La Commissione plaude all'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea sul regolamento sull'istituzione di uno strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa mediante appalti comuni (EDIRPA), con una dotazione di 300 milioni di €.
L'EDIRPA incentiverà gli Stati membri a collaborare per acquistare i prodotti della difesa più critici e urgenti alla luce dell'invasione ingiustificata dell'Ucraina da parte della Russia. Rafforzerà l'interoperabilità tra gli Stati membri per gli stessi prodotti, agevolerà i risparmi sui costi e rafforzerà la competitività e l'efficienza della base industriale e tecnologica di difesa europea. Gli appalti comuni degli Stati membri rappresentano un importante passo avanti verso un mercato europeo della difesa più integrato, capace di offrire maggiore prevedibilità all'industria europea della difesa e di darle la possibilità di investire per accrescere la propria capacità produttiva e adattarsi all'attuale contesto di mercato.
L'EDIRPA sosterrà lo sforzo degli Stati membri di spendere nei programmi collaborativi europei almeno il 35% del proprio bilancio destinato all'acquisto di materiale militare; contrasterà la frammentazione della domanda europea, che nuoce alla competitività della base industriale e tecnologica di difesa europea.
A complemento dell'EDIRPA i colegislatori si stanno inoltre adoperando per portare a termine i negoziati sulla legge a sostegno della produzione di munizioni, per sostenere in modo più diretto la capacità industriale di produrre munizioni per l'Ucraina e gli Stati membri dell'UE nell'ambito della strategia sulle munizioni a 3 pilastri concordata dai leader dell'UE.
Nell'adottare la bussola strategica, gli Stati membri si sono impegnati ad aumentare e migliorare la spesa nel settore della difesa allo scopo di affrontare più efficacemente realtà operative e nuove minacce e sfide. Incoraggiando gli appalti comuni, l'EDIRPA e l'imminente legge a sostegno della produzione di munizioni sosterranno questa svolta radicale da parte degli Stati membri.
L'accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione deve ora essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. La Commissione, che ha intenzione di attuare rapidamente l'EDIRPA, elaborerà un programma di lavoro con l'assistenza degli Stati membri in sede di comitato di programma.
Dopo il vertice di Versailles del marzo 2022, il 18 maggio la Commissione e l'Alto rappresentante/Vicepresidente Josep Borrell hanno presentato una comunicazione congiunta sulle carenze di investimenti dell'UE nel settore della difesa, proponendo azioni per porvi rimedio.
Sono stati individuati 3 aspetti di tali carenze. Il primo aspetto riguarda il bilancio: negli ultimi 2 decenni gli Stati membri hanno investito in misura insufficiente nel settore della difesa. Il secondo riguarda le capacità: le nostre forze armate non dispongono di determinati fattori abilitanti critici. Il terzo è di natura industriale: nell'UE le capacità di produzione di materiale militare sono adeguate a tempi di pace.
Per contribuire ad affrontare tali sfide la Commissione, insieme al servizio europeo per l'azione esterna e all'Agenzia europea per la difesa, ha istituito una task force per le acquisizioni congiunte nel settore della difesa onde valutare le esigenze più urgenti degli Stati membri e la capacità dell'industria della difesa dell'UE di farvi fronte.
Il 19 luglio 2022 la Commissione ha presentato il regolamento sullo strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa mediante appalti comuni (EDIRPA), volto a rafforzare le capacità industriali nel settore della difesa sostenendo la cooperazione degli Stati membri per appalti comuni dei prodotti della difesa più urgenti e critici.
C. Lombardi Satriani
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e il Consiglio dell'UE sulla normativa europea sui dati, proposta dalla Commissione nel febbraio 2022.
La rivoluzione dell'internet delle cose (IoT) sta alimentando una crescita esponenziale e si prevede che, nei prossimi anni, i volumi di dati aumenteranno vertiginosamente. Una quantità significativa di dati industriali resta tuttora inutilizzata e racchiude un potenziale non realizzato.
La normativa sui dati intende dare un impulso all'economia dei dati dell'UE sbloccando i dati industriali, ottimizzandone l'accessibilità e l'uso e promuovendo un mercato europeo del cloud competitivo e affidabile. Si prefigge inoltre di fare in modo che i benefici della rivoluzione digitale siano condivisi da tutti.
Concretamente, la normativa sui dati comprende:
L'accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all'approvazione formale dei due colegislatori. Una volta adottata, la normativa sui dati entrerà in vigore il 20o giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e sarà applicabile 20 mesi dopo l'entrata in vigore.
La normativa sui dati integra il regolamento sulla governance dei dati del novembre 2020 chiarendo chi può creare valore dai dati e a quali condizioni. Deriva dalla strategia europea per i dati, annunciata nel febbraio 2020, che mira a porre l'UE all'avanguardia nell'era della società basata sui dati.
Collettivamente, queste iniziative creeranno un mercato unificato che permetterà la libera circolazione dei dati all'interno dell'Unione europea e tra settori diversi, avvantaggiando i consumatori, le imprese, i ricercatori, le amministrazioni pubbliche e la società. Ciò alimenterà la collaborazione e l'innovazione, dando alle industrie e ai cittadini europei maggiori mezzi d'azione attraverso soluzioni basate sui dati.
C. Lombardi Satriani
InvestEU: Il FEI fornisce 50 milioni di euro a illimity Bank per sostenere la transizione verde e digitale delle PMI in Italia
Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) sta fornendo due garanzie per un totale di 50 milioni di euro a illimity Bank per migliorare l'accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI) in Italia, concentrandosi principalmente su sostenibilità, innovazione e digitalizzazione. Il finanziamento del FEI è sostenuto dal programma InvestEU. Grazie alla garanzia InvestEU per l'innovazione e la digitalizzazione di 25 milioni di euro, illimity Bank sarà in grado di sostenere ulteriormente le imprese orientate all'innovazione e alla digitalizzazione. Questo sostegno migliorerà l'accesso ai finanziamenti per le PMI e le piccole medie imprese ad alta intensità di ricerca e innovazione, oltre a sostenere l'adozione di tecnologie digitali e la trasformazione digitale delle imprese.
InvestEU sostiene l'investimento del FEI in un nuovo fondo d'impatto in Spagna a sostegno di progetti sociali e verdi
Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI), sostenuto dal programma InvestEU, ha deciso di impegnare 30 milioni di euro come investimento principale in "IB Deuda Impacto España", un fondo che finanzierà le imprese spagnole che investono in settori ad alto impatto sociale come lo sviluppo rurale, l'inclusione lavorativa, il clima e l'ambiente, l'economia circolare, l'agricoltura sostenibile e la parità di genere. Il programma InvestEU fornisce all'UE finanziamenti a lungo termine facendo leva su fondi pubblici e privati a sostegno delle priorità politiche dell'UE. Nell'ambito del programma, il Fondo InvestEU viene attuato attraverso partner finanziari che investiranno in progetti utilizzando la garanzia del bilancio dell'UE, mobilitando così almeno 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi.
Il Consiglio europeo dell'innovazione e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia lanciano un nuovo premio europeo per le donne innovatrici
Il Consiglio europeo dell'innovazione (EIC) e l'Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) hanno rafforzato la loro partnership e oggi hanno lanciato un nuovo premio europeo per le donne innovatrici. Questo concorso congiunto premierà una comunità ancora più ampia di donne innovatrici, mettendo in luce i loro risultati e offrendo loro maggiori opportunità. I premi saranno assegnati alle imprenditrici più stimolanti, la cui innovazione ha un impatto positivo sulla nostra società e sul nostro pianeta.
Tre vincitrici saranno annunciate al vertice del Consiglio europeo dell'innovazione nel marzo 2024 per ciascuna delle seguenti categorie: Donne innovatrici, Innovatori emergenti e Leadership femminile dell'EIT. Le candidature saranno aperte fino al 27 settembre 2023.
Luca Persiani
Ucraina: L'UE mobilita le scorte di emergenza e fornisce finanziamenti per sostenere la risposta alla crisi per la rottura della diga di Nova Kakhovka
In seguito alla rottura della diga di Nova Kakhovka, avvenuta la scorsa settimana, e alla richiesta di assistenza da parte delle autorità ucraine, l'UE sta mobilitando le sue riserve strategiche delle capacità di rifugio rescEU, dispiegando tre stazioni mobili di trattamento dell'acqua per aiutare le autorità locali a produrre acqua potabile per la popolazione colpita. Ciascuna stazione di trattamento dell'acqua può produrre 120.000 litri di acqua pulita al giorno, contribuendo così a risolvere uno dei bisogni più urgenti della zona: l'accesso all'acqua potabile. I partner umanitari dell'UE in Ucraina hanno riorientato la loro risposta in corso per fornire assistenza salvavita alle popolazioni colpite, tra cui acqua potabile, cibo pronto per il consumo, assistenza in denaro e distribuzione di attrezzature per l'accoglienza. Per sostenere ulteriormente le operazioni umanitarie sul campo, l'UE ha mobilitato altri 500.000 euro per far fronte alle esigenze immediate derivanti dalla distruzione della diga di Kakhovka. Questo si aggiunge ai 200 milioni di euro di aiuti umanitari già stanziati nel 2023 per l'Ucraina.
Il successo dell'iniziativa dei cittadini europei "Fur Free Europe" presentato alla Commissione
L'iniziativa "Fur Free Europe" è diventata oggi la decima iniziativa dei cittadini europei (ICE) di successo. Ha ricevuto più di un milione di dichiarazioni di sostegno da parte dei cittadini dell'UE, come confermato dagli organizzatori. Gli organizzatori dell'iniziativa chiedono alla Commissione di introdurre un divieto a livello europeo sull'allevamento e l'uccisione di animali per la produzione di pellicce e sull'immissione sul mercato dell'UE di pellicce di animali d'allevamento e di prodotti contenenti tali pellicce. Nelle prossime settimane la Commissione incontrerà gli organizzatori per discutere in dettaglio l'iniziativa. Il Parlamento europeo organizzerà un'audizione pubblica. La Commissione ha tempo fino al 14 dicembre 2023 per presentare la sua risposta ufficiale, indicando le misure che intende adottare: proporre una legislazione, adottare altre misure non legislative o non intraprendere alcuna azione.
Pesca sostenibile: Progressi nella ricostituzione degli stock ittici, ma sono necessari ulteriori sforzi per costruire un settore resiliente
Secondo la comunicazione della Commissione "La pesca sostenibile nell'UE: situazione attuale e orientamenti per il 2024", la sostenibilità generale della pesca nell'UE è migliorata e gli stock sovrasfruttati sono in numero minore. Allo stesso tempo, sono necessari ulteriori sforzi per garantire la resilienza delle attività di pesca e il continuo miglioramento dello stato degli stock ittici. La comunicazione mostra che gli stock ittici nell'Atlantico nord-orientale sono generalmente all'interno di intervalli sani, con l'ultima valutazione che indica i migliori risultati di sostenibilità finora ottenuti. Un esempio particolarmente positivo è il Golfo di Biscaglia, che nell'ultima valutazione del 2021 è diventato la prima area marina dell'UE senza stock sovrasfruttati. Questo dimostra che le decisioni dell'UE in materia di gestione sostenibile della pesca stanno dando i loro frutti.
Luca Persiani
La Commissione integra ulteriormente l'Ucraina nel mercato unico dell'UE attraverso il meccanismo per collegare l'Europa per il finanziamento delle infrastrutture
Il commissario per i Trasporti, Adina Vălean, e il vice primo ministro per la Restaurazione dell'Ucraina e ministro per le Comunità, i territori e lo sviluppo delle infrastrutture, Oleksandr Kubrakov, hanno firmato oggi a Leopoli un accordo che associa l'Ucraina al programma Connecting Europe Facility (CEF). L'accordo consentirà ai promotori di progetti ucraini di richiedere il finanziamento dell'UE per progetti di interesse comune nei settori dei trasporti, dell'energia e del digitale, migliorando ulteriormente la connettività dell'Ucraina con i suoi vicini dell'UE. L'accordo odierno avvicina l'Ucraina all'UE, ancorandola alle reti transeuropee interconnesse.
Legge sui mercati digitali: La Commissione avvia una consultazione sul modello di relazione di conformità
La Commissione europea avvia oggi una consultazione su una bozza di modello per la relazione di conformità che i gatekeeper dovranno presentare ai sensi del Digital Markets Act (DMA). Con la presente consultazione, la Commissione intende raccogliere il feedback delle parti interessate sulla bozza di modello per le relazioni di conformità, al fine di garantire che queste includano tutte le informazioni pertinenti necessarie alla Commissione per valutare l'effettiva conformità dei gatekeeper designati alla DMA. Tutte le parti interessate hanno ora un mese di tempo per presentare le loro opinioni sulla bozza, fino al 5 luglio 2023.
La Commissione designerà i gatekeeper ai sensi della DMA entro il 6 settembre 2023.
Unione Europea della Salute: La Commissione autorizza il primo vaccino per proteggere gli adulti anziani dall'infezione da virus respiratorio sinciziale (RSV)
Oggi la Commissione ha autorizzato Arexvy, il primo vaccino per proteggere gli adulti di età pari o superiore a 60 anni dalla malattia delle basse vie respiratorie causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV). Questa decisione segna un passo importante ed era particolarmente attesa alla luce dell'aumento delle infezioni da RSV nell'UE lo scorso inverno. L'RSV è un virus respiratorio comune che di solito causa sintomi lievi, simili a quelli del raffreddore. In Europa, si stima che l'RSV causi ogni anno 250.000 ricoveri e 17.000 decessi in ospedale nelle persone di età pari o superiore a 65 anni.
La Commissione e gli operatori del settore si impegnano a rendere il tessile più verde, più digitale e più competitivo
La Commissione ha pubblicato oggi il Percorso di transizione per l'ecosistema tessile, creato congiuntamente dalla Commissione e dalle parti interessate del settore. Il documento definisce azioni specifiche per rendere il settore più verde e più digitale e per garantirne la sostenibilità, la resilienza e la competitività a lungo termine. Attraverso otto blocchi, il percorso di transizione delinea circa 50 azioni, tra cui la promozione di pratiche, servizi e modelli commerciali circolari e sostenibili e il sostegno alle PMI per innovare, accelerare la transizione duale e crescere a livello internazionale. La Commissione invita ora tutte le parti interessate a contribuire all'attuazione della traiettoria di transizione presentando gli impegni proposti per sostenerla.
Luca Persiani
Il Patto per le competenze ha già aiutato 2 milioni di persone a beneficiare di attività di sviluppo e riqualificazione professionale
Il Patto UE per le competenze ha aiutato in modo significativo le imprese e i lavoratori di tutta Europa a migliorare le proprie competenze. Secondo l'indagine, due milioni di persone hanno beneficiato di attività di aggiornamento e riqualificazione nell'ambito del Patto. 15.500 programmi di formazione sono stati aggiornati o sviluppati e i membri del Patto hanno investito 160 milioni di euro in iniziative di qualificazione. Oltre l'80% dei membri del Patto intervistati apprezza il sostegno del Patto nel garantire opportunità concrete di formazione ai lavoratori in tutta Europa. Ad oggi, 1.500 organizzazioni hanno aderito al Patto per le competenze, con 18 partenariati per le competenze su larga scala istituiti in settori strategici come le energie rinnovabili, l'assistenza e la microelettronica. Ciò significa che è stato istituito almeno un partenariato per le competenze su larga scala per ogni ecosistema industriale della strategia industriale dell'UE.
Demografia e cambiamenti climatici: un nuovo rapporto esplora i legami tra due tendenze globali
Il Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione ha pubblicato oggi un nuovo rapporto intitolato "Demografia e cambiamenti climatici - L'UE nel contesto globale".
Il rapporto mostra che la crescita demografica rimane uno dei principali motori delle emissioni. Allo stesso tempo, vi è uno squilibrio tra i tassi di crescita della popolazione e i livelli di emissioni di gas serra nei vari Paesi. I principali responsabili delle emissioni sono le regioni in cui la crescita della popolazione si è già fermata o ha rallentato. I principali emettitori dovranno garantire tagli profondi e rapidi alle emissioni, mentre i Paesi con basse emissioni ma con un'elevata crescita demografica dovranno essere aiutati a trovare modalità di crescita che evitino forti aumenti delle emissioni. Il rapporto sottolinea inoltre la necessità di politiche che tengano conto delle sfide e delle soluzioni per i diversi gruppi di popolazione e di età, come gli anziani e le persone a basso reddito.
Aiuti di Stato: La Commissione approva un piano polacco da 346 milioni di euro per sostenere i produttori agricoli nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina
La Commissione europea ha approvato un piano polacco da circa 346 milioni di euro (1,5 miliardi di zloty) per sostenere i produttori agricoli nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina. ìIl nuovo quadro modifica e proroga in parte il Quadro temporaneo di crisi, adottato il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di sostenere l'economia nel contesto dell'attuale crisi geopolitica, già modificato il 20 luglio 2022 e il 28 ottobre 2022. Nell'ambito del piano, gli aiuti consisteranno in importi limitati sotto forma di tassi di interesse agevolati sui prestiti. Lo scopo della misura è sostenere il fabbisogno di liquidità dei produttori agricoli, colpiti dall'attuale crisi geopolitica. La Commissione ha constatato che il piano polacco è in linea con le condizioni stabilite nel Quadro di riferimento temporaneo per le crisi. In particolare, l'aiuto (i) non supererà i 250.000 euro per beneficiario; e (ii) sarà piano entro il 31 dicembre 2023.
Luca Persiani
La Commissione adotta le procedure di infrazione per il mese di giugno
Per aiutare i cittadini e le imprese a sfruttare appieno i vantaggi dell'Unione europea, la Commissione mantiene un dialogo costante con gli Stati membri per garantire il rispetto del diritto dell'UE e per avviare procedimenti di infrazione contro gli Stati membri che non rispettano le norme dell'UE. Le decisioni prese oggi nell'ambito di questo ciclo di infrazioni comprendono 8 lettere di costituzione in mora e 16 pareri motivati. Oggi la Commissione ha anche deciso di deferire 1 caso alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Infine, ha deciso di chiudere 62 casi in cui gli Stati membri interessati, in collaborazione con la Commissione, hanno posto fine a un'infrazione e garantito la conformità al diritto dell'Unione.
NextGenerationEU: La Danimarca presenta la richiesta di aggiungere un capitolo REPowerEU al suo piano di recupero e resilienza
Ieri la Danimarca ha presentato alla Commissione la richiesta di aggiungere un capitolo REPowerEU al suo piano di ripresa e resilienza.
La Danimarca ha chiesto di trasferire parte della sua quota della riserva di adeguamento alla Brexit, pari a 66 milioni di euro, al suo piano di ripresa e resilienza. Insieme alla dotazione di sovvenzioni REPowerEU della Danimarca (131 milioni di euro), questi fondi rendono il contributo totale dell'UE al piano di ripresa e resilienza della Danimarca pari a 1,63 miliardi di euro.La Commissione ha ora due mesi di tempo per valutare se il piano modificato soddisfa ancora i criteri di valutazione del regolamento RRF. Se la valutazione della Commissione sarà positiva, essa presenterà una proposta di decisione di esecuzione del Consiglio modificata per riflettere le modifiche apportate al piano danese.
Antitrust: La Commissione adotta nuovi regolamenti di esenzione per categoria e linee guida orizzontali
La Commissione europea ha adottato oggi i Regolamenti di esenzione per categoria orizzontali riveduti sugli accordi di ricerca e sviluppo ("R&S") e di specializzazione ("HBER"), accompagnati dalle Linee guida orizzontali rivedute, a seguito di un'approfondita valutazione e revisione delle norme vigenti. Gli HBER e le Linee guida rivedute forniscono alle imprese una guida più chiara e aggiornata per aiutarle a valutare la compatibilità dei loro accordi di cooperazione orizzontale con le regole di concorrenza dell'UE. I nuovi HBER entreranno in vigore il 1° luglio 2023, mentre le Linee guida entreranno in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE.
Stop alla violenza contro le donne: La Commissione accoglie con favore l'adesione dell'UE alla Convenzione di Istanbul
Oggi l'Unione europea aderisce alla Convenzione di Istanbul adottando due decisioni del Consiglio. La Convenzione di Istanbul è un quadro giuridico completo volto a proteggere le donne da ogni forma di violenza e a prevenire, perseguire ed eliminare la violenza contro le donne e la violenza domestica. Con l'adesione, l'UE nel suo complesso sarà vincolata da ambiziosi standard internazionali.
Luca Persiani
Oggi la Commissione ha deciso di registrare un'iniziativa dei cittadini europei (ICE) dal titolo "Efficace applicazione del concetto di precedente giudiziario nei paesi dell'UE".
Gli organizzatori dell'iniziativa invitano la Commissione a introdurre un meccanismo che garantisca il riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie definitive adottate dagli organi giurisdizionali di altri Stati membri su materie analoghe o identiche che richiedano l'applicazione del diritto dell'Unione e che presentino implicazioni transfrontaliere, nonché la possibilità di invocare i precedenti giudiziari emessi dagli organi giurisdizionali del paese in questione.
La decisione di registrazione è di natura giuridica e non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche finali della Commissione sull'iniziativa, né l'eventuale azione che andrà a intraprendere se l'iniziativa otterrà il sostegno necessario.
Poiché l'iniziativa dei cittadini europei soddisfa le condizioni formali stabilite nella legislazione pertinente, la Commissione la ritiene giuridicamente ammissibile, pur non avendola ancora analizzata nel merito.
Prossime tappe
A partire da oggi, data di registrazione dell'iniziativa, gli organizzatori avranno sei mesi per avviare la raccolta delle firme. Se entro un anno riusciranno a raccogliere un milione di firme in almeno sette Stati membri, la Commissione sarà tenuta a reagire e potrà decidere se dare o meno seguito alla richiesta, giustificando la decisione.
Contesto
Prevista dal trattato di Lisbona come strumento per dare modo ai cittadini di influire sul programma di lavoro della Commissione, l'iniziativa dei cittadini europei è stata varata nell'aprile 2012. Una volta registrata ufficialmente, consente a un milione di cittadini provenienti da almeno sette Stati membri di chiedere alla Commissione europea di proporre atti giuridici nei settori di sua competenza. Per essere ammissibile, l'azione proposta 1) non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto giuridico, 2) non deve essere manifestamente ingiuriosa, futile o vessatoria, 3) né manifestamente contraria ai valori dell'Unione.
Dal varo dell'iniziativa dei cittadini europei la Commissione ha ricevuto 126 richieste di registrazione, di cui 101 ammissibili e quindi registrate.
C. Lombardi Satriani
Facendo seguito al discorso sullo stato dell'Unione pronunciato dalla Presidente von der Leyen nel settembre dello scorso anno, il Commissario per la Gestione delle crisi Janez Lenarčič ha annunciato oggi, in un discorso tenuto in occasione del 10° anniversario del centro di coordinamento della risposta alle emergenze, il raddoppio della flotta aerea antincendio di rescEU per affrontare la stagione degli incendi boschivi di quest'anno.
La flotta antincendio rescEU per il 2023
Facendo seguito agli inviti dei ministri dell'UE e del Parlamento europeo, nel 2022 la Commissione ha elaborato inoltre un piano d'azione per la prevenzione degli incendi boschivi. Il piano d'azione ruota attorno a tre obiettivi: 1) migliorare la capacità amministrativa; 2) migliorare le conoscenze; 3) aumentare gli investimenti in azioni di prevenzione degli incendi boschivi.
Nell'ambito del piano d'azione per la prevenzione, l'UE avvia oggi una nuova metodologia di valutazione inter pares degli incendi boschivi. Si tratta di un nuovo strumento che, oltre ad aiutare i paesi a valutare le rispettive capacità di prevenire e fare fronte agli incendi boschivi, favorirà lo scambio di buone pratiche tra i paesi europei nell'ambito del meccanismo di protezione civile dell'UE.
Inoltre, nell'ambito del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze è in via di istituzione una squadra di sostegno per gli incendi boschivi, al fine di consentire un monitoraggio e un'analisi quasi in tempo reale della situazione degli incendi boschivi da metà giugno a metà settembre.
Le azioni di prevenzione, preparazione e risposta agli incendi boschivi, tra loro strettamente connesse, hanno l'obiettivo di salvare vite umane e mezzi di sussistenza e di proteggere l'ambiente. La disponibilità di esperti in materia di incendi boschivi, di vigili del fuoco ben addestrati, di tecnologie dell'informazione e di mezzi di risposta sufficienti fa la differenza.
L'UE garantisce un approccio coordinato alla prevenzione, alla preparazione e alla risposta agli incendi boschivi quando questi superano le capacità di risposta nazionali. Quando l'entità di un incendio boschivo supera le capacità di risposta di un paese, quest'ultimo può chiedere assistenza tramite il meccanismo di protezione civile dell'UE. Una volta attivato, il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'UE coordina e finanzia l'assistenza messa a disposizione dagli Stati membri dell'UE e da altri nove Stati partecipanti attraverso offerte spontanee. L'UE ha inoltre creato il pool europeo di protezione civile per disporre di un numero critico di capacità di protezione civile immediatamente attivabili che consentano una risposta collettiva più forte e coerente. Qualora l'emergenza richieda un'ulteriore assistenza di primo soccorso, interviene la flotta di riserva antincendio rescEU, che fornisce mezzi aggiuntivi per far fronte alle catastrofi in Europa. Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze opera inoltre un monitoraggio dell'andamento degli incendi boschivi avvalendosi di sistemi di allarme rapido, quali il sistema europeo d'informazione sugli incendi boschivi, mentre il servizio dell'UE di mappatura satellitare di emergenza Copernicus permette di integrare gli interventi con informazioni dettagliate dallo spazio.
C. Lombardi Satriani
Politica di coesione dell'UE: inaugurazione del più grande impianto di riscaldamento geotermico dell'UE a Szeged, in Ungheria
Oggi è stato inaugurato il più grande sistema di riscaldamento geotermico dell'UE a Szeged, nell'Ungheria meridionale. L'UE ha investito 23 milioni di euro per fornire energia pulita, rinnovabile e conveniente a più di 28.000 famiglie e oltre 400 edifici pubblici della regione.
La rete di riscaldamento di Szeged, la più grande in Europa al di fuori dell'Islanda, grazie all'UE, comprende ora 27 pozzi, 16 impianti di riscaldamento e 250 chilometri di tubature di distribuzione. Il riscaldamento geotermico è un sistema a basse emissioni che sfrutta l'energia termica della terra e la converte in aria calda.
Il rapporto di Eurostat mostra i progressi dell'UE verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Eurostat, l'Ufficio statistico dell'Unione europea, ha pubblicato oggi il documento "Sviluppo sostenibile nell'Unione europea - Relazione di monitoraggio sui progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell'UE, edizione 2023", che fornisce una panoramica statistica dei progressi verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) nell'UE. Il rapporto viene pubblicato in concomitanza con il pacchetto di primavera del Semestre europeo, al fine di evidenziare la sua rilevanza per il processo decisionale e di adempiere così all'impegno della Commissione di integrare gli SDG nel Semestre europeo, compito affidato al Commissario Gentiloni.
Per la prima volta, il rapporto analizza l'impatto a breve termine delle crisi attuali sugli SDG. Tra queste, la crisi energetica nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina e le scosse associate alla pandemia.
Myanmar e Bangladesh: L'UE stanzia 2,5 milioni di euro per sostenere le persone colpite dal devastante ciclone Mocha
A seguito del ciclone Mocha in Myanmar e Bangladesh, la Commissione ha sbloccato 2,5 milioni di euro in aiuti umanitari d'emergenza per rispondere alle esigenze più urgenti della popolazione colpita. Lo Stato di Rakhine del Myanmar, che è stato il più colpito, ospita persone già sfollate a causa del conflitto e i cui rifugi temporanei sono stati in gran parte distrutti. Il distretto di Cox's Bazar in Bangladesh, anch'esso colpito dal ciclone, ospita 1 milione di rifugiati Rohingya. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori forti precipitazioni in entrambi i Paesi, che aumenteranno il rischio di ulteriori inondazioni e frane. L'UE ha anche utilizzato il servizio di gestione delle emergenze via satellite Copernicus per fornire una mappatura in tempo reale e ha dispiegato esperti per aiutare a condurre le valutazioni sul campo. Grazie ai fondi precedentemente stanziati dall'UE, i partner umanitari hanno adottato misure preventive in vista dell'impatto di Mocha, preparando ripari e cibo per le popolazioni che sarebbero state colpite.
Luca Persiani
La Commissione presenta oggi i suoi orientamenti agli Stati membri nel quadro del pacchetto di primavera del semestre europeo 2023. L'obiettivo è costruire un'economia solida e adeguata alle esigenze future, che garantisca competitività e prosperità a lungo termine per tutti in un contesto geopolitico difficile. Ciò richiede un approccio integrato in tutti i settori d'intervento: promozione della sostenibilità ambientale, della produttività, dell'equità e della stabilità macroeconomica. A questo fine il semestre europeo rappresenta il quadro di coordinamento delle politiche, integrando l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza con quella dei programmi della politica di coesione. Nel ciclo del semestre europeo sono inoltre previste relazioni aggiornate sui progressi compiuti verso la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile in tutti gli Stati membri.
Prospettive migliori tra difficoltà che permangono
L'economia europea continua a mostrarsi resiliente in un contesto mondiale difficile.
Il calo dei prezzi dell'energia, l'allentamento delle strozzature nell'approvvigionamento e un mercato del lavoro vigoroso hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione. Al tempo stesso, mentre l'inflazione continua a diminuire, l'inflazione di fondo si è consolidata, determinando un ulteriore inasprimento delle condizioni finanziarie.
Secondo le previsioni economiche di primavera 2023 l'economia dell'UE crescerà dell'1,0% nel 2023 e dell'1,7% nel 2024. Si prevede che l'inflazione si attesti al 6,7% nel 2023 e al 3,1% nel 2024.
Secondo le proiezioni, quest'anno la crescita dell'occupazione sarà pari allo 0,5%, con un successivo calo allo 0,4% nel 2024. Stando alle previsioni, il tasso di disoccupazione rimarrà appena al di sopra del 6%.
Un'attuazione efficace del dispositivo per la ripresa e la resilienza e della politica di coesione: motori fondamentali di un'economia dell'UE solida e adeguata alle esigenze future
A due anni dalla sua attuazione il dispositivo per la ripresa e la resilienza, cardine del piano per la ripresa dell'Europa "NextGenerationEU" da 800 miliardi di €, continua ad accelerare una transizione verde e digitale equa e inclusiva in tutti gli Stati membri, rafforzando la resilienza dell'UE nel suo complesso. Il semestre europeo integra l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e quella dei programmi della politica di coesione in modo che siano complementari e fornisce orientamenti strategici agli Stati membri sulle principali sfide economiche e sociali.
Con tutti i piani nazionali per la ripresa e la resilienza in corso e 24 richieste di pagamento trattate finora, la Commissione ha erogato, nell'ambito del dispositivo, oltre 152 miliardi di € per l'efficace attuazione delle riforme e degli investimenti chiave. Gli Stati membri dovrebbero mantenere lo slancio impresso all'attuazione dei loro piani e procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione. Gli Stati membri dovrebbero proseguire sul cammino della decarbonizzazione dell'economia e della base industriale dell'UE, correggere le carenze e gli squilibri tra domanda e offerta di manodopera e di competenze, sostenere la creazione di posti di lavoro di qualità, potenziare la ricerca e l'innovazione e creare le condizioni per garantire la prosperità, la competitività, l'equità e la resilienza a lungo termine dell'UE. L'inclusione del capitolo REPowerEU nei piani degli Stati membri, che comporta finanziamenti aggiuntivi, contribuirà ad affrontare le sfide dell'UE in materia di sicurezza energetica e ad accelerare la transizione verso l'energia pulita e un'economia a zero emissioni nette.
e raccomandazioni specifiche per paese sono suddivise in quattro parti:
Orientamenti di bilancio
All'approssimarsi della fine del periodo di attivazione della clausola di salvaguardia generale, la Commissione riprende a formulare raccomandazioni specifiche per paese, quantificate e differenziate, sulla politica di bilancio.
C. Lombardi Satriani
A seguito di una nuova richiesta di assistenza da parte dell'Italia, l'UE ha mobilitato offerte di attrezzature di pompaggio provenienti da Austria, Bulgaria, Germania, Francia, Polonia, Romania, Slovenia e Slovacchia attraverso il meccanismo di protezione civile dell'UE per aiutare le autorità italiane a far fronte alle gravi inondazioni. La richiesta è stata presentata a seguito di condizioni meteorologiche avverse in Italia che hanno provocato inondazioni e frane negli ultimi giorni, colpendo in particolare la regione centro-settentrionale dell'Emilia-Romagna.
Il 21 maggio le autorità italiane hanno attivato il meccanismo di protezione civile dell'UE. La richiesta di assistenza riguarda le attrezzature di pompaggio ad alta capacità del pool europeo di protezione civile.
Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'UE è in costante contatto con le autorità italiane, che stanno attualmente valutando le offerte, e l'UE è pronta a fornire ulteriore aiuto se necessario.
Il servizio Copernicus dell'UE ha inoltre fornito una mappatura satellitare di emergenza delle zone colpite, a seguito di una richiesta dell'autorità italiana di protezione civile del 16 maggio.
Contesto
Quando un'emergenza supera le capacità di risposta di un paese in Europa e nel resto del mondo, il paese può chiedere assistenza attraverso il meccanismo di protezione civile dell'UE. La Commissione europea svolge un ruolo fondamentale nel coordinare la risposta alle catastrofi a livello mondiale. Dalla sua istituzione nel 2001, il meccanismo di protezione civile dell'UE è stato attivato per oltre 600 emergenze e crisi all'interno e all'esterno dell'UE. Il meccanismo di protezione civile dell'UE mira a rafforzare la cooperazione tra i 27 Stati membri e i 9 Stati ora partecipanti (Islanda, Norvegia, Serbia, Macedonia del Nord, Montenegro, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Albania e, più recentemente, Ucraina) nel campo della protezione civile al fine di migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle catastrofi.
Un approccio comune contribuisce inoltre a mettere in comune le competenze e le capacità degli operatori di primo intervento, ad evitare la duplicazione degli sforzi di soccorso e a garantire che l'assistenza risponda alle esigenze delle persone colpite. La messa in comune delle capacità e delle conoscenze in materia di protezione civile consente una risposta collettiva più forte e coerente.
Il meccanismo contribuisce inoltre a coordinare le attività di preparazione e prevenzione delle catastrofi delle autorità nazionali e contribuisce allo scambio delle migliori pratiche, facilitando così lo sviluppo continuo di norme comuni più rigorose che consentano alle squadre di comprendere meglio i diversi approcci e di lavorare in modo intercambiabile in caso di catastrofi.
C. Lombardi Satriani
NextGenerationEU: L'Irlanda presenta una richiesta di modifica del piano di recupero e resilienza
L'Irlanda ha presentato oggi alla Commissione una richiesta di modifica del suo piano di ripresa e resilienza. La modifica del piano proposta dall'Irlanda prevede emendamenti mirati a due misure. La prima misura mira a incoraggiare gli investimenti privati nell'efficienza energetica attraverso un sistema di garanzie. L'Irlanda ha chiesto di posticipare la data di completamento di due tappe di attuazione legate a questa misura, a causa di ostacoli tecnici imprevisti. La seconda misura mira ad aumentare l'offerta di alloggi sociali e a prezzi accessibili. L'Irlanda ha chiesto di posticipare la data di completamento di tre obiettivi legati a questa misura, a causa di ritardi nel processo di costruzione e di altri problemi di attuazione.
La Commissione ha ora due mesi di tempo per valutare se il piano modificato soddisfa ancora i criteri di valutazione del regolamento RRF.
Politica di coesione dell'UE: inaugurazione della linea rinnovata della metropolitana di Budapest
La rinnovata linea M3 o "blu" della metropolitana di Budapest, in Ungheria, è stata inaugurata oggi e aperta ai passeggeri. La ristrutturazione di questa linea - che con i suoi 17,4 km è la più lunga della città - e che comprende 20 stazioni della metropolitana, è iniziata nel novembre 2017 e ha ricevuto un finanziamento della politica di coesione di 453 milioni di euro su un budget totale di 591 milioni di euro. Nel periodo 2014-2020, l'Ungheria ha beneficiato di 22,5 miliardi di euro di finanziamenti della politica di coesione. La ristrutturazione della metropolitana è stata finanziata dal Programma operativo di sviluppo dei trasporti integrati, finanziato dal Fondo di coesione e dalla dotazione del Fondo europeo di sviluppo regionale. In attesa della revoca della decisione di esecuzione del Consiglio nell'ambito del meccanismo di condizionalità e in linea con le relative condizioni di abilitazione, il nuovo Programma operativo "Sviluppo dei trasporti più integrato" migliorerà la mobilità sostenibile e sicura in Ungheria con un budget di oltre 3,5 miliardi di euro.
Agricoltura: la Commissione approva le nuove indicazioni geografiche "Nueces de Nerpio" dalla Spagna e "Grebbestadostron" dalla Svezia
La Commissione ha approvato oggi l'aggiunta della spagnola "Nueces de Nerpio" e della svedese "Grebbestadostron" al registro delle denominazioni d'origine protette (DOP). Le "Nueces de Nerpio" sono noci secche ottenute da alberi di noce della varietà autoctona Nerpio, coltivati nella conca di Taibilla, nella parte meridionale della Sierra de Segura.
L'ostrica di Grebbestadostron è un'ostrica atlantica che cresce su banchi di ostriche naturali nell'arcipelago settentrionale e meridionale di Grebbestad. La conoscenza da parte dei pescatori di ostriche della biologia e del ciclo di vita dell'ostrica atlantica, delle condizioni idrologiche e dei fondali della zona di produzione e la gestione della popolazione di ostriche nei banchi naturali sono essenziali per la disponibilità e la qualità dell'ostrica di Grebbestadostron.
Luca Persiani
ggi la Commissione ha pubblicato la prima relazione sulle prospettive dell'industria europea dei media, che analizza le tendenze nel settore audiovisivo, dei videogiochi e dei mezzi di informazione. Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, ha presentato la relazione al Forum del cinema europeo, organizzato nel quadro del Festival di Cannes.
La relazione sulle prospettive per i media fornisce dati di mercato e individua le sfide e le tendenze tecnologiche di fondo comuni alle industrie dei media. Tra le altre cose, sottolinea l'impatto strutturale del cambiamento in atto nella fruizione dei media, un impatto favorevole agli operatori digitali. Secondo la relazione, la crescita è trainata principalmente da segmenti quali il video on demand (VoD), i giochi per dispositivi mobili o i contenuti immersivi.
La relazione menziona anche una risorsa strategica come i diritti di proprietà intellettuale (PI), sottolineandone l'importanza per le imprese del settore dei media e ricordando che il mantenimento, l'acquisizione e lo sfruttamento di tali diritti può contribuire a un aumento delle entrate nonché alla possibilità di investire o di rimanere indipendenti. Sottolinea inoltre che un'adozione precoce ma prudente di tecnologie e tecniche innovative (ad esempio, della produzione virtuale basata sull'IA) è fondamentale per adattarsi, conquistare nuovi mercati e diventare più competitivi. Inoltre è opportuno ricorrere a strategie orientate sul pubblico, facendone la base su cui costruire modelli imprenditoriali di successo.
C. Lombardi Satriani
Le norme UE per le chiamate intra-UE proteggono efficacemente i cittadini dai prezzi eccessivi
La relazione di valutazione della Commissione e i risultati di un sondaggio Eurobarometro sull'impatto delle norme che garantiscono chiamate intra-UE a prezzi accessibili dimostrano che le misure dell'UE si sono dimostrate efficaci: dal 2019 i cittadini europei hanno beneficiato di prezzi al dettaglio più bassi per le chiamate che hanno origine in uno Stato membro e terminano in altri Paesi dell'UE. Secondo l'indagine, i consumatori beneficiano in media di riduzioni di prezzo superiori al 60%. Inoltre, il 27% dei consumatori dell'UE comunica con persone di altri Paesi dell'UE almeno più volte al mese per telefono, SMS o Internet.
L'analisi dei risultati della consultazione esplorativa su "Il futuro del settore delle comunicazioni elettroniche e delle sue infrastrutture", aperta fino al 19 maggio 2023, sarà seguita da una nuova valutazione. La valutazione complessiva sarà utilizzata per decidere le fasi successive.
Aiuti di Stato: La Commissione non ritiene che la Polonia abbia concesso aiuti al distributore di giornali RUCH
La Commissione europea ha concluso che alcune misure di sostegno finanziario a favore della società polacca RUCH S.A ("RUCH") non costituiscono aiuti di Stato ai sensi delle norme UE. RUCH opera nel settore dei beni di consumo a rapida rotazione, compresa la distribuzione di stampa in Polonia
Nel 2019 la Commissione ha ricevuto una denuncia da parte di un concorrente, secondo il quale RUCH avrebbe beneficiato di un sostegno di liquidità di circa 58,9 milioni di euro (281,6 milioni di zloty) concesso da tre società in cui lo Stato polacco possiede azioni. RUCH si trovava in difficoltà finanziarie dal 2012. Le misure di ristrutturazione concesse nell'ambito di una procedura di ristrutturazione controllata dal tribunale comprendevano: (i) una garanzia, un finanziamento esteso e una cancellazione del debito forniti da Alior Bank, (ii) una garanzia fornita da PZU e (iii) una serie di accordi conclusi con PKN Orlen, compresa l'acquisizione di RUCH da parte di PKN Orlen.
Aiuti di Stato: La Commissione approva un piano polacco da 122,6 milioni di euro per sostenere i produttori agricoli nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina
La Commissione europea ha approvato un piano polacco da circa 122,6 milioni di euro (561,6 milioni di zloty) per sostenere il settore della produzione agricola primaria nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina. La Commissione ha constatato che il piano polacco è in linea con le condizioni stabilite nel Quadro di riferimento temporaneo per la crisi. In particolare, l'aiuto (i) non supererà i 250.000 euro per beneficiario; e (ii) sarà concesso entro il 31 dicembre 2023. La Commissione ha concluso che il piano è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro di riferimento temporaneo per le crisi e la transizione. Su questa base, la Commissione ha approvato il piano in base alle norme UE sugli aiuti di Stato.
Luca Persiani
Riduzione delle tariffe di roaming dati tra i Balcani occidentali e l'UE
38 operatori di telecomunicazioni dell'UE e dei Balcani occidentali hanno concordato di rendere il roaming dati tra i Balcani occidentali e l'UE più conveniente per i cittadini e le imprese di entrambe le regioni, in un processo sostenuto dal Consiglio di cooperazione regionale (CCR) e dalla Commissione europea.
Con il loro accordo volontario, gli operatori si sono impegnati a ridurre significativamente il divario tra le tariffe di roaming e quelle nazionali per l'utilizzo dei dati in entrambe le direzioni tra l'UE e i Balcani occidentali. I livelli massimi dei prezzi al dettaglio ("price cap") per 1 gigabyte diminuiranno da ottobre 2023 al 2028 come segue: 18 euro dal 1° ottobre 2023, 14 euro dal 2026 e 9 euro dal 2028. Sono previste revisioni annuali per valutare gli impatti e le fasi successive.
L'UE e l'ASEAN discuteranno di politica e applicazione della concorrenza durante la 2a Settimana della concorrenza a Bangkok
Funzionari ed esperti dell'UE e dei Paesi membri dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) si incontreranno a Bangkok, in Thailandia, l'8 e il 9 maggio 2023 per discutere della cooperazione in materia di politica della concorrenza e di applicazione delle norme.
La seconda Settimana della concorrenza UE-ASEAN sarà ospitata dalla Commissione per la concorrenza commerciale della Tailandia e fa parte di una serie di dialoghi sulla politica di concorrenza e sull'applicazione delle norme tra le due parti. Questi dialoghi offrono alla Commissione europea, alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri dell'ASEAN e al Segretariato dell'ASEAN l'opportunità di promuovere la cooperazione tecnica e gli scambi.
Aiuti di Stato: La Commissione approva un piano svedese da 2,6 miliardi di euro per sostenere le imprese nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina
La Commissione europea ha approvato un piano svedese da 2,6 miliardi di euro (29 miliardi di corone svedesi) per sostenere le imprese attive nella Svezia meridionale nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina. La misura sarà finanziata dal "reddito da congestione", ossia il reddito ottenuto dal Gestore del sistema di trasmissione svedese ("TSO") come risultato dei flussi commerciali di elettricità tra le diverse aree di prezzo dell'elettricità a causa delle elevate differenze di prezzo tra tali aree dovute alla crisi.
Luca Persiani
La Commissione ha concluso che il piano svedese è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE e con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e di transizione. Su questa base, la Commissione ha approvato la misura di aiuto in base alle norme UE sugli aiuti di Stato.
Infrastrutture di trasporto dell'UE: 790 milioni di euro per la mobilità militare
La Commissione europea pubblica oggi un invito a presentare proposte nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa, mettendo a disposizione 790 milioni di euro per progetti che soddisfino le esigenze civili e militari lungo la rete transeuropea dei trasporti. Con questo invito, l'UE accelera gli investimenti nella mobilità militare e sostiene progetti infrastrutturali che facilitano il trasporto di truppe ed equipaggiamenti lungo le principali vie di comunicazione.
La Commissione versa 200 milioni di euro di sostegno finanziario alla Giordania
Oggi la Commissione ha versato la terza e ultima rata di 200 milioni di euro di assistenza macrofinanziaria alla Giordania. Questo pagamento conclude l'operazione di assistenza macrofinanziaria III per la Giordania, che ammonta a un totale di 700 milioni di euro, di cui 200 milioni di euro provengono da un pacchetto concordato nel maggio 2020 per aiutare la Giordania a mitigare le ricadute economiche della pandemia COVID-19. La Giordania ha ricevuto il primo e il secondo pagamento di 250 milioni di euro ciascuno nel novembre 2020 e nel luglio 2021. Il pagamento odierno arriva dopo che la Commissione ha riscontrato che la Giordania ha ampiamente soddisfatto le condizioni politiche concordate. Allo stesso tempo, la Giordania continua a soddisfare le condizioni necessarie per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani e l'efficacia dei meccanismi democratici e un bilancio soddisfacente nell'ambito del programma del Fondo monetario internazionale.
InvestEU: il Fondo europeo per gli investimenti e BBVA firmano un accordo di garanzia da 200 milioni di euro per sostenere le start-up che contribuiscono all'innovazione e alla transizione ecologica in Spagna
Il Fondo europeo per gli investimenti (FEI) e la banca BBVA intendono facilitare l'accesso ai finanziamenti per le start-up con proposte di valore innovative e sostenibili. Le due istituzioni hanno firmato un accordo nell'ambito del programma InvestEU, in base al quale il FEI fornirà una garanzia di 200 milioni di euro per consentire a "BBVA Spark" (l'iniziativa dedicata alle start-up di BBVA) di intensificare il sostegno alle start-up, aiutandole nei loro piani di espansione. BBVA avrà accesso a una linea di garanzia con prodotti specifici forniti dal Fondo InvestEU che coprono due aree - innovazione e digitalizzazione e sostenibilità - e che offriranno un sostegno mirato alle start-up tecnologiche innovative a forte crescita.
Riduzione delle tariffe di roaming dati tra i Balcani occidentali e l'UE
38 operatori di telecomunicazioni dell'UE e dei Balcani occidentali hanno concordato di rendere il roaming dati tra i Balcani occidentali e l'UE più conveniente per i cittadini e le imprese di entrambe le regioni, in un processo sostenuto dal Consiglio di cooperazione regionale (CCR) e dalla Commissione europea. Con il loro accordo volontario, gli operatori si sono impegnati a ridurre significativamente il divario tra le tariffe di roaming e quelle nazionali per l'utilizzo dei dati in entrambe le direzioni tra l'UE e i Balcani occidentali. I livelli massimi dei prezzi al dettaglio ("price cap") per 1 gigabyte diminuiranno da ottobre 2023 al 2028 come segue: 18 euro dal 1° ottobre 2023, 14 euro dal 2026 e 9 euro dal 2028. Sono previste revisioni annuali per valutare gli impatti e le fasi successive.
Luca Persiani
Oggi la Commissione ha proposto un regolamento riveduto sui detergenti che semplifica e rende a prova di futuro le attuali norme per proteggere meglio la salute e l'ambiente, nonché garantire un migliore funzionamento del mercato unico dei detergenti. Le norme rivedute riguardano nuovi prodotti innovativi come i detergenti contenenti microrganismi e nuove pratiche sostenibili come la ricarica dei detergenti. Le nuove regole introducono anche un'etichettatura digitale e un passaporto dei prodotti per detergenti e tensioattivi.
La presente proposta aggiorna le norme esistenti in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo, della strategia per la sostenibilità in materia di sostanze chimiche e della comunicazione della Commissione recentemente adottata sulla competitività a lungo termine dell'UE.
In particolare, la proposta mira a:
- Semplificare le regole del mercato abolendo alcuni requisiti ormai divenuti superflui o ridondanti: tra questi, quali: i) l'obbligo di fornire una scheda degli ingredienti per i detergenti pericolosi; ii) l'obbligatorietà dell'intervento dei laboratori riconosciuti che dovevano eseguire le prove previste dal Regolamento; iii) la possibilità di richiedere una deroga per i tensioattivi che non soddisfano il criterio della biodegradabilità ultima; e iv) l'obbligo per i fabbricanti di detergenti e tensioattivi di stabilirsi all'interno dell'Unione.
Inoltre, le etichette saranno anche semplificate e razionalizzate per ridurre gli oneri amministrativi per l'industria dei detergenti e, allo stesso tempo, aumentare la comprensibilità delle etichette da parte degli utenti finali.
- Introdurre l'etichettatura digitale volontaria: la proposta distingue tra prodotti preconfezionati e prodotti venduti in formato ricarica. Per i prodotti preconfezionati, gli operatori economici possono scegliere di trasferire determinate informazioni obbligatorie dell'etichettatura su un'etichetta digitale, in combinazione con un'etichetta fisica. E per i prodotti venduti in formato ricarica, la possibilità di fornire tutte le informazioni sull'etichettatura, ad eccezione delle istruzioni di dosaggio per i detersivi per bucato di consumo, solo in formato digitale. L'introduzione dell'etichettatura digitale ridurrà gli oneri ei costi per l'industria e fornirà ulteriore facilità d'uso e consapevolezza per i consumatori e gli utenti professionali.
- Facilitare la vendita di prodotti innovativi e sicuri: il settore della detergenza ha recentemente sviluppato nuovi prodotti per la pulizia innovativi che agiscono sull'azione dei microrganismi. Poiché questi microrganismi possono presentare alternative promettenti alle sostanze chimiche nocive, il regolamento rivisto introdurrà requisiti di sicurezza per i microrganismi nei detergenti e l'obbligo per i produttori di indicare in etichetta la presenza di microrganismi nei detergenti in modo che i consumatori siano meglio informati. Ciò non solo consentirà a questi prodotti di circolare liberamente nel mercato unico, ma contribuirà anche a proteggere la salute e l'ambiente.
- Aumentare la sostenibilità e la sicurezza attraverso norme chiare per i detersivi ricaricati: la proposta garantisce che i consumatori ricevano le informazioni necessarie quando acquistano detersivi ricaricati. La proposta chiarisce che i detersivi ricaricati sono soggetti alle stesse norme dei detersivi preconfezionati. La proposta introduce inoltre l'etichettatura digitale volontaria per i detergenti ricaricati come mezzo per facilitare ulteriormente questa pratica sostenibile, che riduce la quantità di imballaggi e rifiuti di imballaggio.
- Rafforzare l'applicazione: l'introduzione di un passaporto per i prodotti rafforzerà la sorveglianza del mercato e garantirà l'ingresso nel mercato unico solo di detergenti sicuri conformi alle nostre norme. Il riferimento al passaporto del prodotto dovrà essere inserito in un registro centrale della Commissione e dichiarato alla dogana quando i detergenti ei tensioattivi vengono presentati alle frontiere dell'UE. Gli ispettori nazionali continueranno ad essere responsabili dello svolgimento dei controlli sui prodotti, sebbene un nuovo sistema informatico controllerà tutti i passaporti digitali dei prodotti alle frontiere.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione propone di rivedere la legislazione farmaceutica dell'UE - la più grande riforma in oltre 20 anni - per renderla più agile, flessibile e adattata alle esigenze dei cittadini e delle imprese in tutta l'UE. La revisione renderà i farmaci più disponibili, accessibili e convenienti. Sosterrà l'innovazione e rafforzerà la competitività e l'attrattiva dell'industria farmaceutica dell'UE, promuovendo nel contempo standard ambientali più elevati. Oltre a questa riforma, la Commissione propone una raccomandazione del Consiglio per intensificare la lotta contro la resistenza antimicrobica (AMR).
Le sfide affrontate da questa riforma sono fondamentali. I medicinali autorizzati nell'UE non raggiungono ancora i pazienti abbastanza rapidamente e non sono ugualmente accessibili in tutti gli Stati membri. Vi sono notevoli lacune nell'affrontare le esigenze mediche insoddisfatte, le malattie rare e la resistenza antimicrobica (AMR). I prezzi elevati per i trattamenti innovativi e la carenza di farmaci rimangono una preoccupazione importante per i pazienti e i sistemi sanitari. Inoltre, per garantire che l'UE rimanga un luogo attraente per gli investimenti e un leader mondiale nello sviluppo di medicinali, deve adattare le sue norme alla trasformazione digitale e alle nuove tecnologie, riducendo al contempo la burocrazia e semplificando le procedure. Infine, le nuove norme devono affrontare l'impatto ambientale della produzione di medicinali in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo.
La revisione include proposte per una nuova direttiva e un nuovo regolamento, che rivedono e sostituiscono la legislazione farmaceutica esistente, compresa la legislazione sui medicinali per bambini e per le malattie rare. Si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi principali:
- creare un mercato unico dei medicinali che garantisca a tutti i pazienti in tutta l'UE un accesso tempestivo ed equo a medicinali sicuri, efficaci e a prezzi accessibili;
- continuare a offrire un quadro attraente e favorevole all'innovazione per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di farmaci in Europa;
- Ridurre drasticamente l'onere amministrativo velocizzando notevolmente le procedure, riducendo i tempi di autorizzazione dei farmaci, in modo che raggiungano i pazienti più velocemente;
- Migliorare la disponibilità e garantire che i medicinali possano sempre essere forniti ai pazienti, indipendentemente da dove vivono nell'UE;
- Affrontare la resistenza antimicrobica (AMR) e la presenza di prodotti farmaceutici nell'ambiente attraverso un approccio One Health;
- Rendere i medicinali più sostenibili dal punto di vista ambientale.
Per raggiungere questi obiettivi, la riforma riguarda l'intero ciclo di vita dei farmaci.
Elementi chiave della proposta:
- Migliore accesso a farmaci innovativi e convenienti per i pazienti e i sistemi sanitari nazionali: nuovi incentivi incoraggeranno le aziende a mettere i loro farmaci a disposizione dei pazienti in tutti i paesi dell'UE e a sviluppare prodotti che rispondano a esigenze mediche insoddisfatte. Inoltre, sarà facilitata la disponibilità anticipata di medicinali generici e biosimilari e semplificate le procedure di autorizzazione all'immissione in commercio. Saranno introdotte misure per una maggiore trasparenza del finanziamento pubblico dello sviluppo dei medicinali e sarà incentivata la generazione di dati clinici comparativi.
- Promuovere l'innovazione e la competitività attraverso un quadro normativo efficiente e semplificato: la riforma creerà un ambiente normativo favorevole all'innovazione per lo sviluppo di nuovi medicinali e la riconversione di quelli esistenti. L'Agenzia europea per i medicinali (EMA) fornirà un migliore supporto normativo e scientifico agli sviluppatori di medicinali promettenti per facilitare la rapida approvazione e aiutare le PMI e gli sviluppatori senza scopo di lucro. La valutazione scientifica e l'autorizzazione dei medicinali saranno accelerate (ad esempio, le procedure di autorizzazione dell'EMA richiederanno 180 giorni, contribuendo a ridurre l'attuale media di circa 400 giorni) e l'onere normativo sarà ridotto attraverso procedure semplificate (ad esempio, abolendo nella maggior parte dei casi rinnovo dell'autorizzazione all'immissione in commercio e introduzione di procedure più semplici per i medicinali generici) e digitalizzazione (ad es. presentazione elettronica delle domande e informazioni elettroniche sui prodotti). Saranno mantenuti i più elevati standard di qualità, sicurezza ed efficacia per l'autorizzazione dei medicinali.
- Incentivi efficaci per l'innovazione: la protezione normativa fino a un massimo di 12 anni per i farmaci innovativi, combinata con i diritti di proprietà intellettuale esistenti, garantirà che l'Europa rimanga un polo attraente per gli investimenti e l'innovazione. Per creare un mercato unico dei medicinali, la riforma allontanerà l'attuale sistema dalla sua protezione normativa "unica per tutti" verso un quadro di incentivi più efficace per l'innovazione che promuova anche gli interessi della salute pubblica. Per raggiungere questo obiettivo, propone un periodo minimo di tutela regolamentare di 8 anni che può essere prorogato nei seguenti casi: se i medicinali vengono lanciati in tutti gli Stati membri, se rispondono a esigenze mediche insoddisfatte, se vengono condotte sperimentazioni cliniche comparative o se viene sviluppata una nuova indicazione terapeutica. La combinazione dei diritti di proprietà intellettuale esistenti e dei nuovi periodi di protezione regolamentare salvaguarderà anche il vantaggio competitivo dell'UE nello sviluppo farmaceutico, uno dei più protettivi al mondo. La riforma guiderà gli sforzi affinché la ricerca e lo sviluppo si concentrino sulle maggiori esigenze dei pazienti e vi sia un accesso più tempestivo ed equo dei pazienti ai medicinali in tutta l'UE.
- Affrontare la carenza di medicinali e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento: la riforma introduce nuovi requisiti per il monitoraggio della carenza di medicinali da parte delle autorità nazionali e dell'EMA e un ruolo di coordinamento più forte per l'EMA. Gli obblighi delle aziende saranno rafforzati, compresa la segnalazione anticipata di carenze e ritiri di medicinali e lo sviluppo e il mantenimento di piani di prevenzione della carenza. Verrà stilato un elenco di farmaci critici a livello dell'UE e saranno valutate le vulnerabilità della catena di approvvigionamento di questi medicinali, con raccomandazioni specifiche sulle misure che devono essere adottate dalle aziende e da altri soggetti interessati della catena di approvvigionamento. Inoltre, la Commissione può adottare misure giuridicamente vincolanti per rafforzare la sicurezza dell'approvvigionamento di medicinali critici specifici.
- Maggiore protezione dell'ambiente: una migliore applicazione degli attuali requisiti ambientali limiterà le potenziali conseguenze negative dei medicinali sull'ambiente e sulla salute pubblica.
- Lotta alla resistenza antimicrobica (AMR): la resistenza antimicrobica è considerata una delle tre principali minacce per la salute nell'UE. La riforma offre incentivi attraverso buoni trasferibili alle aziende che investono in nuovi antimicrobici in grado di trattare agenti patogeni resistenti, affrontando l'attuale fallimento del mercato. Saranno inoltre introdotti misure e obiettivi per un uso prudente degli antimicrobici, compresi l'imballaggio adattato e l'obbligo di prescrizione medica, per mantenere l'efficacia degli antimicrobici.
C. Lombardi Satriani
La Commissione ha presentato oggi proposte legislative per attuare la riforma più completa delle regole di governance economica dell'UE dall'indomani della crisi economica e finanziaria. L'obiettivo centrale di queste proposte è rafforzare la sostenibilità del debito pubblico e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti.
Le proposte affrontano le carenze del quadro attuale. Tengono conto della necessità di ridurre i livelli del debito pubblico, che sono molto aumentati, si basano sugli insegnamenti tratti dalla risposta politica dell'UE alla crisi della Covid-19 e preparano l'UE alle sfide future sostenendo i progressi verso un'economia verde, digitale, inclusiva e resiliente economica e rendere l'UE più competitiva.
Le nuove norme faciliteranno le riforme e gli investimenti necessari e contribuiranno a ridurre gli elevati indici del debito pubblico in modo realistico, graduale e duraturo, in linea con il discorso sullo stato dell'Unione del 2022 della presidente von der Leyen. La riforma semplificherà la governance economica, migliorerà la titolarità nazionale, porrà maggiore enfasi sul medio termine e rafforzerà l'applicazione, all'interno di un quadro comune UE trasparente.
I piani strutturali di bilancio nazionali a medio termine sono la pietra angolare delle proposte della Commissione.
Gli Stati membri elaboreranno e presenteranno piani che stabiliscono i loro obiettivi di bilancio, le misure per affrontare gli squilibri macroeconomici e le riforme e gli investimenti prioritari per un periodo di almeno quattro anni.
Tali piani saranno valutati dalla Commissione e approvati dal Consiglio sulla base di criteri comuni dell'UE.
L'integrazione degli obiettivi di bilancio, di riforma e di investimento in un unico piano a medio termine contribuirà a creare un processo coerente e semplificato. Rafforzerà la titolarità nazionale fornendo
Stati membri con maggiore margine di manovra nella definizione dei propri percorsi di risanamento fiscale e impegni di riforma e investimento. Gli Stati membri presenteranno relazioni annuali sullo stato di avanzamento per facilitare un monitoraggio e un'applicazione più efficaci dell'attuazione di questi impegni.
Il nuovo processo di sorveglianza fiscale sarà integrato nel semestre europeo, che rimarrà il quadro centrale per il coordinamento delle politiche economiche e occupazionali.
Regole più semplici che tengano conto delle diverse sfide di bilancio.
La situazione fiscale, le sfide e le prospettive economiche variano notevolmente nei 27 Stati membri dell'UE. Pertanto, un approccio unico per tutti non funziona. Le proposte mirano a passare a un approccio più basato sul rischio
quadro di sorveglianza che ponga al centro la sostenibilità del debito pubblico, promuovendo nel contempo una crescita sostenibile e inclusiva. Questo approccio aderirà a un quadro comune UE trasparente. I piani degli Stati membri definiranno i loro percorsi di aggiustamento di bilancio. Questi saranno formulati in termini di obiettivi di spesa pluriennali, che costituiranno l'unico indicatore operativo per la sorveglianza fiscale, semplificando così le regole di bilancio.
Per ciascuno Stato membro con un disavanzo pubblico superiore al 3% del PIL o un debito pubblico superiore al 60% del PIL, la Commissione pubblicherà una "traiettoria tecnica" specifica per paese. Questa traiettoria cercherà di garantire che il debito sia posto su un percorso plausibilmente discendente o rimanga a livelli prudenti e che il disavanzo rimanga o sia portato e mantenuto al di sotto del 3% del PIL nel medio termine.
Per gli Stati membri con un disavanzo pubblico inferiore al 3% del PIL e un debito pubblico inferiore al 60% del PIL, la Commissione fornirà informazioni tecniche agli Stati membri per garantire che il disavanzo pubblico sia mantenuto al di sotto del valore di riferimento del 3% del PIL anche nel medio termine.
Queste traiettorie tecniche e informazioni tecniche guideranno gli Stati membri nella progettazione degli obiettivi di spesa pluriennali che includeranno nei loro piani.
Si applicheranno salvaguardie comuni per garantire la sostenibilità del debito. I valori di riferimento del 3% e del 60% del PIL per il disavanzo e il debito rimarranno invariati. Il rapporto tra debito pubblico e PIL dovrà essere inferiore alla fine del periodo di piano rispetto all'inizio di tale periodo; e dovrà essere attuato un aggiustamento di bilancio minimo dello 0,5% del PIL all'anno come parametro di riferimento fintanto che il disavanzo rimane al di sopra del 3% del PIL. Inoltre, gli Stati membri che beneficiano di un periodo di aggiustamento di bilancio esteso dovranno garantire che lo sforzo di bilancio non sia rinviato agli anni successivi.
C. Lombardi Satriani