Trasporto merci su strada più sostenibile con il rafforzamento delle infrastrutture di ricarica.
L'Europa accelera sulla riduzione delle emissioni dei trasporti derivanti dal trasporto merci su strada. Il Commissario per i Trasporti e il Turismo, Apostolos Tzitzikostas, presenta l'iniziativa "Clean Transport Corridor", che mira ad accelerare la diffusione di infrastrutture di ricarica per veicoli pesanti lungo i principali corridoi merci. L'iniziativa partirà dai corridoi Scandinavo-Mediterraneo e Mare del Nord-Baltico.
L'iniziativa "Clean Transport Corridor", approvata da nove Stati membri lungo i due corridoi di trasporto, sarà presentata in occasione della cerimonia di firma di una dichiarazione ministeriale sulle infrastrutture di ricarica per i camion a Bruxelles. La dichiarazione stabilisce impegni per rafforzare la cooperazione e affrontare le principali sfide, tra cui le lunghe procedure di pianificazione e autorizzazione, la limitata disponibilità di siti, la frammentazione dei finanziamenti, l'insufficiente capacità di rete e i ritardi nell'accesso alla rete elettrica. Rappresenta sia un impegno politico congiunto che una guida strategica per le politiche attuali e future sulle infrastrutture di ricarica per autocarri.
La Commissione continuerà a collaborare con gli Stati membri per definire nel dettaglio le misure in una tabella di marcia e per estendere l'iniziativa ad altri corridoi della rete transeuropea di trasporto (TEN-T), sostenendo ulteriormente la transizione dell'Europa verso un trasporto merci su strada pulito.
Una nuova relazione della Commissione mostra come persistono vulnerabilità nell'accesso al lavoro
Una migliore integrazione dei gruppi sottorappresentati – come donne, anziani, migranti e persone con disabilità – nel mercato del lavoro può contribuire ad attenuare la carenza di competenze e manodopera e a compensare i cambiamenti demografici che rischiano di ridurre la forza lavoro dell'UE fino a 18 milioni entro il 2050.
La relazione 2025 della Commissione sull'occupazione e gli sviluppi sociali in Europa (ESDE) evidenzia che un quinto della popolazione in età lavorativa – circa 51 milioni di persone – è attualmente al di fuori del mercato del lavoro dell'UE, con donne, persone di età compresa tra 55 e 64 anni, migranti e persone con disabilità che ne costituiscono la stragrande maggioranza. Facilitare l'accesso al mercato del lavoro contribuirebbe inoltre al raggiungimento dell'obiettivo di un tasso di occupazione del 78% fissato dall'UE per il 2030. Allo stesso tempo, migliorerebbe la coesione sociale e sosterrebbe l'obiettivo di riduzione della povertà dell'UE entro il 2030.
Nel 2024, l'UE ha creato 1,8 milioni di posti di lavoro in più rispetto all'anno precedente, portando il tasso di occupazione al 75,8%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso a un nuovo minimo storico del 5,9%.
La Vicepresidente esecutiva per i Diritti sociali e le competenze, l'occupazione di qualità e la preparazione, Roxana Mînzatu, ha dichiarato: "Il rapporto ESDE 2025 mostra che il mercato del lavoro dell'UE rimane notevolmente solido, con un'occupazione in crescita, in gran parte grazie all'ingresso di un maggior numero di donne, anziani e migranti nel mondo del lavoro. Questo è incoraggiante, ma dobbiamo fare di più per garantire che tutti possano contribuire con le proprie competenze e talenti. Eliminando gli ostacoli, sfidando gli stereotipi e promuovendo la parità di genere, possiamo affrontare la carenza di manodopera, aumentare la nostra competitività e costruire una società più equa e inclusiva."
Inizia il cammino di semplificazione delle norme digitali adottare dall'UE
La Commissione europea ha lanciato una call for evidence per acquisire ricerche e buone pratiche su come semplificare la legislazione nell'ambito del prossimo Digital Omnibus, in particolare in materia di dati, sicurezza informatica e intelligenza artificiale (IA).
L'invito è in linea con il programma di semplificazione della Commissione e con gli sforzi volti a creare un contesto imprenditoriale più favorevole, alleggerendo gli oneri amministrativi e i costi a carico delle imprese. L'iniziativa sostiene inoltre l'obiettivo della Commissione, espresso nella Bussola della Competitività, di ridurre gli oneri amministrativi di almeno il 25% per tutte le imprese e di almeno il 35% per le piccole e medie imprese.
La Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, Henna Virkkunen, ha dichiarato: "Dobbiamo semplificare le attività commerciali in Europa senza compromettere i nostri elevati standard di equità e sicurezza online. Vogliamo un corpus normativo favorevole all'innovazione: sia nel modo in cui applichiamo le norme, sia nella semplificazione delle leggi laddove i nostri obiettivi possano essere raggiunti a costi inferiori. Puntiamo a meno burocrazia, meno sovrapposizioni e regole meno complesse per le aziende che operano nell'UE".
L' invito fa seguito a un ampio coinvolgimento delle parti interessate, attraverso consultazioni pubbliche sulla strategia per l'Unione dei dati, sulla revisione del Cybersecurity Act e sulla strategia "Apply AI". Rappresenta un primo passo verso la semplificazione del codice digitale dell'UE e rimarrà aperto fino al 14 ottobre 2025.
Anche la normativa europea in materia di sicurezza alimentare e mangimi nel mirino della semplificazione
La Commissione europea ha lanciato una call for evidence per raccogliere contributi sui lavori in corso per semplificare, chiarire e modernizzare diversi aspetti della legislazione dell'UE in materia di sicurezza alimentare e dei mangimi. L'esercizio di semplificazione risponde alle richieste delle parti interessate e degli Stati membri di ridurre gli oneri amministrativi, migliorare la chiarezza giuridica e aumentare l'efficienza delle procedure normative, garantendo al contempo un elevato livello di sicurezza alimentare nell'UE e rafforzando la competitività.
Il prossimo "omnibus" sulla sicurezza alimentare presenterà misure per semplificare la legislazione in settori quali i prodotti fitosanitari, i biocidi, gli additivi per mangimi, i requisiti igienici e i controlli ufficiali alle frontiere dell'UE. Questo lavoro fa parte della missione conferita a ciascun Commissario per una generale semplificazione della legislazione europea. Fa anche parte del pacchetto di semplificazione trasversale annunciato nella Visione della Commissione per l'agricoltura e l'alimentazione. Questi si prefiggono l'obiettivo di ridurre gli oneri amministrativi di almeno il 25% per tutte le aziende e di almeno il 35% per le piccole e medie imprese.
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare all'invito a presentare contributi. In particolare, la Commissione accoglie con favore i contributi di agricoltori, aziende del settore alimentare e dei mangimi, autorità degli Stati membri, ONG, ricercatori e mondo accademico. L'invito a presentare contributi rimarrà aperto fino al 14 ottobre.
La Commissione prepara un Piano d'Azione contro il cyberbullismo
Il Commissario per l'Equità Intergenerazionale, i Giovani e la Cultura, Glenn Micallef, incontrerà domani a Bruxelles 14 giovani europei per uno scambio di opinioni in vista dell'adozione del Piano d'Azione della Commissione Europea contro il Cyberbullismo. Si discuterà del modo in cui le politiche e i programmi dell'UE possono proteggere meglio i giovani. Il Piano d'Azione sosterrà gli Stati Membri, con particolare attenzione ai minori e ai giovani, particolarmente colpiti da questo problema. I numeri rimangono preoccupanti: circa 1 adolescente su 6 è stato vittima di cyberbullismo e 1 su 8 ammette di esserne vittima.
Oltre a numerose misure a livello nazionale, l'UE ha già messo in atto meccanismi per promuovere la sicurezza e il benessere digitale dei giovani, anche attraverso la strategia "Better Internet for Kids" (BIK+) e le linee guida del Digital Services Act (DSA) sulla protezione dei minori. A luglio, la Commissione ha anche avviato una consultazione pubblica per contribuire allo sviluppo del Piano d'Azione, invitando i giovani, le autorità, gli educatori, la società civile, le piattaforme online e l'industria a condividere le loro esperienze e prospettive. Parallelamente, si stanno svolgendo consultazioni con i minori attraverso la Piattaforma UE per la partecipazione dei minori.
Entrambe le consultazioni rimarranno aperte fino al 29 settembre 2025 e saranno accessibili sul portale "Dì la tua" e sulla Piattaforma UE per la partecipazione dei minori. Link:
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14791-Action-plan-against-cyberbullying_en
https://eu-for-children.europa.eu/cyberbullying_en
Entra in vigore l'Accordo in ambito WTO sui sussidi alla pesca
L'Unione Europea accoglie con favore l'entrata in vigore, a lungo attesa, dell'Accordo WTO sui sussidi alla pesca, una pietra miliare importante dopo due decenni di intensi negoziati multilaterali. Ciò rappresenta un significativo passo avanti nell'impegno globale per la protezione degli oceani, poiché mira a eliminare i sussidi dannosi alla pesca, contribuendo in ultima analisi a un oceano più resiliente e prospero per le generazioni future.
Attraverso disposizioni vincolanti e applicabili, si prevede che questo accordo storico ridurrà significativamente la pesca eccessiva, garantirà una pesca sostenibile e promuoverà migliori pratiche per le comunità costiere di tutto il mondo. Questa è anche una delle priorità chiave del Patto europeo per gli oceani, che delinea l'impegno dell'UE per la protezione degli oceani.
L'UE conferma il suo impegno a contrastare ulteriormente i sussidi dannosi alla pesca a livello globale, negoziando disposizioni aggiuntive a integrazione di questa prima fase dell'accordo.
A proposito di infrastrutture di ricerca europee
La Commissione ha lanciato la strategia europea sulle infrastrutture di ricerca e tecnologia per rafforzare la leadership dell'Europa nell'eccellenza scientifica e nell'innovazione tecnologica. Per rimanere all'avanguardia nella corsa mondiale per la scienza e l'innovazione, l'Europa deve rafforzare in modo decisivo le proprie infrastrutture di ricerca e tecnologia e renderle ancora più integrate e accessibili a una più ampia gamma di utenti.
La strategia garantisce che scienziati, ricercatori, innovatori e industria abbiano facile accesso alle strutture all'avanguardia, ai dati di alta qualità e ai servizi personalizzati dell'Europa. Mira inoltre a incoraggiare ricercatori e innovatori di livello mondiale a "scegliere l'Europa".
Dai migliori laboratori e linee di produzione pilota alle attrezzature all'avanguardia come acceleratori di particelle e camere bianche, le infrastrutture di ricerca europee costituiscono la spina dorsale dell'ecosistema europeo della ricerca e dell'innovazione. Supportano l'intero ciclo dell'innovazione, dalla ricerca di frontiera all'innovazione pronta per il mercato, rafforzando così la competitività industriale e la sovranità tecnologica dell'Europa.
I migliori insegnanti in Europa
La Commissione Europea ha annunciato i vincitori degli European Innovative Teaching Awards 2025. 117 insegnanti e scuole in oltre 30 paesi, all'interno e all'esterno dell'UE, sono stati premiati per i loro progetti finanziati da Erasmus+.
La Commissione premia gli educatori che adottano approcci didattici e di apprendimento innovativi, interattivi e inclusivi, aprendo così la strada a un futuro migliore per le generazioni future. vincitori sono insegnanti e scuole che si sono distinti nella promozione della cittadinanza attiva. Hanno illustrato come preparano studenti di tutte le età con le competenze necessarie per partecipare attivamente alla vita pubblica e promuovere valori dell'UE come libertà, solidarietà e inclusione. I vincitori, inoltre, avranno l'opportunità di condividere le migliori pratiche con un pubblico più ampio durante l'evento "European Innovative Teaching Award 2025", che si terrà dall'8 al 9 dicembre a Bruxelles e online. I progetti vincitori saranno presentati su diverse piattaforme: il sito web dell'European Innovative Teaching Award, i canali social di Erasmus+, il portale dello Spazio Europeo dell'Istruzione e la piattaforma European School Education.
La Vicepresidente Esecutiva per i Diritti Sociali e le Competenze, la Qualità del Lavoro e la Preparazione, Roxana Mînzatu, ha dichiarato: "I risultati ottenuti dai vincitori dei Premi Europei per l'Insegnamento Innovativo 2025 sono un esempio del duro lavoro e della dedizione degli insegnanti, e sono grata a ciascuno di loro. Sono un esempio stimolante per le generazioni future di insegnanti. Gli insegnanti sono la spina dorsale delle nostre società. Non solo forniscono ai bambini e ai giovani le conoscenze di cui hanno bisogno per la loro futura carriera, ma, cosa ancora più importante, li preparano alla vita adulta, dotandoli di competenze di base, tra cui la cittadinanza e la cultura civica. Sono convinta che il livello di preparazione, competitività e cultura democratica di una società sia strettamente legato all'istruzione. E alla nostra Unione delle Competenze. Non vedo l'ora di incontrare questi pionieri alla cerimonia di premiazione dell'8 e 9 dicembre a Bruxelles".
la futura Strategia europea per lo sport
La Commissione europea sta consultando i cittadini, inclusi tifosi, praticanti, allenatori, istruttori, volontari, atleti e organizzazioni sportive, in vista della presentazione di una comunicazione politica intitolata "Una visione strategica per lo sport in Europa: rafforzare il modello sportivo europeo".
La comunicazione metterà in luce il ruolo cruciale dello sport come bene pubblico in Europa, sottolineandone l'impatto sulla salute pubblica, l'istruzione, l'inclusione sociale, l'unità europea e la competitività economica. Poiché il modello sportivo europeo si trova ad affrontare diverse sfide, il contributo del pubblico sarà fondamentale per creare un quadro di riferimento per affrontarle e preservare, promuovere e rafforzare il modello. La rilevanza e l'importanza dello sport per l'Europa sono evidenti attraverso numerose iniziative di alto livello e di base. La "Settimana europea dello sport" ed il "Forum europeo dello sport" sono tra le iniziative di punta, mentre l'iniziativa "HealthyLifestyle4All" si concentra sulla promozione di stili di vita sani in tutte le fasce d'età e gli strati sociali. In particolare, integrano lo sport e gli stili di vita attivi con le politiche sanitarie, alimentari e altre politiche correlate.
Il Commissario per l'Equità intergenerazionale, i Giovani, la Cultura e lo Sport, Glenn Micallef, ha dichiarato: "Questa consultazione pubblica ci aiuterà nei nostri prossimi passi per proteggere e rafforzare l'integrità del modello sportivo europeo. Il modello sportivo europeo affonda le sue radici in club forti e radicati nella comunità, nonché in iniziative di base e comunità sportive locali. Lo sport ci unisce come nessun'altra cosa e questa consultazione offrirà ai cittadini europei un'ulteriore opportunità di condividere la propria opinione su come dovrebbe essere il futuro dello sport europeo".
Rivedere la politica europea di approvvigionamento energetico
La Commissione europea ha lanciato una call for evidence per la revisione della politica di sicurezza energetica dell'UE, un'iniziativa chiave per garantire il futuro del sistema energetico europeo. Sebbene il quadro attuale abbia garantito un approvvigionamento energetico affidabile e stabile, l'evoluzione del panorama geopolitico, tecnologico e climatico richiede un approccio più resiliente e adattabile. Questa revisione, menzionata nel Piano d'azione per l'energia accessibile, mirerà a rafforzare la capacità del sistema energetico dell'UE di anticipare e rispondere alle nuove sfide.
il nuovo quadro politico, La cui adozione è prevista per l'inizio del prossimo anno, trarrà spunto dalle recenti crisi e si concentrerà sul rafforzamento della capacità dell'UE di resistere alle minacce tradizionali ed emergenti. Una migliore disponibilità di energia in ogni momento e una migliore preparazione ai periodi di stress dell'approvvigionamento sono fondamentali per garantire ai cittadini dell'UE un accesso continuo a energia a prezzi accessibili.
Il Commissario per l'Energia e l'Edilizia Abitativa Dan Jørgensen ha dichiarato: "Il sistema energetico europeo è esposto a nuovi rischi, come gli attacchi informatici, l'impatto dei cambiamenti climatici e un contesto geopolitico turbolento. Affinché l'approvvigionamento energetico rimanga stabile e sicuro in tutto il nostro continente, abbiamo bisogno di un quadro UE più solido e lungimirante. Questa revisione è fondamentale per garantire la sicurezza energetica dell'UE non solo oggi, ma anche per il futuro".
Cittadini, professionisti ed esperti sono invitati a contribuire con dati e approfondimenti fino al 13 ottobre 2025.
Aiuti all'Ucraiana in vista dell'inverno
La Commissione europea sta stanziando 40 milioni di euro aggiuntivi in finanziamenti umanitari per aiutare gli ucraini a sopportare il quarto inverno di guerra. I partner umanitari dell'UE forniranno materiali per la costruzione di ripari, ripareranno case e centri di accoglienza per sfollati danneggiati e miglioreranno l'accesso all'acqua, ai servizi igienici e al riscaldamento. Il sostegno diretto alla preparazione all'inverno includerà assistenza in denaro, combustibili solidi, apparecchi di riscaldamento e isolamento, nonché punti di riscaldamento di emergenza. Particolare attenzione sarà rivolta ai gruppi vulnerabili, come gli anziani, le persone con disabilità e le famiglie sfollate che vivono in insediamenti collettivi.
La Commissaria per la Preparazione e la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib, ha dichiarato: "L'inverno porta nuove difficoltà per milioni di ucraini che già soffrono le conseguenze della guerra russa. Dobbiamo essere uniti nella solidarietà, rafforzare la nostra risposta umanitaria collettiva e proteggere i più vulnerabili durante i mesi freddi a venire. Con questi 40 milioni di euro aggiuntivi, riaffermiamo il nostro impegno nei confronti del popolo ucraino, con solidarietà, umanità e determinazione."
La BEI finanzia l'efficienza energetica delle PMI
La Commissione europea e il Gruppo BEI hanno lanciato congiuntamente l'iniziativa "Efficienza energetica nelle piccole e medie imprese" (PMI). Sviluppata in collaborazione con la Solar Impulse Foundation, questa iniziativa segna un passo significativo verso la risposta alle sfide dell'efficienza energetica che le PMI europee si trovano ad affrontare.
L'iniziativa mira a mobilitare finanziamenti per un totale di oltre 65 miliardi di euro entro il 2027, a beneficio di oltre 350.000 aziende in tutta l'UE. Promuovere l'adozione di misure di efficienza energetica aiuterà le PMI a ridurre la propria impronta di carbonio, migliorandone al contempo la competitività, in linea con il Clean Industrial Deal e il Piano d'azione per un'energia accessibile dell'UE. E' un ulteriore passo a sostegno del rinnovato impegno per l'efficienza energetica assunto dalla Commissione in occasione della Conferenza globale sull'efficienza energetica dell'Agenzia internazionale per l'energia nel giugno 2025.
Il Commissario per l'Energia e l'Edilizia Abitativa Dan Jørgensen ha dichiarato: "Le PMI sono al centro dell'economia e dello stile di vita europei. Tuttavia, investono nell'efficienza energetica solo la metà rispetto alle grandi aziende. Questa iniziativa della BEI, sostenuta dalla Commissione, sarà fondamentale per colmare il divario di investimenti, semplificare l'accesso ai finanziamenti e accelerare l'implementazione di soluzioni per l'efficienza energetica. Con un maggior numero di PMI efficienti dal punto di vista energetico, stimoliamo la nostra economia, beneficiamo il clima e manteniamo un ritmo sano nelle comunità di tutta Europa.
Entra in vigore il Data Act
Oggi entra in vigore nell'Unione Europea il Data Act, che riconosce agli utenti il diritto al controllo sui dati generati dai loro dispositivi connessi, come smartwatch e automobili, e aprendo al contempo alle piccole imprese l'opportunità di utilizzare questi dati per sviluppare servizi post-vendita innovativi. Il Data Act aumenta l'accesso a dati di alta qualità e, con esso, il potenziale per un'innovazione basata sui dati. Il Data Act stabilisce regole eque per una più ampia disponibilità di dati al fine di alimentare l'innovazione, la competitività e la crescita nell'economia digitale europea.
I consumatori e gli utenti aziendali di dispositivi connessi, come automobili, smart TV e macchinari industriali, potranno ora accedere, utilizzare e condividere i dati grezzi generati dai loro dispositivi.
La Commissione sta inoltre pubblicando linee guida per facilitare l'attuazione del Data Act e sta istituendo un helpdesk legale dedicato.
Il complesso meccanismo europeo di aiuto finanziario all'ucraiana
La Commissione europea ha erogato l'ottava tranche del prestito concesso all'Ucraina nell'ambito del meccanismo di Assistenza Macrofinanziaria (AMF), del valore di 1 miliardo di euro, rafforzando in questo modo il ruolo dell'UE come principale donatore dall'inizio della guerra di aggressione russa, con un sostegno complessivo di oltre 170 miliardi di euro.
In totale, l'AMF ammonta a 18,1 miliardi di euro e rappresenta il contributo dell'UE al prestito globale concesso dai paesi del G7 per l'accelerazione delle entrate straordinarie (ERA), del valore di circa 45 miliardi di euro. Con quest'ultimo pagamento, il sostegno della Commissione all'Ucraina dall'inizio del 2025 raggiunge i 10 miliardi di euro.
Come annunciato ieri dalla Presidente Ursula von der Leyen nel suo discorso sullo stato dell'Unione, la Commissione anticiperà 6 miliardi di euro come contributo dell'UE all'iniziativa di prestiti ERA, in modo da consentire all'UE di aumentare la spesa militare questo autunno, aiutando l'Ucraina a soddisfare le sue urgenti esigenze militari.
I prestiti ERA dei partner del G7 e il prestito AMF dell'UE vengono rimborsati utilizzando i proventi derivanti da beni statali russi immobilizzati detenuti nell'UE. Il 25 agosto, il Meccanismo di coordinamento dei prestiti all'Ucraina ha erogato un importo iniziale di 1,5 miliardi di euro in entrate straordinarie, a sostegno dell'Ucraina nella liquidazione dei prestiti ERA.
Sognando la riunificazione di Cipro
La Commissione europea ha adottato il Programma di aiuti dell'UE 2025 per la comunità turco-cipriota, stanziando 33,7 milioni di euro per sostenere il suo sviluppo socio-economico e agevolare il processo di riunificazione di Cipro.
Il Programma di aiuti mira a promuovere gli scambi commerciali tra le due comunità attraverso la Linea Verde, agevolando l'allineamento dei prodotti turco-ciprioti agli standard UE, ad esempio nei settori lattiero-caseario e agricolo. Il sostegno sarà inoltre destinato alle piccole e medie imprese turco-cipriote, nonché agli imprenditori, per aiutarli a crescere e consolidare le loro attività. Un'altra priorità è il miglioramento delle competenze di lavoratori, insegnanti e bambini con bisogni speciali, nonché la prosecuzione delle borse di studio finanziate dall'UE per i turco-ciprioti negli Stati membri dell'UE.
Il Programma 2025 sosterrà anche progetti nei settori dell'efficienza energetica, dell'uso di energie rinnovabili e della tutela ambientale, inclusa la cooperazione bicomunitaria per la riabilitazione del letto principale del fiume Nicosia. Infine, per continuare a rafforzare la fiducia tra le comunità turco-cipriota e greco-cipriota, il Programma prevede il sostegno continuo al Comitato per le persone scomparse a Cipro, nonché il restauro del patrimonio culturale cipriota per promuovere la riconciliazione e il rispetto della diversità culturale e religiosa.
Tra il 2006 e oggi, l'UE ha stanziato circa 760 milioni di euro per il Programma di aiuti.
A rischio l'autonomia di Hong Kong e di Macao
La Commissione Europea e l'Alto Rappresentante hanno adottato le loro relazioni annuali al Parlamento Europeo e al Consiglio sugli sviluppi politici ed economici per il 2024 nelle Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong e Macao.
La relazione su Hong Kong dimostra che le autorità hanno continuato a concentrarsi sulla sicurezza nazionale dopo l'imposizione della Legge sulla Sicurezza Nazionale nel 2020. La relazione evidenzia inoltre la continua erosione dell'autonomia di Hong Kong e delle libertà e dei diritti fondamentali della sua popolazione. Il 19 marzo 2024, il Consiglio Legislativo di Hong Kong ha adottato l'"Ordinanza sulla Salvaguardia della Sicurezza Nazionale" ai sensi dell'articolo 23 della Legge Fondamentale di Hong Kong.
La relazione su Macao dimostra la continua attenzione del governo alla sicurezza nazionale e sottolinea che ciò rischia di compromettere l'autonomia e le libertà fondamentali di Macao. Macao ha adottato una nuova legislazione volta ad attuare la dottrina politica dei “patrioti al governo di Macao”, tra cui l’“Emendamento alla legge elettorale per l’Assemblea legislativa della Regione amministrativa speciale di Macao” e l’“Emendamento alla legge sui giuramenti all’assunzione dell’incarico”.
Sullo stato del sostegno economico ed umanitario all'Ucraiana
La Commissione europea ha adottato la prima relazione annuale dello Strumento per l'Ucraina, confermando che lo Strumento sta dando i suoi frutti a ritmo sostenuto. Solo nel 2024, la Commissione ha mobilitato 19,6 miliardi di euro in tutti e tre i pilastri dello Strumento: sostegno all'Ucraina attraverso il Piano Ucraina, il Quadro di Investimento per l'Ucraina e l'assistenza all'adesione all'Unione e relative misure di sostegno.
Il sostegno dell'UE ha, tra l'altro, aiutato l'Ucraina a pagare stipendi e pensioni, a sostenere scuole e ospedali e a preservare la stabilità macrofinanziaria in condizioni di guerra. La relazione annuale conclude che il sostegno fornito attraverso lo Strumento per l'Ucraina non solo mantiene in funzione l'economia ucraina, ma sostiene anche riforme chiave che avvicinano il paese all'adesione all'UE, rafforzando l'impegno dell'Europa a sostenere l'Ucraina il più a lungo possibile.
La relazione mostra che l'Ucraina ha realizzato il suo ambizioso programma di riforme previsto dal Piano Ucraina, rendendo lo Strumento il motore finanziario delle riforme strutturali e accelerando il percorso dell'Ucraina verso l'adesione all'UE. Nel 2024, circa un quarto delle misure completate dall'Ucraina ha contribuito direttamente all'allineamento al diritto dell'UE in settori quali la trasparenza del mercato energetico, il controllo dell'inquinamento industriale, le valutazioni ambientali e lo sviluppo regionale.
Il Fondo sta anche rimodellando l'economia ucraina. Attraverso l'Ukraine Investment Framework, il Fondo ha sostenuto ingenti investimenti esteri in Ucraina. Le piccole e medie imprese hanno ricevuto un sostegno mirato tramite 290 milioni di euro in accordi di garanzia dell'UE e 20 milioni di euro in finanziamenti misti. Anche le comunità locali ne beneficiano direttamente. Almeno il 20% del sostegno a fondo perduto è destinato ai comuni, rafforzando la ripresa a livello locale.
Il Fondo si concentra anche sulla tutela dell'ambiente. Almeno il 20% degli investimenti del Fondo aiuterà l'Ucraina a ridurre la sua impronta di carbonio. L'Ucraina ha adottato la sua prima Legge Quadro sul Clima, impegnandosi a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, mentre importanti ammodernamenti delle infrastrutture energetiche e di trasporto sono già in linea con il Green Deal dell'UE.
Una relazione mette in evidenza le sinergie con i parlamenti nazionali
L'ultima relazione annuale della Commissione europea sulle relazioni con i parlamenti nazionali mostra un numero più ampio di organi legislativi impegnati in un dialogo politico attivo.
I parlamenti nazionali collaborano sempre più per influenzare gli affari dell'UE, fornendo un contributo lungimirante al programma legislativo della Commissione con largo anticipo rispetto alle proposte ufficiali. Questa spinta a rafforzare il loro ruolo nel processo decisionale dell'UE è evidente nei loro sforzi collettivi, come le riunioni in gruppi informali e la cofirma di pareri. In particolare, il loro contributo congiunto all'agenda strategica per il ciclo istituzionale 2024-2029, fornito attraverso la Conferenza delle commissioni parlamentari per gli affari dell'Unione (COSAC), dimostra ulteriormente questo approccio collaborativo.
I principi di sussidiarietà e proporzionalità garantiscono che l'UE agisca solo quando è più efficace dei governi nazionali e che le sue azioni siano proporzionate ai suoi obiettivi. I risultati della relazione offrono una preziosa panoramica annuale di come questi fondamentali sistemi di pesi e contrappesi democratici vengano messi in pratica.
Gli interessi sui beni russi congelati in Europa danno respiro all'ucraiana
Venerdì scorso, l'Unione Europea ha requisito 1,6 miliardi di euro di cosiddetti profitti straordinari generati dagli interessi sui saldi di cassa derivanti da attività immobilizzate della Banca Centrale Russa. Si tratta del terzo trasferimento all'UE, dopo una prima tranche erogata a luglio 2024 e una seconda tranche erogata ad aprile 2025. Copre i ricavi accumulati durante il primo semestre del 2025.
Questi profitti straordinari provengono da attività congelate a seguito delle sanzioni dell'UE imposte in risposta all'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Sebbene le attività stesse rimangano bloccate, gli interessi sui saldi di cassa possono essere utilizzati per sostenere l'Ucraina. Il 90% delle prime due tranche è stato utilizzato per sostenere l'Ucraina tramite il Fondo Europeo per la Pace (EPF) e il 10% tramite il Fondo per l'Ucraina. A partire da questa terza tranche, il 95% dei proventi sarà invece utilizzato per sostenere l'Ucraina tramite il Meccanismo di Cooperazione ai Prestiti per l'Ucraina (ULCM) e il 5% tramite l'EPF.
L'ULCM fornisce un sostegno a fondo perduto per assistere l'Ucraina nel rimborso del prestito di assistenza macrofinanziaria dell'UE, nonché dei prestiti dei creditori bilaterali nell'ambito del meccanismo. Il sostegno complessivo ai prestiti nell'ambito del meccanismo ammonta a 45 miliardi di euro. Inoltre, l'EPF aiuta l'Ucraina a far fronte alle sue urgenti esigenze militari e di difesa.
Questa misura rientra nell'impegno costante dell'UE a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario.
Aperta una consultazione pubblica sulla sicurezza delle regioni europee al confine orientale
La Commissione europea ha lanciato una consultazione volta a fornire orientamenti per l'elaborazione del "Patto per le regioni frontaliere orientali". Il Patto, la cui adozione è prevista entro la fine del 2025, esplorerà misure volte a superare gli ostacoli allo sviluppo socioeconomico, rafforzando al contempo la preparazione e la sicurezza civile nelle regioni orientali.
La Commissione ha già proposto misure di sostegno mirate per queste regioni, tra cui una revisione intermedia della politica di coesione a sostegno della trasformazione economica, della resilienza e delle iniziative legate alla difesa, nonché un bilancio rafforzato nell'ambito del futuro Quadro Finanziario Pluriennale 2028-2034.
Raffaele Fitto, Vicepresidente esecutivo per la Coesione e le Riforme, ha dichiarato: "Le regioni di confine orientali non sono solo confini nazionali, ma confini europei. L'impegno dell'UE in queste regioni è fondamentale per salvaguardare i nostri valori europei condivisi. Abbiamo la responsabilità di garantire che le persone che vivono in queste aree si sentano sicure, protette e supportate. Il Patto per le regioni di confine orientali fungerà da tabella di marcia per affrontare le loro sfide specifiche, offrendo soluzioni su misura per promuovere lo sviluppo e una visione chiara per il sostegno a livello UE".
Il processo di consultazione è aperto fino al 4 settembre sul portale "Di' la tua". Si rivolge principalmente alle autorità nazionali e locali, alle imprese, alle organizzazioni della società civile, ai giovani e al mondo accademico.
L'Europa e il progetto della quinta libertà di movimento: quella dell'innovazione
La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi per il prossimo Atto sullo Spazio Europeo della Ricerca (ERA), che affronterà le sfide ancora aperte nella creazione di un mercato unico per ricercatori, conoscenza e tecnologia, spesso definito la quinta libertà dell'UE.
Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione, ha dichiarato: "Dobbiamo costruire una vera e propria 'quinta libertà dell'UE' per guidare l'innovazione, consolidare la nostra posizione di leader scientifico mondiale e incoraggiare i ricercatori a scegliere l'Europa per la loro carriera. Vogliamo ascoltare le comunità di ricerca e innovazione, le imprese del settore privato e le PMI, e tutti gli altri soggetti interessati a scoprire come costruire al meglio un quadro di ricerca e innovazione competitivo, attraente ed equo".
L'ERA Act, la cui adozione è prevista per la seconda metà del 2026, si concentrerà sull'armonizzazione degli investimenti in ricerca e sviluppo (R&S), sulla riduzione delle disparità e sull'allineamento delle politiche di R&S tra gli Stati membri. Migliorerà le condizioni per la circolazione della conoscenza, per la ricerca e i ricercatori, salvaguardando al contempo i valori fondamentali della ricerca europea, come la libertà scientifica e la parità di genere.
La fase iniziale del processo di consultazione è la richiesta di contributi, aperta fino al 10 settembre 2025 sul portale "Di' la tua". Seguirà una consultazione pubblica di 12 settimane sullo stesso portale.
Avviata la fase consultiva sulla Tabella di marcia per la digitalizzazione e l'IA nel settore energetico
La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica per raccogliere contributi sulla portata e il contenuto della Tabella di marcia strategica sulla digitalizzazione e l'intelligenza artificiale (IA) nel settore energetico.
La tabella di marcia strategica, già annunciata nel Piano d'azione per un'energia accessibile, accelererà l'adozione della digitalizzazione e dell'IA nel settore energetico, migliorando al contempo l'efficienza energetica e l'affidabilità del sistema. La sua adozione è prevista il prossimo anno e definirà le misure per il sistema energetico di domani, esaminando sia le sfide che le opportunità legate all'implementazione su larga scala di soluzioni di IA nel settore energetico.
La tabella di marcia strategica si baserà sul Piano d'azione dell'UE sulla digitalizzazione del sistema energetico adottato nel 2022 e sfrutterà le sinergie con iniziative future come la tabella di marcia per l'efficienza energetica, il Pacchetto Reti, il Pacchetto Energia per i Cittadini, il Piano d'azione per l'elettrificazione e la Strategia per il riscaldamento e il raffreddamento. Questa iniziativa integrerà anche gli sforzi in corso della Commissione nel campo dell'intelligenza artificiale, come la legge sull'intelligenza artificiale e il piano d'azione per l'intelligenza artificiale continentale.
Il Commissario per l'Energia e l'Edilizia Abitativa, Dan Jørgensen, ha dichiarato: "Per accelerare la duplice transizione verde e digitale, abbiamo bisogno di un sistema energetico più intelligente e interattivo. Le tecnologie digitali, inclusa l'intelligenza artificiale, possono accelerare la nostra transizione verso un sistema energetico più pulito ed efficiente. Con la tabella di marcia strategica, realizzeremo questo obiettivo a vantaggio dei consumatori dell'UE".
Le parti interessate possono rispondere al questionario e fornire documentazione a supporto fino al 5 novembre al seguente link: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14742-Artificial-intelligence-and-digitalisation-for-energy-a-roadmap/public-consultation_en
Aiuti a Gaza, l'Europa ( e l'Italia) si mobilita
L'Unione Europea ha versato un contributo di 22 milioni di euro all'Autorità Nazionale Palestinese (ANP), a sostegno del pagamento delle visite mediche alla Rete Ospedaliera di Gerusalemme Est. Anche l'Italia ha contribuito a questo pagamento con un ulteriore milione di euro. Grazie a questo sostegno, gli Ospedali di Gerusalemme Est, che comprendono sei strutture ospedaliere - attualmente sotto pressione a causa del conflitto in corso e delle difficoltà economiche legate alla guerra a Gaza - potranno continuare a fornire servizi sanitari di alta qualità ai pazienti palestinesi, anche provenienti da Gaza e dalla Cisgiordania.
Dal 2013, l'UE e i suoi Stati membri sostengono l'ANP con contributi regolari per il pagamento delle visite mediche agli ospedali di Gerusalemme Est, per un totale di oltre 213 milioni di euro. Questi ospedali sono parte integrante del sistema sanitario palestinese e forniscono servizi medici specialistici non disponibili negli ospedali pubblici. Il contributo è parte del Programma Pluriennale e Globale per la Ripresa e la Resilienza della Palestina, del valore di 1,6 miliardi di euro, ed è stato aumentato rispetto allo scorso anno alla luce dell'attuale situazione sul campo.
A seguito del pagamento di 150 milioni di euro a giugno, l'Autorità Palestinese ha già ricevuto 172 milioni di euro di assistenza finanziaria nel 2025. I pagamenti vengono erogati tramite il Sostegno Finanziario Diretto PEGASE, un meccanismo per la gestione trasparente e sicura degli aiuti economici. La Commissione intende istituire un Gruppo di Donatori per la Palestina, cui sarà proposto proprio PEGASE come sistema sicuro per erogare il sostegno all'Autorità Palestinese.
Più rapidi i controlli doganali nell'interscambio UE - Canada
Oggi entra ufficialmente in vigore l'Accordo di Mutuo Riconoscimento (MRA) UE-Canada, che, grazie al mutuo riconoscimento dei programmi di Operatori Economici Autorizzati (AEO), faciliterà ulteriormente gli scambi commerciali e rafforzerà la cooperazione doganale tra le due aree. L' accordo semplifica le procedure doganali e migliora la sicurezza della catena di approvvigionamento per le aziende di entrambe le sponde dell'Atlantico, in quanto riconosce il programma AEO dell'UE e l'iniziativa canadese Partners in Protection (PIP). Essere autorizzati nell'ambito di uno dei due programmi rafforza la reputazione di un operatore come partner sicuro e affidabile, e ne migliora la commerciabilità e la forza del marchio. Il riconoscimento si acquisisce in forza del rispetto di rigorosi requisiti di verifica e conformità, in grado di garantire ai partner e alle autorità di regolamentazione che l'azienda soddisfa elevati standard di sicurezza, affidabilità e attendibilità.
Inoltre, l'MRA aiuta le aziende a gestire una logistica globale complessa, mantenendo al contempo standard di sicurezza più elevati. Facilita inoltre gli scambi commerciali tra UE e Canada allineandosi al quadro SAFE dell'Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD) e rafforzando l'attuazione dell''Accordo Economico e Commerciale Globale (CETA) di libero scambio tra Europa e canada.
Un altro vantaggio per gli operatori commerciali è la riduzione delle ispezioni e i tempi di sdoganamento più rapidi. Gli AEO dell'UE e i membri PIP canadesi ricevono un trattamento prioritario alle frontiere, poiché il loro status è considerato favorevolmente nelle valutazioni del rischio doganale. Ciò può comportare una riduzione delle ispezioni e una più rapida elaborazione delle spedizioni, con un risparmio di tempo e costi durante i periodi di volatilità commerciale.
Inoltre, l'MRA include un meccanismo di continuità operativa per sdoganamenti più rapidi quando il commercio riprende dopo interruzioni, come allarmi di sicurezza o chiusure delle frontiere.
In futuro, le autorità doganali promuoveranno la conoscenza dell'MRA attraverso documenti di orientamento e la collaborazione con le parti interessate del settore. Gli operatori commerciali sono incoraggiati ad aggiornare la propria documentazione per riflettere lo status di AEO/PIP e sfruttare appieno i vantaggi dell'accordo.
Entrano in vigore le norme europee sullo sviluppo di modelli di Intelligenza Artificiale
Si fa sul serio, nel tentativo di plasmare l'uso sistemico dell'intelligenza artificiale in maniera conforme ai valori e bisogni delle società europee.
Domani, infatti, entranno in vigore gli obblighi previsti dalla legge sull'intelligenza artificiale per i fornitori di modelli di intelligenza artificiale a scopo generale (GPAI). Le nuove regole garantiranno maggiore trasparenza, sicurezza e responsabilità per i sistemi di intelligenza artificiale sul mercato. Queste norme si traducono in informazioni più chiare sulle modalità di addestramento dei modelli di intelligenza artificiale, una migliore applicazione delle tutele del diritto d'autore e uno sviluppo dell'intelligenza artificiale più responsabile.
In supporto alle aziende che forniscono i modelli la Commissione ha pubblicato delle linee guida su chi deve rispettare gli obblighi. I modelli GPAI sono definiti come quelli addestrati con oltre 10^23 FLOP e in grado di generare linguaggio. Inoltre, la Commissione ha pubblicato un modello per aiutare i fornitori a riassumere i dati utilizzati per addestrare i loro modelli.
La Commissione e gli Stati membri hanno inoltre confermato che il Codice di condotta GPAI, elaborato da esperti indipendenti, è uno strumento volontario adeguato ed in grado di dimostrare la conformità del fornitore alla legge sull'intelligenza artificiale. Di conseguenza i fornitori che aderiscono al Codice beneficeranno di una riduzione degli oneri e di una maggiore certezza del diritto.
Da domani, i fornitori dovranno rispettare gli obblighi di trasparenza e di diritto d'autore quando immettono modelli GPAI sul mercato dell'UE. I modelli già immessi sul mercato prima del 2 agosto 2025 dovranno garantire la conformità entro il 2 agosto 2027.
I fornitori dei modelli più avanzati o di maggiore impatto che presentano rischi sistemici, ovvero quelli che superano 10^25 FLOP, dovranno adempiere a obblighi aggiuntivi, come la notifica alla Commissione e la garanzia della sicurezza del modello.
Una consultazione pubblica sulla futura normativa europea sull'economia circolare
La Commissione ha avviato una consultazione pubblica in merito all'imminente Legge sull'Economia Circolare. Il feedback fornirà alla Commissione una migliore comprensione degli ostacoli e delle opportunità per promuovere l'economia circolare in Europa. La Legge sull'Economia Circolare accelererà questa transizione, aumentando la sicurezza economica, la resilienza, la competitività e la decarbonizzazione dell'UE.
La Legge, la cui adozione è prevista per il 2026, istituirà un mercato unico per le materie prime secondarie e aumenterà l'offerta di materiali riciclati di alta qualità, stimolando al contempo la domanda di questi materiali nell'UE. Tali obiettivi sono in linea con le raccomandazioni delle relazioni Letta e Draghi, dell'industria (Dichiarazione di Anversa), del Consiglio europeo (Dichiarazione di Budapest) e del Parlamento europeo. La Legge sull'Economia Circolare contribuirà al raggiungimento degli obiettivi stabiliti nella Bussola della Competitività e nel Clean Industrial Deal per rendere l'UE leader mondiale nell'economia circolare entro il 2030 e raddoppiare il tasso di circolarità dell'UE.
Il pubblico e gli esperti possono partecipare alle consultazioni online sul portale "Dì la tua" della Commissione fino al 6 novembre 2025.
17 Stati UE, tra cui l'italia, dichiarano interesse a contrarre prestitti per finanziare la difesa
Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Finlandia hanno manifestato il loro interesse ad accedere ai prestiti nell'ambito dello strumento Azione per la sicurezza in Europa (SAFE). Si prevede che SAFE mobiliterà fino a 150 miliardi di euro di investimenti.
Andrius Kubilius, Commissario per la Difesa e lo Spazio, ha dichiarato: "Il forte interesse per SAFE, con almeno 127 miliardi di euro di potenziali appalti per la difesa, dimostra l'unità e l'ambizione dell'UE in materia di sicurezza e difesa. Manteniamo il nostro impegno a sostenere i paesi dell'UE nei loro sforzi per migliorare la sicurezza europea. SAFE è un simbolo del nostro impegno collettivo a rafforzare la nostra preparazione in materia di difesa per un futuro più sicuro e unito".
La tempestiva manifestazione di interesse consentirà alla Commissione di valutare le richieste e prepararsi a raccogliere fondi sui mercati dei capitali. La scadenza per la presentazione formale delle richieste nell'ambito di SAFE rimane il 30 novembre 2025.
SAFE è uno strumento chiave dell'UE per rafforzare la resilienza e la sicurezza, sostenendo gli investimenti in settori quali la difesa, le infrastrutture a duplice uso, le capacità informatiche e le catene di approvvigionamento strategiche.
Dal 12 ottobre chi entra in Europa verrà identificato con le nuove tecnologie biometriche
La Commissione ha fissato il 12 ottobre 2025 come data di avvio per l'entrata in funzione progressiva del Sistema di Ingresso/Uscita (EES) dell'UE.
L'EES è un sistema tecnologico avanzato che registrerà digitalmente gli ingressi e le uscite dei cittadini di paesi terzi che si recano in 29 paesi europei, compresi quelli associati a Schengen, per soggiorni di breve durata. Acquisirà dati biometrici, come impronte digitali, immagine del volto e altre informazioni di viaggio, sostituendo gradualmente l'attuale sistema di timbri sui passaporti.
L'EES modernizzerà e migliorerà la gestione delle frontiere esterne dell'UE. Fornirà dati affidabili sugli attraversamenti delle frontiere, rileverà sistematicamente i soggiornanti fuori termine e i casi di frode documentale e di identità. L'EES contribuirà quindi a prevenire l'immigrazione irregolare e a tutelare la sicurezza dei cittadini europei. Inoltre, con il crescente utilizzo dei controlli di frontiera automatizzati, viaggiare diventerà più agevole e sicuro per tutti. Il nuovo sistema soddisfa i più elevati standard di protezione dei dati e della privacy, garantendo la protezione e la sicurezza dei dati personali dei viaggiatori.
A partire dal 12 ottobre, gli Stati membri inizieranno a introdurre gradualmente l'EES nell'arco di sei mesi. Le autorità di frontiera registreranno progressivamente i dati dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere. Al termine di questo periodo, l'EES sarà pienamente operativo presso tutti i valichi di frontiera.
In attesa della nuova PAC la Commissione anticipa l'erogazione dei contributi diretti agli agricoltori
La Commissione sta adottando misure per consentire agli Stati membri dell'UE di versare anticipi più elevati sui fondi della Politica Agricola Comune (PAC) agli agricoltori, contribuendo così ad affrontare i problemi di liquidità che molti di loro attualmente si trovano ad affrontare. Se gli Stati membri si avvalgono di questa autorizzazione, gli agricoltori potranno ricevere in anticipo fino al 70% dei loro pagamenti diretti a partire dal 16 ottobre, rispetto all'attuale 50%. Analogamente, gli anticipi per gli interventi basati sulla superficie e sugli animali nell'ambito dello sviluppo rurale possono essere aumentati fino all'85%, anziché al consueto 75%.
Gli agricoltori dell'UE continuano ad affrontare problemi di liquidità sorti a causa di una combinazione eccezionale di eventi avversi, in particolare a causa di eventi meteorologici estremi che hanno avuto un impatto sulle rese negli ultimi anni, nonché dell'incertezza creata dalle tensioni commerciali. Per rispondere a queste sfide, e in linea con uno degli obiettivi fondamentali della PAC di fornire una rete di sicurezza economica per gli agricoltori dell'UE, un'ampia maggioranza di Stati membri ha richiesto questa autorizzazione.
La Commissione ha agito rapidamente per fornire questo sostegno tanto necessario agli agricoltori dell'UE, garantendo al contempo la certezza del diritto per gli Stati membri.
Rendicontazine volontaria sulla sostenibilità am,bientale per le PMI
La Commissione ha adottato una raccomandazione rivolta alle piccole e medie imprese (PMI) sulla rendicontazione volontaria in materia di sostenibilità ambientale. La raccomandazione propone uno standard volontario che renderà più facile per le PMI che non sono soggette alla Direttiva sulla rendicontazione sulla sostenibilità aziendale (CSRD) di rispondere a richieste specifiche di informazioni sulla sostenibilità da parte dei grandi istituti finanziari e delle aziende.
Questo futuro standard volontario di rendicontazione fungerà anche da "limite massimo nella catena del valore", al fine di proteggere le PMI e le altre aziende non soggette all'obbligo di rendicontazione ai sensi della CSRD da eccessive richieste di informazioni da parte dei loro partner nella catena del valore.
La raccomandazione odierna rappresenta quindi una soluzione intermedia per rispondere alle richieste del mercato in attesa dell'adozione formale dell'atto delegato su uno standard volontario.
Semplificazione anche nel settore della pesca ed acquacoltura
La Commissione europea ha proposto di semplificare la raccolta e la compilazione dei dati statistici sulla pesca e l'acquacoltura europee. La proposta sostituisce le norme esistenti con un sistema unico, semplificato e integrato che ridurrà l'onere di comunicazione a carico degli Stati membri. Consentirà il riutilizzo dei dati amministrativi già raccolti dalla Commissione europea per la compilazione di statistiche ufficiali europee sulla pesca e l'acquacoltura. In questo modo consentirà a Eurostat di produrre statistiche sugli stock di pescato e sulla flotta peschereccia dell'Unione senza richiedere ulteriori comunicazioni agli Stati membri, eliminando così le duplicazioni e risparmiando tempo e risorse.
La proposta introduce inoltre per la prima volta la raccolta di dati sul pescato ributtato, sulla pesca ricreativa, sulle specie sensibili, sugli sbarchi di flotte di paesi terzi nei porti dell'UE e sulla produzione di acquacoltura biologica. La nuova struttura dei dati consentirà inoltre di produrre e trasmettere dati più aggregati alle organizzazioni internazionali, per promuovere la cooperazione globale.
Valdis Dombrovskis, Commissario per l'Economia e la Produttività, l'Attuazione e la Semplificazione, ha dichiarato: "Con questa proposta, il processo di raccolta dei dati sulla pesca e l'acquacoltura in tutta l'UE sarà semplificato e le statistiche saranno rese più accessibili e utilizzabili da tutti. Riutilizzando in modo intelligente i dati esistenti, garantiamo che le politiche dell'UE siano più informate e più efficienti per sostenere una prosperità sostenibile".
Costas Kadis, Commissario per la Pesca e gli Oceani, ha dichiarato: "Questa proposta non solo migliorerà la qualità e la disponibilità dei dati sulla pesca e l'acquacoltura, ma ridurrà anche gli oneri amministrativi a carico degli Stati membri. Ci consentirà di prendere decisioni più consapevoli e di sostenere in modo più efficiente la sostenibilità a lungo termine della nostra pesca".
Nuove iniziative in supporto all'Ucraina
Il Consiglio ha adottato la proposta della Commissione di integrare l'Ucraina nell'area del Roam Like at Home a partire dal 1° gennaio 2026. Ciò consentirà agli ucraini di chiamare, inviare messaggi e utilizzare i propri dati mobili da numeri di telefono ucraini nei 27 paesi dell'UE senza costi aggiuntivi, estendendo gli stessi vantaggi agli utenti finali dell'UE che potrebbero trovarsi in Ucraina.
Inoltre, l'attuale accordo volontario tra gli operatori di telecomunicazioni dell'UE e dell'Ucraina è stato prorogato con successo fino al 31 dicembre 2025, con l'assunzione di ulteriori impegni da parte degli operatori e l'apertura della partecipazione. Ciò garantirà che europei e ucraini continuino a usufruire di comunicazioni a prezzi accessibili fino all'effettiva adesione dell'Ucraina all'area del roaming dell'UE.
In campo cntro la disinformazione
Un nuovo hub regionale dell'Osservatorio europeo dei media digitali (EDMO) darà supporto a Ucraina e Moldavia nella lotta alla disinformazione. L'hub, denominato FACT, riunirà una comunità multidisciplinare per l'individuazione e l'analisi di campagne di manipolazione e disinformazione, in particolare quella russa. Nell'ambito della sua missione, FACT monitorerà anche il prossimo periodo elettorale in Moldavia, contribuendo a garantirne l'integrità.
Con il lancio di questo nuovo hub, il numero totale di hub della rete EDMO sale a 15, con una copertura di tutta l'UE e oltre. Oltre all'istituzione dell'hub FACT, altri sei hub EDMO già operanti, con contratti di finanziamento in scadenza nel 2025, continueranno a operare. Tutti gli hub sono stati selezionati a seguito di un bando europeo e beneficiano di un finanziamento di circa 8,8 milioni di euro da parte del Programma Digital Europe per un periodo compreso tra 30 e 36 mesi.
EDMO e i suoi hub regionali sono indipendenti da qualsiasi autorità pubblica nazionale o dell'UE e comprendono organizzazioni che aderiscono ai più elevati standard di integrità professionale, condotta etica e indipendenza.
Luci e ombre sui progressi dell'Europa in materia di innovazione
.La nuova edizione del Quadro europeo di valutazione dell'innovazione (EIS) mette in evidenza come la performance dell'UE in materia di innovazione ha registrato costanti progressi a lungo termine, con un aumento di 12,6 punti percentuali dal 2018. Vi sono stati cambiamenti significativi nelle perfomrance a livello nazionale: redici Stati membri hanno migliorato il loro punteggio rispetto allo scorso anno, con Malta (+7,6 punti) e Lussemburgo (+5 punti) che hanno registrato i maggiori progressi. Dal 2018, tutti i paesi dell'UE hanno migliorato le proprie performance in materia di innovazione, sebbene i progressi varino da 0,9 punti in Lussemburgo a 30 punti in Estonia.
Tuttavia, il Quadro europeo di valutazione dell'innovazione (EIS) 2025 e il Quadro regionale di valutazione dell'innovazione (RIS) pubblicati di recente mostrano un leggero calo di 0,4 punti tra il 2024 e il 2025. Questo rallentamento evidenzia la necessità di un'azione accelerata di fronte all'incertezza e alla crescente concorrenza globale, come sottolineato nella Bussola della competitività, nell'iniziativa Choose Europe e nella strategia per le startup e le scaleup.
Il Quadro di valutazione europeo dell'innovazione (annuale) e il Quadro di valutazione regionale dell'innovazione (biennale) valutano le prestazioni in termini di innovazione nell'UE, nei paesi limitrofi e nei competitor globali.
L'EIS 2025 utilizza 32 indicatori che catturano diversi aspetti dell'innovazione, tra cui le condizioni quadro, gli investimenti, le attività di innovazione e l'impatto sull'economia, l'ambiente e la società.
La competitività passa anche per i brevetti
Secondo la Commissione, il quadro normativo sulla protezione dei dati dell'Organizzazione europea dei brevetti (UEB) offre le necessarie garanzie in materia di dati agli innovatori ed agli enti pubblici nel trasferimento deii dati finalizzato ad ottenere i brevetti. Questo rappresenta un ulteriore passo avanti per la competitività e l'innovazione europee.
Henna Virkunnen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, ha dichiarato: "La conferma del quadro normativo sulla protezione dei dati dell'UEB rappresenta un notevole impulso per le aziende, in quanto semplifica la procedura di richiesta di brevetto eliminando ostacoli inutili e consentendo un trasferimento fluido dei dati. Riducendo gli oneri amministrativi e velocizzando le procedure, questo sviluppo consentirà agli innovatori e alle imprese di immettere le proprie idee sul mercato più rapidamente, stimolando la crescita, la competitività e la creazione di posti di lavoro in tutta Europa".
Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela dei Consumatori, ha dichiarato: "La protezione dei dati può essere un motore di innovazione. Per questo motivo abbiamo scelto l'Organizzazione Europea dei Brevetti come nostro primo partner internazionale per la libera circolazione dei dati dall'UE. La decisione odierna dimostra il nostro impegno a tutelare le persone, costruendo al contempo un'Europa più veloce, semplice e competitiva".
Il funzionamento della decisione sarà soggetto a revisioni periodiche. Tali controlli saranno effettuati dalla Commissione insieme alle autorità europee per la protezione dei dati e, in questo caso, all'Organizzazione Europea dei Brevetti.
Non solo guerra, l'Europa in aiuto dell'ucraiana sul fronte sociale
L''Ucraina potrà accedere al Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), il principale strumento dell'UE per investire nelle persone. ONG, enti pubblici e aziende ucraine possono ora richiedere finanziamenti del FSE+ per progetti sociali, come il miglioramento della partecipazione al mercato del lavoro e la lotta alla povertà e ai senzatetto. L'accordo è stato firmato a Roma dalla Vicepresidente esecutiva per i Diritti Sociali e le Competenze, l'Occupazione di Qualità e la Preparazione, Roxana Mînzatu, e dalla Vice Prima Ministra ucraina, Yulia Svyrydenko durante la Conferenza sulla Ricostruzione dell' Ucraina, tenutasi il 10 e 11 luglio. La Commissione ha anche annunciato il suo impegno ad associare l'Ucraina al programma Erasmus+, ampliando le opportunità di istruzione e mobilità per studenti e insegnanti ucraini. Inoltre, Erasmus+ sosterrà la distribuzione di 2 milioni di nuovi libri di testo agli studenti ucraini nell'anno scolastico 2025-2026.
Infine, la Commissione ha siglato un memorandum d'intesa con il Ministero dell'Economia ucraino e le parti sociali ucraine, con l''obiettivo di rafforzare il dialogo sociale, modernizzare il diritto del lavoro, migliorare la protezione sociale e promuovere la parità di genere sul lavoro in Ucraina.
La Vicepresidente esecutiva Roxana Mînzatu ha dichiarato: "Questa è stata una settimana importante per il futuro dell'Ucraina, e i diritti sociali e l'istruzione sono al centro di tale futuro. Mi congratulo con l'Ucraina per aver adottato misure volte ad approfondire la cooperazione con l'UE in materia di inclusione sociale, occupazione e istruzione. Aderendo alla sezione "Occupazione e innovazione sociale" del Fondo sociale europeo, l'Ucraina può compiere progressi concreti nell'innovazione sociale e supportare meglio le persone vulnerabili. Il memorandum con le parti sociali rappresenta inoltre un passo positivo verso l'allineamento agli standard e ai valori dell'UE in materia di dialogo sociale e diritto del lavoro. Infine, attendo con interesse l'associazione dell'Ucraina al programma Erasmus+, che amplierà l'accesso di studenti e insegnanti ucraini alle opportunità di istruzione e mobilità offerte da Erasmus".
La Moldavia entra nell'orbita della sicurezza digitale europea
L'Europa approfondisce la cooperazione digitale con la Moldavia con misure volte a migliorare la sicurezza informatica, contrastare la disinformazione e includere la Moldavia nell'area di roaming dell'UE.
Il Consiglio uE ha dato l'autorizzazione a utilizzare la riserva di sicurezza informatica dell'UE per la Moldaviaa nell'ambito della legge sulla solidarietà informatica dell'UE. Questo primo accordo informatico contribuisce ad affrontare le principali minacce di attacchi informatici. E' il risultato degli sforzi compiuti dalla Commissione per approfondire la cooperazione digitale e rafforzare la sicurezza sia della Moldavia che dell'UE, come delineato nella dichiarazione congiunta UE-Moldavia.
Inoltre, con l'adozione formale dell'accordo politico per l'adesione della Moldavia all'area "Roam Like at Home", i cittadini moldavi ed i viaggiatori dell'UE potranno chiamare, inviare messaggi e utilizzare i dati mobili senza incorrere in costi aggiuntivi. Infine, la Moldavia e l'UE hanno concordato gli strumenti giuridici per consentire la rapida onvalida delle firme elettroniche di organizzazioni e cittadini dell'UE, facilitando così le relazioni commerciali tra aziende e cittadini europei e della Moldavia.
Per afforzare la resilienza della società contro le interferenze straniere e la disinformazione nella regione, è stato istituito, con il supporto della Commissione, un nuovo polo dell'Osservatorio europeo dei media digitali, FACT.
Nell'Europa delle diseguaglianze qualcosa si muove in materia di diritto alla casa
La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sul Piano Europeo per l'Edilizia abitativa a prezzi accessibili, che affronta la crisi abitativa che colpisce milioni di europei. Il Piano dovrà sostenere gli Stati membri, le regioni e le città dell'UE nell'affrontare le sfide strutturali, sbloccare gli investimenti pubblici e privati e, in definitiva, migliorare l'accesso ad alloggi a prezzi accessibili. È previsto per il prossimo anno.
Il Commissario per l'Energia e l'Edilizia Abitativa, Dan Jørgensen, ha dichiarato: "Affrontare la crisi abitativa che colpisce milioni di europei richiede un'azione inclusiva. La voce dei nostri cittadini è estremamente importante per definire un Piano europeo per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili che possa avere un impatto concreto sulla vita delle persone in tutta l'Unione europea. Se vogliamo garantire a tutti gli europei un'abitazione a prezzi accessibili, sostenibile e dignitosa, dobbiamo collaborare a tutti i livelli di governance e in tutti i settori".
La consultazione riguarda tutti gli aspetti rilevanti per l'edilizia abitativa a prezzi accessibili nell'UE, come i finanziamenti, gli aiuti di Stato, semplificazione e gli affitti a breve termine. Le parti interessate sono invitate a esprimere il proprio parere entro il 17 ottobre 2025. Si inserisce nella serie di interventi programmati dalla Commissione per un'azione efficace in materia di edilizia abitativa, tra cui la recente istituzione di un Comitato consultivo per l'edilizia abitativa, formato da esperti indipendenti che assisteranno la Commissione nella preparazione del Piano, nonché la consultazione attualmente aperta sulla revisione delle norme in materia di aiuti di Stato.
Link per partecipare alla consultazione: https://housing.ec.europa.eu/news/have-your-say-how-make-housing-more-affordable-2025-07-11_en
Consultazione sul Regolamento per la pubblicità politica
La Commissione europea invita le parti interessate a fornire un feedback sulla bozza di Linee guida per l'attuazione del Regolamento sulla trasparenza e la profilazione della pubblicità politica.
La pubblicità politica è uno strumento chiave per orientare le campagne elettorali e politiche e per plasmare l'opinione pubblica sui processi legislativi e normativi. Con la transizione digitale in atto, le persone devono essere in grado di distinguere facilmente se stanno guardando contenuti politici a pagamento, offline e online. Il Regolamento sulla pubblicità politica, che entrerà in vigore il 10 ottobre di quest'anno, introduce un elevato livello di trasparenza per i servizi di pubblicità politica, richiedendo che qualsiasi annuncio pubblicitario sia chiaramente etichettato come tale e includa informazioni come chi lo ha pagato e quanto.
I fornitori di servizi di pubblicità politica, gli editori, gli attori politici e altre parti interessate, nonché le autorità nazionali, sono invitati a presentare il loro parere sulla bozza di Linee guida entro il 4 agosto 2025.
Il feedback ricevuto tramite il sondaggio UE contribuirà alla preparazione della versione definitiva delle Linee guida sull'attuazione efficace delle nuove norme in materia di pubblicità politica. Le linee guida supporteranno gli sponsor, i fornitori di servizi di pubblicità politica, gli editori di pubblicità politica e le autorità degli Stati membri nelle loro funzioni di vigilanza, ad esempio semplificando l'identificazione della pubblicità politica.
Per partecipare: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/commission-seeks-feedback-guidance-political-ads
Ancora in materia di aiuti di stato, tanti modi per modificarne la normativa
La Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica sulla proposta di revisione del Regolamento generale di esenzione per categoria ("RGEC"). Si tratta di alcune categorie di aiuti di stato che dovrebbero essere esentati dall'obbligo della notifica preventiva alla Commissione e successiva autorizzazione o meno. L'obiettivo dichiarato è ridurre la burocrazia per le imprese e per gli Stati membri e agevolare il sostegno necessario all'industria. Allo stesso tempo, le norme UE in materia di aiuti di Stato dovrebbero continuare a tutelare la parità di condizioni all'interno dell'UE.
La Vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "La nostra revisione del RGEC ridurrà la burocrazia e promuoverà gli investimenti necessari, mantenendo al contempo parità di condizioni nel mercato unico. Desideriamo il vostro contributo per capire dove possiamo essere più utili. Incoraggiamo tutte le autorità pubbliche, le aziende e le altre parti interessate a partecipare a questa importantissima consultazione."
Le parti interessate possono rispondere al questionario disponibile fino al 6 ottobre:
La Commissione europea ha lanciato oggi un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica per raccogliere contributi sulla portata e il contenuto della sua revisione del Regolamento generale di esenzione per categoria ("RGEC"). L'obiettivo della revisione è ridurre la burocrazia per le imprese e per gli Stati membri e agevolare il sostegno necessario all'industria. Allo stesso tempo, le norme UE in materia di aiuti di Stato dovrebbero continuare a tutelare la parità di condizioni all'interno dell'UE.
La Vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "La nostra revisione del RGEC ridurrà la burocrazia e promuoverà gli investimenti necessari, mantenendo al contempo parità di condizioni nel mercato unico. Desideriamo il vostro contributo per capire dove possiamo essere più utili. Incoraggiamo tutte le autorità pubbliche, le aziende e le altre parti interessate a partecipare a questa importantissima consultazione."
Le parti interessate possono rispondere al questionario disponibile qui, fino al 6 ottobre.
La Commissione europea ha lanciato oggi un invito a presentare contributi e una consultazione pubblica per raccogliere contributi sulla portata e il contenuto della sua revisione del Regolamento generale di esenzione per categoria ("RGEC"). L'obiettivo della revisione è ridurre la burocrazia per le imprese e per gli Stati membri e agevolare il sostegno necessario all'industria. Allo stesso tempo, le norme UE in materia di aiuti di Stato dovrebbero continuare a tutelare la parità di condizioni all'interno dell'UE.
La Vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "La nostra revisione del RGEC ridurrà la burocrazia e promuoverà gli investimenti necessari, mantenendo al contempo parità di condizioni nel mercato unico. Desideriamo il vostro contributo per capire dove possiamo essere più utili. Incoraggiamo tutte le autorità pubbliche, le aziende e le altre parti interessate a partecipare a questa importantissima consultazione."
Le parti interessate possono rispondere al questionario disponibile qui, fino al 6 ottobre: https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14772-General-revision-of-the-General-Block-Exemption-Regulation_en
Consultazione pubblica sulla proposta di istituire un regime giuridico specifico per le startup e scaleup
La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sul 28° regime, la cui istituzione aiuterà le aziende, comprese quelle innovative, le start-up e le scale-up, a superare i tanti ostacoli burocratici e normativi incontrati all'atto della costituzione e nella fase dell'operatività sul Mercato Unico. Si vuole in questo modo fornire alle aziende un quadro di diritto societario unico in tutta l'UE e basato su soluzioni digitali predefinite. Oltre al diritto societario, i risultati della consultazione contribuiranno anche a determinare come affrontare gli aspetti relativi ad altri settori del diritto, come il lavoro e la fiscalità.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, ha dichiarato: "Vogliamo che l'Europa sia un luogo attraente per le start-up e le scale-up. Per aiutare le aziende a crescere, dobbiamo consentire loro di utilizzare un corpus normativo più semplice per la costituzione e l'operatività in tutta l'UE. Dobbiamo affrontare gli ostacoli che limitano o rallentano la loro crescita nel Mercato Unico e incentivarle a continuare a operare all'interno dell'UE".
Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela dei Consumatori, ha dichiarato: "Le aziende di tutta l'UE chiedono da tempo un 28° regime che affronti concretamente le complessità che incontrano quando operano a livello transfrontaliero. Trasformeremo questa richiesta in realtà e inviteremo le aziende e le altre parti interessate a condividere le loro esperienze e sfide specifiche, in modo da poter elaborare il quadro più efficace per supportarle e alimentare la crescita e l'innovazione in tutto il Mercato Unico".
Il 28° regime è stato annunciato nella Bussola della Competitività, nonché nelle Strategie per il Mercato Unico e per le Start-up e le Scale-up. La consultazione è aperta dall'8 luglio al 30 settembre 2025 al seguente linK.
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14674-28th-regime-a-single-harmonized-set-of-rules-for-innovative-companies-throughout-the-EU_en
Altra consultazione pubblica in vista dello European Innovation Act
La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi ed una consultazione pubblica, rivolte agli stakeholder interessati a contribuire all'elaborazione del futuro European Innovation Act, un obiettivo chiave della strategia UE per le startup e le scaleup. Questa importante iniziativa legislativa faciliterà l'immissione sul mercato di idee innovative in tutti i settori. Affronterà le sfide legate alla commercializzazione dei risultati della ricerca, rafforzerà la collaborazione tra industria e mondo accademico e migliorerà l'accesso delle imprese innovative a mercati, finanziamenti, talenti e infrastrutture. Creerà inoltre un contesto normativo, politico e di investimento più favorevole all'innovazione in tutta l'UE, fornendo agli innovatori europei gli strumenti per crescere, espandersi e competere.
Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le startup, la ricerca e l'innovazione, ha dichiarato: "Dobbiamo creare le migliori condizioni quadro possibili per gli innovatori e offrire loro le opportunità di cui hanno bisogno per scegliere l'Europa per sviluppare i loro prodotti e soluzioni, prosperare nel mercato unico e diventare attori globali. Vogliamo ascoltare il parere di innovatori, imprese, investitori, responsabili politici, ricercatori, università e tutte le parti interessate per costruire un quadro di innovazione ambizioso ed efficace che produca risultati concreti".
Lo European Innovation Act è una delle iniziative faro della strategia UE per le startup e le scaleup, adottata nel maggio 2025. È anche una delle iniziative chiave che contribuiscono a colmare il divario di innovazione, individuato dalla Bussola della Competitività come uno degli imperativi di trasformazione per rafforzare la competitività.
L'invito a presentare contributi e la consultazione pubblica sono aperti fino al 30 ottobre 2025 sul portale "Have your say" della Commissione al seguente link:
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say_en
La Piattaforma sulla finanza sostenibile cerca candidati
La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare candidature per diventare membro della Piattaforma sulla finanza sostenibile. La Piattaforma è un organo consultivo composto da esperti del settore pubblico e privato. Il suo ruolo è quello di assistere la Commissione su temi rilevanti relativi alla tassonomia dell'UE e al quadro normativo dell'UE sulla finanza sostenibile in generale.
Nell'ambito del pacchetto Omnibus del febbraio 2025, la Commissione ha annunciato una revisione dei criteri applicati nell'ambito degli Atti Delegati sulla Tassonomia Climatica e Ambientale, per classificare le attività economiche suscettibili di essere aggiunte alla tassonomia. La terza Piattaforma sulla Finanza Sostenibile avrà un'importante ruolo consultivo in questo processo di revisione per imigliorare l'applicazione e la coerenza di tali criteri. Inoltre, la Piattaforma sosterrà il lavoro in corso della Commissione sulla finanza per la transizione, contribuendo a garantire che le politiche dell'UE guidino e accelerino efficacemente la transizione verso un'economia più sostenibile.
La nuova Piattaforma sarà composta da un massimo di 35 membri, di cui fino a 28 saranno selezionati tramite l'invito a presentare candidature pubblicato oggi. La Commissione cercherà di raggiungere una selezione equilibrata, includendo sia individui nominati a titolo personale con comprovata esperienza, sia rappresentanti degli interessi delle parti interessate, della società civile, di organizzazioni, del mondo accademico e degli istituti di ricerca. La Commissione nominerà direttamente i sette membri permanenti, in rappresentanza di enti pubblici. Inoltre, la Commissione potrà concedere lo status di osservatori a individui, organizzazioni ed enti pubblici diversi dalle autorità degli Stati membri.
Il bando per la presentazione delle candidature per la Piattaforma sulla Finanza Sostenibile rimarrà aperto fino al 7 settembre 2025 al seguente link: https://finance.ec.europa.eu/publications/call-applications-2025-selection-members-platform-sustainable-finance_en
Eppure l'Europa già s'indebita con regolarità
I Trattati UE autorizzano la Commissione europea a contrarre prestiti dai mercati internazionali dei capitali per conto dell'Unione europea per finanziare determinati programmi politici dell'UE. Per la settima volta nel 2025, ieri la Commissione ha emesso nuovi titoli obbligazionari per un valore di 9 miliardi di euro. L'operazione a doppia tranche ha riguardato un nuovo titolo da 5 miliardi di euro con scadenza il 13 dicembre 2032 e un'emissione di 4 miliardi di euro sul titolo obbligazionario UE con scadenza il 12 ottobre 2045. Il nuovo titolo a 7 anni aveva un prezzo del 99,455% con un rendimento di riofferta del 3,795%, mentre il titolo a 20 anni aveva un prezzo del 99,380%, con un rendimento di riofferta del 3,795%. Le offerte ricevute hanno superato i 69 miliardi di euro per il titolo a 7 anni e i 78 miliardi di euro per il titolo a 20 anni. Il ricavato dell'operazione sarà utilizzato per finanziare i programmi strategici dell'UE, in particolare nel contesto di NextGenerationEU e del sostegno all'Ucraina.
La Commissione fornisce orientamenti sulla concorrenza nei settori dell'industria automobilistica e della logistica portuale
La Commissione europea ha pubblicato una lettera di orientamento che chiarisce le regole antitrust nel caso della creazione di un Gruppo Negoziale delle Licenze nel settore automobilistico (l'Automotive Licensing Negotiation Group o "ALNG"), che ha la funzione di negoziare le licenze per l'utilizzo delle tecnologie standardizzate coperte da brevetto ("SEP"). Con questa lettera di orientamento, la Commissione intende contribuire ad aumentare la competitività del settore automobilistico dell'UE, come stabilito nel contesto del Piano d'azione industriale per il settore automobilistico europeo presentato a marzo 2025.
La Vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "Le aziende che perseguono gli obiettivi strategici dell'UE non dovrebbero essere frenate dall'incertezza sull'applicazione delle nostre norme in materia di concorrenza. L'innovazione e la competitività dipendono spesso dall'accesso a tecnologie standardizzate, in particolare per consentire ai prodotti di interoperare o comunicare tra loro. Con la pubblicazione di questa lettera di orientamento, forniamo chiarezza sull'applicazione del diritto della concorrenza agli accordi in base ai quali i produttori si raggruppano per negoziare congiuntamente licenze di tecnologie standardizzate nel campo dell'Internet delle cose o delle comunicazioni elettroniche, come il 4G. Questi accordi possono ridurre i costi di transazione e contribuire ad aumentare la competitività del settore automobilistico dell'UE."
Inoltre, la Commissione europea ha pubblicato orientamenti informali sulla compatibilità con le norme UE in materia di concorrenza degli per l'acquisto congiunto e la definizione di specifiche tecniche per le attrezzature elettriche utilizzate per la movimentazione dei container nei porti. Ciò accelererebbe il passaggio dalle attrezzature diesel a quelle elettriche nei porti dell'UE, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2.
La Vicepresidente esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "Le norme UE in materia di concorrenza garantiscono un mercato unico funzionante e una concorrenza leale. Quando le aziende desiderano contribuire concretamente alla transizione verso un'economia a zero emissioni nette, i loro sforzi per decarbonizzare e stimolare la crescita non dovrebbero essere ostacolati dall'incertezza sull'applicazione delle nostre norme in materia di concorrenza. Con la pubblicazione di questa lettera di orientamento, forniamo chiarezza sull'applicazione del diritto della concorrenza agli accordi che facilitano il passaggio ad attrezzature ecosostenibili per la movimentazione dei container nei porti europei, contribuendo così alla transizione pulita di infrastrutture cruciali per il mercato unico e per il commercio dell'UE".
Punti di situazione sull'efficacia della politica ambientale europea
La Commissione ha pubblicato la quarta relazione sull'attuazione delle normative ambientali. L'iniziativa sostiene l'applicazione delle normative ambientali e sensibilizza sull'importanza delle norme ambientali dell'UE per garantire prosperità, competitività e sicurezza ambientale nell'Unione europea. La relazione individua tendenze comuni a livello UE, sulla base delle relazioni nazionali dei 27 Stati membri. L'analisi include un'ampia gamma di informazioni sull'efficacia con cui gli Stati membri proteggono la qualità dell'aria che i cittadini respirano, l'acqua che bevono e la natura di cui godono.
La relazione evidenzia l'urgente necessità di migliorare l'attuazione della normativa ambientale dell'UE. Inoltre, definisce azioni prioritarie concrete per il miglioramento in ogni Stato membro. I costi della mancata attuazione della normativa ambientale dell'UE a causa dell'inquinamento atmosferico e idrico, del degrado ambientale e della produzione di rifiuti sono stimati in 180 miliardi di euro all'anno per l'UE, che equivale a circa l'1% del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'UE. L'attuazione delle normative ambientali può ridurre questi costi garantendo al contempo parità di condizioni per le imprese in tutto il mercato unico dell'UE.
La Commissione ha messo a disposizione degli Stati membri diversi fondi UE per coprire il loro fabbisogno di investimenti, per un importo di circa 122 miliardi di euro all'anno, ripartiti tra obiettivi e priorità ambientali. La maggior parte degli Stati membri deve continuare a utilizzare questi fondi per rafforzare la propria capacità di attuare efficacemente le politiche.
In piena attività il Fondo europeo per l'assistenza ai lavoratori coinvolti nei licenziamenti ad impatto globale
I lavoratori licenziati in Belgio dopo la chiusura del produttore di chip BelGaN beneficeranno del sostegno dell'UE attraverso il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG). La proposta da 930.000 euro, adottata oggi, sosterrebbe il rientro al lavoro di 417 persone. Il finanziamento aiuterà i lavoratori licenziati attraverso misure come consulenza, orientamento professionale, assistenza nella ricerca di lavoro e formazione professionale.
Dal 2007, l'FEG è intervenuto in 183 casi, stanziando 709 milioni di euro per fornire assistenza a oltre 172.000 persone in 20 Stati membri.
Primo passo verso la revisione degli standard ambientali di macchine e furgoni nuovi
La Commissione europea invita cittadini e parti interessate a fornire feedback sugli standard di prestazione in materia di emissioni di CO2 per auto e furgoni nuovi e sulla Direttiva sull'etichettatura dei veicoli.
Con l'avvio di questa consultazione pubblica, la Commissione sta accelerando i preparativi per la revisione del Regolamento sugli standard di CO2, come annunciato nel Piano d'azione industriale per il settore automobilistico europeo. Tale revisione terrà conto degli sviluppi tecnologici pertinenti e della necessità di una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa verso una mobilità a zero emissioni. La revisione dell'etichettatura dei veicoli, a sua volta, informerà meglio i consumatori che acquistano nuovi veicoli e fanno scelte sostenibili, supportando ulteriormente i produttori nel raggiungimento degli obiettivi di emissione di CO2.
Il settore automobilistico è di fondamentale importanza per l'economia dell'UE e svolge un ruolo cruciale per la competitività industriale dell'UE, la decarbonizzazione e la transizione all'energia pulita. Gli inviti a presentare contributi e la consultazione pubblica congiunta lanciati oggi contribuiranno alla prossima valutazione e revisione da parte della Commissione degli standard di CO2 per auto e furgoni, nonché alla revisione delle norme sull'etichettatura dei veicoli.
Le parti interessate, tra cui l'industria, le piccole e medie imprese, le organizzazioni imprenditoriali e la società civile, sono invitate a esprimere le proprie opinioni entro il 29 settembre 2025. per partecipare:
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14750-Revision-of-the-EU-rules-on-car-labelling_en
Lanciata una consultazione sulla prima revisione del Digital Service Act DSA
Il 3 luglio 2025, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sulla prima revisione del Digital Markets Act (DMA). Pur avendo finora riscontrato un impatto positivo, la Commissione desidera raccogliere il feedback di tutte le parti interessate, inclusi cittadini dell'UE, piccole e medie imprese, organizzazioni imprenditoriali e altre parti interessate, sull'impatto e l'efficacia del DMA e sulla sua preparazione ad affrontare le sfide emergenti, come l'introduzione di servizi basati sull'intelligenza artificiale. Sulla base dei contributi ricevuti, la Commissione preparerà una relazione di revisione che valuti l'impatto del DMA finora.
Le parti interessate hanno tempo fino al 24 settembre 2025 per presentare le proprie osservazioni al seguente indirizzo:
https://digital-markets-act.ec.europa.eu/consultation-first-review-digital-markets-act_en
La Commissione è tenuta a effettuare una revisione del DMA entro il 3 maggio 2026 e, successivamente, ogni tre anni. La relazione risultante sarà presentata al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo.
L'Europa incentiva la produzione delle batterie per i veicoli elettrici
La Commissione europea ha annunciato che finanzierà sei progetti pionieristici per la produzione delle celle per le batterie dei veicoli elettrici (EV) con un totale di 852 milioni di euro in sovvenzioni dal Fondo per l'innovazione; i fondi asaranno resi disponibili grazie ai proventi del Sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS). Questo finanziamento fa seguito ad un primo bando anciato a dicembre 2024, volto ad accelerare la crescita e gli investimenti nel settore della produzione di batterie dell'UE. Con questi progetti, e in linea con il Piano d'azione industriale per il settore automobilistico europeo e il Clean Industrial Deal, l'UE intende avanzare verso gli obiettivi di decarbonizzazione, rafforzando al contempo la competitività industriale e creando posti di lavoro di alta qualità in tutta Europa.
I progetti sostengono l'innovazione nella produzione di celle per batterie per veicoli elettrici e l'implementazione di tecniche, processi e tecnologie di produzione innovativi e sostenibili. I progetti selezionati rappresentano investimenti strategici che sosterranno la transizione dell'Europa verso una base industriale pulita, competitiva e resiliente, riducendo al contempo la dipendenza dalle importazioni e promuovendo lo sviluppo di tecnologie pulite e la leadership industriale.La firma dei contratti di sovvenzione con l'Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l'ambiente (CINEA) è prevista nel terzo trimestre del 2025.
Cosa pensano i cittadini europei della politica di coesione
La percezione dei cittadini dell'UE dell'impatto della politica regionale dell'UE rimane ampiamente positiva, rivela un sondaggio Eurobarometro appena pubblicato.
Secondo il sondaggio, il 40% degli intervistati è a conoscenza delle iniziative finanziate dall'UE e quasi quattro quinti (79%) di questi intervistati ritiene che apportino un contributo positivo alle condizioni di vita nei rispettivi paesi o regioni. Inoltre, il 57% degli intervistati ritiene che i progetti finanziati dall'UE nella propria area abbiano contribuito al loro senso di cittadinanza europea.
Due terzi degli intervistati conoscono almeno un fondo della politica di coesione, come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo, Interreg o il Fondo per una transizione giusta. La consapevolezza è più elevata in Polonia (92%) e Slovacchia (91%).
In media, il 17% dei partecipanti afferma di aver beneficiato personalmente di un progetto sostenuto dal FESR o dal Fondo di coesione, con questa percentuale che sale al 50% in alcuni paesi. In termini di futuri investimenti dell'UE, gli intervistati danno priorità al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e educative (49%), alla tutela ambientale, alle risorse idriche e all'azione per il clima (38%), alla creazione di posti di lavoro e all'accesso al mercato del lavoro (31%) e al miglioramento dell'edilizia abitativa e dell'efficienza energetica (27%). Una maggioranza significativa (64%) degli intervistati ritiene che la politica di coesione dovrebbe sostenere tutte le regioni dell'UE, con particolare attenzione alle aree con un elevato tasso di disoccupazione (63%), alle aree urbane svantaggiate (51%) e alle regioni rurali o montane remote (50%).
Adesso si potrà importare la soia geneticamente modificata per uso animale
La Commissione europea ha autorizzato una soia geneticamente modificata per l'uso in alimenti e mangimi, a seguito della valutazione scientifica dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che ha concluso che è sicura quanto la sua controparte convenzionale. Questa procedura di valutazione dovrebbe gasantire un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell'ambiente. La decisione della Commissione consente l'importazione di questa soia geneticamente modificata solo per l'uso in alimenti e mangimi, ma non la coltivazione nell'UE.
L'autorizzazione è valida per 10 anni e qualsiasi prodotto derivato da questa soia geneticamente modificata sarà soggetto alle rigorose norme dell'UE in materia di etichettatura e tracciabilità. La Commissione aveva l'obbligo giuridico di pronunciarsi su questa autorizzazione, poiché gli Stati membri non avevano raggiunto una maggioranza qualificata né a favore né contro l'autorizzazione.
Istituito un premio europeo per la tutela del piccolo commercio al dettaglio
La Commissione Europea ha lanciato per la prima volta il Premio Capitale Europea del Piccolo Commercio al Dettaglio. L'iniziativa nasce da una petizione dei cittadini ed è stata proposta dal Parlamento per sottolineare il ruolo fondamentale dei piccoli commercianti nella rivitalizzazione dei centri cittadini.
Il riconoscimento ogni anno premierà tre città – una piccola, una media e una grande – che hanno promosso con successo ecosistemi vivaci di piccolo commercio al dettaglio. Le città saranno valutate in quattro aree chiave: (i) sostenibilità, (ii) imprenditorialità e coinvolgimento della comunità, (iii) digitalizzazione e (iv) vitalità urbana. Una giuria europea selezionerà i vincitori in base al programma di attività proposto per il 2026 come Capitali Europee del Piccolo Commercio al Dettaglio.
I vincitori saranno annunciati durante una cerimonia a Bruxelles nel gennaio 2026. Ogni città vincitrice beneficerà di un evento di lancio dedicato e di un anno intero di promozione europea, che includerà visibilità mediatica e supporto per la presentazione delle proprie iniziative. Le città finaliste e vincitrici parteciperanno anche a un programma di scambio per apprendere dalle esperienze altrui nel sostegno al piccolo commercio al dettaglio.
Le città dei paesi dell'UE e del programma del Mercato unico possono presentare domanda per questi premi fino al 9 ottobre 2025.
A proposito di economia circolare, quo vadis Europa?
La Commissione mette in campo diverse iniziative per accelerare la transizione dell'UE verso un'economia circolare e preparare il terreno per la legge sull'economia circolare, prevista per il 2026. L'economia circolare rafforza la competitività e la crescita economica promuovendo il riutilizzo, il riciclaggio e la rigenerazione dei materiali.
Oggi si terrà un dialogo strategico sulla circolarità, con la partecipazione dei Vicepresidenti Esecutivi Teresa Ribera e Stéphane Séjourné e della Commissaria Jessika Roswall, accompagnato da un pacchetto di nuove azioni per promuovere l'economia circolare. Le iniziative adottate oggi includono norme sulle spedizioni di rifiuti e una valutazione della legislazione sui rifiuti elettronici. Inoltre, nei prossimi giorni saranno pubblicate nuove norme per migliorare l'efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali dalle batterie esauste. Il dialogo darà inoltre avvio a una consultazione pubblica con le parti interessate e a un invito a presentare contributi che saranno pubblicati a breve. Queste azioni riguardano diverse dimensioni dell'economia circolare e contribuiranno sia a promuovere la transizione sia a rafforzare l'attuazione della legislazione vigente.
Il prossimo Circular Economy Act sosterrà gli obiettivi dell’UE nell’ambito della Competitiveness Compass e del Clean Industrial Deal per raddoppiare la quota di materiale riciclato nell’economia dell’UE e diventare un leader mondiale nell’economia circolare entro il 2030.
Lanciato in orbita il satellite Sentinel-4
Copernicus Sentinel-4, ora in orbita con successo dopo il lancio da Cape Canaveral il 1° luglio 2025, rappresenta un importante passo avanti negli sforzi europei per monitorare la qualità dell'aria.
Si tratta della prima missione Copernicus in orbita geostazionaria dedicata al monitoraggio delle condizioni atmosferiche in Europa, potenziando significativamente le capacità di osservazione della Terra dell'UE. Sentinel-4 è dotato di uno spettrometro UVN (Ultravioletto Visibile Vicino all'Infrarosso) avanzato, appositamente progettato per misurare con precisione inquinanti atmosferici critici come ozono (O₃), biossido di azoto (NO₂), formaldeide (HCHO), biossido di zolfo (SO₂) e aerosol.
Una volta operativa, la missione fornirà dati orari vitali sulla composizione atmosferica. Queste informazioni consentiranno al Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) di offrire informazioni in tempo reale a scienziati, responsabili politici e agenzie ambientali, supportando gli sforzi per mitigare l'inquinamento e migliorare la qualità dell'aria in tutta Europa. La missione contribuisce direttamente alle politiche ambientali dell'UE, tra cui la Direttiva sulla qualità dell'aria ambiente e il Piano d'azione per l'inquinamento zero.
Copernicus è la componente di osservazione della Terra del Programma Spaziale dell'UE.
I ricercatori europei potranno accedere ai dati delle grandi piattaforme
Con l'adozione di un atto delegato nell'ambito del Digital Services Act (DSA), la Commissione europea intende consentire ai ricercatori l'accesso ai dati interni delle piattaforme online considerate di grandi dimensioni dimensioni (VLOP) ed aimotori di ricerca (VLOSE) nell'Unione europea. Queste norme consentiranno una ricerca indipendente sui rischi sistemici e sulle misure di mitigazione di VLOP e VLOSE.
In questo modo la Commissione chiarisce come VLOP e VLOSE debbano condividere i dati con i ricercatori qualificati, specificando i requisiti legali e tecnici per l'accesso ai dati. Istituisce inoltre un nuovo portale online di accesso ai dati DSA che consente ai ricercatori di reperire informazioni e comunicare con VLOP, VLOSE, autorità nazionali e i Coordinatori dei Servizi Digitali (DSC). I ricercatori devono essere sottoposti a verifica da parte di un DSC per accedere ai dati interni. Il 27 giugno, il Consiglio dei Coordinatori dei Servizi Digitali ha approvato l'intenzione di un'ulteriore cooperazione tra tutti i DSC per implementare uniformemente le procedure di verifica e accesso ai dati.
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno ora tre mesi di tempo per esaminare l'atto delegato, che entrerà in vigore al termine di questo periodo, previa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. A quel punto, i primi ricercatori potranno presentare la loro domanda di accesso ai dati interni delle piattaforme.
Questo regolamento integra l'obbligo DSA vigente per i VLOP e i VLOSE di fornire ai ricercatori l'accesso ai dati pubblicamente disponibili sulle loro interfacce.
Nuove misure in favore dei disabili
Entra in vigore nell'UE l'Atto europeo sull'accessibilità (EAA). Prodotti e servizi essenziali come telefoni, computer, e-book, servizi bancari e comunicazioni elettroniche dovranno essere accessibili alle persone con disabilità. L'EAA rappresenta un passo avanti per ridurre le barriere che le persone con disabilità incontrano quotidianamente. Rende più facile per le persone con disabilità partecipare pienamente alla società, ad esempio nel mondo del lavoro, rendendo accessibili le apparecchiature informatiche e facilitando l'uso delle tecnologie assistive. Contribuirà inoltre a una maggiore mobilità, poiché il livello di accessibilità sarà simile in tutta l'UE.
L'Atto stabilisce requisiti di accessibilità comuni in tutta l'UE per prodotti e servizi selezionati, dalla dimensione adeguata dei caratteri alle funzioni di sintesi vocale nei terminali di pagamento self-service, negli e-reader e negli smartphone, e altro ancora. Ciò semplificherà le norme per gli operatori economici che finora si sono trovati a dover far fronte a requisiti di accessibilità divergenti e spesso contraddittori a livello transfrontaliero. La Commissione sta supportando gli Stati membri attraverso riunioni periodiche con i punti di contatto nazionali, anche per affrontare questioni specifiche per paese.
Hadja Lahbib, Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: "Circa 100 milioni di persone nell'UE convivono con una disabilità. L'accessibilità è un prerequisito per la partecipazione alla società. L'Atto europeo sull'accessibilità è una misura di equità e giustizia, ma anche di crescita e innovazione. Rappresenta un ulteriore passo avanti per consentire alle persone con disabilità in tutta l'UE di vivere la propria vita allo stesso modo di chi non ha disabilità. Mentre celebriamo questo traguardo, mettiamolo in pratica e facciamolo rispettare, assicurandoci che queste nuove norme apportino un cambiamento reale e duraturo per tutti".
Niente pedaggi autostradali ai veicoli pesanti a zero emissioni
Per stimolare e sostenere la competitività del trasporto stradale sostenibile, la Commissione europea propone di esentare i veicoli pesanti a zero emissioni dai pedaggi stradali e dai diritti d'uso. Come previsto nel suo Piano d'azione industriale per il settore automobilistico europeo, la Commissione propone di prorogare l'attuale periodo di esenzione dal 31 dicembre 2025 al 30 giugno 2031, offrendo un incentivo significativo alle aziende a investire in veicoli pesanti a zero emissioni.
Il costo iniziale di questi veicoli è attualmente superiore a quello dei loro omologhi convenzionali, il che li rende meno attraenti per gli acquirenti. Questo rimane uno dei principali ostacoli alla loro diffusione su larga scala. Con l'abolizione dei pedaggi e dei diritti d'uso, l'UE intende rendere i camion e gli autobus a zero emissioni un'opzione più praticabile per le aziende.
"Dobbiamo creare le condizioni giuste per sostenere le aziende europee e premiare chi si muove per primo nella transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio", ha dichiarato il Commissario per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas. "Estendendo il periodo di esenzione, offriamo un forte incentivo alle imprese affinché investano in veicoli a zero emissioni e riducano le emissioni del trasporto su strada. È importante per le nostre aziende, ma anche per i nostri obiettivi climatici."
Il periodo di esenzione proposto sarà sincronizzato con gli standard prestazionali dell'UE in materia di emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti, che mirano a una riduzione del 43% delle emissioni entro il 2030.
Trovato l'accordo politico sulla revisione della direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversia
Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto l'accordo sulla proposta della Commissione di revisione della Direttiva sulla risoluzione alternativa delle controversie (ADR). La nuova normativa semplifica e modernizza la risoluzione extragiudiziale delle controversie tra imprese e consumatori nell'Unione europea, adattandola ai mercati digitali e rafforzando ulteriormente la tutela dei consumatori dell'UE. In precedenza, la Direttiva era limitata alle controversie contrattuali tra consumatori e commercianti dell'UE. Ora il suo ambito di applicazione è esteso alle controversie relative a obblighi precontrattuali, contenuti e servizi digitali, nonché contratti non monetari. Ora include anche i commercianti extra-UE che intendono avvalersi di procedure ADR. Il nuovo obbligo per i commercianti di rispondere alle richieste di ADR entro 20 giorni incentiverà le imprese a coinvolgere i consumatori nelle procedure di risoluzione extragiudiziale. I nuovi punti di contatto ADR istituiti negli Stati membri forniranno ulteriore assistenza ai consumatori nel processo di risoluzione delle controversie transfrontaliere.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha dichiarato: "L'accordo raggiunto ieri rafforzerà i diritti dei consumatori nell'era digitale, promuovendo al contempo la fiducia nel mercato. La risoluzione extragiudiziale delle controversie è uno strumento potente ed economicamente vantaggioso, ora migliorato a vantaggio di tutti".
Michael McGrath, Commissario per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha dichiarato: "L'accordo di ieri rappresenta un passo positivo per i consumatori. La risoluzione extragiudiziale delle controversie offre loro un modo rapido, equo e conveniente per far valere i propri diritti senza essere scoraggiati da lunghe e costose procedure giudiziarie. La direttiva riveduta adegua il sistema all'attuale economia digitale, rendendo la giustizia più accessibile a tutti".
Il prossimo passo è l'adozione formale della direttiva da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. La direttiva entrerà in vigore 32 mesi dopo la sua entrata in vigore.
In arrivo le istruzioni per l'uso dei dispositivi medici in formato elettronico
Gli operatori sanitari potranno ricevere le istruzioni per l'uso dei dispositivi medici in formato elettronico, anziché esclusivamente cartaceo, grazie a un regolamento della Commissione europea presentato oggi. Il regolamento si applica a tutti i dispositivi medici utilizzati dagli operatori sanitari all'interno dell'UE. Gli operatori possono comunque richiedere versioni cartacee, se lo preferiscono. L'adozione di istruzioni per l'uso elettroniche rientra in una più ampia iniziativa della Commissione volta a modernizzare l'assistenza sanitaria, promuovere la sostenibilità ambientale e alleviare le pressioni finanziarie e amministrative sui produttori di dispositivi. La misura ha ricevuto ampio sostegno nelle recenti consultazioni della Commissione europea con operatori e rappresentanti del settore.
L'annuncio odierno rientra nel lavoro in corso della Commissione per semplificare e migliorare le norme UE sui dispositivi medici. Nei prossimi giorni, la Commissione adotterà una decisione per istituire un gruppo di esperti che fornirà consulenza scientifica e clinica sui dispositivi destinati a categorie specifiche di pazienti, come bambini o pazienti affetti da malattie rare.
La Commissione sta inoltre effettuando una valutazione del quadro normativo, in vista di una revisione della legislazione sui dispositivi medici e sui dispositivi diagnostici in vitro, al fine di ridurre gli oneri superflui e rendere i requisiti più convenienti e proporzionati. Ciò garantirà un approvvigionamento sicuro di dispositivi sicuri per i pazienti dell'UE, sostenendo al contempo l'innovazione e rafforzando la competitività del settore dei dispositivi medici dell'UE. Questa valutazione e le relative azioni di follow-up saranno presentate a dicembre, quando il Commissario Várhelyi terrà una conferenza sui dispositivi medici a Bruxelles.
La Svizzera sempre più integrata nella UE
Il Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, le Relazioni Interistituzionali e la Trasparenza, Maroš Šefčovič, e il Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera, Ignazio Cassis, hanno firmato una Dichiarazione Congiunta per definire il livello di partenariato tra l'UE e la Svizzera. L' accordo copre il periodo dalla fine del 2024 fino all'entrata in vigore del pacchetto di accordi che la Commissione Europea e la Svizzera hanno negoziato tra marzo e dicembre 2024.
La Dichiarazione Congiunta conferma la volontà di entrambe le parti di impegnarsi nella cooperazione in una serie di settori importanti, tra cui la ricerca, l'elettricità, la sanità e l'attuazione degli accordi esistenti. Nello spirito della Dichiarazione, la Commissione ha già introdotto disposizioni transitorie per quanto riguarda la partecipazione della Svizzera ai programmi dell'Unione. Queste consentono alle entità svizzere di richiedere sovvenzioni di ricerca dell'UE nell'ambito di Orizzonte Europa ed Euratom Ricerca e Formazione a partire dal bilancio 2025, anche prima della firma dell'accordo sulla partecipazione della Svizzera ai programmi dell'Unione.
A seguito di una firma prevista per la fine del 2025, le entità svizzere potrebbero beneficiare immediatamente dei finanziamenti per la ricerca e la formazione nell'ambito del programma Horizon Europe ed Euratom. La firma della Dichiarazione Congiunta arriva pochi giorni dopo che la Commissione ha presentato al Consiglio proposte per autorizzare la firma e la conclusione di un pacchetto completo di accordi negoziati lo scorso anno. Le modalità specifiche di cooperazione nei settori indicati nella Dichiarazione Congiunta saranno mantenute finché sarà in corso il processo di ratifica.
Il testo della Dichiarazione Congiunta e i testi delle proposte della Commissione per la firma e la conclusione sono disponibili online.
Il Canada partner strategico dell'Europa per la difesa e la sicurezza
I leader dell'Unione Europea e del Canada – i Presidenti Ursula von der Leyen e António Costa per l'UE, con il Primo Ministro Mark Carney per il Canada – hanno concordato di approfondire la loro cooperazione e il loro partenariato in occasione del 20° Vertice UE-Canada tenutosi ieri. Entrambe le parti hanno firmato un partenariato storico in materia di sicurezza e difesa che rafforzerà il contributo del Canada all'architettura di difesa europea in rapida evoluzione. Hanno inoltre concordato di avviare rapidamente i colloqui su un nuovo accordo bilaterale che permetta al Canada di accedere a SAFE, l'iniziativa congiunta europea per l'approvvigionamento di armi. Ciò consentirebbe di canalizzare gli investimenti in progetti di difesa innovativi.
L'UE e il Canada hanno discusso del successo dell'accordo economico e commerciale globale (CETA). Dalla sua entrata in vigore provvisoria nel 2017, il CETA ha registrato un'impennata del 71% negli scambi commerciali tra l'UE e il Canada, con un arricchimento del prodotto interno lordo (PIL) dell'UE di 3,2 miliardi di euro e di quello del Canada di 1,3 miliardi di euro all'anno. Il CETA dimostra il potere di un commercio aperto ed equo per una prosperità condivisa.
I leader hanno concordato di intensificare la cooperazione sulle materie prime critiche per rafforzare la sicurezza delle loro catene di approvvigionamento. Hanno inoltre concordato di avviare un dialogo sulla politica industriale per esplorare una maggiore cooperazione commerciale in settori chiave come le tecnologie pulite. Per quanto riguarda il digitale, hanno riconosciuto l'ampio potenziale della cooperazione digitale, quindi hanno concordato di lavorare per un accordo commerciale digitale, per allineare standard e infrastrutture e per cooperare in materia di sicurezza informatica, intelligenza artificiale e tecnologia quantistica.
Meno privacy e più controllo nelle nuove regole sull'accesso ai dati
La Commissione europea ha presentato oggi una tabella di marcia che definisce la strada da seguire per garantire alle forze di polizia ed all'autorità giudiziaria dell'UE un accesso efficace e legittimo ai dati. La tabella di marcia è un risultato importante nell'ambito di ProtectEU, la strategia di sicurezza interna dell'UE presentata dalla Commissione ad aprile di quest'anno.
Terrorismo, criminalità organizzata, frodi online, traffico di droga, abusi sessuali su minori, estorsione sessuale, ransomware e altri reati hanno tutti una caratteristica comune: lasciano tracce digitali. Con l'85% delle indagini penali che si basa ormai su prove elettroniche, le autorità di contrasto necessitano di strumenti migliori e di un quadro giuridico modernizzato per accedere ai dati digitali in modo legittimo, garantendo al contempo il pieno rispetto dei diritti fondamentali.
La tabella di marcia si concentra su sei aree chiave: conservazione dei dati, intercettazione legale, analisi forense digitale, decifratura, standardizzazione e soluzioni di intelligenza artificiale per le forze dell'ordine. La Commissione invita gli Stati membri a discutere la tabella di marcia in occasione del Consiglio informale Giustizia e Affari Interni (GAI) di luglio, che si terrà il 22 e 23 luglio.
Nuove norme europee facilitano il diritto di voto alle elezioni europee e amministrative
Da oggi sono in vigore, sebbene ancora non operative, le nuove norme sul diritto di voto alle elezioni europee e comunali per gli europei che vivono in un altro Stato membro. Tali norme, proposte dalla Commissione nel novembre 2021, impongono agli Stati membri di fornire informazioni tempestive e chiare sulla registrazione degli elettori, sulle date delle elezioni e sulle procedure di voto, garantendo che tali informazioni siano fornite in una lingua ampiamente compresa dagli elettori. Per rafforzare ulteriormente i diritti dei cittadini mobili dell'UE, gli europei residenti in un altro Stato membro avranno ora lo stesso accesso al voto anticipato e, ove disponibile, al voto per corrispondenza o online alle stesse condizioni dei cittadini di quello Stato membro. Nuovi modelli semplificheranno la procedura di registrazione sia per gli elettori che per i candidati, e un nuovo sistema sicuro, fornito dalla Commissione, aiuterà i paesi a condividere i dati per impedire il voto multiplo.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, ha dichiarato: "L'adozione odierna è una grande vittoria per gli europei che vivono all'estero. Un voto più semplice significa che tutti possono facilmente definire le politiche che li riguardano, rafforzando così la democrazia per tutti".
Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela dei Consumatori, ha aggiunto: "Nessuno dovrebbe incontrare ostacoli al voto, indipendentemente dal Paese europeo in cui risiede. Le nuove norme miglioreranno l'accesso a informazioni chiare e multilingue, garantiranno diritti di voto equi e paritari e rafforzeranno le tutele per tutti gli europei".
Una recente relazione sulle elezioni del Parlamento europeo del 2024 ha rivelato che, sebbene ci siano circa 14 milioni di cosiddetti cittadini mobili, pochissimi votano effettivamente alle elezioni europee. Le nuove norme contribuiranno a garantire che il voto sia facile e accessibile a tutti. Gli Stati membri hanno ora due anni di tempo per recepire le norme, fino a giugno 2027.
Neanche la Brexit può frenare la libera circolazione dei dati
La Commissione ha prorogato di sei mesi la decisione che valuta adeguate le norme del Regno Unito in materia di dati, consentendo di mantenere la libera circolazione dei dati fino al 27 dicembre 2025. La Commissione ha proposto di adottare tale proroga a marzo per dare al Regno Unito il tempo necessario per finalizzare il suo nuovo disegno di legge sui dati. Nel frattempo, il Regno Unito ha adottato il disegno di legge sui dati la scorsa settimana e la Commissione sta ora valutando se il nuovo quadro giuridico continui a garantire un livello adeguato di protezione dei dati personali. Sulla base di questa valutazione, la Commissione deciderà se rinnovare le decisioni di adeguatezza del Regno Unito. Nel frattempo, le principali garanzie del quadro giuridico del Regno Unito, ritenute adeguate nel 2021, rimangono in vigore e continuano ad applicarsi ai dati trasferiti dall'UE.
La Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, Henna Virkkunen, ha dichiarato: "L'UE e il Regno Unito sono tra i mercati più connessi digitalmente a livello mondiale. Mantenere un flusso di dati fluido è fondamentale per preservare il nostro partenariato. L'estensione odierna consente ai dati di continuare a fluire liberamente verso il Regno Unito, mentre valutiamo se, sulla base della nuova legge, le decisioni di adeguatezza possano essere rinnovate in modo più permanente".
Il Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela dei Consumatori, Michael McGrath, ha dichiarato: "I dati sono la linfa vitale del commercio, della giustizia e delle forze dell'ordine. Questa estensione garantisce che i flussi di dati vitali tra l'UE e il Regno Unito continuino senza interruzioni, supportando le attività commerciali e la cooperazione transfrontaliera. Ci dà il tempo di valutare la nuova legge britannica sui dati, mantenendo al contempo la stabilità nei nostri partenariati chiave".
L'adozione della proroga tecnica di sei mesi fa seguito al parere positivo del Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) a maggio e all'approvazione da parte degli Stati membri il 2 giugno. Le due decisioni di adeguatezza sono in vigore dal 2021.
Nuove soluzioni e strumenti sulla piattaforma europea dedicata all'AI
La Commissione ha presentato nuove funzionalità per i ricercatori e l'industria dell'intelligenza artificiale (IA) sulla sua piattaforma AI-on-Demand, tra cui un marketplace per l'IA, uno strumento di sviluppo IA che richiede una programmazione minima, nonché soluzioni sicure per l'IA generativa e modelli linguistici di grandi dimensioni.
La piattaforma, sviluppata congiuntamente dai progetti AI4Europe e DeployAI, finanziati dall'UE, offre strumenti e soluzioni di IA affidabili sia ai ricercatori che all'industria. Gli innovatori troveranno dati, strumenti e risorse informatiche focalizzate sulle esigenze dei ricercatori. Le PMI, le imprese e le organizzazioni del settore pubblico potranno accedere a strumenti, risorse e moduli di IA pronti all'uso, affidabili e personalizzati per le esigenze dell'industria.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, ha dichiarato: "Oggi si compie un altro passo avanti per porre l'Europa all'avanguardia dell'innovazione e diventare un continente di IA. Questa piattaforma consentirà alle nostre industrie dinamiche e al nostro bacino di talenti di alto livello di sfruttare appieno il potenziale di un'intelligenza artificiale europea affidabile e colmare il divario di innovazione".
Il punto di accesso centrale a un insieme comune di strumenti di IA contribuirà a rafforzare le capacità dell'Unione europea, come stabilito nel Piano d'azione per l'IA continentale. La Commissione invita gli sviluppatori di IA a registrare i propri strumenti e soluzioni, ottenendo visibilità in una rete crescente di innovatori dell'IA e un'esposizione diretta alle imprese che cercano soluzioni di IA pronte all'uso. Raccogliendo risorse di IA affidabili, la piattaforma accelererà l'adozione sicura e scalabile dell'IA nelle industrie europee e nel settore pubblico.
Il sito della piattaforma nella sezione in abbonamento.
Eppure il debito comune c'è e funziona
La Commissione europea ha annunciato ieri la sua intenzione di emettere fino a 70 miliardi di euro di obbligazioni UE nella seconda metà del 2025. L'emissione prevista si aggiunge agli 86 miliardi di euro già raccolti nella prima metà dell'anno.
Seguendo la prassi consolidata, la Commissione effettuerà queste emissioni utilizzando piani di finanziamento semestrali per comunicare i volumi di emissione target in base all'evoluzione del fabbisogno finanziario. La nuova emissione di bond finanzierà il NextGenerationEU e altri programmi strategici come lo Strumento per l'Ucraina, lo Strumento per le riforme e la crescita per i Balcani occidentali e i prestiti di assistenza macrofinanziaria ai paesi limitrofi. Ulteriori emissioni di obbligazioni verdi NextGenerationEU dipenderanno dalla notifica e dalla convalida da parte degli Stati membri delle spese aggiuntive rilevanti per il clima, in linea con il Quadro per le obbligazioni verdi NextGenerationEU.
Lo stato del fisco in Europa
La Commissione europea ha presentato la sua Relazione annuale sulla tassazione (ART), che offre una panoramica dettagliata delle politiche fiscali in tutti i paesi dell'UE. La relazione valuta le recenti tendenze dei sistemi fiscali dell'UE e individua le modalità per migliorare la conformità.
Il gettito fiscale nell'UE-27 è sceso al 39% del PIL, il livello più basso dal 2011. Questo calo è dovuto principalmente alla riduzione delle entrate derivanti da imposte ambientali e patrimoniali. Nell'ultimo decennio, il mix fiscale complessivo è rimasto pressoché stabile. Tuttavia, le imposte sul lavoro sono diminuite al 51,2%, le imposte sui consumi sono scese al 26,9%, mentre le imposte sul capitale sono aumentate al 21,9% a causa dei maggiori utili aziendali. La relazione sottolinea che la riduzione delle imposte sul lavoro, in particolare per i redditi più bassi, sarà fondamentale per rilanciare l'occupazione.
Nel 2024, gli Stati membri hanno proposto quasi 500 misure di riforma fiscale per aumentare le entrate, garantendo al contempo equità, promuovendo la sostenibilità e incoraggiando gli investimenti. Tuttavia, le lacune in termini di conformità rimangono una preoccupazione. Nel 2022, l'UE ha registrato una perdita di gettito IVA di 89 miliardi di euro, una cifra significativa considerando l'elevato debito pubblico e i deficit. La relazione sottolinea inoltre l'importanza delle verifiche fiscali per incrementare le entrate e migliorare il rispetto delle normative. Nel 2022, le autorità fiscali dell'UE hanno condotto 10 milioni di verifiche, raccogliendo ulteriori 105 miliardi di euro per la spesa pubblica.
Inoltre, la relazione evidenzia che l'invecchiamento della popolazione aumenterà la pressione sui sistemi fiscali a causa dell'aumento della spesa e della riduzione della forza lavoro. In alcuni Stati membri, si prevede che la quota di gettito fiscale destinata alle pensioni pubbliche aumenterà di oltre il 10% tra il 2022 e il 2050. Questo cambiamento demografico potrebbe richiedere agli Stati membri di ridurre la dipendenza dalle imposte sul lavoro e di esplorare altre fonti di entrate, come emerge dalla relazione.
L'Ucraina farà parte dell'Europa almeno nel settore della telefonia
La Commissione propone di integrare l'Ucraina nell'area di roaming dell'UE a partire da gennaio 2026. Ciò consentirà agli ucraini di chiamare, inviare messaggi e utilizzare i propri dati mobili da numeri di telefono ucraini nei 27 paesi dell'UE senza costi aggiuntivi, estendendo gli stessi vantaggi agli europei che si trovano in Ucraina.
La Presidente della Commissione von der Leyen ha dichiarato: "Vogliamo che i cittadini ucraini rimangano in contatto con i loro cari in tutta l'UE, così come nel loro paese d'origine. Per questo motivo proponiamo che l'Ucraina entri a far parte della nostra famiglia del roaming. Riaffermiamo ancora una volta il nostro costante impegno a sostenere l'Ucraina e i suoi cittadini".
Il roaming è il primo settore in cui l'UE estenderebbe all'Ucraina il trattamento previsto dal mercato interno. La Commissione ha inviato la proposta adottata oggi al Consiglio per l'approvazione.
I soldi degli europei spesi bene nel 2024 secondo la relazione annuale, con un focus sulla piattaforma per le tecnologie critiche
La Commissione ha pubblicato la sua Relazione Annuale sulla Gestione e il Rendimento (AMPR), che dimostra come il bilancio dell'UE abbia prodotto risultati concreti in relazione alle priorità chiave e abbia risposto alle crisi nel 2024. Tra i numerosi risultati, il bilancio dell'UE ha sostenuto le transizioni verde e digitale, ha contribuito al rafforzamento delle capacità di difesa dell'UE, ha fornito un sostegno costante all'Ucraina e ha contribuito a rispondere alla crisi umanitaria in Medio Oriente. Tutti i risultati del bilancio dell'UE e le informazioni sui programmi finanziari dell'UE sono disponibili nelle Dichiarazioni sui Rendimenti dei Programmi.
Tuttavia, il bilancio dell'UE deve tenere il passo con l'imprevedibilità di un mondo in continua evoluzione. Per questo motivo, la Commissione presenterà le sue proposte per il quadro finanziario pluriennale post-2027 il prossimo 16 luglio. Utilizzare al meglio il denaro dei contribuenti, proteggendo al contempo da errori e frodi, è di fondamentale importanza, e la Commissione lo ha dimostrato attraverso la creazione e il miglioramento di diversi strumenti solidi, come il regolamento sulla condizionalità, un solido quadro di controllo interno e un regolamento finanziario rafforzato.
A seguito della relazione sull'utilizzo del bilancio UE nell'AMPR, la Commissione ha anche pubblicato la prima relazione annuale sulla piattaforma dell'UE per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP). Questa piattaforma, istituita nell'ambito della revisione intermedia del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) per coordinare meglio il sostegno alle tecnologie strategiche, ha compiuto progressi significativi nel rafforzare l'innovazione europea e ridurre le dipendenze strategiche. Nel suo primo anno, STEP ha mobilitato oltre 10 miliardi di euro di finanziamenti pubblici dell'UE a favore dei tre settori strategici STEP: tecnologie digitali e innovazione deep-tech, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse e biotecnologie e competenze correlate. I finanziamenti, a sostegno di progetti ad alto impatto proposti da PMI, start-up, grandi imprese e ricercatori in tutta Europa, provenivano da 11 programmi UE.
La Commissione ha premiato 162 progetti di alta qualità in 23 Stati membri dell'UE con i marchi STEP, aumentandone la visibilità e attraendo finanziamenti aggiuntivi. Forte di questo slancio, nell'aprile 2025 la Commissione ha proposto di estendere STEP alle tecnologie della difesa. Con i negoziati in corso presso il Parlamento europeo e il Consiglio, questa potenziale espansione rappresenta un momento cruciale nel percorso dell'Europa verso l'eccellenza tecnologica e la sicurezza.
I vincitori dei fondi per i ricercatori avanzati
Il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) ha annunciato i vincitori del suo ultimo concorso Advanced Grants, assegnando 721 milioni di euro a 281 ricercatori di spicco in tutta Europa. Nell'ambito del programma Horizon Europe, questo prestigioso finanziamento consente ai ricercatori senior di perseguire progetti ambiziosi che potrebbero portare a importanti scoperte scientifiche.
Il lavoro dei ricercatori premiati coprirà un'ampia gamma di argomenti: dallo sviluppo di un vaccino preventivo per il cancro al seno ereditario allo studio di come la dieta e l'esercizio fisico influenzino le cellule cerebrali legate all'invecchiamento, alla creazione di gemelli digitali di intelligenza artificiale che rispecchiano e potenziano il pensiero e le abilità sociali umane, fino all'esplorazione degli oceani nascosti sulle lune di Giove e Saturno.
Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le Startup, la Ricerca e l'Innovazione, ha dichiarato: "Questi finanziamenti dell'ERC rappresentano il nostro impegno a fare dell'Europa il polo mondiale per la ricerca d'eccellenza. Sostenendo progetti che hanno il potenziale di ridefinire interi settori, non investiamo solo nella scienza, ma anche nella prosperità e nella resilienza future del nostro continente. Nelle prossime fasi del concorso, gli scienziati che si trasferiranno in Europa riceveranno un sostegno ancora maggiore per l'insediamento dei loro laboratori e gruppi di ricerca. Questo rientra nella nostra iniziativa "Scegli l'Europa per la scienza", pensata per attrarre e trattenere i migliori scienziati del mondo".
I ricercatori vincitori svolgeranno i loro progetti scientifici presso università e centri di ricerca di 23 Stati membri dell'UE e paesi associati, in particolare nel Regno Unito (56 finanziamenti), in Germania (35), in Italia (25), nei Paesi Bassi (24) e in Francia (23).
L'Europa non dimentica l'Afghanistan
Poiché la crisi in Afghanistan rimane tra le più gravi al mondo, la Commissione europea stanzierà 161 milioni di euro in aiuti umanitari per aiutare gli afghani più vulnerabili nel Paese e nella regione più ampia. Questo finanziamento sosterrà le organizzazioni umanitarie che operano in Afghanistan con oltre 141 milioni di euro, rispondendo al contempo alle esigenze dei cittadini afghani e dei rifugiati in Pakistan e Iran.
Nell'ambito del sostegno dell'UE, è previsto l'arrivo di un nuovo volo del Ponte Aereo Umanitario dell'UE in Afghanistan il 17 giugno, con quasi 100 tonnellate di forniture umanitarie essenziali. Dall'avvio di questo ponte aereo nel 2021, sono stati organizzati un totale di 40 voli, con circa 2.150 tonnellate di beni di prima necessità. Il nuovo finanziamento dell'UE comprende assistenza alimentare, servizi sanitari e trattamenti per la malnutrizione, nonché un migliore accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari nelle aree remote. Riguarda anche la protezione dei gruppi vulnerabili, anche offrendo assistenza legale e tutelando i diritti delle persone a rischio. L'istruzione nelle emergenze è considerata prioritaria, con particolare attenzione a garantire l'accesso alle ragazze, nonché alle misure di preparazione alle catastrofi. Gli aiuti umanitari dell'UE sono erogati esclusivamente tramite partner umanitari che operano sul campo.
Nell'era dello spionaggio virtuale l'Europa serra i ranghi sulla tutela della privacy
La Commissione accoglie con favore l'accordo politico raggiunto ieri dal Parlamento europeo e dal Consiglio sulla proposta della Commissione, a partire da luglio 2023, volta a garantire una migliore e più rapida cooperazione tra le autorità di protezione dei dati (DPA) nell'applicazione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Le nuove norme, che si applicheranno ai casi che coinvolgono più Stati membri, consentiranno ai cittadini di ricorrere a rimedi più rapidi in caso di uso improprio dei loro dati e una maggiore certezza del diritto per le imprese. Chiariranno come comportarsi qualora i cittadini debbano presentare un reclamo, garantiranno che i diritti di tutte le parti sottoposte a indagine siano equamente rispettati e che i reclamanti siano adeguatamente coinvolti nel procedimento. Inoltre, saranno introdotte nuove norme concrete sulla cooperazione tra le DPA e scadenze fisse per la presentazione di un progetto di decisione, oltre a semplificare la risoluzione delle controversie e garantire una maggiore trasparenza. La Vicepresidente esecutiva della Commissione europea per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, Henna Virkkunen, ha dichiarato: "Il GDPR è una normativa fondamentale per l'UE, decisiva per la creazione di standard globali in tutto il mondo. Grazie a queste nuove norme e alla loro applicazione più rapida ed efficiente, i cittadini trarranno maggiori benefici dalle sue disposizioni".
Il Commissario per la Giustizia, Michael McGrath, ha dichiarato: "L'applicazione efficace delle norme sulla protezione dei dati tutela le persone e garantisce una concorrenza leale per le imprese. La Commissione ha introdotto questo regolamento in risposta diretta alle richieste delle autorità per la protezione dei dati e delle parti interessate. È progettato per eliminare i colli di bottiglia, consentendo alle autorità per la protezione dei dati di accelerare i casi che hanno un impatto su molti soggetti in tutta l'UE".
Le nuove norme sono state proposte nel 2023 in risposta alle richieste delle autorità per la protezione dei dati e delle parti interessate di migliorare il funzionamento del sistema di applicazione. L'obiettivo del regolamento è armonizzare le norme procedurali che le autorità per la protezione dei dati devono seguire e fornire chiarezza e certezza del diritto a tutti gli attori coinvolti.
Lo spazio europeo sempre più chiuso a chi viene dall'estero
La Commissione europea accoglie con favore l'accordo politico provvisorio raggiunto oggi tra il Parlamento europeo e il Consiglio sulla revisione del meccanismo di sospensione dei visti, proposto dalla Commissione nell'ottobre 2023. Le norme riviste rappresentano un ulteriore passo avanti per scoraggiare e affrontare efficacemente le situazioni di abuso dei viaggi senza visto.
I viaggi senza visto sono un pilastro fondamentale dello spazio Schengen, che apporta benefici economici e sociali all'Europa. Allo stesso tempo, l'evoluzione del contesto geopolitico ha portato nuove sfide legate ai viaggi senza visto. Tra queste, l'aumento degli arrivi irregolari dovuto al mancato allineamento con la politica dei visti dell'UE, i programmi di cittadinanza per investitori nei paesi in cui il visto è esente o le minacce ibride, come la strumentalizzazione dei migranti da parte dello Stato. Le nuove norme concordate oggi consentiranno un'azione più rapida e decisa per affrontare queste sfide.
Le norme aggiornate includono nuovi motivi per sospendere i regimi di esenzione dal visto, soglie più basse per attivare il meccanismo di sospensione, una procedura più rapida e flessibile e obblighi di monitoraggio e segnalazione più rigorosi.