L'Europa cerca di contrastare l'odio online con un codiece di condotta rafforzato
Il Codice di condotta+, che si basa sul Codice di condotta iniziale del 2016 per contrastare l'incitamento all'odio illegale online, è stato firmato da Dailymotion, Facebook, Instagram, Jeuxvideo.com, LinkedIn, Microsoft hosted consumer services, Snapchat, Rakuten Viber, TikTok, Twitch, X e YouTube.
Il Codice di condotta+ rafforzerà il modo in cui le piattaforme online gestiscono i contenuti che le leggi UE e nazionali definiscono come incitamento all'odio illegale. Il Codice di condotta integrato faciliterà la conformità e l'applicazione efficace del DSA quando si tratta di rischi di diffusione di contenuti illegali sui loro servizi.
La vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, responsabile di Tech Sovereignty, Security and Democracy, ha affermato: "In Europa non c'è posto per l'odio illegale, né offline né online. Accolgo con favore l'impegno delle parti interessate per un Codice di condotta rafforzato ai sensi del Digital Services Act. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è la strada da seguire per garantire uno spazio digitale sicuro per tutti".
Michael McGrath, Commissario per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha affermato: "L'odio e la polarizzazione sono minacce ai valori e ai diritti fondamentali dell'UE e minano la stabilità delle nostre democrazie. Internet sta amplificando gli effetti negativi dell'incitamento all'odio. Intendo lavorare instancabilmente per contrastare l'incitamento all'odio e i crimini d'odio nell'UE. Confidiamo che questo Codice di condotta+ farà la sua parte nel garantire una risposta solida. Siamo tutti a favore di un'Europa unita contro l'odio".
Nella nuova era dei dazi l'Europa cerca spazi per il libero commercio
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il primo ministro della Malesia Anwar bin Ibrahim hanno annunciato il rilancio dei negoziati per un ambizioso, moderno ed equilibrato accordo di libero scambio (FTA) UE-Malesia. L'UE è il quarto partner commerciale della Malesia, con scambi di beni per un valore di 45 miliardi di euro nel 2023 e scambi di servizi per un valore di 11 miliardi di euro nel 2022. Legami commerciali più profondi con la Malesia, una delle principali economie del Sud-Est asiatico, stimolerebbero la competitività e la sicurezza economica dell'UE attraverso nuove opportunità commerciali e catene di approvvigionamento più forti, sbloccando nuove possibilità di esportazione e migliorando l'accesso alle fonti di materie prime.
L'accordo mira a costruire il partenariato UE-Malesia su impegni solidi in materia di diritti dei lavoratori e protezione del clima e dell'ambiente, promuovendo al contempo l'impegno strategico dell'UE con la regione indo-pacifica in rapida crescita.
L'UE e la Malesia si sono impegnate a procedere rapidamente nei colloqui in modo che il primo round sostanziale di negoziati possa aver luogo nei prossimi mesi. Le proposte dell'UE saranno pubblicate dopo il primo round di negoziati, in linea con la politica di trasparenza dell'UE. È stata inoltre condotta una valutazione dell'impatto sulla sostenibilità a supporto dei negoziati, analizzando i possibili impatti economici, ambientali, sui diritti umani e sociali dell'accordo.
Dopo il suo incontro con il ministro malese per gli investimenti, il commercio e l'industria Tengku Zafrul Aziz domenica, il commissario per il commercio e la sicurezza economica Maroš Šefčovič ha affermato: "Accolgo con grande favore il rilancio dei nostri negoziati con la Malesia, che segna l'inizio di un importante miglioramento delle nostre relazioni commerciali con questa vivace economia nel sud-est asiatico. Questi negoziati giungono in un momento cruciale. Nell'attuale mutevole panorama geopolitico, è essenziale costruire nuove partnership, promuovere la collaborazione ed esplorare nuove opportunità. Attraverso questi colloqui, stiamo facendo proprio questo. Un accordo di libero scambio moderno e dinamico porterà benefici reciproci, aprendo le porte a nuove opportunità commerciali e migliorando la resilienza delle nostre catene di fornitura. Ci aspettiamo un primo round produttivo di negoziati nei prossimi mesi".
Si fa sempre più aspra la guerra silenziosa tra UE e Cina
La Commissione europea ha richiesto consultazioni presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) con l'obiettivo di rimuovere le pratiche commerciali sleali e illegali della Cina nell'ambito della proprietà intellettuale.
La Cina ha autorizzato i suoi tribunali a stabilire i compensi riconosciuti a livello mondiale per i titolari di diritti di proprietà intellettuale in Europai, senza il consenso del proprietario del brevetto. Ciò spinge le aziende europee high-tech ad abbassare i loro tassi su base mondiale, dando così ai produttori cinesi un accesso più economico a quelle tecnologie europee in modo ingiusto.
Inoltre, interferisce indebitamente con la competenza dei tribunali dell'UE per le questioni relative ai brevetti europei. La Commissione europea è fermamente convinta che tali pratiche siano incoerenti con l'accordo dell'OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS).
Poiché non è stata raggiunta alcuna soluzione negoziata soddisfacente dalla Cina, l'UE è costretta a richiedere consultazioni come primo passo in questa procedura di risoluzione delle controversie presso l'OMC, con l'obiettivo di garantire che le sue industrie high-tech, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, possano esercitare efficacemente i loro diritti di brevetto e proteggere i loro investimenti nell'innovazione.
Maroš Šefčovič, Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, ha affermato: "Le vivaci industrie high-tech dell'UE devono poter competere in modo equo e alla pari. Quando ciò non avviene, la Commissione adotta misure decisive per proteggere i loro diritti. La R&S è un motore per l'innovazione che garantisce la leadership dell'UE nello sviluppo di tecnologie future e deve essere adeguatamente ricompensata. Contestiamo queste pratiche commerciali sleali presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio".
Gli europei sono confusi ma non sulla PAC
L'ultimo sondaggio Eurobarometro mostra che il sostegno alla politica agricola comune (PAC) dell'UE ha raggiunto il massimo storico. Non solo la consapevolezza pubblica della PAC ha raggiunto il livello più alto dal 2007, ma anche oltre il 70% degli intervistati concorda sul fatto che, attraverso la PAC, l'UE sta svolgendo con successo il suo ruolo nel fornire cibo sicuro, sano e sostenibile di alta qualità.
Il sondaggio rivela anche un forte apprezzamento per gli agricoltori tra i cittadini dell'UE, poiché il 92% afferma che, nell'UE, l'agricoltura e le aree rurali sono importanti per il nostro futuro, mentre il 52% le considera "molto importanti". Oltre la metà (56%) indica che il livello di sostegno finanziario dell'UE agli agricoltori per aiutarli a stabilizzare il loro reddito è corretto.
Inoltre, la stragrande maggioranza degli intervistati ha concordato sull'importanza di diverse questioni chiave: garantire una fornitura stabile di cibo nell'UE in ogni momento (94%), garantire prezzi alimentari ragionevoli per i consumatori (92%), garantire una gestione sostenibile delle risorse naturali (91%) e rafforzare il ruolo dell'agricoltore nella filiera alimentare (90%).
Il Commissario per l'agricoltura e l'alimentazione, Christophe Hansen, ha affermato: "Sono lieto che i cittadini dell'UE stiano dimostrando una consapevolezza e un sostegno senza precedenti per la politica agricola comune. È diventata un vero e proprio elemento costitutivo dell'integrazione europea e dimostra l'importanza degli agricoltori e dell'agricoltura nella nostra società. I nostri cittadini confidano nelle nostre politiche per aiutare gli agricoltori a fornire cibo sicuro, adottare pratiche rispettose dell'ambiente e aumentare l'occupazione nelle aree rurali. Questa è una vera storia di successo europea, che plasma un futuro sostenibile per tutti".
Questo è l'ottavo sondaggio Eurobarometro su "Europei, agricoltura e PAC", condotto in tutti i 27 Stati membri dell'UE tra il 13 giugno e l'8 luglio 2024. 26.349 intervistati di diversi gruppi sociali e demografici sono stati intervistati nella loro lingua nazionale.
Gestione delle crisi, la Comissione in Polonia per un sopralluogo sulle forniture strategiche
Hadja Lahbib, Commissario per la preparazione, la gestione delle crisi e l'uguaglianza, visiterà la Polonia domani e sabato 10 e 11 gennaio. Incontrerà il ministro degli Interni, Tomasz Siemoniak, e il ministro per le Pari opportunità, Katarzyna Kotula, per discutere, tra le altre cose, della futura strategia dell'UE in materia di preparazione e della tabella di marcia sui diritti delle donne.
Nel corso della sua visita, la Commissaria Lahbib visiterà anche il magazzino che ospita le riserve strategiche dei mezzi di risposta di rescEU, compresi i generatori. Le forniture provenienti da questo magazzino rescEU hanno contribuito alle oltre 153.000 tonnellate di aiuti inviati all'Ucraina da febbraio 2022 tramite il meccanismo di protezione civile dell'UE. Interamente finanziato dall'UE, rescEU mira a proteggere i cittadini dalle catastrofi e a gestire i rischi emergenti rafforzando la preparazione europea e la capacità di risposta alle crisi in Europa.
Inoltre, il Commissario visiterà la piattaforma di evacuazione medica dell'UE (Medevac) a Rzeszów. La piattaforma funge da spazio sicuro per i pazienti che arrivano dall'Ucraina prima di proseguire il loro viaggio verso gli ospedali di un altro paese europeo. Da quando è stato introdotto il sistema, circa 4.000 pazienti sono stati trasferiti negli ospedali europei.
Bando per il festival della libertà dei media
Era nell'aria: l'era dei social insidia più di ogni dittatura la libertà dell'informazione. Non si tratta più di censura o propaganda, come in passato, ma del concreto e costante pericolo di manipolazioni ed interferenze nella comunicazione mediatica. Per questi ed altri motivi oggi la Commissione ha lanciato un invito a presentare proposte per tre edizioni di un festival europeo del giornalismo e della libertà dei media. Con un budget di 3 milioni di euro, questo festival mira a rafforzare il dialogo, la cooperazione e il partenariato tra giornalisti, media, organizzazioni della società civile e professionisti dei media nell'Unione europea.
Il festival sosterrà le discussioni sulla legislazione relativa alla libertà dei media, alla disinformazione, alla sicurezza dei giornalisti e alle sfide economiche del settore. Contribuirà inoltre a sensibilizzare l’opinione pubblica sul lavoro cruciale e difficile dei giornalisti, nonché sulle minacce alla libertà di stampa nell’UE. Il festival offrirà l'opportunità di uno scambio di opinioni sugli effetti della legislazione europea sulla libertà dei media.
La Commissione invita i media interessati, le organizzazioni non governative, gli editori, le case editrici, le università e i centri di ricerca a presentare le loro proposte. Il candidato prescelto dovrà organizzare tre edizioni annuali del festival, nonché creare e gestire una piattaforma per contributi e discussioni.
Le festival contribuera à la réalisation des objectifs énoncés dans les orientations politiques 2024-2029 de la Commission, et la fin de chaque édition sera accompagnée d’un ensemble de recommandations stratégiques, d’enseignements clés et de bonnes pratiques.
nella sezione in abbonamento link alla presentazione delle candidature, la cui data limite è il 1° marzo 2025.
Infornata di Stati membri che ottengono una nuova tranche di aiuti del NextGenerationEU: un confronto
La Commissione ha ricevuto il 30 dicembre la settima richiesta di pagamento dall’Italia nell’ambito del piano per la ripresa e la resilienza (PNRR), per 5,3 miliardi di euro in sovvenzioni e 15,7 miliardi di euro in prestiti, al netto dei prefinanziamenti. Il piano complessivo di ripresa e resilienza dell'Italia ammonta in totale a 194 miliardi di euro in prestiti.
Il 27 dicembre la Commissione ha ricevuto la terza richiesta di pagamento della Polonia nell'ambito del piano per la ripresa e la resilienza, per 4,2 miliardi di euro in sovvenzioni e 3,1 miliardi di euro in prestiti, al netto del prefinanziamento. Il piano complessivo di ripresa e resilienza della Polonia sarà finanziato con 59,8 miliardi di euro.
Il 20 dicembre la Commissione ha ricevuto la prima richiesta di pagamento della Svezia nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), per 1,6 miliardi di euro in sovvenzioni. Il piano complessivo di ripresa e resilienza della Svezia sarà finanziato con 3,5 miliardi di euro di sovvenzioni.
Il 28 dicembre la Commissione ha ricevuto la terza richiesta di pagamento della Lettonia nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF), per un importo di 275,1 milioni di euro in sovvenzioni, al netto dei prefinanziamenti. Il piano globale della Lettonia per la ripresa e la resilienza sarà finanziato con 1,97 miliardi di euro di sovvenzioni.
Il 23 dicembre la Commissione ha ricevuto la seconda richiesta di pagamento dall'Irlanda per 115,5 milioni di euro in sovvenzioni, nell'ambito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Il piano complessivo di ripresa e resilienza dell'Irlanda sarà finanziato con 1,154 miliardi di euro.
Parità di genere nei CdA delle aziende quotate: è tempo di darsi una mossa perché entra in vigore la nuova normativa europea
La Direttiva sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società è entrata in vigore alla fine del 2024, con l’obiettivo di raggiungere una rappresentanza più equilibrata di uomini e donne nei consigli di amministrazione delle società quotate in tutti gli Stati membri dell’UE.
La direttiva fissa un obiettivo per le grandi società quotate dell’UE pari al 40% del genere sottorappresentato tra i loro amministratori non esecutivi e al 33% tra tutti gli amministratori. Il termine per il recepimento da parte degli Stati membri è scaduto il 28 dicembre 2024 e le aziende devono raggiungere gli obiettivi entro il 30 giugno 2026.
Attualmente gli Stati membri devono quindi aver recepito norme relative, ad esempio, a specifiche misure vincolanti per la procedura di selezione dei membri dei consigli di amministrazione delle società, accompagnate da criteri trasparenti e neutrali rispetto al genere, e all'informativa dei criteri di qualificazione su richiesta di un candidato escluso, tra gli altri.
Hadja Lahbib, Commissaria per l’Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: “L’equilibrio tra uomini e donne è una questione di equità per tutti e le pari opportunità devono essere garantite in tutti gli aspetti della vita. Questa direttiva costituisce un passo importante: le norme adottate dall’UE nel 2022 devono ora essere applicate dagli Stati membri. Queste regole libereranno l’incredibile potenziale delle donne per guidare la nostra crescita e innovazione. Farò in modo che questa importante legislazione sia correttamente recepita dagli Stati membri e applicata diligentemente. Insieme possiamo rompere il soffitto di vetro. »
La Commissione ha proposto la direttiva sull'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società nel novembre 2012. Dopo dieci anni di discussioni, il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico nel giugno 2022. La Commissione controllerà le notifiche degli Stati membri delle loro misure di recepimento e garantirà che tali misure recepiscono correttamente le disposizioni della Direttiva. Durante tutto il periodo di recepimento, la Commissione ha aiutato gli Stati membri a garantire il corretto recepimento, ad esempio attraverso seminari e consultazioni bilaterali.
Futuro mercato unico europeo, come dovrà essere? La Commissione lancia una consultazione pubblica
La Commissione ha lanciato una consultazione pubblica, invitando tutte le parti interessate a dare il proprio contributo di idee per disegnare la futura strategia per il mercato unico.
Con questo invito a presentare contributi, la Commissione cerca di raccogliere informazioni sui principali ostacoli alla libera circolazione di beni e servizi, sulle principali sfide normative e amministrative per le imprese, comprese le piccole e medie imprese, sulle questioni legate alla governance e all'applicazione, come nonché le possibili soluzioni.
In seguito all'appello del Consiglio europeo per una strategia orizzontale per il mercato unico entro giugno 2025, la Commissione si è impegnata a presentare un piano per un mercato unico modernizzato che consenta alle imprese dell'UE di crescere e competere a livello globale, sostenere le transizioni verde e digitale dell'UE e aumentare la nostra prosperità.
Le parti interessate, tra cui imprese, associazioni professionali, autorità pubbliche degli Stati membri e altre organizzazioni pertinenti, sono invitate a presentare i loro contributi entro il 31 gennaio. Le idee raccolte verranno discusse in occasione del Forum del mercato unico che si terrà a Cracovia il 17 febbraio 2025, che la Commissione sta organizzando congiuntamente con la presidenza polacca del Consiglio.
Link per partecipare nella sezione in abbonamento.
Nonostante guerre e divisioni la fiducia nell'Europa resiste
L’ultimo Eurobarometro pubblicato oggi mostra che la fiducia nell’Unione europea è la più alta dal 2007 e il livello di sostegno per l’euro è il più alto mai registrato. L’indagine rivela anche che gli europei sono più ottimisti riguardo al futuro. Si esprimono a favore di un’UE più forte e più indipendente, soprattutto di fronte alle attuali sfide globali. Per gli europei, la sicurezza e la difesa dovrebbero essere la prima priorità d’azione dell’UE a medio termine. Le tendenze sono positive anche nella maggior parte dei paesi interessati dall’allargamento. Alla luce della guerra ingiustificata della Russia contro l’Ucraina, quasi nove europei su dieci approvano gli aiuti umanitari alle popolazioni colpite dalla guerra e più di sette su dieci sostengono le sanzioni economiche contro il governo, le imprese e i cittadini russi. La guerra in Ucraina continua ad essere considerata la questione più importante a livello europeo.
Inizia l'inverno ver, la guerra persiste e l'Europa fa scorta di gas
La Commissione ha fissato gli obiettivi che gli Stati membri dell'UE sono tenuti a rispettare nel 2025 per garantire che gli impianti di stoccaggio del gas siano riempiti almeno al 90% della capacità entro il 1° novembre 2025, come richiesto dal regolamento UE sullo stoccaggio del gas. Il regolamento definisce gli obiettivi con scadenze il 1° febbraio, il 1° maggio, il 1° luglio e il 1° settembre 2025 per gli Stati membri che hanno impianti di stoccaggio sotterraneo sul loro territorio e per gli Stati membri collegati tramite la rete del gas.
Questi obiettivi sono le soglie minime che gli Stati membri dell'UE devono rispettare per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento tramite impianti di stoccaggio riforniti per l'inverno 2025-2026. Dalla sua adozione nel giugno 2022, il regolamento sullo stoccaggio del gas ha svolto un ruolo cruciale nel garantire la disponibilità di gas sufficiente per l'inverno. Ogni anno dall'introduzione del regolamento durante la crisi energetica, l'UE ha superato l'obiettivo che si era prefissato in termini di riempimento degli impianti di stoccaggio del gas. Quest'anno, lo stoccaggio è di circa il 95% alla scadenza del 1° novembre. Ciò equivale a circa 100 miliardi di metri cubi di gas immagazzinato nell'UE, pari a circa un terzo del consumo annuale di gas dell'UE.
Anche il Giappone si prepara ad entrare nel programma di ricerca Horizon
L'UE e il Giappone hanno avviato i negoziati per l'adesione del Giappone a Horizon Europe, il programma di ricerca e innovazione dell'UE. In caso di esito positivo, sarebbe la prima volta che il Giappone prende parte alla più stretta forma di cooperazione nel campo della ricerca e dell'innovazione che l'UE può offrire. Con Horizon Europe, l'UE ha ampliato questa opportunità a paesi non UE con un forte profilo scientifico, innovativo e tecnologico, sono necessariamente prossimi geograficamente all'Europa, ma con una prospettiva globale simile, come Canada, Nuova Zelanda o Corea del Sud, che hanno già negoziato con successo la loro associazione al programma.
Iliana Ivanova, Commissaria per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha affermato: "L'apertura dei negoziati per l'associazione del Giappone a Horizon Europe segna un cambiamento radicale nella nostra cooperazione. Sia per l'UE che per il Giappone, la ricerca e l'innovazione sono fondamentali per garantire la competitività e realizzare le transizioni verde e digitale. Insieme, saremo in grado di raggiungerli più rapidamente e trovare soluzioni alle sfide più urgenti del mondo".
I negoziati riguardano l'associazione al Pilastro II di Horizon Europe, che affronta le sfide sociali attraverso progetti di collaborazione multinazionali. In caso di successo, i ricercatori giapponesi saranno in grado di guidare e coordinare i propri progetti di ricerca e innovazione nell'ambito del programma, di cercare una collaborazione più approfondita con i partner dell'UE e degli altri paesi associati e di ottenere finanziamenti.
Il nuovo bando per il Corpo europeo di solidarietà
La Commissione ha pubblicato il bando 2025 del Corpo europeo di solidarietà, che sostiene la partecipazione dei giovani ad attività di volontariato nelle comunità di tutta l’UE e oltre. Il budget di 166 milioni di euro stanziato per il 2025 rappresenta un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, dovuto al recupero di fondi dagli anni del Covid-19, quando molte attività di volontariato non potevano svolgersi. Il Bando 2025 sosterrà progetti e attività di volontariato che promuovono la sostenibilità ambientale, le competenze e l’alfabetizzazione digitale, l’inclusione e la diversità, la cittadinanza attiva e molto altro ancora. Tra le azioni che saranno finanziate anche l'aiuto alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. I partecipanti possono inoltre impegnarsi in un’ampia gamma di attività di solidarietà incentrate su tematiche prioritarie quali l’inclusione sociale, la transizione verde e digitale, la partecipazione democratica e le questioni relative alla salute.
Insieme con il bando la Commissione ha pubblicato il rapporto sul Corpo europeo di solidarietà 2021-2023, che presenta l’impatto del programma in questi anni e come ha contribuito a promuovere la solidarietà in tutto il mondo. Nel periodo 2021-2023, il programma ha offerto a più di 66.000 giovani l’opportunità di affrontare sfide sociali e umanitarie. Il rapporto racconta storie potenti e stimolanti provenienti da tutta Europa su come i giovani e le organizzazioni hanno risposto al clima e ai disastri naturali e hanno sostenuto gli ucraini in fuga dalla guerra di aggressione della Russia. Il rapporto vuole stiòolarea più giovani a parteciparei alle iniziative di solidarietà.
Il Corpo è aperto ai giovani dai 18 ai 30 anni, sino ai 35 anni per il volontariato in attività di aiuto umanitario fuori dall'UE. I giovani interessati possono registrarsi sul portale del Corpo europeo di solidarietà, dove potranno trovare le organizzazioni partecipanti. Anche i gruppi giovanili iscritti al Portale possono richiedere finanziamenti per i propri progetti di solidarietà.
Il rapporto 2023 del programma Erasmus+, specchio dei tempi che stiamo vivendo
La relazione annuale Erasmus+ 2023 pubblicata oggi evidenzia i risultati del programma nel sostenere l'apprendimento permanente e la cooperazione, con una forte attenzione all'inclusione sociale, alle transizioni verdi e digitali e alla promozione dei valori dell'UE. Il rapporto illustra inoltre il modo in cui il programma ha sostenuto progetti che affrontano le conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, anche attraverso finanziamenti per rafforzare ulteriormente la cooperazione nel campo dell'apprendimento.
Con un budget complessivo di oltre 4,5 miliardi di euro nel 2023, il 12,5% in più rispetto all’anno precedente, Erasmus+ ha sostenuto quasi 32.000 progetti, coinvolgendo più di 84.500 organizzazioni. Le azioni di mobilità per l'apprendimento del programma hanno offerto opportunità a oltre 1,3 milioni di studenti, discenti, professori, insegnanti, formatori, animatori giovanili, allenatori sportivi e giovani.
Dal suo lancio nel 1987, alla fine del 2023 Erasmus+ ha offerto a 15,1 milioni di persone l’opportunità di studiare, formarsi, lavorare e fare volontariato all’estero. Dando priorità all'inclusione e alla diversità, Erasmus+ ha continuato a raggiungere meglio persone di diverse fasce d'età e provenienti da contesti culturali, sociali ed economici diversi. Diventando più accessibile alle organizzazioni più piccole e più inclusivo per le persone con minori opportunità, il programma è migliorato in termini di qualità e ha compiuto progressi nel garantire pari opportunità per tutti. Nel 2023, più di 200.000 partecipanti a Erasmus+ erano persone con minori opportunità, tra cui migranti e persone con disabilità, nonché cittadini dell’UE che vivono in aree remote o che affrontano difficoltà socioeconomiche.
A che punto siamo con il PNRR in Germani, Italia e Portogallo
La Commissione ha approvato le valutazioni preliminari positive della seconda richiesta di pagamento della Germania, della sesta richiesta di pagamento dell'Italia e della quinta richiesta di pagamento del Portogallo nell'ambito del Recovery and Resilience Facility, il fulcro di NextGenerationEU. Da notare le differenze nei diversi paesi:
La richiesta della Germania ammonta a 13,5 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento) in sovvenzioni. Riguarda importanti fasi nella realizzazione di 15 riforme e 20 investimenti in ricerca e innovazione per la transizione verde, energie rinnovabili e greening di trasporti e alloggi, assistenza sanitaria, digitalizzazione della pubblica amministrazione, istruzione e formazione nonché microelettronica e tecnologie della comunicazione.
La richiesta dell'Italia ammonta a 8,7 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento), di cui 1,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 6,9 miliardi di euro in prestiti. Sostiene 17 riforme e 17 investimenti in digitalizzazione, pubblica amministrazione, ambiente imprenditoriale, giustizia, lavoro, mobilità pulita, energie rinnovabili, sicurezza dell'approvvigionamento di gas, agroalimentare, gestione dei rifiuti e salute.
La richiesta del Portogallo ammonta a 2,9 miliardi di euro (al netto del prefinanziamento), di cui 1,65 miliardi di euro in sovvenzioni e 1,25 miliardi di euro in prestiti. Copre misure significative nell'attuazione di 11 riforme e 27 investimenti in edilizia abitativa, greening dei trasporti, prevenzione incendi, capitalizzazione delle aziende, digitalizzazione delle imprese, sviluppo del mercato dei capitali, nonché modernizzazione dei sistemi fiscali e doganali.
Il piano di ripresa e resilienza della Germania è finanziato da 30 miliardi di euro in sovvenzioni. Il piano dell'Italia è sostenuto da 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti. Il piano di ripresa e resilienza del Portogallo è finanziato da 22,2 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro in sovvenzioni e 5,9 miliardi di euro in prestiti).
I giornalisti che hanno vinto quest'anno il premio Lorenzo Natali
Quest'anno hanno presentato domanda più di 1.200 giornalisti da tutto il mondo. È stata effettuata una preselezione da parte di quattro scuole di giornalismo - l'Universidade Catôlica Portuguesa (Portogallo), l'Universidad de Navarra (Spagna), l'Università Saint-Joseph di Beirut (Libano) e il Vesalius College (Belgio) -, al termine della quale i vincitori sono stati selezionati da una giuria composta da cinque esperti di fama internazionale del mondo del giornalismo: Inday Espina-Varona, Stefanie Glinski, Ntibinyane Alvin Ntibinyane, Delia Rodriguez e Artur Romeu.
I vincitori dell'edizione 2024 sono: per il premio Miglior giornalista emergente, Jamaima Afridi, insignita del premio per il suo lavoro di indagine sulle difficoltà affrontate dai rifugiati afghani in Pakistan, in particolare le donne afghane colpite dal ritorno al potere dei talebani. Per il premio di giornalismo investigativo, un trio di giornalisti francesi formato da Mathilde Cusin, Manon de Couët e Martin Boudot ha ricevuto questo premio per il loro rapporto “Armi, il patrimonio tossico”. Per quanto riguarda il premio per il giornalismo di approfondimento, le giornaliste Gabriela Ramírez e Tina Xu hanno vinto questo premio per il loro articolo intitolato “Vedove ai confini dell'Europa”. Per il premio speciale “Fotogiornalismo”, Bienvenido Velasco è stato premiato per il suo lavoro “Las redes sociale, el engaño que anima a miles de migranti por la selva del Darién”.
I link agli articoli remitati:
https://vimeo.com/954034604/bb36c4afbf?share=copy
https://unbiasthenews.org/widowed-by-europes-borders-graves/
https://efe.com/mundo/2023-09-25/las-redes-sociales-el-engano-que-anima-a-miles-de-migrantes-por-la-selva-del-darien/
Anche un ragazzo italiano tra i vincitori del premio per la promozione dello sport e di una vita attiva
La Commissione ha annunciato i vincitori dell'edizione 2024 dei #BeActive Awards. I premi premiano progetti e individui che si sono dedicati con impegno e successo alla promozione dello sport, dell'attività fisica e di stili di vita sani e attivi in tutta Europa.
Il progetto "UGOTCHI - Punkten mit Klasse" di Sportunion Österreich (Austria) ha vinto il #BeActive Education Award. La loro iniziativa promuove l'attività fisica, un'alimentazione sana e azioni consapevoli tra i bambini delle scuole elementari utilizzando un sistema di premi. Il vincitore del #BeActive Workplace Award è Métropole de Lyon (Francia) e il loro programma di equilibrio fisico e benessere per lo staff di Lyon Metropole. Il #BeActive Local Hero Award è stato assegnato ad Alessio Barnabò (Italia) per il suo progetto "Sailing Achievements Inspire Lives (S.A.I.L)". A maggio 2024, Alessio ha gareggiato come istruttore di vela nelle 151 miglia di Livorno con un equipaggio composto interamente da persone con disabilità. Il progetto "Ninos", avviato dalla Fundacja Rozwoju Sportu Espanola (Polonia) con l'obiettivo di promuovere l'attività fisica e la costruzione di comunità tra diverse generazioni, ha vinto il premio #BeActive Across Generations.
Per consentire l'innovazione e lo sviluppo in tutti i progetti, i quattro vincitori hanno ricevuto 10.000 € e ciascuno dei 12 finalisti ha ricevuto 2.500 €. I premi #BeActive sono una parte centrale dell'annuale Settimana europea dello sport, l'iniziativa della Commissione per promuovere la partecipazione allo sport e all'attività fisica per le persone di tutte le età e aumentare la consapevolezza sui numerosi vantaggi di entrambi
Le grandi piattaforme online presentano i report sulla valutazione dei rischi
A partire da questa settimana, i provider designati nel 2023 come grandi piattaforme online (VLOP) o grandi motori di ricerca (VLOSE) devono pubblicare per la prima volta i loro report annuali di valutazione dei rischi e di audit, ai sensi del Digital Services Act (DSA). I report devono includere le valutazioni che i provider di VLOP e VLOSE hanno effettuato per identificare e analizzare i rischi derivanti dai loro servizi, come la diffusione di contenuti illegali, la disinformazione o la protezione dei minori. Questi report delineano anche le misure che VLOP e VLOSE hanno messo in atto per mitigare i rischi identificati.
Con la pubblicazione di questi report, il DSA è pronto a portare una nuova era di trasparenza e responsabilità nel settore tecnologico, aiutando a proteggere gli utenti e la società da potenziali danni e promuovendo un ambiente online più sicuro e responsabile. La Commissione organizzerà inoltre workshop in cui i fornitori di questi servizi designati saranno invitati a presentare le valutazioni dei rischi pubblicate ai coordinatori nazionali dei servizi digitali, alle organizzazioni della società civile e ad altre parti interessate. Si prevede che tali workshop si svolgeranno all'inizio del 2025.
Lanciato il partenariato per i talenti con il Pakistan
La Commissione lancia un nuovo partenariato UE-Pakistan per i talenti, per intensificare la cooperazione in materia di migrazione, abbinando meglio le esigenze del mercato del lavoro e le competenze tra gli Stati membri dell'UE e il Pakistan. Il partenariato per i talenti riunisce il Pakistan, gli Stati membri interessati e la Commissione per identificare esigenze comuni e azioni congiunte. Con un finanziamento UE di 3 milioni di euro, il nuovo programma mira a creare nuove opportunità di mobilità lavorativa e educativa tra l'UE e il Pakistan. Il programma fornirà il trasferimento di conoscenze, competenze e affronterà le esigenze di competenze in settori selezionati in Pakistan e negli Stati membri UE interessati, tra cui edilizia, agricoltura, tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), produzione di energia rinnovabile e ospitalità.
I partenariati per i talenti sono un elemento chiave dell'approccio globale e strategico dell'UE, che collabora con i paesi partner per gestire la migrazione. La Commissione ha costantemente collaborato con i partner internazionali in un approccio Team Europe per affrontare le cause profonde della migrazione, combattere il traffico di migranti e promuovere percorsi legali. A giugno 2021, la Commissione ha lanciato i Talent Partnership, un'iniziativa volta ad affrontare la carenza di competenze nell'UE abbinando le competenze dei lavoratori dei paesi terzi alle esigenze del mercato del lavoro dell'UE, coinvolgendo strategicamente i paesi partner in una più ampia cooperazione sulla gestione della migrazione, inclusa la prevenzione della migrazione irregolare. A luglio di quest'anno è stato lanciato con successo il Talent Partnership con il Bangladesh (quelli buoni ce li teniamo, gli altri li spediamo in Albania). La Commissione sta attualmente sviluppando Talent Partnership con altri tre paesi partner: Egitto, Marocco e Tunisia.
La guerra dei dazi è già iniziata, ma con la Cina
La Commissione europea ha formalmente contestato le misure anti-dumping provvisorie imposte dalla Cina sulle importazioni di brandy dall'Europa, richiedendo consultazioni presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC). Secondo la Commissione le misure provvisorie della Cina sul brandy europeo non sono in linea con le norme dell'OMC: infatti, la Cina non ha dimostrato che vi sia alcuna minaccia di danno per la sua industria del brandy, né che vi sia un nesso causale tra la presunta minaccia di danno e le importazioni di brandy dall'UE. Inoltre, la Cina ha avviato il caso sulla base di prove insufficienti, contrariamente agli standard della legge dell'OMC.
Il vicepresidente esecutivo Dombrovskis ha affermato: "L'UE prende molto seriamente qualsiasi uso ingiusto o discutibile di strumenti di difesa commerciale contro qualsiasi settore della nostra economia. Richiedendo consultazioni con la Cina sulle sue misure anti-dumping provvisorie sul brandy dell'UE, la Commissione sta dando seguito al suo impegno di proteggere la nostra industria da accuse infondate e dall'uso improprio di misure di difesa commerciale".
Si conclude la COP29 , in Corea del Sud si aprono i negoziati sull'inquinamento da plastica
Da oggi fino al 1° dicembre, la Commissione partecipa ai negoziati sul Trattato globale sulla plastica (INC-5) a Busan, Repubblica di Corea, con l'obiettivo di raggiungere un accordo su uno strumento globale per affrontare l'inquinamento da plastica. Insieme ai partner del G20, l'UE rimane impegnata a concludere i negoziati entro la fine dell'anno. Le priorità dell'UE per un accordo efficace includono la necessità di affrontare i livelli elevati e insostenibili di produzione primaria di polimeri plastici, vietare le microplastiche aggiunte intenzionalmente nei prodotti e convergere attorno ad un nuovo strumento che affronti la produzione di plastica in modo completo. L'UE sosterrà inoltre il'applicazione del principio che i principali produttori si assumano una quota di responsabilità finanziaria per l'inquinamento da plastica, il cosiddetto principio "chi inquina paga".
Durante i negoziati, l'UE sottolineerà inoltre che, sebbene siano necessarie misure giuridicamente vincolanti a livello globale, si dovrebbero considerare anche le circostanze nazionali e garantire una giusta transizione. L'adozione di uno strumento giuridicamente vincolante per porre fine all'inquinamento da plastica è una priorità fondamentale del piano d'azione per l'economia circolare dell'UE.
Il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: "La plastica sta soffocando i nostri oceani, inquinando l'ambiente e danneggiando la salute e i mezzi di sussistenza delle persone. Se le cose continueranno come al solito, la produzione di plastica triplicherà entro il 2060. Abbiamo bisogno di politiche globali coordinate per cambiare i modelli di produzione e consumo della plastica in un modo che sia vantaggioso per le persone e il pianeta. Ora abbiamo la possibilità di dimostrare come possiamo agire congiuntamente per promuovere un'economia più circolare e sostenibile per la plastica. L'UE è pronta a impegnarsi con altre parti e a costruire ponti per concordare un trattato globale entro la fine di quest'anno". A Rio, i leader del G20 hanno dichiarato nella loro dichiarazione finale ldi coler lavorare insieme per concludere i negoziati per uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull'inquinamento da plastica entro la fine del 2024. Per mobilitare il sostegno alla conclusione del trattato, l'UE è attivamente coinvolta nella High Ambition Coalition to End Plastic Pollution, che include 65 paesi impegnati a porre fine all'inquinamento da plastica entro il 2040.
A Baku l'UE rivendica un successo, nonostante la delusione dei paesi in via di sviluppo
Alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP29 a Baku, la Commissione Europea e gli Stati membri dell’UE hanno negoziato con successo un accordo per allineare i flussi finanziari globali con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Grazie all’adozione di un nuovo obiettivo quantificato collettivo (NCQG) per il finanziamento della lotta al cambiamento climatico, l’UE è riuscita ad espandere la base globale di contribuenti per finanziare la lotta al cambiamento climatico. Le parti hanno convenuto che i finanziamenti combinati provenienti da tutte queste fonti dovrebbero raggiungere almeno 1,3 miliardi di dollari all’anno entro il 2035.
Nell’ambito di questo obiettivo, i paesi sviluppati si impegnano a mobilitare 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035 per l’azione climatica nei paesi in via di sviluppo. Questo obiettivo dovrebbe essere raggiunto attraverso un’ampia gamma di fonti, compresi i finanziamenti mobilitati dalle banche multilaterali e, per la prima volta, i contributi di altri paesi. L'UE si è impegnata per garantire che altri paesi contribuissero, in linea con la loro capacità finanziaria.
Il gruppo negoziale dell’UE ha inoltre finalizzato con successo le norme che rafforzeranno l’integrità ambientale, la trasparenza e la responsabilità nei mercati internazionali del carbonio ai sensi dell’articolo 6 dell’accordo di Parigi. Il meccanismo di credito di cui all’articolo 6.4 stabilirà un nuovo standard sostenuto dalle Nazioni Unite per le compensazioni di carbonio di alta qualità, e le nuove regole per la registrazione e il monitoraggio dei trasferimenti internazionali porteranno trasparenza agli accordi bilaterali sul carbonio tra le Parti. Ciò consentirà di ridurre ed eliminare le emissioni in modo economicamente vantaggioso.
Durante la COP29, l’UE ed un gruppo di altri paesi hanno annunciato l’intenzione di presentare un NDC ( National Determined Contributions) allineato a 1,5°C l’anno prossimo. Per far avanzare la transizione verso l’energia pulita, la Commissione e la Beyond Oil and Gas Alliance hanno annunciato una partnership sulla transizione dai combustibili fossili. La Commissione ha inoltre lanciato una nuova tabella di marcia del partenariato per la riduzione del metano per accelerare ulteriormente la riduzione delle emissioni di metano associate alla produzione e al consumo di energia fossile, in collaborazione con una serie di paesi partner, organizzazioni internazionali, ONG e banche di sviluppo.
In particolare Canada, Cile, Unione Europea, Georgia, Messico, Norvegia e Svizzera si sono detti impegnati a rispettare l'obiettivo fissato dagli Accordi di Parigi di ridurre le emissioni per un abbassamento del surriscaaldamento globale di 1,5°C .
Alcuni paesi, , ovvero Bhutan, Madagascar, Panama e Suriname, hanno già raggiunto emissioni nette di gas serra pari a zero ( c.d. I paesi GZERO).
L'Europa emette con successo nuove obbligazioni
Ieri la Commissione europea ha raccolto 7 miliardi di euro in obbligazioni dell’UE nella sua decima operazione per il 2024, di cui 3 miliardi di euro sotto forma di obbligazioni verdi NextGenerationEU.
L'operazione in due tranche prevedeva l'emissione di un'integrazione di 4 miliardi di euro dei bond UE con scadenza 4 dicembre 2031 e di un'integrazione di 3 miliardi di euro del bond verde NextGenerationEU con scadenza 4 febbraio 2043. Il prezzo dell'operazione dei bond a 7 anni è stato fissato al 98,618%, ad un tasso del 2,719%, mentre il Il prezzo del bond a 18 anni è stato fissato al 72,739%, ad un tasso del 3,260%. Le offerte ricevute ammontano a oltre 66 miliardi di euro per il bond a 7 anni e 80 miliardi di euro per il bond a 18 anni.
I fondi raccolti sul mercato obbligazionario saranno utilizzati per finanziare in particolare il NextGenerationEU e il sostegno all’Ucraina, nonché la transizione verde nei piani nazionali di ripresa e resilienza (RRP) degli Stati membri. Tutte le emissioni dei Green Bond sono guidate dal NGEU Green Bond Framework, che è in linea con i Green Bond Principles della International Capital Markets Association (ICMA). Finora la Commissione, rispetto all'obbiettivo di 65 miliardi di euro per la seconda metà del 2024, ne ha raccolto circa 60 miliardi. Una panoramica completa di tutte le transazioni dell’UE eseguite fino ad oggi è disponibile online. Una panoramica dettagliata delle transazioni previste dall’UE per la seconda metà del 2024 è disponibile anche nel piano finanziario dell’UE. La prossima operazione in calendario sarà il 25 novembre 2024.
I Trattati dell’UE conferiscono alla Commissione europea il potere di contrarre prestiti sui mercati internazionali dei capitali per conto dell’Unione europea per finanziare specifici programmi d’azione dell’UE. La sua reputazione è ben consolidata sui mercati dei titoli di debito, grazie alle emissioni obbligazionarie effettuate negli ultimi 40 anni. Le emissioni della Commissione Europea sono tutte denominate esclusivamente in euro. Tutti i prestiti dell’UE sono garantiti dal bilancio dell’UE e i contributi al bilancio costituiscono un obbligo giuridico incondizionato per tutti gli Stati membri ai sensi dei trattati dell’UE.
L'Europa e Singapore rafforzano la cooperazione sull'Intelligenza Artificiale
La Commissione europea ed il Ministero per lo sviluppo digitale e l'informazione di Singapore hanno firmato un accordo amministrativo per segnare l'inizio della cooperazione tra l'ufficio per l'intelligenza artificiale (IA) dell'UE e l'istituto per la sicurezza dell'IA di Singapore. Questo accordo rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento della loro cooperazione nella promozione dell'innovazione, dello sviluppo e dell'uso responsabile di un'IA sicura, affidabile e incentrata sull'uomo.
Margrethe Vestager, commissario europeo per il digitale, ha affermato: "La sicurezza dei modelli di IA utilizzati dalle persone in tutto il mondo è fondamentale. Abbiamo un obiettivo comune per garantire che la tecnologia funzioni per noi e sia in linea con i nostri valori. L'accordo odierno sottolinea che quando condividiamo le conoscenze possiamo imparare gli uni dagli altri. Ciò ci consente di rafforzare la consolidata collaborazione digitale. Tenendo presente la sicurezza, l'innovazione può avvenire con un rischio minimo e progredire nella comprensione di questa tecnologia particolarmente affascinante ma impegnativa. Non vedo l'ora di vedere i risultati della cooperazione tra il nostro ufficio per l'IA e l'istituto per la sicurezza dell'IA di Singapore".
Le due amministrazioni hanno concordato di affrontare la sicurezza dei modelli di IA di uso generale attraverso scambi di informazioni e best practice, test e valutazioni congiunti, sviluppo di strumenti e benchmark, attività di standardizzazione e ricerca su come promuovere un'IA sicura e affidabile. Inoltre, i due partner hanno concordato di scambiare opinioni sulle tendenze e sui futuri sviluppi tecnologici nel campo dell'IA, con ulteriori aree di collaborazione che restano un'opzione. L'accordo amministrativo firmato oggi costituisce un importante risultato del partenariato digitale UE-Singapore firmato nel 2023.
Persone con disabilità, pubblicate le linee guida per una vita più autonoma
La Commissione ha adottato linee guida volte a promuovere il diritto delle persone con disabilità a vivere in modo indipendente e ad integrarsi nella comunità.
La guida fornisce raccomandazioni pratiche agli Stati membri sull’utilizzo dei fondi dell’UE per accelerare la transizione dall’assistenza istituzionale ai servizi basati sulla comunità e alla vita indipendente per le persone con disabilità. L'obiettivo è che la vita indipendente delle persone con disabilità diventi una realtà, dando loro i mezzi per scegliere come, dove e con chi vivere, e dando loro accesso a una serie di servizi di sostegno locali, nonché "parità di accesso" ai servizi.
Queste linee guida rappresentano una cosiddetta iniziativa “faro” della strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030. Contribuisce al rispetto degli obblighi derivanti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (UNCRPD), di cui sono parti l'UE e tutti gli Stati membri. Gli orientamenti mirano inoltre a sostenere l’attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali.
In arrivo un portale digitale per i lavoratori temporaneamente distaccati all'estero.
Oggi la Commissione ha proposto di istituire un portale unico di dichiarazione digitale per le aziende che forniscono servizi e inviano temporaneamente lavoratori in un altro Stato membro, noti come "lavoratori distaccati". Il mercato unico dell'UE conta 5 milioni di lavoratori distaccati. Uno dei principali ostacoli amministrativi affrontati dai loro datori di lavoro è la gestione di una documentazione multipla e diversificata in ogni Stato membro.
Gli Stati membri potranno utilizzare l'interfaccia pubblica su base volontaria. In quelli che scelgono di farlo, il nuovo portale unico di dichiarazione digitale ridurrà i costi amministrativi per le aziende quando distaccano i propri lavoratori all'estero. In tal modo all'obiettivo la Commissione si propone di ridurre del 25% l'onere di rendicontazione delle aziende, come delineato nella sua comunicazione sulla "Competitività a lungo termine dell'UE", mantenendo pienamente l'attuale elevato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati sancito dalla legislazione nazionale e dell'UE.
La proposta consentirà inoltre una migliore conformità alle norme esistenti, consentendo l'applicazione di una mobilità equa, in linea con elevati standard di protezione dei lavoratori. Per aumentare la trasparenza, gli Stati membri possono anche inviare una copia della dichiarazione ai lavoratori distaccati. Lo strumento proposto dalla Commissione ridurrà l'onere amministrativo per i lavoratori distaccati. Un unico portale di dichiarazione digitale consentirà ai fornitori di servizi di utilizzare un unico modulo anziché 27 diversi moduli nazionali. Ciò faciliterà la conformità delle aziende agli obblighi di dichiarazione alle autorità nazionali competenti. Lo strumento servirà a migliorare anche la cooperazione tra gli Stati membri e la protezione dei lavoratori.
COP29, insieme, in ordine sparso, verso l'obiettivo di tagliare le emissioni di metano
Alla COP29 di Baku, è stata lanciata una nuova Roadmap per l'abbattimento delle emissioni di metano associate alla produzione e al consumo di energia fossile, che vede insieme la Commissione europea, i paesi partner, l'Agenzia internazionale per l'energia e una serie di organizzazioni non governative (ONG). Questa nuova Roadmap fornisce un modello per la cooperazione tra paesi importatori ed esportatori di combustibili fossili. ieri il Commissario per l'azione per il clima, Wopke Hoekstra, ha affermato: "Ridurre le emissioni di metano dal settore energetico è un obiettivo a portata di mano per l'azione per il clima. Ha senso dal punto di vista economico. Aiuta davvero a rafforzare la nostra sicurezza energetica riducendo al contempo le emissioni. La Roadmap che stiamo lanciando oggi mostra la strada da seguire in termini di promozione della cooperazione tra paesi importatori ed esportatori. Per l'UE, è chiaro: saremo in grado di affrontare efficacemente le emissioni di metano solo se lavoriamo insieme lungo le catene di fornitura globali con tutti i soggetti coinvolti".
Nell'ambito del Global Methane Pledge, lanciato dall'UE e dagli USA, oltre 150 paesi stanno ora implementando un obiettivo collettivo di riduzione delle emissioni globali di metano antropogenico di almeno il 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2020. Questa nuova Roadmap stabilisce una serie di azioni concrete da intraprendere, tra cui un solido sistema di monitoraggio, segnalazione e verifica (MRV) basato sui principi dell'Oil and Gas Methane Partnership 2.0 (OGMP 2.0), nonché un piano di progetto per ridurre le emissioni da asset esistenti, fornendo una tempistica chiara, un piano di investimenti e le esigenze di risorse umane.
Queste partnership per accelerare la mitigazione delle emissioni di metano sono state annunciate dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen alla COP28 di Dubai e si basano sulla "Dichiarazione congiunta degli importatori ed esportatori di energia sulla riduzione delle emissioni di gas serra dai combustibili fossili" firmata dall'Unione Europea, dagli Stati Uniti, dal Giappone, dal Canada, dalla Norvegia e da Singapore alla COP27. Dopo il lancio della Roadmap, i primi esempi di implementazione della partnership saranno presentati alla COP30 in Brasile.
Contraffazione e diritti di proprietà intellettuale. Rapporto UE per il 2023
La Commissione europea e l'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) hanno pubblicato il rapporto congiunto per il 2023 sull'applicazione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) nell'UE. Il rapporto fornisce una panoramica del lavoro svolto dai funzionari doganali responsabili dell'applicazione dei DPI e sottolinea la crescente necessità di un'azione continua contro i contraffattori. Secondo la relazione, nel 2023 sono stati sequestrati circa 152 milioni di articoli che violano i DPI dell'UE per un valore stimato di 3,4 miliardi di euro. Ciò rappresenta un aumento del 77% rispetto all'anno precedente. Gli articoli più sequestrati includono giochi, giocattoli e materiale da imballaggio.
Con l'aumento del volume degli scambi, in particolare nell'e-commerce, le autorità doganali dell'UE operano sotto una pressione crescente. I prodotti contraffatti non solo danneggiano le attività commerciali legittime, ma rappresentano anche una minaccia per la salute, la sicurezza e la protezione dei consumatori dell'UE.
Ecco perché la Commissione propone un approccio nuovo comune, con una proposta ambiziosadi riforma dell'Unione doganale dell'UE, istituita nel 1968. La proposta prevede l'istituzione di un'Autorità doganale europea, un nuovo hub di dati doganali dell'UE, un quadro normativo più solido e nuovi strumenti. Queste misure faciliteranno uno scambio di informazioni più fluido, un'identificazione più facile delle catene di fornitura problematiche e aumenteranno la sicurezza dei prodotti in tutta l'Unione.
Maggiori informazioni sulla proposta di riforma dell'Unione doganale nella sezione in abbonamento.
Verrà il tempo della ricostruzione. Prime iniziative per coinvolgere le imprese europee in Ucraina.
Alla prima conferenza tra Unione europea e Ucraina sulla futura ricostruzione, l'UE ha lanciato un invito a manifestare interesse per mobilitare investimenti privati dell'UE a sostegno degli sforzi di ricostruzione dell'Ucraina. Le proposte saranno esaminate e collegate ai progetti di investimento più adatti finanziati nell'ambito dell'Ukraine Investment Framework, che forma parte integrante del Fondo europeo per l'Ucraina da 50 miliardi di euro. L'invito sarà aperto fino al 1° marzo 2025. Incoraggiando le partnership commerciali e l'impegno del settore privato dell'UE nella ripresa e nella ricostruzione dell'Ucraina, l'UE sostiene anche un'ulteriore integrazione dell'Ucraina nel mercato unico dell'UE.
Olivér Várhelyi, Commissario per il vicinato e l'allargamento, ha affermato: "La ricostruzione dell'Ucraina richiede sia finanziamenti pubblici che partnership con il settore privato. Riunendo questi sforzi, possiamo massimizzare gli investimenti, sostenere la ripresa del paese e la graduale integrazione nel mercato unico dell'UE. In effetti, promuovere il coinvolgimento del settore privato nei processi di ripresa e ricostruzione dell'Ucraina sarà fondamentale per il suo successo".
Questa prima conferenza sugli investimenti UE-Ucraina, organizzata il 13 e 14 novembre a Varsavia nel quadro della quarta mostra internazionale ReBuild Ukraine, riunisce oltre 5.000 partecipanti dall'Ucraina, dall'UE e da altri paesi per mobilitare investimenti privati verso la ripresa, la ricostruzione e la modernizzazione dell'Ucraina. Dall'inizio della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, l'UE ha reso disponibili quasi 122 miliardi di euro in assistenza finanziaria, umanitaria e militare all'Ucraina e per soddisfare le esigenze degli ucraini nell'UE.
Presentate le prime proposte per le future Fabbriche di Intelligenza Aritficiale
Sono in tutto sette le proposte presentate in risposta al bando lanciato lo scorso settembre per la creazione di abbriche di intelligenza artificiale (AI) nell'ambito dell'EuroHPC Joint Undertaking (JU). Le future fabbriche di AI daranno vita ad un ecosistema europeo in grado di favorire per la formazione di modelli di AI avanzati e lo sviluppo di soluzioni di AI. Saranno costruite attorno alla rete High-Performance Computing (HPC) di supercomputer europei e riuniranno gli ingredienti chiave per il successo nell'AI: potenza di calcolo, dati e talento. Le fabbriche di AI aumenteranno sostanzialmente la potenza di calcolo disponibile per l'AI in Europa. Saranno interconnesse e disponibili per le startup, l'industria e i ricercatori europei di AI.
Le sette proposte provengono da un totale di 15 Stati membri e due paesi extra UE associati, nel dettaglio: Finlandia (insieme alla partecipazione di Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Norvegia e Polonia), Lussemburgo, Svezia, Germania, Italia (insieme alla partecipazione di Austria e Slovenia) e Grecia. Inoltre, è attesa la conclusione dell'iter di invio di una proposta da parte della Spagna con la partecipazione di Portogallo, Romania e Turchia.
Le proposte presentate saranno ora valutate da un gruppo di esperti indipendenti. L'EuroHPC JU prevede di annunciare la selezione delle prime AI Factories a dicembre 2024 e di lanciarle subito dopo. Oltre alle proposte di cui sopra, Cipro e Slovenia hanno presentato lettere di interesse per unirsi o creare un'AI Factory in una fase successiva. La prossima data limite per le proposte successive è il 1° febbraio 2025.
L'UE è ora un passo più vicina all'istituzione delle prime AI Factories all'inizio del 2025, come annunciato nelle linee guida politiche della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
Istituita una nuova Zona di restrizione della pesca nell'Adriatico.
In occasione della 47a riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), che si è svolta dal 4 all'8 novembre a Roma, l'UE e i paesi vicini hanno adottato importanti misure per la sostenibilità del Mediterraneo e del Mar Nero.
Queste misure includono la creazione di una prima zona di restrizione della pesca (ZPR) condivisa tra l’UE e l’Albania per proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili, compresi i coralli di bambù vulnerabili e gli habitat critici per le specie demersali. L’adozione di questa nuova ZPR, in aggiunta alla già esistente Jabuka Pomo ZPR, rende l’Adriatico la subregione del Mediterraneo dove la protezione dei fondali marini è più estesa.
Le misure adottate riguardano un ampio spettro di specie a rischio, in particolare lo storione. Quindi niente più caviale dell'Adriatico.
Seguendo l'esempio dell'UE, la CGPM ha consolidato le misure di conservazione dell'anguilla europea e del corallo rosso, sulla base dei programmi di ricerca finanziati dall'UE. La CGPM ha inoltre deciso di collaborare alla raccolta di dati scientifici riguardanti le future misure di gestione e conservazione delle specie sensibili, come lo spinarolo e lo storione, e di adottare un divieto regionale totale sulla pesca dello storione nelle acque marine. Infine, i membri della CGPM si impegnano anche a rafforzare la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.
Il vicepresidente esecutivo responsabile del Green Deal europeo, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: “Accolgo con favore i progressi compiuti con i nostri partner regionali del Mediterraneo nella gestione sostenibile dei nostri stock comuni. Promuovendo un approccio di tolleranza zero nei confronti della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e i principi di gestione della politica comune della pesca, garantiamo condizioni di parità per tutti gli operatori della regione. »
La CGPM svolge un ruolo essenziale a favore della governance della pesca, poiché adotta in particolare raccomandazioni vincolanti per la gestione della pesca e lo sviluppo dell’acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Comprende l’UE, 19 stati del Mediterraneo e tre stati del Mar Nero.
Pubblicità nelle stazioni ferroviarie italiane: via libera alla fusione con holding olandese
La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell'UE, l'acquisizione del controllo congiunto di Grandi Stazioni Retail S.p.A. dell'Italia da parte di OMERS Infrastructure European Holdings B.V. ("OMERS") dei Paesi Bassi e DWS Group GmbH & Co KGaA ("DWS") della Germania. La transazione riguarda principalmente la locazione di spazi commerciali e la gestione pubblicitaria in diverse stazioni ferroviarie in Italia.
La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, data la limitata posizione di mercato combinata delle società risultante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni.
COP29, non ci saranno i leader, ma l'Europa sì.
A guidare il team negoziale dell'UE sarà Il Commissario per l'azione per il clima, Wopke Hoekstra, che dovrà agire a stretto contatto con il Consiglio UE e gli Stati membri per rispettare il mandato negoziale dell'UE adottato il mese scorso.
Alla COP29, le parti dell'accordo di Parigi devono garantire che i flussi finanziari globali siano sempre più allineati all'accordo di Parigi, sbloccando gli investimenti, attraverso l'adozione di un nuovo obiettivo globale quantificato (NCQG) sui finanziamenti per il clima. L'UE è attualmente il principale fornitore di finanziamenti internazionali per il clima, contribuendo con 28,6 miliardi di euro in finanziamenti pubblici per il clima nel 2023 e mobilitando un importo aggiuntivo di 7,2 miliardi di euro di finanziamenti privati per sostenere i paesi in via di sviluppo nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell'adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.
Oltre al NCQG come priorità principale dei negoziati di quest'anno, un altro elemento importante sarà la riconferma degli obiettivi energetici globali concordati lo scorso anno a Dubai per la transizione dai combustibili fossili, il triplo degli investimenti in energie rinnovabili e il raddoppio delle misure di efficienza energetica entro il 2030. I negoziatori dell'UE lavoreranno per stabilire aspettative ambiziose per i contributi determinati a livello nazionale (NDC) che saranno presentati da tutte le parti l'anno prossimo. Inoltre, il team negoziale dell'UE lavorerà anche per concludere i negoziati sui mercati internazionali del carbonio ai sensi dell'articolo 6 dell'accordo di Parigi.
La Commissaria per l'energia, Kadri Simson, parteciperà il 14 e 15 novembre, concentrandosi sull'attuazione dell'impegno per la transizione dai combustibili fossili, sul nostro lavoro per ridurre le emissioni di metano e sullo sviluppo di tecnologie pulite. La Commissaria per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, parteciperà anche il 12 novembre per assistere a un evento di alto livello su "Il futuro della competitività a zero emissioni nette".
La piattaforme di e-commerce TEMU sotto indagine per sospette pratiche scorrette
In base ad un'indagine condotta a livello europeo la Rete di cooperazione delle autorità nazionali di tutela dei consumatorii (Rete CPC) e la Commissione europea hanno contestato a Temu, il mercato online, un certo numero di pratiche sulla sua piattaforma che violano i diritti dei consumatori europei. La rete CPC ha chiesto a Temu di rendere queste pratiche conformi alla legislazione sulla tutela dei consumatori dell’Unione Europea. Temu rimane sotto indagine e gli è stato chiesto di fornire ulteriori informazioni.
L'indagine della rete CPC copre un'ampia gamma di pratiche che i consumatori incontrano quando fanno acquisti su Temu, comprese quelle che potrebbero indurre in errore i consumatori o influenzare indebitamente le loro decisioni di acquisto. La rete CPC sta inoltre indagando se Temu rispetta gli specifici obblighi di informazione previsti dai mercati online ai sensi del diritto dei consumatori.
Temu ha ora un mese per rispondere alle conclusioni della rete CPC e offrire impegni su come affronterà le questioni individuate in materia di diritto dei consumatori. A seconda della risposta di Temu, la rete CPC potrebbe avviare un dialogo con l'azienda. Se Temu non risponde alle preoccupazioni sollevate dalla rete CPC, le autorità nazionali possono adottare misure coercitive per garantire il rispetto della legge. Inclusa la possibilità di imporre sanzioni in base al fatturato annuo di Temu negli Stati membri interessati.
L'Europa si prepara all'eventualità di attacchi informatici su larga scala: oggi l'esercitazione Blue OLEX
Autorità responsabilii della sicurezza informatica degli Stati membrie della Commissione europea prendono parte oggi all'esercitazione annuale denominata ‘Blueprint Operational Level Exercise’ (Blue OLEx), per testare la preparazione dell'UE in caso di crisi della sicurezza informatica.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “Questa esercitazione ci aiuterà a rafforzare le nostre difese in materia di sicurezza informatica e a garantire un ambiente digitale più sicuro per i nostri cittadini e le nostre imprese in tutto il mondo. »
Quest’anno l’esercitazione è guidata dalle autorità italiane, con il supporto dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA). Nel 2024, Blue OLEx si concentrerà sulla cooperazione a livello esecutivo, in particolare attraverso la rete delle organizzazioni di collegamento in caso di crisi IT (EU-CyCLONe), creata con la direttiva sulle misure volte a garantire un livello comune elevato di sicurezza informatica in tutta l'Unione (direttiva IRS 2) . L’esercizio aiuterà i leader della sicurezza informatica a identificare le aree di miglioramento nel modo standardizzato di rispondere a incidenti e crisi.
EU-CyCLONe mira a contribuire alla gestione dei principali incidenti e crisi IT a livello operativo. Integra le strutture di cibersicurezza esistenti a livello dell’UE stabilendo collegamenti tra la cooperazione a livello tecnico, come il Computer Security Incident Response Team (CSIRT), e i livelli politici, come l’Integrated Policy Response in Crisis Situations (IPCR). I risultati ottenuti durante l’esercitazione contribuiranno alla valutazione del piano di risposta coordinata ai principali incidenti e crisi di cibersicurezza, adottato nel 2017.
Cresce l'interesse dell'industria della difesa europea per i finanziamenti stanziati da bruxelles con il Fondo Europeo della Difesa
I soldi sono ancora pochi ma a quelli comunque non si rinuncia. L'industria della difesa dell'UE, comprese le piccole e medie imprese (PMI) e gli istituti di ricerca, hanno presentato un numero record di proposte nell'ambito dei bandi del Fondo europeo per la difesa (EDF) del 2024: un totale di 298 proposte cui andranno finanziamenti del valore di 1,1 miliardi di euro per progetti di ricerca e sviluppo (R&S) nel settore della difesa. E' il numero più elevato di proposte da quando è stato istituito il Fondo nel 2021, con un incremento del 25% rispetto all'anno precedente. Inoltre, si è registrato un numero record di proposte presentate da PMI e organizzazioni di ricerca, con un aumento del 28% rispetto al 2023. Questo conferma l'attrattività dell'EDF anche per le aziende più piccole o costituire da poco.
Ecco cosa ha detto Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutivo per Un'Europa adatta all'era digitale e ancora in carica per la concorrenza: "Sono lieta di vedere l'interesse in continua crescita da parte dell'industria della difesa europea a collaborare nel contesto del Fondo europeo per la difesa. In un momento in cui la prontezza della difesa europea è fondamentale, è incoraggiante assistere all'impegno dell'industria della difesa, tra cui un numero crescente di PMI, per costruire una base tecnologica di difesa più solida e sviluppare capacità di difesa all'avanguardia". Di certo proprio la difesa è uno di quei settori dove le rigide regole UE sulla libera competizione dovranno cedere il passo alla nuova logica geopolitica dello scontro tra "campioni", inclusi quelli ancora in erba madre in Europe.
In linea con le priorità tematiche concordate con gli Stati membri i bandi EDF per il 2024 intendono supportare le capacità critiche di difesa dell'Europa attraverso il finanziamento di progetti sullo sviluppo: dei blindati da combattimento di nuova generazione; delle capacità di contrasto dei missili ipersonici, di un'ampia gamma di sistemi aerei e terrestri senza pilota; di un sistema autonomo di sminamento pesante; e infine delle comunicazioni spaziali in sicurezza. Tra gli obiettivi strategici anche lo sviluppo di una piattaforma di difesa di nuova generazione per elicotteri e velivoli cargo di medie dimensioni. I finanziamenti del Fondo prevedono anche un supporto dedicato all'innovazione nella difesa, in particolare rivolto alle PMI, che beneficiano anche attraverso l'European Defence Innovation Scheme (EUDIS), di un finanziamento totale di 225 milioni di euro.
Tutte le proposte di progetto presentate saranno ora sottoposte a controlli di ammissibilità e idoneità da parte dei servizi della Commissione. Una volta completati, la Commissione, assistita da esperti esterni indipendenti, valuterà l'eccellenza scientifica e altri criteri di aggiudicazione, oltre a eseguire uno screening etico di tutti i progetti. La pubblicazione dei risultati è previstai a maggio 2025.
Non solo hub per i rimpatri. L'Europa rafforza gli strumenti per chi ha bisogno di protezione.
Il reinsediamento è uno strumento umanitario e di protezione che intende fornire percorsi sicuri per le persone in cerca di protezione nell’UE. Ad attuarlo è il Comitato di Alto Livello, che si è riunito oggi per la prima volta; riunisce rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio, degli Stati membri, dell’Agenzia europea per l’asilo, dell’UNHCR, dell’OIM e della società civile ed è presieduto dalla Commissione europea. E' parte di un sistema permanente cche, in sinergia on il piano biennale dell'Unione, dovrà determinare il numero di persone bisognose di protezione che possono essere ammesse nell'UE, nonché il contributo che ciascuno Stato membro dovrà fornire.
L'adesione al piano biennale sarà decisa su base volontaria da ciascuno Stato membro. Spetta al Consiglio adottare il piano biennale dell'Unione sulla base della proposta presentata dalla Commissione. Il primo piano dovrebbe essere operativo entro la fine del 2025 e coprirà il periodo 2026-2027. La Commissione, con il sostegno del Comitato di alto livello, ne monitorerà l'attuazione. In caso di crisi umanitaria imprevista, la Commissione può proporre al Consiglio un emendamento volto ad aggiungere nuove regioni o paesi extra-UE al piano dell'Unione.
L'istituzione del Comitato rientra nella nuova politica dell'Unione per il reinsediamento e l'ammissione umanitari a seguito dell'adozione del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, entrato in vigore l’11 giugno 2024. La sua attuazione mira a sostenere i paesi partner internazionali affinchè possano riprendersi i migranti arrivati irregolarmente e contrastarne la partenza.
Nasce l'Ecodesign Forum per un fashion attento all'ambiente
La Commissione lancia un bando rivolto a potenziali candidati al un nuovo Ecodesign Forum, istituito nell'ambito del regolamento europeo sull'Ecodesign per prodotti sostenibili (ESPR). Il Forum svolgerà un ruolo importante nell'attuazione dell'ESPR coinvolgendo tutti gli attori l nello sviluppo di norme per prodotti più circolari, efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili.
Il nuovo Ecodesign Forum riunirà rappresentanti dell'industria, della società civile e del mondo accademico, insieme ad esperti nominati dagli Stati membri. Sulla base dell'esperienza maturata con la direttiva sull'Ecodesign, la Commissione consulterà i membri del Forum su aree chiave nell'ambito dell'ESPR. Tra queste, i requisiti dell' ecodesign, i meccanismi di sorveglianza del mercato, le misure di autoregolamentazione ed i divieti di distruggere i prodotti rimasti invenduti. L'Ecodesign Forum avrà anche un ruolo consultivo nell'attuazione delle norme sull'etichettatura energetica.
Le organizzazioni e gli individui che soddisfano i criteri di selezione avranno tempo fino al 5 dicembre 2024, ore 12:00 CET (mezzogiorno) per presentare le loro candidature, che saranno poi valutate dalla Commissione. I rappresentanti degli Stati membri e di altri enti pubblici saranno designati su invito diretto della Commissione.
Ancora contrasti tra UE e Regno Unito sulla pesca
Oggi, l'UE ha deciso di richiedere l'istituzione di un tribunale arbitrale ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie dell'accordo di commercio e cooperazione (TCA) UE-Regno Unito in merito alla decisione del Regno Unito di vietare la pesca del cicerello. Il tribunale arbitrale si pronuncerà sulla compatibilità della misura con il TCA.
In vigore dal 26 marzo 2024, il divieto di pesca del cicerello nelle acque inglesi del Mare del Nord e in tutte le acque scozzesi impedisce alle navi dell'UE di svolgere questa pesca sostenibile. L'UE mette in dubbio la compatibilità di questo divieto con il TCA. Per questo motivo, nell'aprile 2024, l'UE ha richiesto consultazioni con il Regno Unito per trovare una soluzione reciprocamente accettabile, avviando formalmente un procedimento ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del TCA. Le consultazioni si sono concluse senza raggiungere una soluzione reciprocamente concordata, alla quale l'UE rimane aperta. L'istituzione di un tribunale arbitrale costituisce il passo successivo della procedura di risoluzione delle controversie.
Quando si tratta di gestire risorse condivise, tutte le decisioni prese dall'UE o dal Regno Unito devono essere non discriminatorie, proporzionate agli obiettivi e basate sulle migliori prove scientifiche disponibili. L'UE e il Regno Unito stabiliscono le opportunità di pesca per il cicerello sulla base di una consulenza indipendente all'avanguardia del Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare, che consente di raccogliere stock ittici a livelli che consentono loro di riprodursi alla massima capacità e di mantenere livelli di popolazione sani. L'UE si impegna a promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Agisce per proteggere e ripristinare gli ecosistemi marini per una pesca sostenibile e resiliente nell'ambito della politica comune della pesca e della strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030, e in linea con i suoi impegni nell'ambito del TCA.
116 milioni di aiuti a Germania e Italia per le alluvioni a giugno
La Commissione propone oggi un'assistenza finanziaria di 116 milioni di euro da parte del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) per aiutare la Germania e l'Italia ad affrontare le conseguenze delle gravi inondazioni che hanno colpito questi paesi nel maggio e giugno 2024.
Questa proposta di finanziamento fa seguito alle richieste di intervento del FSUE presentate dai paesi interessati, che hanno presentato alla Commissione le valutazioni dei danni, inclusa una stima del danno subito. La proposta di finanziamento della Commissione si basa quindi su queste valutazioni e sulle soglie specifiche fissate nel regolamento. Pertanto, il pacchetto di aiuti sarebbe il seguente: 112,07 milioni di euro per la Germania a seguito dei danni provocati dalle inondazioni nei Länder Baviera e Baden-Württemberg alla fine di maggio 2024; e 3,96 milioni di euro all'Italia per sostenere gli sforzi di ripresa dopo le alluvioni che hanno colpito la Valle d'Aosta nel giugno 2024.
L’assistenza del FSUE coprirà parte dei costi delle operazioni di emergenza e di recupero, compresa la riparazione delle infrastrutture danneggiate e la messa in sicurezza delle infrastrutture preventive, la salvaguardia del patrimonio culturale e le operazioni di bonifica.
La proposta di assistenza segue la recente delibera della Commissione nell’agosto 2024 volta a mobilitare più di un miliardo di euro per aiutare Italia, Slovenia, Austria, Grecia e Francia a riprendersi dai recenti disastri naturali. La Commissione sta predisponendo le misure esecutive.
Un report indica che si intensificano le relazioni tra Bruxelles e parlamenti nazionali.
L'auspicato appianarsi del deficit democratico in Europa, spesso attribuibile in realtà proprio ad una distanza ancora non colmata tra rappresentanze conunitarie e nazionali dei cittadini, sarebbe in atto secondo la relazione annuale 2023 sulle relazioni con i parlamenti nazionali e sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. La relazione, infatti, evidenzia un aumento della partecipazione dei parlamenti nazionali al dialogo politico con la Commissione, presentando un totale di 402 pareri scritti dai parlamenti alla Commissione, una cifra che supera di oltre il 10% quella del 2022. Indica che i parlamenti nazionali hanno continuato a impegnarsi con la Commissione sulle sue priorità politiche, prestando particolare attenzione al Green Deal europeo, una nuova spinta per la democrazia europea e la promozione del nostro stile di vita europeo. I parlamenti nazionali hanno inoltre prestato particolare attenzione al programma di lavoro della Commissione per il 2023, rendendolo il documento più commentato, nonché alla guerra di aggressione russa in corso contro l'Ucraina, al conflitto in Medio Oriente, alle riflessioni sul futuro dell'Unione, all'allargamento, alla migrazione e alla sicurezza. Il numero di pareri motivati dei parlamenti nazionali che indicavano violazioni percepite del principio di sussidiarietà nelle proposte della Commissione ammontava a 22. Questo numero rappresenta quasi un terzo in meno rispetto ai 32 ricevuti nel 2022, una cifra in linea con una tendenza al ribasso a lungo termine in questo senso.
La relazione mostra che i membri del Collegio hanno tenuto 127 riunioni con i parlamenti nazionali. Spiega i cambiamenti che diversi parlamenti nazionali hanno implementato per essere informati prima e meglio sul processo politico dell'UE, nonché come esprimere le proprie opinioni in modo più efficace. Allo stesso modo, sottolinea che alcuni parlamenti nazionali hanno iniziato a utilizzare il dialogo politico in modi innovativi. Ad esempio, una Camera ha emesso diversi pareri sulla stessa proposta in diverse fasi del processo legislativo e altri parlamenti hanno utilizzato pareri congiunti per influenzare collettivamente i negoziati in corso nella loro fase finale. Questo dimostra il potenziale strategico e la flessibilità offerti dal dialogo tra i parlamenti nazionali e la Commissione.
Un mandato ambizioso per la prossima Conferenza ONU sul clima.
Ieri il Consiglio dei ministri per l'ambiente dell'Unione Europea ha adottato il mandato da conferire alla Commissione per la prossima conferenza sul clima COP29, la conferenza sulla biodiversità COP16 e la conferenza sulla desertificazione COP16.
Alla COP29 di Baku, il commissario Wopke Hoekstra guiderà il team negoziale dell'UE. I colloqui si concentreranno principalmente su come finanziare la transizione verde, attraverso l'adozione di un obiettivo comune quantificabile (NCQG) sui finanziamenti per il clima. Come ha affermato il commissario nella conferenza stampa di ieri sera, l'UE cercherà anche di garantire che i paesi di tutto il mondo diano concreta attuazione alla decisione storica della COP28 dell'anno scorso a Dubai di abbandonare i combustibili fossili, triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare i miglioramenti dell'efficienza energetica entro il 2030, il cosiddetto consenso degli Emirati Arabi Uniti. I negoziatori cercheranno di mantenere lo slancio politico dell'anno scorso sulla riduzione delle emissioni, in particolare nella definizione del quadro per il prossimo ciclo di obiettivi climatici a livello nazionale, la cui adozione è prevista per il 2025, prima della COP30. Le conclusioni del Consiglio adottate ieri stabiliscono anche lla posizione negoziale dell'UE ai sensi dell'articolo 6 dell'accordo di Parigi sulle norme per i mercati internazionali del carbonio, che dovrebbero garantire trasparenza e integrità ambientale contribuendo nel contempo alla riduzione delle emissioni. L'UE continuerà inoltre a garantire progressi nelle politiche di adattamento e a rafforzare la resilienza globale ai cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda la conferenza sulla biodiversità della COP16 le conclusioni del Consiglio confermano l'impegno dell'UE per la piena e rapida attuazione del Quadro globale sulla Biodiversità adottato a Kunming-Montréal. L'UE lavorerà per accordi su questioni chiave, tra cui l'integrazione della biodiversità in altre politiche fino al 2030, il rafforzamento delle capacità, un processo decisionale condotto alla luce dei dati scientifici e il rafforzamento delle sinergie tra l'azione per il clima e la biodiversità. Spingerà inoltre verso progressi nella condivisione dei benefici delle risorse genetiche e nella mobilitazione delle risorse per la biodiversità. L'UE ha recentemente presentato i suoi obiettivi specifici del quadro globale sulla biodiversità e la COP16 sarà la prima grande opportunità di bilancio dopo lo storico accordo alla COP15.
Aiuti umanitari incrementati ai paesi dell'Asia e del Pacifico
La Commissione ha annunciato lo stanziamento di aiuti umanitari per un valore di 21,5 milioni di euro per la regione dell'Asia-Pacifico, portando il sostegno totale dell'UE a quasi 95 milioni di euro nel 2024. Questo nuovo finanziamento sosterrà progetti di aiuto umanitario in Bangladesh, Myanmar/. Birmania, Indonesia e Malesia. Se poi i loro cittadini vengono in Europa, li rimandiamo indietro.
Inoltre, è in fase di realizzazione un nuovo ponte aereo umanitario dell’UE che porterà forniture essenziali alle vittime del tifone Yagi, che ha devastato la regione dell’Asia-Pacifico, e si prevede che un volo raggiungerà il Laos nei prossimi giorni.
Janez Lenarčič, commissario per la Gestione delle crisi, ha dichiarato: “La stagione dei monsoni in corso ha colpito in modo particolarmente duro il sud-est asiatico, con diversi paesi che si trovano ad affrontare gravi inondazioni e cicloni. Poiché i disastri causati dai cambiamenti climatici diventano sempre più frequenti e più intensi, è tanto più importante rafforzare la cooperazione internazionale per una migliore preparazione e una risposta efficace. Sono convinto che questo accordo tra l’UE e gli organismi di gestione delle catastrofi dell’ASEAN sarà estremamente vantaggioso e ci consentirà di imparare gli uni dagli altri e di proteggere meglio le nostre popolazioni. »
L’annuncio arriva mentre Janez Lenarčič, commissario per la gestione delle crisi, visita questa settimana le Filippine e l’Indonesia con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione sulla preparazione e risposta alle catastrofi con l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN) e altri paesi della regione. In questo contesto il Commissario rappresenterà l'UE alla conferenza ministeriale dell'Asia-Pacifico sulla riduzione del rischio di catastrofi che si terrà a Manila, nelle Filippine.
A Giakarta, il commissario Lenarčič parteciperà alla firma di un accordo sulla gestione delle catastrofi tra la direzione generale della Protezione civile e delle operazioni europee di aiuto umanitario (DG ECHO) dell'UE e il Centro di coordinamento umanitario dell'ASEAN, e segnerà il 20° anniversario dell'accordo il devastante tsunami che ha colpito l’Indonesia nel 2004, ricordando la solidarietà mostrata dall’UE durante la fase di risposta.
Lanciata una piattaforma sulle tecnologie per ridurre l'inquinamento.
Dopo il lancio del Centro europeo di innovazione per la trasformazione industriale e le emissioni (INCITE) nel giugno 2024, la Commissione presenta oggi la piattaforma informativa INCITE che centralizza i dati sulle tecnologie industriali pulite innovative.
INCITE è un componente chiave della revisione della Direttiva sulle emissioni industriali (IED). Promuove l’adozione di tecnologie innovative che possono ridurre le emissioni (comprese le emissioni di gas serra) o ridurre lo spreco di risorse. La piattaforma è progettata per ricevere e raccogliere dati da e su tutti i settori industriali coperti dalla IED, con un focus iniziale sulle industrie ad alta intensità energetica come la produzione di ferro, acciaio, cemento e prodotti chimici. Per cominciare, sulla piattaforma sono disponibili circa 20 tecniche illustrative provenienti da progetti in corso finanziati dall’UE. Gli esempi includono progetti di cattura e stoccaggio del carbonio nei settori del cemento e della calce, forni ibridi nell’industria del vetro e progetti per il trattamento dei PFAS nelle acque reflue.
Gli utenti possono inviare informazioni attraverso un semplice questionario. La piattaforma aiuta le parti interessate a prendere decisioni informate fornendo una panoramica completa delle prestazioni ambientali, della maturità tecnologica, dei costi e dei benefici di queste tecnologie. La piattaforma sosterrà inoltre il dialogo e la cooperazione tra l’industria, i fornitori delle tecnologie, le organizzazioni di ricerca e tecnologia, i politici e gli attori finanziari. Inoltre, supporterà le autorità nazionali nel processo di approvazione di impianti industriali innovativi e fornirà informazioni agli operatori finanziari per identificare le tecnologie più promettenti su cui investire.
Questo strumento è gestito dal Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione. Tecniche innovative considerate pronte per l'uso e con significativi benefici ambientali saranno incluse nel processo di Siviglia, per sviluppare future norme ambientali e aumentare ulteriormente la diffusione di tecnologie pulite in Europa.
In risposta al diffuso fenomeno dell'antisemitismo le reazioni degli Stati membri in un report
Oggi la Commissione ha pubblicato la sua prima relazione sui progressi della Strategia dell'UE 2021-2030 per combattere l'antisemitismo e promuovere la vita ebraica. La relazione sui progressi mostra che, in linea con la strategia dell'UE, la maggior parte degli Stati membri ha adottato misure contro l'antisemitismo dal 2021, tra cui: 23 Stati membri hanno sviluppato strategie nazionali contro l'antisemitismo; 20 Stati membri hanno nominato un inviato speciale o un coordinatore nazionale per la lotta all'antisemitismo; 25 Stati membri hanno adottato o approvato la definizione operativa di antisemitismo dell'International Holocaust Remembrance Alliance. Tuttavia, dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023, gli episodi antisemiti sono aumentati vertiginosamente in tutta Europa. Pertanto, la determinazione a combattere l'antisemitismo nell'UE è più rilevante che mai. Ecco perché la Commissione ha, ad esempio, accelerato l'attuazione della strategia dell'UE, ha reso disponibili finanziamenti per la sicurezza dei locali ebraici, sta sviluppando una rete dedicata di organizzazioni specializzate nella lotta all'antisemitismo online e sta sostenendo la creazione di una "Rete dei luoghi in cui è avvenuto l'Olocausto".
La relazione viene presentata in parallelo con la dichiarazione sulla promozione della vita ebraica e la lotta all’antisemitismo che il Consiglio adotterà il 15 ottobre, che dimostra l’impegno degli Stati membri a combattere l’antisemitismo in tutta l’UE.
Il Fondo per la Transizione Giusta organizza una conferenza a Bruxelles per lo scambio delle migliori esperienze.
Domani, si svolgerà a Bruxelles la decima edizione della Just Transition Platform Conference, che riunirà oltre 800 partecipanti provenienti dalle regioni dell'UE coinvolte nel Just Transition Mechanism. I partecipanti discuteranno dei risultati della "just transition" sul campo e si scambieranno le best practice. Martedì, la Commissaria per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira aprirà l'evento e inaugurerà la prima mostra in assoluto dedicata ai progetti finanziati nell'ambito del Meccanismo, che condividerà esempi di azioni da tutta Europa. Questi progetti riguardano opportunità di aggiornamento professionale, riqualificazione del territorio e supporto alla ricerca e all'innovazione. La conferenza spiegherà anche l'assistenza disponibile per supportare le regioni che effettuano la transizione verso un'economia a zero emissioni nette.
Mercoledì, le discussioni si concentreranno sulle opzioni di finanziamento aggiuntive disponibili nell'ambito del Public Sector Loan Facility, che, ad esempio, ha già sostenuto alloggi sostenibili e accessibili a Skellefteå, Svezia e l'accessibilità ai trasporti pubblici a Lille, Francia. Altre sessioni esamineranno la riqualificazione del territorio dopo l'eliminazione graduale del carbone e il contributo dell'imprenditoria femminile alla transizione verde.
Giovedì, si terrà un "Dialogo multilivello sulla giusta transizione" per supportare un migliore scambio di buone pratiche tra i diversi livelli di governance a livello nazionale e regionale.
Lanciata nel 2020, la Just Transition Platform fornisce alle parti interessate informazioni chiave sul supporto disponibile nell'ambito del Just Transition Mechanism. Questo supporto finanziario è fornito dal Just Transition Fund e dal Public Sector Loan Facility. L'obiettivo principale è garantire che nessuna regione o persona venga lasciata indietro durante la transizione verso un'economia a zero emissioni nette.
Intensificati gli aiuti umanitari al Libano
In risposta alla grave crisi in Medio Oriente l''UE sta mobilitando tutti gli strumenti di risposta a sua disposizione in supporto della poplazione civile in Libano. Oggi, l'UE ha lanciato un'operazione di ponte aereo umanitario composta da tre voli da Dubai e Brindisi, il primo dei quali arriverà a Beirut l'11 ottobre. I voli trasporteranno scorte di proprietà dell'UE, tra cui articoli per l'igiene, coperte e kit di emergenza per i rifugiati. Inoltre, tramite il meccanismo di protezione civile dell'UE, gli aiuti provenienti da Spagna, Slovacchia, Polonia, Francia e Belgio vengono consegnati a Beirut dalla scorsa settimana, con ulteriori aiuti dalla Grecia che saranno trasportati nei prossimi giorni. La Commissione finanzia i costi di trasporto di queste consegne e garantisce un coordinamento fluido. Le forniture donate dagli Stati membri includono medicinali e articoli medici che sono essenziali per assistere le persone in Libano che non hanno accesso all'assistenza sanitaria di emergenza, in particolare per coloro che sono stati sfollati forzatamente.
Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'UE rimane in stretto contatto con gli Stati membri e i partner umanitari per mobilitare ulteriori offerte. Questa assistenza si aggiunge ai circa 104 milioni di euro di aiuti umanitari stanziati dall'UE per il Libano quest'anno.
Infrastrutture digitiali: al via bandi per 865 milioni di euro
La Commissione ha adottato oggi il programma di lavoro per la componente digitale del Meccanismo per Collegare l’Europa, che definisce la portata e gli obiettivi delle azioni finanziate dall’UE per migliorare l’infrastruttura di connettività digitale dell’Europa. Queste azioni beneficeranno di un finanziamento di circa 865 milioni di euro tra il 2024 e il 2027.
Il programma finanzierà la realizzazione dell’infrastruttura 5G, delle piattaforme digitali operative per l’energia e le infrastrutture dei trasporti, nonché la realizzazione e l’aggiornamento delle reti dorsali, compresi i cavi sottomarini. Contribuirà inoltre a rafforzare la competitività dell’ecosistema digitale europeo e a mobilitare risorse pubbliche e private per colmare il divario di investimenti che ostacola la realizzazione di reti ad alte prestazioni. Nei prossimi giorni verranno aperti i primi inviti a presentare proposte.
Margrethe Vestager, commissaria ad interim per il Mercato interno, ha dichiarato: “Migliorare la nostra connettività è di importanza strategica nell’UE. Con questo secondo programma di lavoro miriamo a connettere più cittadini e imprese e a lanciare infrastrutture di connettività più innovative. Il programma di lavoro digitale investirà circa 865 milioni di euro per sostenere azioni volte a realizzare infrastrutture Gigabit e 5G avanzate, nonché progetti di cavi dorsali. »
L'Accordo Europa Stati uNiti per la protezione dei dati personali presenta un biòancio positivo
Sulla base delle informazioni raccolte la Commissione ha pubblicato un rapporto sull'implementazione sino ad oggi dell' EU-US Data Privacy Framework (DPF), in cui conclude che le autorità statunitensi hanno messo in atto tutti gli elementi costitutivi del quadro. Ciò include l'attuazione di misure di salvaguardia per limitare l'accesso ai dati personali da parte delle autorità di intelligence statunitensi a quanto necessario e proporzionato per proteggere la sicurezza nazionale e l'istituzione di un meccanismo di ricorso indipendente e imparziale. La relazione contiene anche una serie di raccomandazioni per garantire che il quadro continui a funzionare in modo efficace, come lo sviluppo di linee guida comuni tra le autorità statunitensi e le autorità di protezione dei dati dell'UE sui requisiti chiave del DPF. La Commissione continuerà a monitorare gli sviluppi e riferirà periodicamente sul suo funzionamento.
Il rapporto si basa sul contributo di un'ampia gamma di attori, tra cui organizzazioni della società civile, associazioni di categoria, autorità di protezione dei dati dell'UE, autorità statunitensi coinvolte nell'attuazione del quadro, nonché sul feedback del pubblico in generale tramite il portale "Have your Say". La relazione si basa anche sulle informazioni raccolte durante la riunione di revisione di luglio 2024 tra il Commissario per la giustizia Didier Reynders, il Segretario al commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo e i loro esperti. La delegazione dell'UE alla riunione di revisione comprendeva rappresentanti della Commissione europea e del Comitato europeo per la protezione dei dati.
Un'azienda farmaceutica francese inaugura gli accordi con l'UE per contrastare le minacce sanitarie transfrontaliere
La Commissione, attraverso l'Autorità di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie (HERA) e la Banca europea per gli investimenti, ha firmato oggi un accordo del valore di 20 milioni di euro con l'azienda biofarmaceutica francese Fabentech per lo sviluppo e la distribuzione dei suoi farmaci ad ampio spettro per combattere le minacce biologiche alla salute pubblica.
L'analisi delle minacce condotta da HERA ha dimostrato l'importanza di sviluppare la piattaforma tecnologica di Fabentech, che si basa sulla produzione di frammenti di anticorpi policlonali ad ampio spettro, che riconoscono e neutralizzano agenti patogeni e tossine nel corpo umano. Attraverso le sue capacità integrate di ricerca e sviluppo (R&S) e di bioproduzione, Fabentech mira a sviluppare e produrre rapidamente nuove immunoterapie per migliorare l’efficacia della risposta alle emergenze sanitarie pubbliche. L'accordo odierno è il primo del genere nell'ambito di HERA Invest. Altri investimenti sono in preparazione con altre società europee. Contribuiranno a stimolare l’innovazione per rispondere alle minacce sanitarie prioritarie, come gli agenti patogeni ad alto potenziale pandemico, le minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) e la resistenza agli antibiotici. L'iniziativa faro di HERA, HERA Invest, è un complemento da 100 milioni di euro al programma InvestEU finanziato dal programma d'azione dell'Unione per la salute (EU4Health) e il cui obiettivo è, in definitiva, proteggere i cittadini dalle minacce per la salute.
Nel 2022, HERA, insieme agli Stati membri, ha identificato tre specifiche minacce sanitarie ad alto impatto per le quali è essenziale prepararsi e rispondere. Per garantire la disponibilità e l’accessibilità delle contromisure mediche, HERA sostiene lo sviluppo, la capacità produttiva e l’incremento della produzione, dell’approvvigionamento e dell’eventuale stoccaggio di farmaci, apparecchiature diagnostiche, dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale, nonché altre contromisure mediche. In quest'ottica HERA ha collaborato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) per la costituzione di HERA Invest.
L'UE si attrezza per muoversi con più agio sui mercati obbligazionari
La Commissione ha lanciato la sua strutturaEU Repurchase Agreement (Repo) facility, una forma di emissione a breve termine di titoli UE disponibili su richiesta per i primary dealer europei, allo scopo di rafforzare ulteriormente il ruolo delle obbligazioni UE e, di conseguenza, migliorare l'efficienza e la fluidità del mercato obbligazionario UE. Questo nuovo strumento è frutto della crescita esponenziale delle obbligazioni UE sul mercato secondario negli ultimi anni. Attraverso Repo, l'UE offre ai suoi primary dealer la possibilità di reperire obbligazioni UE specifiche su base temporanea, consentendo agli investitori di avere maggiore fiducia nelle condizioni alle quali possono negoziare obbligazioni UE nel mercato secondario.
Oggi le prime transazioni, che saranno eseguite sul sistema di trading Eurex Repo e saranno compensate tramite Eurex Clearing. . Repo opera in linea con le pratiche standard degli emittenti sovrani peer. L'odierno lancio rappresenta l'ultima misura annunciata dalla Commissione nel dicembre 2022 per dare supporto al mercato obbligazionario europeo. La Commissione ha ora tutti gli strumenti di cui ha bisogno per gestire con successo un periodo intenso di emissione fino alla fine del 2026 con il supporto del Primary Dealer Network.
Slitta di 12 mesi l'entrata in vigore della normativa europea sulla deforestazione.
Purtroppo ancora una volta il nuovo ciclo istituzionale della Commissione sotto la guida della von der Leyen segna l'ennesima battura d'arresto nel complesso puzzle normativo che il quinquennio appena concluso aveva avviato, per opera principlamente dell'allora Vice Presidente Timmermans. Infatti, slitta di docici mesi l'entrata in vigore della legge sulla deforestazione, che obbliga le imprese, piccole e grandi, possono vendere nell'UE solo i prodotti il cui fornitore abbia rilasciato una dichiarazione di "diligenza dovuta" (due diligence in inglese) che attesti che il prodotto non proviene da terreni deforestati e non ha contribuito al degrado di foreste, comprese le foreste primarie insostituibili, dopo il 31 dicembre 2020. ra i prodotti interessati dalla nuova normativa vi sono capi di bestiame, cacao, caffè, olio di palma, soia e legno, compresi i prodotti che contengono, sono stati alimentati con o sono stati prodotti utilizzando questi prodotti (ad esempio cuoio, cioccolato e mobili); il Parlamento europeo ha chiesto l'inclusione anche della gomma, del carbone, dei prodotti di carta stampata e una serie di derivati dell'olio di palma.
Alla luce delle preoccupazioni espresse da numerosi Stati membri e dai partner internazionali sullo stato dei preparativi, la Commissione propone oggi di concedere alle parti interessate ulteriore tempo per prepararsi. Se tale estensione sarà approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la legge entrerà in vigore il 30 dicembre 2025 per le grandi aziende e il 30 giugno 2026 per le micro e piccole imprese. Poiché tutti gli strumenti di attuazione sono tecnicamente pronti, secondo la Commissione i 12 mesi aggiuntivi possono fungere da periodo di introduzione graduale per garantire un'attuazione corretta ed efficace.
Le considerazioni svolte dalla Commissione prendono in esame in primo luogo la natura innovativa dell'EUDR ( Regolamento UE sulla Deforestazione), il calendario rapido e la varietà di parti interessate internazionali coinvolte, ritenendo dunque che un periodo aggiuntivo di 12 mesi per l'introduzione graduale del sistema sia una soluzione equilibrata per supportare gli operatori di tutto il mondo nel garantire un'implementazione fluida fin dall'inizio. Con questo passaggio, la Commissione mira a fornire certezza sulla strada da seguire e ad assicurare il successo dell'EUDR, che è fondamentale per affrontare il contributo dell'UE al pressante problema globale della deforestazione. La proposta di estensione non mette in alcun modo in discussione gli obiettivi o la sostanza della legge, come concordato dai colegislatori dell'UE.
Alla scoperta dell'Europa con i pass gratuiti di DiscoverEU
Dalla prossima primavera migliaia di diciottenni avranno l’opportunità di esplorare l’Europa gratuitamente. La Commissione ha appena aperto le candidature per l'ultimo ciclo dell'iniziativa DiscoverEU. In totale sono disponibili 35.500 biglietti di trasporto. Per essere ammessi, i giovani nati tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2006 devono rispondere a un quiz composto da cinque domande sull'UE, oltre a una domanda aggiuntiva sul Portale europeo per i giovani. I candidati verranno classificati in base alle loro risposte e i biglietti verranno distribuiti in base a questa classifica. Il bando è aperto ai giovani dell’Unione Europea e dei paesi associati al programma Erasmus+, tra cui Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia. Il bando è aperto fino al 16 ottobre alle 12:00 CET.
I candidati prescelti avranno l'opportunità di viaggiare in tutta Europa per un massimo di 30 giorni tra il 1 marzo 2025 e il 31 maggio 2026. Possono pianificare i propri itinerari o trarre ispirazione da itinerari esistenti come il "Feel Good Route" che si concentra su attività fisiche e salute mentale durante il viaggio. I partecipanti possono anche trarre ispirazione dal percorso culturale DiscoverEU che collega varie destinazioni culturali con un focus su architettura, musica, belle arti, teatro, moda e design. Possono visitare le capitali europee della cultura, i siti inclusi nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO, i siti etichettati come patrimonio europeo o i luoghi etichettati con l'Access City Award, che sono città che stanno concentrando i loro sforzi per diventare più accessibili alle persone con disabilità.
Oltre all'abbonamento gratuito i partecipanti riceveranno anche una tessera sconto con oltre 40.000 offerte su trasporti pubblici, cultura, alloggio, ristorazione, sport e altri servizi. Inoltre, le agenzie nazionali Erasmus+ organizzano incontri informativi prima della partenza e incontri DiscoverEU, programmi di apprendimento della durata da uno a tre giorni.
Le imprese europee in cerca di investitori e la risposta di InvestEU
La Commissione ha presentato oggi la valutazione intermedia di InvestEU, il programma di investimenti di punta dell'UE volto a facilitare un migliore accesso ai finanziamenti per le imprese di tutta Europa. A metà del suo ciclo di vita, InvestEU ha già sbloccato 218 miliardi di euro di investimenti, garantiti al 90% dai fondi del programma; si compone di tre parti: il Fondo InvestEU, il portale InvestEU e la piattaforma consultiva InvestEU.
La valutazione intermedia conferma il ruolo essenziale del programma nel ridurre il divario di investimenti nei settori strategici dell’UE e nel mobilitare investimenti pubblici e privati. InvestEU ha fornito un forte sostegno all’economia dell’UE attraverso un’ampia gamma di soluzioni finanziarie e di consulenza in supporto della produzione di energia, delle energie rinnovabili, della produzione industriale pulita e della competitività delle piccole e medie imprese (PMI) . Ha inoltre dimostrato flessibilità nel rispondere a varie crisi legate a priorità strategiche emergenti e alle esigenze di investimento.
Paolo Gentiloni, commissario europeo per l’Economia, ha dichiarato: “La valutazione intermedia mostra che InvestEU ha stimolato gli investimenti, l’innovazione e la creazione di posti di lavoro in tutta Europa, in particolare nel contesto della transizione ecologica e digitale. Con 218 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati già mobilitatilnel 2023, siamo sulla buona strada per raggiungere il nostro obiettivo di 372 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi entro il 2026. Il successo di InvestEU evidenzia la necessità di rafforzare ed espandere ulteriormente questa iniziativa in al fine di stimolare gli investimenti pubblici e privati e sostenere i nostri obiettivi comuni”.
Il regolamento InvestEU prevede che la Commissione fornisca al Parlamento europeo e al Consiglio una valutazione intermedia dell’attuazione del programma. Questa valutazione copre i risultati fino al 31 dicembre 2023.
Prima operazione di evacuazione sanitaria a Gaza.
Nel pieno del conflitto in Medio Oriente e nel buio di qualunque prospettiva di pace nel breve termine, l'Europa affronta in maniera diretta il problema dei civili che si trovano privati di cure mediche urgenti ed essenziali. Ieri l’UE ha coordinato la prima operazione di evacuazione medica direttamente da Gaza, trasferendo in Romania otto pazienti bisognosi di cure urgenti, insieme a 24 familiari al seguito. Si tratta della quinta operazione effettuata nell’ambito del meccanismo di protezione civile dell’UE, dopo l’attivazione del meccanismo da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l’evacuazione medica dei pazienti palestinesi da Gaza verso l’Europa.
L'operazione è stata condotta in stretta collaborazione con la Romania, l'OMS e il Coordinamento delle attività governative nei territori di Israele (COGAT). I pazienti sono stati trasportati in tutta sicurezza negli ospedali di Bucarest, dove riceveranno le cure mediche necessarie. Finora, 45 pazienti gravemente malati sono stati evacuati attraverso il meccanismo in Spagna, Belgio e Italia. Il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE continua a coordinarsi con gli Stati membri e resta impegnato in ulteriori evacuazioni mediche.
In attesa delle grandi decisioni politiche s'intensifica la cooperazione culturale e scientifica con i Balcani
Iliana Ivanova, commissaria per l'Innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, ha incontrato ieri e oggi i ministri dei Balcani occidentali a Skopje in una serie di incontri che hanno evidenziato gli sforzi congiunti per attuare l'Agenda dei Balcani occidentali nei settori dell'innovazione, della ricerca, dell'istruzione, della cultura, giovani e sport. I partecipanti hanno riaffermato il loro desiderio di intensificare la cooperazione in vista di una maggiore integrazione dei Balcani occidentali nei settori europei dell'istruzione e della ricerca e nell'agenda europea dell'innovazione.
La Commissaria Ivanova ha dichiarato: “La stretta cooperazione con i nostri partner nei Balcani occidentali è una priorità per l’Unione europea. Vorrei congratularmi con loro per i progressi che hanno fatto. Vediamo un nuovo slancio nel processo di allargamento. E incoraggio ciascuno dei nostri partner dei Balcani occidentali ad attuare tutti i criteri stabiliti nei rispettivi quadri negoziali. »