A due anni dall’avvio di un nuovo approccio alla politica europea di vicinato, in molti settori di cooperazione i risultati sono incoraggianti, sebbene il 2012 sia stato un anno complesso a causa dell’instabilità politica e delle difficili condizioni socioeconomiche. Presentate le relazioni nazionali e regionali sui progressi compiuti nelle relazioni con Mediterraneo ed Est Europa.
Il 31 maggio la Commissione speciale per la criminalità organizzata, la corruzione ed il riciclaggio di denaro ha adottato la relazione intermedia sulle misure da adottare e le inziative da intraprendere per sconfiggere il fenomeno del crimine organizzato. Emerge dalla relazione dei deputati la preoccupazione per un problema che ha sempre più dimensione transnazionale, sfruttando le opportunità offerte dall'apertura delle frontiere interne dell'UE e che minaccia di stabilire collegamenti non soltanto con i rtradizinali settori del traffico d'armi, di droga e di esseri umani, ma nache con la più vasta galassia del terrorismo internazionale.
Bruxelles, 19 giugno 2013
La Commissione europea ha adottato le linee guida concernenti la maniera in cui gli Stati membri possono accordare aiuti alle imprese per investimenti nelle regioni meno favorite per il periodo 2014/2020. Queste linee guida s'iscrivono nel quadro di un'iniziativa più vasta che mira a modernizzare il controllo degli aiuti di stato per stimolare la crescita nel mercato unico, incoraggiando misure d'aiuto più efficaci.
Con il lancio di un quadro di valutazione del mercato unico disponibile esclusivamente online, viene istituito un sistema di informazione più completo e di più facile impiego. Il quadro di valutazione del mercato unico comprende relazioni esaurienti su 13 strumenti di governance, tra cui il monitoraggio del corretto recepimento delle direttive UE, l’analisi delle procedure di infrazione, le reti di cooperazione amministrativa e una serie di servizi di informazione e risoluzione di problemi.
L’edizione 2012/2013 del quadro di valutazione del mercato unico intende fornire una panoramica generale della situazione effettiva sul terreno. Presenta i risultati ottenuti dagli Stati membri, ma fornisce anche esempi delle difficoltà che cittadini e imprese continuano ad incontrare quando esercitano i diritti conferiti loro dall’UE.
Dopo mesi di negoziazioni, il 27 giugno i deputati del Parlamento, il Consiglio e la Commissione europea hanno raggiunto un accordo politico per il prossimo budget europeo 2014-2020. Il 3 luglio, i deputati hanno dato il loro accordo, ma si dovrà aspettare questo autunno per il voto finale in sessione plenaria.
A livello geopolitico e strategico la situazione si evolve costantemente. I rapporti di forza nel mondo mutano in seguito all'emergere di nuovi centri di gravità e gli Stati Uniti stanno ripensando la loro strategia spostandone l'asse centrale verso l’Asia. In questa situazione l’Europa deve assumersi maggiori responsabilità in termini di sicurezza a livello interno e all’estero. L’Unione necessita pertanto di un’adeguata politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC), supportata da un’industria della difesa concorrenziale e da strutture efficienti nel mercato della difesa.
Dopo una notevole ripresa nel periodo 2009-2011, l’industria europea ha fatto registrare nuovamente una contrazione. I dati preliminari per il 2012 indicano che il contributo del settore manifatturiero al PIL dell’UE è ulteriormente diminuito attestandosi al 15,1%; aumenta pertanto il divario rispetto all'obiettivo indicativo del 20% proposto dalla Commissione nel 2012.
Documento di lavoro della Commissione per lo Sviluppo Regionale del PE
L'Unione europea si trova a far fronte a difficili sfide socioeconomiche: gli Stati membri e le regioni si stanno prodigando per rimettere in sesto l'economia e uscire dalla crisi. In questo periodo d'incertezza economica, i fondi della politica di coesione possono rappresentare un valido contributo per aiutare gli Stati membri e le regioni a creare occupazione, accrescere la competitività e promuovere la crescita sostenibile
Erasmus+, il nuovo programma unionale per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, il cui avvio è previsto a gennaio, è stato approvato oggi dal Parlamento europeo. Finalizzato a promuovere le competenze, e l'occupabilità, nonché a sostenere la modernizzazione dei sistemi d'istruzione, formazione e gioventù, il programma, della durata di sette anni, avrà una dotazione di bilancio di 14,7 miliardi di EUR1, con un aumento del 40% rispetto ai livelli attuali.
Parere della commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento Europeo
Quando la prima idea di Europa è stata sviluppata, sotto la spinta della necessità di una più profonda cooperazione transfrontaliera a livello regionale, nessuno avrebbe mai creduto che una così stretta integrazione fosse possibile o raggiungibile in alcun modo. Gli Stati, acerbi nell’idea di cedere parte dei propri poteri sovrani, hanno cautamente intrapreso un cammino di tipo comunitario, procedendo a piccoli passi nello sviluppo di un’idea completamente nuova
Le elezioni europee si sono concluse ed è il momento di tirare le somme. Tutti gli slogan, gli articoli e le dichiarazioni suggerivano che stavolta sarebbe stato “diverso”. È il momento di prendere i dati concreti e capire se questa profonda differenza c’è stata o meno.
L’ ”attrazione fatale” di Stati Uniti e NATO verso Moldavia, Georgia e Balcani è all’origine della crisi ucraina? E quali sono le differenti prospettive in gioco che si confrontano al tavolo del G7? Convitato di pietra la Russia.
Livelli e tendenze di lungo termine
Nel 2012, la somma delle tasse e dei contributi sociali obbligatori nei 28 Stati membri è stata del 39,4% del PIL medio, quasi il 15% in più di quello registrato negli USA e circa il 10% in più di quello registrato in Giappone.
Dopo una discussione di oltre 15 ore finalmente la Russia, l’ Ucraina, la Francia e la Germania hanno concluso il vertice di Minsk, raggiungendo un cessate il fuoco in Ucraina che partirà dalla mezzanotte del 15 febbraio.
9 novembre 2015 - Piercarlo Valtorta
Da pochi giorni la Commissione europea ha inviato a Parlamento e Consiglio il suo programma di Lavoro 2016; il primo che mette a pieno regime la macchina dell'attuale Presidente Junker. Per analizzare questo documento che accompagnerà gli addetti ai lavori per tutto il prossimo anno, ci avvarremo di quattro distinti lavori che approfondiranno i punti salienti di tale Programma. Il primo articolo , che segue queste righe, si concentrerà sugli obiettivi generali e il metodo assunto dalla Commissione
per definire il proprio stile.
23 novembre 2015
L'articolo che segue è il secondo di una serie di quattro che sono stati impostati per presentare il Programma di Lavoro della Commissione per il 2016. Con questo articolo inizia l'analisi delle dieci priorità proposte da Junker; in particolare ci si concentrerà su quelle appartenenti all'area economica.
I prossimi articoli si occuperanno dell'area delle relazioni esterne e dell'area giustizia e diritti.
1 dicembre 2015 - Piercarlo Valtorta
Prosegue la presentazione del Programma di lavoro della Commissione per il 2016. Con questo terzo articolo andiamo a presentare l'insieme di quelle priorità che impattano soprattutto la dimensione esterna dell'UE, sia quella di carattere commerciale sia quella più legata alla sicurezza che quella più squisitamente politica.
Il nostro percorso di presentazione si concluderà con un quarto articolo dedicato ai temi della giustizia e democrazia
9 dicembre 2015 - Piercarlo Valtorta
Termina con il presente articolo il percorso in quattro tappe di presentazione del Programma di lavoro della Commissione Junker per il 2016.
Dopo aver analizzato la strategia ed il metodo, le priorità economiche e quelle relative al ruolo dell'Europa nel mondo, vogliamo dedicare qualche parola a quanto viene proposto sui temi della democrazia, dei diritti fondamentali e su temi eticamente discriminanti come le migrazioni di massa.