Italia: da BEI-FEI e CDP nuove risorse per eventi calamitosi e progetti sociali


29 novembre 2017

Nuove risorse finanziarie per l’economia italiana in arrivo grazie a tre accordi firmati oggi in Lussemburgo tra Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI e FEI) e Cassa depositi e prestiti (CDP) nel corso dello Strategy meeting annuale tra le due istituzioni in corso in Lussemburgo.

Eventi calamitosi - Si tratta di un'operazione di finanziamento per un totale di 530 milioni di euro da BEI a CDP, di cui oggi è stata firmata la prima tranche da 230 milioni. I fondi saranno veicolati su un Plafond complessivo da 1,5 miliardi di euro che CDP ha attivato per sostenere la ricostruzione dei danni subiti da famiglie e imprese a seguito di 40 eventi calamitosi (alluvioni, frane, etc.) verificatisi negli ultimi quattro anni in 16 Regioni italiane.

Piattaforma Social Impact Italia per la social economy - La collaborazione tra Fondo europeo per gli investimenti (FEI, Gruppo BEI) si rafforza con il lancio della nuova piattaforma Social Impact Italia, che potrà contare su una dimensione complessiva di 100 milioni di euro co-finanziati da FEI e CDP in parti uguali. La piattaforma mira a sviluppare il mercato italiano della finanza inclusiva a sostegno dell’imprenditoria sociale: Social Impact Italia investirà nel comparto sociale sia finanziando direttamente intermediari finanziari specializzati (incluso il microcredito) sia indirettamente, sottoscrivendo quote di fondi di investimento attivi nel settore.

Partnership tra FEI e CDP per nuovi prodotti finanziari a servizio delle PMI - L’accordo quadro firmato oggi tra BEI e CDP consolida e amplia la partnership tra le due istituzioni, arricchendo ulteriormente la gamma di strumenti a disposizione delle PMI italiane ed europee. Dal 2015, nell’ambito del Piano Juncker, CDP e FEI hanno attivato numerose iniziative congiunte in ambito equity, cartolarizzazioni, garanzie e più recentemente anche prodotti finanziari che utilizzano in maniera efficiente i Fondi Strutturali e che promuovono l’accesso al credito attraverso i canali di finanziamento alternativi e complementari a quelli tradizionali quali i fondi di debito.

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