La BEI, la banca dell'UE, fornirà 1,59 miliardi di euro, sostenuti da garanzie a carico del bilancio dell'UE, per aiutare l'Ucraina a riparare le infrastrutture più essenziali e a riprendere progetti di importanza critica che affrontano le esigenze più urgenti della popolazione ucraina.
Questo è il secondo pacchetto di sostegno per l'Ucraina nel quadro dell’iniziativa della BEI di risposta urgente per l’Ucraiana sviluppata in stretta collaborazione con la Commissione europea. Segue un pacchetto di sostegno di emergenza di 668 milioni di euro interamente erogati entro un mese dall'inizio della guerra. Come il primo, questo nuovo finanziamento è offerto a condizioni favorevoli, compresa una durata di lungo termine.
La guerra russa in Ucraina ha avuto un impatto devastante sulla popolazione, le infrastrutture e l'economia del paese. Alla luce di questa situazione estremamente difficile in Ucraina, il Consiglio di Amministrazione della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha approvato oggi un ulteriore 1,59 miliardi di euro di sostegno finanziario per l'Ucraina per affrontare il deficit di finanziamento delle infrastrutture del paese e le esigenze urgenti. saranno resi disponibili immediatamente 1,05 miliardi di euro.
Questo pacchetto di aiuti fa parte della risposta di solidarietà BEI-Ucraina preparata in cooperazione con la Commissione europea. Beneficia della garanzia dell'UE a titolo del mandato di prestito esterno e integra 668 milioni di euro di sostegno finanziario immediato per l'Ucraina forniti dalla BEI all'inizio di marzo 2022.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione ha annunciato l'intenzione di concedere un finanziamento di quasi 1,2 miliardi di euro per il sostegno a 61 progetti di ricerca e sviluppo nel settore della difesa selezionati in seguito alla pubblicazione di inviti a presentare proposte nell'ambito del Fondo europeo di difesa (FES).
I progetti selezionati contribuiranno al rafforzamento delle capacità di difesa di alto livello come la prossima generazione di aerei da combattimento, carri armati e navi, così come le tecnologie critiche quali il cloud militare, l’intelligenza artificiale, I semiconduttori, lo spazio, contro-misure cyber o in campo cibernetico. Saranno finanziate anche tecnologie di punta a carattere dirompente, in particolare nelle tecnologie quantistiche , nuovi materiali e PMI e start-up promettenti.
Nel giugno 2021 la Commissione ha adottato il primo programma di lavoro annuale del Fondo europeo di difesa e pubblicato una prima serie di 23 inviti a presentare proposte, di cui 11 bandi dedicati ad attività di ricerca e 12 bandi ad attività di sviluppo, per un totale di 37 ambiti d’azione.
Il l Fondo europeo di difesa (EDF) è lo strumento di punta della Commissione a sostegno della cooperazione in materia di difesa in Europa. Senza sostituirsi agli sforzi degli Stati membri, promuove la cooperazione tra imprese di tutte le dimensioni e centri di ricerca in tutta l'UE. Il EDF sostiene progetti di difesa collaborativi durante l'intero ciclo di ricerca e sviluppo, concentrandosi su progetti che portano a tecnologie e attrezzature di difesa all'avanguardia e interoperabili. Promuove inoltre l'innovazione e incentiva la cooperazione transfrontaliera delle PMI. I progetti sono selezionati a seguito di inviti a presentare proposte definiti sulla base delle priorità in materia di capacità di difesa concordate dagli Stati membri nel quadro della politica di sicurezza e di difesa comune (PESD), in particolare nel contesto del piano di sviluppo delle capacità (PSC).
C. Lombardi Satriani
L'Unione europea si trova di fronte al rischio di ulteriori tagli alla fornitura di gas da parte della Russia, a causa dell’uso delle esportazioni di gas da parte del Cremlino come forma di ritorsione, con quasi la metà dei nostri Stati membri già interessati da forniture ridotte. Agire ora può ridurre sia i rischi che i costi per l'Europa in caso di ulteriore o completa interruzione, rafforzando la resilienza energetica europea.
La Commissione propone quindi oggi un nuovo strumento legislativo e un piano europeo di riduzione della domanda di gas, per ridurre del 15% il consumo di gas in Europa fino alla prossima primavera. Tutti i consumatori, le pubbliche amministrazioni, le famiglie, i proprietari di edifici pubblici, i fornitori di energia e l'industria possono e devono adottare misure per risparmiare gas. La Commissione accelererà inoltre i lavori sulla diversificazione dell'offerta, compreso l'acquisto congiunto di gas per rafforzare la possibilità dell'UE di approvvigionarsi di forniture di gas alternative.
La Commissione propone un nuovo regolamento del Consiglio relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas, basato sull'articolo 122 del trattato. Il nuovo regolamento fisserebbe a tutti gli Stati membri l'obiettivo di ridurre la domanda di gas del 15% tra il 1° agosto 2022 e il 31 marzo 2023. Il nuovo regolamento darebbe inoltre alla Commissione la possibilità di dichiarare, previa consultazione degli Stati membri, uno "stato di allerta per l’Unione" sulla sicurezza dell'approvvigionamento, imponendo una riduzione obbligatoria della domanda di gas a tutti gli Stati membri. L'allerta dell'Unione può essere attivata quando vi è un rischio sostanziale di una grave penuria di gas o di una domanda di gas eccezionalmente elevata. Gli Stati membri dovrebbero aggiornare i loro piani di emergenza nazionali entro la fine di settembre per mostrare come intendono raggiungere l'obiettivo di riduzione e dovrebbero riferire alla Commissione sui progressi compiuti ogni due mesi. Gli Stati membri che richiedono forniture di gas di solidarietà saranno tenuti a dimostrare le misure che hanno adottato per ridurre la domanda a livello nazionale.
Per aiutare gli Stati membri a realizzare le necessarie riduzioni della domanda, la Commissione ha inoltre adottato un piano europeo di riduzione della domanda di gas che stabilisce misure, principi e criteri per una riduzione coordinata della domanda. Il Piano si concentra sulla sostituzione del gas con altri combustibili e sul risparmio energetico complessivo in tutti i settori. Mira a salvaguardare l'approvvigionamento delle famiglie e degli utenti essenziali come gli ospedali, ma anche le industrie che sono decisive per la fornitura di prodotti e servizi essenziali per l'economia e per le catene di approvvigionamento e la competitività dell'UE. Il piano fornisce orientamenti che gli Stati membri dovranno prendere in considerazione nel momento in cui dovranno pianificare una riduzione.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione europea ha adottato una modifica al quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato, adottato inizialmente il 23 marzo 2022 per sostenere l'economia nel contesto dell'invasione russa dell'Ucraina.
L'emendamento integra il Pacchetto di Preparazione all'Inverno anch'esso adottato oggi. In particolare, l'emendamento odierno estende il quadro temporaneo di crisi prevedendo le seguenti ulteriori tipologie di misure di aiuto in linea con il piano REPowerEU:
- Misure che accelerano la diffusione dell'energia rinnovabile: gli Stati membri possono istituire regimi per gli investimenti nelle energie rinnovabili, compresi l'idrogeno rinnovabile, il biogas e il biometano, lo stoccaggio e il calore rinnovabile, anche attraverso le pompe di calore, con procedure di gara semplificate che possono essere rapidamente attuate, garantendo comunque una sufficiente parità di condizioni nelle procedure di assegnazione degli aiuti. In particolare, gli Stati membri potrebbero elaborare schemi per una tecnologia specifica, che richiedono un sostegno in considerazione del particolare mix energetico nazionale; e
- Misure che facilitano la decarbonizzazione dei processi industriali: per accelerare ulteriormente la diversificazione dell'approvvigionamento energetico, gli Stati membri possono sostenere gli investimenti per eliminare gradualmente i combustibili fossili, in particolare attraverso l'elettrificazione, l'efficienza energetica e il passaggio all'uso dell’idrogeno rinnovabile e basato sull'elettricità che rispetti determinate condizioni. L'emendamento consentirebbe agli Stati membri di i) istituire nuovi regimi basati su appalti o ii) sostenere direttamente progetti, senza appalti, con determinati limiti alla quota di sovvenzione pubblica per investimento. Per le piccole e medie imprese, nonché per le soluzioni particolarmente efficienti dal punto di vista energetico, sarebbero previsti bonus integrativi specifici.
Il quadro temporaneo di crisi modificato amplia anche i tipi esistenti di sostegno che gli Stati membri possono fornire alle imprese che ne hanno bisogno. Ad esempio, ora consente agli Stati membri di concedere un importo limitato di aiuti alle imprese colpite dall'attuale crisi o dalle conseguenti sanzioni e controsanzioni fino all'importo di 62.000 EUR e 75.000 EUR rispettivamente nei settori dell'agricoltura e della pesca e dell'acquacoltura, e fino a 500.000€ in tutti gli altri settori.
C. Lombardi Satriani
Grazie all'adozione dell'accordo di partenariato per la politica di coesione tra la Commissione e l'Italia, l'Italia riceverà 42,7 miliardi di euro dall'UE nel 2021-2027 per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale, con particolare attenzione alle regioni meridionali. L'Accordo di Partenariato definisce le priorità di investimento concordate per la transizione verde e digitale dell'Italia, sostenendo al contempo le aree socioeconomiche più fragili e i gruppi vulnerabili. Insieme al cofinanziamento nazionale, la dotazione totale della politica di coesione è di 75 miliardi di euro.
Più di 30 miliardi di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e del Fondo sociale europeo Plus (FSE+) saranno destinati alle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno. Questo obiettivo più forte è fondamentale per ridurre il divario (ancora ampio) tra le regioni in termini di attività economica, opportunità di lavoro, istruzione e accesso ai servizi e all'assistenza sanitaria.
Oltre 8,7 miliardi di euro a titolo del FESR saranno destinati a rendere l'energia più accessibile, pulita e sicura per investire in un'economia circolare a basse emissioni di carbonio e in ristrutturazioni efficienti dal punto di vista energetico negli edifici pubblici.
Inoltre, le risorse del FESR saranno investite nel rafforzamento della mobilità sostenibile e nel rendere le regioni, le città e le infrastrutture più resistenti agli impatti dei cambiamenti climatici e dei rischi naturali.
L'Italia investirà in misure per l'adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione dei rischi e la resilienza a fenomeni quali tempeste, inondazioni e siccità. Ad esempio, 1,2 miliardi di euro del FESR miglioreranno l'efficienza della rete idrica nazionale, promuovendone la digitalizzazione e il monitoraggio intelligente anche nel settore del trattamento delle acque reflue.
1 miliardo di euro nell'ambito del Fondo di transizione giusto (JTF) contribuirà ad attenuare gli impatti della transizione verde e sosterrà la diversificazione delle attività economiche attualmente basate sulle industrie ad alta intensità di carbonio. Le zone più colpite del paese sono il Sulcis Iglesiente in Sardegna e la zona di Taranto in Puglia.
C. Lombardi Satriani
Per intelligenza artificiale (IA) si intendono quei sistemi che simulano l’intelligenza umana analizzando il proprio ambiente e compiendo azioni con un certo grado di autonomia per raggiungere obiettivi specifici. Il termine può anche essere applicato a qualsiasi macchina che esibisca tratti associati a una mente umana, come l'apprendimento o la risoluzione dei problemi.
Un sottoinsieme dell'intelligenza artificiale è il machine learning, ovvero la capacità delle macchine di imparare automaticamente e adattarsi a nuovi dati senza che necessitino di una forma di assistenza da parte dell’essere umano. Tale tipologia innovativa di apprendimento è possibile grazie alle tecniche di deep learning, caratterizzate dall'assorbimento di enormi quantità di dati non strutturati come testi, immagini e video.
Allegato di approfondimento.
Luca Persiani
A conclusione del dialogo avviato con la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori, Amazon si è impegnata ad adeguare le proprie pratiche di cancellazione alle norme UE in materia di consumatori. La piattaforma consentirà ai consumatori dell'UE e del SEE di annullare l'iscrizione ad Amazon Prime con soli due clic, utilizzando un "pulsante di cancellazione" ben visibile e chiaro. Questa modifica si è resa necessaria per conformarsi alle norme dell'UE sulla tutela dei consumatori e, in particolare, alla direttiva sulle pratiche commerciali sleali. A seguito di una denuncia dell'Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), del Consiglio norvegese dei consumatori e del Dialogo transatlantico dei consumatori, nell'aprile 2021 la Commissione ha avviato un'azione in collaborazione con le autorità nazionali per i consumatori. Le pratiche di cancellazione segnalate consistevano in un gran numero di ostacoli all'annullamento dell'iscrizione, tra cui menu di navigazione complicati, formulazioni distorte, scelte confuse e ripetute sollecitazioni. Amazon si è impegnata a migliorare la sua politica di cancellazione e attuerà le modifiche a partire da oggi.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione ha adottato una nuova strategia digitale dal titolo "Next Generation Digital Commission". Questa strategia aziendale definisce la visione di un'amministrazione trasformata digitalmente e più agile che contribuirà al raggiungimento delle priorità strategiche dell'UE, tra cui Europe’s Digital Decade e il Green Deal europeo. Un'interazione fluida tra persone, processi, dati e tecnologia sarà alla base di una Commissione completamente digitalizzata.
Basandosi sulla precedente strategia digitale della Commissione (2018), la nuova strategia fornisce un approccio integrato per razionalizzare ulteriormente le attuali iniziative IT, concentrandosi sulla modernizzazione digitale e sulla fornitura di servizi innovativi. Si basa su principi guida, quali il digitale come impostazione predefinita , la sicurezza e la privacy, l'apertura e la trasparenza, l'interoperabilità e il transfrontaliero, nonché la centralità dell'utente, l'orientamento ai dati e l'agilità.
Johannes Hahn, Commissario per il Bilancio e l'Amministrazione, ha dichiarato: "Con questa nuova strategia digitale dimostriamo che la Commissione è pronta a dare l'esempio per la trasformazione digitale delle amministrazioni nel Decennio digitale europeo. Vogliamo sfruttare il potenziale della tecnologia in un modo che metta le persone al centro e garantisca la sovranità e la resilienza della nostra istituzione".
C. Lombardi Satriani
L'Unione europea e la Nuova Zelanda hanno concluso oggi i negoziati per un accordo commerciale che è destinato ad aprire significative opportunità economiche per le imprese e i consumatori di entrambe le parti. L'accordo prevede anche il rispetto di clausole di sostenibilità senza precedenti, tra cui l'Accordo di Parigi sul clima e i diritti fondamentali dei lavoratori, che potranno essere applicati in ultima istanza attraverso sanzioni commerciali.
Grazie a questo accordo, il commercio bilaterale dovrebbe crescere fino al 30%, con un potenziale aumento delle esportazioni annuali dell'UE fino a 4,5 miliardi di euro. Gli investimenti dell'UE in Nuova Zelanda potrebbero aumentare fino all'80%. L'accordo dovrebbe portare alla riduzione di circa 140 milioni di euro l'anno dei dazi per le imprese dell'UE a partire dal primo anno di applicazione.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato: "La Nuova Zelanda è un partner fondamentale per noi nella regione indopacifica. Questo accordo commerciale offre grandi opportunità alle nostre imprese, ai nostri agricoltori e ai nostri consumatori, da entrambe le parti. Può contribuire ad aumentare gli scambi commerciali tra noi del 30%. Include impegni sociali e climatici senza precedenti. Questo nuovo accordo tra l'Unione Europea e la Nuova Zelanda arriva in un momento geopolitico importante. Le democrazie, come la nostra, lavorano insieme e si impegnano per i cittadini".
C. Lombardi Satriani
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE sul regolamento sulle sovvenzioni estere ("FSR"). Il regolamento sulle sovvenzioni estere è un'importante aggiunta agli strumenti di difesa commerciale di cui dispone la UE per affrontare le distorsioni causate dalle sovvenzioni estere e garantire condizioni di parità per tutte le imprese che operano nel mercato unico dell'UE.
Il regolamento sulle sovvenzioni estere, che copre le concentrazioni, le procedure di appalto pubblico e tutte le altre situazioni di mercato, colmerà una lacuna normativa nel mercato unico. Finora, l'assenza di regole ha permesso che i sussidi concessi da governi non appartenenti all'UE fossero in gran parte incontrollati, mentre i sussidi concessi dagli Stati membri sono soggetti a uno stretto controllo. Questa nuova normativa integra e rafforza l’azione sul piano internazionali dell'UE per modernizzare le regole sui sussidi nell'ambito dell'Organizzazione Mondiale del Commercio.
In base al nuovo regolamento, la Commissione avrà il potere di indagare sui contributi finanziari concessi dalle autorità pubbliche di un Paese non UE a beneficio di imprese che svolgono un'attività economica nell'UE, al fine di eliminarne gli effetti distorsivi. La Commissione potrà farlo attraverso tre nuovi strumenti: due strumenti basati sulla notifica e uno strumento generale di indagine del mercato.
C. Lombardi Satriani
Domani, 1° luglio 2022, entrerà in vigore il nuovo regolamento sul roaming in Europa. Esso estende fino al 2032 il "Roam-like-at-home", il sistema grazie al quale i viaggiatori dell'UE e dello Spazio Economico Europeo possono chiamare, inviare messaggi e navigare all'estero senza costi aggiuntivi. Le nuove norme comporteranno vantaggi significativi anche per le imprese e i cittadini dell'UE, che potranno godere di un'esperienza di roaming migliore, con la stessa qualità di servizio mobile all'estero come nel proprio Paese. Le nuove regole migliorano anche l'accesso alle comunicazioni di emergenza in tutta l'UE e garantiscono informazioni chiare sui servizi che possono essere soggetti a costi aggiuntivi.
I consumatori avranno ora diritto alla stessa qualità di Internet mobile all'estero, come quella che hanno a casa. Gli operatori che forniscono servizi di telefonia mobile devono garantire ai consumatori l'accesso alle reti 4G o alle più avanzate reti 5G, se queste sono disponibili nel luogo di destinazione del consumatore. Ai consumatori viene riconosciuto il diritto di ricevere informazioni sulla disponibilità della rete nei loro contratti di servizio mobile e sui siti web degli operatori.
Quando i consumatori viaggiano in aereo o in nave, i telefoni cellulari possono collegarsi automaticamente alla rete di bordo, fornita dai satelliti. L'utilizzo di servizi di connessione mobile forniti da reti non terrestri può essere soggetto a tariffe molto elevate. Le nuove norme sul roaming obbligano gli operatori a proteggere i consumatori e ad avvisarli se i loro telefoni passano a una rete non terrestre. Inoltre, gli operatori devono interrompere automaticamente i servizi mobili se i servizi mobili su reti non terrestri raggiungono un costo di 50 euro o un altro limite predefinito. Gli operatori possono anche offrire servizi aggiuntivi, come la possibilità di rinunciare al roaming su aerei e navi.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione ha pubblicato una proposta di raccomandazione del Consiglio sui percorsi per ottenere il successo scolastico, che delinea una serie di misure politiche concrete per affrontare il problema dell'abbandono scolastico e dei bassi risultati nelle competenze di base (lettura, matematica e scienze) dei quindicenni, in particolare di quelli provenienti da un contesto svantaggiato. Queste misure rispondono alle esigenze di studenti, insegnanti e formatori, scuole e sistemi educativi. Esse comprendono il monitoraggio, la prevenzione, l'intervento e la compensazione, ma con una forte attenzione alla prevenzione e all'intervento precoce. La proposta chiede anche una maggiore attenzione al benessere a scuola, che ha un forte impatto sui risultati educativi ed è una componente chiave del successo scolastico.
Negli ultimi anni i sistemi scolastici europei hanno affrontato situazioni difficili, tra cui la pandemia COVID-19. Oggi, più di 3,2 milioni di giovani nell'UE di età compresa tra i 18 e i 24 anni abbandonano precocemente l'istruzione e la formazione e solo l'84,3% dei 20-24enni ha completato l'istruzione secondaria superiore. Gli ultimi risultati dell’indagine PISA risalente al periodo pre-pandemia (2018) rivelavano che un quindicenne europeo su cinque non ha competenze adeguate in lettura, matematica o scienze. I risultati del PISA hanno anche mostrato che il senso di appartenenza degli studenti a scuola è in calo e che il bullismo e il cyberbullismo sono molto diffusi. Da allora, la chiusura di scuole e università a causa della pandemia ha contribuito a una significativa perdita di apprendimento per alunni e studenti. Le prove dimostrano che gli alunni con un background socio-economico svantaggiato sono quelli che corrono il rischio maggiore di incorrere in questi problemi.
La proposta di Raccomandazione invita gli Stati membri ad attuare le misure proposte per affrontare queste sfide. La Commissione sosterrà l'attuazione della raccomandazione attraverso l'apprendimento e gli scambi tra gli Stati membri, i partner e i Paesi partner. Un gruppo di esperti dedicato, istituito nell'ambito dello Spazio europeo dell'istruzione, si concentrerà e sensibilizzerà sul benessere e sulla salute mentale a scuola. La Commissione sosterrà le opportunità di sviluppo professionale per il personale scolastico e altri partner attraverso i progetti Erasmus+ e gli scambi di personale, nonché attraverso le accademie per insegnanti Erasmus+ e le piattaforme online dell'UE, tra cui la nuova piattaforma europea per l'istruzione scolastica ed eTwinning. L'UE e gli Stati membri sono chiamati a utilizzare i fondi nazionali e dell'UE - in particolare Erasmus+, il Piano per la ripresa e la resilienza, il Fondo sociale europeo+, il Fondo europeo di sviluppo regionale, lo Strumento di assistenza tecnica, il Fondo per l'immigrazione e l'integrazione - per investire in infrastrutture, formazione, strumenti e risorse per aumentare l'inclusione, l'uguaglianza e il benessere nell'istruzione.
C. Lombardi Satriani
La Commissione ha adottato oggi il Rapporto di previsione strategica 2022 - "Associare la transizione verde e digitale nel nuovo contesto geopolitico". Mentre ci prepariamo ad accelerare entrambe le transizioni, il rapporto individua dieci aree d'azione chiave con l'obiettivo di massimizzare le sinergie e la coerenza tra le ambizioni climatiche e digitali della UE. In questo modo, l'Europa rafforzerà la sua resilienza intersettoriale e la sua autonomia strategica e sarà meglio preparata ad affrontare le nuove sfide globali da qui al 2050.
Le transizioni verdi e digitali sono in cima all'agenda politica della Commissione definita dalla Presidente von der Leyen nel 2019. Alla luce dell'aggressione russa all'Ucraina, l'Europa sta accelerando l'adozione della leadership globale in materia di clima e digitale, con lo sguardo rivolto alle sfide principali, dall'energia all'alimentazione, dalla difesa alle tecnologie di punta. In questa prospettiva, il Rapporto di previsione strategica 2022 propone un'analisi olistica e orientata al futuro delle interazioni tra le due transizioni, tenendo conto del ruolo delle tecnologie nuove ed emergenti e dei principali fattori geopolitici, sociali, economici e normativi che ne determinano l'intreccio, ovvero la capacità di rafforzarsi a vicenda.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione ha compiuto un altro passo importante per aiutare gli Stati membri, le autorità regionali e locali e i partner ad affrontare le conseguenze dell'aggressione russa all'Ucraina, adottando l'"Assistenza flessibile ai territori (FAST-CARE)". Si tratta di un nuovo pacchetto completo che estende il sostegno già fornito nell'ambito dell'Azione di coesione per i rifugiati in Europa (CARE), offrendo un ulteriore sostegno e una maggiore flessibilità ai finanziamenti della politica di coesione.
CARE ha mobilitato investimenti per alloggi, assistenza sanitaria, servizi di interpretariato e di formazione per gli sfollati e per i Paesi che li accolgono. Tuttavia, poiché le esigenze continuano a crescere, il Consiglio europeo, il Parlamento europeo e le regioni dell'UE hanno invitato la Commissione a presentare nuove iniziative nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale per sostenere gli sforzi degli Stati membri in questo senso.
FAST-CARE risponde a queste richieste offrendo ulteriore flessibilità per l'attuazione degli investimenti della politica di coesione, contribuendo anche a mitigare i ritardi nell'attuazione dei progetti finanziati dall'UE dovuti all'effetto combinato del COVID-19 e degli alti costi energetici, della carenza di materie prime e di forza lavoro causati dalla guerra.
C. Lombardi Satriani
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla direttiva sulla resilienza dei soggetti critici (direttiva CER), proposta dalla Commissione nel dicembre 2020.
Come parte fondamentale del lavoro dell'UE per costruire un'Unione della sicurezza, le nuove norme rafforzeranno la resilienza delle infrastrutture critiche a una serie di minacce, tra cui i rischi naturali, gli attacchi terroristici, le minacce interne o il sabotaggio, nonché le emergenze di salute pubblica come la recente pandemia COVID-19.
In un panorama di rischi sempre più complesso, la nuova direttiva sostituisce la direttiva europea sulle infrastrutture critiche del 2008. Un campo di applicazione settoriale più ampio consentirà agli Stati membri ed ai soggetti critici di affrontare meglio le interdipendenze e i potenziali effetti a cascata di un incidente. Saranno coperti undici settori: energia, trasporti, banche, infrastrutture dei mercati finanziari, salute, acqua potabile, acque reflue, infrastrutture digitali, pubblica amministrazione, spazio e cibo.
Il vicepresidente per la Promozione dello stile di vita europeo, Margaritis Schinas, ha dichiarato: "È essenziale proteggere la nostra economia e la nostra società da minacce fisiche che potrebbero interrompere servizi vitali per la vita quotidiana delle persone e per il funzionamento del nostro mercato interno. Con l'accordo di oggi, stiamo rispettando il nostro impegno a migliorare la resilienza delle infrastrutture critiche nell'UE, integrando la legislazione sulla sicurezza informatica recentemente rafforzata. Insieme, queste nuove norme formano un sistema coerente e solido per proteggere le nostre infrastrutture online e non".
C. Lombardi Satriani
A seguito di una richiesta da parte del governo ucraino di attrezzature mediche, equipaggiamento protettivo e attrezzature specializzate cntro i rischi per la salute pubblica in caso di minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN), la Commissione europea ha mobilitato nuove riserve di emergenza nell’ambito di RescEU.
Le attrezzature fornite dall'UE comprendono 300.000 tute di protezione specializzate, 5.600 litri di decontaminanti e 850 attrezzature per le operazioni di decontaminazione. Poiché gli ospedali ucraini hanno urgente bisogno di attrezzature mediche, l'UE sta donando anche monitor per pazienti, pompe per infusione e ventilatori, oltre a dispositivi di protezione per il personale medico, come maschere e camici.
Con un valore finanziario complessivo di 11,3 milioni di euro, l'assistenza sarà fornita all'Ucraina dalla scorte di emergenza ospitate da Romania, Ungheria, Svezia, Germania, Grecia e Danimarca.
Janez Lenarčič, Commissario per la gestione delle crisi, ha detto: "La guerra ingiustificata della Russia e gli attacchi contro strutture sanitarie hanno messo i sistemi sanitari dell'Ucraina sotto forte pressione. Per gli ultimi quattro mesi abbiamo lavorato tutto il giorno per garantire la rapida reazione dell'UE alle richieste dell'Ucraina riguardanti attrezzature specifiche e forniture umanitarie. 30 paesi hanno già donato beni in Ucraina
attraverso il Meccanismo di Protezione Civile dell'UE, ma date le immense esigenze mediche causate dalla guerra, abbiamo mobilitato le riserve strategiche RescEU. Stiamo inviando attrezzature mediche e attrezzature su misura per emergenze chimiche, biologiche o nucleari.Gli operatori sanitari in Ucraina stanno lavorando sotto il fuoco, e dobbiamo fare tutto quanto in nostro potere per fornire loro gli strumenti necessari per salvare vite umane."
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione ha deciso di registrare un'iniziativa dei cittadini europei (ICE) dal titolo "Good Clothes, Fair Pay”.
L'iniziativa invita la Commissione a presentare una proposta legislativa che obblighi le aziende dell'abbigliamento e del settore calzaturiero a trattare con la dovuta diligenza gli aspetti relativi ad un salario dignitoso nelle loro catene di approvvigionamento. I firmatari dell’iniziativa elencano sei obiettivi da rispettare nell’esercizio della due diligence, tra cui: identificare, prevenire e mitigare gli impatti negativi sui diritti umani; ridurre la povertà nell'UE e nel mondo, con particolare attenzione alla situazione delle donne, dei migranti e dei lavoratori con contratti precari e la necessità di combattere il lavoro minorile; divieto di pratiche commerciali sleali; garantire il diritto all’ informazione per i consumatori; e migliorare la trasparenza e la responsabilità delle imprese nel settore abbigliamento e calzature.
A seguito della registrazione odierna, gli organizzatori hanno 6 mesi di tempo per aprire la raccolta firme. Se l'iniziativa dei cittadini europei riceve un milione di firme di sostegno entro un anno in almeno sette diversi Stati membri, la Commissione dovrà reagire. La Commissione potrebbe decidere di accogliere o meno la richiesta e sarà tenuta a spiegarne le motivazioni.
C. Lombardi Satriani
La Commissione europea, a nome dell'UE, ha erogato oggi 300 milioni di euro in fondi di Assistenza Macro Finanziaria (AMF) alla Tunisia. Questa è la seconda e ultima erogazione nell'ambito del programma di MFA COVID-19 alla Tunisia, approvato per mitigare le ricadute economiche della pandemia di coronavirus e migliorare la stabilità macroeconomica. La prima rata di 300 milioni di euro è stata erogata a giugno 2021
dopo la ratifica da parte del parlamento tunisino dell'accordo sull'assistenza macrofinanziaria.
La Tunisia è il nono paese per il quale sono stati completati gli AMF COVID-19, su dieci paesi della politica di allargamento e di vicinato sostenuti dal pacchetto AMF di emergenza da 3 miliardi di EUR nel contesto della pandemia. Questa assistenza consentirà alla Tunisia di allocare risorse per mitigare le conseguenze negative socio-economiche della pandemia sulla sua popolazione, ora aggravate dall’ impatto che l'aggressione della Russia contro l'Ucraina sta avendo sulla sicurezza alimentare ed energetica. In totale, 600€
milioni di prestiti sono stati erogati nell'ambito di questo programma di sostegno di emergenza nell'ultimo anno, a dimostrazione tangibile della solidarietà dell'UE al popolo tunisino in un momento di crisi senza precedenti.
Questi fondi di emergenza vengono forniti alla Tunisia sotto forma di prestiti a lungo termine a condizioni altamente favorevoli.
Contribuiranno ad alleviare la situazione di bilancio della Tunisia, sostenendo nel contempo l'attuazione delle principali riforme economiche. Questi includono misure per migliorare la sostenibilità delle finanze pubbliche e la riforma del settore pubblico, migliorare il sistema di protezione sociale del paese, favorire la modernizzazione e la riforma della proprietà statale e promuovere gli investimenti privati migliorando il clima imprenditoriale.
C. Lombardi Satriani
Oggi la Commissione ha annunciato l'adozione del secondo programma di lavoro annuale del Fondo europeo per la difesa (EDF). Il programma di lavoro EDF 2022 stanzierà fino a un totale di 924 milioni di finanziamento. Una settimana dopo la comunicazione congiunta sulla carenza di investimenti nella difesa, Commissione sblocca nuovi finanziamenti per investire insieme e meglio nelle capacità di difesa strategica. Inoltre, il programma di lavoro 2022 introduce una serie di nuovi strumenti per promuovere l'innovazione nel settore della difesa, il tutto sotto un nuovo ombrello denominato EU Defense Innovation Scheme (EUDIS). Già annunciato nel pacchetto sulla difesa della Commissione del 15 febbraio 2022, EUDIS lavorerà in stretta cooperazione con l'Innovation Hub dell'EDA.
Lo EDF contribuisce a ridurre la frammentazione del panorama europeo dello sviluppo delle capacità di difesa. Migliora inoltre la competitività industriale e promuove l'interoperabilità in tutta Europa. IL programma di lavoro EDF 2022 affronta in totale 33 ambiti d’azione strutturati in otto inviti a presentare proposte – il primo sarà aperto all'inizio di giugno - per dare il via a una serie di grandi progetti di emblematica rilevanza. Mira a sviluppare tecnologie e capacità di difesa in linea con le priorità dell'UE in materia di capacità concordate con gli Stati membri e ulteriormente delineate nella Bussola Strategica. Inoltre, i lavori del EDF 2022 garantiranno la continuità del finanziamento di alcuni importanti progetti avviati nell'ambito dei due programmi precursori del EDF.
C. Lombardi Satriani
Da domani saranno in vigore nuove regole sui dispositivi medico-diagnostici in vitro (IVDR) come test HIV, test di gravidanza o test COVID-19. Le regole tuteleranno meglio la salute pubblica e la sicurezza dei pazienti in relazione a questi dispositivi, allineando il diritto dell'UE ai progressi tecnologici e della scienza medica. Allineando i requisiti di accesso al mercato nei diversi Stati membri dell'UE salvaguarda anche un accesso più equo al mercato per i produttori.
Il Regolamento sui dispositivi medico-diagnostici in vitro sostituisce una precedente Direttiva e rafforza in modo significativo il quadro normativo per i test medici. Si stima che circa il 70% delle decisioni riguardanti casi clinici venga presa utilizzando dispositivi medico-diagnostici in vitro. Nel gennaio 2022, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno modificato le disposizioni transitorie del Regolamento sui dispositivi medico-diagnostici in vitro per i dispositivi già in commercio. L'emendamento consente un'applicazione progressiva del Regolamento con un periodo di transizione della durata stabilita a seconda della classe di rischio del dispositivo. Tuttavia, la data di entrata in vigore del Regolamento sui dispositivi medico-diagnostici in vitro è rimasta invariata.
C. Lombardi Satriani