Dopo l’Italia ( per le aree del Sulcis e di Taranto) anche la Finlandia riceverà oltre 465 milioni di euro dal Just Transition Fund (JTF), grazie all'adozione odierna del suo piano territoriale per una transizione giusta (TJTP). Questo finanziamento JTF rappresenta circa il 24% della dotazione della politica di coesione per la Finlandia nel periodo 2021-2027 e sostiene la sua ambizione di raggiungere la neutralità climatica entro il 2035 rendendo tale percorso socialmente giusto ed equo per tutti i cittadini.
Il JTF investirà in 14 regioni dove la transizione da un’economia basata sulla torba avrà un notevole impatto economico e sociale. Queste regioni sono Carelia meridionale, Ostrobotnia meridionale, Savo meridionale, Kainuu, Ostrobotnia centrale, Finlandia centrale, Kymenlaakso, Lapponia, Ostrobotnia, Carelia settentrionale, Ostrobotnia settentrionale, Savo settentrionale, Satakunta e 4 comuni di Pirkanmaa.
La Finlandia è uno dei principali produttori e principali consumatori di torba in Europa. Il 90% della torba prodotta viene utilizzata come fonte energetica. La produzione di energia derivata dalla torba ha un'intensità di CO2 equivalente a quella della produzione a base di carbone. In Finlandia, il JTF mira a dimezzare il consumo energetico della torba entro il 2030. Per sostenere la transizione verso un'economia giusta a basse emissioni di carbonio, il Fondo sosterrà in particolare la diversificazione dei mezzi di sussistenza, il rilancio delle strutture economiche e l'aumento dell'occupazione attraverso la riqualificazione e il miglioramento delle competenze della forza lavoro che lavorano nell'estrazione della torba e nei settori correlati, soprattutto i giovani. Ad esempio, contribuirà a riqualificare la manodopera dell'industria della torba per ricollocarla nella raccolta del legno e nel ripristino delle torbiere al fine di creare nuove imprese e nuovi posti di lavoro.
C. Lombardi Satriani
La Commissione europea ha ritenuto che le modifiche all’attuale regime di garanzia italiano , compresive di un aumento del budget fino a 23 miliardi di euro, per sostenere le imprese nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina, siano in linea con il Quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione europea Commissione il 23 marzo 2022 e modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022. La dotazione complessiva della misura non supera i 33 miliardi di EUR.
L'Italia ha notificato, tra l'altro, le seguenti modifiche al regime esistente:
- un aumento del budget fino a 23 miliardi di euro;
- l'introduzione di una misura di aiuto di importo limitato fino a 7 milioni di euro a copertura dei premi di garanzia a determinate condizioni;
- la proroga del periodo di consessione di aiuti, fino al 31 dicembre 2023;
- 'introduzione della possibilità, per le imprese energivore, di ottenere garanzie a copertura del fabbisogno di liquidità per un periodo di 12 mesi per le piccole e medie imprese ('PMI') o di 6 mesi per le grande industria, a decorrere dalla concessione dell'agevolazione e con la possibilità di avvalersi di autocertificazioni;
- l'introduzione della possibilità di aumentare gli importi del prestito per far fronte all'esigenza di fornire garanzie finanziarie per l'attività di trading sui mercati dell'energia sulla base dell'autocertificazione presentatata dai beneficiari.
La Commissione ha riscontrato che il regime italiano, come modificato, continuava a essere in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi. In particolare, per quanto riguarda le garanzie, (i) la durata dei prestiti non può superare gli otto anni; e (ii) i tassi di interesse annui sui finanziamenti devono rispettare i livelli minimi previsti dal Temporary Crisis Framework (modulati in modo da riflettere la copertura delle garanzie e la durata dei prestiti garantiti). Trattandosi di importi limitati, l’aiuto non dovrà superare 250.000 EUR per le imprese del settore agricolo, 300.000 EUR per i settori della pesca e dell'acquacoltura e 2 milioni di EUR per tutti gli altri settori. Inoltre, il sostegno sarà concesso entro il 31 dicembre 2023 al più tardi.
C. Lombardi Satriani
La Commissione europea ha convocato oggi una tavola rotonda dell’industria ad alto livello per sostenere il lavoro della piattaforma energetica dell'UE nell'ulteriore avanzamento dell'acquisto congiunto di gas, che dovrebbe iniziare nel 2023. La riunione odierna fa seguito all'adozione di ieri da parte dei ministri dell'Energia dell'UE della proposta di Regolamento sul rafforzamento della solidarietà attraverso un migliore coordinamento degli acquisti di gas, degli scambi transfrontalieri di gas e parametri di prezzo affidabili. Il regolamento fornirà la base giuridica per l'aggregazione della domanda di gas dell'UE, l'acquisto congiunto e un uso più efficiente dell'infrastruttura, compresi i terminali LNG dell'UE.
L'incontro, aperto dalla presidente Ursula von der Leyen e presieduto dal vicepresidente Maroš Šefčovič, ha visto la partecipazione di rappresentanti di alto livello di 32 aziende degli Stati membri dell'UE e delle parti contraenti della Comunità dell'energia. L'incontro si è incentrato sulla necessità che vi sia di un reale impegno nei confronti della piattaforma da parte dell'industria del gas dell'UE e degli operatori di mercato sia grandi che piccoli. L'obiettivo della piattaforma è aiutare a coordinare gli acquisti di gas, utilizzando al contempo il potere politico e di negoziazione collettiva dell'UE, per garantire forniture da partner affidabili a prezzi sostenibili per i cittadini e le imprese dell'UE. A gennaio la Commissione convocherà la prima riunione ufficiale del comitato direttivo, composto da Stati membri dell'UE, per contribuire a coordinare sia il processo di aggregazione della domanda che di acquisto congiunto.
La presidente von der Leyen ha dichiarato: “Quest'anno abbiamo fatto grandi passi avanti nella diversificazione delle nostre forniture di gas e nella sostituzione dei combustibili fossili russi. Ma sappiamo che il 2023 sarà più difficile e potremmo dover affrontare un potenziale deficit di quasi 30 miliardi di metri cubi di gas naturale il prossimo anno. Trasformando in realtà l'acquisto congiunto di gas, utilizzeremo il peso economico e politico dell'UE per garantire maggiori forniture ai nostri cittadini e all'industria. L'incontro di oggi darà il via a questo processo"
C. Lombardi Satriani
Ucraina: La Commissione propone di considerare reato la violazione delle sanzioni dell'UE
La Commissione europea presenta oggi una proposta per armonizzare i reati e le sanzioni penali per la violazione delle misure restrittive dell'UE. Mentre l'aggressione russa all'Ucraina è in corso, è fondamentale che le misure restrittive dell'UE siano pienamente attuate e che la violazione di tali misure non dia frutti. L'attuazione delle misure restrittive dell'UE dimostra la complessità di individuare i beni di proprietà degli oligarchi, che li nascondono in diverse giurisdizioni attraverso elaborate strutture legali e finanziarie. La proposta stabilisce norme comuni dell'UE che renderanno più facile indagare, perseguire e punire le violazioni delle misure restrittive in tutti gli Stati membri. A seconda del reato, la singola persona potrebbe essere soggetta a una pena massima di cinque anni di carcere; le società potrebbero essere soggette a sanzioni non inferiori al 5% del fatturato mondiale totale.
L'UE e il Giappone intensificano la cooperazione sull'idrogeno
L'UE e il Giappone hanno intensificato oggi la loro cooperazione in materia di idrogeno con la firma di un memorandum di cooperazione per stimolare l'innovazione e sviluppare un mercato internazionale dell'idrogeno. In qualità di leader nella tecnologia dell'idrogeno, l'UE e il Giappone collaboreranno per una produzione, un commercio, un trasporto, uno stoccaggio, una distribuzione e un utilizzo sostenibili e accessibili dell'idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio. La cooperazione contribuirà a creare un mercato globale dell'idrogeno basato su regole e trasparente, senza distorsioni per il commercio e gli investimenti. Il memorandum individua una serie di aree in cui i governi, gli operatori industriali, gli istituti di ricerca e le autorità locali dell'UE e del Giappone saranno incoraggiati a cooperare, come ad esempio: politiche, regolamenti, ricerca, sviluppo di progetti, istruzione e riqualificazione della forza lavoro.
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico sulle nuove norme UE per il credito al consumo
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sugli elementi fondamentali delle nuove norme UE in materia di credito al consumo, a seguito della proposta della Commissione del giugno 2021. Con questo accordo, la direttiva sul credito al consumo viene rivista per garantire che sia adattata all'era digitale, fornendo una maggiore protezione ai consumatori che fanno credito online. Le nuove norme riguarderanno le nuove forme di credito spesso proposte online, come i programmi "compra ora paga dopo" e i prestiti a breve termine e ad alto costo, per garantire che i consumatori siano protetti dai rischi che tali crediti possono comportare.
Luca Persiani
Ucraina: La Commissione propone di considerare reato la violazione delle sanzioni dell'UE
La Commissione europea presenta oggi una proposta per armonizzare i reati e le sanzioni penali per la violazione delle misure restrittive dell'UE. Mentre l'aggressione russa all'Ucraina è in corso, è fondamentale che le misure restrittive dell'UE siano pienamente attuate e che la violazione di tali misure non dia frutti. L'attuazione delle misure restrittive dell'UE dimostra la complessità di individuare i beni di proprietà degli oligarchi, che li nascondono in diverse giurisdizioni attraverso elaborate strutture legali e finanziarie. La proposta stabilisce norme comuni dell'UE che renderanno più facile indagare, perseguire e punire le violazioni delle misure restrittive in tutti gli Stati membri. A seconda del reato, la singola persona potrebbe essere soggetta a una pena massima di cinque anni di carcere; le società potrebbero essere soggette a sanzioni non inferiori al 5% del fatturato mondiale totale.
L'UE e il Giappone intensificano la cooperazione sull'idrogeno
L'UE e il Giappone hanno intensificato oggi la loro cooperazione in materia di idrogeno con la firma di un memorandum di cooperazione per stimolare l'innovazione e sviluppare un mercato internazionale dell'idrogeno. In qualità di leader nella tecnologia dell'idrogeno, l'UE e il Giappone collaboreranno per una produzione, un commercio, un trasporto, uno stoccaggio, una distribuzione e un utilizzo sostenibili e accessibili dell'idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio. La cooperazione contribuirà a creare un mercato globale dell'idrogeno basato su regole e trasparente, senza distorsioni per il commercio e gli investimenti. Il memorandum individua una serie di aree in cui i governi, gli operatori industriali, gli istituti di ricerca e le autorità locali dell'UE e del Giappone saranno incoraggiati a cooperare, come ad esempio: politiche, regolamenti, ricerca, sviluppo di progetti, istruzione e riqualificazione della forza lavoro.
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico sulle nuove norme UE per il credito al consumo
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sugli elementi fondamentali delle nuove norme UE in materia di credito al consumo, a seguito della proposta della Commissione del giugno 2021. Con questo accordo, la direttiva sul credito al consumo viene rivista per garantire che sia adattata all'era digitale, fornendo una maggiore protezione ai consumatori che fanno credito online. Le nuove norme riguarderanno le nuove forme di credito spesso proposte online, come i programmi "compra ora paga dopo" e i prestiti a breve termine e ad alto costo, per garantire che i consumatori siano protetti dai rischi che tali crediti possono comportare.
Luca Persiani
Oggi si è compiuto un ulteriore passo avanti verso verso una più stretta collaborazione scientifica tra l'Unione europea e il Canada: la Commissione e il governo canadese hanno dato avvio ai negoziati formali affinché il Canada possa aderire a Horizon Europe.
Lo status di paese associato al programma Horizon Europe è la più stretta forma di collaborazione offerta dall'UE nel settore della ricerca e dell'innovazione. Consentirà ai ricercatori e alle organizzazioni canadesi di partecipare al programma a parità di condizioni con gli altri soggetti degli Stati membri dell'UE. Avranno inoltre accesso ai finanziamenti di Horizon Europe e alle reti di ricercatori in Europa e oltre per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, l'energia e la salute.
Il programma Horizon Europe ha introdotto un'importante evoluzione nell'approccio alla cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione, offrendo per la prima volta la possibilità di associare altri paesi terzi affini con un forte profilo scientifico, innovativo e tecnologico, non necessariamente situati nell'area geografica prossima all'UE.
In questa prospettiva l'associazione a Horizon Europe è uno strumento chiave dell'approccio globale dell'Europa alla cooperazione nella ricerca e nell'innovazione in un mondo sempre più mutevole e instabile. Riconferma l'impegno dell'UE a promuovere l'eccellenza, a mettere in comune le risorse per un progresso scientifico più rapido, a sviluppare ecosistemi di innovazione ed a promuovere un'apertura globale che sia anche strategica e reciproca.
I negoziati proseguiranno nelle prossime settimane e mesi con l'obiettivo di trovare un accordo entro la primavera del 2023. La volontà delle due parti è di associare formalmente il Canada a Horizon Europe nel 2023.
C. Lombardi Satriani
Viene alla luce una delle misure più controverse nei prossimi anni della transizione green voluta dal Vice Presidente Timmermans. Oggi la Commissione propone nuove norme a livello di UE sugli imballaggi, per affrontare questa fonte di rifiuti in costante crescita. In media, ogni europeo genera quasi 180 kg di rifiuti di imballaggio all'anno. L'imballaggio è uno dei principali utilizzatori di materiali vergini poiché il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzati nell'UE sono destinati all'imballaggio. Senza azione, l'UE vedrebbe un ulteriore aumento del 19% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030, e per i rifiuti di imballaggi in plastica addirittura un aumento del 46%.
Le nuove regole mirano a invertire questa tendenza. Per i consumatori, garantiranno opzioni di imballaggio riutilizzabili, elimineranno gli imballaggi non necessari, limiteranno il sovraimballaggio e forniranno etichette chiare per supportare il corretto riciclaggio. Per l'industria creeranno nuove opportunità commerciali, in particolare per le aziende più piccole, ridurranno la necessità di materiali vergini, aumentando la capacità di riciclaggio dell'Europa e rendendo l'Europa meno dipendente dalle risorse primarie e dai fornitori esterni. Metteranno il settore degli imballaggi sulla buona strada per la neutralità climatica entro il 2050.
La Commissione fa inoltre chiarezza ai consumatori e all'industria sulla plastica a base biologica, compostabile e biodegradabile, stabilendo per quali applicazioni tali materie plastiche sono veramente vantaggiose per l'ambiente e come dovrebbero essere progettate, smaltite e riciclate.
Le proposte sono elementi fondamentali del piano d'azione per l'economia circolare del Green Deal europeo e del suo obiettivo di rendere i prodotti sostenibili la norma. Rispondono anche a richieste specifiche degli europei espresse alla Conferenza sul futuro dell'Europa.
C. Lombardi Satriani
Corpo europeo di solidarietà: oltre 142 milioni di euro per dare una mano ai più bisognosi attraverso il volontariato
Oggi la Commissione ha lanciato l'invito a presentare proposte nell'ambito del Corpo europeo di solidarietà per il 2023. Il programma è aperto a persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni per attività di sensibilizzazione che affrontano le sfide della società e tra i 18 e i 35 anni per il volontariato a sostegno delle attività di aiuto umanitario internazionale. I giovani che desiderano partecipare alle attività del Corpo europeo di solidarietà devono registrarsi nel portale del Corpo europeo di solidarietà, dove possono consultare e trovare le organizzazioni che attuano i progetti. Qualsiasi ente pubblico o privato può richiedere un finanziamento per svolgere attività nell'ambito del Corpo europeo di solidarietà sulla base di un marchio di qualità, che certifica la capacità di svolgere attività di solidarietà di alta qualità in conformità con i principi, gli obiettivi e i requisiti del programma.
Sicurezza energetica: La Commissione fissa le traiettorie di riempimento degli stoccaggi per il 2023
Il regolamento sullo stoccaggio del gas stabilisce l'obbligo per gli Stati membri di riempire i propri impianti di stoccaggio del gas al 90% entro il 1° novembre 2023. Per essere ben preparati all'inverno dell'anno prossimo, la Commissione ha pubblicato oggi le traiettorie obiettivo per il riempimento degli stoccaggi di gas da parte degli Stati membri nel 2023. In un regolamento di esecuzione basato sul regolamento UE sullo stoccaggio del gas, la Commissione ha stabilito le traiettorie per gli Stati membri per raggiungere l'obiettivo del 90% di stoccaggio di gas entro il 1° novembre 2023. L'Atto definisce gli obiettivi intermedi per febbraio, maggio, luglio e settembre 2023 per gli Stati membri che dispongono di depositi sotterranei sul proprio territorio.
Politica di coesione dell'UE: 459 milioni di euro per una giusta transizione climatica in Slovacchia
La Commissione ha adottato il Piano di Giusta Transizione Territoriale (TJTP) per la Slovacchia, che definisce la strategia per l'investimento di 459 milioni di euro assegnati al Paese dal Fondo di Giusta Transizione (JTF). Questi fondi sosterranno una transizione equa verso la neutralità climatica nelle regioni più vulnerabili della Slovacchia. I TJTP identificano i territori che riceveranno il sostegno della JTF a seguito di un dialogo con la Commissione e i partner locali nell'ambito dei negoziati degli accordi di partenariato 2021-2027. La Commissione ha approvato l'accordo di partenariato con la Slovacchia nel luglio 2022. I PGT consentono anche il finanziamento nell'ambito di InvestEU (uno schema di transizione equa) e dello Strumento di prestito al settore pubblico per la transizione equa (che combina le sovvenzioni della Commissione con i prestiti della Banca europea per gli investimenti).
Luca Persiani
Oggi la Commissione ha avviato il ciclo del semestre europeo 2023 per il coordinamento delle politiche economiche. Il pacchetto si basa sulle previsioni economiche dell'autunno 2022, che hanno mostrato che dopo una prima metà dell'anno forte, l'economia dell'UE è ora entrata in una fase molto più difficile. Mentre un'azione politica rapida e ben coordinata durante la pandemia di COVID-19 continua a dare i suoi frutti, le conseguenze dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia pongono l'UE di fronte a sfide molteplici e complesse. I prezzi dell'energia al picco storico, i tassi di inflazione elevati, le carenze nell’ approvvigionamento energetico, l'aumento dei livelli e dei costi di indebitamento incidono sull'attività economica ed erodono il potere d'acquisto delle famiglie.
Queste sfide richiedono un'azione coordinata per garantire un approvvigionamento energetico adeguato e conveniente, salvaguardare la stabilità economica e finanziaria e proteggere le famiglie e le imprese vulnerabili, preservando nel contempo la sostenibilità delle finanze pubbliche. Allo stesso tempo, è necessaria un'azione rapida per promuovere la crescita potenziale e la creazione di posti di lavoro di qualità e realizzare le transizioni verde e digitale. Il coordinamento delle politiche economiche attraverso il semestre europeo serve ad aiutare gli Stati membri a raggiungere questi obiettivi stabilendo priorità e fornendo orientamenti politici chiari e ben coordinati per l'anno a venire.
L'analisi annuale della crescita sostenibile di quest'anno propone un programma ambizioso per rafforzare ulteriormente le risposte politiche coordinate dell'UE per mitigare gli impatti negativi degli shock energetici a breve termine. Allo stesso tempo, è fondamentale continuare ad aumentare la resilienza sociale ed economica e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva a medio termine, mantenendo nel contempo la flessibilità per affrontare le nuove sfide. Questo approccio è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che sono parte integrante del semestre europeo.
C. Lombardi Satriani
In vista del Consiglio straordinario Giustizia e affari interni (Affari interni) del 25 novembre 2022, la Commissione presenta un piano d'azione dell'UE sul Mediterraneo centrale. Pur sottolineando che le soluzioni strutturali potranno essere trovate solo attraverso un accordo sull'intera serie di riforme in materia di asilo e migrazione attualmente in fase di negoziazione, la Commissione propone una serie di misure operative per affrontare le sfide immediate e in corso lungo la rotta migratoria del Mediterraneo centrale.
Il piano d'azione propone una serie di 20 misure articolate attorno a tre pilastri. Sono intese a contrastare la migrazione irregolare, fornire soluzioni alle emergenze di ricerca e soccorso e rafforzare una solidarietà bilanciata dalla responsabilità tra gli Stati membri.
Viene riconosciuta come findamentale la cooperazione rafforzata con i paesi partner e le organizzazioni internazionali. L'UE rafforzerà le capacità di Tunisia, Egitto e Libia per garantire una migliore gestione delle frontiere e della migrazione. Rafforzerà la lotta contro il traffico di migranti e rafforzerà l'impegno diplomatico sui rimpatri, intensificando nel contempo i percorsi legali verso l'UE. Per coordinare queste azioni e massimizzarne l'impatto, l'UE farà un uso migliore delle sue strutture di coordinamento e avvierà un'apposita iniziativa Team Europe nel Mediterraneo centrale entro la fine di quest'anno.
Il piano d'azione propone misure per rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri e tutti gli attori coinvolti nelle attività di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo centrale, utilizzando il gruppo di contatto europeo per la ricerca e il salvataggio, annunciato nell'ambito del nuovo patto. Frontex, insieme agli Stati membri interessati, effettuerà una valutazione della situazione nel Mediterraneo centrale. Sarà garantito un coordinamento più stretto con l'UNHCR e l'OIM. Dovrebbero inoltre essere promosse discussioni in seno all'Organizzazione marittima internazionale sulla necessità di un quadro specifico e orientamenti per le navi con particolare attenzione alle attività di ricerca e soccorso.
La dichiarazione di solidarietà concordata il 22 giugno 2022 prevede un meccanismo volontario e temporaneo per un anno, che funge da ponte verso il futuro sistema permanente previsto dal patto. Il piano d'azione propone di accelerare l'attuazione del meccanismo, anche per fornire un rapido sostegno agli Stati membri che ricevono arrivi via mare, migliorare la flessibilità, razionalizzare i processi e attuare il finanziamento di misure alternative di solidarietà.
C. Lombardi Satriani
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico sul lancio di IRIS², la nuova infrastruttura per la resilienza e l'interconnessione sicura via satellite
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE sul programma dell'Unione per la connettività sicura 2023-2027, del valore di 2,4 miliardi di euro. Il programma mira a distribuire una costellazione europea di satelliti, denominata IRIS². La costellazione avrà lo scopo di fornire servizi di comunicazione agli utenti governativi attraverso satelliti sicuri, autonomi, affidabili ed economici e supporterà applicazioni critiche in campo economico, ambientale, della sicurezza e della difesa. La costellazione consentirà la fornitura di servizi commerciali da parte del settore privato per facilitare, tra l'altro, lo sviluppo della banda larga su scala globale.
REACT-EU: 1,5 miliardi di euro in più per lavoratori, datori di lavoro e miglioramento delle competenze in Italia
L'Italia riceve altri 1,5 miliardi di euro nell'ambito di REACT-EU per aumentare l'occupazione di giovani e donne, migliorare le competenze dei lavoratori e di chi cerca lavoro e sostenere la ripresa economica. 4,5 miliardi di euro precedentemente previsti per un sostegno simile nell'ambito del Programma Operativo Nazionale "Politiche Attive per l'Occupazione" finanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e originariamente proposto per settembre 2021.
I nuovi finanziamenti sosterranno la creazione di posti di lavoro nelle regioni meridionali, con 1,2 miliardi di euro per ridurre del 30% i contributi previdenziali a carico delle piccole imprese per i loro lavoratori. Il fondo sosterrà inoltre l'occupazione giovanile con 139,1 milioni di euro. Inoltre, il fondo sosterrà anche l'assunzione di donne con 88,5 milioni di euro destinati a ridurre i contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro che assumono donne nel corso del 2022. Con l'adozione della decisione di erogare ulteriori 1,5 miliardi di euro, l'Italia riceverà un totale di 14,4 miliardi di euro nell'ambito di REACT-EU per stimolare la ripresa e facilitare gli investimenti nella transizione verde e digitale. Nell'ambito di NextGenerationEU, REACT-EU fornisce ulteriori 50,6 miliardi di euro (a prezzi correnti) nel 2021 e 2022 a tutti i programmi della politica di coesione degli Stati membri per il periodo 2014-2020.
Unione Europea della Salute: HERA si assicura fino a due milioni di dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie
L'Autorità per la preparazione e la risposta in materia di salute (HERA) della Commissione ha firmato oggi un contratto quadro di appalto congiunto con la società Bavarian Nordic per la fornitura di due milioni di dosi di vaccino contro il vaiolo delle scimmie nel corso del 2023 e del 2024. Questo offre ai 14 Paesi partecipanti la possibilità di acquistare dosi per soddisfare le loro esigenze a medio e lungo termine e di costituire scorte. Le prime consegne nell'ambito dell'acquisto congiunto di dosi di vaccino inizieranno nel secondo trimestre del 2023.
Luca Persiani
Oggi la Commissione ha approvato la sua relazione sui progressi verso la realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione. La relazione fa il punto sulle iniziative e sui progressi compiuti per raggiungere gli obiettivi a livello dell'UE in materia di istruzione e formazione, nonché definisce i compiti in vista del traguardo del 2025.
Le 40 iniziative in corso a livello dell'UE comprendono azioni politiche strategiche - dall'apprendimento misto, all'apprendimento per lo sviluppo sostenibile e la strategia europea per le università - nonché progetti finanziati dall'UE - come le accademie degli insegnanti, la coalizione per l'educazione al clima ed i Centri di eccellenza professionale. Vi sono altre misure come quelle che danno seguito al lavoro dei gruppi di esperti, come quelli sulla disinformazione o sugli investimenti di qualità, insieme a misure per rendere più inclusivi il programma Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà. Grazie a un impegno comune per lo spazio europeo dell'istruzione, queste iniziative rafforzano le azioni intraprese dagli Stati membri.
Questo approccio congiunto nazionale e dell'UE è stato particolarmente efficace per affrontare le nuove sfide che i sistemi di istruzione e formazione dell'UE hanno dovuto affrontare negli ultimi due anni: la pandemia di Covid-19 e l'accoglienza di studenti e insegnanti rifugiati a seguito della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. IL
quadro strategico rafforzato, che riunisce gli Stati membri e le principali parti interessate, ha consentito la messa in comune di conoscenze e risorse, una condivisione organizzata di buone pratiche e l'attuazione di soluzioni concrete.
L'Osservatorio sull'istruzione e la formazione che accompagna la relazione indica esempi dei progressi compiuti verso gli obiettivi a livello dell'UE: l'abbandono scolastico è in calo, mentre il livello di istruzione terziaria e la partecipazione all'educazione e alla cura della prima infanzia sono in aumento. Allo stesso tempo, compaiono segnali di allarme che richiedono sforzi sistemici a lungo termine per migliorare l'equità nell'istruzione e affrontare la carenza di insegnanti. Nuovi indicatori a livello di UE in entrambi i settori sosterranno politiche basate su dati concreti e l'apprendimento reciproco.
Grazie al programma Erasmus+, al Recovery and Resilience Facility e ai fondi della politica di coesione dell'UE, si stima che la spesa totale dell'UE per l'istruzione e le competenze tra il 2021 e il 2027 triplicherà rispetto al periodo 2014-20. Pertanto, l'attenzione per l'attuazione, gli investimenti di qualità, l'assorbimento e un solido monitoraggio dei progressi da parte degli Stati membri sono essenziali per gli anni a venire per consolidare le riforme sistemiche e produrre un impatto positivo su studenti, insegnanti, economia e società.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione europea ha concluso i negoziati con la Repubblica dell'Angola su un accordo per la facilitazione degli investimenti sostenibili (SIFA), il primo accordo dell'UE di questo tipo. L'UE sta perseguendo tali accordi per promuovere investimenti sostenibili nella sua politica verso i partner africani. Il SIFA UE-Angola faciliterà l'attrazione e l'espansione degli investimenti , al contempo nelle relazioni UE-Angola saranno preservati i diritti dei lavoratori ed il rispetto dell’ambiente. L'UE è impegnata a promuovere la sostenibilità nella sua politica commerciale, come stabilito nella sua nuova strategia commerciale.
Questo accordo contribuirà a promuovere gli investimenti sostenibili in Angola e l'UE fornirà anche il supporto tecnico per mettere in atto l'accordo. Ciò avviene mentre l'Angola cerca di diversificare il suo modello economico, che attualmente si basa sulle sue abbondanti materie prime e risorse energetiche. Il SIFA sosterrà anche gli sforzi dell'Angola per migliorare il clima degli investimenti per gli investitori stranieri e locali, in particolare per le piccole e medie imprese. Oltre all'accordo raggiunto oggi, l'Angola prevede di aderire all'accordo di partenariato economico tra l'UE e la Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (EU-SADC EPA) per garantire un accesso privilegiato al mercato dell'UE per le esportazioni angolane.
Il perseguimento di accordi di investimento sostenibili con l'Africa e il vicinato meridionale fa parte della più ampia strategia dell'UE per intensificare l'impegno con i paesi africani attraverso l'approccio del "partenariato tra pari". L'obiettivo è sbloccare il potenziale economico, favorire la diversificazione economica e promuovere una crescita inclusiva e sostenibile. Tali accordi sono progettati per migliorare ulteriormente i legami commerciali e di investimento tra i due continenti e all'interno della stessa Africa, in linea con la strategia ed il pacchetto di misure del Global Gateway.
C. Lombardi Satriani
L'UE ha concluso l'EU Integrated Resolve 2022, un’esercitazione condotta congiuntamente dal Consiglio dell'Unione europea, dalla Commissione europea e dal Servizio europeo per l'azione esterna.
Negli ultimi tre mesi l'UE ha testato la propria preparazione e capacità di gestire efficacemente crisi intersettoriali complesse. L'esercizio contribuirà a migliorare la capacità dell'UE di rispondere a una crisi complessa e ibrida con una dimensione sia interna che esterna.
Lanciato il 19 settembre, questa esercitazione è stato strutturata in due fasi. La prima ha riguardato la pianificazione di un'operazione militare in ambito politica di difesa e sicurezza comune (PSDC) e di una missione civile.
Nella seconda fase, dal 14 al 18 novembre, l'UE si è confrontata con una simulazione di diverse minacce ibride. A questa simulazione hanno preso parte le istituzioni dell'UE, le agenzie e gli organismi dell'UE e 20 Stati membri.
Durante questa fase l'esercitazione è stato portata nel cuore del processo decisionale dell'UE, con il dibattito organizzato a livello di ambasciatori degli Stati membri dell'UE e l'attivazione dell’IPCR, il dispositivo di Risposta Integrata Politica alle Crisi del Consiglio.
L'esercitazione è stata poi contrassegnata dallo svolgimento dell'operazione militare e della missione civile pianificate nella prima fase. L'esercitazione militare è stata condotta da "HELBROC BG", il gruppo tattico dell'UE con la Grecia come nazione di riferimento e Bulgaria, Romania, Cipro, Ucraina, Serbia e la Repubblica di Macedonia del Nord come nazioni che forniscono le truppe, nonché la simulazione di un'evacuazione in una delegazione dell'UE.
EU Integrated Resolve 2022 ha anche contribuito a rafforzare la cooperazione dell'UE con la NATO. Parallelamente alla seconda fase dell'UE Integrated Resolve 2022 dal 14 al 18 novembre, la NATO ha svolto l'esercitazione a tavolino PACE 2022. Durante questo periodo, il personale della NATO e dell'UE si è scambiato informazioni sulle procedure decisionali in entrambe le organizzazioni. Questa è stata un'opportunità per testare le rispettive procedure di gestione delle crisi e per coordinarsi a più livelli .
C. Lombardi Satriani
Alla vigilia della Giornata europea di sensibilizzazione sugli antibiotici (EAAD), un sondaggio paneuropeo sulla resistenza antimicrobica mostra che metà degli europei crede ancora erroneamente che gli antibiotici uccidano i virus. Allo stesso tempo, il 23 % degli intervistati ha assunto antibiotici nell'ultimo anno, la cifra più bassa dal 2009 e che mostra chiaramente che il lavoro degli Stati membri e della Commissione per contribuire a sensibilizzare i cittadini sui rischi di un uso eccessivo di antibiotici sta portando risultati. Tuttavia occorre fare molto di più.
La resistenza antimicrobica (AMR) rappresenta uno dei maggiori rischi per la salute umana ed è una delle 3 principali minacce per la salute identificate dall'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione e tale da richiedere urgenti misure di coordinamento a livello dell'UE. I nuovi dati pubblicati oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) stimano che, in tutta l'Unione europea, l'Islanda e la Norvegia, più di 35.000 persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antibiotici. Tali infezioni causano ulteriori 1,5 miliardi di euro di costi sanitari e perdite di produttività nell'UE.
Uno speciale sondaggio di Eurobarometro pubblicato oggi offre una panoramica dell'atteggiamento degli europei nei confronti degli antibiotici. I principali risultati sono:
- L'uso di antibiotici ha raggiunto un minimo storico: il 23% degli europei afferma di aver assunto antibiotici in forma orale nell'ultimo anno, il minimo dal 2009. Ma questo varia dal 42% a Malta al 15% in Svezia e Germania.
- Circa l'8% degli antibiotici è stato assunto senza prescrizione medica.
- Una percentuale molto ampia di europei ha assunto antibiotici senza giustificazione (vale a dire solo per infezioni virali o sintomi ).
Inoltre, solo la metà (50%) degli intervistati mostra di sapere che gli antibiotici sono inefficaci contro i virus. E solo 3 europei su 10 sanno che l'uso ingiustificato di antibiotici li rende inefficaci, che l'assunzione di antibiotici dovrebbe essere interrotta solo dopo aver completato l'intero trattamento, che gli antibiotici spesso comportano effetti collaterali, come la diarrea, e che gli antibiotici non sono efficaci contro il raffreddore.
Nuovi dati pubblicati oggi dall'ECDC mostrano che, complessivamente, tra il 2016 e il 2020, nell'UE/SEE, il numero di infezioni e decessi dovuti alla resistenza antibatterica è aumentato in modo significativo. Tra il 2017 e il 2021, c'è stato anche un aumento del numero e della proporzione di Klebsiella pneumoniae e Acinetobacter spp., infezioni invasive resistenti ai carbapenemi, un gruppo di antibiotici spesso usati come ultima risorsa.
C. Lombardi Satriani
Le parole entustiate del commissario Breton sulla nuova infrastruttura spaziale: Questo è storico! Dopo Galileo e Copernicus, stiamo aggiungendo una terza costellazione al nostro portafoglio europeo di infrastrutture spaziali strategiche. Sì, abbiamo appena raggiunto un accordo con il Consiglio dell'Unione europea e il Parlamento europeo sul testo giuridico che istituisce questa nuova infrastruttura critica per l'UE. Con un budget dell'UE di 2,4 miliardi di euro (più un contributo dell'ESA e futuri investimenti privati), IRIS² trasforma lo spazio in un vettore della nostra autonomia europea, un vettore di connettività e un vettore di resilienza.
Il quadro definito oggi è molto chiaro:
- IRIS² sarà una costellazione sovrana, con severi criteri di ammissibilità e requisiti di sicurezza.
- IRIS² sarà una costellazione incentrata sui servizi governativi, comprese le applicazioni per la difesa.
- fornirà connettività a tutta l'Europa, comprese le aree che attualmente non beneficiano di Internet a banda larga, nonché a tutta l'Africa, utilizzando le orbite nord-sud della costellazione.
- sarà una costellazione di "nuovo spazio" alla maniera europea, integrando il know-how delle principali industrie spaziali europee - ma anche il dinamismo delle nostre start-up, che realizzeranno il 30% dell'infrastruttura.
- sarà una costellazione all'avanguardia della tecnologia, per dare all'Europa un vantaggio, ad esempio nella crittografia quantistica. Sarà quindi un vettore di innovazione.
- sarà una costellazione multi-orbita, in grado di creare sinergie con le nostre attuali costellazioni Galileo e Copernicus. L'obiettivo è ridurre il rischio di congestione dello spazio.
C. Lombardi Satriani
Oggi, alla COP27 di Sharm el-Sheikh, l'UE e l'Unione africana hanno annunciato una nuova iniziativa del Team Europe a sostegno dell'adattamento ai cambiamenti climatici e la resilienza in Africa nell'ambito del pacchetto di investimenti UE-Africa Global Gateway. Questa iniziativa Team Europe riunirà I programmi già esistenti e quelli nuovi per oltre 1 miliardo di euro e ne sfrutterà l'impatto migliorando il coordinamento e rafforzando il dialogo politico sull'adattamento ai cambiamenti climatici tra l'UE e l'UA. Altri 60 milioni di euro derivanti dal contributo complessivo dell'UE serviranno per far fronte a perdite e danni .
Migliorerà la cooperazione con i partner africani per rispondere ulteriormente alle loro esigenze di adattamento e mitigare i rischi di catastrofi. L'iniziativa è lanciata dalla Commissione europea insieme a Danimarca, Francia, Germania e Paesi Bassi ed è aperta ad altri Stati membri e alle banche di sviluppo, che possono rafforzare e accelerare ulteriormente l'azione coordinata di Team Europe in questo campo.
L'iniziativa è strutturata su quattro pilastri di azione:
- Rafforzare i sistemi di allerta precoce a livello regionale e nazionale, rafforzare la governance e promuovere decisioni informate sui rischi, in linea con l'iniziativa delle Nazioni Unite "Sistemi di allerta precoce per tutti" presentata dal Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres alla COP 27;
- Sviluppare e implementare strumenti e meccanismi di finanziamento e tutela contro il rischio climatico e le catastrofi (CDRFI) - come prodotti assicurativi innovativi contro il rischio climatico - per proteggere ulteriormente le popolazioni vulnerabili come, ad es. lo scudo globale contro i rischi climatici. Questa iniziativa mira a fornire ai paesi vulnerabili dal punto di vista climatico un rapido accesso ai contratti di assicurazione e ai finanziamenti per la protezione dalle calamità dopo inondazioni o siccità.
- Rendere capaci i meccanismi di supporto pubblico di mobilitare i finanziamenti internazionali per l’adattamento climatico, anche dal settore privato.
I paesi africani hanno già subito eventi climatici senza precedenti nel corso di questo secolo. Entro il 2050, gli impatti climatici potrebbero costare ai paesi africani 50 miliardi di dollari all'anno. L'UE, i suoi Stati membri con le loro stituzioni finanziarie, denominati in maniera unitaria Team Europe, sono il principale donatore mondiale di assistenza allo sviluppo e il maggior contribuente a livello mondiale di finanziamenti per il clima, fornendo almeno un terzo dei finanziamenti pubblici mondiali per il clima con oltre 23 miliardi di EUR impegnati nel 2021.
Uno dei risultati concordati al vertice UE-Unione Africana (UA) del 2022 è stato quello di intensificare gli sforzi per la resilienza climatica nei prossimi anni, in particolare attraverso il pacchetto di investimenti UE-Africa Global Gateway: mira a sostenere la ripresa ed uno sviluppo forte, inclusivo, verde e digitale per l'Africa con investimenti per un totale di 150 miliardi di euro provenienti dall'UE, dalle istituzioni finanziarie dei singoli Stati membri e dal settore privato. È pienamente allineato con l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile, nonché con gli obiettivi dell'accordo di Parigi.
C. Lombardi Satriani
Schengen è la più grande area di libera circolazione del mondo. 3,5 milioni di persone attraversano le frontiere ogni giorno - per lavoro, studio, piacere. Un terzo della popolazione dell'UE vive nelle regioni frontaliere. Ogni anno vengono effettuati 24 milioni di spostamenti per affari e 1,25 miliardi di viaggi nell'area. Schengen è una delle maggiori conquiste dell'UE. Le connessioni fanno crescere il mercato interno, fanno crescere le economie. Schengen aumenta il tenore di vita delle persone.
22 Stati membri e 4 paesi associati fanno parte di Schengen. Ora è il momento di includerne altri tre. Pertanto oggi presento una comunicazione su uno spazio Schengen più forte con la piena partecipazione di Bulgaria, Romania e Croazia.
Il mese scorso la Bulgaria e la Romania hanno ospitato una missione conoscitiva con 17 esperti degli Stati membri insieme a esperti della Commissione e delle agenzie Frontex, Europol e l’Agenzia per i diritti fondamentali. Hanno valutato gli sviluppi del quadro giuridico, della governance e degli strumenti per gestire efficacemente lo spazio Schengen.
In questo modo hanno dato risposta alle domande in sospeso da parte di alcuni Stati membri. Questa missione non solo ha avuto un bilancio molto positivo, ma ha anche ribadito la disponibilità dei due paesi ad aderire a Schengen. E la loro capacità di applicare l'acquis di Schengen.
Per quanto riguarda la Croazia, vorrei sottolineare che, già lo scorso anno, è stato il primo Stato membro a istituire un meccanismo di monitoraggio indipendente per garantire la tutela dei diritti fondamentali alle frontiere esterne. Solo due settimane fa il governo croato ha firmato un accordo per rinnovare e rafforzare questo meccanismo.
C. Lombardi Satriani
La Commissione accoglie con favore l'accordo sul bilancio annuale dell'UE per il 2023
La Commissione accoglie con favore l'accordo raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione europea sul bilancio dell'UE per il 2023, basato sulla proposta della Commissione. L'accordo prevede impegni per 186,6 miliardi di euro e pagamenti per 168,7 miliardi di euro. Una volta adottato, il bilancio consentirà all'UE di mobilitare fondi significativi per mitigare le gravi conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina nel Paese, ma anche nel vicinato meridionale e negli Stati membri. Inoltre, sosterrebbe la ripresa sostenibile in corso dalla pandemia di coronavirus e proteggerebbe e creerebbe posti di lavoro.
Diritti e principi digitali: una trasformazione digitale per i cittadini dell'UE
La Commissione accoglie con favore l'accordo raggiunto ieri con il Parlamento e il Consiglio sulla dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali. La dichiarazione, proposta a gennaio, stabilisce un chiaro punto di riferimento sul tipo di trasformazione digitale incentrata sull'uomo che l'UE promuove e difende, a livello nazionale e internazionale. La dichiarazione costituirà inoltre una guida per i responsabili politici e le aziende quando si trovano ad affrontare le nuove tecnologie. La dichiarazione si concentra su sei aree chiave: mettere le persone al centro della trasformazione digitale; solidarietà e inclusione; libertà di scelta; partecipazione alla vita digitale; sicurezza e protezione; sostenibilità.
L'UE e i partner internazionali lanciano un'innovativa partnership per una giusta transizione energetica con l'Indonesia
Oggi il Presidente dell'Indonesia Joko Widodo, il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, a nome dell'UE, e i leader del Gruppo dei Partner Internazionali (IPG), guidato da Stati Uniti e Giappone e comprendente Canada, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia e Regno Unito, hanno lanciato un Partenariato per una Transizione Energetica Giusta (JETP) con l'Indonesia durante l'evento Partnership for Global Infrastructure and Investment (PGII) al Vertice G20 di Bali. L'obiettivo di questa partnership a lungo termine con l'Indonesia è quello di mobilitare un primo finanziamento pubblico e privato di 20 miliardi di dollari (19,4 miliardi di euro circa) in un periodo compreso tra i tre e i cinque anni. La metà di questa somma, 10 miliardi di dollari, sarà mobilitata dai membri dell'IPG. L'UE e gli Stati membri che fanno parte dell'IPG intendono mobilitare circa 2,5 miliardi di dollari.
Unione della sicurezza: La revisione dell'UE e degli Stati Uniti conferma che la loro cooperazione sul finanziamento del terrorismo ha fornito numerose piste concrete per le indagini sul terrorismo tra il 2019-2021
La Commissione ha adottato la sesta relazione di attuazione sulla cooperazione tra l'UE e gli Stati Uniti in materia di trasferimento e trattamento dei dati finanziari nell'ambito del programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi (TFTP). La relazione mostra che tra il 2019 e il 2021 il programma di controllo ha facilitato più di 58.000 piste investigative che sono state utili agli Stati membri per portare avanti le indagini, alcune delle quali su attacchi terroristici sul territorio dell'UE. La relazione conclude che il TFTP tra l'UE e gli Stati Uniti contribuisce in modo significativo alla nostra sicurezza e sostiene gli Stati membri nell'identificazione e nella localizzazione dei terroristi e delle loro reti. L'accordo ha forti garanzie che assicurano la protezione dei dati dei cittadini dell'UE. L'accordo prevede una revisione regolare delle salvaguardie, dei controlli e delle disposizioni di reciprocità tra l'UE e gli USA.
Luca Persiani
Oggi la Commissione ha adottato la comunicazione "Verso un settore delle alghe dell'UE forte e sostenibile", un'iniziativa pionieristica per sbloccare il potenziale delle alghe nell'Unione europea. La comunicazione propone 23 azioni per creare opportunità per l'industria per aiutarla a trasformarsi in un settore solido, sostenibile e rigenerativo in grado di soddisfare la crescente domanda dell'UE. L'UE è uno dei maggiori importatori di prodotti a base di alghe a livello globale e si prevede che la domanda raggiungerà i 9 miliardi di euro nel 2030, in particolare per la produzione alimentare, cosmetica, farmaceutica e energetica.
La Commissione identifica 23 azioni, che mirano a migliorare il contesto imprenditoriale, aumentare la consapevolezza sociale e l'accettazione delle alghe e dei prodotti a base di alghe da parte dei consumatori e colmare le lacune in termini di conoscenza, ricerca e tecnologia.
Alla fine del 2019, il Blue Bioeconomy Forum della Commissione Europea ha pubblicato la Roadmap per la bioeconomia blu, dopo aver consultato circa 300 stakeholder. La tabella di marcia ha concluso che lo sviluppo della coltivazione delle alghe è stato ostacolato da fattori quali costi di produzione elevati, produzione su piccola scala, conoscenza limitata dei mercati, esigenze dei consumatori, impatti ambientali della coltivazione delle alghe e quadro di governance frammentato. Seguendo la tabella di marcia, la Commissione ha avviato e sostenuto diverse iniziative relative alle alghe, che sono attualmente in fase di attuazione o pianificazione (2021-2023). Ad esempio, nel febbraio 2022 la Commissione ha creato il forum europeo degli stakeholder per il settore delle alghe (EU4Algae Forum) come ambito specifico per la collaborazione tra le parti interessate europee nel settore delle alghe e un unico centro di informazioni su bandi, progetti, informazioni sul business e migliori pratiche.
C. Lombardi Satriani