La Giornata della Commissione 09/07/2025

09/07/2025

Consultazione pubblica sulla proposta di istituire un regime giuridico specifico per le startup e scaleup

La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica sul 28° regime, la cui istituzione aiuterà le aziende, comprese quelle innovative, le start-up e le scale-up, a superare i tanti ostacoli burocratici e normativi incontrati all'atto della costituzione e nella fase dell'operatività sul Mercato Unico. Si vuole in questo modo fornire alle aziende un  quadro di diritto societario unico in tutta l'UE e basato su soluzioni digitali predefinite. Oltre al diritto societario, i risultati della consultazione contribuiranno anche a determinare come affrontare gli aspetti relativi ad altri settori del diritto, come il lavoro e la fiscalità.

Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità Tecnologica, la Sicurezza e la Democrazia, ha dichiarato: "Vogliamo che l'Europa sia un luogo attraente per le start-up e le scale-up. Per aiutare le aziende a crescere, dobbiamo consentire loro di utilizzare un corpus normativo più semplice per la costituzione e l'operatività in tutta l'UE. Dobbiamo affrontare gli ostacoli che limitano o rallentano la loro crescita nel Mercato Unico e incentivarle a continuare a operare all'interno dell'UE".

Michael McGrath, Commissario per la Democrazia, la Giustizia, lo Stato di Diritto e la Tutela dei Consumatori, ha dichiarato: "Le aziende di tutta l'UE chiedono da tempo un 28° regime che affronti concretamente le complessità che incontrano quando operano a livello transfrontaliero. Trasformeremo questa richiesta in realtà e inviteremo le aziende e le altre parti interessate a condividere le loro esperienze e sfide specifiche, in modo da poter elaborare il quadro più efficace per supportarle e alimentare la crescita e l'innovazione in tutto il Mercato Unico".

Il 28° regime è stato annunciato nella Bussola della Competitività, nonché nelle Strategie per il Mercato Unico e per le Start-up e le Scale-up. La consultazione è aperta dall'8 luglio al 30 settembre 2025 al seguente linK.

https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14674-28th-regime-a-single-harmonized-set-of-rules-for-innovative-companies-throughout-the-EU_en

Altra consultazione pubblica in vista dello European Innovation Act

La Commissione europea ha lanciato un invito a presentare contributi ed una consultazione pubblica, rivolte agli stakeholder interessati a contribuire all'elaborazione del futuro European Innovation Act, un obiettivo chiave della strategia UE per le startup e le scaleup. Questa importante  iniziativa legislativa  faciliterà l'immissione sul mercato di idee innovative in tutti i settori. Affronterà le sfide legate alla commercializzazione dei risultati della ricerca, rafforzerà la collaborazione tra industria e mondo accademico e migliorerà l'accesso delle imprese innovative a mercati, finanziamenti, talenti e infrastrutture. Creerà inoltre un contesto normativo, politico e di investimento più favorevole all'innovazione in tutta l'UE, fornendo agli innovatori europei gli strumenti per crescere, espandersi e competere.

Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le startup, la ricerca e l'innovazione, ha dichiarato: "Dobbiamo creare le migliori condizioni quadro possibili per gli innovatori e offrire loro le opportunità di cui hanno bisogno per scegliere l'Europa per sviluppare i loro prodotti e soluzioni, prosperare nel mercato unico e diventare attori globali. Vogliamo ascoltare il parere di innovatori, imprese, investitori, responsabili politici, ricercatori, università e tutte le parti interessate per costruire un quadro di innovazione ambizioso ed efficace che produca risultati concreti".

Lo European Innovation Act è una delle iniziative faro della strategia UE per le startup e le scaleup, adottata nel maggio 2025. È anche una delle iniziative chiave che contribuiscono a colmare il divario di innovazione, individuato dalla Bussola della Competitività come uno degli imperativi di trasformazione per rafforzare la competitività.

L'invito a presentare contributi e la consultazione pubblica sono aperti fino al 30 ottobre 2025 sul portale "Have your say" della Commissione al seguente link: 

https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say_en

La Piattaforma sulla finanza sostenibile cerca candidati

La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare candidature per diventare membro della Piattaforma sulla finanza sostenibile. La Piattaforma è un organo consultivo composto da esperti del settore pubblico e privato. Il suo ruolo è quello di assistere la Commissione su temi rilevanti relativi alla tassonomia dell'UE e al quadro normativo dell'UE sulla finanza sostenibile in generale.

Nell'ambito del pacchetto Omnibus del febbraio 2025, la Commissione ha annunciato una revisione dei criteri applicati nell'ambito degli Atti Delegati sulla Tassonomia Climatica e Ambientale, per classificare le attività economiche suscettibili di essere aggiunte alla tassonomia. La terza Piattaforma sulla Finanza Sostenibile avrà un'importante ruolo consultivo in questo processo di revisione per imigliorare l'applicazione e la coerenza di tali criteri. Inoltre, la Piattaforma sosterrà il lavoro in corso della Commissione sulla finanza per la transizione, contribuendo a garantire che le politiche dell'UE guidino e accelerino efficacemente la transizione verso un'economia più sostenibile.

La nuova Piattaforma sarà composta da un massimo di 35 membri, di cui fino a 28 saranno selezionati tramite l'invito a presentare candidature pubblicato oggi. La Commissione cercherà di raggiungere una selezione equilibrata, includendo sia individui nominati a titolo personale con comprovata esperienza, sia rappresentanti degli interessi delle parti interessate, della società civile, di organizzazioni, del mondo accademico e degli istituti di ricerca. La Commissione nominerà direttamente i sette membri permanenti, in rappresentanza di enti pubblici. Inoltre, la Commissione potrà concedere lo status di osservatori a individui, organizzazioni ed enti pubblici diversi dalle autorità degli Stati membri.

Il bando per la presentazione delle candidature per la Piattaforma sulla Finanza Sostenibile rimarrà aperto fino al 7 settembre 2025 al seguente link: https://finance.ec.europa.eu/publications/call-applications-2025-selection-members-platform-sustainable-finance_en

Eppure l'Europa già s'indebita con regolarità

I Trattati UE autorizzano la Commissione europea a contrarre prestiti dai mercati internazionali dei capitali per conto dell'Unione europea per finanziare determinati programmi politici dell'UE. Per la settima volta nel 2025, ieri  la Commissione ha emesso nuovi titoli obbligazionari per un valore di 9 miliardi di euro. L'operazione a doppia tranche ha riguardato un nuovo titolo  da 5 miliardi di euro con scadenza il 13 dicembre 2032 e un'emissione di 4 miliardi di euro sul titolo obbligazionario UE con scadenza il 12 ottobre 2045. Il nuovo titolo a 7 anni aveva un prezzo del 99,455% con un rendimento di riofferta del 3,795%, mentre il titolo a 20 anni aveva un prezzo del 99,380%, con un rendimento di riofferta del 3,795%. Le offerte ricevute hanno superato i 69 miliardi di euro per il titolo a 7 anni e i 78 miliardi di euro per il titolo a 20 anni. Il ricavato dell'operazione sarà utilizzato per finanziare i programmi strategici dell'UE, in particolare nel contesto di NextGenerationEU e del sostegno all'Ucraina.

La Commissione fornisce orientamenti sulla concorrenza nei settori dell'industria automobilistica e della logistica portuale

La Commissione europea ha pubblicato una lettera di orientamento che chiarisce le regole antitrust nel caso della creazione di un Gruppo Negoziale delle Licenze nel settore automobilistico (l'Automotive Licensing Negotiation Group o "ALNG"),  che ha la funzione di negoziare le licenze per l'utilizzo delle tecnologie standardizzate coperte da brevetto ("SEP"). Con questa lettera di orientamento, la Commissione intende contribuire ad aumentare la competitività del settore automobilistico dell'UE, come stabilito nel contesto del Piano d'azione industriale per il settore automobilistico europeo presentato a marzo 2025.

La Vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "Le aziende che perseguono gli obiettivi strategici dell'UE non dovrebbero essere frenate dall'incertezza sull'applicazione delle nostre norme in materia di concorrenza. L'innovazione e la competitività dipendono spesso dall'accesso a tecnologie standardizzate, in particolare per consentire ai prodotti di interoperare o comunicare tra loro. Con la pubblicazione di questa lettera di orientamento, forniamo chiarezza sull'applicazione del diritto della concorrenza agli accordi in base ai quali i produttori si raggruppano per negoziare congiuntamente licenze di tecnologie standardizzate nel campo dell'Internet delle cose o delle comunicazioni elettroniche, come il 4G. Questi accordi possono ridurre i costi di transazione e contribuire ad aumentare la competitività del settore automobilistico dell'UE."

Inoltre, la Commissione europea ha pubblicato orientamenti informali sulla compatibilità con le norme UE in materia di concorrenza degli per l'acquisto congiunto e la definizione di specifiche tecniche per le attrezzature elettriche utilizzate per la movimentazione dei container nei porti. Ciò accelererebbe il passaggio dalle attrezzature diesel a quelle elettriche nei porti dell'UE, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2.

La Vicepresidente esecutiva per una Transizione Pulita, Giusta e Competitiva, Teresa Ribera, ha dichiarato: "Le norme UE in materia di concorrenza garantiscono un mercato unico funzionante e una concorrenza leale. Quando le aziende desiderano contribuire concretamente alla transizione verso un'economia a zero emissioni nette, i loro sforzi per decarbonizzare e stimolare la crescita non dovrebbero essere ostacolati dall'incertezza sull'applicazione delle nostre norme in materia di concorrenza. Con la pubblicazione di questa lettera di orientamento, forniamo chiarezza sull'applicazione del diritto della concorrenza agli accordi che facilitano il passaggio ad attrezzature ecosostenibili per la movimentazione dei container nei porti europei, contribuendo così alla transizione pulita di infrastrutture cruciali per il mercato unico e per il commercio dell'UE".

 

 

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