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Aiuti di stato nel settore delle batterie: Italia ed altri 6 Stati in azione con il consenso di Bruxelles

9 dicembre 2019

La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell'UE sugli aiuti di Stato, un importante progetto di comune interesse europeo ("IPCEI"), notificato congiuntamente da Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia e Svezia per sostenere la ricerca e l'innovazione nel settore prioritario comune europeo delle batterie.

I sette Stati membri erogheranno nei prossimi anni finanziamenti fino a circa 3,2 miliardi di € a favore di tale progetto che ci si aspetta possa mobilitare 5 miliardi di € supplementari di investimenti privati. Il completamento del progetto nel suo insieme è previsto per il 2031 (con un calendario diverso per i singoli sottoprogetti).

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Un'Europa sostenibile entro il 2030

10 dicembre 2019

Il Consiglio ha adottato oggi una serie di conclusioni sull'attuazione, da parte dell'UE, dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e dei suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Lo si ritiene fondamentale per porre fine alla povertà e per assicurare un'esistenza pacifica, sana e sicura alle generazioni presenti e future.

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Il Green New Deal presentato dalla Commissione europea

11 dicembre 2019

La Commissione europea ha presentato oggi il Green Deal europeo– una tabella di marcia per rendere sostenibile l'economia dell'UE, trasformando i problemi ambientali e climatici in opportunità in tutti gli ambiti e rendendo la transizione giusta e inclusiva per tutti.

Il Green Deal europeo prevede una tabella di marcia con azioni per stimolare l'uso efficiente delle risorse, grazie al passaggio a un'economia circolare e pulita, arrestare i cambiamenti climatici, mettere fine alla perdita di biodiversità e ridurre l'inquinamento. Esso illustra gli investimenti necessari e gli strumenti di finanziamento disponibili e spiega come garantire una transizione giusta e inclusiva.

Il Green Deal europeo riguarda tutti i settori dell'economia, in particolare i trasporti, l'energia, l'agricoltura, l'edilizia e settori industriali quali l'acciaio, il cemento, le TIC, i prodotti tessili e le sostanze chimiche.

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Argomento
Istituzioni UE

Ottava relazione sulla politica di coesione

L'Europa è un continente di diversità culturali e di disparità economiche. Se le prime rappresntano una fonte di ricchezza, se ben interpretate e valorizzate, le seconde da sempre insidiano la capacità dell'Unione Europea di mostrarsi all'altezza di uno dei suoi principi fondatori, quello della solidarietà. La pubblicazione dell'ottava relazione sulla coesione - la coesione in Europa in vista del 2050 fornisce numerosi dati e spunti di riflessione sui principali cambiamenti a livello di disparità territoriali e come la pandemia ha impattato sulle regioni già in difficoltà. Essa sottolinea il potenziale delle transizioni verde e digitale come nuovi motori di crescita per l'UE, ma sostiene che senza azioni politiche adeguate potrebbero sorgere nuove disparità economiche, sociali e territoriali. Infine essa propone una riflessione su come la politica di coesione dovrebbe evolversi per rispondere a queste sfide e in particolare su come garantire che approcci basati sul territorio, multilivello e guidati da partenariati continuino a migliorare la coesione, sfruttando le sinergie e integrando gli obiettivi di coesione all'interno di altri strumenti e politiche.

Un dato su tutti fa riflettere: la pandemia COVID-19 ha fatto registrare nell'insieme degli stati europei un aumento della mortalità del 13%, ma questa percentuale sale bel al 17% nelle regioni meno sviluppate. E' un dato drammatico, che chiama inevitasbilmente in causa le carenze dei sistemi sanitari frammentati e affidati, nel caso specifico, ad amministrazioni regionali prive delle risorse finanziarie e gestionali per garantire ai propri cittadini livelli dignitosi di prevenzione e cura. La risposta della UE alla pandemia si è concentrata nella messa in moto della catena di approvvigionamento dei vaccini, che ha dato senza dubbio risultati positivi. Ma ancora nulla ha potuto fare sul piano strutturale a lungo termine. A quello dovranno pensare i fondi del NextGenerationEU

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Al via finanziamenti massicci per la ricerca di frontiera

Bruxelles, 9 febbraio 2022

Il Consiglio Europeo per l'Innovazione rappresenta una delle principali novità nella nuova programmazione 2021-2027 per il settore della ricerca. Con unm budget totale di oltre 10 miliardi ha la missione di finanziare i ricercatori più innovatori e rivoluzionari nella fase sia della ricerca pura sia successiva commercializzazione. Dunque, un attore importante nel quadro della politica ambiziosa che l'UE ha intrapreso con il programma quadro Horizon Europe per rispondere al divario in campi strategici rispetto agli Stati Uniti ed ad altri competitotr , in primis la Cina. E' assistito da un comitato di esperti nazionali, per l'Italia Francesco Profumo Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il programma di lavoro per il 2022 punta su settori di puntsa quali la quantistica, le batterie di nuova generazione e le terapie geniche.

Altro aspetto interessante nella struttura e funzionamento del CEI va ricordata la creazione di un gruppo ristretto di Programme Managers, tra cui i nostri italiani Francesco Matteucci e Antonio Marco Pantaleo, che assistono nell'implementazione dei programmi introducendo all'interno della struttura comunitaria una cultura pragmatica nella selezione e finanziamento dei progetti.

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Proteggere i nostri ecosistemi dalla invasione di specie aliene - La Commissione adotta una strategia

9 febbraio 2022

Siamo ormai abituati , e purtroppo indifferenti, ai modi improvvisati e spesso disumani con cui l'UE, nello specifico i singoli Stati membri, tentano di difendersi da quella che viene percepita come una minaccia grave: l'arrivo incontrollato di eeseri umani senza regolare permesso d'ingresso attraverso le vie di terra e di mare. Siamo abituati, dunque, anche quando la fuga dalla miseria non approda alla sua meta, ma s'interrompe tragicamente, anche per la mancanza di soccorsi. Questa volta, però, parliamo di un altro tipo di invasione, sebbene dall'altra parte ci sia sempre l'Europa che tenta di difendersi. In questo caso parliamo delle specie esotiche, che, giunte per effetto della globalizzazione laddove non avrebbero mai dovuto dimorare, finiscono in realtà per trovarsi talmente bene da mettere in pericolo le specie autoctone. Insomma, una convivenza difficile, frutto della rottura di un equilibrio a livello globale, dove ciscuno si ritiene debba starsene al suo posto. Nel caso di specie l'iniziativa della Commissione europea prende le mosse dal regolamento comunitario 1143/2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l'introduzione e la gestione delle specie esotiche invasive. Ora, ben 15 Stati membri, tra cui l'Italia, non avrebbero dato corretta attuazione al regolamento, mettendo in pericolo la biodiversità in Europa.

CLS

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I bond europei piacciono al mercato - raccolti altri 5 miliardi per il NextGenerationEU

9 febbraio 2022

L'Europa ci ha preso gusto. Ormai il ghiaccio è rotto e indietro non si torna. Per finanziare la ripresa europea post pandemia la UE ha deciso di fare il balzo in avanti, emettendo per la prima volta titoli di debito su base condivisa. L'operazione, come sappiamo, si è rivelata una mossa vincente e ha permesso di mobilizzare una quantità inimmagginabile in tempi di rigore dei conti, in favore dei paesi più colpiti dalla crisi forzata di interi settori economici. Oggi la nuova tranche di emissione di obbligazioni porta l'ammontare totale del finanziamento raccolto nell'ambito del programma a 78,5 miliardi di euro. Le obbligazioni hanno una scadenza di 30 anni e hanno generato una domanda quasi 13 volte superiore all'offerta. Certo, verrà il momento in cui i paesi beneficiari, in primis l'Italia, dovranno restituire il prestito. E dovranno fare i conti con il proprio debito nazionale. Se ne parlerà al vertice straordinario convocato a marzo dal Presidente francese Macron proprio per immaginare una prospettiva a lungo termine delle regole del Patto di Stabilità. In tempo , si spera, per quando i mercati presenteranno il conto.

CLS

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Le sanzioni adottate dal Consiglio nei confronti della Russia

Bruxelles, 25 febbraio 2022

Individual sanctions

In addition to freezing the assets the Russian President and Minister of Foreign Affairs, the EU will impose restrictive measures on the members of the National Security Council of the Russian Federation who supported Russia’s immediate recognition of the two non-government controlled areas of the Donetsk and Luhansk oblasts of Ukraine as independent entities. Sanctions will also be extended to the remaining members of the Russian State Duma, who ratified the government decision of the Treaty of Friendship, Cooperation and Mutual Assistance between the Russian Federation and the two entities.

Furthermore, the EU will also target those individuals, who facilitated the Russian military aggression from Belarus.

Economic sanctions

  • Financial sanctions

The package adopted today further expands the existing financial restrictions, thereby cutting Russian access to the most important capital markets. It also prohibits the listing and provision of services in relation to shares of Russian state-owned entities on EU trading venues. In addition, it introduces new measures which significantly limit the financial inflows from Russia to the EU, by prohibiting the acceptance of deposits exceeding certain values from Russian nationals or residents, the holding of accounts of Russian clients by the EU Central Securities Depositories, as well as the selling of euro-denominated securities to Russian clients.

These sanctions will target 70% of the Russian banking market, and key state-owned companies, including in the field of defence. They will increase Russia's borrowing costs, raise inflation and gradually erode Russia's industrial base. Additionally measures are taken to prevent the Russian elite's fortunes from being hidden in safe havens in Europe.

  • Energy sector

The EU will prohibit the sale, supply, transfer or export to Russia of specific goods and technologies in oil refining, and will introduce restrictions on the provision of related services.

By introducing such export ban, the EU intends to hit the Russian oil sector, and make it impossible for Russia to upgrade its oil refineries.

Russia's export revenues accounted for EUR 24 billion in 2019.

  • Transport sector

The EU introduced an export ban covering goods and technology in the aviation and space industry, as well as a prohibition on the provision of insurance and reinsurance and maintenance services related to those goods and technology. The EU will also prohibit the provision of related technical and financial assistance.

This ban on the sale of all aircrafts, spare parts and equipment to Russian airlines will degrade one of the key sectors of Russia's economy and the country's connectivity, as three quarters of Russia's current commercial air fleet were built in the EU, the US and Canada.

  • Technology sector

The EU imposed further restrictions on exports of dual-use goods and technology, as well as restrictions on exports of certain goods and technology which might contribute to Russia’s technological enhancement of its defence and security sector.

This will include products such as semiconductors or cutting-edge technologies.

  • Visa policy

Diplomats, other Russian officials, and business people will no longer be able to benefit from visa facilitation provisions, which allow privileged access to the EU. This decision will not affect ordinary Russian citizens. The decision will enter into force on the day of the adoption.

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Argomento
Istituzioni UE

3.2 miliardi di investimenti europei in settori strategicinei paesi dei Balcani

Bruxelles, 25 febbraio 2022

Today, the European Commission has unveiled a substantial €3.2 billion investment package to support 21 transport, digital, climate and energy connectivity projects in the Western Balkans. This is the first major package of projects under the EU's ambitious Economic and Investment Plan for the Western Balkans, which the Commission adopted in October 2020. The projects are designed to bring tangible benefits to all six partners in the region.

Over the next years, the Economic and Investment Plan is set to mobilise up to €30 billion of investments, as a combination of grants, preferential loans and guarantees. The Plan will help close the development gap between the European Union and the region and support the post-pandemic economic recovery. The Plan will also help to deliver the broader EU Global Gateway strategy, launched in December 2021.

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Cosa dice la NATO sull'invasione dell'Ucraina

Bruxelles, 25 febbraio 2022

We have met today to discuss the gravest threat to Euro-Atlantic security in decades. We condemn in the strongest possible terms Russia’s full-scale invasion of Ukraine, enabled by Belarus. We call on Russia to immediately cease its military assault, to withdraw all its forces from Ukraine and to turn back from the path of aggression it has chosen. This long-planned attack on Ukraine, an independent, peaceful and democratic country, is brutal and wholly unprovoked and unjustified. We deplore the tragic loss of life, enormous human suffering and destruction caused by Russia’s actions. Peace on the European continent has been fundamentally shattered. The world will hold Russia, as well as Belarus, accountable for their actions. We call on all states to condemn this unconscionable attack unreservedly. No one should be fooled by the Russian government’s barrage of lies.

Russia bears full responsibility for this conflict. It has rejected the path of diplomacy and dialogue repeatedly offered to it by NATO and Allies. It has fundamentally violated international law, including the UN Charter. Russia’s actions are also a flagrant rejection of the principles enshrined in the NATO-Russia Founding Act: it is Russia that has walked away from its commitments under the Act. President Putin’s decision to attack Ukraine is a terrible strategic mistake, for which Russia will pay a severe price, both economically and politically, for years to come. Massive and unprecedented sanctions have already been imposed on Russia. NATO will continue to coordinate closely with relevant stakeholders and other international organisations including the EU. At the invitation of the Secretary General, we were joined today by Finland, Sweden and the European Union.

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Argomento
Istituzioni UE

PNRR: via libera dalla Commissione europea all'erogazione di altri 21 miliardi all'Italia

Bruxelles, 28 febbraio 2022

La Commissione europea ha approvato oggi la valutazione preliminare positiva della richiesta dell'Italia di pagamento di 21 miliardi di €, di cui 10 miliardi di € di sovvenzioni e 11 miliardi di € di prestiti nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), lo strumento chiave al centro di NextGenerationEU. Il 30 dicembre 2021 l'Italia ha presentato alla Commissione una richiesta di pagamento fondata sui 51 traguardi e obiettivi selezionati nella decisione di esecuzione del Consiglio per la prima rata. Tali traguardi e obiettivi riguardano riforme nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa pubblica, dell'istruzione terziaria, delle politiche attive del mercato del lavoro e della legge quadro volta a rafforzare l'autonomia delle persone con disabilità, nonché del sistema di audit e controllo dell'Italia per l'attuazione dell'RRF. Riguardano inoltre importanti investimenti nel campo della digitalizzazione delle imprese ("Transizione 4.0"), dell'efficienza energetica e della ristrutturazione degli edifici residenziali. I traguardi e gli obiettivi conseguiti dimostrano i progressi significativi compiuti nell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Italia e del suo ampio programma di riforme. La riforma della giustizia civile e penale e del quadro in materia di insolvenza, il rafforzamento della capacità amministrativa e la semplificazione del sistema degli appalti pubblici contribuiranno a migliorare il contesto imprenditoriale e l'efficacia della pubblica amministrazione. L'adozione della garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL) e del "piano nazionale nuove competenze", nonché il sostegno all'imprenditorialità femminile, contribuiranno all'efficienza e all'equità dei mercati del lavoro. I traguardi e gli obiettivi confermano inoltre i progressi compiuti nel completamento dei progetti di investimento relativi alla digitalizzazione delle imprese e in materia di sostegno alle PMI.

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Istituzioni UE