Cosa pensano gli europei oggi dell'Europa, quali priorità.
Un nuovo sondaggio Eurobarometro pubblicato oggi conferma che l'88% dei cittadini europei ritiene che l'Europa sociale sia molto importante. Stesso sentimento emergeva dall'indagine condotta nel 2021, confermando che il pilastro sociale rimane rilevante in Europa. Inoltre, il 60% degli intervistati è a conoscenza di almeno una iniziativa presa di recente dell’UE per migliorare le condizioni di vita e di lavoro: ad esempio, vengono citate la direttiva per garantire salari minimi adeguati, la direttiva sull’equilibrio tra lavoro e vita privata per genitori e caregivers, o il Fondo sociale europeo.
Secondo l’indagine, a livello nazionale, quasi la metà degli intervistati (48%) ritiene che la lotta all’alto costo della vita dovrebbe essere una delle principali priorità nel proprio Paese, seguita dalla questione dei bassi salari (35%). L’indagine chiede inoltre quali siano le priorità sociali più importanti per gli intervistati. A livello europeo, gli intervistati ritengono che il tenore di vita (45%), condizioni di lavoro eque (44%) e l’accesso a un’assistenza sanitaria di qualità (44%) siano elementi chiave dello sviluppo sociale ed economico dell’UE.
Alla domanda su quali azioni concrete l’UE dovrebbe intraprendere per il futuro dell’Europa, gli intervistati hanno risposto: iniziative per migliorare l’assistenza sanitaria (38%); i salari (34%); le pensioni di vecchiaia (30%). Inoltre, il 74% ritiene che l’UE dovrebbe promuovere migliori condizioni di lavoro e standard sociali nei paesi terzi con cui opera, anche se ciò significa un leggero aumento dei prezzi per i cittadini dell’UE.
L'indagine viene pubblicata alla vigilia della conferenza di alto livello sul Pilastro europeo dei diritti sociali, organizzata dalla Presidenza belga il 15 e 16 aprile , con la partecipazione della Commissione europea, per discutere le future priorità sociali.
Non solo borse di ricerca postdottorato, Horizon Europe conferisce anche un crtificato di eccellenza.
Oggi la Commissione assegnerà il marchio di eccellenza nell'ambtio delle borse di studio Marie Skłodowska-Curie (MSCA) a 1.607 ricercatori che hanno presentato proposte di ricerca di alta qualità nell'ambito del bando 2023 per borse di studio post-dottorato del programma di ricerca Horizon Europe. Questo certificato di qualità consente ai ricercatori di richiedere finanziamenti pubblici, a livello nazionale o regionale, e allo stesso tempo consente alle istituzioni ed alle regioni l'opportunità di attrarre talenti internazionali.
Iliana Ivanova, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato: “Le borse di studio post-dottorato MSCA sono un programma prestigioso e competitivo. L’elevato numero di propostepresentate nell’ultimo bando dimostra il potenziale dei ricercatori che presentano domanda per le azioni Marie Skłodowska-Curie, nonché la necessità di un budget consistente per la ricerca e l’innovazione dell’UE. Con il Certificato di Eccellenza vogliamo aiutare questi candidati a ottenere finanziamenti altrove. Spero che le autorità e le organizzazioni nazionali e regionali sostengano questi eccellenti ricercatori attraverso i propri programmi".
Il Certificato di Eccellenza viene assegnato alle candidature presentate nell’ambito di un bando Horizon Europe che hanno ottenuto un punteggio elevato (85% o più) durante la valutazione ma non sono state finanziate a causa del budget limitato. Dal 2017, più di 1.100 candidati per borse di studio post-dottorato hanno ottenuto finanziamenti da fonti alternative grazie a questo label. Attualmente sono in atto 32 programmi di finanziamento in 16 paesi per dare sostegno ai ricercatori in possesso idel certificato di Eccellenza MSCA. Il sito della Commissione europea riporta un elenco degli strumenti di finanziamento alternativi messi a disposizione da numerosi paesi, tra cui l'Italia, consultabile al seguente link:
https://marie-sklodowska-curie-actions.ec.europa.eu/news/several-countries-make-funding-available-for-msca-seal-of-excellence-holders
Ancora aiuti di stato per venire incontro alle richieste degli agricoltori:
La Commissione europea ha inviato agli Stati membri per consultazione un progetto di proposta per una proroga limitata del quadro temporaneo di crisi e transizione (TCTF) per gli aiuti di Stato al fine di consentire il mantenimento del sostegno al settore agricolo primario alla luce delle persistenti perturbazioni del mercato.
Nella sua ultima riunione tenutasi il 21 e 22 marzo 2024, il Consiglio europeo ha sottolineato l'importanza di un settore agricolo resiliente e sostenibile per la sicurezza alimentare e l'autonomia strategica dell'UE, e ha invitato la Commissione a proseguire nell'allentamento della pressione finanziaria sugli agricoltori attraverso misure di sostegno aggiuntive, ad esempio estendendo il TCTF. In risposta a un sondaggio della Commissione del 27 marzo 2024, gli Stati membri hanno sottolineato che le perturbazioni del mercato derivanti dalla guerra della Russia contro l'Ucraina persistono e colpiscono in particolare il settore agricolo primario, che deve far fronte a sfide importanti ed è sotto pressione finanziaria.
La Commissione vorrebbe prorogare ancora la possibilità di concedere aiuti di stato di importo limitato al settore agricolo primario , oltre la scadenza prevista del 30 giugno 2024. Gli Stati membri hanno ora la possibilità di inviare i propri commenti, tenendo presente cge la Commissione intende adottare le modifiche al TCTF il prima possibile, sulla base dei feedback che riceverà dagli Stati membri.
Il mondo si salva anche attraverso l'istruzione.
Oggi, si è svolto l'evento di alto livello sull’istruzione nell’ambito della strategia europea "Global Gateway", che ha riunito la comunità educativa mondiale per fare il punto sugli investimenti effettuati finora nel campo dell’istruzione, nonché incoraggiare nuovi investimenti in vista del Future Summit delle Nazioni Unite, che si terrà a settembre.
La commissaria per i Partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, ha confermato il forte impegno dell'Unione europea a favore di un'istruzione di qualità, come dimostrato dai 3 miliardi di euro di finanziamenti stanziati per azioni nel campo dell'istruzione tra il 2021 e il 2023, che rappresentano circa il 13% del bilancio per partenariati internazionali. Ciò è in linea con la decisione del Commissario di aumentare la spesa per l’istruzione dal 7% ad almeno il 10% entro il 2027.
Nel corso dell'evento il Commissario ha firmato programmi per un importo complessivo di 245 milioni di euro. Questi programmi comprendono il sostegno all'istruzione delle ragazze in Zambia, il sostegno alla mobilità a fini di apprendimento e di ricerca in Nigeria, una nuova iniziativa Team Europe per i professionisti dell'insegnamento e della formazione in Africa, nonché il lancio di un'Accademia della gioventù Africa-Europa e di 15 nuove progetti a sostegno della mobilità accademica in Africa
Il Consiglio europeo della ricerca assegna 652 milioni di euro ai ricercatori europei.
Il Consiglio europeo della ricerca (ECR) ha annunciato i nomi dei 255 lricercatori in Europa che riceveranno gli ERC Advanced.Grants. Il finanziamento è tra i più prestigiosi e competitivi dell'UE e offre ai ricercatori senior l'opportunità di portare avanti progetti di ricerca ambiziosi. Le sovvenzioni per un valore totale di 652 milioni di euro sono finanziate dal programma di ricerca e innovazione dell’UE Horizon Europe.
Le sovvenzioni annunciate sosterranno la ricerca c.d. di frontiera, all'avanguardia, dove a giocare un ruolo fondamentale è proprio la curiosità del ricercatore. in un’ampia gamma di ambiti, dalle scienze della vita e fisiche alle scienze sociali e umanistiche. I candidati prescelti svolgeranno le loro attività presso università e centri di ricerca in 19 Stati membri dell'UE e paesi associati al programma Horizon Europe. Tra i paesi dell’UE, il maggior numero di sovvenzioni è andato a istituti in Germania (50), Francia (37) e Paesi Bassi (23). Tra i vincitori ci sono tedeschi (50 ricercatori), francesi (31), britannici (28), italiani (22) e cittadini di altre 28 nazioni. Il concorso ha attirato 1.829 proposte, di queste ne sono state selezionate per il finanziamento circa il 14% . Le stime mostrano che le sovvenzioni creeranno 2.480 posti di lavoro nei team dei nuovi beneficiari.
La Commissione pubblica una Raccomandazione sulla crittografia post-quantistica
Oggi la Commissione ha pubblicato una raccomandazione sulla crittografia post-quantistica per incoraggiare gli Stati membri a sviluppare e attuare un approccio armonizzato in vista del compimento del passaggio all crittografia post-quantistica. Ciò contribuirà a garantire che le infrastrutture e i servizi digitali dell’UE siano sicuri nella prossima era digitale.
Sebbene le tecnologie quantistiche apporteranno molti vantaggi sia economici che sociali, c'è il timore che i progressi nell’informatica quantistica rendano più semplice l’accesso ai dati sensibili da parte di soggetti malintenzionati, a meno che non venga migliorata la crittografia in Europa. È fondamentale dunque che le comunicazioni rimangano protette in futuro per la sicurezza dei cittadini, delle società, delle economie e del mercato unico digitale dell’UE. La crittografia post-quantistica è una delle soluzioni a questa minaccia futura, poiché si basa su problemi matematici difficili da risolvere anche per i computer quantistici. Essendo una soluzione basata su software, la crittografia post-quantistica è compatibile con le infrastrutture esistenti in diversi settori e può quindi essere implementata in tempi relativamente brevi.
La raccomandazione risponde alla necessità di un approccio coordinato alla transizione dell’Europa verso un’infrastruttura digitale sicura dal punto di vista quantistico. Aiuterà gli Stati membri a sviluppare una strategia coerente mentre migrano verso modalità più sicure per proteggere le proprie infrastrutture digitali. Ciò promuoverà l’interoperabilità tra i paesi, consentendo ai sistemi e ai servizi di funzionare senza problemi o ostacoli dovuti alle frontiere. La Raccomandazione integra il lavoro già svolto da molti paesi e a livello internazionale per sviluppare e selezionare algoritmi di crittografia post-quantistica per la fissazione di standard, grazie anche ai contributi forniti da progetti finanziati dall’UE, dal recente rapporto dell’Agenzia europea per la sicurezza informatica (ENISA), dalle discussioni sulla crittografia post-quantistica a livello internazionale, di recente ad esempio in seno al Consiglio per il Commercio e la Tecnologia UE-USA e per il Cyber Dialogue.
La Giordania ottiene un aiuto supplementare di 500 milioni
Il Medio oriente è in fiamme e l'Europa, titubante sulla capacità d'incidere nella ricerca della pace in un contesto sempre sul filo del rasoio dell'escalation del conflitto tra Israele e Hamas, cerca di consolidare i suoi rapporti con i paesi vicini. Tra questi la Giordania, da sempre guardata con attenzione per il suo approccio moderato e pacificatore. La Commissione europea ha adottato oggi una proposta per una nuova operazione di assistenza macrofinanziaria (AMF) a favore della Giordania, per un valore massimo di 500 milioni di euro. Questo sostegno finanziario è un'importante dimostrazione del partenariato e della solidarietà dell'UE con la Giordania. L'assistenza finanziaria proposta mira ad aiutare la Giordania a coprire parte del suo fabbisogno di finanziamento esterno, a sostenere lo sforzo di risanamento di bilancio e gli sforzi di riforma strutturale, in modo che l'ambizioso programma di riforme della Giordania possa continuare, promuovendo l'occupazione, la crescita e gli investimenti.
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato: “La proposta presentata oggi dimostra chiaramente la continua solidarietà dell’UE con la Giordania. Con un importo massimo di 500 milioni di euro, sosterremo la Giordania in questo difficile periodo di instabilità geopolitica. E contribuiremo a garantire che le riforme che apportano cambiamenti a favore dell’occupazione, della crescita e degli investimenti possano continuare”.
La nuova operazione si basa su tre precedenti programmi di AMF attraverso i quali l’UE ha versato un totale di 1,08 miliardi di euro alla Giordania dal 2013.
L'esborso nell'ambito di questa nuova operazione dovrebbe essere effettuato in tre tranche. Gli esborsi nell’ambito dell’AMF proposta sarebbero strettamente condizionati all’attuazione di misure specifiche da concordare tra l’UE e la Giordania e definite in un memorandum d’intesa, nonché al successo delle revisioni del programma nel quadro del programma dell’FMI. La proposta della Commissione per una quarta AMF con la Giordania è soggetta all'approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio.
Cerimonia di firma del Codice di Condotta per le elezioni europee.
Domani la vicepresidente Jourová ospiterà una cerimonia per la firma del codice di condotta per le elezioni del Parlamento europeo del 2024. Con la loro firma, i partiti politici europei si impegneranno a sostenere pratiche elettorali etiche ed eque. Nel contesto delle crescenti preoccupazioni circa la protezione dell’integrità delle elezioni in Europa da minacce interne ed esterne, questo impegno da parte dei partiti politici riveste grande importanza.
La vicepresidente Jourová, promotrice dell'iniziativa, ha dichiarato: “Questo accordo contribuirà a creare fiducia tra gli elettori e ad aumentare la loro fiducia nel processo elettorale. Le elezioni dovrebbero gettare le basi per la competizione delle idee, non per sporchi metodi manipolativi come i deepfake dell’intelligenza artificiale. Mi congratulo con i partiti per la loro decisione di fare uno sforzo in più nel loro impegno per una campagna equa”.
Il Codice di condotta fungerà da lista di controllo completa per partiti politici, candidati, media e cittadini per monitorare il comportamento etico durante la campagna elettorale.
La Commissione lancia il suo programma di formazione per studenti di giornalismo e giovani giornalisti per conoscere tutti gli aspetti della politica di coesione.
La Commissione ha avviato oggi il periodo di candidatura per l'ottava edizione di Youth4Regions, un programma rivolto ai giornalisti candidati. Il programma offre agli studenti di giornalismo e ai giovani giornalisti un apprendistato di una settimana a Bruxelles nell'ottobre 2024, durante il quale i candidati idonei parteciperanno a sessioni di formazione, riceveranno tutoraggio da giornalisti più esperti e lavoreranno con loro nella sala stampa e visiteranno le diverse istituzioni e organizzazioni mediatiche.
Le candidature sono accettate in tre categorie (giornalismo generale, fotogiornalismo e videogiornalismo) e devono essere presentate da studenti di giornalismo e giovani giornalisti provenienti dagli Stati membri dell'UE, dai paesi vicini e dai paesi candidati.
I vincitori verranno presi in considerazione anche per il prestigioso Premio Megalizzi – Niedzielski, assegnato il 9 ottobre 2024 e dedicato a riconoscere lo straordinario lavoro dei giovani giornalisti.Youth4Regions è l'iniziativa faro della Commissione per favorire la crescita degli studenti di giornalismo e dei giovani giornalisti fornendo un'esposizione diretta all'UE. Dal suo avvio nel 2017, più di 210 persone provenienti da tutta Europa hanno completato il programma, beneficiando delle sue esperienze arricchenti e delle preziose conoscenze.
Il modulo di domanda e le condizioni di partecipazione sono disponibili sulla pagina web del programma. Il periodo di candidatura rimane aperto fino all'8 luglio 2024. La Commissione coprirà tutti i costi del programma per i partecipanti.
Gli agricoltori europei protestano ma la bilancia commerciale dell'agroalimentare presents risultati in positivo.
Dopo la buona performance del commercio agroalimentare dell’UE nel 2022, l’ultimo rapporto della Commissione europea indica che la bilancia commerciale agroalimentare dell’UE ha raggiunto un livello record nel 2023. Le esportazioni dell’UE hanno raggiunto 228,6 miliardi di euro, di cui 158,6 miliardi di euro di importazioni , dando un surplus totale di 70,1 miliardi di euro (che rappresenta un aumento del 22%/12,8 miliardi di euro rispetto al 2022).
Questo saldo positivo è dovuto principalmente al persistere di prezzi elevati dei prodotti esportati dall’UE e al calo dei prezzi mondiali dei prodotti importati. I principali motori delle esportazioni dell’UE sono stati i preparati a base di cereali, i prodotti lattiero-caseari e il vino. Per quanto riguarda le importazioni, l’UE continua a registrare un deficit commerciale in alcune categorie di prodotti, come semi oleosi e colture proteiche, frutta e noci, caffè, tè, cacao e spezie. Grazie alla sua qualità riconosciuta, alla sua competitività e al suo elevato livello di diversificazione, l'Unione europea rimane il principale attore commerciale mondiale di prodotti agroalimentari.
Le tre principali destinazioni delle esportazioni agroalimentari dell’UE nel 2023 sono state il Regno Unito, seguito da Stati Uniti e Cina. I tre principali paesi di origine delle importazioni agroalimentari dell’UE sono il Brasile e il Regno Unito, seguiti dall’Ucraina. Il rapporto afferma che, sebbene i livelli di importazione dall’Ucraina varino a seconda dei gruppi di prodotti, il livello complessivo delle importazioni è tornato ai livelli del 2021.
Materie prime critiche, lanciato un Partenariato a livello mondiale.
Oggi l’UE, gli Stati Uniti e altri partner del Minerals Security Partnership (MSP), a cui si sono uniti Kazakistan, Namibia, Ucraina e Uzbekistan, hanno annunciato il lancio del Minerals Security Partnership Forum – o “Forum MSP”. Il forum fungerà da nuova piattaforma per la cooperazione nel settore delle materie prime critiche (CRM), vitali per le transizioni verdi e digitali globali.
Il Critical Raw Materials Club annunciato dalla Commissione Europea diventa ora parte a pieno titolo del Forum MSP. Sarà pertanto possibile avviare un’iniziativa congiunta più ampia e ambiziosa insieme al Minerals Security Partnership, in cui la Commissione europea rappresenta l’UE. Il Forum riunirà paesi ricchi di risorse e paesi con una forte domanda di tali risorse.
Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo e Commissario per il Commercio, ha dichiarato: “Il Forum MSP è una pietra angolare della strategia dell’UE per garantire un approvvigionamento più sostenibile di materie prime essenziali. Sarà fondamentale per ridurre le nostre vulnerabilità e realizzare la transizione verde e digitale, sia in Europa che altrove. Con questa iniziativa globale, vogliamo garantire che la cooperazione internazionale sia all’altezza del compito di aumentare gli investimenti, diversificare le catene di approvvigionamento e apportare benefici sostenibili a tutte le parti. Insieme possiamo realizzare la transizione verso un futuro più sostenibile”.
L’adesione al Forum MSP sarà aperta ai partner pronti a impegnarsi per i principi chiave della MSP, tra cui la diversificazione delle catene di approvvigionamento globali e elevati standard ambientali, buona governance e condizioni di lavoro eque. In segno di forte cooperazione transatlantica, l’UE e gli Stati Uniti guideranno congiuntamente il nuovo forum.
L'UE stabilisce una partnership strategica con l'Uzbekistan sulle materie prime critiche
L'UE e l'Uzbekistan hanno firmato oggi un memorandum d'intesa (MoU) che avvia un partenariato strategico sulle materie prime critiche (CRM). Questo importante accordo segna un passo significativo verso la garanzia di un’offerta diversificata e sostenibile di CRM per le transizioni verde e digitale sia nell’UE che in Uzbekistan.
Il protocollo d’intesa, firmato dal vicepresidente esecutivo della Commissione europea Valdis Dombrovskis e dal ministro degli investimenti, dell’industria e del commercio dell’Uzbekistan, Laziz Kudratov, ha sottolineato l’impegno condiviso dei partner a rafforzare la cooperazione nel campo dei CRM. Valdis Dombrovskis, Vicepresidente esecutivo e Commissario per il Commercio, ha dichiarato: “Questo accordo con l’Uzbekistan, ricco di risorse, aiuterà l’UE a garantire l’accesso tanto necessario alle materie prime essenziali. Fa parte del nostro impegno globale a collaborare con i partner per garantire la sicurezza dei materiali per il futuro. Per l’Uzbekistan, ciò darà un forte impulso alle sue ambizioni di diversificazione economica e svilupperà la sua industria estrattiva in modo sostenibile e resiliente. Combinando insieme la cooperazione normativa, il finanziamento di progetti e la ricerca e sviluppo di capacità, stiamo adottando un approccio olistico per poter garantire materiali per le transizioni verde e digitale, sostenendo e promuovendo allo stesso tempo i nostri valori e standard elevati”.
L'Europa vuole combattere l'odio.
Domani si riunirà per la prima volta il neo costituito Comitato di cittadini europei sulla lotta all'odio nella società. 150 cittadini, selezionati a caso in tutti i 27 Stati membri, si riuniranno per esaminare le cause profonde dell’odio e i modi per affrontarle. Lo scopo del Comitato dei Cittadini è quello di produrre raccomandazioni su come costruire ponti tra gruppi e comunità sociali divisi.
Il gruppo di cittadini identificherà le possibili azioni politiche, nonché tutti gli attori rilevanti che dovrebbero essere coinvolti ai vari livelli, come i decisori, la società civile, il settore privato e i cittadini. Il gruppo alla fine produrrà un elenco di raccomandazioni che sosterranno il futuro lavoro della Commissione europea volto a contrastare sia l’incitamento all’odio che i crimini generati dall’odio. Le raccomandazioni serviranno da guida per aiutare l’Unione europea e i suoi Stati membri a passare dall’odio e dalla divisione al godimento condiviso dei valori europei, come sancito dal Trattato dell’Unione europea.
Questo gruppo di cittadini europei fa seguito alla comunicazione del 2023 “Non c’è posto per l’odio: un’Europa unita contro l’odio” adottata nel dicembre 2023 dalla Commissione europea e dall’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell. La comunicazione chiede la creazione di uno spazio di dialogo paneuropeo, che riunisca i cittadini di tutta l’Unione europea.
Negli ultimi anni la Commissione ha lavorato su una serie di leggi e iniziative per promuovere e proteggere i nostri valori comuni e i nostri diritti fondamentali. L’atto legislativo principale è la decisione quadro del 2008 sulla lotta al razzismo e alla xenofobia, che garantisce che le gravi manifestazioni di razzismo e xenofobia siano punibili con sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive. Nel dicembre 2021 la Commissione ha proposto di estendere l’attuale elenco dei “crimini dell’UE” stabilito dai trattati all’incitamento all’odio e ai crimini generati dall’odio.
Attraverso l’applicazione della legge sui servizi digitali (Digital Service Act) e il codice di condotta rafforzato per contrastare l’incitamento all’odio illegale, verranno adottati ulteriori passi decisivi per garantire che ciò che è illegale offline sia trattato come tale anche online.
I Panel dei cittadini europei mira a coinvolgere maggiormente i cittadini nel processo decisionale dell'UE. Il lavoro dei Panel e i suoi risultati rafforzano la democrazia rappresentativa dell'UE e migliorano la qualità delle sue politiche. Seguendo le priorità della presidente Ursula von der Leyen di costruire una democrazia europea adatta al futuro, i gruppi di cittadini europei sono stati integrati come elemento regolare della vita democratica nell’UE. I panel di cittadini europei consentono ai partecipanti di lavorare insieme sia in gruppi che in sessioni plenarie, supportati da un team di facilitatori e da un comitato di esperti che forniscono ulteriori input. I partecipanti ai gruppi di cittadini europei vengono selezionati in modo casuale. Il processo garantisce che il reclutamento sia rappresentativo della diversità socio-demografica dell'UE, con requisiti per un comitato equilibrato in termini di genere e una rappresentanza di giovani di età compresa tra 16 e 25 anni pari a un terzo del comitato. Altre caratteristiche socio-demografiche riguardano il livello di istruzione, la posizione geografica e l'occupazione.
Stasera verrà annunciato il vincitore del Premio dell'Unione europea per la letteratura 2024
Il vincitore del Premio dell'Unione europea per la letteratura (EUPL) 2024 e le cinque menzioni speciali saranno annunciati alla Fiera del libro di Bruxelles. Il Premio riconosce gli scrittori emergenti di narrativa contemporanea provenienti da tutti i 40 paesi che partecipano al programma Europa Creativa. Il vincitore viene selezionato da una giuria internazionale composta da sette personalità letterarie. L'edizione di quest'anno ha visto la nomina di autori emergenti provenienti da 13 paesi.
La Commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, ha dichiarato: "Tutte le opere nominate quest'anno mettono in mostra la ricchezza e la diversità della letteratura europea. Noi della Commissione europea siamo orgogliosi di sostenere un premio che aiuta gli scrittori di talento di tutta Europa a connettersi con lettori in tutto il mondo attraverso traduzioni e promozione. Continuiamo a celebrare la varietà della nostra letteratura europea!"
Negli ultimi 15 anni, il Premio dell'Unione europea per la letteratura ha riconosciuto 177 talenti letterari europei emergenti, evidenziando la creatività e la diversità della letteratura europea e promuovendone la circolazione e la traduzione. Il Premio è organizzato dalla Federazione degli editori europei (FEP) e dalla Federazione europea e internazionale dei librai (EIBF) con il sostegno della Commissione.
L'annuncio di quest'anno verrà fatto alle 17:00 CEST alla Fiera del Libro di Bruxelles, dove l'Unione Europea è ospite d'onore, offrendo un'altra opportunità per celebrare l'incredibile diversità di talenti e voci letterarie nell'UE. Per celebrare l'occasione, i professionisti del settore del libro che beneficiano del programma Europa Creativa sono stati invitati a presentare i loro progetti e le loro carriere su diversi argomenti, tra cui la traduzione letteraria, la promozione della lettura, le lingue meno utilizzate, l'editoria di letteratura straniera e la varietà delle professioni letterarie.
Nuovo rapporto sulla politica di coesione. Davveros si riducono le disparità?
La Commissione ha pubblicato oggi il suo nono rapporto sulla coesione, da cui emerge che la politica di coesione sta adempiendo alla sua missione di ridurre le disparità economiche, sociali e territoriali all’interno dell’UE. Ogni tre anni la Commissione pubblica il suo rapporto sulla coesione; una relazione che valuta lo stato attuale della coesione economica, sociale e territoriale dell'UE, presenta i progressi compiuti e le lezioni apprese e mostra il ruolo dell'UE come motore dello sviluppo regionale.
Il rapporto è basato sui dati: analizza gli sviluppi della coesione sulla base di un’ampia gamma di indicatori, quali prosperità, occupazione, livelli di istruzione e governance. Analizza inoltre le tendenze e le sfide emergenti, aiutando a comprendere il loro impatto sulle regioni dell’UE. Par exemple, le rapport montre qu’à la fin de 2022, le financement de la politique de cohésion entre 2014 et 2020 avait soutenu plus de 4,4 millions d’entreprises et créé 370 000 emplois dans ces entreprises.
In allegato il testo integrale del Rapporto.
Visione a lungo termine per le zone rurali
La Commissione europea ha pubblicato oggi una relazione che delinea i progressi compiuti nell’ambito della visione rurale a lungo termine dell’UE, evidenziando i risultati positivi ottenuti a partire dal 2021 e presentando idee per il lavoro futuro. Il rapporto delinea i progressi compiuti nell’ambito della “Visione a lungo termine per le aree rurali” per sostenere aree e comunità rurali più connesse, resilienti e prospere. Presenta 30 azioni in una serie di settori politici, nove dei quali sono già stati completati.
Il rapporto evidenzia che un forte impegno a livello nazionale, regionale e locale è essenziale per ottenere buoni risultati. Individua inoltre le azioni del piano d’azione rurale dell’UE in cui sono necessari ulteriori sforzi – e altre in cui è necessaria continuità – per raggiungere gli obiettivi generali.
Il rapporto guarda al futuro: facendo il punto su come la PAC e la politica di coesione per il periodo 2023-2027 hanno contribuito alla visione rurale, presenta le idee e le proposte delle istituzioni e delle parti interessate dell’UE su come rafforzare il sostegno in futuro.
I consumatori hanno più opzioni da oggi nella scelta di un prodotto ecologico.
Oggi entrano in vigore nuove norme dell’UE volte a dare ai consumatori la possibilità di agire a favore della transizione ecologica. Ciò significa che prima di acquistare un prodotto, i consumatori riceveranno informazioni migliori e più armonizzate sulla sua durabilità e riparabilità. I consumatori saranno inoltre meglio informati sui loro diritti in termini di garanzie giuridiche. Inoltre, saranno vietate le affermazioni ambientali vaghe, il che significa che le aziende non potranno più dichiararsi "verdi" o "ecocompatibili" se non possono dimostrare di esserlo effettivamente. Sarà inoltre vietato esporre loghi volontari di sostenibilità inaffidabili. Inoltre, saranno vietate le pratiche commerciali scorrette legate all’obsolescenza precoce, come le false dichiarazioni sulla durabilità di un bene.
Vera Jourová, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “Dare maggiore potere ai consumatori per la transizione ecologica significa dare ai cittadini europei gli strumenti per compiere scelte informate e impedire che pratiche come il greenwashing e l’obsolescenza precoce siano utilizzate nel mercato unico".
La Commissione stanzia 500 milioni di euro per aumentare la produzione di munizioni, su un totale di 2 miliardi di euro destinati all’industria della difesa.
Oggi la Commissione ha stanziato i 500 milioni di euro attraverso il programma ASAP di sostegno alla produzione di munizioni, per consentire all’industria europea della difesa di aumentare la propria capacità di produzione di munizioni fino a 2 milioni di proiettili all’anno entro la fine del 2025.
La Commissione ha completato la valutazione ai sensi del regolamento ASAP in tempi record e ha selezionato 31 progetti per aiutare l’industria europea ad aumentare la produzione e la disponibilità di munizioni. I progetti selezionati coprono cinque aree: esplosivi, polvere, proiettili, missili e certificazioni ASAP di sperimentazione e di ricondizionamento. Il programma ASAP si concentrerà in particolare sulla polvere e gli esplosivi, in quanto essenziali per la produzione di munizioni, e destinerà a questi circa tre quarti dei fondi. Il programma sosterrà i progetti che aumentano la capacità di produzione annua di oltre 10.000 tonnellate di polvere e di oltre 4.300 tonnellate di esplosivi.
Inoltre, La Commissione ha adottato il Work Programme per lo Strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa attraverso gli appalti comuni (EDIRPA) e il Work Programme del quarto anno del Fondo europeo per la difesa (FES).
Il budget congiunto di questi due programmi è di quasi 2 miliardi di euro. I passi odierni verso il rafforzamento della base industriale e tecnologica della difesa europea fanno seguito ella recente della prima Strategia europea per l’industria della difesa (EDIS) e della proposta collegata di istituire un programma europeo per l’industria della difesa (EDIP).
Due anni dopo, la sincronizzazione delle reti elettriche di Ucraina e Moldavia continua a garantire la stabilità energetica
Domani saranno due anni che le reti elettriche dell' Ucraina e della Moldavia sono state sincronizzate con quella dell'Europa continentale. La sincronizzazione è stata fondamentale per mantenere il funzionamento della rete ucraina dopo gli incessanti attacchi della Russia contro le forniture elettriche ucraine. Ha così contribuito a mantenere l’accesso all’elettricità, al riscaldamento e all’acqua calda per milioni di ucraini durante il periodo invernale. Dall’inizio della guerra icon la Russia, il volume delle importazioni di elettricità in Ucraina è aumentato di oltre il 94% rispetto al 2021. La sincronizzazione ha anche contribuito a garantire i ricavi delle esportazioni per l’Ucraina consentendo flussi commerciali ogni volta che l’Ucraina era in surplus di elettricità.
Il Commissario per l'Energia Kadri Simson ha dichiarato: “La sincronizzazione delle reti due anni fa non è stata solo un risultato molto importante per garantire l'approvvigionamento energetico per l'Ucraina e la Moldova. È stato anche un forte simbolo politico del nostro sostegno, e lo è ancora oggi. Durante due anni difficili di guerra in Ucraina, la nostra cooperazione con il ministro Galushchenko e con la società elettrica Ukrenergo è stata continua. Voglio rendere omaggio agli straordinari sforzi e alle capacità dell’Ucraina di mantenere il sistema in funzione ed effettuare le riparazioni nonostante gli attacchi mirati della Russia contro le infrastrutture energetiche”.
A due anni dalla sincronizzazione d'emergenza l'interconnessione è ormai permanente. Alla fine del 2023, ENTSO-E - l'organismo ombrello dei Gestori Europei dei Sistemi di Trasmissione, ha confermato che Ukrenergo, che rappresenta l'operatore ucraino del sistema di trasmissione, ha rispettato tutti i requisiti necessari per avere un'interconnessione permanente ed è diventato membro a pieno titolo di ENTSO-E.
A oltre due anni dall’inizio della guerra, l’UE continua a fare tutto il possibile per fornire le attrezzature necessarie per le riparazioni di emergenza delle infrastrutture energetiche critiche in Ucraina e, in misura crescente, attrezzature per la generazione di elettricità in maniera decentrata, come turbine a gas mobili e pannelli solari, insieme con attrezzatura di protezione.
Procedure d'infrazione nel recepimento della normativa comunitaria: ecco a marzo chi non è in regola
Per aiutare i cittadini e le imprese a sfruttare appieno i vantaggi offerti dall’Unione europea, la Commissione è in dialogo permanente con gli Stati membri per garantire il rispetto del diritto dell’Unione e per avviare procedure di infrazione contro i paesi membri in caso di mancato rispetto delle sue regole. Le decisioni adottate oggi, nell'ambito del pacchetto infrazioni, comprendono 23 lettere di costituzione in mora e 17 pareri motivati. Oggi la Commissione decide anche di sottoporre 4 casi alla Corte di giustizia dell'Unione europea. Infine, la Commissione decide di archiviare 50 casi in cui gli Stati membri interessati, in collaborazione con la Commissione, hanno posto fine a una violazione e hanno garantito il rispetto del diritto dell’Unione.
Tuttavia, a differenza che in passato, la Commissione non fornisce più l'elenco degli stati inadempienti.
La Commissione pubblica la revisione intermedia dell'ottavo programma di azione per l'ambiente
Oggi la Commissione ha pubblicato la revisione intermedia dell’ottavo programma d’azione per l’ambiente, dimostrando che gli obiettivi dell’UE nell’ambito del Green Deal europeo sono realizzabili se le azioni pianificate saranno pienamente attuate. Il rapporto intermedio sottolinea l’importanza di raggiungere gli obiettivi climatici e ambientali anche per i loro impatti economici e sociali positivi, ad esempio in termini di miglioramento del benessere, della salute, della resilienza o della sicurezza dell’approvvigionamento.
Nel contesto del Green Deal europeo, Parlamento e Consiglio hanno istituito l’ottavo programma d’azione per l’ambiente (EAP) che rappresenta il quadro d'azione per la politica ambientale e climatica. È strutturato attorno a sei obiettivi prioritari tematici per il 2030 e persegue un obiettivo prioritario a lungo termine per il 2050: “Vivere bene, entro i confini del pianeta”. La revisione intermedia è un requisito del programma d'azione. La Commissione condurrà un’altra valutazione approfondita nel corso della durata del programma con una valutazione finale nel 2029.
La Commissione presenterà la revisione intermedia ai ministri in occasione della prossima riunione del Consiglio Ambiente prevista per il 25 marzo.
Accordo provvisorio su una migliore applicazione transfrontaliera delle norme sulla sicurezza stradale
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri sera tra il Parlamento europeo e il Consiglio sull'applicazione delle norme sulla circolazione stradale a livello transfrontaliero.
Le attuali norme dell’UE sull’applicazione delle norme a livello transfrontaliero hanno contribuito ad aumentare il rispetto delle norme sulla sicurezza stradale da parte dei conducenti non residenti. Ciononostante, nel 2019 ancora circa il 40% dei reati transfrontalieri sono stati commessi impunemente, perché l’autore del reato non è stato identificato o perché non è stato eseguito il pagamento della multa. L’accordo affronta questi problemi con nuove disposizioni che migliorano la cooperazione tra gli Stati membri. Oltre allo scambio automatizzato di informazioni tra le autorità nazionali, vengono introdotte procedure di assistenza reciproca per identificare l'autore del reato e applicare le sanzioni pecuniarie. La cooperazione tra le autorità nazionali riguarderà, tra gli altri, reati quali eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza e droga, incidente stradale, sorpasso pericoloso e parcheggio.
L’UE stanzia 20 milioni di euro in aiuti umanitari d’emergenza ad Haiti
La Commissione europea ha stanziato 20 milioni di euro in aiuti umanitari ad Haiti, dove livelli senza precedenti di violenza tra bande stanno aumentando drammaticamente le esigenze umanitarie dei civili in tutto il paese.
l finanziamento aiuterà le organizzazioni umanitarie a rispondere ai bisogni più urgenti della popolazione, in termini di protezione, assistenza alimentare, nutrizione, acqua, servizi igienico-sanitari e assistenza sanitaria. Uno stanziamento specifico sosterrà l’istruzione nelle situazioni di emergenza, in modo da consentire ai bambini di continuare a frequentare la scuola nonostante la crisi in corso.
Il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, ha dichiarato: “Non possiamo rimanere indifferenti di fronte al brusco peggioramento della situazione umanitaria ad Haiti. Questo nuovo finanziamento dell’UE aiuterà i partner che lavorano sul campo a fornire assistenza urgente alle popolazioni più vulnerabili”.
Con oltre 500 milioni di euro stanziati dal 1994, Haiti è il principale destinatario degli aiuti umanitari dell'UE in America Latina e nei Caraibi. Negli ultimi anni l'UE ha fornito aiuti umanitari alle vittime delle gravi crisi ad Haiti, anche per far fronte alle attuali esigenze umanitarie derivanti dalla violenza locale, dagli effetti del terremoto del 2021, dalla pandemia di Covid-19, dalla penuria alimentare e dalla malnutrizione.
Come l'Europa intende procedere nel settore agroalimentare verso una riconversione green e digitale
Oggi la Commissione ha reso noto il percorso di transizione per l'industria agroalimentare, in particolare l’industria della trasformazione alimentare. Il percorso è stato messo a punto dalla Commissione, dagli Stati membri e dalle parti interessate come le associazioni di settore e le ONG. il percorso identifica sfide e opportunità specifiche per questa specifica catena del valore e propone azioni per potenziare il suo contributo a un sistema agroalimentare più competitivo, sostenibile, resiliente ed equo. Sottolinea che la competitività e la resilienza del sistema alimentare implica che tutti gli attori della catena del valore, abbiano un rendimento equo e che sono necessari investimenti nella sostenibilità per limitare l'eccedenza alimentare, sostegno alle esportazioni agroalimentari e implementazione di modelli di economia circolare.
Il percorso incoraggia gli operatori ad adottare il nuovo Codice Europeo di Condotta sulle Pratiche Alimentari e di Marketing Responsabili. Si propone inoltre di rafforzare la collaborazione tra diverse organizzazioni di sostegno alle imprese e di aumentare la consapevolezza delle opportunità di finanziamento in ricerca e innovazione, in particolare nell’innovazione sostenibile. Inoltre, il documento pubblicato oggi presenta le politiche e i programmi dell’UE che possono essere mobilitati per sostenere la transizione verso un ecosistema industriale agroalimentare dell’UE verde, digitale e resiliente, e invita anche le autorità nazionali e regionali a mobilitare le proprie politiche di conseguenza.
Il percorso di transizione dell’ecosistema industriale agroalimentare sarà lanciato nel corso della Open Food Conference che ha preso il via oggi. Per facilitare l’attuazione del percorso, la Commissione istituirà una Transition Pathway Stakeholder Support Platform..
Microplastiche nell'acqua potabile: nuova inziativa dell'Europa
La Commissione ha adottato oggi una metodologia standardizzata per misurare la presenza di microplastiche nell’acqua e un atto delegato per garantire il riutilizzo sicuro delle acque reflue trattate per l’irrigazione agricola. Queste due nuove misure contribuiranno a rafforzare la resilienza idrica e a migliorare la qualità e la quantità dell’acqua in tutta l’UE.
L'armonizzazione e standardizzazione dei metodi di misurazione aiuterà gli Stati membri a raccogliere informazioni sulla presenza di microplastiche nella loro catena di approvvigionamento idrico. In questo modo sarà più semplice confrontare e interpretare i risultati ottenuti rispetto allo stato dell'arte in cui vengono utilizzati metodi diversi.
L'atto delegato riguarda il riuso delle reflue e specifica la procedura che le autorità nazionali devono seguire per prevenire i rischi legati all’uso delle acque reflue per l’irrigazione.
I nuovi standard fanno seguito alla pubblicazione di un parere all’inizio di questa settimana per aiutare gli Stati membri a definire il “buono stato ambientale” degli oceani. Gli Stati membri potranno affiancare gli attori economiciindicando loro politiche sostenibili del mare, che non causino danni significativi o irreversibili alla vita o agli habitat marini.
Il commissario Sinkevičius ha dichiarato: “Vogliamo garantire che l’acqua che utilizziamo, da quella potabile a quella per l’irrigazione, soddisfi sempre i più elevati standard di sicurezza possibili. Con gli standard attuali, i cittadini possono essere certi che la l'acqua che bevono sarà attentamente monitorata per la presenza di microplastiche e che qualsiasi acqua reflua riutilizzata sarà sicura, che i prelievi eccessivi di acqua saranno limitati e che si cercherà di ripristinare il ciclo dell’acqua che si è interrotto. Tuttavia, per ripristinare davvero questo ciclo, dobbiamo anche proteggere i nostri mari. Conto pertanto sugli Stati membri affinché garantiscano che le ambizioni che abbiamo adottato per l’uso sostenibile dell’ambiente marino siano tradotte in realtà nelle loro prossime strategie marine. »
Approvati aiuti di Stato dell'Italia per 750 milioni di euro a sostegno delle imprese nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina
La Commissione Europea ha approvato un piano italiano da 750 milioni di euro per sostenere le piccole e medie imprese (“PMI”) e le società a media capitalizzazione nel contesto della guerra della Russia contro l’Ucraina. Il regime è stato approvato nell’ambito del Quadro Temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione il 9 marzo 2023 e modificato il 20 novembre 2023, per sostenere misure in settori fondamentali per accelerare la transizione verde e ridurre la dipendenza dai combustibili.
Secondo il regime, gli aiuti assumeranno la forma di garanzie statali a sostegno delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione colpite dalla crisi energetica. Lo scopo del regime è garantire che i beneficiari abbiano accesso a sufficiente liquidità finanziaria. Analogo regime in deroga è stato approvato dalla Commissione il 29 luglio 2022 (SA.103403), poi prorogato il 20 dicembre 2022 (SA.105124), con scadenza il 31 dicembre 2023. La Commissione ha ritenuto che il regime italiano sia in linea con le condizioni stabilite dal Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione. In particolare, la garanzia (i) non supererà i 280.000 euro per impresa attiva nella produzione primaria di prodotti agricoli, i 335.000 euro per impresa attiva nei settori della pesca e dell'acquacoltura e i 2 milioni di euro per impresa attiva in tutti gli altri settori; e ii) sarà concesso entro il 30 giugno 2024. La Commissione ha concluso che il regime italiano è necessario, appropriato e proporzionato per porre rimedio a un grave turbamento dell'economia di uno Stato membro, in linea con l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b ) del TFUE e con le condizioni stabilite nel Quadro Temporaneo di Crisi e Transizione. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato.
Nel 2023 il numero delle vittime di incidenti stradali rallenta più lentamente
La Commissione pubblica oggi i dati provvisori sul numero di vittime della strada per il 2023. Lo scorso anno sono morte in incidenti stradali circa 20.400 persone, una leggera diminuzione dell'1% rispetto al 2022. Sebbene rispetto al 2019 questa diminuizione rappresenti circa 2.360 decessi in meno (-10%), la tendenza al ribasso si è stabilizzata in diversi Stati membri.
La classifica generale dei tassi di mortalità stradale per paese non è cambiata in modo significativo, con le strade più sicure che si trovano ancora in Svezia (22 morti per milione di abitanti) e Danimarca (27/milione). Bulgaria (82/milione) e Romania (81/milione) hanno riportato i tassi di mortalità più alti nel 2023. La media dell’UE è di 46 morti sulla strada per milione di abitanti. Con l'aumento della la popolarità della bicicletta preoccupa il conseguente aumento del numero di ciclisti uccisi sulle strade dell’UE: più di 2.000 ciclisti sono stati uccisi nel 2022. Si tratta della tipologia di utenti della strada a non vedere un significativo calo del numero di vittime negli ultimi dieci anni, in parte a causa della continua mancanza di infrastrutture adeguate e di comportamenti non sicuri da parte di tutti gli utenti della strada, come velocità eccessiva, distrazione e guida sotto l’influenza di alcol e droghe.
L'UE resta impegnata a perseguire l'obiettivo di dimezzare il numero di morti e feriti gravi sulla strada entro il 2030, nonché di raggiungere un numero di morti sulla strada vicino allo zero entro il 2050. Con la Dichiarazione europea sull'uso della bicicletta proposta dalla Commissione si riconosce che la sicurezza è un aspetto fondamentale per incoraggiare le persone a usare la bicicletta e sta lavorando per sviluppare linee guida sui requisiti di qualità per gli utenti stradali vulnerabili, compresi i ciclisti. Inoltre, nel marzo 2023 la Commissione ha presentato una serie di proposte per migliorare la sicurezza stradale, compresi i nuovi requisiti per le patenti di guida e una migliore applicazione transfrontaliera delle norme sulla circolazione stradale. La sicurezza stradale è stata anche una parte centrale delle recenti iniziative politiche dell’UE in materia di mobilità, tra cui la strategia per una mobilità sostenibile e intelligente, il nuovo regolamento TEN-T e il quadro per la mobilità urbana.
Il programma EU4Health stanzia 12,2 milioni di euro per la sicurezza sanitaria.
La Commissione ha avviato oggi due progetti in partenariato con l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per rafforzare la sicurezza sanitaria e la preparazione alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere, inclusi i rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari.
Il primo progetto riguarda gli aspetti gli di prevenzione, preparazione, individuazione e risposta nell’UE, nello Spazio Economico Europeo, nei paesi candidati e nei paesi del partenariato orientale. Affronta un’ampia gamma di rischi potenziali, dai disastri naturali come terremoti e inondazioni ai rischi biologici o legati alle guerre. Particolare attenzione è rivolta al miglioramento del coordinamento e della cooperazione nelle emergenze, sia a livello nazionale che internazionale. Il programma EU4Health sostiene questo progetto con 6,4 milioni di euro nei prossimi cinque anni.
Il secondo progetto si concentra sugli sforzi per affrontare rischi specifici, ossia i rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari (CBRN) nell’UE, in Ucraina, in Moldavia e negli altri paesi che partecipano al programma EU4Health. Rafforzerà le capacità di prevenire, prepararsi e rispondere alle minacce CBRN per la salute pubblica attraverso la pianificazione della preparazione e della risposta, nonché rafforzando la preparazione a livello transfrontaliero. Il programma EU4Health finanzia questo progetto con 5,8 milioni di euro nei prossimi tre anni.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “Uno dei principali obiettivi dell’Unione europea della sanità è prepararsi meglio alle minacce sanitarie in modo coordinato a livello dell’UE e con i nostri paesi partner. Il lancio delle iniziative odierne, in collaborazione con l’OMS, rappresenta un passo importante verso la costruzione di un sistema di sicurezza sanitaria più forte e resiliente in tutta l’UE, in Ucraina e in altri paesi europei. Dimostrano l’impatto positivo che il sostegno dell’UE può portare ai suoi cittadini e non solo. »
Qualcuno lassù mi ama, ossia 18 milioni per la diagnosi e il trattamento delle malattie rare.
Buona notizia per tutti quei pazienti che si sono sempre sentiti abbandonati. Oggi la Commissione ha lanciato una nuova azione congiunta (JARDIN) per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura delle malattie rare in tutta l'Unione. Per raggiungere questo obiettivo, integrerà le reti di riferimento europee (ERN) nei sistemi sanitari nazionali: le ERN sono reti virtuali di fornitori di servizi sanitari altamente specializzati provenienti da tutta Europa, che affrontano malattie e condizioni complesse o rare che richiedono cure altamente specializzate o conoscenze e risorse specifiche.
L’azione comune riunisce tutti gli Stati membri dell’UE più Norvegia e Ucraina e affronterà temi quali i percorsi dei pazienti e la gestione dei dati per le malattie rare. Inoltre aprirà la strada a una cooperazione ancora più efficace, efficiente e sostenibile in futuro. Per il periodo 2024-2027, l’azione riceverà 15 milioni di euro dal programma EU4Health e 3,75 milioni di euro dagli Stati membri.
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “La nostra Unione europea della sanità è determinata a garantire un futuro migliore ai pazienti affetti da malattie rare. Oggi lanciamo una nuova iniziativa per migliorare la diagnosi, il trattamento e la cura dei pazienti che vivono con tali condizioni. Le reti di riferimento europee sono al centro del nostro lavoro e questa nuova azione, integrando queste reti nei sistemi sanitari nazionali, avvicinerà le competenze ai pazienti e consentirà la circolazione delle conoscenze all’interno dell’UE. Quando si tratta di malattie rare, possiamo cambiare la vita dei pazienti solo se lavoriamo sempre più a stretto contatto”.
Il Digital Market Act entra pienamente in vigore e incrocia da subito i sei grandi gatekeepers.
A partire da oggi Apple, Alphabet, Meta, Amazon, Microsoft e ByteDance, i sei gatekeeper designati dalla Commissione nel settembre 2023, devono rispettare pienamente tutti gli obblighi previsti dalla normativa sui mercati digitali. La nuova legislazione in vigore stabilisce nuove regole per 10 tipologie di servizi forniti dalle piattaforme e considerati essenziali, quali i motori di ricerca, mercati online, app store, pubblicità e messaggistica online, e conferisce nuovi diritti alle imprese e agli utenti finali europei.
Già da prima dell'entrata in vigore i gatekeepers hanno iniziato ad adottare e testare misure di conformità alla legislazione sui mercati digitali, ma da oggi sono tenuti a dimostrare di rispettare concretamente la normativa e a descrivere le misure adottate nei rapporti di conformità. La versione pubblica di questi rapporti è disponibile sulla pagina web della Commissione europea dedicata al DMA ( https://digital-markets-act.ec.europa.eu/index_en) . Da oggi, i sei gatekeeper dovranno anche presentare alla Commissione una descrizione, verificata in modo indipendente, di tutte le tecniche utilizzate per profilare i consumatori, nonché una versione non riservata del rapporto.
La Commissione analizzerà ora attentamente le relazioni di conformità e valuterà se le misure attuate sono efficaci rispetto agli obblighi previsti dalla legislazione dal DMA. Tale valutazione si baserà anche sui contributi forniti dalle parti interessate, e a tal fine saranno organizzati seminaricon i gatekeepers per presentare le loro soluzioni. La Commissione potrà in risposta a situazioni di non ottemperanza adottare misure formali di attuazione, utilizzando tutti gli strumenti a sua disposizione per applicare pienamente il DMA.
Ecco quanto ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per la Politica di concorrenza: “Oggi, prende il via la legislazione sui mercati digitali per tutti i gatekeepers che abbiamo designato sei mesi fa. Il nostro nuovo insieme di regole renderà i mercati online più aperti e accessibili per le piccole imprese innovative, in modo che anche loro abbiano un’equa possibilità di farlo. E come consumatori, avremo opzioni online più convenienti. Ciò cambierà profondamente il funzionamento dei mercati online e aprirà il mercato digitale, nell’interesse di tutti gli attori e utenti europei”.
Invece Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno, ha dichiarato: “La giornata di oggi segna un punto di svolta per il nostro spazio digitale europeo. La legislazione sui mercati digitali stabilisce obblighi specifici e prevede la possibilità di sanzionare le grandi piattaforme online in caso di mancato rispetto. Ne abbiamo discusso per mesi con i gatekeepers per aiutarli ad adattarsi. E possiamo già vedere cambiamenti in atto nel mercato: i concorrenti possono creare altri app store, gli utenti europei hanno un maggiore controllo sui propri dati e ora hanno il potere di fare scelte che prima non avevano, a causa delle impostazioni predefinite. Qualsiasi azienda ritenuta non conforme sarà soggetta a severe sanzioni, incluso, come ultima risorsa, lo smantellamento”.
L'Europa accelera nell'aiuto ai palestinesi di Gaza
La Commissione assegna 81 milioni di euro sulla dotazione complessiva di 125 milioni di euro per gli aiuti umanitari e sta lavorando alla sua erogazione alle organizzazioni partner umanitarie. L’UE ha finora organizzato 41 voli tramite ponte aereo per consegnare oltre 1.800 tonnellate di aiuti ai palestinesi attraverso l’Egitto e sta esplorando ulteriori mezzi per fornire forniture salvavita, anche attraverso un corridoio marittimo e lanci di aiuti in collaborazione con i partner umanitari.
Ciò avviene mentre il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarčič si trova oggi in Israele per concludere la sua visita in Medio Oriente, dopo aver visitato ieri la Cisgiordania e la Giordania. L’obiettivo della visita è ribadire l’impegno dell’UE a mobilitare tutti i mezzi possibili per fornire aiuti umanitari ai palestinesi bisognosi.
In Israele, il Commissario ha incontrato il Ministero degli Affari Esteri israeliano e il Coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (COGAT) e ha condiviso l'inequivocabile appello dell'UE alla protezione dei civili e all'accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari all'interno e attraverso Gaza, ribadendo al tempo stesso la richiesta dell'UE per il rilascio di tutti gli ostaggi. Ha inoltre incontrato sul posto i partner umanitari dell'UE. Il Commissario ha visitato Kerem Shalom, il valico di frontiera israeliano con la Striscia di Gaza, per sottolineare l’importanza vitale di consentire un accesso umanitario sicuro e senza ostacoli attraverso tutti i valichi, aprendone al contempo altri, anche a nord di Gaza. Il Commissario ha inoltre visitato il kibbutz Nir Oz, uno dei siti presi di mira dai barbari attacchi di Hamas del 7 ottobre.
Raggiunto l'accordo in Europa sul trasferimento dei processi penali
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto ieri tra il Parlamento europeo e il Consiglio sul regolamento relativo al trasferimento dei procedimenti penali, come proposto dalla Commissione il 5 aprile 2023. Poiché i reati di natura transfrontaliera sono in aumento, spesso ad uno stato viene preclusa la possibilità di perseguire penalmente lo stesso caso. Stabilendo una serie di misure che consentono il trasferimento dei procedimenti penali allo Stato membro più idoneo a procedere, questo nuovo regolamento aiuterà a prevenire la duplicazione inefficiente dei procedimenti ed eviterà casi di impunità in cui viene rifiutata la consegna in caso di un mandato d'arresto europeo. Tali norme comprendono criteri comuni per richiedere un trasferimento, un termine per la decisione sul trasferimento, un elenco esaustivo di motivi per rifiutare una richiesta di trasferimento, nonché obblighi rispetto ai diritti degli indagati, imputati e vittime, compresi i loro diritto a uricorrere contro la decisione di trasferimento.
Anche gli agricoltori possono far sentire la loro voce ( ma non è detto che poi venga ascoltata--)
Come annunciato dalla von der leyen in risposta alle proteste degli agricoltori dei giorni scorsi, la Commissione lancia oggi un sondaggio online per raccogliere direttamente le opinioni degli agricoltori dell’UE. Il sondaggio è aperto dal 7 marzo all'8 aprile. Brevi domande, disponibili in tutte le lingue dell'UE, dalle cui risposte si potrà avere un prezioso feedback per comprendere le principali ragioni di preoccupazione. Inoltre, l’indagine aiuterà a identificare le fonti degli oneri amministrativi e della complessità derivanti dalle norme della politica agricola comune (PAC) e da altre norme in materia alimentare e agricola, sia per quanto riguarda la loro applicazione sia i tanti oneri burocratici connessi . I risultati preliminari saranno presentati già entro la metà di aprile.
Questa indagine fornirà già entro l'estate un quadro più chiaro dei principali ostacoli amministrativi percepiti e affrontati dagli agricoltori. I suoi risultati saranno inclusi in un’analisi più dettagliata che sarà pubblicata nell’autunno 2024 e che mirerà a chiarire le fonti di complessità per gli agricoltori a livello dell’UE, a livello nazionale e della PAC.
Link: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/Public_Consultation_EU_Simplification_2024rs_point_of_view_2024
L'Italia presenta la proposta di revisione del PNRR
L’Italia ha presentato oggi alla Commissione una richiesta di revisione mirata del suo PNRR. Le modifiche proposte sono tecniche e seguono la revisione completa del piano, adottato dal Consiglio l'8 dicembre 2023. Il piano italiano per la ripresa e la resilienza è composto da 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Comprende 66 riforme e 150 investimenti. Ad oggi la Commissione ha erogato più del 50% dei fondi stanziati all’Italia nell’ambito del Recovery and Resilience Facility, ovvero più di 102 miliardi di euro.
La Bulgaria e la Romania rafforzano la gestione comune delle frontiere
La Commissione europea avvia insieme con Bulgaria e Romania un'iniziativa quadro di cooperazione sulla gestione delle frontiere e della migrazione. Tale cooperazione si basa sui risultati positivi ottenuti da parte dei due paesi nell'attuazione dei progetti pilota sulle procedure rapide di asilo e rimpatrio avviati nel marzo 2023 e consentono di passare da soluzioni ad hoc a soluzioni stabili.
Bulgaria e Romania hanno dato nuovo slancio agli sforzi congiunti nella gestione delle frontiere esterne e della migrazione. Attraverso gli accordi di cooperazione stabiliti oggi, i due paesi contribuiranno ulteriormente agli sforzi europei congiunti per affrontare la sicurezza dell’UE alle frontiere esterne e le sfide migratorie. Infatti, a partire dal 31 marzo 2024 l’acquis di Schengen sarà pienamente applicabile in Bulgaria e Romania e di conseguenza i controlli alle frontiere aeree e marittime interne saranno revocati. In questo contesto, si è reso necessario prevedere azioni volte a rafforzare ulteriormente la cooperazione tra gli Stati membri, ad esempio, nel settore della cooperazione di polizia, per affrontare le relative sfide transfrontaliere.
L’UE intensifica la cooperazione sulle energie rinnovabili con l’Azerbaigian
Venerdì scorso si è svolto a Baku il secondo incontro ministeriale dell'Advisory Council per l'energia verde UE-Azerbaigian, copresieduto dal commissario per l'Energia Kadri Simson. L’incontro è stato un momento importante per rafforzare la partnership nel campo delle energie rinnovabili.
La Commissione ha lavorato in particolare per facilitare un memorandum d’intesa (MoU) sulla cooperazione nel settore dell’energia eolica tra l’Agenzia azera per le energie rinnovabili e l’associazione industriale europea WindEurope. Venerdì il Commissario ha assistito alla firma del protocollo d’intesa, che aprirà la strada alle società europee di energia rinnovabile per sfruttare l’enorme potenziale di energia eolica dell’Azerbaigian, per contribuire a portare avanti la transizione verso l’energia pulita nella regione e per generare potenzialmente nuove energie rinnovabili. approvvigionamenti energetici per l’Europa.
Il Commissario per l'Energia, Kadri Simson, ha dichiarato: "La cooperazione energetica strategica tra l'UE e l'Azerbaigian ha dimostrato tutta la sua flessibilità e dinamismo. Nel 2019 c'era solo il gas all'orizzonte. Non oggi. Il corridoio meridionale del gas si è evoluto fino a diventare un forum per cooperazione anche su rinnovabili ed elettrificazione. Questo è un risultato straordinario e dimostra come questo progetto sia lungimirante e aperto al futuro. Abbiamo reso l’energia pulita una parte fondamentale delle relazioni bilaterali UE-Azerbaigian. La firma del Memorandum of Understanding la presenza delle società eoliche dell'UE a margine di questa riunione ministeriale rappresenta un passo molto importante."
Nonostante i tanti dubbi la Commissione annuncia sostegno all'UNRWA 50 milioni di euro all'UNRWA ed il sostegno di emergenza ai palestinesi di 68 milioni di euro nel 2024.
Oggi la Commissione ha deciso di stanziare ulteriori 68 milioni di euro a sostegno della popolazione palestinese in tutta la regione, da erogare attraverso partner internazionali come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa. Questo stanziamento si aggiunge agli aiuti previsti per 82 milioni di euro che saranno erogati tramite l’UNRWA nel 2024, portando il totale a 150 milioni di euro. Inoltre, la Commissione ha stanziato 125 milioni di euro in aiuti umanitari a favore dei palestinesi per il 2024. Oggi la Commissione ha appaltato i primi 16 milioni di euro.
Come annunciato il 29 gennaio, la Commissione ha valutato la sua decisione di finanziamento per l'UNRWA alla luce delle gravissime accuse formulate il 24 gennaio che coinvolgono diversi membri del personale dell'UNRWA negli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Ha tenuto conto dell'azione intrapresa dalle Nazioni Unite e degli impegni che la Commissione ha chiesto all'UNRWA.
La Commissione ha voluto precisare che accoglie con favore l'indagine dell'Ufficio delle Nazioni Unite per far luce sulle gravi accuse contro il personale dell'UNRWA. Inoltre, elogia l'ONU per aver creato un gruppo di revisione indipendente guidato da Catherine Colonna per valutare se l'Agenzia sta facendo tutto ciò che è in suo potere per garantire la neutralità e rispondere alle accuse di gravi violazioni. L’UNRWA avrebbe inoltre indicato di essere pronta a garantire che venga effettuata una indagine del suo personale per confermare che non abbia partecipato agli attacchi e che siano messi in atto ulteriori controlli per mitigare tali rischi in futuro. L'UNRWA ha acconsentito all'avvio di un audit dell'Agenzia che sarà condotto da esperti esterni nominati dall'UE. Tale audit esaminerà i sistemi di controllo per prevenire il possibile coinvolgimento del personale e delle risorse in attività terroristiche.
L'UNRWA e la Commissione hanno confermato oggi la loro intesa su questi punti. Su questa base, e a seguito dello scambio di lettere con l'UNRWA che conferma i suoi impegni, la Commissione procederà a erogare una prima tranche di 50 milioni di euro degli 82 milioni di euro previsti per l'UNRWA per il 2024.
Sebtiamo le dichiarazione della Presidente Von der Leyen: " Siamo al fianco del popolo palestinese a Gaza e altrove nella regione. I palestinesi innocenti non dovrebbero pagare il prezzo per i crimini del gruppo terroristico Hamas. Si trovano ad affrontare condizioni terribili che mettono a rischio la loro vita a causa della mancanza di accesso a cibo sufficiente e ad altri bisogni primari. Ecco perché quest’anno rafforzeremo il nostro sostegno con altri 68 milioni di euro”.
Anche META nel mirino del Digital Service Act.
Oggi la Commissione ha inviato formalmente a Meta una richiesta di informazioni (RFI) ai sensi del Digital Service Act (DSA). La Commissione chiede a Meta di fornire maggiori informazioni relative alle opzioni Abbonamento senza pubblicità sia per Facebook che per Instagram. In particolare, Meta dovrebbe fornire ulteriori informazioni sulle misure adottate per rispettare i propri obblighi relativi alle pratiche pubblicitarie di Facebook e Instagram, ai sistemi di raccomandazione e alle valutazioni dei rischi legati all’introduzione di tale opzione di abbonamento.
Questa eichiesta di informazioni affronta diversi argomenti che erano già stato oggetto di una precedente richiasta inviata a Meta ad ottobre 2023. Queste precedenti RFI coprivano questioni quali i contenuti terroristici, la gestione del rischio relativo ai processi elettorali e la protezione dei minori. La nuova richiesta si basa sulle risposte già fornite da Meta e chiede ulteriori informazioni riguardanti la metodologia alla base delle valutazioni del rischio e delle misure di mitigazione adottate da Meta, la protezione dei minori, le elezioni e la manipolazione dei media. La RFI chiede inoltre a Meta informazioni relative alla pratica del cosiddetto shadow banning e al lancio dei Thread.
Meta dovrà fornire le informazioni richieste entro il 15 marzo e per le restanti domande entro il 22 marzo 2024. Sulla base della valutazione delle risposte di Meta, la Commissione valuterà i passi successivi, che potrebbero comportare l’apertura formale di un procedimento ai sensi dell’articolo 66 del DSA.
La Commissione lancia diversi bandi per investire oltre 176 milioni di euro in capacità e tecnologie digitali
Oggi la Commissione ha lanciato una serie di inviti a presentare proposte per un valore di 175,5 milioni di euro nell’ambito dei programmi di lavoro 2023-2024 del programma Digital Europe per rafforzare le capacità digitali in tutta l’UE. Questi inviti sono aperti a imprese, pubbliche amministrazioni e altri enti degli Stati membri dell'UE, dell'EFTA/SEE e dei paesi associati.
Questo round di investimenti comprende 74 milioni di euro di sostegno aggiuntivo per la creazione di data space, pietra angolare della strategia sui dati dell’UE, nonché altri progetti sui dati. Nella stessa prospettiva sarà finanziato un progetto pilota per l'infrastruttura "cloud-to-edge" con 30 milioni di euro in sovvenzioni per consentire la diffusione transfrontaliera dell'infrastruttura "Telco Edge" e la sua interoperabilità con l'infrastruttura "Edge" per l'industria. Questi risultati attesi dovrebbero contribuire alla creazione dell'ecosistema "3C Network" menzionato nel recente Libro bianco della Commissione sulle esigenze delle infrastrutture digitali dell'Europa.
Ulteriori 67,5 milioni di euro saranno investiti nell’intelligenza artificiale (AI). Un esempio è la Language Technologies Alliance, annunciata nel recente pacchetto AI Innovation. Sosterrà la creazione dei principali modelli linguistici europei e dell’intelligenza artificiale generativa. Arricchirà la diversità linguistica europea nel campo dell’intelligenza artificiale generativa e fornirà una maggiore autonomia per l’uso e la condivisione dei dati europei.
Sono stati pubblicati anche dei bandi specifici per progetti sulle competenze digitali avanzate, per un importo totale di 4 milioni di euro, che riguarderanno gli investimenti nella piattaforma per le competenze ed i profili professionali digitali richiesti dal mercato e un progetto specifico rivolto alle "ragazze e donne nel digitale" per promuovere una migliore politica volta a raggiungere parità di genere nel settore ICT. Un ulteriore milione di euro sarà stanziato per un progetto volto a rafforzare la collaborazione sulla diffusione di servizi pubblici digitali transfrontalieri.
La scadenza per presentare le candidature è il 29 maggio.
Gli agricoltori europei interpellati sulle pratiche commerciali sleali
La Commissione europea invita gli agricoltori e tutti gli operatori della filiera alimentare a condividere le loro opinioni sulle loro esperienze con pratiche commerciali sleali. Un sondaggio rivolto specificamente agli agricoltori e ai piccoli fornitori dell’UE che operano nella filiera agricola e alimentare, coprendo diverse fasi della produzione e della distribuzione, è disponibile online in tutte le lingue dell’UE fino al 15 marzo 2023. Gli intervistati possono indicare se hanno recentemente incontrato pratiche commerciali sleali o se la legislazione attuale offre loro una protezione sufficiente contro gli acquirenti economicamente più forti.
Dopo aver presentato, il 22 febbraio, opzioni di semplificazione volte a ridurre l'onere per gli agricoltori dell'UE, la Commissione sta anche lavorando su azioni volte a migliorare la posizione degli agricoltori nella catena alimentare e a migliorare la lotta contro le pratiche commerciali sleali. A marzo la Commissione presenterà agli Stati membri diverse azioni che potrebbero affrontare questioni quali la trasparenza del mercato nella catena del valore, l’attuazione della direttiva sulle pratiche commerciali sleali e la sua applicazione, i costi di produzione o un controllo più uniforme delle norme esistenti sui prodotti agricoli importati .
Le azioni che saranno presentate terranno naturalmente conto dei risultati della consultazione, che sarà avviata a marzo e che servirà a identificare le principali ragioni di preoccupazione quali ad esempio gli oneri amministrativi e l'eccessiva complessità burocratica, anche in relazione alla direttiva sui nitrati.
Entrano in vigore le nuove regole del WTO per semplificare il commercio mondiale dei servizi
Per quello che ancora vale l'idea che esista un sistema multilaterale basato sulle regole, oggi entrano in vigore le nuove regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) che facilitano e semplificano il commercio dei servizi. Le nuove regole si applicano alla maggioranza dei membri dell’OMC, che comprende paesi sviluppati, in via di sviluppo e meno sviluppati, rappresentanti il 92% del commercio globale di servizi. L’insieme di norme adottate nell’ambito dell’iniziativa congiunta sulla regolamentazione nazionale dei servizi semplificherà i requisiti di autorizzazione e allevierà gli ostacoli procedurali incontrati dalle imprese di tutto il mondo, in particolare dalle micro, piccole e medie imprese. Questo accordo contribuirà a ridurre i costi del commercio globale di servizi di oltre 110 miliardi di euro ogni anno, garantendo trasparenza, efficienza e prevedibilità dei requisiti e delle procedure di autorizzazione e qualificazione.
La Commissione raccomanda agli Stati membri di continuare a risparmiare gas per garantire gli approvvigionamenti e stabilizzare i mercati
Il risparmio di gas da parte delle imprese e dei cittadini di tutta l’UE ha dato un contributo importante alla gestione della crisi energetica, innescata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia due anni fa. Complessivamente, l’UE ha ridotto la domanda di gas del 18% tra agosto 2022 e dicembre 2023, risparmiando circa 101 miliardi di metri cubi di gas. Questi sforzi vanno ben oltre l’obiettivo di risparmio del 15% concordato nell’ambito della legislazione di emergenza adottata nell’estate 2022 e sono stati essenziali per preservare forniture stabili, stabilizzare i mercati energetici nell’UE e mostrare solidarietà con l’Ucraina.
Con la scadenza al 31 marzo delle norme sullo stato di emergenza, e alla luce di una maggiore stabilità dell'attuale situazione rispetto agli ultimi due anni, la Commissione propone ora al Consiglio di adottare una nuova raccomandazione per proseguire nelle misure di contenimento della domanda di gas. Questa raccomandazione, nel caso venga adottata dal Consiglio, incoraggia gli Stati membri ad attenersi anche nel prossimo futuro ad una soglia collettiva di riduzione della domanda di gas del 15%, rispetto alla domanda media tra aprile 2017 e marzo 2022. La proposta sarà discussa dal commissario per l'Energia Kadri Simson e dai ministri dell'Energia dell'UE al Consiglio Energia di lunedì 4 marzo.
L’UE fornisce aiuti umanitari per 171 milioni di euro alla regione del Grande Corno d’Africa
Le popolazioni del Corno d’Africa si trovano ad affrontare bisogni umanitari sempre crescenti poiché la regione è duramente colpita da molteplici conflitti, eventi meteorologici estremi e shock economici. Si stima che circa 65 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza immediata. L'UE ha annunciato oggi c un pacchetto iniziale di 171 milioni di euro in aiuti umanitari alla regione. Questi aiuti si aggiungono ai 72 milioni di euro già stanziati per il Sudan. Pertanto nel 2024 sono già stati destinati al Grande Corno d’Africa aiuti per un importo pari a 243 milioni di euro.
Nuove norme per la sicurezza stradale in Europa
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'UE sull'omologazione stradale e sulla sorveglianza del mercato dei macchinari mobili non ad uso stradale. Le nuove norme faciliteranno la circolazione di macchinari mobili, tra cui gru, mietitrici, carrelli elevatori o spazzaneve, sulle strade pubbliche.
L'accordo politico fa seguito alla proposta della Commissione del 30 marzo 2023 e consoliderà il mercato unico sostituendo 27 insiemi di normative nazionali con un quadro normativo unico e armonizzato. In questo modo saranno eliminati gli ostacoli alla libera circolazione dei macchinari mobili sulle strade pubbliche, garantendo al tempo stesso un elevato livello di sicurezza stradale. Inoltre, il nuovo regolamento ridurrà la conformità e gli oneri amministrativi, con un risparmio sui costi stimato fino a 846 milioni di euro su un periodo di 10 anni.
Alcuni aspetti chiave inclusi nel testo del regolamento:
- Un quadro normativo armonizzato per l'omologazione stradale dei macchinari mobili, con una velocità massima di 40 km/h, che ne garantisca la libera circolazione e faciliti l'uso transfrontaliero all'interno dell'UE di tali macchine;
- Conferimento alla Commissione del potere di adottare i requisiti tecnici specifici, 12 mesi prima dell'entrata in vigore del regolamento;
- Norme e procedure per la vigilanza del mercato in caso di non conformità.
Zalando si impegna a fornire informazioni più chiare ai consumatori a seguito dell'azione dell'UE
Finita sotto la lente della Commissione europea e delle autorità nazionali per la tutela dei consumatori, Zalando si è impegnata a rimuovere dai prodotti offerti sulla sua piattaforma simboli e icone che possono trarre in inganno i consumatori sulle caratteristiche ambientali e di sostenibilità die proodotti stessi. Queste icone scompariranno il 15 aprile 2024. Zalando fornirà invece informazioni chiare sugli aspetti ambientali dei prodotti, quali la percentuale di materiali riciclati utilizzata.
Chiare al riguardo le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia; “Molti consumatori vogliono rendere i loro consumi più ecologici. È importante che dispongano di informazioni affidabili per raggiungere questo obiettivo e fare scelte di consumo realmente sostenibili. Dobbiamo contrastare gli operatori professsionali che potrebbero cercare di trarre vantaggio dalle buone intenzioni dei consumatori. Sono lieto che un leader di mercato come Zalando abbia ora abbandonato queste pratiche e abbia deciso di fornire informazioni chiare e precise ai consumatori. »
Uno studio conferma che il commercio dell’UE apre nuove opportunità di esportazioni per il settore agroalimentare
Uno studio che valuta il potenziale impatto di dieci accordi di libero scambio (recentemente conclusi o attualmente in fase di negoziazione) conferma che l’approccio commerciale dell’UE apre nuove opportunità commerciali per gli esportatori agroalimentari dell’UE. L’impegno in relazioni commerciali preferenziali diversifica le fonti di importazione, migliorando così la resilienza delle catene di approvvigionamento alimentare dell’UE.
Lo sviluppo di nuovi mercati attraverso relazioni commerciali preferenziali ha contribuito a consolidare la posizione dell'UE come primo esportatore mondiale di prodotti agroalimentari: nel 2022, mentre la bilancia commerciale agricola positiva dell'UE ha raggiunto i 58 miliardi di euro.
Lo studio stima che grazie a questi dieci accordi nel 2032 il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE avrà un incremento tra 3,1 e 4,4 miliardi di euro in più irispetto al valore che avrebbero se non fossero in vigore tali accordi, mentre il valore delle importazioni dell’UE sarebbe compreso tra 3,1 e 4,4 miliardi di euro. 4,1 miliardi in più. Nel complessoi si avrebbe un aumento equilibrato sia delle esportazioni che delle importazioni, con il risultato che la bilancia commerciale complessiva dell’UE aumenterebbe leggermente.
Lo studio riconosce che si prevede che alcuni settori sensibili, in particolare la carne bovina, la carne ovina, il pollame, il riso e lo zucchero, dovranno affrontare una maggiore concorrenza da parte dei dieci partner citati nello studio. Questa conclusione convalida l’attuale approccio dell’UE volto a proteggere sistematicamente i settori sensibili con contingenti tariffari (TRQ) attentamente calibrati. Questo strumento essenziale negli accordi commerciali può contribuire a mitigare possibili perturbazioni del mercato, fornendo così protezione agli agricoltori e ai produttori agroalimentari dell’UE.
Programma LIFE, la Commissione investe più di 233 milioni di euro in progetti strategici sull’ambiente e sul clima
La Commissione investirà più di 233 milioni di euro in dodici nuovi progetti strategici in tutta Europa nell’ambito del programma LIFE per sostenere l’attuazione delle ambizioni ambientali e climatiche dell’Europa, come parte del Green Deal europeo. Si prevede che questi progetti strategici mobiliteranno ingenti fondi aggiuntivi da altre fonti dell’UE, come i fondi agricoli, strutturali, regionali e di ricerca, nonché investimenti da parte dei governi nazionali e del settore privato.
I finanziamenti stanziati per questi dodici progetti strategici riguardano Bulgaria, Repubblica ceca, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lituania, Austria, Polonia e Finlandia.
83 milioni in aiuti umanitari per Ucraina e Moldavia
La Commissione ha annunciato un primo stanziamento di 83 milioni di euro in aiuti umanitari a sostegno delle persone colpite dalla guerra in Ucraina per il 2024. Di questo finanziamento, 75 milioni di euro sono destinati a progetti umanitari per fornire aiuti di emergenza compreso l'accesso ai bisogni di base quali rifugi, acqua pulita, istruzione e assistenza sanitaria. Al centro della strategia umanitaria dell’UE in Ucraina oggi c’è la protezione delle persone colpite dalla guerra, in particolare quelle che vivono vicino alle zone del fronte. Sono stati inoltre stanziati 8 milioni di euro per progetti umanitari in Moldavia per fornire assistenza ai più vulnerabili, compresa assistenza umanitaria in denaro per i bisogni primari, la protezione e la salute. Con i finanziamenti annunciati oggi, la Commissione europea ha stanziato un totale di 926 milioni di euro per programmi di aiuto umanitario volti ad aiutare i civili colpiti dalla guerra in Ucraina dopo l'invasione della Russia nel febbraio 2022. Di questi finanziamenti, 860 milioni di euro sono stati stanziati per programmi umanitari in Ucraina e 66 milioni di euro per sostenere i rifugiati fuggiti nella vicina Moldavia.
Il Commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič, ha dichiarato: "Negli ultimi due anni, la Russia ha condotto una guerra ingiusta e ingiustificabile contro l'Ucraina e il suo popolo. Pur elogiando la resilienza e la volontà ferrea del popolo ucraino, è evidente che la guerra ha lasciato quasi il 40% degli ucraini in condizione di dipendenza dagli aiuti umanitari. Per assistere le persone più vulnerabili colpite da questa guerra anche nel 2024, l'UE fornirà inizialmente 75 milioni di euro in aiuti umanitari all'Ucraina e 8 milioni di euro alla Moldavia. continuerà a monitorare da vicino l'evoluzione delle esigenze sul campo in modo da reagire alle sfide umanitarie più urgenti. L'impegno dell'UE nei confronti del popolo ucraino è più forte che mai."
Il futuro della Politica di Coesione secondo un nuovo report di analisi indipendente.
Oggi è stato presentato il report del Gruppo di alto livello di specialisti sul futuro della politica di coesione, che valuta il suo funzionamento e include raccomandazioni su come garantire che la politica continui a promuovere la prosperità e la convergenza in tutta l’UE. Istituito dalla Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira, il Gruppo, che è indipendente dalla Commissione, ha esaminato le modalità per garantire che la politica di coesione continui a sostenere la crescita e la ripresa in tutte le regioni europee, realizzando nel contempo la transizione verde e digitale e aiutare le regioni ad adattarsi alle sfide demografiche, industriali e geopolitiche in corso.
Il Rapporto è il risultato di un intenso lavoro svolto dal Gruppo durante lo scorso anno, arricchito da contributi accademici, documenti preparati dalla Commissione e contributi forniti dai diversi stakeholders.
Gli Stati membri aggiornano l'elenco UE delle giurisdizioni fiscali non collaboranti
Nell’ambito dell’azione dell’UE volta a promuovere la trasparenza fiscale e l’equa tassazione a livello globale, gli Stati membri hanno oggi rimosso quattro giurisdizioni – Bahamas, Belize, Seychelles e Isole Turks e Caicos – dalla lista UE delle giurisdizioni non collaboranti a fini fiscali (allegato I ). Le Bahamas e le Isole Turks e Caicos sono state completamente cancellate dall'elenco perché hanno risolto con successo le carenze dei loro sistemi fiscali. Belize e Seychelles sono stati spostati nell'allegato II in attesa dei risultati di una revisione supplementare da parte del Forum globale sulla trasparenza fiscale e sullo scambio di informazioni. L’aggiornamento di oggi rappresenta un altro passo avanti nel continuo impegno dell’UE volto a promuovere la trasparenza fiscale e un’equa tassazione a livello globale. Si conferma una tendenza generale positiva per la maggior parte delle giurisdizioni interessate, il cui impegno nel processo continua a produrre risultati positivi.
Sulla base dell'elenco aggiornato, l’allegato I della lista UE è ora composto da 12 giurisdizioni che non hanno migliorato i propri standard di buona governance fiscale o non hanno compiuto progressi sufficienti. Questi paesi sono: Samoa americane, Anguilla, Antigua e Barbuda, Fiji, Guam, Palau, Panama, Federazione Russa, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini americane e Vanuatu. Inoltre, 10 giurisdizioni figurano ora nell’allegato II sulla base degli impegni assunti per migliorare la loro buona governance fiscale. L’UE monitorerà da vicino questi impegni per assicurarsi che vengano rispettati. L'elenco della UE delle giurisdizioni non collaborative a fini fiscali fa parte della strategia esterna dell’UE in materia fiscale e mira a rafforzare l'impegno per promuovere una buona governance fiscale in tutto il mondo. L’esercizio di inserimento nell’elenco dell’UE si basa su un processo approfondito di screening, valutazione, monitoraggio e, si basa sulla cooperazione internazionale, il dialogo e la sensibilizzazione.
Il programma Digital Europe associa la Moldavia
Il commissario per il Mercato interno Thierry Breton e il vice primo ministro e ministro dello sviluppo economico e della digitalizzazione della Moldavia Dumitru Alaiba hanno firmato ieri pomeriggio un accordo di associazione per il programma Europa digitale con la Moldavia. A seguito delle firme, e al completamento dei relativi processi di ratifica, l’accordo di associazione entrerà in vigore retroattivo dal 1° gennaio 2024. Imprese, pubbliche amministrazioni e altre organizzazioni ammissibili in Moldavia potranno accedere ai bandi del Programma Europa Digitale , un programma con una dotazione complessiva di 7,5 miliardi di euro nel periodo 2021-2027.
Thierry Breton, Commissario UE per il Mercato Interno, ha dichiarato: “La firma dell’accordo di associazione al Programma Europa Digitale segna un passo importante nel nostro partenariato con la Moldavia. La sua partecipazione al programma stimolerà la digitalizzazione della Moldavia, a vantaggio delle PMI e dell’economia in generale. Fa parte degli sforzi dell’UE per sostenere la Moldavia nel suo percorso di adesione all’UE e nell’affrontare le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina”.
L'Europa e il Ruanda siglano un Memorandum d'Intesa sulla sostenibilità delle catene del valore delle materie prime
Oggi l’Unione Europea e il Ruanda hanno concluso un importante accordo per promuovere catene del valore sostenibili e resilienti per le materie prime critiche. Il commissario per i partenariati internazionali, Jutta Urpilainen, e il ministro degli affari esteri del Ruanda, Vincent Biruta, hanno firmato un memorandum d'intesa per rafforzare il ruolo del Ruanda nella promozione dello sviluppo sostenibile e di catene del valore resilienti in tutta l'Africa.
Il memorandum d'intesa stabilisce una stretta cooperazione tra l'UE e il Ruanda nei seguenti cinque settori: integrazione delle catene di valore sostenibili delle materie prime e sostegno alla diversificazione economica; cooperazione per raggiungere una produzione sostenibile e responsabile e la valorizzazione delle materie prime critiche e strategiche; mobilitazione di finanziamenti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie per lo sviluppo delle catene del valore delle materie prime; Ricerca e innovazione e condivisione di conoscenze e tecnologie legate all'esplorazione, estrazione, raffinazione, lavorazione, valorizzazione e riciclaggio sostenibili di materie prime critiche e strategiche; e lrafforzamento del rispetto delle norme, aumentando la formazione e le competenze relative alla catena del valore delle materie prime critiche e strategiche.
La firma del memorandum d’intesa tra l’UE e il Ruanda rappresenta la volontà di entrambe le parti di rafforzare la loro partnership per una più stretta integrazione delle catene del valore delle materie prime. Intende inoltre contribuire a diversificare l' economia e promuovere r la trasformazione strutturale del Ruanda.
Summit dell'Istituto Europeo d'Innovazione e Tecnologia
Domani 20 fennraio l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) organizza il vertice EIT 2024 a Bruxelles. L’EIT è un organismo indipendente dell’UE ed è parte integrante di Horizon Europe, il programma quadro dell’UE per la ricerca e l’innovazione. Il vertice metterà in mostra la rete di innovazione che si è venuta sviluppando in Europa attorno all'istituto stesso e riunirà politici, educatori, imprenditori, innovatori, start-up e rappresentanti della comunità EIT. Il programma di quest’anno si concentrerà sulle tendenze e sulle esigenze in materia di formazione imprenditoriale, ricerca orientata all’innovazione e accelerazione delle imprese. Il vertice mostrerà inoltre come gli innovatori e gli imprenditori possono trarre vantaggio dall' ecosistema paneuropeo dell'EIT.
Il summit rivelerà i vincitori degli EIT Awards 2024 in quattro categorie: Innovation Team Award, Changemaker Award, Venture Award e Public Award. Verranno premiate le aziende più innovative e i laureati in discipline di frontiera della comunità EIT. Inoltre, saranno premiate le imprenditrici protagoniste di innovazioni con caratteristiche dirompenti in Europa con ll'assegnazione del Premio Europeo delle Donne Innovatrici 2023-2024.
La fatturazione elettronica si conferma strumento utile di semplificazione, secondo un nuovo rapporto
La Commissione ha pubblicato oggi una relazione sulla direttiva UE sulla fatturazione elettronica (eInvoicing). Dimostra il ruolo cruciale della fatturazione elettronica nel semplificare le procedure di fatturazione transfrontaliere, promuovendo l’efficienza e riducendo i costi sia all'interno che all'esterno dell'UE.
Il rapporto rileva che le pubbliche amministrazioni di tutti gli Stati membri dell’UE ora accettano fatture elettroniche conformi allo standard europeo di fatturazione elettronica per gli appalti pubblici. Ciò aiuta a ridurre i costi e i tempoInecessari per l'elaborazione dei pagamenti alle aziende appaltatrici.
Inoltre, il documento pubblicato oggi rileva che l’impatto della direttiva sulla fatturazione elettronica si è esteso oltre il settore pubblico, incoraggiando l’adozione della fatturazione elettronica nelle transazioni business-to-business (B2B). L’impatto delle recenti politiche, tra cui lo standard e il modello di fatturazione elettronica dell’UE, compreso il pacchetto di proposte sull’IVA nell’era del digitale, garantirà un'applicazione della fatturazione elettronica ancora più integrata e armonizzata.
Infine, il rapporto mostra che l’approccio dell’UE viene adottato in diverse parti del mondo, come Australia, Giappone, Malesia, Nuova Zelanda e Singapore. Questi paesi hanno elaborato le loro specifiche nazionali per la fatturazione elettronica conformandosi allo standard europeo.
Anche Tik Tok finisce sotto la lente del Digital Service Act per potenziali rischi per gli utenti, in particolare i minori
La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se TikTok possa aver violato il Digital Services Act (DSA) in ambiti legati alla tutela dei minori, alla trasparenza della pubblicità, all'accesso ai dati per i ricercatori, nonché alla gestione del rischio di design che creano dipendenza e contenuti dannosi .
Sulla base dell'indagine preliminare condotta finora, anche sulla base dell'analisi del rapporto di valutazione dei rischi inviato da TikTok nel settembre 2023, nonché delle risposte di TikTok alle richieste formali di informazioni della Commissione (su contenuti illegali, tutela dei minori e accesso ai dati), la Commissione ha deciso di avviare un procedimento formale contro TikTok ai sensi della normativa del Digital Service Act.
Ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale:: “La sicurezza e il benessere degli utenti online in Europa sono fondamentali. TikTok deve esaminare da vicino i servizi che offre e considerare attentamente i rischi che rappresentano per i suoi utenti, giovani e anziani. La Commissione effettuerà ora un’indagine approfondita senza pregiudicarne l’esito”.
invece il commissario Thierry Breton, da sempre sguardo affilato sui comportamenti delle Big Tech: “La tutela dei minori è una priorità assoluta per l’attuazione dei DSA. Essendo una piattaforma che raggiunge milioni di bambini e adolescenti, TikTok deve rispettare pienamente i DSA e ha un ruolo particolare da svolgere nella tutela dei minori online. Oggi avviamo questa procedura formale di infrazione per garantire che vengano intraprese azioni proporzionate per proteggere il benessere fisico ed emotivo dei giovani europei. Non dobbiamo risparmiare alcuno sforzo per proteggere i nostri figli”.
L'avvio di un procedimento formale conferisce alla Commissione il potere di adottare ulteriori misure di esecuzione, come misure provvisorie e le decisioni sulla non conformità. Alla Commissione è inoltre conferito il potere di accettare o meno ogni impegno assunto da TikTok a sanare le questioni oggetto del procedimento.
Quanto costerà la ricostruzione dell'Ucraina? Nel pieno del conflitto la Commissione prova a fare un calcolo
A due anni dall'inizio della guerra in Ucraiana, una valutazione congiunta dei danni e dei bisogni (RDNA3) pubblicata oggi dal governo ucraino, Banca mondiale, Commissione europea e Nazioni Unite stima che allo stato attuale, il costo totale della ricostruzione e del recupero in Ucraina sarà di 486 miliardi di dollari (452,8 miliardi di euro) nel prossimo decennio, rispetto ai 411 miliardi di dollari (383 miliardi di euro) stimati un anno fa.
Solo nel 2024, le autorità ucraine stimano che il Paese avrà bisogno di circa 15 miliardi di dollari (14 miliardi di euro) per le priorità immediate di ricostruzione con un’attenzione particolare al sostegno del settore privato insieme alla ricostruzione delle case, infrastrutture e servizi, energia e trasporti. L'analisi mette in evidenza come circa 5,5 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro) di questi finanziamenti sono già garantiti, sia dai partner internazionali che dalle risorse proprie, mentre altri 9,5 miliardi di dollari (8,9 miliardi di euro) sono attualmente privi di copertura finanziaria.
Rispetto all'ultima valutazione (RDNA2), il governo ucraino, con il sostegno dei suoi partner, ha potuto far fronte ad alcune delle esigenze più urgenti. Ad esempio, nel settore edilizio, secondo i dati del governo ucraino, nel 2023, è stato speso 1 miliardo di dollari (931,7 milioni di euro) per la ricostruzione degli edifici danneggiati. Nel settore dei trasporti sono stati effettuati oltre 2.000 km di riparazioni di emergenza su autostrade, superstrade e altre strade nazionali. Nel settore dell’istruzione, le autorità locali hanno ricostruito circa 500 istituti scolastici e da gennaio 2023 la percentuale di istituti scolastici dotati di rifugi antiaerei è aumentata dal 68% all’80%.
Il programma InvestEU e la BEI finanziano l'adeguamento delle infrastrutture stradali italiane alle criticità legate al clima.
La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) concede un prestito di 1,2 miliardi di euro ad Autostrade per l'Italia SpA (ASPI). Una quota di 800 milioni di euro di questo investimento è a carico del programma InvestEU. Tra gli obiettivi principali del finanziamento vi è l'ammodernamento e il potenziamento dei quasi 3.000 km di autostrade italiane gestite da ASPI per migliorarne la sicurezza e la durata.
Il finanziamento riguarda ad esempio, la modernizzazione delle infrastrutture stradali e l’installazione di nuove stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e per rendere le infrastrutture stradali più resilienti alle sfide legate al clima, come gli eventi meteorologici estremi. La BEI stima che l'attuazione del progetto contribuirà alla creazione di più di 13.000 posti di lavoro.
Il Commissario per l'Economia, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: “Questo investimento consistente nelle infrastrutture di trasporto italiane renderà la guida sulle nostre autostrade più sicura e migliorerà la loro resilienza agli eventi climatici estremi, che sappiamo sono destinati a diventare sempre più comuni. Sono particolarmente lieto che, attraverso questa significativa iniezione di finanziamenti da parte di InvestEU e della BEI, l’UE stia contribuendo a sostenere più di 13.000 posti di lavoro in Italia”.
Aiuti di stato per per le infrastrutture dell'idrogeno. La Commissione autorizza un Progetto di Comune Interesse Europeo (IPCEI)
Sono sette gli Stati membri che partecipao al progetto denominato "IPCEI Hy2Infra": Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Slovacchia. L'IPCEI dovrebbe rafforzare l'approvvigionamento di idrogeno rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale e contribuendo al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del piano REPowerEU.
L'IPCEI Hy2Infra interesserà un'ampia parte della catena del valore dell'idrogeno e sosterrà:
- la diffusione di elettrolizzatori su larga scala per 3,2 GW per produrre idrogeno rinnovabile
- la realizzazione di condotte di trasporto e distribuzione dell'idrogeno nuove e riconvertite per circa 2 700 km;
- lo sviluppo di impianti di stoccaggio dell'idrogeno su larga scala con una capacità di almeno 370 GWh;
- la costruzione di terminali di movimentazione e delle relative infrastrutture portuali per vettori di idrogeno organico liquido ("LOHC") al fine di gestire 6 000 tonnellate di idrogeno all'anno.
Gli Stati membri erogheranno fino a 6,9 miliardi di € in finanziamenti pubblici, che dovrebbero a loro volta liberare 5,4 miliardi di € di investimenti privati. 32 imprese con attività in uno o più Stati membri, tra cui anche piccole e medie imprese ("PMI"), parteciperanno a 33 progetti nel quadro dell'IPCEI.
La Commissione pubblica il report annuale sulla Competitività ed il Mercato Unico
Il rapporto descrive nel dettaglio i punti di forza e le sfide del mercato unico europeo, monitorandone gli sviluppi su base annuale secondo i nove fattori di competitività individuati nella comunicazione dell’UE sulla competitività a lungo termine del 2023. Si tratta nello specifico di: funzionamento del mercato unico, accesso al capitale privato, investimenti e infrastrutture pubbliche, ricerca e innovazione,energia, economia circolare, digitalizzazione, istruzione e competenze, commercio e autonomia strategica aperta. Tali indicatori chiave che fungono da quadro di riferimento dei progressi rcompiuti nell'anno appena concluso. Sebbene sia troppo presto per stabilire tendenze stabili, il rapporto rileva che 9 indicatori chiave sono migliorati, contro 5 che non sono migliorati; 3 sono stabili e 2 non si hanno ancora i dati.
il report mette in evidenza gli aspeti positivi del mercato unico, sottolienando che rappresenta una delle aree di mercato integrate più grandi del mondo con un bacino ampio di domanda, fonti di approvvigionamento diversificate, opportunità di innovazione e aumento della produzione, forti diritti sociali e condizioni di lavoro eque , fungendo al tempo stesso da leva geopolitica. Sottolinea la necessità di rafforzare l’applicazione delle norme concordate e di semplificarne l’attuazione.
Dinanzi ad un quadro che si vuole considerare di eccellenza rispetto ad altre aree del mondo, Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione europea per un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “La relazione di oggi conferma i numerosi punti di forza competitivi dell’Europa e che un mercato unico forte rimane fondamentale affinché le nostre imprese possano prosperare e sfruttare nuove opportunità. Ma sono necessari maggiori sforzi per attirare investimenti, potenziare le nostre tecnologie strategiche e garantire che la nostra forza lavoro sia dotata delle giuste competenze”.
Thierry Breton, commissario per l'industria, ha invece dichiarato: “Il mercato unico e la politica industriale vanno di pari passo per sostenere la competitività dell’UE. La relazione odierna presenta fatti e cifre che mettono in luce i numerosi punti di forza dell'economia dell'UE, del suo mercato unico, del suo potenziale di innovazione e del suo quadro normativo nelle sfere dell'economia verde e del digitale. Nonostante queste forti risorse, sono necessari maggiori sforzi per affrontare i costi energetici, evitare di scambiare la vecchia dipendenza dai combustibili fossili con nuove dipendenze e garantire un migliore coordinamento degli investimenti UE e nazionali nelle tecnologie del futuro, per posti di lavoro di qualità nell’UE”.
Accordo tra il Parlamento ed il Consiglio sulle inchieste che riguardano gli incidenti marittimi
Si tratta della revisione di una direttiva del 2009 che si applica unicamente agli incidenti occorsi alle navi per il trasporto marittimo sottoposte alle convenzioni internazionali ed ai battelli per la pesca. In base alla nuova direttiva modificata cvengono ricmpresi nel campo di applicazione gli incidenti più gravi che coinvolgono pescherecci di piccole dimensioni (meno di 15 metri). L'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) fornirà supporto operativo e addestramento alle autorità investigative nazionali, qualora lo richiedano, nel rispetto della loro indipendenza operativa. La direttiva modificata armonizza inoltre il diritto dell'Unione con le più recenti disposizioni internazionali adottate dall'Organizzazione marittima internazionale e impone alle autorità investigative sugli incidenti degli Stati membri di impegnarsi in un processo di valutazione congiunto con le loro controparti in modo che possano migliorare imparando le une dalle altre e ottimizzare le procedure ed i risultati.
Così ha illustrato la novità della normativa concordata dai colegislatori Adina Vălean, Commissaria per i Trasporti: “Sebbene la sicurezza marittima nelle acque dell’UE sia di un livello molto elevato, ogni incidente è di troppo e dobbiamo imparare da essi. L’accordo raggiunto oggi aiuterà gli operatori e le autorità di regolamentazione ad adottare misure adeguate per ridurne lil numero, con l’obiettivo finale di evitare la perdita di vite umane e l’inquinamento ambientale. »
La Commissione riferisce sull'attuazione del regolamento sui contenuti terroristici online
Di fronte alla sfida di contrastare la capacità dei terroristi sfruttare le piattaforme Internet per diffondere i loro messaggi e per intimidire, radicalizzare, reclutare e facilitare la realizzazione di attacchi terroristici l' Europa si è dotata di un quadro normativo per un'azione più efficace. Oggi viene pubblicato il report sulla sua implementazione. In particolare, le nuove norme, entrate in vigore il 7 giugno 2022, impongono che i contenuti terroristici nell'UE vengano rimossi dalle piattaforme online entro un'ora dal momento in cui viene emesso un ordine di rimozione da parte delle autorità degli Stati membri . Ciò contribuisce a contrastare la diffusione di ideologie estremiste online – che è fondamentale per prevenire gli attacchi e affrontare la radicalizzazione – salvaguardando al tempo stesso i diritti fondamentali.
La relazione valuta l’applicazione del regolamento da parte degli Stati membri e dei prestatori di servizi di hosting e l’impatto che ha avuto finora nel contrastare la diffusione di contenuti terroristici online. Il rapporto tiene conto dell’impatto della situazione in Medio Oriente sul panorama delle minacce online fino al 31 dicembre 2023.
Nella sua valutazione, la Commissione conclude che il regolamento è stato efficace nel prevenire la diffusione di contenuti terroristici online. Finora ventitré Stati membri hanno designato autorità competenti con il potere di emettere ordini di rimozione e da giugno 2022 sono stati emessi circa 350 ordini di rimozione di contenuti illeciti.
Secondo un' indagine condotta dalla Commissione e dalle autorità di tutela dei consumatori, gli influencer online non rendono chiara la presenza di pubblicità commerciali
Oggi la Commissione europea e le autorità nazionali per la tutela dei consumatori di 22 Stati membri, Norvegia e Islanda hanno pubblicato i risultati di una serie di post di influencer sui social media. Dall’indagine è emerso che quasi tutti (97%) di questi influencer hanno pubblicato contenuti commerciali, ma solo uno su cinque ha indicato costantemente che il loro contenuto era di natura pubblicitaria.
Lo scopo di questa indagine era verificare se gli influencer segnalano le loro attività pubblicitarie, come richiesto dalla normativa europea sulla tutela dei consumatori. Sono stati verificati i post di 576 influencer pubblicati sulle principali piattaforme di social media.
Significative le dichiarazione di Didier Reynders, Commissario alla Giustizia: “Con il massiccio sviluppo delle piattaforme di social media, la scena dell’influenza è diventata un vero e proprio business. Oggi, la maggior parte degli influencer guadagna dai propri post. Tuttavia, i nostri risultati mostrano che non sempre lo segnalano ai loro abbonati. Gli influencer hanno una notevole influenza sui propri follower, molti dei quali sono minorenni. Li invito a essere molto più trasparenti con il loro pubblico. »
Al via il bando per la prima edizione degli Hackathon della difesa incentrati sul "digitale nella difesa"
Oggi la Commissione ha pubblicato il primo invito a manifestare interesse per selezionare sei organizzatori a livello locale per la prima edizione dei Defense Hackathon nell'ambito del Programma di innovazione nel settore della difesa dell'Unione europea (EUDIS). I facilitatori dell'innovazione negli Stati membri dell'UE e in Norvegia sono invitati a registrarsi e possono essere selezionati come uno dei sei organizzatori locali. L’evento si svolgerà dal 31 maggio al 2 giugno 2024.
Un hackathon è una competizione di idee in cui i partecipanti si riuniscono, formano team e metono a punto in modo collaborativo una soluzione innovativa in un tempo limitato. Gli EUDIS Hackathon mirano a stimolare l’innovazione nel settore della difesa e ad attrarre nuovi talenti nel settore della difesa. Questo Hackathon è il primo di una serie di EUDIS Hackathon che saranno organizzati contemporaneamente nei prossimi quattro anni in diversi Stati membri dell'UE e in Norvegia.
La scadenza è l'11 marzo 2024. maggiori informazioni al link:
https://eudis-hackathon.eu/index.html
Non solo Africa, l'Europa impegna 1,8 miliardi in aiuti umanitari per il 2024
Oggi la Commissione europea ha annunciato che lo stanziamento in aiuti umanitari destinati alle persone in situazione di bisogno asarà pari nel 2024 a 1,8 miliardi. Si tratta di un budget stimato, che attesta l'impegno a mostrarsi presente laddove nel mondo c'è un bisogno.
Janez Lenarčič, Commissario per la Gestione delle crisi, ha dichiarato: “All’inizio del 2024, il divario tra i bisogni umanitari e le risorse disponibili continua ad ampliarsi. Allo stesso tempo, il fabbisogno finanziario è molto elevato, mentre i conflitti si moltiplicano e la crisi climatica peggiora. Nel 2023 il deficit di finanziamento ha raggiunto nuovi record, poiché non è stato fornito nemmeno il 40% dei 56,7 miliardi di dollari necessari. Di fronte a questa preoccupante tendenza, la Commissione Europea continuerà a finanziare azioni umanitarie a favore dei più vulnerabili, chiunque essi siano e ovunque si trovino nel mondo. Continueremo a sostenere e mobilitare la comunità internazionale per colmare collettivamente questo allarmante deficit di finanziamenti. Allo stesso tempo, continueremo a contribuire in modo proattivo al rafforzamento della collaborazione intersettoriale, in particolare con gli attori dello sviluppo, per aumentare la resilienza locale al fine di fornire assistenza vitale alle popolazioni in difficoltà e per allontanare quante più persone possibile dalla possibile dipendenza dagli aiuti. L’anno scorso l’UE ha compiuto un passo importante in questa direzione fissando un obiettivo volontario di RNL da accantonare per gli aiuti umanitari da parte dei nostri Stati membri. Questa responsabilità condivisa a livello globale non può, tuttavia, essere assunta solo dall’Europa. Nel 2023, oltre il 91% dei contributi proveniva da soli 20 donatori, i primi tre dei quali (compresa la Commissione Europea) hanno fornito il 58% dei finanziamenti umanitari disponibili a livello globale. Questa situazione non è sostenibile. È quindi essenziale che la comunità internazionale trovi un modo più equilibrato ed equo per finanziare gli aiuti umanitari, in base alle capacità di ciascun paese. »
Si tratta di un quadro che emerge nelle sue contraddizioni di fondo. L'Occidente ricco e responsabile soprattutto in passato dell'inquinamento di grande parte del pianeta riconosce che l'aiuto umanitario resta insufficiente e squilibrato e che il progresso dei popoli è sempre più messo a rischio.
Occorre tuttavia mettere in luce un dato: ricorda la Commissione europea che a partire dal 1992 l'aiuto fornito ha sostenuto oltre 110 paesi. Ma siccome i canali di distribuzione degli aiuti alle popolazioni locale passano attraverso le agenzie internazionali, in particolare le Nazioni Unite, accade che spesso i beneficiari finali non siano neanche in grado di apprezzarne la portata perché non ne conoscono la fonte.
La Gran Bretagna torna in Horizon Europe
"Brexit means Brexit", ma poco tempo è trascorso per mobilitare la comunità scientifica inglese in favore del rientro nel programma di ricerca Horizon Europe tramite accordo di associazione. Così oggi la commissario per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, si recherà nel Regno Unito per celebrare la rinnovata intesa, almeno sul piano scientifico. Ecco dunque l'agenda della visita:
- nel pomeriggio a Londra, la commissaria Ivanova incontrerà il segretario di Stato per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, Michelle Donelan. IAlla loro presenza avrà luogo l'evento che celebra l'accordo di associazione presso la Royal Society, seguito da una conferenza stampa congiunta prevista per le 15:30-16:00 CET.
- la Commissaria ha visitato il Francis Crick Institute, un importante centro di ricerca biomedica con una attiva partecipazione al programma Horizon Europe. è stata accolta da Sir Paul Nurse, premio Nobel e amministratore delegato dell'istituto, ed è stata accompagnata dal ministro per l'intelligenza artificiale e l'imprenditorialità, visconte Camrose, a nome del governo britannico.
- Domani, 13 febbraio, la commissaria si recherà in visita a Edimburgo, dove incontrerà il ministro scozzese dell'istruzione superiore e perfezionamento, Graeme Dey. Visiterà poi l'Università di Edimburgo, dove incontrerà i rappresentanti senior delle principali università scozzesi. Incontrerà inoltre gli studenti e visiterà il Bayes Centre, l'Innovation Hub for Data Science and Artificial Intelligence dell'Università di Edimburgo.