Come l'Europa intende procedere nel settore agroalimentare verso una riconversione green e digitale
Oggi la Commissione ha reso noto il percorso di transizione per l'industria agroalimentare, in particolare l’industria della trasformazione alimentare. Il percorso è stato messo a punto dalla Commissione, dagli Stati membri e dalle parti interessate come le associazioni di settore e le ONG. il percorso identifica sfide e opportunità specifiche per questa specifica catena del valore e propone azioni per potenziare il suo contributo a un sistema agroalimentare più competitivo, sostenibile, resiliente ed equo. Sottolinea che la competitività e la resilienza del sistema alimentare implica che tutti gli attori della catena del valore, abbiano un rendimento equo e che sono necessari investimenti nella sostenibilità per limitare l'eccedenza alimentare, sostegno alle esportazioni agroalimentari e implementazione di modelli di economia circolare.
Il percorso incoraggia gli operatori ad adottare il nuovo Codice Europeo di Condotta sulle Pratiche Alimentari e di Marketing Responsabili. Si propone inoltre di rafforzare la collaborazione tra diverse organizzazioni di sostegno alle imprese e di aumentare la consapevolezza delle opportunità di finanziamento in ricerca e innovazione, in particolare nell’innovazione sostenibile. Inoltre, il documento pubblicato oggi presenta le politiche e i programmi dell’UE che possono essere mobilitati per sostenere la transizione verso un ecosistema industriale agroalimentare dell’UE verde, digitale e resiliente, e invita anche le autorità nazionali e regionali a mobilitare le proprie politiche di conseguenza.
Il percorso di transizione dell’ecosistema industriale agroalimentare sarà lanciato nel corso della Open Food Conference che ha preso il via oggi. Per facilitare l’attuazione del percorso, la Commissione istituirà una Transition Pathway Stakeholder Support Platform..
Microplastiche nell'acqua potabile: nuova inziativa dell'Europa
La Commissione ha adottato oggi una metodologia standardizzata per misurare la presenza di microplastiche nell’acqua e un atto delegato per garantire il riutilizzo sicuro delle acque reflue trattate per l’irrigazione agricola. Queste due nuove misure contribuiranno a rafforzare la resilienza idrica e a migliorare la qualità e la quantità dell’acqua in tutta l’UE.
L'armonizzazione e standardizzazione dei metodi di misurazione aiuterà gli Stati membri a raccogliere informazioni sulla presenza di microplastiche nella loro catena di approvvigionamento idrico. In questo modo sarà più semplice confrontare e interpretare i risultati ottenuti rispetto allo stato dell'arte in cui vengono utilizzati metodi diversi.
L'atto delegato riguarda il riuso delle reflue e specifica la procedura che le autorità nazionali devono seguire per prevenire i rischi legati all’uso delle acque reflue per l’irrigazione.
I nuovi standard fanno seguito alla pubblicazione di un parere all’inizio di questa settimana per aiutare gli Stati membri a definire il “buono stato ambientale” degli oceani. Gli Stati membri potranno affiancare gli attori economiciindicando loro politiche sostenibili del mare, che non causino danni significativi o irreversibili alla vita o agli habitat marini.
Il commissario Sinkevičius ha dichiarato: “Vogliamo garantire che l’acqua che utilizziamo, da quella potabile a quella per l’irrigazione, soddisfi sempre i più elevati standard di sicurezza possibili. Con gli standard attuali, i cittadini possono essere certi che la l'acqua che bevono sarà attentamente monitorata per la presenza di microplastiche e che qualsiasi acqua reflua riutilizzata sarà sicura, che i prelievi eccessivi di acqua saranno limitati e che si cercherà di ripristinare il ciclo dell’acqua che si è interrotto. Tuttavia, per ripristinare davvero questo ciclo, dobbiamo anche proteggere i nostri mari. Conto pertanto sugli Stati membri affinché garantiscano che le ambizioni che abbiamo adottato per l’uso sostenibile dell’ambiente marino siano tradotte in realtà nelle loro prossime strategie marine. »
Approvati aiuti di Stato dell'Italia per 750 milioni di euro a sostegno delle imprese nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina
La Commissione Europea ha approvato un piano italiano da 750 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese (“PMI”) e le società a media capitalizzazione nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del Quadro Temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.
Secondo il regime, gli aiuti assumeranno la forma di garanzie statali a sostegno delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione colpite dalla crisi energetica. Lo scopo del regime è garantire che i beneficiari abbiano accesso a sufficiente liquidità finanziaria. Analogo regime in deroga è stato approvato dalla Commissione il 29 luglio 2022 (SA.103403), poi prorogato il 20 dicembre 2022 (SA.105124), con scadenza il 31 dicembre 2023. La Commissione ha ritenuto che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite dal Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione. In particolare, la garanzia (i) non supererà i 280.000 euro per impresa attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli, i 335.000 euro per impresa attiva nei settori della pesca e dell'acquacoltura e i 2 milioni di euro per impresa attiva in tutti gli altri settori; e ii) sarà concesso entro il 30 giugno 2024. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b ) del TFUE e con le condizioni stabilite nel Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato.
Nel 2023 il numero delle vittime di incidenti stradali rallenta più lentamente
La Commissione pubblica oggi i dati provvisori sul numero di vittime della strada per il 2023. Lo scorso anno sono morte in incidenti stradali circa 20.400 persone, una leggera diminuzione dell'1% rispetto al 2022. Sebbene rispetto al 2019 questa diminuizione rappresenti circa 2.360 decessi in meno (-10%), la tendenza al ribasso si è stabilizzata in diversi Stati membri.
La classifica generale dei tassi di mortalità stradale per paese non è cambiata in modo significativo, con le strade più sicure che si trovano ancora in Svezia (22 morti per milione di abitanti) e Danimarca (27/milione). Bulgaria (82/milione) e Romania (81/milione) hanno riportato i tassi di mortalità più alti nel 2023. La media dell’UE è di 46 morti sulla strada per milione di abitanti. Con l'aumento della la popolarità della bicicletta preoccupa il conseguente aumento del numero di ciclisti uccisi sulle strade dell’UE: più di 2.000 ciclisti sono stati uccisi nel 2022. Si tratta della tipologia di utenti della strada a non vedere un significativo calo del numero di vittime negli ultimi dieci anni, in parte a causa della continua mancanza di infrastrutture adeguate e di comportamenti non sicuri da parte di tutti gli utenti della strada, come velocità eccessiva, distrazione e guida sotto l’influenza di alcol e droghe.
L'UE resta impegnata a perseguire l'obiettivo di dimezzare il numero di morti e feriti gravi sulla strada entro il 2030, nonché di raggiungere un numero di morti sulla strada vicino allo zero entro il 2050. Con la Dichiarazione europea sull'uso della bicicletta proposta dalla Commissione si riconosce che la sicurezza è un aspetto fondamentale per incoraggiare le persone a usare la bicicletta e sta lavorando per sviluppare linee guida sui requisiti di qualità per gli utenti stradali vulnerabili, compresi i ciclisti. Inoltre, nel marzo 2023 la Commissione ha presentato una serie di proposte per migliorare la sicurezza stradale, compresi i nuovi requisiti per le patenti di guida e una migliore applicazione transfrontaliera delle norme sulla circolazione stradale. La sicurezza stradale è stata anche una parte centrale delle recenti iniziative politiche dell’UE in materia di mobilità, tra cui la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, il nuovo regolamento TEN-T e il quadro per la mobilità urbana.
Il programma EU4Health stanzia 12,2 milioni di euro per la sicurezza sanitaria.
La Commissione ha avviato oggi due progetti in partenariato con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per rafforzare la sicurezza sanitaria e la preparazione alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere, inclusi i rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari.
Il primo progetto riguarda gli aspetti gli di prevenzione, preparazione, individuazione e risposta nell’UE, nello Spazio Economico Europeo, nei paesi candidati e nei paesi del partenariato orientale. Affronta un’ampia gamma di rischi potenziali, dai disastri naturali come terremoti e inondazioni ai rischi biologici o legati alle guerre. Particolare attenzione è rivolta al miglioramento del coordinamento e della cooperazione nelle emergenze, sia a livello nazionale che internazionale. Il programma EU4Health sostiene questo progetto con 6,4 milioni di euro nei prossimi cinque anni.
Il secondo progetto si concentra sugli sforzi per affrontare rischi specifici, ossia i rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari (CBRN) nell’UE, in Ucraina, in Moldavia e negli altri paesi che partecipano al programma EU4Health. Rafforzerà le capacità di prevenire, prepararsi e rispondere alle minacce CBRN per la salute pubblica attraverso la pianificazione della preparazione e della risposta, nonché rafforzando la preparazione a livello transfrontaliero. Il programma EU4Health finanzia questo progetto con 5,8 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “Uno dei principali obiettivi dell’Unione europea della sanità è prepararsi meglio alle minacce sanitarie in modo coordinato a livello dell’UE e con i nostri paesi partner. Il lancio delle iniziative odierne, in collaborazione con l’OMS, rappresenta un passo importante verso la costruzione di un sistema di sicurezza sanitaria più forte e resiliente in tutta l’UE, in Ucraina e in altri paesi europei. Dimostrano l’impatto positivo che il sostegno dell’UE può portare ai suoi cittadini e non solo. »
Qualcuno lassù mi ama, ossia 18 milioni per la diagnosi e il trattamento delle malattie rare.
Buona notizia per tutti quei pazienti che si sono sempre sentiti abbandonati. Oggi la Commissione ha lanciato una nuova azione congiunta (JARDIN) per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura delle malattie rare in tutta l'Unione. Per raggiungere questo obiettivo, integrerà le reti di riferimento europee (ERN) nei sistemi sanitari nazionali: le ERN sono reti virtuali di fornitori di servizi sanitari altamente specializzati provenienti da tutta Europa, che affrontano malattie e condizioni complesse o rare che richiedono cure altamente specializzate o conoscenze e risorse specifiche.
L’azione comune riunisce tutti gli Stati membri dell’UE più Norvegia e Ucraina e affronterà temi quali i percorsi dei pazienti e la gestione dei dati per le malattie rare. Inoltre aprirà la strada a una cooperazione ancora più efficace, efficiente e sostenibile in futuro. Per il periodo 2024-2027, l’azione riceverà 15 milioni di euro dal programma EU4Health e 3,75 milioni di euro dagli Stati membri.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “La nostra Unione europea della sanità è determinata a garantire un futuro migliore ai pazienti affetti da malattie rare. Oggi lanciamo una nuova iniziativa per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura dei pazienti che vivono con tali condizioni. Le reti di riferimento europee sono al centro del nostro lavoro e questa nuova azione, integrando queste reti nei sistemi sanitari nazionali, avvicinerà le competenze ai pazienti e consentirà la circolazione delle conoscenze all’interno dell’UE. Quando si tratta di malattie rare, possiamo cambiare la vita dei pazienti solo se lavoriamo sempre più a stretto contatto”.
Il Digital Market Act entra pienamente in vigore e incrocia da subito i sei grandi gatekeepers.
A partire da oggi Apple, Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance, i sei gatekeeper designati dalla Commissione nel settembre 2023, devono rispettare pienamente tutti gli obblighi previsti dalla normativa sui mercati digitali. La nuova legislazione in vigore stabilisce nuove regole per 10 tipologie di servizi forniti dalle piattaforme e considerati essenziali, quali i motori di ricerca, mercati online, app store, pubblicità e messaggistica online, e conferisce nuovi diritti alle imprese e agli utenti finali europei.
Già da prima dell'entrata in vigore i gatekeepers hanno iniziato ad adottare e testare misure di conformità alla legislazione sui mercati digitali, ma da oggi sono tenuti a dimostrare di rispettare concretamente la normativa e a descrivere le misure adottate nei rapporti di conformità. La versione pubblica di questi rapporti è disponibile sulla pagina web della Commissione europea dedicata al DMA ( https://digital-markets-act.ec.europa.eu/index_en) . Da oggi, i sei gatekeeper dovranno anche presentare alla Commissione una descrizione, verificata in modo indipendente, di tutte le tecniche utilizzate per profilare i consumatori, nonché una versione non riservata del rapporto.
La Commissione analizzerà ora attentamente le relazioni di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci rispetto agli obblighi previsti dalla legislazione dal DMA. Tale valutazione si baserà anche sui contributi forniti dalle parti interessate, e a tal fine saranno organizzati seminaricon i gatekeepers per presentare le loro soluzioni. La Commissione potrà in risposta a situazioni di non ottemperanza adottare misure formali di attuazione, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per applicare pienamente il DMA.
Ecco quanto ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per la Politica di concorrenza: “Oggi, prende il via la legislazione sui mercati digitali per tutti i gatekeepers che abbiamo designato sei mesi fa. Il nostro nuovo insieme di regole renderà i mercati online più aperti e accessibili per le piccole imprese innovative, in modo che anche loro abbiano un’equa possibilità di farlo. E come consumatori, avremo opzioni online più convenienti. Ciò cambierà profondamente il funzionamento dei mercati online e aprirà il mercato digitale, nell’interesse di tutti gli attori e utenti europei”.
Invece Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “La giornata di oggi segna un punto di svolta per il nostro spazio digitale europeo. La legislazione sui mercati digitali stabilisce obblighi specifici e prevede la possibilità di sanzionare le grandi piattaforme online in caso di mancato rispetto. Ne abbiamo discusso per mesi con i gatekeepers per aiutarli ad adattarsi. E possiamo già vedere cambiamenti in atto nel mercato: i concorrenti possono creare altri app store, gli utenti europei hanno un maggiore controllo sui propri dati e ora hanno il potere di fare scelte che prima non avevano, a causa delle impostazioni predefinite. Qualsiasi azienda ritenuta non conforme sarà soggetta a severe sanzioni, incluso, come ultima risorsa, lo smantellamento”.
L'Europa accelera nell'aiuto ai palestinesi di Gaza
La Commissione assegna 81 milioni di euro sulla dotazione complessiva di 125 milioni di euro per gli aiuti umanitari e sta lavorando alla sua erogazione alle organizzazioni partner umanitarie. L’UE ha finora organizzato 41 voli tramite ponte aereo per consegnare oltre 1.800 tonnellate di aiuti ai palestinesi attraverso l’Egitto e sta esplorando ulteriori mezzi per fornire forniture salvavita, anche attraverso un corridoio marittimo e lanci di aiuti in collaborazione con i partner umanitari.
Ciò avviene mentre il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič si trova oggi in Israele per concludere la sua visita in Medio Oriente, dopo aver visitato ieri la Cisgiordania e la Giordania. L’obiettivo della visita è ribadire l’impegno dell’UE a mobilitare tutti i mezzi possibili per fornire aiuti umanitari ai palestinesi bisognosi.
In Israele, il Commissario ha incontrato il Ministero degli Affari Esteri israeliano e il Coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (COGAT) e ha condiviso l'inequivocabile appello dell'UE alla protezione dei civili e all'accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari all'interno e attraverso Gaza, ribadendo al tempo stesso la richiesta dell'UE per il rilascio di tutti gli ostaggi. Ha inoltre incontrato sul posto i partner umanitari dell'UE. Il Commissario ha visitato Kerem Shalom, il valico di frontiera israeliano con la Striscia di Gaza, per sottolineare l’importanza vitale di consentire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli attraverso tutti i valichi, aprendone al contempo altri, anche a nord di Gaza. Il Commissario ha inoltre visitato il kibbutz Nir Oz, uno dei siti presi di mira dai barbari attacchi di Hamas del 7 ottobre.
Raggiunto l'accordo in Europa sul trasferimento dei processi penali
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul regolamento relativo al trasferimento dei procedimenti penali, come proposto dalla Commissione il 5 aprile 2023. Poiché i reati di natura transfrontaliera sono in aumento, spesso ad uno stato viene preclusa la possibilità di perseguire penalmente lo stesso caso. Stabilendo una serie di misure che consentono il trasferimento dei procedimenti penali allo Stato membro più idoneo a procedere, questo nuovo regolamento aiuterà a prevenire la duplicazione inefficiente dei procedimenti ed eviterà casi di impunità in cui viene rifiutata la consegna in caso di un mandato d'arresto europeo. Tali norme comprendono criteri comuni per richiedere un trasferimento, un termine per la decisione sul trasferimento, un elenco esaustivo di motivi per rifiutare una richiesta di trasferimento, nonché obblighi rispetto ai diritti degli indagati, imputati e vittime, compresi i loro diritto a uricorrere contro la decisione di trasferimento.
Anche gli agricoltori possono far sentire la loro voce ( ma non è detto che poi venga ascoltata--)
Come annunciato dalla von der leyen in risposta alle proteste degli agricoltori dei giorni scorsi, la Commissione lancia oggi un sondaggio online per raccogliere direttamente le opinioni degli agricoltori dell’UE. Il sondaggio è aperto dal 7 marzo all'8 aprile. Brevi domande, disponibili in tutte le lingue dell'UE, dalle cui risposte si potrà avere un prezioso feedback per comprendere le principali ragioni di preoccupazione. Inoltre, l’indagine aiuterà a identificare le fonti degli oneri amministrativi e della complessità derivanti dalle norme della politica agricola comune (PAC) e da altre norme in materia alimentare e agricola, sia per quanto riguarda la loro applicazione sia i tanti oneri burocratici connessi . I risultati preliminari saranno presentati già entro la metà di aprile.
Questa indagine fornirà già entro l'estate un quadro più chiaro dei principali ostacoli amministrativi percepiti e affrontati dagli agricoltori. I suoi risultati saranno inclusi in un’analisi più dettagliata che sarà pubblicata nell’autunno 2024 e che mirerà a chiarire le fonti di complessità per gli agricoltori a livello dell’UE, a livello nazionale e della PAC.
Link: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/Public_Consultation_EU_Simplification_2024rs_point_of_view_2024
L'Italia presenta la proposta di revisione del PNRR
L’Italia ha presentato oggi alla Commissione una richiesta di revisione mirata del suo PNRR. Le modifiche proposte sono tecniche e seguono la revisione completa del piano, adottato dal Consiglio l'8 dicembre 2023. Il piano italiano per la ripresa e la resilienza è composto da 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Comprende 66 riforme e 150 investimenti. Ad oggi la Commissione ha erogato più del 50% dei fondi stanziati all’Italia nell’ambito del Recovery and Resilience Facility, ovvero più di 102 miliardi di euro.
La Bulgaria e la Romania rafforzano la gestione comune delle frontiere
La Commissione europea avvia insieme con Bulgaria e Romania un'iniziativa quadro di cooperazione sulla gestione delle frontiere e della migrazione. Tale cooperazione si basa sui risultati positivi ottenuti da parte dei due paesi nell'attuazione dei progetti pilota sulle procedure rapide di asilo e rimpatrio avviati nel marzo 2023 e consentono di passare da soluzioni ad hoc a soluzioni stabili.
Bulgaria e Romania hanno dato nuovo slancio agli sforzi congiunti nella gestione delle frontiere esterne e della migrazione. Attraverso gli accordi di cooperazione stabiliti oggi, i due paesi contribuiranno ulteriormente agli sforzi europei congiunti per affrontare la sicurezza dell’UE alle frontiere esterne e le sfide migratorie. Infatti, a partire dal 31 marzo 2024 l’acquis di Schengen sarà pienamente applicabile in Bulgaria e Romania e di conseguenza i controlli alle frontiere aeree e marittime interne saranno revocati. In questo contesto, si è reso necessario prevedere azioni volte a rafforzare ulteriormente la cooperazione tra gli Stati membri, ad esempio, nel settore della cooperazione di polizia, per affrontare le relative sfide transfrontaliere.
L’UE intensifica la cooperazione sulle energie rinnovabili con l’Azerbaigian
Venerdì scorso si è svolto a Baku il secondo incontro ministeriale dell'Advisory Council per l'energia verde UE-Azerbaigian, copresieduto dal commissario per l'Energia Kadri Simson. L’incontro è stato un momento importante per rafforzare la partnership nel campo delle energie rinnovabili.
La Commissione ha lavorato in particolare per facilitare un memorandum d’intesa (MoU) sulla cooperazione nel settore dell’energia eolica tra l’Agenzia azera per le energie rinnovabili e l’associazione industriale europea WindEurope. Venerdì il Commissario ha assistito alla firma del protocollo d’intesa, che aprirà la strada alle società europee di energia rinnovabile per sfruttare l’enorme potenziale di energia eolica dell’Azerbaigian, per contribuire a portare avanti la transizione verso l’energia pulita nella regione e per generare potenzialmente nuove energie rinnovabili. approvvigionamenti energetici per l’Europa.
Il Commissario per l'Energia, Kadri Simson, ha dichiarato: "La cooperazione energetica strategica tra l'UE e l'Azerbaigian ha dimostrato tutta la sua flessibilità e dinamismo. Nel 2019 c'era solo il gas all'orizzonte. Non oggi. Il corridoio meridionale del gas si è evoluto fino a diventare un forum per cooperazione anche su rinnovabili ed elettrificazione. Questo è un risultato straordinario e dimostra come questo progetto sia lungimirante e aperto al futuro. Abbiamo reso l’energia pulita una parte fondamentale delle relazioni bilaterali UE-Azerbaigian. La firma del Memorandum of Understanding la presenza delle società eoliche dell'UE a margine di questa riunione ministeriale rappresenta un passo molto importante."
Nonostante i tanti dubbi la Commissione annuncia sostegno all'UNRWA 50 milioni di euro all'UNRWA ed il sostegno di emergenza ai palestinesi di 68 milioni di euro nel 2024.
Oggi la Commissione ha deciso di stanziare ulteriori 68 milioni di euro a sostegno della popolazione palestinese in tutta la regione, da erogare attraverso partner internazionali come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Questo stanziamento si aggiunge agli aiuti previsti per 82 milioni di euro che saranno erogati tramite l’UNRWA nel 2024, portando il totale a 150 milioni di euro. Inoltre, la Commissione ha stanziato 125 milioni di euro in aiuti umanitari a favore dei palestinesi per il 2024. Oggi la Commissione ha appaltato i primi 16 milioni di euro.
Come annunciato il 29 gennaio, la Commissione ha valutato la sua decisione di finanziamento per l'UNRWA alla luce delle gravissime accuse formulate il 24 gennaio che coinvolgono diversi membri del personale dell'UNRWA negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ha tenuto conto dell'azione intrapresa dalle Nazioni Unite e degli impegni che la Commissione ha chiesto all'UNRWA.
La Commissione ha voluto precisare che accoglie con favore l'indagine dell'Ufficio delle Nazioni Unite per far luce sulle gravi accuse contro il personale dell'UNRWA. Inoltre, elogia l'ONU per aver creato un gruppo di revisione indipendente guidato da Catherine Colonna per valutare se l'Agenzia sta facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la neutralità e rispondere alle accuse di gravi violazioni. L’UNRWA avrebbe inoltre indicato di essere pronta a garantire che venga effettuata una indagine del suo personale per confermare che non abbia partecipato agli attacchi e che siano messi in atto ulteriori controlli per mitigare tali rischi in futuro. L'UNRWA ha acconsentito all'avvio di un audit dell'Agenzia che sarà condotto da esperti esterni nominati dall'UE. Tale audit esaminerà i sistemi di controllo per prevenire il possibile coinvolgimento del personale e delle risorse in attività terroristiche.
L'UNRWA e la Commissione hanno confermato oggi la loro intesa su questi punti. Su questa base, e a seguito dello scambio di lettere con l'UNRWA che conferma i suoi impegni, la Commissione procederà a erogare una prima tranche di 50 milioni di euro degli 82 milioni di euro previsti per l'UNRWA per il 2024.
Sebtiamo le dichiarazione della Presidente Von der Leyen: " Siamo al fianco del popolo palestinese a Gaza e altrove nella regione. I palestinesi innocenti non dovrebbero pagare il prezzo per i crimini del gruppo terroristico Hamas. Si trovano ad affrontare condizioni terribili che mettono a rischio la loro vita a causa della mancanza di accesso a cibo sufficiente e ad altri bisogni primari. Ecco perché quest’anno rafforzeremo il nostro sostegno con altri 68 milioni di euro”.
Anche META nel mirino del Digital Service Act.
Oggi la Commissione ha inviato formalmente a Meta una richiesta di informazioni (RFI) ai sensi del Digital Service Act (DSA). La Commissione chiede a Meta di fornire maggiori informazioni relative alle opzioni Abbonamento senza pubblicità sia per Facebook che per Instagram. In particolare, Meta dovrebbe fornire ulteriori informazioni sulle misure adottate per rispettare i propri obblighi relativi alle pratiche pubblicitarie di Facebook e Instagram, ai sistemi di raccomandazione e alle valutazioni dei rischi legati all’introduzione di tale opzione di abbonamento.
Questa eichiesta di informazioni affronta diversi argomenti che erano già stato oggetto di una precedente richiasta inviata a Meta ad ottobre 2023. Queste precedenti RFI coprivano questioni quali i contenuti terroristici, la gestione del rischio relativo ai processi elettorali e la protezione dei minori. La nuova richiesta si basa sulle risposte già fornite da Meta e chiede ulteriori informazioni riguardanti la metodologia alla base delle valutazioni del rischio e delle misure di mitigazione adottate da Meta, la protezione dei minori, le elezioni e la manipolazione dei media. La RFI chiede inoltre a Meta informazioni relative alla pratica del cosiddetto shadow banning e al lancio dei Thread.
Meta dovrà fornire le informazioni richieste entro il 15 marzo e per le restanti domande entro il 22 marzo 2024. Sulla base della valutazione delle risposte di Meta, la Commissione valuterà i passi successivi, che potrebbero comportare l’apertura formale di un procedimento ai sensi dell’articolo 66 del DSA.
La Commissione lancia diversi bandi per investire oltre 176 milioni di euro in capacità e tecnologie digitali
Oggi la Commissione ha lanciato una serie di inviti a presentare proposte per un valore di 175,5 milioni di euro nell’ambito dei programmi di lavoro 2023-2024 del programma Digital Europe per rafforzare le capacità digitali in tutta l’UE. Questi inviti sono aperti a imprese, pubbliche amministrazioni e altri enti degli Stati membri dell'UE, dell'EFTA/SEE e dei paesi associati.
Questo round di investimenti comprende 74 milioni di euro di sostegno aggiuntivo per la creazione di data space, pietra angolare della strategia sui dati dell’UE, nonché altri progetti sui dati. Nella stessa prospettiva sarà finanziato un progetto pilota per l'infrastruttura "cloud-to-edge" con 30 milioni di euro in sovvenzioni per consentire la diffusione transfrontaliera dell'infrastruttura "Telco Edge" e la sua interoperabilità con l'infrastruttura "Edge" per l'industria. Questi risultati attesi dovrebbero contribuire alla creazione dell'ecosistema "3C Network" menzionato nel recente Libro bianco della Commissione sulle esigenze delle infrastrutture digitali dell'Europa.
Ulteriori 67,5 milioni di euro saranno investiti nell’intelligenza artificiale (AI). Un esempio è la Language Technologies Alliance, annunciata nel recente pacchetto AI Innovation. Sosterrà la creazione dei principali modelli linguistici europei e dell’intelligenza artificiale generativa. Arricchirà la diversità linguistica europea nel campo dell’intelligenza artificiale generativa e fornirà una maggiore autonomia per l’uso e la condivisione dei dati europei.
Sono stati pubblicati anche dei bandi specifici per progetti sulle competenze digitali avanzate, per un importo totale di 4 milioni di euro, che riguarderanno gli investimenti nella piattaforma per le competenze ed i profili professionali digitali richiesti dal mercato e un progetto specifico rivolto alle "ragazze e donne nel digitale" per promuovere una migliore politica volta a raggiungere parità di genere nel settore ICT. Un ulteriore milione di euro sarà stanziato per un progetto volto a rafforzare la collaborazione sulla diffusione di servizi pubblici digitali transfrontalieri.
La scadenza per presentare le candidature è il 29 maggio.
Gli agricoltori europei interpellati sulle pratiche commerciali sleali
La Commissione europea invita gli agricoltori e tutti gli operatori della filiera alimentare a condividere le loro opinioni sulle loro esperienze con pratiche commerciali sleali. Un sondaggio rivolto specificamente agli agricoltori e ai piccoli fornitori dell’UE che operano nella filiera agricola e alimentare, coprendo diverse fasi della produzione e della distribuzione, è disponibile online in tutte le lingue dell’UE fino al 15 marzo 2023. Gli intervistati possono indicare se hanno recentemente incontrato pratiche commerciali sleali o se la legislazione attuale offre loro una protezione sufficiente contro gli acquirenti economicamente più forti.
Dopo aver presentato, il 22 febbraio, opzioni di semplificazione volte a ridurre l'onere per gli agricoltori dell'UE, la Commissione sta anche lavorando su azioni volte a migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare e a migliorare la lotta contro le pratiche commerciali sleali. A marzo la Commissione presenterà agli Stati membri diverse azioni che potrebbero affrontare questioni quali la trasparenza del mercato nella catena del valore, l’attuazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la sua applicazione, i costi di produzione o un controllo più uniforme delle norme esistenti sui prodotti agricoli importati .
Le azioni che saranno presentate terranno naturalmente conto dei risultati della consultazione, che sarà avviata a marzo e che servirà a identificare le principali ragioni di preoccupazione quali ad esempio gli oneri amministrativi e l'eccessiva complessità burocratica, anche in relazione alla direttiva sui nitrati.
Entrano in vigore le nuove regole del WTO per semplificare il commercio mondiale dei servizi
Per quello che ancora vale l'idea che esista un sistema multilaterale basato sulle regole, oggi entrano in vigore le nuove regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che facilitano e semplificano il commercio dei servizi. Le nuove regole si applicano alla maggioranza dei membri dell’OMC, che comprende paesi sviluppati, in via di sviluppo e meno sviluppati, rappresentanti il 92% del commercio globale di servizi. L’insieme di norme adottate nell’ambito dell’iniziativa congiunta sulla regolamentazione nazionale dei servizi semplificherà i requisiti di autorizzazione e allevierà gli ostacoli procedurali incontrati dalle imprese di tutto il mondo, in particolare dalle micro, piccole e medie imprese. Questo accordo contribuirà a ridurre i costi del commercio globale di servizi di oltre 110 miliardi di euro ogni anno, garantendo trasparenza, efficienza e prevedibilità dei requisiti e delle procedure di autorizzazione e qualificazione.
La Commissione raccomanda agli Stati membri di continuare a risparmiare gas per garantire gli approvvigionamenti e stabilizzare i mercati
Il risparmio di gas da parte delle imprese e dei cittadini di tutta l’UE ha dato un contributo importante alla gestione della crisi energetica, innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia due anni fa. Complessivamente, l’UE ha ridotto la domanda di gas del 18% tra agosto 2022 e dicembre 2023, risparmiando circa 101 miliardi di metri cubi di gas. Questi sforzi vanno ben oltre l’obiettivo di risparmio del 15% concordato nell’ambito della legislazione di emergenza adottata nell’estate 2022 e sono stati essenziali per preservare forniture stabili, stabilizzare i mercati energetici nell’UE e mostrare solidarietà con l’Ucraina.
Con la scadenza al 31 marzo delle norme sullo stato di emergenza, e alla luce di una maggiore stabilità dell'attuale situazione rispetto agli ultimi due anni, la Commissione propone ora al Consiglio di adottare una nuova raccomandazione per proseguire nelle misure di contenimento della domanda di gas. Questa raccomandazione, nel caso venga adottata dal Consiglio, incoraggia gli Stati membri ad attenersi anche nel prossimo futuro ad una soglia collettiva di riduzione della domanda di gas del 15%, rispetto alla domanda media tra aprile 2017 e marzo 2022. La proposta sarà discussa dal commissario per l'Energia Kadri Simson e dai ministri dell'Energia dell'UE al Consiglio Energia di lunedì 4 marzo.
L’UE fornisce aiuti umanitari per 171 milioni di euro alla regione del Grande Corno d’Africa
Le popolazioni del Corno d’Africa si trovano ad affrontare bisogni umanitari sempre crescenti poiché la regione è duramente colpita da molteplici conflitti, eventi meteorologici estremi e shock economici. Si stima che circa 65 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza immediata. L'UE ha annunciato oggi c un pacchetto iniziale di 171 milioni di euro in aiuti umanitari alla regione. Questi aiuti si aggiungono ai 72 milioni di euro già stanziati per il Sudan. Pertanto nel 2024 sono già stati destinati al Grande Corno d’Africa aiuti per un importo pari a 243 milioni di euro.
Nuove norme per la sicurezza stradale in Europa
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE sull'omologazione stradale e sulla sorveglianza del mercato dei macchinari mobili non ad uso stradale. Le nuove norme faciliteranno la circolazione di macchinari mobili, tra cui gru, mietitrici, carrelli elevatori o spazzaneve, sulle strade pubbliche.
L'accordo politico fa seguito alla proposta della Commissione del 30 marzo 2023 e consoliderà il mercato unico sostituendo 27 insiemi di normative nazionali con un quadro normativo unico e armonizzato. In questo modo saranno eliminati gli ostacoli alla libera circolazione dei macchinari mobili sulle strade pubbliche, garantendo al tempo stesso un elevato livello di sicurezza stradale. Inoltre, il nuovo regolamento ridurrà la conformità e gli oneri amministrativi, con un risparmio sui costi stimato fino a 846 milioni di euro su un periodo di 10 anni.
Alcuni aspetti chiave inclusi nel testo del regolamento:
- Un quadro normativo armonizzato per l'omologazione stradale dei macchinari mobili, con una velocità massima di 40 km/h, che ne garantisca la libera circolazione e faciliti l'uso transfrontaliero all'interno dell'UE di tali macchine;
- Conferimento alla Commissione del potere di adottare i requisiti tecnici specifici, 12 mesi prima dell'entrata in vigore del regolamento;
- Norme e procedure per la vigilanza del mercato in caso di non conformità.
Zalando si impegna a fornire informazioni più chiare ai consumatori a seguito dell'azione dell'UE
Finita sotto la lente della Commissione europea e delle autorità nazionali per la tutela dei consumatori, Zalando si è impegnata a rimuovere dai prodotti offerti sulla sua piattaforma simboli e icone che possono trarre in inganno i consumatori sulle caratteristiche ambientali e di sostenibilità die proodotti stessi. Queste icone scompariranno il 15 aprile 2024. Zalando fornirà invece informazioni chiare sugli aspetti ambientali dei prodotti, quali la percentuale di materiali riciclati utilizzata.
Chiare al riguardo le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia; “Molti consumatori vogliono rendere i loro consumi più ecologici. È importante che dispongano di informazioni affidabili per raggiungere questo obiettivo e fare scelte di consumo realmente sostenibili. Dobbiamo contrastare gli operatori professsionali che potrebbero cercare di trarre vantaggio dalle buone intenzioni dei consumatori. Sono lieto che un leader di mercato come Zalando abbia ora abbandonato queste pratiche e abbia deciso di fornire informazioni chiare e precise ai consumatori. »
Uno studio conferma che il commercio dell’UE apre nuove opportunità di esportazioni per il settore agroalimentare
Uno studio che valuta il potenziale impatto di dieci accordi di libero scambio (recentemente conclusi o attualmente in fase di negoziazione) conferma che l’approccio commerciale dell’UE apre nuove opportunità commerciali per gli esportatori agroalimentari dell’UE. L’impegno in relazioni commerciali preferenziali diversifica le fonti di importazione, migliorando così la resilienza delle catene di approvvigionamento alimentare dell’UE.
Lo sviluppo di nuovi mercati attraverso relazioni commerciali preferenziali ha contribuito a consolidare la posizione dell'UE come primo esportatore mondiale di prodotti agroalimentari: nel 2022, mentre la bilancia commerciale agricola positiva dell'UE ha raggiunto i 58 miliardi di euro.
Lo studio stima che grazie a questi dieci accordi nel 2032 il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE avrà un incremento tra 3,1 e 4,4 miliardi di euro in più irispetto al valore che avrebbero se non fossero in vigore tali accordi, mentre il valore delle importazioni dell’UE sarebbe compreso tra 3,1 e 4,4 miliardi di euro. 4,1 miliardi in più. Nel complessoi si avrebbe un aumento equilibrato sia delle esportazioni che delle importazioni, con il risultato che la bilancia commerciale complessiva dell’UE aumenterebbe leggermente.
Lo studio riconosce che si prevede che alcuni settori sensibili, in particolare la carne bovina, la carne ovina, il pollame, il riso e lo zucchero, dovranno affrontare una maggiore concorrenza da parte dei dieci partner citati nello studio. Questa conclusione convalida l’attuale approccio dell’UE volto a proteggere sistematicamente i settori sensibili con contingenti tariffari (TRQ) attentamente calibrati. Questo strumento essenziale negli accordi commerciali può contribuire a mitigare possibili perturbazioni del mercato, fornendo così protezione agli agricoltori e ai produttori agroalimentari dell’UE.
Programma LIFE, la Commissione investe più di 233 milioni di euro in progetti strategici sull’ambiente e sul clima
La Commissione investirà più di 233 milioni di euro in dodici nuovi progetti strategici in tutta Europa nell’ambito del programma LIFE per sostenere l’attuazione delle ambizioni ambientali e climatiche dell’Europa, come parte del Green Deal europeo. Si prevede che questi progetti strategici mobiliteranno ingenti fondi aggiuntivi da altre fonti dell’UE, come i fondi agricoli, strutturali, regionali e di ricerca, nonché investimenti da parte dei governi nazionali e del settore privato.
I finanziamenti stanziati per questi dodici progetti strategici riguardano Bulgaria, Repubblica ceca, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Austria, Polonia e Finlandia.
83 milioni in aiuti umanitari per Ucraina e Moldavia
La Commissione ha annunciato un primo stanziamento di 83 milioni di euro in aiuti umanitari a sostegno delle persone colpite dalla guerra in Ucraina per il 2024. Di questo finanziamento, 75 milioni di euro sono destinati a progetti umanitari per fornire aiuti di emergenza compreso l'accesso ai bisogni di base quali rifugi, acqua pulita, istruzione e assistenza sanitaria. Al centro della strategia umanitaria dell’UE in Ucraina oggi c’è la protezione delle persone colpite dalla guerra, in particolare quelle che vivono vicino alle zone del fronte. Sono stati inoltre stanziati 8 milioni di euro per progetti umanitari in Moldavia per fornire assistenza ai più vulnerabili, compresa assistenza umanitaria in denaro per i bisogni primari, la protezione e la salute. Con i finanziamenti annunciati oggi, la Commissione europea ha stanziato un totale di 926 milioni di euro per programmi di aiuto umanitario volti ad aiutare i civili colpiti dalla guerra in Ucraina dopo l'invasione della Russia nel febbraio 2022. Di questi finanziamenti, 860 milioni di euro sono stati stanziati per programmi umanitari in Ucraina e 66 milioni di euro per sostenere i rifugiati fuggiti nella vicina Moldavia.
Il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, ha dichiarato: "Negli ultimi due anni, la Russia ha condotto una guerra ingiusta e ingiustificabile contro l'Ucraina e il suo popolo. Pur elogiando la resilienza e la volontà ferrea del popolo ucraino, è evidente che la guerra ha lasciato quasi il 40% degli ucraini in condizione di dipendenza dagli aiuti umanitari. Per assistere le persone più vulnerabili colpite da questa guerra anche nel 2024, l'UE fornirà inizialmente 75 milioni di euro in aiuti umanitari all'Ucraina e 8 milioni di euro alla Moldavia. continuerà a monitorare da vicino l'evoluzione delle esigenze sul campo in modo da reagire alle sfide umanitarie più urgenti. L'impegno dell'UE nei confronti del popolo ucraino è più forte che mai."
Il futuro della Politica di Coesione secondo un nuovo report di analisi indipendente.
Oggi è stato presentato il report del Gruppo di alto livello di specialisti sul futuro della politica di coesione, che valuta il suo funzionamento e include raccomandazioni su come garantire che la politica continui a promuovere la prosperità e la convergenza in tutta l’UE. Istituito dalla Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, il Gruppo, che è indipendente dalla Commissione, ha esaminato le modalità per garantire che la politica di coesione continui a sostenere la crescita e la ripresa in tutte le regioni europee, realizzando nel contempo la transizione verde e digitale e aiutare le regioni ad adattarsi alle sfide demografiche, industriali e geopolitiche in corso.
Il Rapporto è il risultato di un intenso lavoro svolto dal Gruppo durante lo scorso anno, arricchito da contributi accademici, documenti preparati dalla Commissione e contributi forniti dai diversi stakeholders.
Gli Stati membri aggiornano l'elenco UE delle giurisdizioni fiscali non collaboranti
Nell’ambito dell’azione dell’UE volta a promuovere la trasparenza fiscale e l’equa tassazione a livello globale, gli Stati membri hanno oggi rimosso quattro giurisdizioni – Bahamas, Belize, Seychelles e Isole Turks e Caicos – dalla lista UE delle giurisdizioni non collaboranti a fini fiscali (allegato I ). Le Bahamas e le Isole Turks e Caicos sono state completamente cancellate dall'elenco perché hanno risolto con successo le carenze dei loro sistemi fiscali. Belize e Seychelles sono stati spostati nell'allegato II in attesa dei risultati di una revisione supplementare da parte del Forum globale sulla trasparenza fiscale e sullo scambio di informazioni. L’aggiornamento di oggi rappresenta un altro passo avanti nel continuo impegno dell’UE volto a promuovere la trasparenza fiscale e un’equa tassazione a livello globale. Si conferma una tendenza generale positiva per la maggior parte delle giurisdizioni interessate, il cui impegno nel processo continua a produrre risultati positivi.
Sulla base dell'elenco aggiornato, l’allegato I della lista UE è ora composto da 12 giurisdizioni che non hanno migliorato i propri standard di buona governance fiscale o non hanno compiuto progressi sufficienti. Questi paesi sono: Samoa americane, Anguilla, Antigua e Barbuda, Fiji, Guam, Palau, Panama, Federazione Russa, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini americane e Vanuatu. Inoltre, 10 giurisdizioni figurano ora nell’allegato II sulla base degli impegni assunti per migliorare la loro buona governance fiscale. L’UE monitorerà da vicino questi impegni per assicurarsi che vengano rispettati. L'elenco della UE delle giurisdizioni non collaborative a fini fiscali fa parte della strategia esterna dell’UE in materia fiscale e mira a rafforzare l'impegno per promuovere una buona governance fiscale in tutto il mondo. L’esercizio di inserimento nell’elenco dell’UE si basa su un processo approfondito di screening, valutazione, monitoraggio e, si basa sulla cooperazione internazionale, il dialogo e la sensibilizzazione.
Il programma Digital Europe associa la Moldavia
Il commissario per il Mercato interno Thierry Breton e il vice primo ministro e ministro dello sviluppo economico e della digitalizzazione della Moldavia Dumitru Alaiba hanno firmato ieri pomeriggio un accordo di associazione per il programma Europa digitale con la Moldavia. A seguito delle firme, e al completamento dei relativi processi di ratifica, l’accordo di associazione entrerà in vigore retroattivo dal 1° gennaio 2024. Imprese, pubbliche amministrazioni e altre organizzazioni ammissibili in Moldavia potranno accedere ai bandi del Programma Europa Digitale , un programma con una dotazione complessiva di 7,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2027.
Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato Interno, ha dichiarato: “La firma dell’accordo di associazione al Programma Europa Digitale segna un passo importante nel nostro partenariato con la Moldavia. La sua partecipazione al programma stimolerà la digitalizzazione della Moldavia, a vantaggio delle PMI e dell’economia in generale. Fa parte degli sforzi dell’UE per sostenere la Moldavia nel suo percorso di adesione all’UE e nell’affrontare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”.
L'Europa e il Ruanda siglano un Memorandum d'Intesa sulla sostenibilità delle catene del valore delle materie prime
Oggi l’Unione Europea e il Ruanda hanno concluso un importante accordo per promuovere catene del valore sostenibili e resilienti per le materie prime critiche. Il commissario per i partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, e il ministro degli affari esteri del Ruanda, Vincent Biruta, hanno firmato un memorandum d'intesa per rafforzare il ruolo del Ruanda nella promozione dello sviluppo sostenibile e di catene del valore resilienti in tutta l'Africa.
Il memorandum d'intesa stabilisce una stretta cooperazione tra l'UE e il Ruanda nei seguenti cinque settori: integrazione delle catene di valore sostenibili delle materie prime e sostegno alla diversificazione economica; cooperazione per raggiungere una produzione sostenibile e responsabile e la valorizzazione delle materie prime critiche e strategiche; mobilitazione di finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo delle catene del valore delle materie prime; Ricerca e innovazione e condivisione di conoscenze e tecnologie legate all'esplorazione, estrazione, raffinazione, lavorazione, valorizzazione e riciclaggio sostenibili di materie prime critiche e strategiche; e lrafforzamento del rispetto delle norme, aumentando la formazione e le competenze relative alla catena del valore delle materie prime critiche e strategiche.
La firma del memorandum d’intesa tra l’UE e il Ruanda rappresenta la volontà di entrambe le parti di rafforzare la loro partnership per una più stretta integrazione delle catene del valore delle materie prime. Intende inoltre contribuire a diversificare l' economia e promuovere r la trasformazione strutturale del Ruanda.
Summit dell'Istituto Europeo d'Innovazione e Tecnologia
Domani 20 fennraio l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) organizza il vertice EIT 2024 a Bruxelles. L’EIT è un organismo indipendente dell’UE ed è parte integrante di Horizon Europe, il programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione. Il vertice metterà in mostra la rete di innovazione che si è venuta sviluppando in Europa attorno all'istituto stesso e riunirà politici, educatori, imprenditori, innovatori, start-up e rappresentanti della comunità EIT. Il programma di quest’anno si concentrerà sulle tendenze e sulle esigenze in materia di formazione imprenditoriale, ricerca orientata all’innovazione e accelerazione delle imprese. Il vertice mostrerà inoltre come gli innovatori e gli imprenditori possono trarre vantaggio dall' ecosistema paneuropeo dell'EIT.
Il summit rivelerà i vincitori degli EIT Awards 2024 in quattro categorie: Innovation Team Award, Changemaker Award, Venture Award e Public Award. Verranno premiate le aziende più innovative e i laureati in discipline di frontiera della comunità EIT. Inoltre, saranno premiate le imprenditrici protagoniste di innovazioni con caratteristiche dirompenti in Europa con ll'assegnazione del Premio Europeo delle Donne Innovatrici 2023-2024.
La fatturazione elettronica si conferma strumento utile di semplificazione, secondo un nuovo rapporto
La Commissione ha pubblicato oggi una relazione sulla direttiva UE sulla fatturazione elettronica (eInvoicing). Dimostra il ruolo cruciale della fatturazione elettronica nel semplificare le procedure di fatturazione transfrontaliere, promuovendo l’efficienza e riducendo i costi sia all'interno che all'esterno dell'UE.
Il rapporto rileva che le pubbliche amministrazioni di tutti gli Stati membri dell’UE ora accettano fatture elettroniche conformi allo standard europeo di fatturazione elettronica per gli appalti pubblici. Ciò aiuta a ridurre i costi e i tempoInecessari per l'elaborazione dei pagamenti alle aziende appaltatrici.
Inoltre, il documento pubblicato oggi rileva che l’impatto della direttiva sulla fatturazione elettronica si è esteso oltre il settore pubblico, incoraggiando l’adozione della fatturazione elettronica nelle transazioni business-to-business (B2B). L’impatto delle recenti politiche, tra cui lo standard e il modello di fatturazione elettronica dell’UE, compreso il pacchetto di proposte sull’IVA nell’era del digitale, garantirà un'applicazione della fatturazione elettronica ancora più integrata e armonizzata.
Infine, il rapporto mostra che l’approccio dell’UE viene adottato in diverse parti del mondo, come Australia, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda e Singapore. Questi paesi hanno elaborato le loro specifiche nazionali per la fatturazione elettronica conformandosi allo standard europeo.
Anche Tik Tok finisce sotto la lente del Digital Service Act per potenziali rischi per gli utenti, in particolare i minori
La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se TikTok possa aver violato il Digital Services Act (DSA) in ambiti legati alla tutela dei minori, alla trasparenza della pubblicità, all'accesso ai dati per i ricercatori, nonché alla gestione del rischio di design che creano dipendenza e contenuti dannosi .
Sulla base dell'indagine preliminare condotta finora, anche sulla base dell'analisi del rapporto di valutazione dei rischi inviato da TikTok nel settembre 2023, nonché delle risposte di TikTok alle richieste formali di informazioni della Commissione (su contenuti illegali, tutela dei minori e accesso ai dati), la Commissione ha deciso di avviare un procedimento formale contro TikTok ai sensi della normativa del Digital Service Act.
Ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale:: “La sicurezza e il benessere degli utenti online in Europa sono fondamentali. TikTok deve esaminare da vicino i servizi che offre e considerare attentamente i rischi che rappresentano per i suoi utenti, giovani e anziani. La Commissione effettuerà ora un’indagine approfondita senza pregiudicarne l’esito”.
invece il commissario Thierry Breton, da sempre sguardo affilato sui comportamenti delle Big Tech: “La tutela dei minori è una priorità assoluta per l’attuazione dei DSA. Essendo una piattaforma che raggiunge milioni di bambini e adolescenti, TikTok deve rispettare pienamente i DSA e ha un ruolo particolare da svolgere nella tutela dei minori online. Oggi avviamo questa procedura formale di infrazione per garantire che vengano intraprese azioni proporzionate per proteggere il benessere fisico ed emotivo dei giovani europei. Non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per proteggere i nostri figli”.
L'avvio di un procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare ulteriori misure di esecuzione, come misure provvisorie e le decisioni sulla non conformità. Alla Commissione è inoltre conferito il potere di accettare o meno ogni impegno assunto da TikTok a sanare le questioni oggetto del procedimento.
Quanto costerà la ricostruzione dell'Ucraina? Nel pieno del conflitto la Commissione prova a fare un calcolo
A due anni dall'inizio della guerra in Ucraiana, una valutazione congiunta dei danni e dei bisogni (RDNA3) pubblicata oggi dal governo ucraino, Banca mondiale, Commissione europea e Nazioni Unite stima che allo stato attuale, il costo totale della ricostruzione e del recupero in Ucraina sarà di 486 miliardi di dollari (452,8 miliardi di euro) nel prossimo decennio, rispetto ai 411 miliardi di dollari (383 miliardi di euro) stimati un anno fa.
Solo nel 2024, le autorità ucraine stimano che il Paese avrà bisogno di circa 15 miliardi di dollari (14 miliardi di euro) per le priorità immediate di ricostruzione con un’attenzione particolare al sostegno del settore privato insieme alla ricostruzione delle case, infrastrutture e servizi, energia e trasporti. L'analisi mette in evidenza come circa 5,5 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro) di questi finanziamenti sono già garantiti, sia dai partner internazionali che dalle risorse proprie, mentre altri 9,5 miliardi di dollari (8,9 miliardi di euro) sono attualmente privi di copertura finanziaria.
Rispetto all'ultima valutazione (RDNA2), il governo ucraino, con il sostegno dei suoi partner, ha potuto far fronte ad alcune delle esigenze più urgenti. Ad esempio, nel settore edilizio, secondo i dati del governo ucraino, nel 2023, è stato speso 1 miliardo di dollari (931,7 milioni di euro) per la ricostruzione degli edifici danneggiati. Nel settore dei trasporti sono stati effettuati oltre 2.000 km di riparazioni di emergenza su autostrade, superstrade e altre strade nazionali. Nel settore dell’istruzione, le autorità locali hanno ricostruito circa 500 istituti scolastici e da gennaio 2023 la percentuale di istituti scolastici dotati di rifugi antiaerei è aumentata dal 68% all’80%.
Il programma InvestEU e la BEI finanziano l'adeguamento delle infrastrutture stradali italiane alle criticità legate al clima.
La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) concede un prestito di 1,2 miliardi di euro ad Autostrade per l'Italia SpA (ASPI). Una quota di 800 milioni di euro di questo investimento è a carico del programma InvestEU. Tra gli obiettivi principali del finanziamento vi è l'ammodernamento e il potenziamento dei quasi 3.000 km di autostrade italiane gestite da ASPI per migliorarne la sicurezza e la durata.
Il finanziamento riguarda ad esempio, la modernizzazione delle infrastrutture stradali e l’installazione di nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e per rendere le infrastrutture stradali più resilienti alle sfide legate al clima, come gli eventi meteorologici estremi. La BEI stima che l'attuazione del progetto contribuirà alla creazione di più di 13.000 posti di lavoro.
Il Commissario per l'Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: “Questo investimento consistente nelle infrastrutture di trasporto italiane renderà la guida sulle nostre autostrade più sicura e migliorerà la loro resilienza agli eventi climatici estremi, che sappiamo sono destinati a diventare sempre più comuni. Sono particolarmente lieto che, attraverso questa significativa iniezione di finanziamenti da parte di InvestEU e della BEI, l’UE stia contribuendo a sostenere più di 13.000 posti di lavoro in Italia”.
Aiuti di stato per per le infrastrutture dell'idrogeno. La Commissione autorizza un Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI)
Sono sette gli Stati membri che partecipao al progetto denominato "IPCEI Hy2Infra": Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia. L'IPCEI dovrebbe rafforzare l'approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del piano REPowerEU.
L'IPCEI Hy2Infra interesserà un'ampia parte della catena del valore dell'idrogeno e sosterrà:
- la diffusione di elettrolizzatori su larga scala per 3,2 GW per produrre idrogeno rinnovabile
- la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell'idrogeno nuove e riconvertite per circa 2 700 km;
- lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell'idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh;
- la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido ("LOHC") al fine di gestire 6 000 tonnellate di idrogeno all'anno.
Gli Stati membri erogheranno fino a 6,9 miliardi di € in finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta liberare 5,4 miliardi di € di investimenti privati. 32 imprese con attività in uno o più Stati membri, tra cui anche piccole e medie imprese ("PMI"), parteciperanno a 33 progetti nel quadro dell'IPCEI.
La Commissione pubblica il report annuale sulla Competitività ed il Mercato Unico
Il rapporto descrive nel dettaglio i punti di forza e le sfide del mercato unico europeo, monitorandone gli sviluppi su base annuale secondo i nove fattori di competitività individuati nella comunicazione dell’UE sulla competitività a lungo termine del 2023. Si tratta nello specifico di: funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubbliche, ricerca e innovazione,energia, economia circolare, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta. Tali indicatori chiave che fungono da quadro di riferimento dei progressi rcompiuti nell'anno appena concluso. Sebbene sia troppo presto per stabilire tendenze stabili, il rapporto rileva che 9 indicatori chiave sono migliorati, contro 5 che non sono migliorati; 3 sono stabili e 2 non si hanno ancora i dati.
il report mette in evidenza gli aspeti positivi del mercato unico, sottolienando che rappresenta una delle aree di mercato integrate più grandi del mondo con un bacino ampio di domanda, fonti di approvvigionamento diversificate, opportunità di innovazione e aumento della produzione, forti diritti sociali e condizioni di lavoro eque , fungendo al tempo stesso da leva geopolitica. Sottolinea la necessità di rafforzare l’applicazione delle norme concordate e di semplificarne l’attuazione.
Dinanzi ad un quadro che si vuole considerare di eccellenza rispetto ad altre aree del mondo, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “La relazione di oggi conferma i numerosi punti di forza competitivi dell’Europa e che un mercato unico forte rimane fondamentale affinché le nostre imprese possano prosperare e sfruttare nuove opportunità. Ma sono necessari maggiori sforzi per attirare investimenti, potenziare le nostre tecnologie strategiche e garantire che la nostra forza lavoro sia dotata delle giuste competenze”.
Thierry Breton, commissario per l'industria, ha invece dichiarato: “Il mercato unico e la politica industriale vanno di pari passo per sostenere la competitività dell’UE. La relazione odierna presenta fatti e cifre che mettono in luce i numerosi punti di forza dell'economia dell'UE, del suo mercato unico, del suo potenziale di innovazione e del suo quadro normativo nelle sfere dell'economia verde e del digitale. Nonostante queste forti risorse, sono necessari maggiori sforzi per affrontare i costi energetici, evitare di scambiare la vecchia dipendenza dai combustibili fossili con nuove dipendenze e garantire un migliore coordinamento degli investimenti UE e nazionali nelle tecnologie del futuro, per posti di lavoro di qualità nell’UE”.
Accordo tra il Parlamento ed il Consiglio sulle inchieste che riguardano gli incidenti marittimi
Si tratta della revisione di una direttiva del 2009 che si applica unicamente agli incidenti occorsi alle navi per il trasporto marittimo sottoposte alle convenzioni internazionali ed ai battelli per la pesca. In base alla nuova direttiva modificata cvengono ricmpresi nel campo di applicazione gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci di piccole dimensioni (meno di 15 metri). L'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) fornirà supporto operativo e addestramento alle autorità investigative nazionali, qualora lo richiedano, nel rispetto della loro indipendenza operativa. La direttiva modificata armonizza inoltre il diritto dell'Unione con le più recenti disposizioni internazionali adottate dall'Organizzazione marittima internazionale e impone alle autorità investigative sugli incidenti degli Stati membri di impegnarsi in un processo di valutazione congiunto con le loro controparti in modo che possano migliorare imparando le une dalle altre e ottimizzare le procedure ed i risultati.
Così ha illustrato la novità della normativa concordata dai colegislatori Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti: “Sebbene la sicurezza marittima nelle acque dell’UE sia di un livello molto elevato, ogni incidente è di troppo e dobbiamo imparare da essi. L’accordo raggiunto oggi aiuterà gli operatori e le autorità di regolamentazione ad adottare misure adeguate per ridurne lil numero, con l’obiettivo finale di evitare la perdita di vite umane e l’inquinamento ambientale. »
La Commissione riferisce sull'attuazione del regolamento sui contenuti terroristici online
Di fronte alla sfida di contrastare la capacità dei terroristi sfruttare le piattaforme Internet per diffondere i loro messaggi e per intimidire, radicalizzare, reclutare e facilitare la realizzazione di attacchi terroristici l' Europa si è dotata di un quadro normativo per un'azione più efficace. Oggi viene pubblicato il report sulla sua implementazione. In particolare, le nuove norme, entrate in vigore il 7 giugno 2022, impongono che i contenuti terroristici nell'UE vengano rimossi dalle piattaforme online entro un'ora dal momento in cui viene emesso un ordine di rimozione da parte delle autorità degli Stati membri . Ciò contribuisce a contrastare la diffusione di ideologie estremiste online – che è fondamentale per prevenire gli attacchi e affrontare la radicalizzazione – salvaguardando al tempo stesso i diritti fondamentali.
La relazione valuta l’applicazione del regolamento da parte degli Stati membri e dei prestatori di servizi di hosting e l’impatto che ha avuto finora nel contrastare la diffusione di contenuti terroristici online. Il rapporto tiene conto dell’impatto della situazione in Medio Oriente sul panorama delle minacce online fino al 31 dicembre 2023.
Nella sua valutazione, la Commissione conclude che il regolamento è stato efficace nel prevenire la diffusione di contenuti terroristici online. Finora ventitré Stati membri hanno designato autorità competenti con il potere di emettere ordini di rimozione e da giugno 2022 sono stati emessi circa 350 ordini di rimozione di contenuti illeciti.
Secondo un' indagine condotta dalla Commissione e dalle autorità di tutela dei consumatori, gli influencer online non rendono chiara la presenza di pubblicità commerciali
Oggi la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 22 Stati membri, Norvegia e Islanda hanno pubblicato i risultati di una serie di post di influencer sui social media. Dall’indagine è emerso che quasi tutti (97%) di questi influencer hanno pubblicato contenuti commerciali, ma solo uno su cinque ha indicato costantemente che il loro contenuto era di natura pubblicitaria.
Lo scopo di questa indagine era verificare se gli influencer segnalano le loro attività pubblicitarie, come richiesto dalla normativa europea sulla tutela dei consumatori. Sono stati verificati i post di 576 influencer pubblicati sulle principali piattaforme di social media.
Significative le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia: “Con il massiccio sviluppo delle piattaforme di social media, la scena dell’influenza è diventata un vero e proprio business. Oggi, la maggior parte degli influencer guadagna dai propri post. Tuttavia, i nostri risultati mostrano che non sempre lo segnalano ai loro abbonati. Gli influencer hanno una notevole influenza sui propri follower, molti dei quali sono minorenni. Li invito a essere molto più trasparenti con il loro pubblico. »
Al via il bando per la prima edizione degli Hackathon della difesa incentrati sul "digitale nella difesa"
Oggi la Commissione ha pubblicato il primo invito a manifestare interesse per selezionare sei organizzatori a livello locale per la prima edizione dei Defense Hackathon nell'ambito del Programma di innovazione nel settore della difesa dell'Unione europea (EUDIS). I facilitatori dell'innovazione negli Stati membri dell'UE e in Norvegia sono invitati a registrarsi e possono essere selezionati come uno dei sei organizzatori locali. L’evento si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno 2024.
Un hackathon è una competizione di idee in cui i partecipanti si riuniscono, formano team e metono a punto in modo collaborativo una soluzione innovativa in un tempo limitato. Gli EUDIS Hackathon mirano a stimolare l’innovazione nel settore della difesa e ad attrarre nuovi talenti nel settore della difesa. Questo Hackathon è il primo di una serie di EUDIS Hackathon che saranno organizzati contemporaneamente nei prossimi quattro anni in diversi Stati membri dell'UE e in Norvegia.
La scadenza è l'11 marzo 2024. maggiori informazioni al link:
https://eudis-hackathon.eu/index.html
Non solo Africa, l'Europa impegna 1,8 miliardi in aiuti umanitari per il 2024
Oggi la Commissione europea ha annunciato che lo stanziamento in aiuti umanitari destinati alle persone in situazione di bisogno asarà pari nel 2024 a 1,8 miliardi. Si tratta di un budget stimato, che attesta l'impegno a mostrarsi presente laddove nel mondo c'è un bisogno.
Janez Lenarčič, Commissario per la Gestione delle crisi, ha dichiarato: “All’inizio del 2024, il divario tra i bisogni umanitari e le risorse disponibili continua ad ampliarsi. Allo stesso tempo, il fabbisogno finanziario è molto elevato, mentre i conflitti si moltiplicano e la crisi climatica peggiora. Nel 2023 il deficit di finanziamento ha raggiunto nuovi record, poiché non è stato fornito nemmeno il 40% dei 56,7 miliardi di dollari necessari. Di fronte a questa preoccupante tendenza, la Commissione Europea continuerà a finanziare azioni umanitarie a favore dei più vulnerabili, chiunque essi siano e ovunque si trovino nel mondo. Continueremo a sostenere e mobilitare la comunità internazionale per colmare collettivamente questo allarmante deficit di finanziamenti. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire in modo proattivo al rafforzamento della collaborazione intersettoriale, in particolare con gli attori dello sviluppo, per aumentare la resilienza locale al fine di fornire assistenza vitale alle popolazioni in difficoltà e per allontanare quante più persone possibile dalla possibile dipendenza dagli aiuti. L’anno scorso l’UE ha compiuto un passo importante in questa direzione fissando un obiettivo volontario di RNL da accantonare per gli aiuti umanitari da parte dei nostri Stati membri. Questa responsabilità condivisa a livello globale non può, tuttavia, essere assunta solo dall’Europa. Nel 2023, oltre il 91% dei contributi proveniva da soli 20 donatori, i primi tre dei quali (compresa la Commissione Europea) hanno fornito il 58% dei finanziamenti umanitari disponibili a livello globale. Questa situazione non è sostenibile. È quindi essenziale che la comunità internazionale trovi un modo più equilibrato ed equo per finanziare gli aiuti umanitari, in base alle capacità di ciascun paese. »
Si tratta di un quadro che emerge nelle sue contraddizioni di fondo. L'Occidente ricco e responsabile soprattutto in passato dell'inquinamento di grande parte del pianeta riconosce che l'aiuto umanitario resta insufficiente e squilibrato e che il progresso dei popoli è sempre più messo a rischio.
Occorre tuttavia mettere in luce un dato: ricorda la Commissione europea che a partire dal 1992 l'aiuto fornito ha sostenuto oltre 110 paesi. Ma siccome i canali di distribuzione degli aiuti alle popolazioni locale passano attraverso le agenzie internazionali, in particolare le Nazioni Unite, accade che spesso i beneficiari finali non siano neanche in grado di apprezzarne la portata perché non ne conoscono la fonte.
La Gran Bretagna torna in Horizon Europe
"Brexit means Brexit", ma poco tempo è trascorso per mobilitare la comunità scientifica inglese in favore del rientro nel programma di ricerca Horizon Europe tramite accordo di associazione. Così oggi la commissario per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, si recherà nel Regno Unito per celebrare la rinnovata intesa, almeno sul piano scientifico. Ecco dunque l'agenda della visita:
- nel pomeriggio a Londra, la commissaria Ivanova incontrerà il segretario di Stato per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, Michelle Donelan. IAlla loro presenza avrà luogo l'evento che celebra l'accordo di associazione presso la Royal Society, seguito da una conferenza stampa congiunta prevista per le 15:30-16:00 CET.
- la Commissaria ha visitato il Francis Crick Institute, un importante centro di ricerca biomedica con una attiva partecipazione al programma Horizon Europe. è stata accolta da Sir Paul Nurse, premio Nobel e amministratore delegato dell'istituto, ed è stata accompagnata dal ministro per l'intelligenza artificiale e l'imprenditorialità, visconte Camrose, a nome del governo britannico.
- Domani, 13 febbraio, la commissaria si recherà in visita a Edimburgo, dove incontrerà il ministro scozzese dell'istruzione superiore e perfezionamento, Graeme Dey. Visiterà poi l'Università di Edimburgo, dove incontrerà i rappresentanti senior delle principali università scozzesi. Incontrerà inoltre gli studenti e visiterà il Bayes Centre, l'Innovation Hub for Data Science and Artificial Intelligence dell'Università di Edimburgo.
Rinviate le scadenze per l'adozione di alcuni standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta della Commissione di rinviare di due anni il termine per l'adozione degli standard europei di rendicontazione sulla sostenibilità (ESRS) specifici per settore. L proposta di rinvio fa parte del programma di lavoro della Commissione 2024 per ridurre gli oneri amministrativi per le imprese e ridurre gli obblighi di rendicontazione del 25%.
La Direttiva su Corporate Sustainability Reporting (CSRD) impone a tutte le grandi aziende e alle PMI quotate di rendicontare utilizzando standard obbligatori comuni. La CSRD comprende disposizioni per l'adozione di standard specifici per settore. L’accordo raggiunto ieri posticipa la scadenza per questi standard settoriali dalla metà del 2024 alla metà del 2026. Ciò darà alle aziende più tempo per conformarsi agli standard orizzontali adottati nel luglio 2023, che si applicano a tutte le aziende, indipendentemente dal settore economico. Inoltre, la CSRD stabilisce standard separati per le società extra-UE; anche in questo caso il termine per l’adozione viene posticipato da metà 2024 a metà 2026.
Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali, ha dichiarato: “Questa decisione dimostra che ascoltiamo le preoccupazioni delle imprese e stiamo rispondendo. La rendicontazione sulla sostenibilità da parte delle aziende è fondamentale per la transizione verde e per la trasparenza nei confronti degli investitori. Nel medio e lungo termine obblighi di reporting standardizzati significano minori oneri per le aziende, non maggiori. Ma comprendiamo che il ritmo del cambiamento può rappresentare una sfida per molte aziende. Ecco perché sono lieto che il Consiglio e il Parlamento abbiano concordato con la nostra proposta di concedere più tempo per adottare standard di rendicontazione specifici per settore. Ciò è pienamente coerente con il nostro obiettivo di ridurre i requisiti complessivi di rendicontazione”.
Eliminato definitivamente qualunque uso del mercurio tossico in Europa
Raggiunto 'accordo politico tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di revisione del regolamento sul mercurio. Data la disponibilità di alternative, il nuovo regolamento vieterà i residui utilizzi ancora in corso del mercurio nell’UE. Proibendo l’uso l'uso del mercurio nell'amalgama per le occlusioni dentali a partire dal 1° gennaio 2025 e introducendo il divieto di produzione, importazione ed esportazione di alcune lampade contenenti mercurio, questo regolamento proteggerà ulteriormente gli europei dal mercurio tossico. Ciò rappresenta un importante passo avanti per salvaguardare la salute umana e per apportare significativi benefici ambientali, in linea con l’ambizione di “Inquinamento Zero” dell’UE.
Gli Stati membri dovranno passare dall’amalgama dentale ai materiali per otturazioni dentali privi di mercurio. Dovranno inoltre cessare la produzione e l’esportazione di lampade contenenti mercurio, sostituendole invece con alternative prive di mercurio come i LED, che sono anche più efficienti dal punto di vista energetico. Queste misure sono in linea con quelle adottate nell’ambito di altre normative UE, come il Regolamento sulla restrizione delle sostanze pericolose (RoHS).
La Commissione lancia una consulatazione sulla bozza di linee guida ai sensi del Digtital Service Act (DSA) per l’integrità elettorale
Oggi la Commissione ha avviato una consultazione pubblica per raccogliere opinioni sulla bozza di linee guida del Digital Services Act (DSA) sull’integrità dei processi elettorali. Queste sono le prime linee guida in assoluto ai sensi dell’articolo 35 del DSA e mirano a presentare alle piattaforme online di grandi dimensioni e ai motori di ricerca le migliori pratiche e le possibili misure per mitigare i rischi sistemici sulle loro piattaforme che potrebbero minacciare l’integrità dei processi elettorali democratici.
La bozza di linee guida fornisce esempi di potenziali misure di mitigazione relative ai rischi legati alle elezioni, misure di mitigazione specifiche legate ai contenuti di intelligenza artificiale generativa, la pianificazione di misure di mitigazione del rischio prima o dopo un evento elettorale e orientamenti specifici per le elezioni del Parlamento europeo.
Ai sensi dell’articolo 35 della DSA la Commissione, insieme ai Coordinatori per i Servizi Digitali degli Stati membri, può emanare linee guida in relazione a rischi specifici, presentare migliori pratiche e raccomandare possibili misure di mitigazione. La consultazione è aperta fino al 7 marzo 2024 al seguente link:
https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/DSA-election-only-questions
Resi noti i 27 vincitori del concorso europeo per giovani traduttori di quest'anno
La Commissione Europea annuncia i 27 giovani vincitori del 17° concorso europeo Juvenes Translatores rivolto alle scuole secondarie. Il tema di quest’anno era “Il coraggio di fare la differenza”. Oltre tremila partecipanti hanno messo alla prova le proprie competenze linguistiche scegliendo di tradurre un testo tra due delle 24 lingue ufficiali dell'UE. Sebbene l’inglese svolga un ruolo importante, delle 552 combinazioni linguistiche disponibili, gli studenti di 701 scuole ne hanno utilizzate 155, tra cui dal rumeno allo svedese e dal ceco al danese.
Gli studenti partecipanti al concorso hanno avuto l'opportunità di scoprire l'affascinante mondo della traduzione. Come ha detto uno studente di una scuola austriaca: “Juvenes Translatores per me non è stato solo un concorso, ma anche un'opportunità per conoscere la traduzione. Un’esperienza, una consapevolezza che mi ha permesso di riconoscere quanto le lingue possano essere diverse, ma che in fondo ci uniscono tutti. »
I traduttori della Commissione europea hanno selezionato un vincitore per ciascun paese dell'UE, insieme con 247 studenti che hanno ricevuto una menzione specialie per l'eccellenza delle loro traduzioni. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Bruxelles il 21 marzo 2024.
La Commissione finanzia 440 milioni di aiuti per la Turchia a seguito del terremoto del 2023
La Commissione ha firmato oggi un accordo con la Turchia per una sovvenzione di 400 milioni di euro da parte del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per finanziare la ripresa dopo il devastante terremoto che ha colpito il paese all'inizio del 2023. La firma dell'accordo è avvenuta a Bruxelles, tra la commissaria alla Coesione e alle Riforme Elisa Ferreira e il viceministro turco agli Affari esteri, Mehmet Kemal Bozay.
La Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira ha dichiarato: “Questa catastrofe, una delle peggiori nella storia del paese, ci ha scioccato tutti quando abbiamo visto gli effetti devastanti che ha avuto sul popolo turco. In tutta Europa si è registrata un’ondata di solidarietà per le vite perse e le case distrutte. Non sorprende quindi che questo sia l’importo più grande mai concesso dal Fondo di solidarietà dell’UE a un paese candidato. È anche la prima volta che la Turchia riceve aiuti dal FSUE. Quando è necessario UN sostegno, l’Europa risponde, non solo per i suoi Stati membri, ma anche per i suoi vicini. Il FSUE è incentrato sulla solidarietà con i paesi e le persone”.
Si tratta del più grande contributo finanziario concesso nell'ambito del FSUE a un paese candidato dalla sua istituzione nel 2002, e fa parte del sostegno di 1 miliardo di euro che l'UE ha annunciato per la Turchia nel marzo 2023 alla Conferenza internazionale dei donatori. La conferenza, ospitata congiuntamente dalla Commissione europea e dalla presidenza svedese del Consiglio dell’UE, ha contribuito a raccogliere un totale di 7 miliardi di euro per le persone colpite dai terremoti in Turchia e Siria.
Raggiunto l'accordo politico per uno Spazio Schengen più resiliente
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulle nuove norme relative alla gestione delle frontiere che fanno parte dello Spazio Schengen. Negli ultimi anni lo spazio Schengen ha dovuto affrontare diverse pressioni, dalla pandemia di Covid-19 alle minacce alla sicurezza quali il terrorismo, il traffico di droga e la criminalità organizzata, nonché la migrazione irregolare. Tali sfide hanno richiesto un aggiornamento del corpus normativo Schengen.
La Commissione ha proposto di aggiornare e rivedere il codice frontiere Schengen nel dicembre 2021. L'obiettivo della riforma è completare la gamma di strumenti necessari per il corretto funzionamento dello spazio Schengen, sia alle frontiere esterne che alle frontiere interne.
Trovato l'accordo sul nuovo pacchetto sui servizi di compensazione bancari per un Unione dei mercati dei capitali
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul "pacchetto di compensazione", che comprende nuove norme sui servizi di compensazione tra le banche dell’UE, per una maggiore stabilità finanziaria nel quadro dell'Unione dei Mercati dei Capitali.
Le nuove norme consentiranno alle c.d. controparti centrali (CCPs) – che forniscono servizi di compensazione – di introdurre più rapidamente nuovi prodotti sul mercato dell’UE. In questo modo si consente agli operatori del mercato di effetuare compensazioni e creare liquidità più agevolmente presso le CCP dell’UE. Le nuove norme consentono inoltre un sistema di compensazione più sicuro e resiliente, migliorando il quadro di vigilanza dell’UE nei confronti delle CCP e rafforzando il ruolo della European Securities Markets Authority (ESMA). Il nuovo quadro contribuirà inoltre a ridurre l’eccessiva dipendenza dalle CCP di paesi terzi, in quanto viene richiesto a tutti gli operatori sul mercato idei capitali di detenere conti attivi presso le CCP dell’UE e di compensare una parte significativa dei contratti dei derivati nel Mercato Unico.
Il pacchetto, la cui proposta è stata presentata dalla Commissione nel dicembre 2022, modifica una serie di atti legislativi, in particolare il regolamento sulle European Market Infrastrucutre ( EMIR), il quadro prudenziale per le banche e per le società d'investimento, la Direttiva su Undertakings for Collective Investments in Transferable Securitites (UCITS) ed il regolamento sui Money Market Funds (MMF).
Al riguardo significative la dichiarazione di Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali: “Accolgo con favore l’accordo sul regolamento EMIR e sul pacchetto compensazione in generale. Contribuirà a rendere il nostro ecosistema di compensazione più sicuro e più attraente, attenuando al tempo stesso i rischi di un’eccessiva dipendenza dalle controparti centrali situate in paesi terzi. In particolare, sono accolte con favore le misure che facilitano la fornitura di servizi di compensazione e rafforzano la vigilanza a livello dell’UE. Detto questo, avrei preferito un’ambizione più elevata per quanto riguarda i conti attivi. L’accordo rappresenta tuttavia un primo passo fondamentale per promuovere il clearing nell’UE e consentire al nostro lavoro verso un’Unione dei Mercati dei Capitali di progredire”.
L'UE investe 416 milioni di euro per la ricerca sui semiconduttori
La Semiconductors Joint Undertaking (Chips JU) ha lanciato oggi una serie di inviti a presentare proposte per un valore di 216 milioni di euro per sostenere progetti di ricerca e innovazione nei settori dei semiconduttori, della microelettronica e della fotonica. Questo annuncio fa seguito a una prima serie di bandi per attività pilota innovative, pubblicati nel novembre 2023, che hanno consentito di sbloccare 1,67 miliardi di euro di finanziamenti dell’UE.
I nuovi bandi sosterranno ulteriormente l’industria europea dei semiconduttori rafforzando la collaborazione, la competitività industriale e il trasferimento di conoscenze dai laboratori alle aziende. I consorzi possono presentare proposte su argomenti che affrontano un'ampia gamma di sfide definite nell'agenda strategica di ricerca e innovazione: dai transistor nei chip di silicio all'intelligenza artificiale integrata, alla connettività, al coordinamento e al controllo di sistemi complessi per migliorare le prestazioni e la sicurezza.
Inoltre, i progetti finanziati nell’ambito di questi nuovi inviti contribuiranno allo sviluppo di hardware open source per l’industria automobilistica, sosterranno la transizione verso veicoli basati su software e promuoveranno processi di produzione rispettosi dell’ambiente. Uno specifico invito congiunto con la Repubblica di Corea promuoverà l'integrazione eterogenea e le tecnologie informatiche neuromorfiche (simili al cervello).
I bandisono rivolti a consorzi composti da partner industriali dell’UE che operano in questi settori . Il finanziamento è integrato dai fondi nazionali degli Stati memnri partecipanti alla alla Chips JU e da investimenti del settore privato.
Safer Internet Day. L' Europa vuole proteggere i bambini ed i giovani dai pericoli del web
Oggi giovani, genitori,insegnanti, decisori politici e rappresentanti dell’industria celebrano in tutto il mondo il Safer Internet Day per rendere Internet migliore e più sicuro per i bambini e i giovani. L'UE intende proteggere i minori online e dotarli delle competenze adeguate. In tal senso Il Digital Services Act (DSA) è il primo strumento al mondo che affronta questioni come il cyberbullismo, i contenuti illegali e la semplificazione dei termini e delle condizioni. Già in vigore dallo scorso anno per le piattaforme online molto grandi e i motori di ricerca online, le norme DSA si applicheranno a tutte le piattaforme a partire dal 17 febbraio 2024.
A sostegno dell’attuazione della legge sui servizi digitali (DSA), la strategia europea per un’internet migliore per i bambini (BIK+) mira a fornire servizi digitali adatti all’età e contribuisce a garantire che ogni bambino sia protetto, consapevole e rispettato online. Con il rapido progresso della tecnologia, la Commissione ha anche reso disponibili nuove risorse tramite il portale Better Internet for Kids affinché i bambini possano essere tutelati responsabilizzati nelle realtà virtuali.
Inoltre, la Commissione mira anche a proteggere meglio i bambini nel loro ambiente scolastico aiutando gli insegnanti a diventare "tutori scolastici DSA" attraverso una formazione mirata e materiale informativo per metterli in grado di aiutare gli alunni iche sperimentano problematiche online. A tal riguardo la Commissione ha pubblicato un opuscolo disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE che spiega in parole semplici come i DSA sosterranno i minori per un mondo online più giusto e sicuro.
La Vicepresidente per la Democrazia e la Demografia, Dubravka Šuica, ha dichiarato: “Il tempo che i bambini trascorrono online è quasi raddoppiato tra il 2010 e il 2020. Imparano, giocano, interagiscono e si esprimono online. Se da un lato Internet offre opportunità senza precedenti ai bambini e ai giovani, dall’altro presenta anche dei rischi. Attraverso la nuova strategia Better Internet for Kids, il braccio digitale della strategia dell’UE sui diritti dell’infanzia, promuoviamo l’alfabetizzazione digitale e lavoriamo per garantire che i diritti di ogni bambino siano rispettati e protetti sia online che offline”.
Accesso più semplice ai finanziamenti dell’UE per le zone rurali grazie al Rural Toolkit.
La Commissione ha lanciato oggi il Rural Toolkit. Questa nuova guida interattiva elenca tutte le opportunità di finanziamento disponibili a livello dell’UE per le zone rurali. Ha lo scopo di fornire ai candidati le conoscenze e gli strumenti necessari per accedere ai fondi Le zone rurali dell’UE coprono l’83% del territorio dell’UE e ospitano il 30% della popolazione dell’UE. Il Rural Toolkit riunisce opportunità di finanziamento da 26 diversi fondi europei, dalla politica agricola comune al Fondo di coesione, compresi Horizon Europe e il PNRR. In pochi clic i beneficiari, come enti locali, istituzioni, imprese, associazioni e privati, possono trovare i migliori finanziamenti disponibili per aiutarli a sviluppare il loro progetto. Gli utenti possono trarre ispirazione ed esplorare un’ampia gamma di esempi e casi di studio, scoprendo come i fondi e i meccanismi di sostegno dell’UE sono già stati implementati con successo nelle aree rurali di tutta l’UE. Il Rural Toolkit rientra nella visione a lungo termine della Commissione per zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere nell’UE.
Per accedere allo strumento: https://funding.rural-vision.europa.eu/finder?lng=en
La Commissione decide di registrare parzialmente un'iniziativa dei cittadini europei sulla cannabis
Oggi la Commissione ha deciso di registrare parzialmente un'iniziativa dei cittadini europei (ICE) intitolata "Iniziativa europea sulla cannabis". Gli organizzatori chiedono alla Commissione di 1) Convocare un'Assemblea di cittadini trans-europea sulle politiche per la cannabis, incluse sanzioni e coerenza delle politiche degli Stati membri; 2) Favorire l'accesso alla cannabis terapeutica e consentire il trasporto della cannabis e dei suoi derivati prescritti a fini terapeutici per garantire il pieno godimento del diritto alla salute; 3) Destinare le risorse necessarie alla ricerca sulla cannabis a fini terapeutici.
La Commissione è giunta alla conclusione che l'iniziativa può essere registrata solo per quanto riguarda il secondo e il terzo obiettivo, poiché solo questi obiettivi soddisfano i requisiti per la registrazione. La Commissione ha dovuto rifiutare la registrazione del primo obiettivo dell'iniziativa poiché non rientra nei poteri della Commissione presentare una proposta di atto giuridico in materia.
CLS
140.00 tonnellate di aiuti umanitari all'Ucraiana mentre scarseggiano le armi
Oggi la Commissione ha raggiunto un nuovo traguardo poiché la quantità di aiuti in natura forniti all’Ucraina supera ora le 140.000 tonnellate, rendendola l’operazione più grande mai sostenuta dal centro di coordinamento degli interventi di emergenza dell’UE.
32 paesi hanno fornito il loro aiuto da quando il meccanismo di protezione civile dell’UE è stato attivato il 15 febbraio 2022 ed è stato consegnato tramite piattaforme logistiche situate in Polonia, Romania e Slovacchia. Le donazioni coprono molti settori e svariate esigenze, ad esempio ambulanze, mezzi di trasporto per i vigili del fuoco, generatori di corrente, trasformatori, attrezzature per lo sminamento, rifugi, medicinali e molto altro. Il valore finanziario complessivo dell'aiuto è stimato a circa 796 milioni di euro.
L'ultima grande consegna effettuata attraverso il meccanismo riguarda 45.000 tonnellate di sale per sciogliere la neve in strrada, donate dall'Olanda Il sale, infatti, la cui consegna è avvenuta negli scorsi mesi, per un quantitativo equivalente a ben 1.800 camion, è vitale per mantenere operative le strade dell'Ucraina durante i rigidi mesi invernali e per garantire che gli aiuti di emergenza raggiungano le persone bisognose in tutto il paese.
Queste le parole del commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič: “Due anni dopo l’inizio di questa guerra atroce, l’UE è rimasta fedele alla sua promessa di stare al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Dall’inizio della guerra abbiamo consegnato all’Ucraina 140.000 tonnellate di beni di prima necessità, dai veicoli di emergenza agli ospedali mobili. Oggi esprimo la mia gratitudine ai Paesi Bassi per la loro generosa fornitura di sale tanto necessario e per la loro stretta collaborazione con l’ERCC per garantirne la consegna. Questo contributo cruciale, fornito all’Ucraina attraverso il meccanismo, aiuta a mantenere aperte le infrastrutture stradali essenziali. Garantisce che gli aiuti umanitari raggiungano gli ucraini che ne hanno più bisogno, in modo sicuro e puntuale. Questo è un eccellente esempio di solidarietà dell’UE con l’Ucraina. E non ci fermeremo qui. »
CLS
La Commissione raccomanda nuove misure sulla prevenzione del cancro come parte del piano europeo per combattere il cancro
Oggi la Commissione europea presenta una raccomandazione per sostenere gli Stati membri nei loro sforzi per prevenire il cancro attraverso la vaccinazione. Ciò include l’incoraggiamento alla diffusione di due vaccini chiave che possono prevenire le infezioni virali che possono portare al cancro: il papillomavirus umano (HPV) e il virus dell’epatite B (HBV), oltre a migliorare il monitoraggio dei tassi di copertura.
La raccomandazione rientra nel piano europeo di lotta contro il cancro, pilastro essenziale dell’Unione sanitaria europea. Si stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’UE siano prevenibili. Tuttavia, secondo un nuovo rapporto pubblicato oggi, nel 2021 solo il 5% circa della spesa sanitaria totale è stata spesa per la prevenzione negli Stati membri dell’UE.
In molti Stati membri, la copertura vaccinale contro l’HPV è ben al di sotto del 50% tra le ragazze, i dati disponibili sono limitati per i ragazzi e i giovani adulti, e vi è una significativa mancanza di dati sui tassi di vaccinazione contro l’HPV e il virus dell’epatite B. La raccomandazione adottata oggi comprende una serie di misure che gli Stati membri potrebbero adottare per migliorare l’uso di questi vaccini salvavita, nonché per migliorare il monitoraggio e la rendicontazione.
La Commissione accoglie con favore standard di commercializzazione più rigorosi per miele, succhi di frutta, marmellate e latte
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio per rivedere e rafforzare gli standard di commercializzazione esistenti applicabili a miele, succhi di frutta, marmellate e latte.
Le c.d. Direttive Breakfast stabiliscono norme comuni sulla composizione, nome di vendita, etichettatura e presentazione di questi prodotti per garantirne la libera circolazione nel mercato interno e aiutare i consumatori a fare scelte informate.
Le direttive aggiornate dai colegislatori introdurranno modifiche sull’etichettatura di origine obbligatoria per il miele, innovazione e opportunità di mercato per i succhi di frutta in linea con le nuove richieste dei consumatori, un contenuto di frutta obbligatorio più elevato nelle marmellate e un’etichettatura semplificata per il latte. Ad esempio, in etichetta dovrà comparire il Paese, o i Paesi di origine nel caso di miscele o miscele di miele. L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione è ora soggetto all’approvazione formale da parte dei colegislatori.
Il primo sistema di certificazione della cibersicurezza a livello dell’UE per rendere lo spazio digitale europeo più sicuro
La Commissione ha adottato oggi il primo sistema europeo di certificazione della cibersicurezza, in linea con la normativa europea sulla cibersicurezza Cybersecurity Act. Il sistema offre un insieme di norme e procedure a livello dell’Unione su come certificare i prodotti TIC nel loro ciclo di vita e quindi renderli più affidabili per gli utenti. La certificazione fornisce un riconoscimento formale della sicurezza dei prodotti ICT per proteggere sia l'hardware che il software utilizzati quotidianamente dai cittadini europei.
Il sistema volontario integrerà il Cyber Resilience Act che introduce requisiti vincolanti di sicurezza informatica per tutti i prodotti hardware e software nell’UE. Questo importante passo contribuisce a promuovere la leadership digitale globale dell’Europa. Inoltre, il sistema favorirà anche l’attuazione della direttiva NIS2.
Il sistema sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Contestualmente alla pubblicazione del sistema di certificazione nella Gazzetta ufficiale, la Commissione pubblicherà anche il primo Union Rolling Work Programme dell’Unione per la certificazione europea della cibersicurezza. Questo documento definisce la visione strategica delle possibili aree per i futuri sistemi europei di certificazione della sicurezza informatica alla luce degli sviluppi più recenti legislativi e di mercato.
Lo schema adottato si basa su bozze preparate dall’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA) in stretta collaborazione con esperti del settore e Stati membri, per discutere degli aspetti tecnici e legali, e dopo una consultazione pubblica.
Nel mirino dell'antitrust europeo il settore degli pneumatici.
La Commissione europea sta effettuando ispezioni senza preavviso presso aziende che operano nel settore degli pneumatici in diversi Stati membri.
La Commissione teme che le società ispezionate possano aver violato le norme antitrust dell'UE che vietano i cartelli e le pratiche commerciali restrittive (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea). Oggetto dellespezioni sono le vendite di pneumatici nuovi per autovetture, furgoni, camion e autobus nello Spazio economico europeo. La Commissione teme che tra le società ispezionate vi sia stato un accordo per scoordinare i prezzi. Le ispezioni senza preavviso rappresentano una fase investigativa preliminare su sospette pratiche anticoncorrenziali. Il fatto che la Commissione svolga tali ispezioni non significa che le società siano colpevoli di comportamenti anticoncorrenziali, né pregiudica l'esito dell'indagine stessa.
La Commissione approva un regime italiano di aiuti di Stato da 550 milioni di euro a sostegno degli investimenti per l’uso dell’idrogeno
La Commissione Europea ha approvato uno schema italiano da 550 milioni di euro per sostenere gli investimenti per l’utilizzo dell’idrogeno nei processi industriali per favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni, in linea con il Piano Industriale Green Deal. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.
L'Italia ha notificato alla Commissione, nell'ambito del quadro temporaneo di crisi e transizione, un regime di 550 milioni di euro a sostegno degli investimenti che consentono la sostituzione del metano e di altri combustibili fossili con idrogeno rinnovabile, che può essere combinato con l'elettrificazione o con miglioramenti significativi dell'efficienza energetica nei processi industriali, favorire la transizione verso un’economia a zero emissioni nette.
Nell’ambito di questa misura, che sarà finanziata attraverso le risorse assegnate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette.. La misura sarà aperta alle aziende italiane che fanno affidamento sull’uso di combustibili fossili come fonte di energia o materia prima per i loro processi produttivi. I progetti ammissibili devono portare a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dai processi produttivi di almeno il 40% o a ridurre il consumo di energia di almeno il 20%, rispetto ad oggi. Per essere ammissibili, le aziende devono passare dall’uso di combustibili fossili all’idrogeno rinnovabile e possono combinare questo investimento con investimenti nell’elettrificazione dei loro processi produttivi o nel miglioramento significativo della loro efficienza energetica.
La vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato: “Questo programma italiano da 550 milioni di euro aiuterà le industrie a decarbonizzare in modo significativo i processi industriali che dipendono dal passaggio all’idrogeno per la loro transizione verde. La misura aiuterà inoltre l’Italia a ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili importati, in linea con il piano REPowerEU, e a garantire il passaggio completo all’idrogeno entro il 2036 in tutti gli investimenti supportati”.
Clotilde Lombardi Satriani
La Commissione lancia un pacchetto di misure per spingere sull'Intelligenza Artificiale nelle PMI
Oggi la Commissione ha lanciato un pacchetto di misure per sostenere le startup e le PMI europee nello sviluppo di un’intelligenza artificiale (AI) affidabile, che rispetti i valori e le regole dell’UE. L'iniziativa fa seguito all’accordo politico raggiunto a dicembre 2023 sull’EU AI Act – lil primo quadro normativo al mondo sull’intelligenza artificiale – che sosterrà lo sviluppo, la diffusione e l’adozione di un’IA affidabile nell’UE.
Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del 2023, la presidente von der Leyen aveva anticipato una nuova iniziativa per mettere i supercomputer europei a disposizione delle startup innovative europee nel campo dell’intelligenza artificiale per addestrare i loro modelli di intelligenza artificiale affidabili. Il pacchetto odierno mette in pratica questo impegno attraverso un’ampia gamma di misure a sostegno delle startup e dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale, inclusa una proposta per fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle startup dell’intelligenza artificiale e alla più ampia comunità dell’innovazione.
Come primo passo, nel novembre 2023 la Commissione ha lanciato la Large AI Grand Challenge, un premio che offre alle startup dell’intelligenza artificiale sostegno finanziario e accesso ai supercomputer. Il pacchetto odierno mette in pratica questo impegno attraverso un’ampia gamma di misure a sostegno delle startup e dell’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale, inclusa una proposta per fornire un accesso privilegiato ai supercomputer alle startup dell’intelligenza artificiale e alla più ampia comunità dell’innovazione. Contiene:
- In primo luogo viene modificato il regolamento s EuroHPC per istituire le AI Factories, un nuovo pilastro della EU Joint Undertaking sui supercomputer. il nuovo regolamento permetterà:
a) l'acquisizione e il potenziamento di supercomputer dedicati all'intelligenza artificiale, per lo sviluppo di grandi modelli di Intelligenza Artificiale per Scopi Generali(GPAI);
b) l’accesso a supercomputer dedicati all’IA per un vasto numero di utenti pubblici e privati, comprese startup e PMI;
c) uno sportello unico per startup e innovatori, a supporto delle attività di ricerca nello sviluppo degli algoritmi, ldi valutazione e convalida dei modelli di intelligenza artificiale su larga scala;
d) lo sviluppo di applicazioni emergenti di intelligenza artificiale basate sui modelli di General Purpose AI.
- in secondo luogo, viene istiuto un ufficio sull’IA all’interno della Commissione, che garantirà lo sviluppo e il coordinamento della politica sull’IA a livello europeo, oltre a supervisionare l’applicazione della nuova normativa europea sull’IA.
- il pacchetto comprende una Comunicazione sulle start up europee del settore, in cui vengono tracciate una serie di attività chiave, in particolare:
La Commissione sta inoltre istituendo, con alcuni Stati membri, due consorzi europei di infrastrutture digitali (EDIC), ossia:
- L'"Alliance for Language Technologies" (ALT-EDIC) che intende sviluppare un'infrastruttura europea comune per affrontare la carenza di dati nelle diverse lingue europee , così da tutelare la diversità linguistica e la ricchezza culturale dell'Europa. Ciò sosterrà lo sviluppo di grandi modelli linguistici europei.
- l'iniziativa "CitiVERSE" , infine, utilizzerà strumenti di intelligenza artificiale all'avanguardia per mettere in connessione le comunità locali, consentendo di simulare e ottimizzare la gestione del traffico o la gestione dei rifiuti, etc
La Commissione ha inoltre adottato oggi una comunicazione che delinea l'approccio strategico all'uso al suo interno dell'intelligenza artificiale. In questo modo la Commissione anticipa e prepara internamente l’attuazione della nuova normativa UE sull’intelligenza artificiale. Comprende le azioni concrete ssul piano istituzionale e operativa per garantire lo sviluppo e l’uso di un’IA affidabile, sicura ed etica. La Commissione si sta inoltre preparando a sostenere le pubbliche amministrazioni dell’UE nell’adozione e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Prossime tappe
Parlamento e Consiglio passeranno ora all'esame della proposta presentata dalla Commissione di modifica del Regolamento sull'Impresa comune European High Performance Computing Joint Undertaking. L'Ufficio AI sarà istituito presso la Commissione. Come spiegato, avrà il compito di attuare la futura legge sull’IA a livello europeo e supervisionare le regole per modelli e sistemi di IA di uso generale. Dovrebbe diventare un organismo centrale di coordinamento per la politica in materia di IA a livello dell’UE e cooperare con gli altri dipartimenti della Commissione, gli organismi dell’UE, gli Stati membri e la comunità delle parti interessate. La decisione che istituisce l'Ufficio AI entrerà in vigore il 21 febbraio 2024.
La Commissione decide di registrare due nuove iniziative dei cittadini europei
La Commissione europea ha deciso oggi di registrare due iniziative dei cittadini europei dal titolo “Divieto delle pratiche di conversione nell'Unione europea” e “Iniziativa dei cittadini europei per la difesa dell'agricoltura e dell'economia rurale in Europa”.
Gli organizzatori dell'iniziativa “Vietare le pratiche di conversione nell'Unione europea” chiedono il divieto di interventi volti a modificare, reprimere o sradicare l'orientamento sessuale, l'identità di genere e/o l'espressione di genere dei cittadini LGBTIQ+.
L'"Iniziativa dei cittadini europei per la difesa dell'agricoltura e dell'economia rurale in Europa" chiede la tutela dell'agricoltura e dell'economia rurale in Europa attraverso un quadro normativo basato su diversi elementi, in particolare l'uso prioritario dei terreni agricoli per la produzione alimentare, la garanzia della sovranità alimentare e la considerazione dei problemi legati alla catena alimentare e ai prezzi elevati.
Poiché le due iniziative dei cittadini europei soddisfano le condizioni formali stabilite dalla legislazione applicabile, la Commissione le considera giuridicamente ammissibili. In questa fase la Commissione non ha analizzato il merito delle proposte.
La Commissione sostiene progetti di mobilità militare per un valore di 807 milioni di euro
La Commissione finanzierà 38 ulteriori progetti di mobilità militare per sostenere il trasporto di truppe e attrezzature lungo la rete transeuropea dei trasporti (TEN-T). Con un budget di 807 milioni di euro, questi progetti modernizzeranno le infrastrutture di trasporto essenziali nell’UE per consentire il trasporto a duplice uso sia per i civili che per la difesa. Questo è stato il terzo e ultimo invito a presentare proposte per la mobilità militare nell’ambito del CEF “Trasporti” per il periodo 2021-2027. In totale, la Commissione sostiene 95 progetti di mobilità militare per un valore di 1,74 miliardi di euro in 21 Stati membri dell’Unione europea.
In linea con il Piano d’azione sulla mobilità militare 2.0, i progetti aiuteranno gli Stati membri e i partner a sviluppare una rete di mobilità militare ben connessa e sicura. Gli esempi includono la costruzione e l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie in Danimarca, Germania, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Finlandia e Svezia. Questi progetti miglioreranno le infrastrutture a duplice uso nei porti marittimi in Belgio e Svezia, negli aeroporti in Lettonia e Lituania e sulle vie navigabili interne della Francia.
Grazie ai tre bandi emessi nel 2021, 2022 e 2023 è stata utilizzata la dotazione di 1,69 miliardi di euro prevista per la Mobilità Militare nel quadro del Meccanismo di Interconnessione in Europa (CEF) 2021-2027. Considerata la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, gli Stati membri hanno deciso di anticipare la dotazione di bilancio per la mobilità militare al fine di accelerare e massimizzare il sostegno a tali progetti di infrastrutture di trasporto per uso sia militare che civile.
La commissaria ai trasporti Adina Vălean ha dichiarato: “I risultati del terzo e ultimo invito alla mobilità militare nell’ambito del CEF Trasporti mostrano che esiste una chiara necessità che gli Stati membri migliorino il duplice uso del nostro sistema di trasporti. Abbiamo ricevuto 112 proposte, che rappresentano 4,5 volte più iscrizioni in eccesso, e abbiamo selezionato progetti da 18 Stati membri. Tutti i progetti finanziati contribuiranno a migliorare le infrastrutture europee e a colmare i collegamenti mancanti, sia per scopi militari che civili. »
Clotilde Lombardi Satriani
Il programma InvestEU sostiene investimenti di 392 milioni di euro nella prima gigafactory europea per la produzione di batterie circolari in Svezia
Oggi l'annuncio che Il programma InvestEU fornirà sostegno a due investimenti del valore di circa 392 milioni di euro come parte dell'espansione della gigafactory di Northvolt nella Svezia settentrionale. In primo luogo, InvestEU erogherà 362,9 milioni di euro di investimenti da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI). In secondo luogo, altri 28,8 milioni di euro di investimenti da parte della Nordic Investment Bank (NIB). La BEI e la NIB sono entrambi partner esecutivi finanziari del programma InvestEU.
L’investimento sosterrà l’espansione della prima gigafactory europea per la produzione di batterie circolari, Northvolt Ett, a Skellefteå, in Svezia. Si prevede che l’espansione aumenterà la capacità di produzione delle batterie fino a 60 Gigawattora all’anno. Il sostegno di InvestEU a questo progetto contribuisce anche agli obiettivi stabiliti nel piano industriale del Green Deal, che mira a fornire sostegno per aumentare la capacità produttiva dell’UE per le tecnologie a zero emissioni necessarie per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa. Fa seguito al precedente sostegno alla produzione di batterie di Northvolt nell’ambito del programma InnovFin (52,5 milioni di euro) e del Piano di investimenti per l’Europa (319 milioni di euro).
Il vicepresidente esecutivo della Commissione Maroš Šefčovič, responsabile del Green Deal europeo e dell’Alleanza europea per le batterie, ha dichiarato: “Quando si tratta dell’industria europea delle batterie facciamo sul serio. È di importanza strategica e un campo di battaglia fondamentale per la competitività globale. L'impianto di Northvolt, il nostro pioniere delle batterie, dimostra che l’UE ha ciò che serve per costruire un ecosistema di batterie innovativo, sostenibile e competitivo a livello globale. Sono orgoglioso della storia di successo di Northvolt, così come degli altri 160 progetti industriali che stanno prendendo forma lungo l'intera catena del valore, promossi nell'ambito della European Battery Alliance. Il ruolo della BEI è indispensabile. Dobbiamo essere strategici, audaci, agili”.
Oggi entra in vigore il nuovo regolamento sulla digitalizzazione della giustizia ( ma l'italia dibatte di altro)
Oggi entrano in vigore le nuove norme europee sulla digitalizzazione della giustizia. Il regolamento sulla digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e sull’accesso alla giustizia garantirà l’armonizzazione della comunicazione nell’UE e la digitalizzazione delle procedure civili e penali transfrontaliere. Ciò significa che le procedure saranno più semplici, rapide ed economiche per cittadini, imprese e autorità.
La Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, Vera Jourová, ha dichiarato: “Il regolamento sulla digitalizzazione della giustizia mira a rendere la giustizia più accessibile a ogni cittadino, garantendo la trasparenza e mantenendo il nostro sistema giudiziario al passo con l’era digitale. Il fatto che entri in vigore oggi è un’ottima notizia per i cittadini europei”.
Ancora oggi le procedure di cooperazione giudiziaria si svolgono sulla carta. Le nuove norme cambieranno la situazione, migliorando significativamente l’efficienza della cooperazione giudiziaria e l’accesso alla giustizia per i cittadini e le imprese, nonché la qualità e la trasparenza della giustizia.
Il regolamento consentirà inoltre ai cittadini e alle imprese di presentare istanze o comunicare con le autorità giudiziarie inei contenziosi transfrontalieri. Sul portale europeo della giustizia elettronica sarà istituito il cosiddetto punto di accesso elettronico europeo, un'interfaccia per avviare cause di modesta entità contro un soggetto in un altro Stato membro. Ciò aiuterà i consumatori a ottenere il risarcimento.
Inoltre, il regolamento consentirà alle parti in una causa civile o penale di assistere ad un'udienza in tribunale tramite videoconferenza. I cittadini e le imprese potranno pagare anche elettronicamente le spese giudiziarie. Il regolamento entrerà in vigore quest'anno.
La Commissione apre la partecipazione all'Alleanza per i farmaci d'importanza critica
L'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) della Commissione europea ha lanciato oggi un invito aperto a manifestare interesse per aderire all'Alleanza per i farmaci critici. La creazione dell’Alleanza è una delle azioni chiave per prevenire e affrontare la carenza di farmaci critici annunciata dalla Commissione nell’ottobre 2023.
L’Alleanza riunirà tutte le parti interessate e lavorerà per rafforzare la cooperazione tra la Commissione, i governi nazionali, l’industria e la società civile. Identificherà le sfide, le priorità d’azione e le possibili soluzioni politiche al problema della carenza di farmaci critici nell’UE. L’Alleanza è un meccanismo consultivo che fungerà anche da rete per accelerare la realizzazione dell’azione dell’UE in questo campo.
Bad Ischl-Salzkammergut, Tartu et Bodø sono le capitali europee della cultura 2024
Dall’inizio del 2024, tre nuove Capitali europee della cultura hanno ottenuto questo prestigioso titolo: Bad Ischl-Salzkammergut (Austria), Tartu (Estonia) e Bodø (Norvegia). Queste città si sono aggiunte alle 66 città precedentemente selezionate nell’UE e oltre. Durante tutto l’anno ospiteranno eventi culturali, mostre e spettacoli per celebrare la ricchezza e la diversità delle culture europee.
Bad Ischl-Salzkammergut guarda sia al passato, ripensando ai momenti difficili della sua storia, sia al futuro, sviluppando modelli turistici più sostenibili nella regione. Tartu sta creando una città culturale rispettosa della natura che mira a mostrare il fascino delle piccole città europee. Bodø, la capitale culturale europea più settentrionale di tutti i tempi, mette in mostra la cultura artica e Sámi, dove la natura è sempre una compagna di vita.
l titolo di Capitale Europea della Cultura offre alle città l’opportunità di migliorare la propria immagine, promuovere il turismo sostenibile e stimolare il proprio sviluppo locale e regionale attraverso la cultura, rafforzando al contempo la propria rete a livello europeo. Ciò si traduce anche in benefici culturali, economici e sociali a lungo termine per le città e le regioni circostanti. Per essere selezionate, le città hanno dovuto mettere in atto un programma culturale con una forte dimensione europea, promuovendo la partecipazione attiva dei loro abitanti e delle loro comunità. La Commissione ha assegnato alle tre Capitali europee della cultura 2024 il Premio Melina Mercouri del valore di 1,5 milioni di euro, finanziato dal programma Europa creativa europea, in riconoscimento della qualità del loro processo preparatorio.
5 milioni di euro per sostenere le traduzioni letterarie e la promozione dei libri nell'ambito del nuovo bando Europa Creativa
La Commissione ha lanciato oggi il bando 2024 per la circolazione delle opere letterarie europee nell'ambito del programma Europa Creativa. Sostenuta da un budget di 5 milioni di euro, questa iniziativa mira a facilitare la traduzione, la pubblicazione, la distribuzione e la promozione di varie forme di opere di narrativa europee, inclusi romanzi, poesie e fumetti, attraverso circa 40 progetti.
Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato: “Nel ricco arazzo del nostro patrimonio europeo, ogni lingua e genere letterario aggiunge una consistenza e un colore unici. Con 5 milioni di euro destinati a questa iniziativa a sostegno delle traduzioni letterarie e della promozione dei libri, apriamo le porte a mondi diversi, consentendo a romanzi, poesie e persino fumetti di raggiungere un nuovo pubblico. È così che scriviamo una storia europea più forte e vibrante, unendoci in una comprensione e in un apprezzamento condivisi."
Nel 2024, l’appello continuerà a sostenere l’Ucraina nel campo dei libri fornendo pubblicazioni ai rifugiati e agli sfollati in lingua ucraina.
La dimensione dei progetti finanziati varia da progetti su piccola scala (fino a 10 libri, 100 000 €), a progetti su scala media (fino a 20 libri, 200 000 €) e progetti su larga scala (almeno 21 libri, 300 € 000). I progetti devono rispettare le condizioni generali di ammissibilità e comprendere un minimo di cinque traduzioni. La scadenza per le candidature è il 16 aprile 2024.
Clotilde Lombardi Satriani
Oltre 250 milioni di euro per sostenere la digitalizzazione delle infrastrutture di connessione in tutta l’UE
La Commissione finanzierà 37 progetti selezionati nell'ambito del secondo bando per la componente digitale del meccanismo per collegare l'Europa (CEF Digital). Il budget totale di 252 milioni di euro sarà assegnato a progetti per la realizzazione dell'infrastruttura 5G per le comunità locali e lungo i principali corridoi di trasporto europei, nonché per la realizzazione di cavi sottomarini, migliorando la sicurezza e la resilienza delle reti dorsali all'interno e verso il territorio europeo.
Tra i progetti sostenuti, l’UE cofinanzierà lo sviluppo di cavi marittimi per fornire una maggiore interconnessione tra l’Irlanda e il continente europeo, nonché tra l’UE e le sue regioni ultraperiferiche nell’Oceano Atlantico. Le sovvenzioni sosterranno inoltre una connessione transartica diretta tra l’UE e l’Estremo Oriente, forniranno infrastrutture di connettività ad alta capacità alle isole greche digitalmente sottoservite nel Mediterraneo e rafforzeranno la connettività con l’Africa. Tra i progetti finanziati, l’UE sosterrà anche infrastrutture 5G lungo autostrade, strade, ferrovie e vie navigabili interne transfrontaliere. I progetti di corridoi 5G apriranno la strada alla mobilità connessa e automatizzata (CAM) e ai relativi servizi di sicurezza e non, garantendo la continuità del servizio transfrontaliero.
Infine, le sovvenzioni sostengono l’adozione dell’infrastruttura di rete 5G nelle comunità intelligenti locali in tutta l’UE, come università, ospedali e altri edifici civici, per migliorare la qualità dei servizi di interesse generale.
La Commissione Europea approva le nuove Indicazioni Geografiche di Italia e Spagna
La Commissione Europea ha approvato oggi l'inserimento dei vini “Terre Abruzzesi'/'Terre d'Abruzzo”, e del “Cabrito de Extremadura”, carne di capretto proveniente dalla regione spagnola dell'Estremadura, nel registro delle indicazioni geografiche protette (IGP).
"Terre Abruzzesi / Terre d'Abruzzo" comprende le categorie vino, vino frizzante e vino da uve appassite. Le caratteristiche di questi vini sono determinate principalmente dalle particolari condizioni pedoclimatiche della zona di produzione, caratterizzata da vaste colline soleggiate abbinate al mare Adriatico a est e ai massicci del Gran Sasso e della Maiella a nord-ovest e a sud-ovest. che favoriscono la formazione di notevoli correnti d'aria. Il clima temperato, i terreni ben drenati con buona disponibilità idrica e le marcate escursioni termiche tra notte e giorno garantiscono una maturazione ottimale dei grappoli. Queste condizioni sono ideali per la qualità delle uve e per l'accumulo di sostanze aromatiche negli acini, dando vita a vini dal profumo intenso e caratteristico.
Il "Cabrito de Extremadura" è la carne di capretti nati, allevati, ingrassati e macellati nella Comunità Autonoma dell'Estremadura. Le capre vengono inizialmente nutrite con il latte materno. A causa della razza e della dieta degli animali, questo latte ha caratteristiche speciali che differiscono dal latte prodotto al di fuori dell'Estremadura. La composizione è tale che queste differenze si trasmettono alla carne dei capretti. Nella regione dell'Estremadura, i capretti vengono allevati fin dall'antichità. L'unicità del “Cabrito de Extremadura” deriva dalla tradizione secolare e dalla storia di questo prodotto nella regione, così come dal colore della carne e del grasso, dall'estrema tenerezza, dalla moderata infiltrazione di grasso intramuscolare e dalla consistenza gradevole.
Clotilde Lombardi Satriani