A proposito di economia circolare, quo vadis Europa?
La Commissione mette in campo diverse iniziative per accelerare la transizione dell'UE verso un'economia circolare e preparare il terreno per la legge sull'economia circolare, prevista per il 2026. L'economia circolare rafforza la competitività e la crescita economica promuovendo il riutilizzo, il riciclaggio e la rigenerazione dei materiali.
Oggi si terrà un dialogo strategico sulla circolarità, con la partecipazione dei Vicepresidenti Esecutivi Teresa Ribera e Stéphane Séjourné e della Commissaria Jessika Roswall, accompagnato da un pacchetto di nuove azioni per promuovere l'economia circolare. Le iniziative adottate oggi includono norme sulle spedizioni di rifiuti e una valutazione della legislazione sui rifiuti elettronici. Inoltre, nei prossimi giorni saranno pubblicate nuove norme per migliorare l'efficienza del riciclaggio e il recupero dei materiali dalle batterie esauste. Il dialogo darà inoltre avvio a una consultazione pubblica con le parti interessate e a un invito a presentare contributi che saranno pubblicati a breve. Queste azioni riguardano diverse dimensioni dell'economia circolare e contribuiranno sia a promuovere la transizione sia a rafforzare l'attuazione della legislazione vigente.
Il prossimo Circular Economy Act sosterrà gli obiettivi dell’UE nell’ambito della Competitiveness Compass e del Clean Industrial Deal per raddoppiare la quota di materiale riciclato nell’economia dell’UE e diventare un leader mondiale nell’economia circolare entro il 2030.
Lanciato in orbita il satellite Sentinel-4
Copernicus Sentinel-4, ora in orbita con successo dopo il lancio da Cape Canaveral il 1° luglio 2025, rappresenta un importante passo avanti negli sforzi europei per monitorare la qualità dell'aria.
Si tratta della prima missione Copernicus in orbita geostazionaria dedicata al monitoraggio delle condizioni atmosferiche in Europa, potenziando significativamente le capacità di osservazione della Terra dell'UE. Sentinel-4 è dotato di uno spettrometro UVN (Ultravioletto Visibile Vicino all'Infrarosso) avanzato, appositamente progettato per misurare con precisione inquinanti atmosferici critici come ozono (O₃), biossido di azoto (NO₂), formaldeide (HCHO), biossido di zolfo (SO₂) e aerosol.
Una volta operativa, la missione fornirà dati orari vitali sulla composizione atmosferica. Queste informazioni consentiranno al Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) di offrire informazioni in tempo reale a scienziati, responsabili politici e agenzie ambientali, supportando gli sforzi per mitigare l'inquinamento e migliorare la qualità dell'aria in tutta Europa. La missione contribuisce direttamente alle politiche ambientali dell'UE, tra cui la Direttiva sulla qualità dell'aria ambiente e il Piano d'azione per l'inquinamento zero.
Copernicus è la componente di osservazione della Terra del Programma Spaziale dell'UE.
I ricercatori europei potranno accedere ai dati delle grandi piattaforme
Con l'adozione di un atto delegato nell'ambito del Digital Services Act (DSA), la Commissione europea intende consentire ai ricercatori l'accesso ai dati interni delle piattaforme online considerate di grandi dimensioni dimensioni (VLOP) ed aimotori di ricerca (VLOSE) nell'Unione europea. Queste norme consentiranno una ricerca indipendente sui rischi sistemici e sulle misure di mitigazione di VLOP e VLOSE.
In questo modo la Commissione chiarisce come VLOP e VLOSE debbano condividere i dati con i ricercatori qualificati, specificando i requisiti legali e tecnici per l'accesso ai dati. Istituisce inoltre un nuovo portale online di accesso ai dati DSA che consente ai ricercatori di reperire informazioni e comunicare con VLOP, VLOSE, autorità nazionali e i Coordinatori dei Servizi Digitali (DSC). I ricercatori devono essere sottoposti a verifica da parte di un DSC per accedere ai dati interni. Il 27 giugno, il Consiglio dei Coordinatori dei Servizi Digitali ha approvato l'intenzione di un'ulteriore cooperazione tra tutti i DSC per implementare uniformemente le procedure di verifica e accesso ai dati.
Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno ora tre mesi di tempo per esaminare l'atto delegato, che entrerà in vigore al termine di questo periodo, previa pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. A quel punto, i primi ricercatori potranno presentare la loro domanda di accesso ai dati interni delle piattaforme.
Questo regolamento integra l'obbligo DSA vigente per i VLOP e i VLOSE di fornire ai ricercatori l'accesso ai dati pubblicamente disponibili sulle loro interfacce.