Cooperazione allo Sviluppo

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L’Unione europea firma per un programma d’assistenza alla Giordania di 200 milioni di euro

19 settembre 2017

La Giordania riceverà un ulteriore assistenza Macro-Finanziaria (MFA) dall’Ue, Moscovici ha infatti firmato un accordo per un secondo programma d’aiuti da 200 milioni.

Questo secondo accordo arriva dopo il primo approvato nel 2013 di 180 milioni, lo scopo dell’Ue è quello di aiutare la Giordania a contenere l’impatto economico e sociale derivante dai conflitti e dalla presenza di un elevato numero di rifugiati siriani. Questo secondo aiuto è stato sostenuto durante la Conferenza per sostenere il futuro della Siria lo scorso aprile a Bruxelles.

Pierre Moscovici dichiara che: “ l’economia e le finanze pubbliche della Giordania hanno subito un forte indebolimento a causa della guerra in Siria. L’Unione europea è al fianco della Giordania in questo momento difficile”.

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UE e l’Assemblea Generale dell’ONU: giorno pieno di attività

19 settembre 2017

Il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans ha parlato al World Economic Forum Sustainable Development Impact Summit della 72 esima Assemblea Generale dell’Onu, sottolineando l’importanza dell’educazione e la necessità di potenziamento dell’educazione alle donne e assicurare la parità di trattamento tra uomini e donne.

Anche Federica Mogherini ha partecipato all’incontro del gruppo per la Siria e al G5 a Sahel organizzato dall’ONU.

Il commissario Chrystos Stylianides ha parlato dell’uragano Irma ed è intervenuto all’evento Ricostruendo le vite e comunità distrutte: Chibok and Yazidi ragazze e donne dove ha sottolineato che le donne e le ragazze sono i soggetti più vulnerabili durante le crisi e i conflitti. L’UE mette a disposizione per le iniziative mondiali che hanno come obiettivo la protezione di ragazze e donne che subiscono violenze 200 milioni all’anno di aiuti umanitari per la salute.

Dimitris Avramopoulos sottolinea l’importanza della necessità di un approccio modiale per la cibersicurezza.

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L’UE annuncia ulteriori finanziamenti umanitari per l’Iraq

20 settembre 2017

La Commissione europea annuncerà oggi un ulteriore aiuto umanitario di 10 milioni di euro per assistere l’Iraq. In totale l’Unione europea dall’inizio della crisi ha fornito aiuti per 350 milioni dal 2015. Il commissario Stylianides durante la 72 esima sessione dell’Assemblea Generale dell’ONU ha dichiarato:” La fine della campagna militare di Mosul ha segnato l’inizio di una nuova fase di aiuti internazionali per l’Iraq. L’UE si impegna per continuare a portare aiuto umanitario”. Il nuovo finanziamento fornisce supporto per salvare vite ed aiutare la popolazione colpita dalla crisi anche dopo la campagna militare di Mosul. Verrà fornito un sostegno psicologico ai sopravvissuti che hanno subito violenze durante il conflitto.

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Ulteriori 293,89 milioni di dollari di sostegno all’Iraq sono stati impegnati all’evento ministeriale

21 settembre 2017

Un totale di 293,89 milioni di dollari di sostegno all’Iraq sono stati impegnati mercoledì all’evento ministeriale sull’Iraq co-presieduto dell’Ue insieme alla Repubblica dell’Iraq, U.S., UNOCHA e la Germania.

Il commissario Stylianides: “ La fine della campagna militare di Mosul ha segnato l’inizio di una nuova fase internazionale di aiuti, L’UE si impegna per continuare a portare aiuto umanitario”. Il nuovo finanziamento fornisce supporto per salvare vite ed aiutare la popolazione colpita dalla crisi anche dopo la campagna militare di Mosul. Verrà fornito un sostegno psicologico ai sopravvissuti che hanno subito violenze durante il conflitto.

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BEI: Cinque Stati membri sostengono l’iniziativa della banca dell’UE per affrontare il fenomeno migratorio e creare occupazione per i paesi d’origine

22 settembre 2017

L’Italia, il Lussemburgo, la Polonia, la Slovacchia e la Slovenia portano il loro contributo al programma ERI della BEI.

ERI è un programma di investimento che aiuta a fronteggiare la crisi migratoria nei Balcani occidentali e nei Paesi del dell’Europa meridionale.

La BEI ha previsto finanziamenti per iniziativa di 6 miliardi di euro nel periodo 2016-2020.

Grazie al contributo dei cinque Stati membri la BEI potrà varare un nuovo fondo fiduciario per ERI così da incrementare gli investimenti nelle regioni toccate dai flussi migratori.

Gli investimenti stimoleranno l’economia non solo nei paesi di transito ma anche nei paesi d’accoglienza, questo contribuirà a costituire un economia più resiliente e ad affrontare le cause profonde della migrazione.

Italia e Polonia offrono 50 e 45 milioni di euro, Slovenia (0,5 milioni) e il Lussemburgo (0,4 milioni).

Dario Scannapieco, vicepresidente della BEI e responsabile dell’iniziativa ERI ha dichiarato: “Questi contributi dall’Italia, dal Lussemburgo, dalla Polonia, dalla Slovacchia e dalla Slovenia rappresentano una pietra miliare dell’iniziativa della BEI per la resilienza economica. Ci consentono di accelerare immediatamente gli sforzi nel quadro di una risposta comune dell’Unione alle sfide costituite dallo sfollamento forzato e dalla migrazione. Gli investimenti in ambito ERI vogliono dare uguale speranza e opportunità a rifugiati, migranti e popolazioni locali. L’iniziativa intende contribuire a rafforzare la capacità di tenuta di queste regioni nei confronti, ad esempio, dell’impatto causato dalla crisi dei rifugiati siriani. Occorre dare alle persone che vivono in questi Paesi la prospettiva di posti di lavoro, di servizi di base e di sviluppo sostenibile. Sono lieto, in particolare, di annunciare la decisione dell’Italia di contribuire all’iniziativa della BEI per la resilienza economica”.

L’iniziativa per la resilienza economica:

- stimolerà gli investimenti nel settore privato;

- creerà occupazione;

- aumenterà l’offerta di servizi in campo energetico, nei trasporti, nel settore idrico, igenico-sanitario e quello dell’istruzione.

Inoltre grazie al contributo degli Stati la BEI sarà in grado di offrire finanziamenti a tassi di favore, sostegno maggiore al settore privato, finanza d’impatto e assistenza tecnica alle regioni coinvolte fino al 2020.

La BEI ha approvato 13 progetti del valore di circa un miliardo di euro di cui ben la metà per il settore privato, i finanziamenti andranno a beneficio di oltre 600 piccole imprese e midcap.

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Parte il nuovo piano dell'UE per gli investimenti esterni

28 settembre 2017

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile, chiave di volta del nuovo piano dell'UE per gli investimenti esterni (PIE) che promuoverà uno sviluppo più inclusivo e sostenibile in Africa e nei paesi del vicinato europeo e stimolerà investimenti pubblici e privati, rimuovendo così alcuni degli ostacoli alla crescita nei nostri paesi partner e delle cause profonde della migrazione irregolare.

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