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14/10/2025

La Giornata della Commissione 14/10/2025

Far fronte agli investimenti esteri potenzialmente pericolosi

La Commissione ha pubblicato la quinta relazione annuale sul controllo degli investimenti esteri diretti (IDE) nell'UE. La relazione è accompagnata da un documento di lavoro dei servizi della Commissione. La relazione rivela che il numero di notifiche al meccanismo di cooperazione dell'UE è aumentato del 15% dal 2021, un anno dopo l'entrata in vigore del regolamento corrispondente.

Nel 2024, gli Stati membri dell'UE hanno notificato 477 investimenti, che in circa il 10% dei casi. hanno dato luogo a richieste di chiarimenti da parte di altri Stati membri  Dei 477 casi notificati, la maggior parte (92%) è stata chiusa entro due settimane. Il restante 8% è stato sottoposto a una valutazione approfondita dei rischi per la sicurezza. Circa la metà ha riguardato la produzione, per il timore di potenziali fughe di tecnologia o conoscenze, nonché problemi di sicurezza nell'approvvigionamento. In linea con l'anno precedente, la Commissione ha emesso pareri in meno del 2% dei casi. La relazione mostra che, alla fine del 2024, 24 Stati membri dell'UE disponevano di una legislazione nazionale sul controllo degli IDE.

Nel gennaio 2024, la Commissione ha presentato una proposta legislativa per rafforzare ulteriormente l'attuale quadro UE in materia di controllo degli investimenti diretti esteri (IDE). Se approvato dai colegislatori, il regolamento rivisto renderà obbligatorio per tutti gli Stati membri dell'UE istituire e mantenere un meccanismo nazionale di controllo degli investimenti diretti esteri (IDE) e introdurrà un livello minimo di armonizzazione in tutta l'UE.

Anche gli stilisti piangono

La Commissione Europea ha multato le aziende di moda Gucci, Chloé e Loewe per aver fissato i prezzi di rivendita, in violazione delle norme UE sulla concorrenza. L'indagine della Commissione ha rivelato che le tre aziende hanno limitato la capacità dei rivenditori terzi indipendenti con cui collaborano di stabilire i propri prezzi di vendita al dettaglio online e offline per i prodotti disegnati e venduti da Gucci, Chloé e Loewe con i rispettivi marchi. Questo tipo di comportamento anticoncorrenziale aumenta i prezzi e riduce la scelta per i consumatori.

Le multe, ridotte in tutti e tre i casi grazie alla collaborazione delle aziende con la Commissione, ammontavano complessivamente a oltre 157 milioni di euro.

Teresa Ribera, Vicepresidente Esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, ha dichiarato: "Oggi abbiamo multato tre case di moda europee per aver interferito con i prezzi dei loro rivenditori indipendenti, violando le norme UE sulla concorrenza. In Europa, tutti i consumatori, qualunque cosa acquistino e ovunque lo acquistino, online o offline, meritano i benefici di una vera concorrenza sui prezzi. Questa decisione invia un forte segnale all'industria della moda e non solo: non tollereremo questo tipo di pratiche in Europa e la concorrenza leale e la tutela dei consumatori si applicano a tutti, in egual modo".

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La Giornata UE
13/10/2025

La sfida di integrare l'Ucraina nel mercato unico europeo

Il Consiglio ha adottato la decisione sulla posizione che l'UE adotterà nel Comitato di associazione UE-Ucraina (nella formazione "Commercio") in merito alla riduzione o all'eliminazione dei dazi doganali per una varietà di prodotti agroalimentari, come prodotti lattiero-caseari, frutta e verdura fresca, carne e preparazioni a base di carne. La decisione fa seguito all'accordo preliminare sulla revisione della zona di libero scambio globale e approfondita (DCFTA) UE-Ucraina, raggiunto dalla Commissione europea e dall'Ucraina il 30 giugno 2025 con l'obiettivo di istituire un quadro commerciale a lungo termine, prevedibile e reciproco nel più ampio contesto del processo di adesione dell'Ucraina.

La posizione dell'UE concordata oggi migliorerà i flussi commerciali tra l'UE e l'Ucraina, garantendo al contempo che l'accesso al mercato europeo da parte dell'ucraiana sia subordinato al suo graduale allineamento agli standard di produzione dell'UE in materia di benessere degli animali, pesticidi e medicinali veterinari. Inoltre, tiene conto delle esigenze specifiche di alcuni settori agricoli dell'UE istituendo un solido meccanismo di salvaguardia che entrambe le parti possono attivare in caso di perturbazioni del mercato. Garantisce inoltre che l'accesso al mercato per i prodotti più sensibili, come zucchero, pollame, uova, grano, mais e miele, rimanga più limitato e graduale. La piena liberalizzazione sarà presa in considerazione solo per alcuni prodotti non sensibili, come il latte e i prodotti lattiero-caseari.

Prossimi passi
A seguito dell'adozione della decisione da parte del Consiglio, il Comitato di associazione UE-Ucraina, riunito in formazione "Commercio", adotterà la decisione nell'ambito del processo di revisione ai sensi dell'articolo 29, paragrafo 4, dell'accordo di associazione UE-Ucraina. L'obiettivo del processo di revisione è accelerare e ampliare la portata dell'eliminazione dei dazi doganali negli scambi commerciali UE-Ucraina.

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Focus
13/10/2025

La Giornata della Commissione 13/10/2025

Create reti di antenne tra le  Fabbriche per l'Intelligenza Artificiale

La Commissione europea ha annunciato il lancio delle "AI Factories Antennas" in sette Stati membri (Belgio, Cipro, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Malta e Slovacchia) e in paesi partner tra cui Islanda, Moldavia, Svizzera, Regno Unito, Macedonia del Nord e Serbia. Durante la sua visita nei Balcani occidentali, la Presidente von der Leyen ha annunciato oggi i nuovi siti in Serbia e Macedonia del Nord, che consentiranno alle aziende della regione di accedere all'infrastruttura europea di intelligenza artificiale.

Queste Antenne collaboreranno strettamente con le AI Factories per fornire alle comunità nazionali di intelligenza artificiale un accesso remoto sicuro a risorse di supercalcolo di livello mondiale ottimizzate per l'intelligenza artificiale. Completamente integrata nell'ecosistema EuroHPC, la rete mira ad ampliare l'accesso a talenti, infrastrutture e innovazione nel campo dell'intelligenza artificiale in tutta Europa. Venerdì, la Commissione ha inoltre annunciato un'importante espansione dell'infrastruttura europea di intelligenza artificiale, aggiungendo sei nuove AI Factories alla rete esistente, portando il totale a 19 AI Factories in 16 Stati membri.

L' implementazione delle antenne rientra nel il Piano d'Azione Continentale per l'Intelligenza Artificiale( AI Continent Action Plan) e integra gli investimenti dell'UE nelle future Gigafactory per l'intelligenza artificiale, strutture su larga scala dedicate allo sviluppo e alla formazione di modelli di intelligenza artificiale avanzati e sistemi di frontiera, allineandosi al contempo alla strategia Apply AI per accelerare l'adozione dell'intelligenza artificiale nell'economia e nel settore pubblico europei.

I ricercatori europei chiamati ad esprimersi sul futuro ERA Act

La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul futuro dello Spazio europeo della ricerca (ERA), che dovrà l'ecosistema europeo della ricerca e dell'innovazione affrontando sfide di lunga data come la frammentazione delle normative, la disomogeneità degli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S) e gli ostacoli alla mobilità dei ricercatori. L'ERA Act definirà il percorso per aumentare al 3% del PIL ila spesa pubblica n R&S, migliorare il coordinamento tra le politiche dell'UE e quelle nazionali e promuovere le carriere nella ricerca, le pratiche di scienza aperta e la collaborazione transfrontaliera.

Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione, ha dichiarato: "Affinché l'Europa rimanga un leader mondiale nella scienza e nell'innovazione, dobbiamo facilitare la libera circolazione transfrontaliera di conoscenze, tecnologie e talenti. L'ERA Act mira ad abbattere le barriere, stimolare gli investimenti e creare opportunità in tutta Europa. Invitiamo tutte le voci, dalle università e dalle imprese alle PMI e alle infrastrutture di ricerca, a dare forma a questa iniziativa e a scegliere l'Europa".

La legge integrerà l'iniziativa Choose Europe, parte di un programma da 500 milioni di euro per il periodo 2025-2027, progettato per attrarre e trattenere ricercatori da tutto il mondo e promuovere l'Europa come destinazione leader per l'eccellenza scientifica. La consultazione è aperta sul portale Have Your Say per 12 settimane.

E' tempo di progettare caricabatterie comuni in tutta Europa

I dispositivi elettronici che utilizziamo quotidianamente diventeranno più efficienti dal punto di vista energetico, meno dannosi per l'ambiente e più accessibili ai consumatori, grazie all'aggiornamento dei requisiti di progettazione ecocompatibile per gli alimentatori esterni (EPS) adottato oggi dalla Commissione. Questa iniziativa rientra negli sforzi dell'UE per passare a un caricabatterie comune per i dispositivi elettronici.

Queste nuove norme si tradurranno in standard di efficienza energetica più elevati e una maggiore interoperabilità (ad esempio, porte USB Type-C obbligatorie per tutti i caricabatterie USB) per dispositivi come laptop, smartphone, router wireless e monitor per computer. Si prevede che le modifiche produrranno un risparmio annuo di circa il 3% del consumo energetico durante il ciclo di vita dell'EPS entro il 2035, una riduzione delle emissioni di gas serra del 9% e delle emissioni inquinanti del 13%. Per i consumatori, ciò si traduce in un potenziale risparmio di circa 100 milioni di euro all'anno.

Inoltre, un nuovo "logo del caricabatterie comune UE" aiuterà i consumatori a identificare i dispositivi compatibili e a prendere decisioni consapevoli. Questa iniziativa si basa sui precedenti sforzi per standardizzare le porte e le tecnologie di ricarica per i dispositivi elettronici, nell'ambito della direttiva sulle apparecchiature radio rivista. Le norme entreranno in vigore entro la fine del 2028, quindi i produttori avranno tre anni di tempo per prepararsi ad adeguarsi alle modifiche.
Il Commissario per l'Energia e l'Edilizia Abitativa, Dan Jørgensen, ha dichiarato: "Avere caricabatterie comuni per i nostri smartphone, laptop e altri dispositivi che utilizziamo quotidianamente è una mossa intelligente che mette al primo posto i consumatori, riducendo al contempo gli sprechi energetici e le emissioni. La modifica pratica che introduciamo oggi per quanto riguarda gli alimentatori esterni aiuterà gli europei a risparmiare denaro, riducendo al contempo il nostro impatto ambientale e dimostra che l'innovazione può essere motore di progresso e responsabilità. Con questa iniziativa, l'UE intende plasmare un futuro in cui la tecnologia funzioni meglio per tutti e per il pianeta".

Piccoli Stati ma potenzialmente dannosi nella lotta all'evasione

L Commissione ha firmato protocolli di modifica che rafforzano gli accordi di cooperazione fiscale esistenti con Andorra, Liechtenstein, Monaco e San Marino, segnando un passo significativo nella lotta contro la frode e l'evasione fiscale. Questi aggiornamenti mirano ad allineare gli accordi alla più recente Direttiva UE sulla cooperazione amministrativa (DAC) e agli standard OCSE. Estendono lo scambio automatico di informazioni sui conti finanziari per includere i prodotti di moneta elettronica e le valute digitali e rafforzano gli obblighi di due diligence e di segnalazione.

Dal 2015, l'UE è impegnata in tali scambi, basati sullo Standard Comune di Comunicazione dell'OCSE, promuovendo la trasparenza e la cooperazione fiscale internazionale. I recenti aggiornamenti di questi standard hanno reso necessarie le nuove modifiche, che hanno ricevuto l'approvazione unanime del Consiglio. Un protocollo di modifica analogo con la Svizzera è previsto a breve. Una volta ratificati, tutti e quattro i protocolli dovrebbero entrare in vigore il 1° gennaio 2026, rafforzando il ruolo guida dell'UE nel garantire pratiche fiscali eque e trasparenti a livello globale.

Rafforzata la cooperazione fiscale con la Norvegia

Il Consiglio ha adottato la proposta della Commissione di un mandato per l'avvio dei negoziati con la Norvegia per un nuovo accordo di cooperazione amministrativa in materia di imposte dirette.

Questo accordo mira a creare un solido quadro di collaborazione tra gli Stati membri dell'UE e la Norvegia, incentrato sulla fiscalità diretta. Estenderà alcune disposizioni della Direttiva sulla cooperazione amministrativa (DAC) alla Norvegia, facilitando lo scambio automatico di informazioni fiscali, e al contempo estenderà la cooperazione in materia di recupero fiscale a tutti i crediti d'imposta, in linea con la Direttiva sul recupero fiscale. Ciò rafforzerà il quadro nella lotta contro la frode, l'evasione e l'elusione fiscale, integrando l'attuale accordo di cooperazione UE-Norvegia in materia di IVA, stipulato per la prima volta nel 2018 e aggiornato nel 2024.

In qualità di partner chiave dell'UE e membro del SEE, la Norvegia vanta una solida tradizione di cooperazione fiscale con i paesi dell'UE in materia di IVA, il che costituisce una solida base per far progredire la nostra partnership in più ampie questioni fiscali internazionali.

Un lavorastore europeo su cinque svolge lavori a bassa retribuzione

Secondo l'ultimo rapporto della Commissione Europea, il mercato del lavoro europeo rimane resiliente, con bassi livelli di disoccupazione, nonostante un calo della crescita dell'occupazione. Nel 2024, la crescita dell'occupazione è scesa allo 0,8%, rispetto all'1,2% del 2023, a causa della pressione economica e dell'instabilità geopolitica. Ciononostante, il tasso di disoccupazione in Europa rimane vicino al minimo storico.

Nonostante i progressi apprezzati nell'ultimo decennio, che hanno visto alcuni settori registrare aumenti salariali significativi, un lavoratore su cinque continua a svolgere lavori a bassa retribuzione. Nel 2024, i salari sono aumentati del 2,7%; si prevede che supereranno i livelli pre-pandemia nella maggior parte degli Stati membri entro la fine dell'anno. Il rapporto ha evidenziato che misure come l'aumento dei salari minimi possono sostenere i lavoratori a basso reddito con il loro costo della vita.

Il rapporto sottolinea la necessità di iniziative rafforzate per migliorare la produttività e la qualità del lavoro, essenziali per mantenere salari elevati e competitività.

Iniziative dell'UE come la Direttiva sul salario minimo, la Bussola della competitività e la prossima Roadmap per un'occupazione di qualità mirano a promuovere un reddito equo, lo sviluppo delle competenze e una crescita guidata dall'innovazione.

"Il modello sociale e occupazionale europeo è solido e adattabile. Questa relazione mostra progressi apprezzabili in termini di salari, ma non dobbiamo abbassare la guardia: dobbiamo fare di più per aumentare il potere d'acquisto dei lavoratori e contribuire ad affrontare la crisi del costo della vita. L'importante ruolo dei salari minimi indica misure concrete che possono apportare benefici ai lavoratori, ai datori di lavoro e all'economia in generale. Dobbiamo continuare a proteggere e investire nelle persone: questo contribuisce a costruire un'Europa resiliente in cui tutti nella società possano beneficiare del progresso economico", ha dichiarato Roxana Mînzatu, Vicepresidente esecutiva per i diritti sociali e le competenze, l'occupazione di qualità e la preparazione.

 

 

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La Giornata UE
10/10/2025

La Germania attiva la clausola di slavaguardia per le spese militari

Il Consiglio ha adottato la raccomandazione con cui approva la traiettoria di bilancio della Germania in termini di spesa netta massima  nei prossimi cinque anni, nonché la richiesta di proroga del periodo di aggiustamento fiscale a sette anni, come stabilito nel suo piano nazionale di bilancio e strutturale a medio termine. Contestualmente il Consiglio ha autorizzato l'attivazione della  clausola di salvaguardia nazionale come prevista dal Patto di stabilità e crescita (PSC), per consentire al governo tedesco di aumentare la  spesa per la difesa nel rispetto del criterio di  sostenibilità del debito.

Percorso di spesa netta
I piani nazionali di bilancio e strutturale a medio termine sono il pilastro della riforma della governance economica dell'UE. I piani definiscono la traiettoria di bilancio degli Stati membri, nonché le riforme e gli investimenti previsti. Contribuiscono a rafforzare la sostenibilità del debito degli Stati membri ed a promuovere una crescita sostenibile e inclusiva. I percorsi di spesa netta definiti dal Consiglio costituiscono l'indicatore operativo più importante per la sorveglianza fiscale a livello UE. Questo vincolo di bilancio definirà le politiche di bilancio nazionali della Germania per i prossimi cinque anni e contribuirà a determinare se il paese sta mantenendo finanze solide.

Clausola di salvaguardia nazionale
La clausola copre un periodo di quattro anni e un massimo dell'1,5% del PIL in termini di flessibilità. In pratica, l' attivazione della clausola significa che non non può essere aperta una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti della  Germania, anche se dovesse registrare un disavanzo pubblico superiore al valore di riferimento del 3% stabilito dai Trattati, a condizione che tale eccedenza sia dovuta a un aumento della spesa per la difesa. Per tutte le altre spese, gli Stati membri rimangono vincolati dalle regole di bilancio e devono impegnarsi ad attuare il nuovo quadro di governance economica, indipendentemente dall'attivazione della clausola.

Altri 15 Stati membri dell'UE - Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia - hanno ottenuto l'approvazione delle loro richieste di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale.

L'utilizzo di questa flessibilità dovrebbe contribuire in modo sostanziale a rafforzare le capacità di difesa e sicurezza dell'Unione europea e la protezione dei cittadini. Rafforzerà inoltre la prontezza complessiva dell'UE in materia di difesa, ridurrà le dipendenze strategiche, colmerà le carenze critiche in termini di capacità e rafforzerà la base tecnologica e industriale della difesa europea.

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Focus
09/10/2025

La Giornata della Commissione 09/10/2025

Pubblicati i bandi del Programma Digital Europe

La Commissione europea ha pubblicato 9 bandi  per un valore complessivo di poco più di 204 milioni di euro, per promuovere le tecnologie digitali innovative in tutta Europa. I bandi nell'ambito del Programma Europa Digitale si concentrano sullo sfruttamento del potenziale dell'intelligenza artificiale e dei big data, sul completamento della Rete degli Hub Europei di Innovazione Digitale, sull'implementazione del Portafoglio Europeo di Identità Digitale, sull'innovazione nel settore automobilistico, sul sostegno alle competenze digitali e sull'implementazione di soluzioni digitali per il settore pubblico.

Il primo bando pubblicato del valore di 15 milioni di euro sostiene lo sviluppo del Portafoglio Europeo di Identità Digitale e delle patenti di guida mobili, a cui si aggiungeranno altri 8 bandi il 4 novembre. Questi otto bandi includeranno: un finanziamento di 79,2 milioni di euro per il consolidamento e di 8 milioni di euro per il completamento della rete degli Hub Europei di Innovazione Digitale, che aiuta le imprese europee a digitalizzare le proprie attività; un incremento di 22,5 milioni di euro per sostenere la ricerca biomedica e l'implementazione dell'assistenza sanitaria personalizzata attraverso l'Infrastruttura Europea di Dati Genomici e di 14,4 milioni di euro per l'implementazione di soluzioni basate sull'intelligenza artificiale nell'imaging medico; un finanziamento di 9 milioni di euro per sostenere la condivisione di dati industriali; un finanziamento complessivo di 4,5 milioni di euro per istituire il segretariato e la piattaforma di collaborazione per l'Alleanza europea per i veicoli connessi e autonomi, al fine di innovare il settore automobilistico europeo; un investimento di 6 milioni di euro per gli hub dell'Osservatorio europeo dei media digitali (EDMO) per combattere la disinformazione.

La pubblicazione di questi bandi fa seguito al primo emendamento al Programma di lavoro DIGITAL 2025-2027, adottato all'inizio di questa settimana. Ciò garantisce che il programma sia al servizio delle priorità politiche della Commissione e risponda all'evoluzione tecnologica.

Coordinamento e coerenza tra le normative europee per il digitale e la protezione dei dati

La Commissione Europea e il Comitato Europeo per la Protezione dei Dati (EDPB) hanno lanciato una consultazione pubblica per raccogliere feedback sulla bozza di linee guida sull'interazione tra il Digital Markets Act (DMA) e il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Le linee guida aiuteranno le aziende a interpretare e rispettare i due sistemi di norme negli aspetti in cui si intersecano. Ad esempio le disposizioni del DMA sulla combinazione e la portabilità dei dati degli utenti, che comportano il trattamento dei dati personali e pertanto richiedono la conformità al GDPR. Inoltre, il DMA prevede app store e canali di distribuzione alternativi per le app, per i quali i gatekeeper mettono in atto misure strettamente necessarie e proporzionate, anch'esse conformi al GDPR.

Questa collaborazione, avviata a settembre 2024, mira a migliorare la chiarezza e la certezza del diritto per le imprese nell'UE, mantenendo al contempo l'efficacia di entrambi gli insiemi di norme. I due insiemi di norme saranno applicati in modo coerente, nel pieno rispetto delle competenze distinte di ciascun organismo. Le parti interessate hanno tempo fino al 4 dicembre 2025 per inviare il proprio contributo sulla bozza di linee guida.

Dopo la chiusura della consultazione, tutti i contributi saranno disponibili sul sito web dell'EDPB e sul sito web del DMA. Le linee guida definitive saranno adottate nel 2026.

Il successo del marchio Ecolabel

Gli ultimi dati sui prodotti e le licenze legate al marchio Ecolabel UE, pubblicati oggi, mostrano come l'Ecolabel UE stia guadagnando slancio. Con 109.096 beni e servizi certificati ora coperti da 3.384 licenze in tutta Europa, si tratta del più ampio insieme di scelte ecocompatibili mai riunito sotto l'Ecolabel UE. I dati mostrano che, da marzo 2025, i prodotti certificati sono aumentati del 7% (+6.723), mentre le licenze sono cresciute del 4% (+136).

L'Ecolabel UE è ora saldamente visibile in molti prodotti di uso quotidiano. Pitture e vernici sono in testa, con 38.096 prodotti certificati, seguiti da carta e prodotti in tessuto non tessuto (20.253), tessuti (11.067) e prodotti per la pulizia di superfici dure (8.284). Le strutture ricettive turistiche rimangono il gruppo di prodotti più numeroso in termini di licenze, rappresentando il 26% di tutte le licenze, con 901 strutture certificate.

Il marchio Ecolabel UE aiuta le aziende a competere in modo più efficace, ad aggiudicarsi opportunità di appalto e a costruire una fiducia duratura con i consumatori. Ad esempio, rappresentando il 57% di tutti i titolari di licenza, le piccole e medie imprese sono fondamentali per il successo del marchio Ecolabel UE. Il marchio Ecolabel UE rappresenta quindi un'opportunità per le aziende di investire nella transizione verde, con vantaggi sia in termini di crescita che ambientali. Aiuta inoltre i consumatori a fare scelte consapevoli e a optare per prodotti ecocompatibili, stimolando il mercato dei prodotti sostenibili in un'economia circolare.

Creato nel 1992, il marchio Ecolabel UE è l'unico sistema volontario paneuropeo che promuove prodotti (beni e servizi) che dimostrano chiaramente l'eccellenza ambientale, sulla base di processi consolidati e prove scientifiche. Per ricevere il marchio Ecolabel UE, un prodotto deve presentare eccellenti caratteristiche ambientali in vari aspetti lungo l'intero ciclo di vita, dall'estrazione delle materie prime e dalla produzione all'utilizzo e al fine vita. Tali aspetti includono ingredienti sostenibili, basse emissioni di produzione, durabilità, facile riparabilità ed elevate prestazioni nell'uso previsto.

L'Europa e la Banca Mondiale rafforzano la strategia Global Gateway

La Commissione Europea, in linea con la sua strategia di investimento Global Gateway, e il Gruppo della Banca Mondiale stanno rafforzando la loro partnership strategica per guidare una nuova generazione di progetti di connettività sostenibile. La collaborazione, che includerà un coinvolgimento regolare ad alto livello e aggiornamenti sui progressi, è progettata per garantire che i progetti passino non solo dalla fase di pipeline al finanziamento, ma anche da questo a posti di lavoro, servizi e risultati. L'annuncio è stato fatto a margine del Global Gateway Forum che si terrà il 9 e 10 ottobre a Bruxelles.

La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha dichiarato: "Oggi portiamo la nostra partnership con la Banca Mondiale a un livello superiore. Questo nuovo quadro guiderà il modo in cui orientiamo, governiamo e monitoriamo i progetti congiunti in settori come l'energia, i trasporti e le infrastrutture digitali. Ciò garantirà che gli investimenti strategici di Global Gateway, di pari passo con la capacità del Gruppo della Banca Mondiale di realizzare riforme, possano attrarre il massimo capitale privato".

Global Gateway è la strategia di investimento esterno dell'UE per costruire connessioni intelligenti, pulite e sicure nei settori digitale, energetico e dei trasporti, nonché per rafforzare i sistemi sanitari, educativi e di ricerca a livello globale. Favorisce partenariati paritari che accrescono l'autonomia strategica e la resilienza sia dell'Europa che dei paesi partner.

Operativi in tutta Europa i bonifici istantanei

Inviare denaro nell'area dell'euro sarà più veloce e sicuro che mai. Grazie alle nuove norme UE sui pagamenti istantanei, cittadini e imprese possono ora trasferire denaro in euro in pochi secondi, in qualsiasi momento e in tutta l'area dell'euro.I prestatori di servizi di pagamento (PSP) sono ora obbligati a offrire ai propri clienti il ​​servizio di invio di pagamenti istantanei in euro. Inoltre, per contrastare le frodi nei bonifici in euro, offrono il servizio di verifica del beneficiario (VoP). Questo rende i pagamenti istantanei più ampiamente disponibili, più sicuri e più accessibili per tutti nell'area dell'euro.

La Commissaria per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti, Maria Luis Albuquerque, ha dichiarato: "Oggi segna una nuova era per i pagamenti in Europa. Il regolamento sui pagamenti istantanei migliorerà notevolmente la vita quotidiana dei nostri cittadini e delle nostre imprese, consentendo loro di inviare e ricevere pagamenti istantaneamente, 24 ore su 24. Ciò renderà le transazioni più sicure, con i prestatori di servizi di pagamento tenuti a verificare il beneficiario previsto e a inviare un avviso al pagatore in caso di errore o sospetta frode. Monitoreremo l'attuazione concreta negli Stati membri affinché tutti possano beneficiare appieno di queste nuove norme".

Adottate le linee guida per gli Stati membri del Fondo Sociale per il Clima

La Commissione europea ha pubblicato le nuove linee guida per aiutare gli Stati membri dell'UE ad attuare efficacemente il Fondo Sociale per il Clima (SCF) e a completare i loro Piani Sociali per il Clima (SCP).

Avviato nel 2026 e con una dotazione di oltre 86 miliardi di euro, il Fondo Sociale per il Clima è stato creato per garantire che la transizione verso un'economia più verde sia equa e non lasci indietro nessuno, e per sostenere le famiglie vulnerabili e le piccole imprese nei loro sforzi per passare a energie e trasporti più puliti. Utilizzerà i proventi del nuovo sistema di scambio di quote di emissione per la combustione di carburante negli edifici, nel trasporto su strada e in altri settori (ETS2) per aiutare le persone vulnerabili, le piccole imprese e gli utenti dei trasporti a far fronte ai costi della transizione pulita, in particolare nei settori dell'edilizia e dei trasporti.

Il documento di orientamento odierno si basa sulle precedenti linee guida e sull'assistenza tecnica della Commissione agli Stati membri, definendo una serie di principi per l'attuazione del Fondo Sociale per il Clima. Fornisce inoltre consigli pratici per aiutare i paesi dell'UE a realizzare i loro Piani Sociali per il Clima (necessari per accedere ai finanziamenti) e ad attuarli efficacemente, in modo che il sostegno raggiunga rapidamente le persone esposte a povertà energetica o di trasporto e che l'equità sociale sia garantita.

La Corte dei Conti europea fa il punto suil bilancio dell'UE

La Corte dei conti (CCE) ha pubblicato oggi la sua relazione annuale di audit sulle entrate e le spese del bilancio dell'UE. La Commissione accoglie con favore le conclusioni della CCE sulla regolarità dell'esecuzione del bilancio dell'UE, che confermano ancora una volta la buona salute dei conti annuali dell'UE, per il diciottesimo anno consecutivo. Come negli anni precedenti, la CCE ha confermato che la riscossione delle entrate dell'UE è stata esente da errori rilevanti.

Il bilancio dell'UE è il fulcro del lavoro della Commissione e contribuisce al conseguimento di tutte le priorità dell'Unione. La Commissione ha preso atto del giudizio negativo della CCE sulla regolarità della spesa nell'ambito del QFP e del suo giudizio con rilievi sul Fondo per la Resilienza e la Resilienza. Allo stesso tempo, accoglie con favore la significativa diminuzione del tasso di errore calcolato dalla Corte dei conti europea per il 2024, sceso dal 5,6% del 2023 al 3,6%, a conferma di un miglioramento costante e continuo nella gestione dei fondi UE.

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La Giornata UE
09/10/2025

Come investe l'Europa nel resto del mondo

All'apertura del Global Gateway Forum, la Presidente von der Leyen ha illustrato la sua visione di partnership rafforzate in un'economia globale in radicale cambiamento. Con il Global Gateway come strategia di investimento esterno dell'UE, l'UE ha il potere di guidare questo cambiamento. Questa determinazione sta già dando risultati e sta superando gli obiettivi iniziali. Al forum, la Presidente ha annunciato che il Team Europa – UE, Stati membri e istituzioni finanziarie per lo sviluppo – ha mobilitato oltre 306 miliardi di euro in soli quattro anni, raggiungendo già l'obiettivo fissato per il 2021. Questo risultato è stato raggiunto con due anni di anticipo rispetto all'obiettivo iniziale del 2027.

La Presidente della Commissione Europea von der Leyen ha dichiarato: "Con Global Gateway, la strategia di investimento dell'Europa, ci siamo prefissati un obiettivo ambizioso di 300 miliardi di euro entro il 2027. Lungo il percorso, è emerso chiaramente che il mondo non ha bisogno solo di investimenti, ma di partenariati. Partenariati autentici basati sul rispetto, sugli interessi condivisi e sull'impegno a lungo termine. Questa è l'essenza e il successo di Global Gateway. E oggi sono fiduciosa che supereremo i 400 miliardi di euro entro il 2027".

Oggi e durante il Forum, la Presidente von der Leyen, insieme all'Alto Rappresentante Vicepresidente Kallas, al Vicepresidente Esecutivo Ribera, ai Commissari Síkela, Šuica e Kos, faranno eco a un messaggio chiaro: il Team Europa è un partner affidabile e trasparente per partenariati solidi basati su valori e interessi condivisi, e questo lavoro congiunto produce buoni risultati.

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Focus
09/10/2025

Business as usual

Colpisce l'accusa lanciata da Greta Thunberg nell'improvvisata conferenza stampa al suo rientro dalla missione della Flottilla a Gaza. L'attivista ha indossato i panni del profeta che si erge a sentinella nel deserto, accusando prima ancora di colui che commette un crimine quanti, intorno a lui, mettono in scena l'attendismo se non proprio l'indifferenza incarnata dall'espressione business as usual

Un'accusa senz'appello a chi detiene il potere di arretrare quando in gioco ci sono non interessi ma valori etici universali, su tutti il principio di giustizia legato a tutte le forme di violazione della vita umana e del pianeta. Perchè in fondo ben intangibili, al di fuori della disponibilità di chiunque.

Guerre e avvelenamento del pianeta sono le grandi sfide che oggi si ergono come macigni insormontabili sul cammino dell'umanità, quasi a metterne in discussione la stessa esistenza. E' dunque la cornice ultima in cui collocare l'attuale riflessione sul futuro dell'Europa.

L'Europa nella legislatura 2014 - 2019, guidata da Juncker con Timmermans al suo fianco, ha tracciato una nuova strada nel racconto globale della lotta ai cambiamenti climatici, dopo gli accordi di Parigi: quella di una politica che si scrollava di dosso le pastoie del business as usual, tanto c'è tempo, per passare in maniera brusca all'azione. E proprio in quanto chi in quel momento aveva la responsabilità di guidare l'esecutivo europeo era fermamente convinto che no, non ci fosse più tempo e che le cose stavano andando in maniera tutt'altro che usual.

E' bastata la guerra ed il protagonismo cattivo degli altri attori sulla scena globale per ri-convertire l'Europa alla moderazione nelle proprie ambizioni climatiche, argomentando che l'accelerazione in veste di regole èiù severe ra frutto di un impianto ideologico che rischiava di far precipitare l'economia dell'Occidente inadatta ai salti evolutivi, ma piuttosto a riconversioni tecnologiche nei tempi e modi congrui.

L'Europa del business as usual,  in attesa di sentirsi veramente pronta, parla il linguaggio della semplificazione normativa, che sotto la spinta dei nazionalismi che si affermano a macchia di leopardo tra i 27 stati membri potrebbe presto tradursi in deregolamentazione. E con il rinvio di un anno dell'entrata in vigore della legge sulla deforestazione mette in pausa la sua capacità di esercitare una pressione sui paesi terzi che violano il patrimonio comune dell'intera umanità.

Sembra lontana Gaza da tutto questo, ma non lo è.

Perchè la tentazione del business as usual  si annida potente nelle contraddizioni della guerra. E non ammette sconti: agire oppure restare muti nelle parole vuote della diplomazia effimera.

CLS 

 

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Argomento
Editoriale
08/10/2025

L'Europa duplica gli sforzi nel campo dell'Intelligenza Artificiale

In tutto il mondo, i paesi stanno gareggiando per sfruttare il potenziale dell'Intelligenza Artificiale (IA). Oggi la Commissione Europea ha definito due strategie per garantire che l'Europa rimanga all'avanguardia, promuovendone l'adozione in settori chiave e ponendola all'avanguardia nella scienza basata sull'IA. La strategia "Apply AI" definisce come accelerare l'uso dell'IA nei settori chiave europei e nel settore pubblico. La strategia "AI in Science" si concentra sul porre l'Europa all'avanguardia nella ricerca e nell'eccellenza scientifica basate sull'IA.

Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea, ha dichiarato: "Voglio che il futuro dell'IA si costruisca in Europa. Perché quando l'IA viene utilizzata, possiamo trovare soluzioni più intelligenti, veloci e convenienti. L'adozione dell'IA deve essere diffusa e, con queste strategie, contribuiremo ad accelerare il processo. Mettere l'IA al primo posto significa anche mettere la sicurezza al primo posto. Promuoveremo questa mentalità "AI first" in tutti i nostri settori chiave, dalla robotica alla sanità, dall'energia all'automotive."

L'IA sta trasformando il modo in cui operano le aziende, rimodellando i servizi pubblici e rivoluzionando la scienza. Con queste strategie, la Commissione sta realizzando il suo piano d'azione per l'IA nel continente, tracciando la strada per fare dell'Europa un leader mondiale nell'IA affidabile. Solo sei anni fa l'Europa aveva due supercomputer nella top 10 mondiale; oggi ne ha quattro e sono in corso i lavori per creare almeno 4-5 gigafactory. Grazie alla sua solida infrastruttura di IA, al talento europeo, al dinamico ecosistema di ricerca e innovazione e alle startup, alla sua tradizione di scienza collaborativa, ai dati di alta qualità e alle infrastrutture di ricerca e tecnologia di livello mondiale, l'UE è ben posizionata per accelerare l'uso dell'IA nei settori chiave e nella scienza.

La Strategia "Apply AI"

La strategia "Apply AI" mira a sfruttare il potenziale trasformativo dell'IA promuovendone l'adozione in settori strategici e pubblici, tra cui sanità, farmaceutica, energia, mobilità, produzione, edilizia, agroalimentare, difesa, comunicazioni e cultura. Sosterrà inoltre le piccole e medie imprese (PMI) con le loro esigenze specifiche e aiuterà le industrie a integrare l'IA nelle loro attività. Le misure concrete includono la creazione di centri di screening avanzati basati sull'IA per l'assistenza sanitaria e il supporto allo sviluppo di modelli di frontiera e di IA agentica su misura per settori come la produzione, l'ambiente e la farmaceutica.

Per promuovere l'adozione dell'IA e sostenere queste misure, la Commissione sta mobilitando circa 1 miliardo di euro. In futuro, nuove iniziative in settori come la finanza, il turismo e l'e-commerce potrebbero integrare questi settori.

La strategia contribuirà a rafforzare le capacità dell'UE di generare benefici per la società, dall'abilitazione di diagnosi sanitarie più accurate al miglioramento dell'efficienza e dell'accessibilità dei servizi pubblici. Incoraggia una politica che privilegia l'IA, in modo che un maggior numero di aziende consideri l'IA come parte della soluzione per affrontare le sfide, tenendo attentamente in considerazione i vantaggi e i rischi della tecnologia. La strategia affronta anche sfide trasversali: accelerare il time-to-market collegando infrastrutture, dati e strutture di collaudo; rafforzare la forza lavoro dell'UE per renderla pronta all'IA in tutti i settori; e lanciare un'iniziativa di frontiera sull'IA per sostenere l'innovazione riunendo i principali attori europei nel campo dell'IA. Il rinnovo e l'implementazione della rete European Digital Innovation Hub, trasformati in Experience Centres for AI, offriranno alle aziende un accesso privilegiato all'ecosistema di innovazione dell'IA dell'UE.

Per coordinare l'azione, la Commissione sta lanciando l'Apply AI Alliance, un forum che riunisce l'industria, il settore pubblico, il mondo accademico, le parti sociali e la società civile. Un osservatorio sull'IA monitorerà le tendenze dell'IA e ne valuterà l'impatto settoriale. In parallelo, la Commissione ha istituito l'AI Act Service Desk per contribuire a garantire un'attuazione fluida dell'IA Act.

AI in Science Strategy

La Strategia per l'Intelligenza Artificiale nella Scienza posiziona l'UE come un polo per l'innovazione scientifica basata sull'intelligenza artificiale. Al centro di tutto c'è RAISE - Resource for AI Science in Europe, un istituto europeo virtuale che riunisce e coordina le risorse di intelligenza artificiale per lo sviluppo e la sua applicazione in ambito scientifico.​

Le azioni strategiche includono:

- Eccellenza e talento: misure per attrarre talenti scientifici globali e professionisti altamente qualificati a "Scegli l'Europa". Questo include 58 milioni di euro nell'ambito del progetto pilota RAISE per reti di eccellenza e reti di dottorato per formare, trattenere e attrarre i migliori talenti in ambito scientifico e dell'intelligenza artificiale.
- Calcolo: 600 milioni di euro da Horizon Europe per migliorare e ampliare l'accesso alla potenza di calcolo per la scienza. Questo investimento garantirà un accesso dedicato alle Gigafactory di IA per ricercatori e startup dell'UE.
- Finanziamenti per la ricerca: mira a raddoppiare gli investimenti annuali di Horizon Europe nell'IA a oltre 3 miliardi di euro, incluso il raddoppio dei finanziamenti per l'IA nella scienza.
- Dati: supporto agli scienziati per identificare le lacune strategiche nei dati e raccogliere, curare e integrare i set di dati necessari per l'IA nella scienza.

Il Centro comune di ricerca della Commissione contribuisce a entrambe le strategie, producendo valutazioni tecniche, studi settoriali e una nuova relazione sull'impatto dell'IA sulla scienza e sulle pratiche di ricerca.

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Focus
08/10/2025

Il Consiglio decide il riorientamento di Horizon per includere il settore della difesa

I rappresentanti degli Stati membri hanno approvato oggi la posizione del Consiglio su una proposta volta a incentivare gli investimenti legati alla difesa nel bilancio dell’UE per attuare il cosiddetto piano ReArm Europe, un’iniziativa dell’UE volta ad aumentare la spesa per la difesa e a rafforzare le capacità militari dell’UE.

Al fine di agevolare investimenti più rapidi, flessibili e coordinati nella base tecnologica e industriale europea della difesa (EDTIB), la posizione del Consiglio mira a modificare cinque regolamenti UE:

- Digital Europe
- Horizon Europe
- il Fondo Europeo per la Difesa
- Connecting Europe Facility
- la Piattaforma per le Tecnologie Strategiche per l'Europa (STEP)

Gli Stati membri hanno sostanzialmente mantenuto l'impostazione generale della proposta della Commissione per i cinque programmi interessati. Tuttavia, la posizione del Consiglio ha aggiunto l'adeguamento delle norme di ammissibilità per le attività con applicazioni a duplice uso e nel settore della difesa nell'ambito di Horizon Europe, al fine di garantire la coerenza con altri strumenti dell'UE nel settore dell'industria della difesa.

A seguito dell'approvazione odierna del mandato del Consiglio, la presidenza avvierà i negoziati con il Parlamento europeo per raggiungere un accordo entro la fine dell'anno. Questa iniziativa integra il cosiddetto pacchetto omnibus per la prontezza in materia di difesa presentato dalla Commissione nel giugno 2025 e attualmente all'esame del Consiglio. Entrambe le proposte mirano a incentivare gli investimenti nel settore della difesa e a migliorare la prontezza in materia di difesa dell'Europa, come richiesto dal Consiglio europeo nel marzo 2025.

 

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Focus
06/10/2025

La Giornata della Commissione 06/10/2025

Anche la cultura a supporto dell'Ucraiana

L'Unione Europea continua a sostenere i settori culturali e creativi dell'Ucraina con la selezione di quattro nuovi grandi progetti, portando i finanziamenti di Europa Creativa per l'Ucraina a 7 milioni di euro nel 2024-2025. Questi progetti sono ZMINA Resilience, Culture Helps, Culture Horizons e UkrAinian cultural eXchange with the European Union (UAxEU).

Nell'ottobre 2024, la Commissione Europea ha pubblicato un bando speciale nell'ambito di Europa Creativa per sostenere i settori culturali e creativi ucraini con un budget iniziale di 5 milioni di euro. Alla Conferenza sulla ripresa ucraina del luglio 2025, il Commissario Glenn Micallef ha annunciato un'integrazione di 2 milioni di euro nell'ambito dell'approccio Team Europe per il patrimonio culturale in Ucraina, portando il sostegno finanziario totale a 7 milioni di euro.

Attraverso questo finanziamento, l'UE sostiene le organizzazioni culturali e creative ucraine, nonché professionisti e artisti che affrontano le conseguenze attuali e future della guerra, in collaborazione con organizzazioni di altri paesi di Europa Creativa. Il finanziamento sostiene la conservazione del patrimonio culturale e le performance artistiche sia all'interno che all'esterno dell'Ucraina.

Glenn Micallef, Commissario per l'Equità Intergenerazionale, la Gioventù, la Cultura e lo Sport, ha dichiarato: "L'Europa è ferma al fianco dell'Ucraina. La cultura svolge un ruolo fondamentale nel preservare l'unità e nel rafforzare la resilienza, soprattutto in tempo di guerra. L'ho ripetuto più volte: per distruggere una nazione, bisogna prenderne di mira la cultura. Per questo motivo abbiamo aumentato il nostro sostegno finanziario nell'ambito del bando Europa Creativa per i settori culturali e creativi dell'Ucraina. Mi congratulo vivamente con i progetti selezionati nell'ambito del bando 2025, che contribuiranno a rafforzare la resilienza e la ripresa postbellica dei settori culturali e creativi dell'Ucraina".

Conclusi gli accordi di pesca con le isole di Sao Tomé e Principe

L'Unione Europea e São Tomé e Príncipe hanno firmato un nuovo protocollo per proseguire la loro quarantennale partnership in materia di pesca. Il nuovo protocollo quadriennale consentirà alle navi dell'UE di pescare circa 6.500 tonnellate di tonno e altre specie migratorie all'anno nelle acque di São Tomé e Príncipe. Un maggiore sostegno finanziario dell'UE promuoverà inoltre lo sviluppo sostenibile del settore della pesca a São Tomé e Príncipe. Il contributo dell'UE per quattro anni ammonterà a 3,3 milioni di euro, ovvero 825.000 euro all'anno. 500.000 euro saranno destinati ogni anno a sostenere la gestione sostenibile della pesca, le capacità di controllo e sorveglianza, la pesca artigianale e le comunità di pescatori locali di São Tomé e Príncipe.

Oltre ai finanziamenti dell'UE, gli armatori dell'UE pagheranno a São Tomé e Príncipe una tassa di licenza e di cattura di 85 euro per tonnellata di pesce catturato per operare nelle acque del paese. Il nuovo protocollo include disposizioni volte a migliorare le condizioni di lavoro dei pescatori impiegati sulle navi dell'UE, garantendo pratiche di lavoro più sicure ed eque.

Il Commissario per la Pesca e gli Oceani, Costas Kadis, ha dichiarato: "Oggi segna una pietra miliare significativa: abbiamo un nuovo protocollo di attuazione del nostro accordo di partenariato nel settore della pesca con São Tomé e Príncipe. Questo protocollo rafforza il nostro impegno comune per una pesca responsabile e sostenibile e dimostra l'importanza della cooperazione nella preservazione dell'oceano. Insieme garantiamo il futuro delle nostre risorse comuni, sostenendo le comunità e gli ecosistemi locali. La nostra collaborazione definisce un modello di pesca sostenibile che apporta benefici a tutti e promuove la resilienza ecologica ed economica a lungo termine".

Il nuovo protocollo si applicherà provvisoriamente a partire dal 6 ottobre 2025 ed entrerà in vigore non appena sarà completato il processo di ratifica da entrambe le parti. Da parte dell'UE, ciò richiede il consenso del Parlamento europeo.

Il Giappone conclude i negoziati di associazione al programma Horizon Europe

L'UE e il Giappone hanno hanno concluso i negoziati per consentire al Giappone di aderire al programma  a Horizon Europe entro la fine del 2025. Incontrandosi a Kyoto, la Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione Ekaterina Zaharieva e il Ministro di Stato giapponese per la Politica Scientifica e Tecnologica Minoru Kiuchi hanno sottolineato l'importanza di collaborare per affrontare le sfide globali e promuovere la competitività. L'accordo aprirebbe le porte ai ricercatori giapponesi per unirsi ai partner dell'UE a parità di condizioni nel programma di lavoro Horizon Europe 2026/2027, in particolare nell'ambito del Pilastro II, che finanzia progetti su clima, energia, mobilità, digitale, industria, spazio e salute. Inoltre, un nuovo rapporto del gruppo di esperti UE-Giappone sui materiali avanzati evidenzia le esigenze comuni nei settori dell'edilizia, dell'energia, della mobilità, dell'elettronica e della ricerca basata sui dati. Queste priorità guideranno i progetti futuri e il dialogo politico.

La Commissaria Zaharieva ha dichiarato: "Europa e Giappone hanno talento e tecnologia, ma dobbiamo utilizzarli insieme. L'associazione a Horizon Europe renderà tutto questo possibile, offrendo ai nostri ricercatori la possibilità di realizzare innovazioni che le persone vedranno nei loro ospedali, nelle loro bollette energetiche e nelle tecnologie che utilizzano ogni giorno. Questa è cooperazione in azione." 

Il Giappone è un partner strategico dell'UE nei settori della scienza e dell'innovazione da oltre due decenni. I negoziati formali per l'associazione a Horizon Europe sono iniziati a novembre 2024.

In vista dell'Accordo di partenariato strategico con il Marocco

L'Unione Europea e il Regno del Marocco hanno raggiunto un accordo per estendere il trattamento tariffario preferenziale al territorio del Sahara Occidentale. L'accordo si applica provvisoriamente a partire dal 3 ottobre 2025, garantendo continuità e certezza agli operatori commerciali. Garantisce che le prove di origine e l'etichettatura dei prodotti indichino la regione di produzione (Dakhla e Laâyoune).

Questo accordo rafforza il partenariato di lunga data tra l'Unione Europea e il Regno del Marocco. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi si terranno discussioni con il Consiglio dell'UE e il Parlamento europeo, e sarà necessario il loro consenso per la conclusione dell'accordo.

Nel corso degli anni, l'Unione Europea e il Marocco hanno instaurato una profonda amicizia e una solida e articolata cooperazione. Entrambe le parti auspicano di portare questa cooperazione a un livello superiore nei prossimi mesi, concludendo un Accordo di Partenariato Strategico.

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La Giornata UE
03/10/2025

La Giornata della Commissione 03/10/2025

Valencia ad un anno dall'alluvione DANA

 La Commissione europea ha proposto oggi al Parlamento europeo e al Consiglio un aiuto di 945 milioni di euro dal Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) alla Spagna per sostenere la ripresa dalle inondazioni distruttive provocate dalla tempesata DANA nell'ottobre 2024 a Valencia. Inoltre, la Commissione ha approvato la riassegnazione di 645 milioni di euro dai fondi della politica di coesione della Spagna tramite il meccanismo RESTORE, per integrare gli aiuti del FSUE e rafforzare il sostegno europeo agli sforzi di ripresa.

Il sostegno proposto dal FSUE alla Spagna rappresenta il secondo stanziamento più elevato dall'istituzione del Fondo nel 2002 (dopo gli 1,2 miliardi di euro concessi all'Italia in seguito ai terremoti del 2015-2016). Un anticipo di 100 milioni di euro era già stato versato dalla Commissione alla Spagna nell'aprile 2025 per contribuire ad avviare le operazioni di ripresa.

La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: "La devastazione a cui abbiamo assistito quasi un anno fa nella regione di Valencia e in tutta la Spagna ha profondamente toccato l'Europa. Questo disastro climatico ci ha uniti nel dolore e nella solidarietà. Ho incontrato i rappresentanti delle famiglie che hanno perso i propri cari nelle inondazioni del DANA e ho condiviso il loro dolore. Oggi stiamo impegnando quasi 1,6 miliardi di euro dai fondi europei per sostenere il fondamentale lavoro di recupero, riparazione e ricostruzione. Questo impegno riflette la nostra determinazione ad aiutare gli Stati membri a sviluppare una maggiore resilienza e a resistere alle crisi future. Nei momenti di difficoltà, l'Europa trova la sua vera forza nell'unità".

Il DANA – acronimo spagnolo per "depressione isolata ad alta quota" – dell'ottobre 2024 ha colpito la regione di Valencia con incessanti forti piogge, provocando gravi inondazioni che hanno tragicamente ucciso oltre 230 persone e causato ingenti danni ad abitazioni, scuole, ospedali, reti di trasporto e aziende.

I territori d'oltremare francesi colpiti dal ciclone

La Commissione europea propone un sostegno finanziario di 110,8 milioni di euro a titolo del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per assistere le regioni ultraperiferiche francesi di Mayotte e La Réunion nella ripresa e nella ricostruzione dopo i cicloni che le hanno colpite rispettivamente nel dicembre 2024 e nel febbraio 2025. Il pacchetto di aiuti è composto da 89,6 milioni di euro per Mayotte e 21,2 milioni di euro per La Réunion. Nel dicembre 2024, la regione ultraperiferica francese di Mayotte è stata colpita dal ciclone "Chido", mentre il ciclone Garance ha colpito La Réunion nel febbraio 2025. Questi cicloni hanno causato diverse vittime, interrotto le reti elettriche e idriche e distrutto gran parte delle infrastrutture su queste isole.

Il Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme, Raffaele Fitto, ha dichiarato: "L'UE è al fianco dei nostri cittadini nelle regioni ultraperiferiche e conferma il suo pieno impegno nel sostenerli nella ripresa e nella ricostruzione dopo queste tragiche catastrofi naturali. Siamo determinati ad aiutare le popolazioni di Mayotte e La Réunion in questo momento difficile e a continuare a promuovere il loro sviluppo economico e sociale".

Le due regioni hanno già ricevuto un prefinanziamento di 24 milioni di euro per Mayotte e di 5 milioni di euro per La Réunion. Una volta che la proposta della Commissione sarà stata approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la Commissione finalizzerà le rispettive decisioni di concessione dell'assistenza. Il saldo residuo dell'aiuto finanziario potrà essere versato in un'unica rata.

Ce la farà l'Europa a eliminare gli odiati PFAS?

La Commissione Europea ha adottato nuove misure che limitano l'uso di PFAS (sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche) nelle schiume antincendio ai sensi del Regolamento REACH, la legislazione dell'UE sulle sostanze chimiche. Si tratta di una misura importante che protegge le persone e l'ambiente dai rischi posti dai PFAS.

La restrizione segna un passo importante verso l'obiettivo della Commissione di ridurre al minimo le emissioni di PFAS. Le schiume antincendio sono state una delle principali fonti di inquinamento nell'UE. Senza questa restrizione, circa 470 tonnellate di questo tipo di sostanze chimiche continuerebbero a essere immesse nell'ambiente ogni anno, contaminando il suolo e le acque. Inoltre, i vigili del fuoco continuerebbero a essere esposti ai PFAS presenti nelle schiume utilizzate.

Siena tra le città Capitali Verdi Europee nel 2027

Sono stati annunciati i vincitori degli European Green Cities Awards 2027. Heilbronn (Germania) sarà la Capitale Verde Europea nel 2027. Il premio European Green Leaf, riservato alle città più piccole, è stato assegnato ad Assen (Paesi Bassi) e Siena (Italia).

La giuria di esperti ha incoronato Heilbronn Capitale Verde Europea 2026 per aver ottenuto il massimo punteggio in termini di qualità dell'aria, acqua, rumore, adattamento ai cambiamenti climatici ed economia circolare. La giuria è rimasta inoltre colpita dagli ambiziosi obiettivi della città per il 2035, nonché dalle collaborazioni regionali che Heilbronn ha instaurato per migliorare ulteriormente la qualità dell'aria e la riduzione del rumore.

Entrambi i vincitori del premio Green Leaf, Assen e Siena, hanno impressionato la giuria con i loro approcci unici nel coinvolgere le loro comunità nella transizione verde. Assen è stata elogiata per il forte impegno verso la circolarità e la mitigazione dei cambiamenti climatici, nonché per le innovative politiche di gestione dei rifiuti. La giuria ha inoltre riconosciuto le significative riduzioni di CO₂ ottenute attraverso la ristrutturazione degli edifici. La giuria ha elogiato Siena per le sue aree verdi e l'uso sostenibile del territorio, nonché per l'efficacia dei sistemi di gestione dei rifiuti. La giuria ha riconosciuto che la città ha raggiunto un impressionante tasso di riciclo dei rifiuti urbani del 61,4% e ha ridotto il conferimento in discarica a solo l'1%.

I vincitori riceveranno un finanziamento per un ulteriore supporto nei loro sforzi ambientali: un premio di 600.000 euro per la Capitale Verde Heilbronn e di 200.000 euro ciascuno per le città Green Leaf di Assen e Siena.

Quest'anno, 20 città hanno gareggiato per i premi. Una giuria internazionale composta da sette esperti indipendenti di sostenibilità urbana ha valutato ogni candidatura e selezionato sette città finaliste.

La Commissaria per l'Ambiente, la Resilienza Idrica e un'Economia Circolare Competitiva, Jessika Roswall, ha dichiarato: "Ogni anno, il premio Capitale Verde Europea e il premio Foglia Verde Europea premiano le città che si impegnano a essere all'avanguardia nella sostenibilità urbana e ambientale. Città che, in parole povere, danno il buon esempio. Sono lieta di congratularmi con Heilbronn, Assen e Siena per aver ricevuto questi titoli per l'anno 2027. Si tratta di un riconoscimento e di una responsabilità: siete i nostri nuovi ambasciatori della transizione verde".

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La Giornata UE
02/10/2025

La Giornata della Commissione 02/10/2025

Nuove regole semplificate la governance europea

La Commissione europea ha adottato una proposta per modificare alcune norme di governance economica dell'UE. Le modifiche mirano a garantirne la coerenza con l'esito della riforma globale intrapresa nell'aprile 2024, riducendo al contempo gli oneri amministrativi e di rendicontazione e semplificando le modalità di finanziamento per assistere gli Stati membri non appartenenti all'area dell'euro che si trovano in difficoltà di bilancia dei pagamenti.

Queste proposte semplificheranno il diritto dell'UE, elimineranno gli obblighi amministrativi ridondanti e renderanno più efficiente l'assistenza finanziaria. Il pacchetto di semplificazione andrà direttamente a beneficio delle amministrazioni nazionali, alleggerendo il loro carico di lavoro amministrativo e facilitando l'attuazione del diritto dell'UE, consentendo loro di concentrare le risorse su altri compiti.

Valdis Dombrovskis, Commissario per l'Economia e la Produttività; Attuazione e Semplificazione, ha dichiarato: "Questa iniziativa riflette l'impegno costante della Commissione nell'affrontare la burocrazia, aumentare l'efficienza ed eliminare gli obblighi di rendicontazione superflui, sostenendo al contempo la competitività e la crescita economica in tutta l'Unione europea. Eliminando gli obblighi obsoleti e riducendo la complessità amministrativa, l'UE può aiutare gli Stati membri a concentrare le risorse dove sono più necessarie: per garantire finanze pubbliche sane, promuovere la crescita e garantire la stabilità finanziaria".

 

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La Giornata UE
01/10/2025

La Giornata della Commissione 01/10/2025

Una nuova tranche del prestito all'Ucraiana

La Commissione europea ha erogato la nona tranche del suo prestito eccezionale di Assistenza Macrofinanziaria (AMF) all'Ucraina, per un valore di 4 miliardi di euro, rafforzando ulteriormente il ruolo dell'UE come principale donatore dall'inizio della guerra della Russia contro l'Ucraina, con un sostegno complessivo di quasi 178 miliardi di euro.

L'AMF ammonta in totale a 18,1 miliardi di euro e rappresenta il contributo dell'UE all'iniziativa di prestiti per l'accelerazione delle entrate straordinarie (ERA) guidata dal G7, che mira complessivamente a fornire circa 45 miliardi di euro di sostegno finanziario all'Ucraina. Con questo pagamento, il sostegno totale della Commissione all'Ucraina nell'ambito di questo AMF raggiunge i 14 miliardi di euro dall'inizio del 2025.

Questo significativo esborso riafferma l'impegno dell'UE a sostenere l'Ucraina e fa seguito al recente annuncio della Presidente Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, di un anticipo di 6 miliardi di euro del contributo dell'UE all'iniziativa di prestiti ERA. Questo annuncio è in linea con l'appello dei leader europei, in occasione del Consiglio europeo straordinario di marzo, ad anticipare i finanziamenti all'Ucraina. Il processo è ora in corso, con questo stanziamento di 4 miliardi di euro che comprende un anticipo iniziale di 3 miliardi di euro, in aggiunta al miliardo di euro già previsto per questo periodo. Questo sostegno aiuterà l'Ucraina a soddisfare il suo crescente fabbisogno finanziario, anche nel settore della difesa. Nello specifico, 2 miliardi di euro dell'erogazione odierna saranno destinati ai droni, in linea con un accordo reciproco tra l'UE e l'Ucraina.

I prestiti ERA dei partner del G7 e il prestito AMF dell'UE vengono rimborsati utilizzando i proventi derivanti da beni statali russi immobilizzati e detenuti nell'UE.

Intercettato un traffico consistente di merci contraffatte

Le autorità doganali e di vigilanza del mercato dell'UE hanno intercettato 112 milioni di merci contraffatte per un valore di 3,8 miliardi di euro nel 2024, il secondo volume più alto mai registrato, secondo un rapporto della Commissione europea e dell'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale. Nonostante il calo del volume complessivo rispetto al picco del 2023 (152 milioni), il valore è aumentato a causa delle sigarette elettroniche e dei dispositivi per lo svapo, nonché di articoli più costosi come software e beni di lusso. Il rapporto avverte che la crescita dell'e-commerce e i cambiamenti geopolitici mettono a dura prova i sistemi di controllo, sottolineando la necessità di controlli doganali rafforzati e di verifiche più rigorose della proprietà intellettuale per tutelare i consumatori e le industrie dell'UE dalle violazioni della proprietà intellettuale.

La riforma doganale, presentata dalla Commissione nel 2023, svolgerà un ruolo chiave nell'affrontare le sfide attuali introducendo un hub di dati doganali basato sui dati e sull'intelligenza artificiale per tracciare le catene di approvvigionamento in tempo reale e identificare le spedizioni ad alto rischio.

Sostenibilità, inclusione ed estetica nel Premio New European Bauhaus

La Commissione Europea ha annunciato i 22 vincitori dei Premi New European Bauhaus (NEB) 2025. Per il quinto anno consecutivo, i premi NEB premiano progetti e iniziative eccezionali che coniugano sostenibilità, inclusione ed estetica, dimostrando come la vita delle persone e delle comunità possa essere arricchita unendo cultura e tecnologia, innovazione e design. L'urgente necessità di alloggi più accessibili e sostenibili è stata inoltre riconosciuta con un premio speciale.

Inoltre, per la prima volta quest'anno, 20 piccoli comuni hanno ricevuto il premio NEB Boost for Small Municipalities. Questo sottolinea il ruolo di queste comunità nel plasmare un futuro più sostenibile, inclusivo e bello. Questa nuova iniziativa è supportata da un progetto pilota del Parlamento Europeo.

I premi sono stati assegnati durante una cerimonia il 30 settembre, durante la quale la Commissione ha anche lanciato un concorso di design per studenti per il trofeo ufficiale dei Premi NEB 2026, invitando i giovani talenti a proporre un oggetto simbolico che incarni sostenibilità, bellezza e solidarietà. Gli studenti possono presentare domanda entro il 31 gennaio 2026.

La Presidente Ursula von der Leyen ha dichiarato: "Ogni anno rimango colpita dalla creatività di questo concorso. E sono davvero soddisfatta del premio speciale per l'edilizia abitativa di quest'anno. Ci aiuterà a pensare a soluzioni alla crisi abitativa in modo nuovo. Ed è fonte di ispirazione per il nostro lavoro su un Piano Europeo per l'Edilizia Abitativa. Il nostro obiettivo è rendere gli alloggi più accessibili, sostenibili e di migliore qualità. Questi sono anche gli obiettivi del Nuovo Bauhaus Europeo. Una casa non è fatta solo di muri e tetto. È sicurezza e appartenenza".

Borse di studio per i ricercatori che scelgono l'Europa per la loro carriera

La Commissione europea lancia "Scegli l'Europa per la scienza - Azioni Marie Skłodowska-Curie", con un budget indicativo di 22,5 milioni di euro, offrendo opportunità e supporto in Europa ai talenti di tutto il mondo. Questa iniziativa pilota fa parte del piano "Scegli l'Europa: fai progredire la tua carriera di ricercatore nell'UE" da 500 milioni di euro per il periodo 2025-2027.

Le organizzazioni che richiedono finanziamenti tramite "Scegli l'Europa per la scienza" non solo ospiteranno ricercatori post-dottorato, ma offriranno loro anche prospettive professionali a lungo termine. Fin dalla loro creazione nel 1996, le Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) sono state il programma distintivo dell'Unione per la formazione dottorale e post-dottorato. "Scegli l'Europa per la scienza" è stato lanciato formalmente dalla Presidente Ursula von der Leyen alla Sorbona nel maggio di quest'anno.

La Presidente von der Leyen ha dichiarato: "Sono convinta che la scienza rimanga il motore del progresso e della crescita per le nostre società. Ecco perché l'Europa sceglierà sempre la scienza. Ed è per questo che vogliamo che i migliori e i più brillanti scelgano l'Europa". Il programma sostiene almeno tre ricercatori post-dottorato per progetto per un massimo di cinque anni, con l'MSCA che fornisce finanziamenti per i primi due o tre anni e le istituzioni ospitanti che proseguono l'assunzione per i restanti due anni.

 

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La Giornata UE
30/09/2025

Sostegno strategico alle startup

Il Consiglio ha approvato le conclusioni sull'importanza della ricerca e dell'innovazione per la strategia dell'UE per le startup e le scaleup. Queste conclusioni forniscono orientamenti per la creazione di un ecosistema solido e dinamico in cui gli istituti di istruzione superiore e di ricerca possano sostenere la creazione e la crescita di nuove imprese, valorizzare i risultati della loro ricerca e attrarre e trattenere talenti. A tal fine, le conclusioni auspicano un contesto normativo e finanziario favorevole per stimolare le imprese innovative.

Le conclusioni accolgono con favore la strategia dell'UE per le startup e le scaleup, definendola un passo fondamentale per rafforzare la competitività e l'innovazione europee. Sottolineano l'urgente necessità di un'azione coraggiosa per colmare il divario di innovazione con i concorrenti globali, salvaguardando al contempo il benessere, la sicurezza economica e l'autonomia strategica e preservando un'economia aperta.

Tuttavia, gli ecosistemi dell'innovazione sono complessi e richiedono la collaborazione lungo tutta la catena del valore e un feedback efficace tra innovatori e ricerca. La Commissione, in collaborazione con gli Stati membri, è incoraggiata ad agire in settori quali l'elaborazione di definizioni giuridiche per startup, scaleup, mid-cap, imprese innovative e imprese in difficoltà, nonché la riduzione degli oneri amministrativi ed economici a carico di queste imprese.

Le conclusioni ricordano che un finanziamento prevedibile e coerente nei programmi di ricerca e innovazione è di fondamentale importanza per il successo e lo sviluppo di startup e scaleup.

In questo contesto, gli istituti di istruzione superiore e le organizzazioni che svolgono attività di ricerca svolgono un ruolo essenziale nel trattenere e attrarre talenti e valorizzare l'innovazione attraverso spin-off accademici e startup. Le conclusioni incoraggiano le università e gli altri centri di ricerca a rafforzare le loro attività di imprenditorialità e valorizzazione.

Gli aiuti di Stato possono sostenere questi sforzi, ma il quadro normativo attuale li rende difficili per gli istituti di istruzione superiore. Le conclusioni invitano pertanto la Commissione a proporre soluzioni nell'ambito del quadro legislativo vigente e a fornire orientamenti sull'attuazione delle attuali norme in materia di aiuti di Stato relative agli istituti di istruzione superiore e alle organizzazioni che svolgono attività di ricerca.

Le conclusioni del Consiglio accolgono con favore l'attenzione rivolta al talento e alle competenze nella strategia per startup e scaleup e incoraggiano la promozione delle competenze imprenditoriali tra studenti e personale accademico, nonché tra i team amministrativi degli istituti di ricerca.Lo scambio di esperienze, le reti transfrontaliere e i programmi europei come Erasmus+, il Consiglio europeo della ricerca, le azioni Marie Skłodowska-Curie, EURAXESS e la nuova iniziativa "Choose Europe" possono contribuire ad attrarre, promuovere e trattenere i talenti in Europa.

Per facilitare l'accesso di aziende e imprese alle infrastrutture, la "Carta di accesso per gli utenti industriali" potrebbe rappresentare uno strumento prezioso, secondo le conclusioni adottate oggi. Un altro passo avanti positivo sarebbe una maggiore cooperazione tra iniziative esistenti, come l'Alleanza delle Università Europee, Rise Europe, Startup Europe e l'Alleanza delle Nazioni Europee per le Startup (ESNA), per creare o rafforzare hub per startup e scaleup. Collegare questi hub attraverso le tecnologie digitali e applicare i principi FAIR sui dati potrebbe facilitare ulteriormente l'accesso ai finanziamenti, migliorare la gestione della proprietà intellettuale e promuovere l'accesso al mercato globale.

Le conclusioni auspicano un migliore utilizzo dei programmi e degli strumenti esistenti a livello europeo, nazionale e regionale per colmare il prima possibile il divario finanziario per le scaleup. Infine, sottolineano la necessità di un'efficace attuazione della strategia, con chiari indicatori chiave di prestazione (KPI), una migliore pianificazione e il massimo impegno per ridurre gli oneri di rendicontazione.

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Focus
30/09/2025

La Giornata della Commissione 30/09/2025

Iniziativa per promuovere l'alfabetizzazione finanziaria dei cittadini

La Commissione europea ha annunciato due importanti iniziative per promuovere l'Unione del risparmio e degli investimenti e offrire vantaggi tangibili a tutti i cittadini dell'UE. Il pacchetto completo si concentra sul miglioramento dell'alfabetizzazione finanziaria per tutti e in tutte le fasi della vita e introduce un modello per i conti di risparmio e investimento (SIA), uno strumento volto a rendere gli investimenti più semplici e accessibili a tutti.

La Strategia per l'Alfabetizzazione Finanziaria mira ad aiutare i cittadini a prendere decisioni finanziarie consapevoli, migliorando in ultima analisi il loro benessere, la loro sicurezza finanziaria e la loro indipendenza. Con la giusta combinazione di conoscenze e competenze finanziarie, i cittadini possono gestire meglio il loro budget, evitare truffe e frodi, risparmiare in modo più efficiente e sentirsi meglio attrezzati per investire per il loro futuro. I livelli di alfabetizzazione finanziaria rimangono bassi nell'UE: meno di un quinto dei cittadini dell'UE ha un livello elevato di alfabetizzazione finanziaria (Eurobarometro 2023), con differenze significative tra gli Stati membri. La Strategia include quindi misure per migliorare la consapevolezza finanziaria di tutti i cittadini e sostenere gli sforzi degli Stati membri per migliorare l'alfabetizzazione finanziaria.

Un elemento cruciale per garantire l'indipendenza finanziaria è la possibilità per i cittadini di gestire meglio i risparmi e accumulare ricchezza nel tempo, anche investendo nei mercati dei capitali. I cittadini dell'UE hanno uno dei tassi di risparmio più elevati al mondo, eppure spesso non sfruttano al meglio i propri risparmi. La strategia per l'alfabetizzazione finanziaria sensibilizzerà i cittadini su come pianificare e utilizzare al meglio i propri risparmi e su come comprendere i rischi e le opportunità di investimento.

Oltre alla conoscenza, i cittadini hanno anche bisogno di opportunità di investimento semplici e accessibili. Per rispondere a questa esigenza, il pacchetto odierno include anche un modello per i conti di risparmio e investimento (SIA), sotto forma di raccomandazione della Commissione agli Stati membri. I SIA sono conti forniti da fornitori di servizi finanziari autorizzati, anche online, che consentono agli investitori al dettaglio di investire in strumenti dei mercati dei capitali. Questi conti spesso prevedono incentivi fiscali e procedure fiscali semplificate, il che li rende un'opzione interessante per i cittadini. I SIA promuoveranno una cultura degli investimenti più solida tra i cittadini dell'UE e trasformeranno il loro modo di interagire con i mercati dei capitali. Le SIA possono consentire ai cittadini di ottenere rendimenti più elevati sui propri risparmi rispetto alla loro conservazione in depositi bancari, mantenendo al contempo il pieno controllo sui prodotti finanziari o sui settori economici in cui scelgono di investire. Sebbene gli investimenti comportino dei rischi, questi possono essere gestiti attraverso la diversificazione e un approccio di investimento a lungo termine.

Investendo parte dei propri risparmi in investimenti più produttivi, i cittadini possono anche facilitare il finanziamento delle imprese, stimolando la crescita economica e la creazione di posti di lavoro in tutta Europa, in linea con gli obiettivi dell'Unione del Risparmio e degli Investimenti. Investire nell'economia europea consente loro di contribuire e beneficiare dell'agenda dell'UE per la competitività.

In alcuni paesi dell'UE, le SIA sono già state istituite, sebbene le caratteristiche specifiche di queste iniziative possano variare in modo significativo. Oggi la Commissione raccomanda agli Stati membri di introdurre le SIA laddove non esistono ancora e di migliorare i quadri normativi esistenti integrando le migliori pratiche provenienti da tutta Europa e dal mondo.

Rapporto sullo stato di salute degli oceani. L'Europa suona l'allarme

Nel nostro tempo ogni parte dell'oceano è minacciata dai cambiamenti climatici, dalla perdita di biodiversità e dall'inquinamento, secondoquanto emerge dal i nono rapporto sullo stato dell'oceano, pubblicato oggi dal Servizio di Monitoraggio dell'Ambiente Marino di Copernicus, il sistema di osservazione della Terra dell'UE.I risultati mostrano che il riscaldamento degli oceani sta accelerando, che i punti critici della biodiversità marina sono a rischio crescente e che l'acidificazione sta avanzando rapidamente. L'inquinamento da plastica colpisce ora tutti i bacini oceanici, mentre le specie in via di estinzione e le barriere coralline affrontano minacce critiche.

Andrius Kubilius, Commissario per la Difesa e lo Spazio, ha dichiarato: "In qualità di proprietaria di Copernicus, il sistema di osservazione della Terra, l'Unione è in grado di monitorare lo stato dell'ambiente terrestre e dei suoi sottosistemi. L'infrastruttura e i servizi di Copernicus costituiscono una capacità di livello mondiale che consente all'Unione di svolgere un ruolo di primo piano nell'osservazione e nella previsione di diversi parametri relativi allo stato degli oceani".

Costas Kadis, Commissario per la Pesca e gli Oceani, ha dichiarato: "Le conclusioni del Rapporto sullo Stato degli Oceani rivelano una diagnosi difficile ma essenziale per i nostri oceani. Confermano che la triplice crisi planetaria non è una minaccia futura, ma una realtà presente nei nostri bacini. Ciò significa anche che abbiamo adottato i primi provvedimenti necessari, poiché i dati sono alla base di un'azione efficace".

Fare ricerca e innovazione con i paesi dell'America latina

 L'Unione Europea e la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) hanno adottato una dichiarazione ministeriale e una nuova agenda di cooperazione per rafforzare il loro partenariato in materia di ricerca e innovazione. Co-presieduta dalla Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione, Ekaterina Zaharieva, questa è stata la prima riunione ministeriale UE-CELAC "Ricerca e Innovazione". Gli accordi raggiunti oggi hanno delineato priorità condivise, azioni concrete e una governance mirata a guidare la cooperazione biregionale negli anni a venire. Tra le azioni immediate figurano l'avvio di gruppi di lavoro dedicati incentrati su salute, cambiamenti climatici, sostenibilità ambientale e transizione energetica, nonché sull'intelligenza artificiale nella scienza. Con questi accordi, entrambe le regioni si impegnano a condividere priorità in materia di salute, cambiamenti climatici, sostenibilità, transizione energetica, trasformazione digitale e tecnologie avanzate, promuovendo al contempo la scienza aperta e la mobilità dei ricercatori.

La Commissaria Zaharieva ha dichiarato: "Entrambe le sponde dell'Atlantico si trovano ad affrontare sfide simili in materia di clima, salute e tecnologie digitali. Grazie ai dettagli e alla chiara tabella di marcia concordati oggi, sosterremo i nostri scienziati e ricercatori e trasformeremo questa partnership in risultati concreti per i nostri cittadini e le nostre economie".

I ministri dell'UE e della CELAC si incontreranno ogni due anni per valutare i progressi, concordare nuove priorità e fornire una direzione strategica per la cooperazione biregionale.

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Argomento
La Giornata UE
25/09/2025

Il nuovo ruolo di Europol nell'Europa che si difende

E' stato formalizzato l'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio per rafforzare il ruolo di Europol e la cooperazione interagenzia nella lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani. La porposta di regolamento è stata presentata dalla Commissione nel novembre 2023. La lotta contro il traffico di migranti è una priorità della Commissione, come ha chiarito la Presidente von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 2025. Ha sottolineato che devono essere gli europei a decidere chi arriva in Europa e in quali circostanze, non i trafficanti.

Europol svolge un ruolo fondamentale nel supportare le autorità giudiziarie e di contrasto degli Stati membri nei loro sforzi per smantellare i modelli di business dei trafficanti e smantellare le reti criminali transnazionali. Le nuove norme consentiranno a Europol di supportare meglio le autorità di contrasto nazionali, con un Centro europeo contro il traffico di migranti rafforzato, una migliore condivisione delle informazioni e risorse finanziarie e umane aggiuntive. Il Centro contro il traffico di migranti avrà una vera dimensione europea. Includerà rappresentanti di Eurojust e Frontex e beneficerà del supporto di altri organi e agenzie competenti dell'UE. Ciò aumenterà la cooperazione interagenzia e intensificherà il supporto strategico, operativo e tecnico agli Stati membri.

Sarà inoltre migliorata la condivisione delle informazioni tra Europol e gli Stati membri, compresi gli ufficiali di collegamento degli Stati membri nei paesi terzi. Le nuove norme introducono inoltre nuove responsabilità per gli Stati membri nella condivisione delle informazioni con Europol e altri Stati membri che partecipano a una task force operativa. Saranno inoltre aumentate le capacità dell'Agenzia di elaborare dati biometrici, anche attraverso finanziamenti aggiuntivi.

La capacità operativa di Europol sarà potenziata con risorse finanziarie aggiuntive (50 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro per potenziare le capacità biometriche di Europol) e 50 unità di personale aggiuntive.

La porposta di regolamento deve ora essere formalmente adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'UE. In seguito, il consiglio di amministrazione di Europol procederà con l'adozione delle  norme di attuazione per definire l'ambito di attività del Centro europeo contro il traffico di migranti.

Contesto

Nel discorso sullo stato dell'Unione del 2025, la Presidente von der Leyen ha annunciato nuove iniziative per intensificare la lotta contro i trafficanti, tra cui "un nuovo regime sanzionatorio per congelare i loro beni, limitare la loro libertà di movimento e privarli dei loro profitti". La nuova strategia europea per la sicurezza interna, ProtectEU, presentata ad aprile 2025, contiene l'indicazione di un'ambiziosa revisione del mandato di Europol, in stretta consultazione con gli Stati membri. L'obiettivo è rafforzare ulteriormente il ruolo di Europol nelle indagini su casi transfrontalieri, su larga scala e complessi che rappresentano una grave minaccia per la sicurezza interna dell'Unione, collaborando più strettamente con le altre agenzie dell'UE e rafforzando ulteriormente il supporto agli Stati membri.

La proposta di regolamento sul rafforzamento del ruolo di Europol nella lotta al traffico di migranti e alla tratta di esseri umani è stata presentata nel novembre 2023, insieme a una proposta di direttiva volta a stabilire norme minime per prevenire e contrastare il favoreggiamento dell'ingresso, del transito e del soggiorno illegali nell'Unione, attualmente in fase di negoziazione con il Parlamento europeo e il Consiglio. Nel novembre 2023 la Commissione ha inoltre lanciato l'Alleanza globale per contrastare il traffico di migranti, per intensificare la cooperazione con i partner internazionali e smantellare il modello di business dei trafficanti.

 

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Focus
25/09/2025

La Giornata della Commissione 25/09/2025

La Commissione incalza gli Stati membri inadempienti

La Commissione europea sta adottando misure nei confronti di diversi Stati membri dell'UE a causa del mancato recepimento di alcune direttive UE nei rispettivi ordinamenti nazionali. Il termine per il recepimento di queste direttive è scaduto di recente. La Commissione invia pertanto una lettera di costituzione in mora a questi Stati membri, concedendo loro due mesi di tempo per rispondere e completare il recepimento delle direttive. In caso di mancato recepimento, la Commissione potrà passare alla fase successiva ed emettere un parere motivato. Gli Stati membri in questione non hanno recepito integralmente quattro direttive relative alla stabilità finanziaria, agli affari interni e alla salute. La Commissione li esorta ad adottare misure immediate per allineare le loro legislazioni ai requisiti UE.

Aperto il secondo bando per progetti nel settore delle materie prime critiche

Stéphane Séjourné, Vicepresidente Esecutivo per la Prosperità e la Strategia Industriale, ha annunciato l'apertura del secondo bando per progetti strategici sull'approvvigionamento  di materie prime critiche per l'industria europea. L'annuncio è stato dato da Kiruna, in Svezia, e si basa sul successo del primo bando, che ha selezionato 60 progetti strategici. La scadenza per la presentazione delle candidature è il 15 gennaio 2026, ore 12:00 (mezzogiorno) CET. Il 9 ottobre si terrà una sessione informativa online. Ulteriori informazioni sui progetti strategici sono disponibili sul sito web del Critical Raw Materials Act.

I progetti strategici contribuiscono all'attuazione del Critical Raw Materials Act, garantendo materie prime critiche per le transizioni verde e digitale. Stimolano la produzione interna, diversificano l'approvvigionamento e approfondiscono partnership reciprocamente vantaggiose. Per essere ammessi, i progetti devono migliorare significativamente la sicurezza dell'approvvigionamento, essere tecnicamente fattibili e garantire un'implementazione sostenibile. i progetti selezionati beneficiano di autorizzazioni più rapide e di un accesso agevolato ai finanziamenti. La Commissione collabora a stretto contatto con gli Stati membri e le istituzioni finanziarie per concretizzare questi vantaggi.

Il Vicepresidente esecutivo Séjourné ha dichiarato: "Con la nostra prima ondata di progetti strategici, l'UE ha dimostrato il potenziale di potenziare l'estrazione, la raffinazione, la lavorazione e il riciclaggio nazionali all'interno dell'UE e di cooperare con i paesi partner per ridurre le dipendenze, rafforzare la sicurezza economica e diversificare l'approvvigionamento. Si tratta di un altro passo fondamentale verso la sovranità europea. Invito ora i promotori di progetti a presentare più progetti per tutte le 17 materie prime strategiche."

Le nuove etichette green per consumatori più attenti e consapevoli

La Commissione europea ha presentato una nuova informativa e un'etichetta valide a livello UE per i prodotti venduti sul mercato UE. Queste nuove etichette aiuteranno le aziende a informare meglio i consumatori sui loro diritti e a introdurre un'etichettatura uniforme dei prodotti. Consentiranno ai consumatori di fare scelte consapevoli a favore di prodotti più durevoli, stimoleranno la domanda di soluzioni circolari e, in ultima analisi, svolgeranno un ruolo chiave nel progresso dell'economia circolare. L'informativa e l'etichetta sono misure di attuazione della Direttiva sulla responsabilizzazione dei consumatori per la transizione verde, che sarà applicabile a partire dal prossimo anno.

L'informativa obbligatoria è concepita per spiegare i diritti di garanzia legale dei consumatori e per fornire indicazioni pratiche per gestire i prodotti non conformi. Deve essere esposta chiaramente in tutti i punti vendita al dettaglio dell'UE, sia online che offline. Inoltre, viene introdotta una nuova etichetta di prodotto per le aziende che offrono volontariamente una garanzia di durata oltre il periodo standard di due anni, che copre l'intero prodotto senza costi aggiuntivi per il consumatore.

I consumatori europei hanno diritto a una garanzia legale minima di due anni sui prodotti, in linea con la normativa UE a tutela dei consumatori. Questa garanzia impone ai venditori di fornire, gratuitamente, una riparazione o una sostituzione se, ad esempio, un prodotto non funziona come previsto. In determinate circostanze, i consumatori possono anche avere diritto a una riduzione del prezzo o a un rimborso completo.

Gli Stati membri devono recepire la Direttiva nel diritto nazionale entro il 27 marzo 2026. Una volta che la Direttiva sarà applicabile, a partire dal 27 settembre 2026, i consumatori di tutta l'UE inizieranno a vedere l'avviso e l'etichetta nella pratica.

UE e BEI in supporto all'Autorità Monetaria Palestinese

La Commissione Europea e la BEI hanno annunciato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York la firma di un finanziamento di 400 milioni di euro con l'Autorità Monetaria Palestinese (PMA) per sostenere la ripresa economica e la resilienza del settore privato palestinese. Dubravka Šuica, Commissaria per il Mediterraneo, ha dichiarato: "Questo significativo finanziamento della BEI di 400 milioni di euro, garantito dalla Commissione Europea, rappresenta il nostro impegno costante per un'economia, una società e uno Stato palestinese resilienti. Nell'ambito del nostro Programma Pluriennale e Globale per la Ripresa e la Resilienza Palestinese, questa iniziativa migliorerà l'accesso a finanziamenti accessibili per le imprese locali, contribuendo direttamente alla stabilità economica e alla creazione di posti di lavoro".

L'iniziativa mira a promuovere la stabilità e la crescita inclusiva fornendo risorse finanziarie a lungo termine e accessibili alle imprese che sono state significativamente colpite dal conflitto in corso. Il finanziamento della BEI sarà erogato tramite banche partner locali e istituti di microfinanza, consentendo loro di offrire prestiti a condizioni favorevoli alle imprese idonee.

Aiuti umanitari alla Palestina

La Commissione Europea ha stanziato ulteriori 50 milioni di euro in aiuti umanitari per rispondere alla catastrofica situazione umanitaria a Gaza e per far fronte alle crescenti esigenze umanitarie in Cisgiordania. Questo porta il totale degli aiuti umanitari di emergenza dell'UE a Gaza e in Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est, nel 2025 a 220 milioni di euro e a oltre 550 milioni di euro dal 2023.

I finanziamenti aggiuntivi dell'UE aiuteranno i suoi partner umanitari sul campo a fornire assistenza salvavita sia a Gaza che in Cisgiordania. L'accesso sicuro e senza ostacoli agli operatori umanitari è fondamentale in tutta Gaza e i civili devono essere protetti ovunque si trovino. La Commissaria per la Preparazione e la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib, ha dichiarato: "La carestia è ormai una realtà a Gaza e la situazione umanitaria è intollerabile. L'Unione Europea sta intensificando la sua risposta con ulteriori 50 milioni di euro di aiuti di emergenza. Ma i finanziamenti da soli non bastano: i civili devono essere protetti, l'accesso umanitario deve essere garantito e il diritto internazionale umanitario deve essere rispettato da tutte le parti. L'UE continuerà a collaborare con i suoi partner per sollecitare il rispetto di questi obblighi e una soluzione politica che ponga fine alle sofferenze".

Dall'ottobre 2023, l'UE ha inoltre organizzato 77 voli di ponte aereo umanitario e ha spedito 5.037 tonnellate di aiuti umanitari, tra cui medicinali, forniture mediche, alloggi, acqua e servizi igienico-sanitari e materiale didattico per conto dei partner umanitari, degli Stati membri dell'UE e dalle scorte dell'UE stessa. Dal 2024, il meccanismo di protezione civile dell'UE ha inoltre coordinato le evacuazioni mediche di 306 pazienti in tutta Europa.

La carestia in Yemen

La Commissione Europea ha deciso un nuovo stanziamento di 40 milioni di euro in aiuti umanitari per affrontare la crisi in rapido peggioramento dello Yemen e contribuire a scongiurare la carestia. Questo porta il sostegno umanitario totale dell'UE per lo Yemen a 120 milioni di euro nel 2025 e a quasi 1 miliardo di euro dal 2015. Anni di guerra, collasso economico e shock climatici hanno lasciato oltre metà della popolazione yemenita in una situazione di grave insicurezza alimentare. Oltre 19,5 milioni di persone necessitano di assistenza umanitaria e 17,1 milioni affrontano livelli di insicurezza alimentare critici. Quasi 2 milioni di bambini sono malnutriti, di cui mezzo milione in gravi condizioni. Il sistema sanitario è prossimo al collasso, con epidemie in continua diffusione a causa della chiusura delle strutture per mancanza di fondi.

La Commissaria per la Preparazione e la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib, ha dichiarato: "Dietro i desolanti dati umanitari ci sono milioni di persone in Yemen le cui vite sono in pericolo. Le famiglie non possono sfamare i propri figli, gli ospedali stanno chiudendo i battenti e si stanno diffondendo malattie prevenibili. L'UE sta intensificando il suo sostegno per portare cibo, cure e assistenza a chi ne ha più bisogno. Gli aiuti umanitari non devono mai essere strumentalizzati, bloccati o trattenuti".

I finanziamenti dell'UE forniranno assistenza alimentare, nutrizionale e sanitaria urgente, dando priorità ai distretti a più alto rischio di carestia. Come ulteriore livello di assistenza, una recente operazione del Ponte Aereo Umanitario dell'UE ha consegnato oltre 432 tonnellate di medicinali e forniture salvavita. Grazie alla stretta collaborazione con 11 partner umanitari, questi aiuti hanno raggiunto famiglie in tutto il paese.

Giornata europea del multilinguismo

Domani, la Commissione Europea e il Consiglio d'Europa celebreranno il 25° anniversario della Giornata Europea delle Lingue, riconoscendo il loro impegno comune nel promuovere il multilinguismo come pilastro della democrazia, dell'inclusione e della competitività. La diversità linguistica europea sarà al centro dell'attenzione e le persone di tutte le età saranno incoraggiate a perseguire l'apprendimento linguistico lungo tutto l'arco della vita. Le attività riguardano tutte le lingue, comprese le lingue regionali e minoritarie dell'UE, nonché le lingue portate dalle migrazioni e le lingue dei segni, rispecchiando il vivace patrimonio culturale e sociale del continente.

Istituita per la prima volta nel 2001, in seguito all'Anno Europeo delle Lingue, la Giornata Europea delle Lingue è da allora diventata una celebrazione annuale.

Roxana Mînzatu, Vicepresidente esecutiva per i Diritti sociali e le competenze, la Qualità del lavoro e la Preparazione, ha dichiarato: "Le lingue fanno parte del nostro DNA europeo e la cultura europea è arricchita dalle numerose lingue parlate dai suoi cittadini. Le competenze linguistiche sono un fattore chiave per la coesione sociale e la partecipazione nelle nostre società democratiche e svolgono un ruolo essenziale a supporto della crescita inclusiva, della mobilità e della resilienza nelle società e nei mercati del lavoro europei in evoluzione. L'Unione delle competenze si prefigge di rafforzare lo sviluppo delle competenze, comprese quelle linguistiche. Programmi dell'UE come Erasmus+ ed Europa Creativa continuano a offrire diverse opportunità di scambio interculturale, mobilità e innovazione nell'insegnamento delle lingue".

In occasione di questo importante anniversario, entrambe le istituzioni sottolineano il ruolo della motivazione nell'apprendimento delle lingue attraverso un Manifesto della motivazione appena lanciato. Inoltre, domani si terrà un evento virtuale per celebrare la Giornata europea delle lingue sulla nuova piattaforma di conferenze virtuali della Commissione. Grazie a programmi come Erasmus+, gli europei possono migliorare le proprie competenze linguistiche attraverso attività educative o formative in 33 paesi.

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La Giornata UE
23/09/2025

La Giornata della Commissione 23/09/2025

L'Europa avanza nel settore della quantistica

L'UE ha lanciato il suo nuovo computer quantistico VLQ a Ostrava, in Repubblica Ceca, che rappresenta una pietra miliare importante per la strategia quantistica volta a rendere l'Europa leader mondiale nel settore entro il 2030.

Cofinanziato dall'impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) e da un consorzio di otto paesi partecipanti (Repubblica Ceca, Finlandia, Svezia, Danimarca, Polonia, Norvegia, Belgio e Paesi Bassi), il VLQ è un elemento chiave della più ampia strategia quantistica europea. Rafforza l'infrastruttura quantistica strategica dell'Europa e ne migliora la competitività globale.

L'Europa è sempre stata all'avanguardia nella scienza quantistica, con una solida storia di innovazione e scoperta, una forza lavoro altamente qualificata e una solida infrastruttura di ricerca.

Una volta completamente integrato con il supercomputer Karolina di EuroHPC, il VLQ fornirà agli utenti europei l'accesso a un'architettura ibrida classica-quantistica.

Mentre la calibrazione finale è in corso, si prevede che il VLQ sarà operativo entro la fine dell'anno. Permetterà nuove applicazioni come il Quantum Machine Learning, che offre vantaggi significativi rispetto ai metodi classici. Destinato principalmente alla ricerca e all'innovazione, il VLQ sarà accessibile anche a un'ampia gamma di utenti europei, tra cui il mondo accademico, l'industria e il settore pubblico.

Ad oggi, l'impresa comune EuroHPC ha acquisito sei computer quantistici in tutta Europa, con PIAST-Q, il primo, inaugurato in Polonia nel giugno 2025.

Resistere ai batteri restenti

L'Unione Europea lancia ufficialmente il Partenariato sulla Resistenza Antimicrobica "One Health" (OHAMR), un'iniziativa decennale con un budget di 253 milioni di euro, cofinanziata con 75 milioni di euro da Horizon Europe. Mirato a combattere il problema della resistenza antimicrobica (AMR), che causa oltre 35.000 decessi all'anno nell'UE, il programma fornirà soluzioni innovative unendo 53 organizzazioni in 30 paesi.

Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione, ha dichiarato: "L'Europa è pronta a guidare la lotta globale contro la resistenza antimicrobica. Questa partnership incarna il nostro impegno a intensificare, innovare e proteggere i fondamenti della medicina moderna".

Coordinato dal Consiglio Svedese per la Ricerca, l'OHAMR enfatizza l'approccio "One Health" per ridurre l'uso e la resistenza antimicrobica rafforzando la capacità di ricerca, promuovendo la ricerca collaborativa, supportando la traduzione delle politiche e migliorando l'utilizzo dei dati.

Come cambia il regime degli aiuti di stato in Europa: il caso del Portogallo

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato, l'aumento di bilancio del regime introdotto dal Portogallo per compensare le aziende ad alta intensità energetica che devono  pagare prezzi più elevati dell'elettricità derivanti dai costi del carbonio ("costi indiretti delle emissioni") nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE ("ETS").

Il regime è stato originariamente approvato dalla Commissione il 24 novembre 2022. Nell'ambito del regime, la compensazione viene concessa alle aziende ammissibili attraverso un rimborso parziale dei costi indiretti delle emissioni sostenuti tra il 2021 e il 2030. Se le richieste di compensazione sono superiori al bilancio disponibile, l'importo viene ridotto proporzionalmente per ciascun partecipante. La compensazione viene concessa per i costi indiretti delle emissioni sostenuti nell'anno precedente, con il pagamento finale da effettuare nel 2031. Il Portogallo ha notificato un aumento di bilancio di 100 milioni di euro per evitare una riduzione significativa della compensazione, portando il bilancio complessivo a 275 milioni di euro.

La Commissione ha valutato il regime modificato alla luce delle norme UE in materia di aiuti di Stato, in particolare degli Orientamenti relativi a determinate misure di aiuto di Stato nell'ambito del sistema di scambio di quote di emissione di gas a effetto serra post-2021 ("Orientamenti sugli aiuti di Stato ETS"). La Commissione ha riscontrato che il regime modificato continua a essere conforme ai requisiti stabiliti negli Orientamenti sugli aiuti di Stato ETS. In particolare, ha riscontrato che il regime modificato rimane necessario e appropriato per sostenere le imprese ad alta intensità energetica nell'affrontare l'aumento dei prezzi dell'elettricità e per evitare che le imprese delocalizzino in paesi extra-UE con politiche climatiche meno ambiziose, con conseguente aumento delle emissioni globali di gas a effetto serra. Infine, la Commissione ha concluso che gli aiuti concessi continuano a essere limitati al minimo necessario e non avranno effetti negativi indebiti sulla concorrenza e sugli scambi nell'UE. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime modificato alla luce delle norme UE in materia di aiuti di Stato.

La versione non riservata della decisione sarà resa disponibile con il numero SA.120081 nel registro degli aiuti di Stato sul sito web della Commissione dedicato alla concorrenza, una volta risolte eventuali questioni di riservatezza.

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La Giornata UE
23/09/2025

L'Europa in lotta

Riflessioni a margine del discorso sullo Stato dell'Unione 2025

L'Europa affronta il dilemma delle sfide del futuro. Dovrebbe combattere cn tutte le risorse a sua disposizione le conseguenze dell'azione sciagurata di depauperamento della terra, come auspicato da tante voci profetiche. Invece, si,  nel suo discorso sullo Stato dell'Unione la von der Leyen ha pronunciato più volte la parola "lotta", ma rivolta ad altri scenari.

Nell'immaginario collettivo, a dispetto di decenni di pace e convivenza dinamica che hanno contraddistinto il farsi dell'Unione Europea, ha spesso prevalso  la percezione e, dunque la convinzione, che la distanza tra Bruxelles ed i cittadini europei fosse in ultima analisi colmata solo da vincoli normativi e burocratici, a partire dalla difficoltosa introduzione dell'euro e dagli abusi che l'hanno attorniata.  Da allora la corsa a denigrare l'Europa si è fatta politica, ritratta e narrata come vessatoria e inutile agli occhi di imprese e cittadini.

L'Europa economica, della libera circolazione promessa e solo in parte attuata, dei traguardi a portata di mano ma non ancora raggiunti, oggi cerca un riscatto nella retromarcia impressa dal secondo mandato della von der Leyen con l'adozione dei pacchetti Ominibus per semplificare due dei passaggi più controversi nel processo di integrazione europea: la sostenibilità ambientale ed il contrasto ai cambiamenti climatici, ed il digitale.

L'Europa ammantata di colpe si è sottoposta al giudizio implacabile di Mario Draghi, eppure tarda ad imboccare la via del superamento delle sue storiche difficoltà.

Ma intanto, a livello di opinione pubblica qualcosa sta accadendo. Succede che alle colpe in origine, poco visibili in tempo di pace, si vadano sovrapponendo oggi sentimenti variegati, sopratutto tra i giovani, di delusione per non aver trovato proprio in Europa quella elite illuminata capace di guidare con successo la lotta al cambiamento climatico; e dall'altro di rigetto del nuovo imperativo del riarmo come mossa preventiva per tutelare la sicurezza del vecchio continente.

Con questo carico di disappunto interno, l'Europa cammina zavorrata nelle sabbie mobili dell'era delle potenze mondiali in cerca di autoaffermazione. In fondo tutti traducono la propria storia in qualche spicchio di terra da rivendicare come legittima ambizione. 

Ma in Europa, come altrove nel mondo, lo spazio a disposizione è troppo poco.

CLS

 

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Editoriale
23/09/2025

Via libera a norme semplificate per maggiori investimenti europei

La presidenza del Consiglio e i negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto l'accordo per semplificare il programma InvestEU e rafforzare ulteriormente la competitività dell'UE. L'accordo consentirà l'aumentp della capacità di investimento dell'UE per mobilitare ulteriori investimenti pubblici e privati. Il programma InvestEU nella nuova versione semplificata sosterrà ulteriormente alcune politiche dell'UE, in particolare relative alla bussola della competitività, al Clean Industrial Deal, alla politica industriale della difesa e alla mobilità militare. La lrevisione mira inoltre a semplificare il contributo degli Stati membri al programma e a semplificare gli adempimenti amministrativi.

I commenti dei negoziatori:

"Oggi è un giorno positivo per le imprese europee e per l'UE nel suo complesso. In tutta l'Unione, le aziende si trovano ad affrontare crescenti oneri normativi e un accesso limitato ai finanziamenti. Questo accordo è un primo passo necessario per invertire questa rotta. Se l'Europa vuole rimanere competitiva, abbiamo bisogno di meno complessità, regole più intelligenti e investimenti più consistenti. E dobbiamo proseguire con ulteriori azioni." Marie Bjerre, Ministro per gli Affari Europei della Danimarca
"La relazione Draghi non ha lasciato dubbi sul fatto che l'Europa abbia un disperato bisogno di maggiori investimenti. Viviamo in un mondo in cui paesi come la Cina e gli Stati Uniti stanno correndo a perdifiato. Oggi, riusciamo proprio a raggiungere questo obiettivo. Con questo accordo, mobiliteremo almeno altri 50 miliardi di euro di investimenti tramite il programma InvestEU. Allo stesso tempo, stiamo riducendo la burocrazia per le aziende che richiedono i fondi e per i partner esecutivi. Nel complesso, questo è un giorno positivo per la competitività europea." Morten Bødskov, Ministro per l'Industria, le Imprese e gli Affari Finanziari

L'accordo raggiunto migliora e rafforza l'attuale programma "Invest EU" su due fronti:

- aumentando l'entità della garanzia UE di 2,9 miliardi di euro (da 26,2 miliardi di euro a 29,1 miliardi di euro);
- agevolando l'uso combinato della garanzia "Invest EU" con la capacità esistente disponibile nell'ambito di tre programmi preesistenti: il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS), lo strumento di debito del Meccanismo per collegare l'Europa (CEF) e il cosiddetto "strumento di debito InnovFin", un'iniziativa lanciata dal gruppo BEI a sostegno della ricerca e dell'innovazione.
Inoltre, si prevede che il regolamento rivisto aumenterà l'attrattiva del comparto "Invest EU" riservato agli Stati membri, che si concentra su specifiche priorità nazionali.

Grazie alla revisione del regolamento saranno ridotti inoltre gli oneri amministrativi a carico degli intermediari finanziari e dei destinatari finali, con un risparmio stimato di circa 350 milioni di euro. In particolare, l'accordo rivede la definizione di PMI e riduce il numero di indicatori che i partner dovranno presentare per le operazioni di piccole dimensioni non superiori a 300.000 euro. Riduce inoltre la frequenza e la portata degli obblighi di rendicontazione da parte dei partner attuatori, passando da una rendicontazione semestrale a una annuale.

Contesto

Nell'ottobre 2024, il Consiglio europeo ha invitato tutte le istituzioni dell'UE, gli Stati membri e le parti interessate a portare avanti i lavori in via prioritaria, in particolare in risposta alle sfide individuate nelle relazioni di Enrico Letta ("Molto più di un mercato") e Mario Draghi ("Il futuro della competitività europea"). La dichiarazione di Budapest dell'8 novembre 2024 ha successivamente chiesto di "avviare una rivoluzione della semplificazione", garantendo un quadro normativo chiaro, semplice e intelligente per le imprese e riducendo drasticamente gli oneri amministrativi, normativi e di rendicontazione, in particolare per le PMI. Il 26 febbraio 2025, in seguito all'invito dei leader dell'UE, la Commissione ha presentato la proposta in questione, nell'ambito del suo pacchetto "Omnibus II". Il 20 marzo 2025, i leader dell'UE hanno esortato i colegislatori a portare avanti i lavori sui primi due pacchetti Omnibus in via prioritaria e con un elevato livello di ambizione, al fine di completarli il prima possibile nel 2025.

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