commissione valuterà i passaggi successivi. Ciò potrebbe comportare l'apertura formale di un procedimento ai sensi dell'articolo 66 del DSA.

 

 

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Argomento
Focus
03/10/2024

La Giornata della Commissione 03/10/2024

Slitta di 12 mesi l'entrata in vigore della normativa europea sulla deforestazione.

Purtroppo ancora una volta il nuovo ciclo istituzionale della Commissione sotto la guida della von der Leyen segna l'ennesima battura d'arresto nel complesso puzzle normativo che il quinquennio appena concluso aveva avviato, per opera principlamente dell'allora Vice Presidente Timmermans. Infatti, slitta di docici mesi l'entrata in vigore della legge sulla deforestazione, che obbliga le imprese, piccole e grandi, possono vendere nell'UE solo i prodotti il cui fornitore abbia rilasciato una dichiarazione di "diligenza dovuta" (due diligence in inglese) che attesti che il prodotto non proviene da terreni deforestati e non ha contribuito al degrado di foreste, comprese le foreste primarie insostituibili, dopo il 31 dicembre 2020. ra i prodotti interessati dalla nuova normativa vi sono capi di bestiame, cacao, caffè, olio di palma, soia e legno, compresi i prodotti che contengono, sono stati alimentati con o sono stati prodotti utilizzando questi prodotti (ad esempio cuoio, cioccolato e mobili); il Parlamento europeo ha chiesto l'inclusione anche della gomma, del carbone, dei prodotti di carta stampata e una serie di derivati dell'olio di palma.

Alla luce delle preoccupazioni espresse da numerosi Stati membri e dai partner internazionali sullo stato dei preparativi, la Commissione propone oggi di concedere alle parti interessate ulteriore tempo per prepararsi. Se tale estensione sarà approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la legge entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese. Poiché tutti gli strumenti di attuazione sono tecnicamente pronti, secondo la Commissione  i 12 mesi aggiuntivi possono fungere da periodo di introduzione graduale per garantire un'attuazione corretta ed efficace. 

Le considerazioni svolte dalla Commissione prendono in esame in primo luogo la natura innovativa dell'EUDR ( Regolamento UE sulla Deforestazione), il calendario rapido e la varietà di parti interessate internazionali coinvolte, ritenendo dunque che un periodo aggiuntivo di 12 mesi per l'introduzione graduale del sistema sia una soluzione equilibrata per supportare gli operatori di tutto il mondo nel garantire un'implementazione fluida fin dall'inizio. Con questo passaggio, la Commissione mira a fornire certezza sulla strada da seguire e ad assicurare il successo dell'EUDR, che è fondamentale per affrontare il contributo dell'UE al pressante problema globale della deforestazione. La proposta di estensione non mette in alcun modo in discussione gli obiettivi o la sostanza della legge, come concordato dai colegislatori dell'UE.

Alla scoperta dell'Europa con i pass gratuiti di DiscoverEU

Dalla prossima primavera migliaia di diciottenni avranno l’opportunità di esplorare l’Europa gratuitamente. La Commissione ha appena aperto le candidature per l'ultimo ciclo dell'iniziativa DiscoverEU. In totale sono disponibili 35.500 biglietti di trasporto. Per essere ammessi, i giovani nati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2006 devono rispondere a un quiz composto da cinque domande sull'UE, oltre a una domanda aggiuntiva sul Portale europeo per i giovani. I candidati verranno classificati in base alle loro risposte e i biglietti verranno distribuiti in base a questa classifica. Il bando è aperto ai giovani dell’Unione Europea e dei paesi associati al programma Erasmus+, tra cui Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia. Il bando è aperto fino al 16 ottobre alle 12:00 CET.

I candidati prescelti avranno l'opportunità di viaggiare in tutta Europa per un massimo di 30 giorni tra il 1 marzo 2025 e il 31 maggio 2026. Possono pianificare i propri itinerari o trarre ispirazione da itinerari esistenti come il "Feel Good Route" che si concentra su attività fisiche e salute mentale durante il viaggio. I partecipanti possono anche trarre ispirazione dal percorso culturale DiscoverEU che collega varie destinazioni culturali con un focus su architettura, musica, belle arti, teatro, moda e design. Possono visitare le capitali europee della cultura, i siti inclusi nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, i siti etichettati come patrimonio europeo o i luoghi etichettati con l'Access City Award, che sono città che stanno concentrando i loro sforzi per diventare più accessibili alle persone con disabilità.

Oltre all'abbonamento gratuito i partecipanti riceveranno anche una tessera sconto con oltre 40.000 offerte su trasporti pubblici, cultura, alloggio, ristorazione, sport e altri servizi. Inoltre, le agenzie nazionali Erasmus+ organizzano incontri informativi prima della partenza e incontri DiscoverEU, programmi di apprendimento della durata da uno a tre giorni.

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La Giornata UE
02/10/2024

L'Europa e il Mediterraneo nel nuovo ordine mondiale

La nuova Commissione a guida von der Leyen, al suo secondo mandato, propone la novità di un portafoglio specifico per il Medieterraneo, affidato a Dubravka Suica, anche lei al suo secondo mandato dopo l'attuale in scadenza che riguarda , tra l'altro, anche la democrazia e lo stato di diritto. Le sue nuove competenze le attribuiscono il compito di vegliare sul rispetto dei valori europei e dei diritti umani nei partenriati con i paesi del Mediterraneo, che in buona sostanza sono finalizzati a impedire l'affluso di immigrati irregolari sulle coste di Italia, Grecia e Spagna.

L'escalation della guerra condotta da Israele contro le organizzazioni terroristiche presenti a Gaza e nel Libano, ed ora inquadrata anche a livello di relazioni tra Stati dopo ll'attacco ieri dell'Iran, si sfogherà inevitabilmente su flussi ingenti di profughi da quelle zone. Sarà il banco di prova per sperimentare l'auspicata sinergia tra commissari con portafogli separati ma contigui.

Ma sarà soprattutto il momento in cui esserci per l'Europa può fare la differenza, dato che sul piano diplomatico ancora una volta l'Europa ha opposto la sua inspiegabile inconsistenza rispetto ai fatti accaduti. Tutti invocano la diplomazia, ma cosa mai avrebbe potuto un'entità politica frastagliata quale l'UE di fronte ad uno Stato, Israele, che fa sul serio come non si vedeva dai tempi della seconda guerra mondiale, quando la categoria del nemico autorizzava il principio "mors tua, vita mea".

Ora l'Europa deve decodificare un'area geografica che non le è pertinente solo per gli aspetti dell'immigrazione o del commercio, ma dove si sta realizzando quel nuovo ordine mondiale di incerta definizione, tranne che nei suoi attori geopolitici, in primis gli Emirati Arabi.

CLS

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Editoriale
01/10/2024

La Giornata della Commissione 01/10/2024

Le imprese europee in cerca di investitori e la risposta di InvestEU

La Commissione ha presentato oggi la valutazione intermedia di InvestEU, il programma di investimenti di punta dell'UE volto a facilitare un migliore accesso ai finanziamenti per le imprese di tutta Europa. A metà del suo ciclo di vita, InvestEU ha già sbloccato 218 miliardi di euro di investimenti, garantiti al 90% dai fondi del programma;  si compone di tre parti: il Fondo InvestEU, il portale InvestEU e la piattaforma consultiva InvestEU.

La valutazione intermedia conferma il ruolo essenziale del programma nel ridurre il divario di investimenti nei settori strategici dell’UE e nel mobilitare investimenti pubblici e privati. InvestEU ha fornito un forte sostegno all’economia dell’UE attraverso un’ampia gamma di soluzioni finanziarie e di consulenza in supporto della produzione di energia, delle energie rinnovabili, della produzione industriale pulita e della competitività delle piccole e medie imprese (PMI) . Ha inoltre dimostrato flessibilità nel rispondere a varie crisi legate a priorità strategiche emergenti e alle esigenze di investimento.

Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia, ha dichiarato: “La valutazione intermedia mostra che InvestEU ha stimolato gli investimenti, l’innovazione e la creazione di posti di lavoro in tutta Europa, in particolare nel contesto della transizione ecologica e digitale. Con 218 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati ​​già mobilitatilnel 2023, siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2026. Il successo di InvestEU evidenzia la necessità di rafforzare ed espandere ulteriormente questa iniziativa in al fine di stimolare gli investimenti pubblici e privati ​​e sostenere i nostri obiettivi comuni”.

Il regolamento InvestEU prevede che la Commissione fornisca al Parlamento europeo e al Consiglio una valutazione intermedia dell’attuazione del programma. Questa valutazione copre i risultati fino al 31 dicembre 2023.

Prima operazione di evacuazione sanitaria a Gaza.

Nel pieno del conflitto in Medio Oriente e nel buio di qualunque prospettiva di pace nel breve termine, l'Europa affronta in maniera diretta il problema dei civili che si trovano privati di cure mediche urgenti ed essenziali.  Ieri l’UE ha coordinato la prima operazione di evacuazione medica direttamente da Gaza, trasferendo in Romania otto pazienti bisognosi di cure urgenti, insieme a 24 familiari al seguito. Si tratta della quinta operazione effettuata nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE, dopo l’attivazione del meccanismo da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’evacuazione medica dei pazienti palestinesi da Gaza verso l’Europa.

L'operazione è stata condotta in stretta collaborazione con la Romania, l'OMS e il Coordinamento delle attività governative nei territori di Israele (COGAT). I pazienti sono stati trasportati in tutta sicurezza negli ospedali di Bucarest, dove riceveranno le cure mediche necessarie. Finora, 45 pazienti gravemente malati sono stati evacuati attraverso il meccanismo in Spagna, Belgio e Italia. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE continua a coordinarsi con gli Stati membri e resta impegnato in ulteriori evacuazioni mediche.

In attesa delle grandi decisioni politiche s'intensifica la cooperazione culturale e scientifica con i Balcani

Iliana Ivanova, commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha incontrato ieri e oggi i ministri dei Balcani occidentali a Skopje in una serie di incontri che hanno evidenziato gli sforzi congiunti per attuare l'Agenda dei Balcani occidentali nei settori dell'innovazione, della ricerca, dell'istruzione, della cultura, giovani e sport. I partecipanti hanno riaffermato il loro desiderio di intensificare la cooperazione in vista di una maggiore integrazione dei Balcani occidentali nei settori europei dell'istruzione e della ricerca e nell'agenda europea dell'innovazione.

La Commissaria Ivanova ha dichiarato: “La stretta cooperazione con i nostri partner nei Balcani occidentali è una priorità per l’Unione europea. Vorrei congratularmi con loro per i progressi che hanno fatto. Vediamo un nuovo slancio nel processo di allargamento. E incoraggio ciascuno dei nostri partner dei Balcani occidentali ad attuare tutti i criteri stabiliti nei rispettivi quadri negoziali. »

 

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La Giornata UE
30/09/2024

La Giornata della Commissione 30/09/2024

Cosa farebbero gli europei se dovessero nuovamente fronteggiare un'emergenza?

Gli ultimi anni con l'esperienza della pandemia hanno messo a nudo le fragilità psicologiche di un continente che dopo aver conquistato a caro prezzo la pace, ne ha goduto per oltre sessant'anni e senza effetti collaterali quali crisi economiche e altro. Al contrario, ha sperimentato la vitalità dello stare insieme in una sorta di alleanza in continuo progresso fra tutti i paesi europei.

Poi il mondo è cambiato ed oggi, con la guerra in Ucraina prima, ma anche con le devastanti manifestazioni dei cambiamenti climatici, l'incapacità di sentirsi pronti a reagire è diventata una preoccupazione comune a livello nazionale e delle istituzioni europee.

La Commissione europea ha pubblicato oggi i risultati di un sondaggio d’opinione da cui emerge che la maggior parte dei cittadini dell’UE ritiene di aver bisogno di maggiori informazioni per prepararsi ai disastri e alle emergenze. Inoltre, dall'indagine emerge che i cittadini si sentono particolarmente esposti ai rischi legati all'impatto del cambiamento climatico, ma anche ai rischi per la sicurezza e sociali.

La recente indagine Eurobarometro ha chiesto ai cittadini dei 27 Stati membri quale sia la loro percezione dell'esposizione ai rischi di catastrofi, il loro livello di conoscenza e le risorse che utilizzano per conoscere i rischi di catastrofi. L’indagine ha anche chiesto quanto fossero preparati ai disastri e quanto si fidassero dei servizi di emergenza e delle autorità.

I cittadini di 17 Stati membri si sentono più esposti a eventi meteorologici estremi, come tempeste, siccità e ondate di caldo. Gli intervistati si sentono più esposti agli incendi boschivi in ​​Portogallo e Cipro, e più esposti alle inondazioni in Bulgaria. Le risposte sono state significativamente diverse in Svezia, Danimarca e Repubblica Ceca, dove le minacce alla sicurezza informatica sono in cima alla lista. Le tensioni politiche o geopolitiche sono in cima alla lista in Germania, così come le interruzioni delle infrastrutture critiche in Estonia e le emergenze sanitarie in Finlandia, quando si tratta di percezione dell’esposizione personale.

I delfini specie protetta ma esposta a rischi.

Oggi la Commissione ha adottato un atto delegato che introduce misure, nel Golfo di Biscaglia, per il 2025, per prevenire la cattura accidentale di delfini e altri piccoli cetacei dovuta alla pesca. Queste misure sono state oggetto di una raccomandazione congiunta di Belgio, Spagna, Francia e Portogallo. A meno che il Parlamento europeo o il Consiglio non si oppongano nei prossimi due mesi, entrerà in vigore la chiusura del Golfo di Biscaglia ai pescherecci superiori agli otto metri, dal 22 gennaio al 20 febbraio 2025.

Le circa 300 navi interessate dovranno rimanere in porto per evitare catture accidentali di piccoli cetacei durante l'inverno, periodo identificato dagli scienziati come ad alto rischio di catture accessorie. Oltre alla chiusura della pesca per un mese, queste misure prevedono l’uso obbligatorio di dispositivi acustici di deterrenza e un programma di monitoraggio annuale dei piccoli cetacei, tramite osservatori e telecamere a bordo.

Queste misure mirano a risolvere il problema ricorrente degli spiaggiamenti invernali di delfini e piccoli cetacei sulle coste del Golfo di Biscaglia. La Commissione continuerà a monitorare da vicino la situazione il prossimo anno e valuterà se siano necessarie ulteriori misure.

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La Giornata UE
27/09/2024

Il killer silenzioso in Europa e nel mondo

All'Assemblea Generale delle nazioni Unite non si trova l'accordo per imporre la pace ai troppi conflitti in atto, ma almeno si è raggiunta l'unità d'intenti per combattere il killer silenzioso responsabile, in maniera diretta e indiretta, nel solo 2021 della morte di quasi 6 milioni di persone: la resistenza agli antibiotici.

Contestualmente l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Borrell ribattezzava il massimo organo dell'ONU a presidio della pace mondiale, definendolo Consiglio di Insicurezza. Chiamare le cose con il proprio nome obbliga a riconoscerne la verità di fondo. A nulla infatti, per ora, è valsa la richiesta congiunta da parte della UE ed altri 11 paesi, tra cui Emirati Arabi, Arabia Saudita e Quatar, per un cessate il fuoco in Libano.

Due minacce esistenziali, una invisibile, l'altra sotto i riflettori dei media di tutto il mondo interrogano sul futuro della governance mondiale, da più parti auspicato per far fronte alle autentiche sfide comuni: l'ambiente e la salute, del resto strettamente connesse.

Resta fuori, invece, l'utopia a lungo coltivata sulle ceneri della seconda guerra mondiale che mettendo insieme, allo stesso tavolo,  i king/queenmakers del mondo servisse a frenarne le derive espansionistiche. 

Oggi quell'architettura piramidale è messa in discussione non nel nome di un principio di democrazia paritaria, ma perchè i c.d. grandi della terra , o almeno alcuni di essi, vogliono di nuovo spartirsi il mondo.

E l'Europa che farà?

CLS

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Editoriale
26/09/2024

Lotta comune alla resistenza agli antibiotici

Ieri n occasione della riunione ministeriale ad alto livello tenutasi a New York, i paesi membri delle Nazioni Unite, compresi gli Stati membri dell'UE, e l'UE si sono impegnati a intraprendere azioni concrete per affrontare la resistenza antimicrobica in tutti i settori, attraverso un approccio "One Health" che riconosce che la salute umana, animale e ambientale è intrinsecamente legata.

I leader politici si sono impegnati a favore di una serie di misure per affrontare la resistenza antimicrobica, tra cui il miglioramento della prevenzione, della sorveglianza, del monitoraggio, del finanziamento, dell'accesso, dell'innovazione e della sensibilizzazione. Tra gli impegni contenuti nella dichiarazione odierna figurano:

  • L'obiettivo di ridurre del 10 % il numero di decessi a livello mondiale dovuti alla resistenza antimicrobica batterica entro il 2030.
  • L'attuazione di piani d'azione nazionali da parte di tutti i paesi per affrontare la resistenza antimicrobica attraverso l'approccio "One Health".
  • L'istituzione di un gruppo indipendente per un'azione basata su dati concreti contro la resistenza antimicrobica. Il panel, che l'UE contribuirà a finanziare con 2.5 milioni di EUR nel 2025, raccoglierà e consoliderà i dati sulla resistenza antimicrobica e fornirà orientamenti ai responsabili politici di tutto il mondo.
  • L'uso dei quadri esistenti per lo scambio di esperienze e migliori pratiche e per valutare i progressi compiuti nell'attuazione dei piani d'azione nazionali, ispirandosi agli orientamenti scientifici di cui sopra. Le riunioni ministeriali periodiche faranno il punto sui progressi compiuti a livello mondiale.
  • Un impegno a ridurre in modo significativo l'uso di antibiotici nel settore agroalimentare entro il 2030.
  • La promozione di finanziamenti sostenibili, con particolare sostegno ai paesi a basso e medio reddito, e la mappatura dei finanziamenti disponibili per la resistenza antimicrobica.

A livello dell'UE, la resistenza antimicrobica è una delle principali priorità in materia di sanità pubblica, che si riflette nell'azione intrapresa per affrontarla a tutti i livelli dell'ecosistema. Tra le principali misure dell'UE per affrontare la resistenza antimicrobica figurano gli obiettivi di riduzione del consumo di antibiotici negli esseri umani, le norme per limitare gli antibiotici nel bestiame, gli investimenti in ricerca e sviluppo per sostenere lo sviluppo di nuovi antibiotici e il rafforzamento del monitoraggio ambientale per evitare che i residui di antibiotici contaminino il suolo e l'acqua.

Inoltre, questa settimana la Commissione ha anche lanciato una nuova campagna per promuovere una maggiore consapevolezza della resistenza antimicrobica tra i giovani e affrontare la resistenza antimicrobica attraverso un approccio che coinvolga tutta la società. L'UE è inoltre un convinto sostenitore di una risposta "One Health" più forte alla minaccia della resistenza antimicrobica a livello mondiale.

(fonte: Commissione europea)

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Focus
26/09/2024

Quante volte l'Europa si è interrogata sul suo futuro

La prima volta che lo ha fatto in forma partecipata è stato con la Conferenza sul Futuro dell'Europa nel 2021, che avrebbe dovuto essere un grande esercizio di democrazia prospettica, capace di aprirsi al cambiamento e di ascoltare i suoi cittadini. In realtà, considerandola a due anni dalla sua conclusione, si è dimostrata poco più di un'esercitazione in grande stile che, sebbene la minaccia del nemico si sia già fatta avanti, non riesce a tradursi in una concreta mobilitazione.

Oggi, all'inizio di una legislatura e di un nuovo ciclo istituzionale con il rinnovo di tutte le cariche europee, si moltiplicano le voci nel deserto che invano annunciano la necessità di un cambiamento radicale, pena la fine della stessa Europa.

Perché? Contraddizioni interne, mancanza di coesione, frammentazione politica? Le ricette per recuperare competitività o per aumentare le capacità di difesa e l'autonomia strategica sono sul tavolo, ma rischiano di finire nel cassetto. 

Osservando i fatti nella loro evidenza si constata che l'Europa ha fallito o sta fallendo nella missione di stare come torre ferma, baluardo di pace sferzato dai venti di guerra che soffiano da più direzioni. E invece così non è stato. 

Manca una visione europea di pace, perchè mancano ponti con quel resto del mondo, di spropositate dimensioni, che affrancatosi dal giogo coloniale, oggi si riversa ai confini dell'Europa in cerca di un futuro. e l'Europa che fa? Si organizza per "intercettare" quella massa scomposta di umanità in fuga e rispedirla indietro. In questo modo i tanri canali di sostegno finanziario ai paesi in via di sviluppo, in particolare dell'Africa, e le tante iniziative per stabilire relazioni di collaborazione vengono ad essere ricoperte dalla rappresentazione distorta e infamante di un continente vecchio, ricco e indifferente; paradigma di una nuova forma di colonialismo. 

Si corre ai ripari. Si moltiplicano le dichiarazioni di una cooperazione alla pari, win-win, per non dover ammettere che oggi siamo noi, i ricchi europei, ad avere bisogno delle materie prime critiche custodite nella cassaforte africana. 

Siamo alla vigilia di cambiamenti, chissà se radicali o tali da accelerare le più pessimistiche visioni del futuro. 

CLS

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Argomento
Editoriale
25/09/2024

E' tempo di intelligenza artificiale, nasce un Patto per le imprese

Forse la sfida esistenziale di cui parla il rapporto Draghi è anche questa: riuscire a coniugare l'intelligenza artificiale con i principi ed i valori che sono alla base del nostro essere europei, cioè eredi una tradizione umanistica, filosofica e religiosa di incomparabile significato. 

L'Europa si è dotata della prima normativa al mondo sull'intelligenza artificiale e prosegue nel suo sforzo di "contagiare" in senso positivo il maggior numero di imprese della sua visione di un'AI antropocentrica, almeno nelle intenzioni.

Sono già cento le imprese che hanno accettato di firmare iil patto dell'UE sull'intelligenza artificiale (IA). Tra i firmatari figurano le multinazionali e le piccole e medie imprese (PMI) europee di diversi settori, tra cui l'informatica, le telecomunicazioni, l'assistenza sanitaria, le banche, l'industria automobilistica e l'aeronautica. I firmatari del patto s'impegnano su base volontaria a rispettare ed applicare i principi della legge sull'IA prima della sua entrata in vigore ed a mantenere una costante collaborazione con  l'Ufficio dell'UE per l'IA e tra tutti i portatori di interessi pertinenti, compresi l'industria, la società civile e il mondo accademico. 

E' un passo importante se si presta attenzione che tra i firmatari figurano imprese multinazionali del calibro di Amazon Europe e Google, già finite nel mirino della Commissione europea per potenziali violazione del Digital Service Act.

Gli impegni volontari previsti dal  patto dell'UE per l'IA icorrispondono ad almeno tre azioni fondamentali:

  • Adattare la governance dell'impresa ai principi stabiliti dalla nuova normativa europea  del AI Act 
  • Mappare i sistemi di IA ad alto rischio: Individuare i sistemi di IA che potrebbero essere classificati come ad alto rischio ai sensi della legge sull'IA
  • Promuovere l'alfabetizzazione e la consapevolezza in materia di IA tra il personale, garantendo uno sviluppo etico e responsabile dell'IA.

Oltre a questi impegni fondamentali, la metà dei firmatari si è impegnata ad assumerne ulteriori, tra cui la garanzia della sorveglianza umana, l'attenuazione dei rischi e l'etichettatura trasparente di alcuni tipi di contenuti generati dall'IA, come i deepfake. Le imprese sono invitate ad aderire al patto per l'IA e a impegnarsi a favore del nucleo e degli impegni aggiuntivi in qualsiasi momento fino alla piena applicazione della legge sull'IA.

La legge sull'IA è entrata in vigore il 1º agosto 2024. Alcune disposizioni della legge sull'IA sono già pienamente applicabili. L'intera legge sull'IA sarà pienamente applicabile 2 anni dopo la sua entrata in vigore, con alcune eccezioni: i divieti entreranno in vigore dopo sei mesi, le norme di governance e gli obblighi per i modelli di IA per finalità generali diventeranno applicabili dopo 12 mesi e le norme per i sistemi di IA integrati nei prodotti regolamentati si applicheranno dopo 36 mesi. 

 

 

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Focus
23/09/2024

Adesso è la Cina ad accusare l'Europa di concorrenza sleale

Oggi la Commissione ha avviato una richiesta di consultazione presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), contestando l'avvio da parte della Cina di un'indagine antisovvenzioni sulle importazioni di determinati prodotti lattiero-caseari dall'UE. Si tratta della  prima volta che l'UE decide di contestare un'indagine nella sua fase di avvio e questo per contrastare la politica della Cina di adottare misure di difesa commerciale, basate su accuse discutibili e prove insufficienti.

La Commissione ha monitorato le indagini sin dall'inizio, in piena collaborazione con i produttori esportatori dell'UE e le autorità degli Stati membri. La Commissione è determinata a fare pieno uso di tutti i mezzi legali disponibili per difendere l'industria dell'UE dall'abuso degli strumenti di difesa commerciale. Le consultazioni richieste oggi dall'UE rappresentano il primo passo nei procedimenti di risoluzione delle controversie dell'OMC. Se non dovessero portare a una soluzione soddisfacente, l'UE potrebbe richiedere che l'OMC istituisca un panel per decidere su questa indagine.

I fatti riasalgono al 21 agosto 2024, quando la Cina ha deciso di avviare un'ndagine sui prodotti lattiero-caseari europei.. L'indagine riguarda il latte liquido e la panna con un contenuto di grassi superiore al 10% e vari tipi di formaggio provenienti dall'UE. L'indagine prende di mira i sussidi nell'ambito della politica agricola comune dell'UE nonché alcuni programmi nazionali e regionali. La Commissione è convinta che questi regimi di sussidi siano pienamente in linea con le norme internazionali e non stiano causando danni all'industria lattiero-casearia cinese.

Estremamente interessante i possibili sviluppi di questa vicenda, perchè è innegabile che la PAC rappresenta un regime forte di sussidi, ma è altrettanto vero che non esiste paese al mondo che non intervenga quando si tratta di produzioni primarie e vitali. Vedremo, visto che sa tanto in realtà di ritorsione contro i dazi elevatissimi applicati ancora in via temporanea sulle auto elettriche cinesi, quelli sì capaci di sgominare qualunque forma di concorrenza.

CLS

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Focus
23/09/2024

La Giornata della Commissione 23/09/2024

Aiuti agli agricoltori colpiti dalle alluvioni in cinque paesi europei

Oggi la Commissione ha proposto di stanziare 119,7 milioni di euro per sostenere gli agricoltori di Bulgaria, Germania, Estonia, Italia e Romania che sono stati colpiti da eventi climatici eccezionalmente avversi, in primavera e all'inizio dell'estate.

La Commissione ha proposto di stanziare 10,9 milioni di euro alla Bulgaria, 46,5 milioni di euro alla Germania, 3,3 milioni di euro all'Estonia, 37,4 milioni di euro all'Italia e 21,6 milioni di euro alla Romania. Rappresenta una forma di risarcimento per gli agricoltori  che hanno perso parte della loro produzione e, di conseguenza, parte del loro reddito. Tali importi possono essere integrati fino al 200% con fondi nazionali.

La proposta della Commissione sarà discussa con tutti gli Stati membri, la decisione finale verrà presa alla  riunione del Comitato per l'organizzazione comune dei mercati agricoli del 7 ottobre.

I prezzi dei biglietti ferroviari dovrebbero ridursi, secondo uno studio europeo sulla libera concorrenza nel settore, ma non in Italia

Uno studio pubblicato oggi dalla Commissione evidenzia i vantaggi di una maggiore concorrenza nel mercato ferroviario, sia per i passeggeri che per i servizi ferroviari di trasporto merci. Secondo lo studio, l’aumento della concorrenza in alcune parti del mercato ferroviario dell’UE in seguito all’apertura del mercato ha portato a riduzioni significative dei prezzi dei biglietti passeggeri e dei costi di trasporto merci.

I vantaggi sono visibili in tutti i segmenti del mercato ferroviario, compreso una maggiore concorrenza nei servizi ferroviari per ipasseggeri, nei collegamenti con obblighi di servizio pubblico (OSP) e per le  merci. In Italia, ad esempio, secondo questo studio l’accesso al mercato aperto avrebbe portato ad una riduzione del 31% dei prezzi dei biglietti, mentre l’Austria ha visto un aumento del 41% nella frequenza del servizio. Questi due esempi illustrano come la concorrenza possa migliorare sia l’accessibilità finanziaria che la qualità del servizio. Lo studio dimostra che la concorrenza può apportare vantaggi quali tariffe più basse, maggiore frequenza, maggiore comodità e riduzione della spesa pubblica.

Nel mercato degli OSP, dove le imprese operano con il sostegno finanziario degli Stati  in quanto sebbene forniscono servizi essenziali ma commercialmente non redditizi, la Francia ha registrato miglioramenti significativi. Attraverso gare d'appalto la frequenza di alcune linee ferroviarie è aumentata fino al 110%, parallelamente all'introduzione di nuovo materiale rotabile. Nel mercato del trasporto merci ferroviario, la concorrenza ha portato a una riduzione dei prezzi e dei costi operativi, nonché a un leggero aumento della domanda, in particolare per il trasporto intermodale. Ad esempio in Germania, dove si è avuta una  crescita stabile e resiliente del settore ferroviario.

Settimana della libera concorrenza nelle relazioni UE-Africa

Funzionari ed esperti dell'UE e dell'Africa si incontreranno a Bruges dal 23 al 27 settembre 2024 per discutere della loro cooperazione in materia di diritto della concorrenza e applicazione delle norme. I partecipanti discuteranno dei recenti sviluppi nel diritto della concorrenza dell'UE, tra cui l'economia del diritto della concorrenza, gli accordi verticali, i cartelli, la condotta unilaterale e gli studi di mercato. Particolare attenzione sarà data all'applicazione del diritto della concorrenza nel settore dell'approvvigionamento alimentare e dei prezzi elevati dei prodotti alimentari.

La Settimana della concorrenza UE-Africa si svolge ogni anno dal 2022 ed è organizzata dalla Commissione e finanziata dall'UE. Offre cooperazione tecnica, tra le altre cose, alle autorità garanti della concorrenza in Africa e mira a creare una nuova piattaforma per lo scambio e il dialogo sulla politica della concorrenza e l'applicazione tra le autorità garanti della concorrenza nazionali e regionali in Africa e nell'UE. La Settimana della concorrenza rafforza i contatti tra le autorità partecipanti e i funzionari e i professionisti europei. Offre inoltre ai partecipanti approfondimenti specifici sui nuovi sviluppi politici della Commissione e sull'approccio dell'UE a una serie di argomenti chiave affrontati dalle autorità garanti della concorrenza.
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La Giornata UE
19/09/2024

Nuovo studio europeo sull'AI generativa e mondi virtuali

La Commissione europea ha pubblicato un policy brief sulla concorrenza nell'intelligenza artificiale generativa ("IA") e nei mondi virtuali a seguito dei due inviti a presentare contributi lanciati a gennaio 2024. L'obiettivo degli inviti a presentare contributi era comprendere meglio il potenziale impatto di queste tecnologie trasformative sulla concorrenza in Europa, per garantire che i loro potenziali benefici in termini di prezzi e innovazione possano essere goduti sia dai cittadini che dalle imprese.

Il policy brief esplora le dinamiche di mercato, le tendenze emergenti e le barriere all'ingresso in questi settori e suggerisce elementi di un quadro preliminare per l'analisi dei possibili danni e vantaggi in termini di efficianeza. In particolare, esamina quali tipi di preoccupazioni anticoncorrenziali potrebbero emergere e i possibili strumenti per affrontarle, tra cui l'applicazione delle norme antitrust e il controllo delle fusioni, nonché il Digital Markets Act ("DMA").

Data la natura dirompente di queste tecnologie e i rischi che potrebbero comportare, la Commissione continuerà a monitorare attivamente i settori dell'IA e dei mondi virtuali, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per garantire che questi nuovi mercati rimangano competitivi, contendibili ed equi. L'odierno policy brief del personale non rappresenta una posizione assunta dalla Commissione a questo riguardo.

Il policy brief segue due inviti a presentare contributi lanciati a gennaio 2024, un workshop organizzato a giugno 2024, nonché interviste con le principali parti interessate e indagini di mercato parallele. Le osservazioni ricevute in risposta agli inviti a presentare contributi e una registrazione del workshop sono state pubblicate oggi insieme al policy brief.

Testo del policy brief nella sezione in abbonamento

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Focus
19/09/2024

La Giornata della Commissione 19/09/2024

Ancora i PFAS ed il nuovo stop da parte dell'Europa.

Oggi la Commissione ha adottato nuove misure ai sensi di REACH, la legislazione dell'UE sulle sostanze chimiche, per proteggere la salute umana e l'ambiente limitando l'uso dell'acido undecafluoroesanoico ("PFHxA") e delle sostanze correlate al PFHxA. Questi sottogruppi di sostanze per  e polifluoroalchiliche (“PFAS”) sono molto persistenti e mobili nell'acqua e il loro utilizzo in alcuni prodotti comporta un rischio inaccettabile per la salute umana e l'ambiente.

La restrizione PFHxA adottata oggi si concentra sugli usi per i quali il rischio non è adeguatamente controllato, sono disponibili alternative e i costi socioeconomici saranno limitati rispetto ai benefici per la salute umana e l’ambiente. La restrizione proibirà la vendita e l’uso di PFHxA nei prodotti tessili di consumo, come le giacche antipioggia; imballaggi alimentari, come scatole per pizza; miscele di consumo, come spray impermeabilizzanti; cosmetici, come prodotti per la cura della pelle; e in alcune applicazioni della schiuma antincendio, ad esempio per corsi di formazione e test, senza compromettere la sicurezza. Ciò non pregiudica altre applicazioni di PFHxA, ad esempio nei semiconduttori, nelle batterie o nelle celle a combustibile per l’idrogeno verde.

La restrizione PFHxA entrerà in vigore dopo periodi transitori compresi tra 18 mesi e 5 anni, a seconda dell'uso, lasciando il tempo per sostituirla con alternative più sicure.

Mobilità dei ricercatori europei, nuovo bando del programma Horizon Europe

Oggi la Commissione lancia un nuovo bando per progetti con una dotazione di 99,5 milioni di euro nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie Staff Exchange (MSCA), che fanno parte del programma dell’UE per la ricerca e l’innovazione, Horizon Europe. L’invito mira a promuovere l’innovazione e il trasferimento di conoscenze attraverso scambi di personale e partenariati internazionali tra i principali istituti di ricerca nell’UE, nei paesi associati a Horizon Europe  e in tutto il mondo. Si prevede che il bando finanzierà circa 90 progetti. La scadenza per le domande è il 5 febbraio 2025.

I progetti selezionati consentiranno ai ricercatori, nonché al personale coinvolto nelle attività di ricerca, di condividere conoscenze e idee in tutte le fasi della catena dell'innovazione. I programmi di scambio offrono l'opportunità di andare all'estero, espandere le reti, apprendere nuove competenze, condividere conoscenze e condurre ricerche all'avanguardia. Dal 2025, oltre a Canada e Giappone, anche India e Brasile hanno istituito sistemi di cofinanziamento per integrare il finanziamento dei progetti MSCA che coinvolgono organizzazioni di questi paesi.

L'UE e l'OCSE lanciano un Osservatorio sulle carriere nella ricerca e innovazione 

Oggi, la Commissione e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), con il supporto del programma Horizon Europe, hanno lanciato il Research and Innovation Careers Observatory (ReICO). Questa iniziativa fornirà dati affidabili sulle carriere nella ricerca e nell'innovazione nei paesi dell'UE e dell'OCSE. Offrire ai ricercatori e agli innovatori carriere interessanti è fondamentale per aumentare la competitività europea e trattenere i talenti. E' questa una priorità strategica contenuta anche nelle raccomandazione del rapporti Draghi sulla competitività.

Iliana Ivanova, Commissaria per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha affermato: "L'Europa deve attrarre e trattenere i talenti della ricerca per sostenere la sua prosperità e competitività. Le politiche solide che mirano a raggiungere questo obiettivo devono basarsi su dati affidabili. È qui che entra in gioco l'Osservatorio sulle carriere nella ricerca e nell'innovazione: colmerà le lacune nei dati sulle carriere nella ricerca in Europa e fornirà informazioni ai decisori politici, nonché ai ricercatori stessi e alle loro organizzazioni. È un importante passo avanti nei nostri sforzi per rafforzare le carriere nella ricerca nello Spazio europeo della ricerca".

La cerimonia di firma per l'inizio ufficiale del progetto si è tenuta a Bruxelles alla conferenza "European Research Area: Fostering Greater Integration. Advancing Competitiveness". ReICO fornirà dati e analisi su base annuale, a partire dal 2025, e saranno accessibili dalla European Research Area Talent Platform. ReICO si baserà sulle competenze dell'OCSE, fornendo dati e approfondimenti che consentano ai decisori politici di sviluppare politiche basate su prove per rafforzare le carriere nella ricerca. Ciò sarà di fondamentale importanza in aree come la precarietà, le competenze o la mobilità dei ricercatori. L'osservatorio avvantaggerà anche la più ampia comunità di ricerca e innovazione, comprese le organizzazioni di ricerca e gli individui, consentendo scelte informate. Il primo set di dati è previsto per la prima metà del 2025 e verrà aggiornato su base annuale.

 

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La Giornata UE
18/09/2024

La Giornata della Commissione 18/03/2024

La Commissione raccomanda di avviare negoziati con Islanda, Liechtenstein e Norvegia per un nuovo accordo sulle emergenze sanitarie nel settore delle contromisure mediche

La decisione fa seguito alla dichiarazione congiunta del dicembre 2023 del vicepresidente esecutivo Šefčovič e del commissario Kyriakides, che accolgono con favore la volontà dei tre Stati facenti parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) di promuovere una più stretta cooperazione con l’UE sulla preparazione e risposta sanitaria.

In risposta alla pandemia di Covid-19, l’UE ha adottato diverse misure per rafforzare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere, che comprendono i  regolamenti sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, un ruolo rafforzato per l’Agenzia europea per i medicinali e l’estensione del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Questi tre atti legislativi sono già stati integrati nell'accordo SEE con i tre paesi.

Sebbene la preparazione e la risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere siano disciplinate dalla legislazione esistente ai sensi dell’accordo SEE, le misure di emergenza sanitaria nel settore delle contromisure mediche coinvolgono meccanismi politici che sono attualmente in gran parte esclusi dal suo campo di applicazione. I negoziati sul nuovo accordo con gli Stati EFTA-SEE mireranno a consentire una più stretta cooperazione con l'UE in questo settore.

Settore energia, al via la seconda lista di progetti di comune interesse europeo.

Oggi, la Commissione europea ha aperto un nuovo bando per progetti di infrastrutture energetiche che vogliono ottenere lo status di Progetti di interesse comune (PCI) o Progetti di interesse reciproco (PMI) ai sensi del Regolamento sulla rete transeuropea per l'energia (TEN-E). Diventare PCI o PMI consente ai progetti di infrastrutture energetiche di beneficiare di procedure di autorizzazione semplificate e di ammissibilità ai finanziamenti UE nell'ambito della  Connecting Europe Facility. Una volta adottato, questo sarà l'ultimo elenco dell'Unione supportato dall'attuale Quadro finanziario pluriennale. Per il periodo 2021-2027, il budget rimanente disponibile per CEF-Energia è di circa 3,5 miliardi di euro.

Gli investimenti in infrastrutture e tecnologie per l'energia pulita, come le energie rinnovabili, le infrastrutture di rete e le reti di CO2, sono una delle priorità strategiche indicate nelle linee guida politiche della Presidente von der Leyen, che proporrà  un nuovo Clean Industrial Deal  nei primi 100 giorni del prossimo mandato.

Il bando  selezionerà il secondo elenco  di progetti di interesse comune e progetti di interesse reciproco, la cui adozione da parte della Commissione è prevista entro la fine del 2025.  I progetti nei settori  dell'elettricità, dell'idrogeno e degli elettrolizzatori avranno tempo fino al 18 novembre 2024 per presentare domanda. Per reti elettriche intelligenti, reti del gas intelligenti, CO2 e progetti per porre fine all'isolamento energetico di Cipro e Malta, il bando rimarrà aperto fino al 18 dicembre 2024. Per poter essere inclusi nell'elenco di PCI e PMI, i progetti candidati in elettricità e idrogeno devono rientrare nei Piani di sviluppo decennale della rete (TYNDP) del 2024, elaborati  dalla Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione per l'elettricità (ENTSO-E) o per il gas (ENTSOG).

 

 

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La Giornata UE
16/09/2024

La Giornata della Commissione 16/09/2024

Stabiliti i contingenti di pesca per il Mediterraneo ed il Mar Nero nel 2025

La Commissione rende note le quantità di pescato permesse per il 2025 nel  Mediterraneo e nel Mar Nero. La proposta intende favorire  la gestione sostenibile degli stock ittici nel Mediterraneo e nel Mar Nero e rispetta gli impegni politici assunti nelle dichiarazioni MedFish4Ever e Sofia. Le restanti quote di pesca saranno indicate dopo i risultati della sessione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (GFCM) e la pubblicazione di nuovi pareri scientifici previsti per metà novembre da parte del Comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (STECF).

Nel Mediterraneo occidentale, la proposta limita le capacità di pesca per i pescherecci a strascico e l'utilizzo di palangari, impone dei limiti di cattura per i gamberi di acque profonde e un meccanismo di compensazione per i pescherecci a strascico. Queste misure s'inquadrano nel piano di gestione pluriennale (MAP) del Mediterraneo occidentale, che da gennaio 2025 e dopo un periodo transitorio di cinque anni, prevederà degli intervalli di rendimento massimo sostenibile (MSY), ovvero la quantità massima di pesce che i pescatori possono catturare dal mare senza comprometterne la rigenerazione e la produttività. 

Inoltre, sempre nel Mediterraneo la Commissione estende l'attuazione del MAP anche per la  lampuga comune e introduce  graduali riduzioni del pescato  per l'orata nera e per i gamberi di acque profonde. Nel Mar Adriatico, la proposta riguarda gli stock di pesci demersali e di piccoli pelagici. Nel Mar Nero, la proposta include limiti di cattura e quote per lo spratto e il rombo chiodato.

Sulla base di quanto raccomandato dalla Commissione, il Consiglio stabilirà, il 9 e 10 dicembre, l'assegnazione delle capacità di pesca. Il regolamento dovrebbe applicarsi a partire dal 1° gennaio 2025.

La Germania richiede la seconda tranche di finanziamenti del Piano di ripresa e resilienza

Da noi in Italia ogni rata del PNRR autorizzata da Bruxelles viene pubblicizzata con grande enfasi. Vediamo in altri paesi come si stanno comportando, prendendo spunto dalla notizia che oggi tocca alla Germania richiedere l'erogazione della seconda rata. 

Infatti, Il 13 settembre la Commissione ha ricevuto dalla Germania la seconda richiesta di pagamento per 13,5 miliardi di euro in sovvenzioni (al netto del prefinanziamento) nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). 

La seconda richiesta di pagamento della Germania riguarda  riforme nei settori dell'energia eolica onshore e offshore, nonché nell'istruzione e formazione, con investimenti a supporto di 1 milione di studenti. I settori coperti dalle riforme includono anche l'assistenza sanitaria, con, ad esempio, la digitalizzazione degli uffici sanitari pubblici e la digitalizzazione della pubblica amministrazione attraverso la fornitura di 215 servizi pubblici digitali. Anche la riduzione della burocrazia per l'autorizzazione delle energie rinnovabili, la rete elettrica, i trasporti e l'edilizia abitativa sono inclusi nei settori delle riforme. La richiesta copre anche importanti investimenti in settori tra cui il supporto finanziario per cittadini e aziende per l'acquisto di un totale di 320.000 auto elettriche o a basse emissioni e il finanziamento per 689.000 punti di ricarica. Gli investimenti riguardano anche l'idrogeno rinnovabile, la microelettronica e le tecnologie della comunicazione, l'istruzione e l'assistenza della prima infanzia e la modernizzazione degli ospedali.

La Commissione esaminerà la richiesta alla luce  del raggiungimento da parte della Germania dei risultati ottenuti nelle riforme come stabilito  dal omitato economico e finanziario del Consiglio. Il piano complessivo di ripresa e resilienza della Germania sarà finanziato con 30,3 miliardi di euro in sovvenzioni.

Assegnati i premi Erasmus per il benessere a scuola

La Commissione ha annunciato i vincitori del premio europeo per l'insegnamento innovativo del 2024. In questa edizione sono stati premiati 96 progetti Erasmus+ in oltre 30 paesi europei ed extra-europei.. I progetti vincitori di questa edizione si richiamano ad  argomenti chiave come la salute fisica e mentale, la promozione delle competenze sociali ed emotive, una maggiore capacità di fare scelte sane, la creazione di ambienti scolastici e di classe che promuovano relazioni positive, la collaborazione, l'apprendimento e lo sviluppo personale e molto altro.

Lanciato nel 2021, il premio celebra i risultati ottenuti dagli  insegnanti e dalle scuole coinvolte nei progetti Erasmus+. In collaborazione con le agenzie nazionali Erasmus+, i progetti selezionati sono suddivisi in quattro categorie specifiche: 17 progetti nella categoria Educazione e cura della prima infanzia, 27 progetti nella categoria Istruzione primaria, 31 progetti nella categoria Istruzione secondaria e 21 progetti nella categoria Scuole di istruzione e formazione professionale.

La presentazione dei progetti vincitori sarà disponibile su diverse piattaforme, tra cui il sito web dell'European Innovative Teaching Award, i canali social di Erasmus+, il portale European Education Area e la piattaforma European School Education. Inoltre, gli insegnanti premiati avranno l'opportunità di presentare i loro progetti e condividere le migliori pratiche con un pubblico più ampio durante l'evento "European Innovative Teaching Award event 2024" che si terrà il 14-15 novembre a Bruxelles e online.

 

 

 

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La Giornata UE
13/09/2024

La Giornata della Commissione 13/09/2024

Ancora una deroga per aiutare gli agricoltori europei colpiti dal maltempo.

La Commissione ha autorizzato gli Stati membri a versare anticipi più elevati dai fondi della Politica agricola comune (PAC) ai produttori agricoli, per aiutarli ad affrontare i problemi di liquidità. Gli agricoltori potranno ricevere fino al 70% dei loro pagamenti diretti in anticipo a partire dal 16 ottobre, rispetto all'attuale 50%. Analogamente, i pagamenti anticipati  nell'ambito degli interventi di sviluppo rurale e calcolati sulla base della superficie fondiaria e degli  animali possono essere aumentati fino all'85%, rispetto all'attuale 75%. Gli agricoltori dell'UE denunciano problemi di liquidità, in particolare a causa di eventi meteorologici estremi che hanno avuto un impatto sulle rese negli ultimi anni, nonché degli alti tassi di interesse sui mercati finanziari europei e dei prezzi elevati delle materie prime agricole. Per rispondere a queste sfide e in linea con uno degli obiettivi fondamentali della PAC di garantire una rete di sicurezza agli agricoltori dell'UE, diversi Stati membri hanno richiesto questa autorizzazione. Oltre alle diverse misure adottate all'inizio di quest'anno per garantire maggiore flessibilità agli agricoltori e alle amministrazioni nazionali, la Commissione ha anche distribuito parte della riserva agricola agli agricoltori di alcuni Stati membri che hanno dovuto affrontare notevoli difficoltà a causa di condizioni meteorologiche eccezionali.

Rafforzata la cooperazione con l'Ucraina in materia di immigrazione e sicurezza.

Ieri, la Commissaria per gli Affari Interni, Ylva Johansson, ha visitato Kiev per rafforzare la cooperazione UE-Ucraina in materia di migrazione e sicurezza. Durante la sua visita, la Commissaria ha incontrato il Vice Primo Ministro per l'Integrazione Europea ed Euro-Atlantica nonchè Ministro della Giustizia dell'Ucraina, Olha Stefanishyna, per discutere i prossimi passi sulla strada dell'Ucraina verso l'adesione all'UE. Di questo ne ha discusso anche  con il nuovo Ministro degli Affari Esteri, Andrii Sybiha, insieme al tema della protezione temporanea per gli ucraini in fuga dalla guerra e ai piani di ricostruzione del Paese.

Nell'incontro con il nuovo Vice Capo dell'Ufficio del Presidente, Ihor Vereschuk,si è parlato  della sicurezza dei bambini che tornano in Ucraina, mentre  con il Ministro degli Interni, Ihor Klymenko, la Commissaria ha discusso di una maggiore cooperazione in materia di sicurezza interna, in particolare del controllo delle armi da fuoco e della protezione delle frontiere alla luce dei progressi compiuti dall'Ucraina finora. La Commissaria ha discusso anche della riforma in corso nel settore della giustizia e della lotta alla corruzione con il Procuratore generale Andriy Kostin. La Commissaria ha anche tenuto un discorso al Summit delle First Ladies e Gentlemen sulla sicurezza dei minori, ospitato dalla First Lady dell'Ucraina, Olena Zelenska.

Questa visita sottolinea l'impegno dell'UE a sostenere l'Ucraina e il popolo ucraino per tutto il tempo necessario. L'UE ha potuto far fronte all'ondata di profughi ucraini in fuga dall'invasione russa adpttando la Direttiva sulla protezione temporanea nel marzo 2022 e recentemente prorogata fino a marzo 2026. Finora, più di quattro milioni di persone sfollate dall'Ucraina sono ospitate negli Stati membri dell'UE e nei paesi associati Schengen.

 

 

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La Giornata UE
11/09/2024

La Giornata della Commissione 11/09/2024

Due nuove iniziative dei cittadini accolte dalla Commissione

Oggi la Commissione europea ha deciso di registrare due iniziative dei cittadini europei, intitolate "ECI per un'Europa intelligente e resiliente all'acqua" e "PsychedeliCare". Gli obiettivi degli organizzatori dell'"ECI per un'Europa intelligente e resiliente all'acqua" includono, ad esempio, la promozione di un piano d'azione per l'acqua; elevare la resilienza idrica alla stessa priorità della decarbonizzazione; ridurre l'impronta idrica della società. Gli organizzatori dell'iniziativa "PsychedeliCare" chiedono che si adottino a livello europeo gli standard indicati dagli esperti per le terapie psichedeliche, e la relativa  formazione multidisciplinare,

La decisione di registrare un'iniziativa si basa su un'analisi legale della sua ammissibilità ai sensi del regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei. Non pregiudica le conclusioni legali e politiche della Commissione su queste iniziative e le azioni che intraprenderà, se del caso, nel caso in cui una di queste iniziative ottenga il sostegno necessario di almeno un milione di cittadini dell'UE.

Dopo la registrazione odierna, gli organizzatori avranno sei mesi per raccogliere le  firme.

La Commissione raccoglie altri 10 miliardi sul mercato dei capitali.

Ieri la Commissione europea ha raccolto 10 miliardi di euro in obbligazioni dell’UE nella sua ottava operazione sui mercati finanziari per il 2024, di cui 5 miliardi di euro sotto forma di obbligazioni verdi NextGenerationEU. L'operazione in due tranche prevedeva l'emissione di 5 miliardi di euro per un nuovo bond con scadenza il 4 dicembre 2031 ed un'integrazione di 5 miliardi di euro ai green bond NextGenerationEU con scadenza il 4 dicembre 2031, con nuova scadenza il 4 febbraio 2050. Il bond a 7 anni è stato emesso ad un tasso del 2,604%, pari ad un prezzo del 99,329%, mentre il prezzo del bond a 25 anni è stato fissato a 99,788%, ad un tasso del 3,262%. Le offerte ricevute ammontano a oltre 54 miliardi di euro per il bond a 7 anni e a più di 77 miliardi di euro per il bond a 25 anni. 

I fondi ricavati dall’operazione saranno utilizzati per finanziare i programmi d’azione dell’UE e i progetti verdi nell’ambito dei piani nazionali di ripresa e resilienza (PNRR) degli Stati membri, che costituiscono le tabelle di marcia di spesa nell’ambito del NextGenerationEU.  Per la seconda metà del 2024, la Commissione ha finora raccolto circa 28 miliardi di euro, con un obiettivo di finanziamento fissato a 65 miliardi di euro per il periodo. Una panoramica delle operazioni effettuate fino ad oggi è disponibile online ( link nella sezione in abbonamento). Nel piano finanziario dell’UE è inclusa anche una panoramica dettagliata delle operazioni dell’UE previste per la seconda metà del 2024. La prossima operazione nel calendario di emissione dell’UE è l’asta di obbligazioni che si terrà il 23 settembre 2024.

 

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