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Stato dell’Unione: Pacchetto democrazia

15 settembre 2017

Dopo il discorso sullo stato dell’Unione europea la Commissione presenta il pacchetto democrazia.

Frans Timmermans oggi a Bruxelles ha presentato gli obiettivi del pacchetto democrazia della Commissione europea.

Uno degli scopi della Commissione è quello di aumentare la trasparenza democratica.

Timmermans dichiara che il pacchetto prevede due proposte concrete:

- la modifica del regolamento sul finanziamento dei partiti politici;

- la modifica del regolamento dell’iniziativa legislativa dei cittadini.

L’obiettivo delle due proposte è quello di avvicinare le istituzioni ai cittadini migliorando la trasparenza democratica.

Il vice presidente Frans Timmermans afferma che: “possiamo dare nuova vita democratica all’Unione europea, possiamo aumentare la partecipazione dei cittadini. La democrazia non deve essere solo rappresentativa ma anche partecipativa. Dobbiamo dunque riformare i regolamenti al fine di rendere più facile l’iniziativa legislativa dei cittadini”. Uno dei punti della proposta è quello di portare l’età per partecipare all’iniziativa cittadina da 18 anni a 16anni.

Frans Timmermans si impegna personalmente al fine che le iniziative legislative dei cittadini vengano discusse maggiormente.

Per quando riguarda la proposta dei partiti politici dichiara che l’obiettivo è quello di migliorare il funzionamento politico dell’Unione, secondo il vicepresidente: “entro le prossime elezioni bisogna colmare le lacune del regolamento, in nessun modo voglio dettare i programmi politici dei partiti a parte il rispetto dei valori comuni. Ognuno può esprimere liberamente il suo programma, anche quelli euroscettici, questo fa parte della democrazia”.

L’obiettivo della Commissione è quello di promuovere trasparenza e quindi responsabilità. Lo scopo è quello di ridurre gli abusi delle sponsorizzazioni. Timmermans durante la conferenza stampa ha dichiarato che la stessa persona sponsorizza diversi partiti, ma essendo ancora le indagini in corso, il Vicepresidente non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni dettagliate in merito.

Infine la Commissione vuole creare un Registro di Trasparenza per tutte le istituzioni.

Timmermans conclude: “la democrazia si costruisce a piccoli passi, ci sarà bisogno di una riforma istituzionale”.

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Stato dell’Unione 2017: Cibersicurezza: la Commissione intensifica la risposta dell’Ue ai ciberattacchi

19 settembre 2017

Oggi a Bruxelles è stato presentato un ampio pacchetto di misure per rafforzare la cibersicurezza nell’UE, l’obiettivo è quello di creare un Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza e un nuovo sistema europeo di certificazioni.

Il vicepresidente responsabile per il mercato unico digitale Andrus Ansipha dichiarato che: “nessun paese può affrontare da solo le sfide in materia di cibersicurezza. Le nostre iniziative rafforzano la cooperazione in modo che i paesi dell’UE possano trovare insieme una soluzione. Proponiamo anche nuove misure volte a stimolare gli investimenti nell’innovazione e a promuovere l’igiene cibernetica”.

Anche Commissario dell’Unione europea responsabile per l’unione della sicurezza Julian King ha dichiarato che: “dobbiamo lavorare insieme per sviluppare la nostra resilienza, guidare l’innovazione tecnologica, irrobustire la deterrenza, rafforzare la tracciabilità e la responsabilità e sfruttare la cooperazione internazionale per promuovere la nostra cibersicurezza collettiva”.

Intensificare i controlli risulta necessario poiché gli attacchi sono in drastico aumento, l’anno scorso si sono verificati più di 4’000 attacchi con ransomware al giorno e l’80% delle imprese europee ha subito almeno un incidente di cibersicurezza. Solo negli ultimi quattro anni l’impatto economico della cibercriminalità si è quintuplicato. Mariya Gabrieldichiara che: “dobbiamo rafforzare la fiducia dei cittadini e delle imprese nel mondo digitale, soprattutto in un momento in cui gli ciberattacchi su vasta scala sono sempre più frequenti. Gli standard di cibersicurezza elevati devono diventare il nuovo vantaggio competitivo delle nostre imprese”.

L’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza l’agenzia:

· avrà il mandato di assistere gli Stati membri nel prevenire i ciberattacchi;

· migliorerà la capacità di reazione dell’Ue organizzando ogni anno esercitazioni paneuropee di cibersicurezza;

· creerà centri di condivisione e di analisi dei dati;

· contribuirà all’attuazione della direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi di informazione che prevede obblighi di segnalazione alle autorità nazionali in caso di incidenti;

· garantirà il quadro delle certificazione dei prodotti e servizi che siano sicuri sotto il profilo cibernetico.

Altri elementi della proposta per rafforzare la cibersicurezza nell’Unione sono:

· costituire entro il 2018 un centro europeo per la ricerca e le competenze in materia di cibersicurezza;

· creare un programma che delinei le modalità di risposta ai ciberattacchi su vasta scaladell’Europa e degli Stati membri a livello operativo.

La Commissione propone anche di creare un Fondo di risposta alle emergenze cibernetiche per gli Stati membri, questo potrebbe fornire aiuto agli Stati in caso di emergenza. Inoltre la Commissione invita gli Stati membri a includere la ciberdifesa nel quadro della cooperazione strutturata permanente e del Fondo per la difesa in collaborazione con la NATO.

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Italia: da BEI-FEI e CDP nuove risorse per eventi calamitosi e progetti sociali

29 novembre 2017

Nuove risorse finanziarie per l’economia italiana in arrivo grazie a tre accordi firmati oggi in Lussemburgo tra Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI e FEI) e Cassa depositi e prestiti (CDP) nel corso dello Strategy meeting annuale tra le due istituzioni in corso in Lussemburgo.

Eventi calamitosi - Si tratta di un'operazione di finanziamento per un totale di 530 milioni di euro da BEI a CDP, di cui oggi è stata firmata la prima tranche da 230 milioni. I fondi saranno veicolati su un Plafond complessivo da 1,5 miliardi di euro che CDP ha attivato per sostenere la ricostruzione dei danni subiti da famiglie e imprese a seguito di 40 eventi calamitosi (alluvioni, frane, etc.) verificatisi negli ultimi quattro anni in 16 Regioni italiane.

Piattaforma Social Impact Italia per la social economy - La collaborazione tra Fondo europeo per gli investimenti (FEI, Gruppo BEI) si rafforza con il lancio della nuova piattaforma Social Impact Italia, che potrà contare su una dimensione complessiva di 100 milioni di euro co-finanziati da FEI e CDP in parti uguali. La piattaforma mira a sviluppare il mercato italiano della finanza inclusiva a sostegno dell’imprenditoria sociale: Social Impact Italia investirà nel comparto sociale sia finanziando direttamente intermediari finanziari specializzati (incluso il microcredito) sia indirettamente, sottoscrivendo quote di fondi di investimento attivi nel settore.

Partnership tra FEI e CDP per nuovi prodotti finanziari a servizio delle PMI - L’accordo quadro firmato oggi tra BEI e CDP consolida e amplia la partnership tra le due istituzioni, arricchendo ulteriormente la gamma di strumenti a disposizione delle PMI italiane ed europee. Dal 2015, nell’ambito del Piano Juncker, CDP e FEI hanno attivato numerose iniziative congiunte in ambito equity, cartolarizzazioni, garanzie e più recentemente anche prodotti finanziari che utilizzano in maniera efficiente i Fondi Strutturali e che promuovono l’accesso al credito attraverso i canali di finanziamento alternativi e complementari a quelli tradizionali quali i fondi di debito.

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La BEI sostiene lo sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione mobile in Spagna e Italia mediante un prestito di 100 milioni di EUR a Cellnex con la garanzia del «Piano Juncker»

7 dicembre 2017

La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Cellnex Telecom hanno sottoscritto un accordo per lo sviluppo di nuovi investimenti che consentiranno di migliorare e accrescere la capacità delle infrastrutture di telecomunicazione mobile a banda larga in Spagna e in Italia. Il sostegno della BEI, attraverso un finanziamento di 100 milioni di EUR, contribuirà alla costruzione di nuove torri di telecomunicazione e di connessioni alle reti degli operatori mobili mediante fibra ottica nonché di collegamenti radio. L’accordo può contare sul sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici, il FEIS (altrimenti noto con la sigla inglese EFSI), che costituisce il pilastro centrale del Piano di investimenti per l’Europa (conosciuto come «Piano Juncker»).

In concreto, Cellnex prevede di installare nuovi siti per le telecomunicazioni, in ambienti sia urbani che rurali, nonché nodi «DAS» (Distributed Antenna Systems, sistemi di antenne distribuite) in punti in cui la domanda di comunicazioni mobili a banda larga è particolarmente elevata. Le nuove infrastrutture permetteranno agli operatori di migliorare la copertura e la capacità delle rispettive reti.

Il sostegno del Piano di investimenti per l’Europa ha consentito alla BEI di fornire a Cellnex il finanziamento a lungo termine necessario per garantire l’attuazione del progetto entro i tempi stabiliti. La garanzia del Piano Juncker consente alla BEI di mettere a disposizione fondi a sostegno di investimenti che, per struttura o natura, presentano un profilo di rischio più elevato ma che contribuiscono al rafforzamento della crescita economica e all’aumento dell’occupazione.

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La Commissione presenta la sua strategia per la plastica

16 gennaio 2018

La prima strategia europea sulla plastica è stata adottata oggi come parte della transizione verso un’economia più circolare. La nuova strategia permetterà di proteggere l’ambiente dall’inquinamento provocato dalla plastica, tramutando una sfida attuale in un’agenda positiva per il futuro dell’Europa. Secondo i nuovi piani, tutti gli imballaggi in plastica sul mercato europeo saranno riciclabili entro il 2030, il consumo di plastica usa e getta sarà ridotto e l’uso intenzionale di microplastiche sarà ristretto. La Commissione aiuterà lo sviluppo di marche per plastiche biodegradabili e compostabili e proporrà nuove regole sull’imballaggio per migliorare la riciclabilità della plastica presente sul mercato e per aumentare la domanda di contenuti in plastica riciclabili

( vedi approfondimento)

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Il CESE raccomanda di istituire un gruppo consultivo permanente per le PMI

31 gennaio 2018

Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) ha sempre sostenuto attivamente le PMI europee.

Nella sessione plenaria del gennaio 2018, ha adottato un parere esplorativo sul tema ‘La promozione delle PMI in Europa’, con un'attenzione particolare ad un approccio legislativo orizzontale per le PMI e nel rispetto del principio Small Business Act "Pensare anzitutto in piccolo".

Nel parere, il CESE invita la Commissione e il Consiglio a includere l'attuazione dello Small Business Act, come esercizio di controllo permanente, nel semestre europeo e nell'analisi annuale della crescita.

Il CESE chiede inoltre una politica orizzontale europea in materia di PMI inclusiva, coerente ed efficace, che tenga in considerazione anche le necessità di tutti i diversi sottogruppi di PMI, quali le imprese che generano valore, le micro e le piccole imprese, le imprese a conduzione familiare e quelle tradizionali, nonché quelle che operano in zone remote, i lavoratori autonomi e gli artigiani. Il CESE considera essenziale avere una definizione per ciascuno di tali sottogruppi, non come soluzione di tutti i problemi delle PMI, ma piuttosto come strumento per offrire un migliore accesso alle misure di sostegno.

Oggi le PMI devono affrontare difficoltà senza precedenti, tra le quali, una forte concorrenza. Il CESE ritiene opportuno attuare quanto prima il principio "pensare anzitutto in piccolo", secondo il quale i responsabili politici devono tenere pienamente in considerazione le PMI fin dalle fasi precoci dello sviluppo delle politiche, al fine di aiutare queste imprese europee a gestire le sfide cui sono confrontate

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La Commissione annuncia la campagna per il test del dual quality food

2 febbraio 2018

La questione del dual quality food è una di quelle che la Commissione prende sul serio. Il Commissario Jourová ha annunciato, questa mattina a Praga, che la metodologia comune per i test, anche con l’aiuto di almeno 16 stati membri, sarà pronta in aprile. Questa nuova metodologia permetterà alle autorità degli stati membri di lanciare una campagna di test coordinata già a maggio. I test includeranno la composizione di un paniere comune di prodotti che sono in commercio nella maggior parte degli stati membri, oltre a test sensoriali e chimici. L’obiettivo è quello di presentare i primi risultati entro la fine del 2018.

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Brexit: la Commissione europea pubblica la bozza sugli accordi di transizione

7 febbraio 2018

La Commissione europea ha pubblicato oggi la bozza sugli accordi di transizione da includere nell’articolo 50 dell’Accordo di ritiro, conseguente della richiesta del Regno Unito per rimanere nel Mercato unico e nell’Unione doganale per un breve periodo dopo la sua uscita dall’UE, a marzo 2019.

Il testo di bozza include le chiare indicazioni a riguardo, tramutando in termini legali i principi disposti dalle linee guida del Consiglio europeo del 29 aprile 2017.

Poiché la Gran Bretagna rimarrà parte del Mercato unico dell’Unione doganale sino al 2020, il paese sarà anche soggetto alla legge europea e alla giurisdizione della Corte di giustizia europea. E poiché il paese sarà paese terzo a partire dal 31 marzo 2019, non avrà più alcuna rappresentanza presso uffici, agenzie e istituzioni europee

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L'Europa considera le fake news un pericolo per la democrazia

Bruxelles, 12 marzo 2018

Quanto incide la cattiva informazione, le c.d. fake news, sull’Europa e sul suo progetto ambizioso di integrazione? Volendo prendere in considerazione le forme di propaganda e di manipolazione del pensiero comune nelle loro sembianze contemporanee, incarnate dai social media, a nessuno può sfuggire l’importanza dell’argomento.

E dunque che lo si voglia studiare con maggiore attenzione è comprensibile, ed è quanto sta facendo la Commissione, che ha istituito a gennaio di quest’anno un Gruppo di alto livello sulle notizie false e la disinformazione online.

Oggi la Commissaria per l'Economia e la società digitali Mariya Gabriel ha presentato la prima relazione prodotta dal team di esperti, che formula una serie di raccomandazioni, in primis una maggiore trasparenza delle piattaforme online.

La Commissaria Gabriel ha dichiarato: “Ringrazio il gruppo di esperti ad alto livello e la professoressa Madeleine de Cock Buning per l'eccellente guida del gruppo e per essere riuscita a rispettare scadenze tanto serrate.Con tutti i pareri raccolti e le ampie competenze collettive abbiamo ora a disposizione una grande quantità di materiale che ci aiuterà a formulare una serie di alternative concrete per affrontare meglio i rischi posti dalla diffusione della disinformazione online.”

La presidente del gruppo di esperti di alto livello, professoressa Madeleine de Cock Buning, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti e in particolare dell'impegno con cui tutte le parti interessate, comprese le piattaforme online, si sono dedicate alla formulazione dei provvedimenti che raccomandiamo alla Commissione di adottare. Si tratta di un grande passo in avanti per contrastare la diffusione della disinformazione: abbiamo creato un punto di partenza solido per la creazione di un codice di pratiche sostenuto da una coalizione di più soggetti interessati.”

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Unione doganale: Merci contraffatte e potenzialmente pericolose per un valore di quasi 740 milioni di € bloccate alle frontiere dell'UE nel 2018

I nuovi dati pubblicati dalla Commissione europea mostrano che nel 2018 il numero delle intercettazioni di merci contraffatte importate nell'UE è aumentato a causa di un ampio quantitativo di spedizioni di modesta entità inviate mediante corrieri e servizi postali. I dati relativi alle spedizioni sequestrate sono passati da 57 433 nel 2017 a 69 354 nel 2018, sebbene il numero complessivo di articoli sequestrati sia diminuito rispetto agli anni precedenti. Nel 2018 sono stati sequestrati quasi 27 milioni di articoli in violazione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI), per un valore di vendita di quasi 740 milioni di €.

Fra le principali categorie di articoli sequestrati si annoverano le sigarette, pari al 15 % del quantitativo complessivo di articoli sequestrati, seguite dai giocattoli (14 %), dal materiale da imballaggio (9 %), dalle etichette e dagli adesivi (9 %) e dall'abbigliamento (8 %). I prodotti per l'uso personale quotidiano in ambito domestico, come gli articoli per l'igiene personale, i medicinali, i giocattoli e gli elettrodomestici casalinghi, rappresentano quasi il 37 % del numero totale di articoli sequestrati.

La Cina continua a essere il principale paese di origine delle merci che violano i diritti di proprietà intellettuale. La Macedonia del Nord costituisce la principale origine delle bevande alcooliche contraffatte, mentre la Turchia è la prima fonte di altre bevande, profumi e cosmetici. Le dogane dell'UE hanno rilevato un numero elevato di orologi, telefoni cellulari e accessori, cartucce d'inchiostro e toner nonché CD/DVD, etichette e adesivi contraffatti in provenienza da Hong Kong, Cina. La principale fonte di attrezzature informatiche è l'India, la Cambogia per le sigarette e la Bosnia-Erzegovina per il materiale da imballaggio.

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3 anni di Corpo europeo di solidarietà

In occasione del suo discorso sullo stato dell'Unione del 2016, il Presidente Juncker ha annunciato l'istituzione di un Corpo europeo di solidarietà per offrire ai giovani la possibilità di partecipare a un'ampia gamma di attività di solidarietà in tutta l'UE.

Da allora più di 161 000 giovani tra i 18 e i 30 anni hanno aderito al Corpo europeo di solidarietà, iniziativa che ha fatto la differenza nella vita di molte persone. La maggior parte delle attività finanziate offrono la possibilità di prestare volontariato, singolarmente o in gruppo, ma i giovani possono beneficiare anche di tirocini e lavori, oppure realizzare loro stessi progetti di solidarietà nell'ambito dei quali avviano, sviluppano e gestiscono attività che contribuiscono a cambiare per il meglio le comunità, mentre vivono all'estero e acquisiscono competenze preziose.

L'inclusione è uno dei temi più comuni affrontati dai progetti del Corpo europeo di solidarietà, ma non è l'unico: tra gli altri figurano l'animazione socioeducativa, i cambiamenti climatici, lo sviluppo delle comunità, la cittadinanza, l'istruzione e la cultura. Sono previste decine di migliaia di nuove opportunità in questi ambiti nei mesi e negli anni a venire. Un terzo delle attività finanziate dal Corpo europeo di solidarietà è riservato ai partecipanti con minori opportunità che incontrano ostacoli quali la disabilità, difficoltà scolastiche oppure ostacoli economici, sociali o geografici.

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Dichiarazione sulla pubblicazione della decisione dell'OMC nella controversia Airbus

2 ottobre 2019

In seguito alla pubblicazione odierna della decisione dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) riguardante l'importo delle contromisure degli USA nella controversia Airbus, la Commissaria responsabile per il Commercio, Cecilia Malmström, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

"L'Unione europea prende atto della decisione del collegio arbitrale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) in merito alla controversia Airbus e del livello delle possibili contromisure.

Restiamo del parere che, sebbene gli Stati Uniti abbiano l'autorizzazione dell'organo di conciliazione dell'OMC, l'applicazione di contromisure in questo momento rappresenterebbe una scelta miope e controproducente.

Il sistema di risoluzione delle controversie dell'OMC ha ritenuto sia l'UE sia gli USA responsabili di aver continuato a prestare taluni aiuti illegali ai rispettivi costruttori di aeromobili.

Nell'ambito della causa parallela riguardante Boeing, tra qualche mese anche l'UE si vedrà riconosciuto il diritto di imporre contromisure nei confronti degli USA a causa della loro persistente inosservanza delle norme dell'OMC. Lo scorso aprile è stato pubblicato un elenco preliminare di prodotti USA da prendere in considerazione ai fini delle contromisure.

Tuttavia una reciproca imposizione di contromisure non farebbe altro che nuocere alle imprese e ai cittadini su entrambe le sponde dell'Atlantico, finendo per danneggiare il commercio mondiale e il più ampio settore dell'aviazione in un momento delicato.

La Commissione europea ha costantemente confermato agli Stati Uniti la disponibilità dell'Unione europea a collaborare per giungere ad una soluzione equa ed equilibrata per le rispettive industrie aeronautiche.

Il settore aeronautico è tra le industrie più complesse al mondo dal punto di vista dello sviluppo, della produzione e del finanziamento. La specificità del settore richiede una disciplina globale in materia di sovvenzioni che consenta a tutti gli operatori di competere su un piano di parità.

Di recente, nel luglio di quest'anno, l'UE ha condiviso con gli USA proposte concrete per un nuovo regime sulle sovvenzioni all'industria aeronautica e una possibile soluzione per quanto riguarda gli attuali obblighi di conformità per entrambe le parti. Finora gli USA non hanno ancora dato risposta.

La nostra disponibilità a trovare una soluzione equa rimane invariata. Tuttavia, se decidessero di imporre le contromisure autorizzate dall'OMC, gli Stati Uniti non lascerebbero all'UE altra scelta che rispondere nello stesso modo."

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Stato di diritto: la Commissione europea deferisce la Polonia alla Corte di giustizia per tutelare i giudici dal controllo politico

10/10/2019

Oggi la Commissione europea ha deciso di deferire la Polonia alla Corte di giustizia dell'UE per quanto riguarda il nuovo regime disciplinare dei giudici polacchi, chiedendo un procedimento accelerato.

Il 3 aprile 2019 la Commissione ha avviato la procedura d'infrazione in questione, ritenendo che il nuovo regime disciplinare comprometta l'indipendenza giudiziaria dei giudici polacchi e non dia le necessarie garanzie per tutelarli dal controllo politico, come richiesto dalla Corte di giustizia dell'UE.

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Accordi commerciali dell'UE: offrire nuove opportunità in un'epoca di incertezze economiche globali

14/10/2019

Nonostante il difficile clima economico globale le imprese europee hanno continuato a fare buon uso delle opportunità generate dalla rete commerciale dell'Unione europea, che è la più vasta al mondo. Nel 2018 tale rete copriva il 31% degli scambi commerciali dell'Europa e, secondo la relazione annuale della Commissione europea sull'attuazione degli accordi commerciali pubblicata oggi, questo dato è destinato ad aumentare in modo significativo (fino a sfiorare il 40%) man mano che entreranno in vigore altri accordi commerciali. Gli scambi rappresentano complessivamente il 35% del prodotto interno lordo (PIL) dell'UE.

Nel 2018 gli scambi tra l'UE e i suoi partner nell'ambito degli accordi commerciali hanno registrato sviluppi positivi, con una crescita costante delle esportazioni e delle importazioni pari, rispettivamente, al 2% e al 4,6% e con ottimi risultati delle esportazioni agroalimentari dell'UE. La crescente rete di accordi commerciali dell'UE genera opportunità economiche per i lavoratori di tutta Europa: sono infatti oltre 36 milioni i posti di lavoro nell'Unione che dipendono dalle esportazioni al di fuori dell'UE. Negli scambi di merci con i suoi partner nell'ambito degli accordi commerciali l'UE ha registrato un avanzo pari a 84,6 miliardi di €, mentre il disavanzo commerciale complessivo dell'UE con il resto del mondo ammonta a circa 24,6 miliardi di €.

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Brexit: la Commissione europea raccomanda al Consiglio europeo (articolo 50) di approvare l'accordo raggiunto

Bruxelles, 17 ottobre 2019

La Commissione europea ha raccomandato oggi al Consiglio europeo (articolo 50) di approvare l'accordo raggiunto a livello dei negoziatori sull'accordo di recesso, compreso un protocollo riveduto su Irlanda e Irlanda del Nord, e di approvare una dichiarazione politica riveduta sul quadro delle future relazioni tra UE e Regno Unito. La Commissione raccomanda inoltre al Parlamento europeo di esprimere il suo consenso a tale accordo. Quest'ultimo è frutto di una serie di intensi negoziati svoltisi nei giorni scorsi tra la Commissione europea e i negoziatori del Regno Unito.

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Sondaggio di Eurobarometro su priorità diritti umani nella UE

10 dicembre 2019

Tradizionalmente, l'Eurobarometro autunnale chiede ai cittadini quale questione politica debba essere affrontata in via prioritaria dal Parlamento europeo. Per quanto riguarda i valori europei, una chiara maggioranza dei cittadini vede la protezione dei diritti umani nel mondo (48%), la libertà di parola (38%), l'uguaglianza di genere (38%) e la solidarietà tra gli Stati membri dell'UE (33%) come i principali valori da preservare.

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Paralisi dell'OMC: la Commissione europea reagisce

11 dicembre 2019

La Commissione europea ha presentato oggi una proposta che consentirà all'Unione europea di proteggere i propri interessi commerciali nonostante la paralisi del sistema multilaterale di risoluzione delle controversie all'interno dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Per sottolineare ancor più l'importanza del rispetto e dell'applicazione degli accordi commerciali dell'UE la Commissione ha creato oggi la figura del responsabile dell'esecuzione degli accordi commerciali.

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Dichiarazione della Presidente della Commissione europea Von der Leyen al meeting con Consiglio e NATO

Bruxelles, 24 febbraio 2022

stiamo vivendo un momento decisivo. E noi tre, qui riuniti, siamo ancora una volta la dimostrazione di quanto l'Unione europea e la NATO siano compatte nel rispondere alle azioni del Cremlino. Il mondo può vedere che l'unità è la nostra forza.

Oggi di prima mattina il presidente Putin ha ordinato terribili atti di aggressione nei confronti di un paese sovrano e indipendente e di persone innocenti. La Russia risponderà di questa scandalosa violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina. La posta in gioco non è solo il Donbas, e non è solo l'Ucraina. La posta in gioco è la stabilità dell'Europa e dell'intero assetto internazionale, il nostro assetto di pace. Il presidente Putin ha scelto di riportare la guerra in Europa. Con una risposta decisa e corale, l'Unione europea ostacolerà in tutti i modi possibili il proseguimento degli interventi aggressivi del Cremlino.

Circa mezz'ora fa, ho avuto un colloquio telefonico con il presidente Zelenskyy che ha chiesto a tutte le parti interessate di aiutarlo come e quanto possibile. Nel corso della giornata sottoporremo all'approvazione dei leader europei un pacchetto di sanzioni pesanti e mirate. Ci stiamo coordinando strettamente con i nostri partner e alleati – Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Norvegia, ma anche, ad esempio, Giappone e Australia.

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Conclusioni del Consiglio Europeo, 24 febbraio 2022

Conclusioni del Consiglio europeo sull'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina

  1. Il Consiglio europeo condanna con la massima fermezza l'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina. Con le sue azioni militari illegali la Russia viola palesemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e compromette la sicurezza e la stabilità europee e mondiali. Il Consiglio europeo sottolinea che ciò include il diritto dell'Ucraina di scegliere il proprio destino. La responsabilità di questo atto di aggressione e di tutte le distruzioni e perdite di vite umane che ne risulteranno ricade interamente sulla Russia, che sarà chiamata a rispondere delle sue azioni.
  2. Il Consiglio europeo esige che la Russia cessi immediatamente le sue azioni militari, ritiri senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall'intero territorio dell'Ucraina e rispetti pienamente l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Il Consiglio europeo invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a rispettare il diritto internazionale umanitario e a porre fine alla loro campagna di disinformazione e ai loro attacchi informatici.
  3. Il Consiglio europeo deplora la tragica perdita di vite umane e le sofferenze causate dall'aggressione russa. È solidale con le donne, gli uomini e i bambini le cui vite sono state colpite da questo attacco ingiustificato e ingiustificabile. Invita la Russia e le formazioni armate da essa sostenute a consentire un accesso dell'aiuto umanitario sicuro e senza restrizioni a tutte le persone che ne hanno bisogno.
  4. Il Consiglio europeo condanna inoltre fermamente il coinvolgimento della Bielorussia nell'aggressione nei confronti dell'Ucraina e la invita ad astenersi da tali azioni e a rispettare i suoi obblighi internazionali.
  5. L'UE ha reagito con rapidità e decisione al riconoscimento delle autoproclamate entità separatiste ucraine da parte della Russia e al dispiegamento delle forze armate di quest'ultima, adottando misure restrittive in risposta. Il Consiglio europeo concorda oggi, in stretto coordinamento con i nostri partner e alleati, ulteriori misure restrittive che avranno enormi e gravi conseguenze per la Russia a causa delle sue azioni. Tali sanzioni riguardano il settore finanziario, i settori dell'energia e dei trasporti, i beni a duplice uso nonché il controllo e il finanziamento delle esportazioni, la politica in materia di visti, ulteriori inserimenti in elenco di persone di cittadinanza russa e nuovi criteri di inserimento in elenco. Il Consiglio adotterà senza indugio le proposte elaborate dalla Commissione e dall'alto rappresentante.
  6. Il Consiglio europeo chiede l'elaborazione e l'adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguardi anche la Bielorussia.
  7. Il Consiglio europeo ribadisce il suo fermo sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Invita tutti i paesi a non riconoscere le due autoproclamate entità separatiste e a non agevolarle o assisterle in alcun modo.
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Dichiarazione della Von der Leyen sulle ulteriori misure di sanzione nei confronti della Russia

Bruxelles, 27 febbraio 2022

As the war in Ukraine rages on, and Ukrainians fight bravely for their country, the European Union steps up once more its support for Ukraine and the sanctions against the aggressor – Putin's Russia.

For the first time ever, the European Union will finance the purchase and delivery of weapons and other equipment to a country that is under attack.

This is a watershed moment.

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