Singapore entra nel club dei like minded partner e firma con l'Europa un accordo sul digitale
A margine dei negoziati per una maggiore cooperazione tra l'Europa e Singapore, la Presidente von der Leyen ha dichiarato che Il Paese è un partner che condivide gli stessi ideali dell'UE, dal suo sostegno all'Ucraina ai nostri sforzi comuni sulla sicurezza climatica e sullo sviluppo sostenibile. Questa partnership si sta ampliando, ha sottolineato il Presidente, con la prossima firma dell'accordo bilaterale sul commercio digitale. La von der Leyen ha ribadito l'importanza della prevedibilità, della trasparenza, dell'equità e dell'apertura nel sistema commerciale globale: sono gli unici modi in cui il sistema può funzionare, prosperare e apportare benefici a tutti. In questo contesto, è stato discusso il potenziale di una più stretta cooperazione tra l'Unione europea e l'Accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico (CPTPP), ai seguito anche dei colloqui avviati la scorsa settimana con il Primo Ministro della Nuova Zelanda Christopher Luxon.
La Presidente von der Leyen ha espresso l'intenzione dell'UE di rafforzare il dialogo e la cooperazione con Singapore in materia di sicurezza e difesa. Ha inoltre incoraggiato l'avvio di colloqui formali sull'associazione di Singapore con Horizon Europe, il più grande programma di ricerca e innovazione al mondo.
140 milioni per progetti nel settore del digitale, inclusa la lotta alla disinformazione.
La Commissione ha aperto quattro nuovi bandi per un valore di 140 milioni di euro nell'ambito del programma Europa Digitale (DIGITAL) per promuovere l'implementazione dell'Intelligenza Artificiale (IA), promuovere competenze digitali avanzate, ampliare la rete dei Poli Europei dell'Innovazione Digitale (EDIH) e contrastare la disinformazione.
Di questi 140 milioni di euro, 55 milioni di euro sono destinati all'introduzione dell'IA generativa nella pubblica amministrazione e nel settore agroalimentare, nonché a garantire la conformità normativa, oltre al supporto all'Alleanza per le tecnologie dei processori e dei semiconduttori e agli spazi dati.
Per affinare le competenze digitali avanzate nell'UE, ulteriori 27 milioni di euro contribuiranno alla creazione di quattro nuove accademie per le competenze digitali su tecnologia quantistica, IA e mondi virtuali. Mentre 11 milioni di euro saranno destinati al completamento ed all'espansione della rete EDIH nei paesi associati, oltre a sostenere un'attenzione rafforzata all'IA.
La Commissione destinerà inoltre 47 milioni di euro all'implementazione e al miglior utilizzo delle nuove tecnologie digitali, supportando al contempo la rete dei Centri per un Internet più sicuro. Nell'ambito di questo bando da 47 milioni di euro, 5 milioni di euro saranno destinati alla creazione di una rete europea di fact-checker, in linea con gli orientamenti politici 2024-2029 della Presidente Ursula von der Leyen. Tra gli elementi chiave figurano un sistema di protezione dei fact-checker contro le molestie, un archivio di fact-checking e una capacità di risposta in materia di fact-checking, anche in situazioni di emergenza.
Tutti e quattro i bandi si chiuderanno il 2 settembre 2025. Sia il bando per le competenze digitali avanzate che quello per la rete EDIH contribuiscono agli obiettivi della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP), l'iniziativa della Commissione per promuovere lo sviluppo e la produzione di tecnologie critiche nell'UE. Si tratta della prima serie di bandi nell'ambito del programma di lavoro DIGITALE 2025-2027, incentrato sull'implementazione di tecnologie innovative di nuova generazione in tutta Europa.
Anche la resilienza idrica fra le nuove priorità dell'Europa
La Commissione ha stabilito un investimento di 86 milioni di euro in nuovi progetti strategici integrati incentrati sul miglioramento della qualità e della disponibilità delle risorse idriche, sulla bonifica dei fiumi inquinati, sul miglioramento della protezione contro incendi e inondazioni e sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Questo finanziamento sosterrà i progetti assegnati nell'ambito degli inviti a presentare proposte del 2023 per aiutare l'Europa a diventare un continente a impatto climatico zero entro il 2050.
I progetti selezionati saranno realizzati in Danimarca, Estonia, Polonia, Slovenia e Islanda e aiuteranno le autorità nazionali, regionali e locali ad attuare la legislazione nazionale ed europea in materia di ambiente e clima. Si prevede che mobiliteranno significativi investimenti aggiuntivi da altre fonti di finanziamento dell'UE, tra cui fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, oltre a fondi nazionali e investimenti del settore privato.
Aperta una consultazione pubblica sulla futura strategia contro il razzismo
La Commissione ha avviato oggi una consultazione pubblica volta a definire la nuova strategia dell'UE contro il razzismo per il periodo 2026-2030. Riunirà i punti di vista dei cittadini e di diverse organizzazioni. La strategia si baserà sul percorso definito dal piano d'azione dell'UE contro il razzismo, che mira a intensificare gli sforzi per contrastare il razzismo a livello individuale e strutturale, a combattere il razzismo nella vita quotidiana e a promuovere la diversità nella forza lavoro dell'UE. La futura strategia antirazzismo definirà misure volte a garantire un'efficace protezione e prevenzione contro la discriminazione razziale. La consultazione avviata oggi raccoglierà informazioni su questioni e priorità che dovranno essere ulteriormente affrontate dopo il 2025.
Hadja Lahbib, Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: "Dobbiamo parlare di razzismo e agire. Con il Piano d'azione contro il razzismo 2020-2025 abbiamo aperto la strada, ma c'è ancora molto lavoro da fare per porre fine al razzismo in tutti gli ambiti della vita. La nuova strategia antirazzismo dell'UE mirerà a garantire che ogni cittadino possa vivere libero da razzismo e discriminazione. È parte integrante della costruzione dell'Unione dell'uguaglianza a cui aspiriamo."
Il questionario è disponibile tramite il link riportato nella sezione in abbonamento e rimarrà aperto per dodici settimane, fino all'8 luglio 2025.
La Commissione entra in dialogo anche sulla futura Unione dei risparmi e dei capitali
La Commissione europea ha avviato una consultazione mirata per raccogliere feedback sugli ostacoli all'integrazione dei mercati dei capitali nell'UE. Questo impegno è fondamentale per l'attuazione della strategia per l'Unione del Risparmio e degli Investimenti (SIU), adottata a marzo. La strategia SIU mira a rafforzare la competitività dell'economia dell'UE migliorando il modo in cui il sistema finanziario europeo mobilita i risparmi verso investimenti produttivi, offrendo maggiori e migliori opportunità finanziarie sia ai cittadini che alle imprese. Questa consultazione rappresenta una fase cruciale per la raccolta di informazioni utili all'attuazione della SIU. Le informazioni raccolte contribuiranno a definire le misure che saranno presentate in un pacchetto completo nel quarto trimestre del 2025.
La Commissione invita le parti interessate a fornire opinioni, dati e prove sugli ostacoli alle negoziazioni e al post-trading transfrontalieri, sull'espansione dei fondi di investimento e sull'armonizzazione delle prassi di vigilanza, nonché sulla semplificazione.
Maria Luís Albuquerque, Commissaria per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti, ha dichiarato: "L'SIU mira a creare un ecosistema finanziario che consenta all'Europa di raggiungere il suo pieno potenziale economico. Eliminare gli ostacoli esistenti è essenziale per cogliere i vantaggi di un mercato europeo integrato con dimensioni, profondità, liquidità e sinergie. Facilitando la crescita dei partecipanti ai mercati finanziari in tutta l'UE, possiamo aumentare l'efficienza e ridurre i costi, a vantaggio sia delle imprese che dei cittadini. Dobbiamo inoltre esaminare le divergenze nelle pratiche di vigilanza, che possono ostacolare l'integrazione del mercato dei capitali e creare duplicazioni di costi. Abbiamo bisogno di una vigilanza più forte e armonizzata per garantire la solidità, la stabilità e l'integrità dei mercati dei capitali dell'UE".
La Commissione invita tutte le parti interessate, tra cui la società civile, i consumatori, le parti sociali, le imprese e le autorità degli Stati membri, a condividere le loro opinioni entro il 10 giugno 2025.
Fra le tante guerre dimenticate, il Sudan. In aiuto diversi paesi europei, ma non l'Italia
Per contribuire ad affrontare la grave situazione umanitaria in Sudan, la Commissione europea e gli Stati membri hanno promesso 522 milioni di euro di aiuti entro il 2025 in occasione della conferenza di alto livello per il Sudan, ospitata oggi a Londra dalla Commissione insieme a Regno Unito, Francia, Germania e Unione africana. Ciò avviene dopo due anni di conflitto armato che hanno avuto gravi ripercussioni sulla popolazione della regione. Dell'impegno complessivo dell'UE, la Commissione ha promesso 282 milioni di euro. I restanti finanziamenti sono stati promessi dagli Stati membri dell'UE: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Polonia, Slovenia, Spagna e Svezia.
Gli aiuti dell'UE forniranno assistenza sanitaria e nutrizionale di emergenza, aiuti alimentari, servizi idrici e igienico-sanitari, alloggi, protezione e istruzione alle famiglie più vulnerabili, ovvero sfollati interni, famiglie di rifugiati e comunità ospitanti. Questa conferenza fa seguito alla visita della Commissaria Lahbib in Ciad, dove ha potuto constatare l'impatto devastante di questo conflitto su rifugiati, donne e bambini. La conferenza mira ad aumentare l'attenzione internazionale sulla tragedia umana di lunga durata in Sudan e fornisce una piattaforma per affrontare le devastanti conseguenze umanitarie, comprese misure pratiche per migliorare l'accesso umanitario.
Io so che tu sai che io so
L'Unione Europea ha sospeso le sue contromisure contro i dazi commerciali ingiustificati degli Stati Uniti per dare tempo e spazio ai negoziati tra UE e Stati Uniti. La sospensione è stata annunciata per la prima volta la scorsa settimana dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed entra in vigore oggi.
La decisione, che sospende per un massimo di 90 giorni le contromisure pianificate dall'UE contro i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'UE, è stata presa in risposta al rinvio da parte degli Stati Uniti dei cosiddetti dazi reciproci per 90 giorni. In totale, le contromisure UE sospese coprono 21 miliardi di euro di esportazioni statunitensi. Oltre a queste contromisure ora sospese contro i dazi statunitensi sull'acciaio e sull'alluminio, continuano i lavori preparatori su altre contromisure dell'UE.
Ieri la Commissione ha adottato due atti di esecuzione: uno adotta le contromisure dell'UE e l'altro le sospende immediatamente.