La Giornata della Commissione 04/07/2025

04/07/2025

L'Europa incentiva la produzione delle batterie per i veicoli elettrici

 

La Commissione europea ha annunciato che finanzierà sei progetti pionieristici per la produzione delle celle per le batterie dei veicoli elettrici (EV) con un totale di 852 milioni di euro in sovvenzioni dal Fondo per l'innovazione; i fondi asaranno resi disponibili grazie ai  proventi del Sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (EU ETS). Questo finanziamento fa seguito ad un primo bando anciato a dicembre 2024, volto ad accelerare la crescita e gli investimenti nel settore della produzione di batterie dell'UE. Con questi progetti, e in linea con il Piano d'azione industriale per il settore automobilistico europeo e il Clean Industrial Deal, l'UE intende avanzare verso gli obiettivi di decarbonizzazione, rafforzando al contempo la competitività industriale e creando posti di lavoro di alta qualità in tutta Europa.

I progetti sostengono l'innovazione nella produzione di celle per batterie per veicoli elettrici e l'implementazione di tecniche, processi e tecnologie di produzione innovativi e sostenibili. I progetti selezionati rappresentano investimenti strategici che sosterranno la transizione dell'Europa verso una base industriale pulita, competitiva e resiliente, riducendo al contempo la dipendenza dalle importazioni e promuovendo lo sviluppo di tecnologie pulite e la leadership industriale.La firma dei contratti di sovvenzione con l'Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l'ambiente (CINEA) è prevista  nel terzo trimestre del 2025.

Cosa pensano i cittadini europei della politica di coesione

La percezione dei cittadini dell'UE dell'impatto della politica regionale dell'UE rimane ampiamente positiva, rivela un sondaggio Eurobarometro appena pubblicato.

Secondo il sondaggio, il 40% degli intervistati è a conoscenza delle iniziative finanziate dall'UE e quasi quattro quinti (79%) di questi intervistati ritiene che apportino un contributo positivo alle condizioni di vita nei rispettivi paesi o regioni. Inoltre, il 57% degli intervistati ritiene che i progetti finanziati dall'UE nella propria area abbiano contribuito al loro senso di cittadinanza europea.

Due terzi degli intervistati conoscono almeno un fondo della politica di coesione, come il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo di coesione, il Fondo sociale europeo, Interreg o il Fondo per una transizione giusta. La consapevolezza è più elevata in Polonia (92%) e Slovacchia (91%).

In media, il 17% dei partecipanti afferma di aver beneficiato personalmente di un progetto sostenuto dal FESR o dal Fondo di coesione, con questa percentuale che sale al 50% in alcuni paesi. In termini di futuri investimenti dell'UE, gli intervistati danno priorità al miglioramento delle infrastrutture sanitarie e educative (49%), alla tutela ambientale, alle risorse idriche e all'azione per il clima (38%), alla creazione di posti di lavoro e all'accesso al mercato del lavoro (31%) e al miglioramento dell'edilizia abitativa e dell'efficienza energetica (27%). Una maggioranza significativa (64%) degli intervistati ritiene che la politica di coesione dovrebbe sostenere tutte le regioni dell'UE, con particolare attenzione alle aree con un elevato tasso di disoccupazione (63%), alle aree urbane svantaggiate (51%) e alle regioni rurali o montane remote (50%).

Adesso si potrà importare la soia geneticamente modificata per uso animale

La Commissione europea ha autorizzato una soia geneticamente modificata per l'uso in alimenti e mangimi, a seguito della valutazione scientifica dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che ha concluso che è sicura quanto la sua controparte convenzionale. Questa procedura di valutazione dovrebbe gasantire un elevato livello di protezione della salute umana e animale e dell'ambiente. La decisione della Commissione consente l'importazione di questa soia geneticamente modificata solo per l'uso in alimenti e mangimi, ma non la coltivazione nell'UE.

L'autorizzazione è valida per 10 anni e qualsiasi prodotto derivato da questa soia geneticamente modificata sarà soggetto alle rigorose norme dell'UE in materia di etichettatura e tracciabilità. La Commissione aveva l'obbligo giuridico di pronunciarsi su questa autorizzazione, poiché gli Stati membri non avevano raggiunto una maggioranza qualificata né a favore né contro l'autorizzazione.

Istituito un premio europeo per la tutela del piccolo commercio al dettaglio

La Commissione Europea ha lanciato per la prima volta il Premio Capitale Europea del Piccolo Commercio al Dettaglio. L'iniziativa nasce da una petizione dei cittadini ed è stata proposta dal Parlamento per sottolineare il ruolo fondamentale dei piccoli commercianti nella rivitalizzazione dei centri cittadini.

Il riconoscimento ogni anno premierà tre città – una piccola, una media e una grande – che hanno promosso con successo ecosistemi vivaci di piccolo commercio al dettaglio. Le città saranno valutate in quattro aree chiave: (i) sostenibilità, (ii) imprenditorialità e coinvolgimento della comunità, (iii) digitalizzazione e (iv) vitalità urbana. Una giuria europea selezionerà i vincitori in base al programma di attività proposto per il 2026 come Capitali Europee del Piccolo Commercio al Dettaglio.

I vincitori saranno annunciati durante una cerimonia a Bruxelles nel gennaio 2026. Ogni città vincitrice beneficerà di un evento di lancio dedicato e di un anno intero di promozione europea, che includerà visibilità mediatica e supporto per la presentazione delle proprie iniziative. Le città finaliste e vincitrici parteciperanno anche a un programma di scambio per apprendere dalle esperienze altrui nel sostegno al piccolo commercio al dettaglio.

Le città dei paesi dell'UE e del programma del Mercato unico possono presentare domanda per questi premi fino al 9 ottobre 2025.

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