Singapore entra nel club dei like minded partner e firma con l'Europa un accordo sul digitale
A margine dei negoziati per una maggiore cooperazione tra l'Europa e Singapore, la Presidente von der Leyen ha dichiarato che Il Paese è un partner che condivide gli stessi ideali dell'UE, dal suo sostegno all'Ucraina ai nostri sforzi comuni sulla sicurezza climatica e sullo sviluppo sostenibile. Questa partnership si sta ampliando, ha sottolineato il Presidente, con la prossima firma dell'accordo bilaterale sul commercio digitale. La von der Leyen ha ribadito l'importanza della prevedibilità, della trasparenza, dell'equità e dell'apertura nel sistema commerciale globale: sono gli unici modi in cui il sistema può funzionare, prosperare e apportare benefici a tutti. In questo contesto, è stato discusso il potenziale di una più stretta cooperazione tra l'Unione europea e l'Accordo globale e progressivo di partenariato transpacifico (CPTPP), ai seguito anche dei colloqui avviati la scorsa settimana con il Primo Ministro della Nuova Zelanda Christopher Luxon.
La Presidente von der Leyen ha espresso l'intenzione dell'UE di rafforzare il dialogo e la cooperazione con Singapore in materia di sicurezza e difesa. Ha inoltre incoraggiato l'avvio di colloqui formali sull'associazione di Singapore con Horizon Europe, il più grande programma di ricerca e innovazione al mondo.
140 milioni per progetti nel settore del digitale, inclusa la lotta alla disinformazione.
La Commissione ha aperto quattro nuovi bandi per un valore di 140 milioni di euro nell'ambito del programma Europa Digitale (DIGITAL) per promuovere l'implementazione dell'Intelligenza Artificiale (IA), promuovere competenze digitali avanzate, ampliare la rete dei Poli Europei dell'Innovazione Digitale (EDIH) e contrastare la disinformazione.
Di questi 140 milioni di euro, 55 milioni di euro sono destinati all'introduzione dell'IA generativa nella pubblica amministrazione e nel settore agroalimentare, nonché a garantire la conformità normativa, oltre al supporto all'Alleanza per le tecnologie dei processori e dei semiconduttori e agli spazi dati.
Per affinare le competenze digitali avanzate nell'UE, ulteriori 27 milioni di euro contribuiranno alla creazione di quattro nuove accademie per le competenze digitali su tecnologia quantistica, IA e mondi virtuali. Mentre 11 milioni di euro saranno destinati al completamento ed all'espansione della rete EDIH nei paesi associati, oltre a sostenere un'attenzione rafforzata all'IA.
La Commissione destinerà inoltre 47 milioni di euro all'implementazione e al miglior utilizzo delle nuove tecnologie digitali, supportando al contempo la rete dei Centri per un Internet più sicuro. Nell'ambito di questo bando da 47 milioni di euro, 5 milioni di euro saranno destinati alla creazione di una rete europea di fact-checker, in linea con gli orientamenti politici 2024-2029 della Presidente Ursula von der Leyen. Tra gli elementi chiave figurano un sistema di protezione dei fact-checker contro le molestie, un archivio di fact-checking e una capacità di risposta in materia di fact-checking, anche in situazioni di emergenza.
Tutti e quattro i bandi si chiuderanno il 2 settembre 2025. Sia il bando per le competenze digitali avanzate che quello per la rete EDIH contribuiscono agli obiettivi della piattaforma per le tecnologie strategiche per l'Europa (STEP), l'iniziativa della Commissione per promuovere lo sviluppo e la produzione di tecnologie critiche nell'UE. Si tratta della prima serie di bandi nell'ambito del programma di lavoro DIGITALE 2025-2027, incentrato sull'implementazione di tecnologie innovative di nuova generazione in tutta Europa.
Anche la resilienza idrica fra le nuove priorità dell'Europa
La Commissione ha stabilito un investimento di 86 milioni di euro in nuovi progetti strategici integrati incentrati sul miglioramento della qualità e della disponibilità delle risorse idriche, sulla bonifica dei fiumi inquinati, sul miglioramento della protezione contro incendi e inondazioni e sulla riduzione delle emissioni di gas serra. Questo finanziamento sosterrà i progetti assegnati nell'ambito degli inviti a presentare proposte del 2023 per aiutare l'Europa a diventare un continente a impatto climatico zero entro il 2050.
I progetti selezionati saranno realizzati in Danimarca, Estonia, Polonia, Slovenia e Islanda e aiuteranno le autorità nazionali, regionali e locali ad attuare la legislazione nazionale ed europea in materia di ambiente e clima. Si prevede che mobiliteranno significativi investimenti aggiuntivi da altre fonti di finanziamento dell'UE, tra cui fondi agricoli, strutturali, regionali e per la ricerca, oltre a fondi nazionali e investimenti del settore privato.
Aperta una consultazione pubblica sulla futura strategia contro il razzismo
La Commissione ha avviato oggi una consultazione pubblica volta a definire la nuova strategia dell'UE contro il razzismo per il periodo 2026-2030. Riunirà i punti di vista dei cittadini e di diverse organizzazioni. La strategia si baserà sul percorso definito dal piano d'azione dell'UE contro il razzismo, che mira a intensificare gli sforzi per contrastare il razzismo a livello individuale e strutturale, a combattere il razzismo nella vita quotidiana e a promuovere la diversità nella forza lavoro dell'UE. La futura strategia antirazzismo definirà misure volte a garantire un'efficace protezione e prevenzione contro la discriminazione razziale. La consultazione avviata oggi raccoglierà informazioni su questioni e priorità che dovranno essere ulteriormente affrontate dopo il 2025.
Hadja Lahbib, Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: "Dobbiamo parlare di razzismo e agire. Con il Piano d'azione contro il razzismo 2020-2025 abbiamo aperto la strada, ma c'è ancora molto lavoro da fare per porre fine al razzismo in tutti gli ambiti della vita. La nuova strategia antirazzismo dell'UE mirerà a garantire che ogni cittadino possa vivere libero da razzismo e discriminazione. È parte integrante della costruzione dell'Unione dell'uguaglianza a cui aspiriamo."
Il questionario è disponibile tramite il link riportato nella sezione in abbonamento e rimarrà aperto per dodici settimane, fino all'8 luglio 2025.
La Commissione entra in dialogo anche sulla futura Unione dei risparmi e dei capitali
La Commissione europea ha avviato una consultazione mirata per raccogliere feedback sugli ostacoli all'integrazione dei mercati dei capitali nell'UE. Questo impegno è fondamentale per l'attuazione della strategia per l'Unione del Risparmio e degli Investimenti (SIU), adottata a marzo. La strategia SIU mira a rafforzare la competitività dell'economia dell'UE migliorando il modo in cui il sistema finanziario europeo mobilita i risparmi verso investimenti produttivi, offrendo maggiori e migliori opportunità finanziarie sia ai cittadini che alle imprese. Questa consultazione rappresenta una fase cruciale per la raccolta di informazioni utili all'attuazione della SIU. Le informazioni raccolte contribuiranno a definire le misure che saranno presentate in un pacchetto completo nel quarto trimestre del 2025.
La Commissione invita le parti interessate a fornire opinioni, dati e prove sugli ostacoli alle negoziazioni e al post-trading transfrontalieri, sull'espansione dei fondi di investimento e sull'armonizzazione delle prassi di vigilanza, nonché sulla semplificazione.
Maria Luís Albuquerque, Commissaria per i Servizi Finanziari e l'Unione del Risparmio e degli Investimenti, ha dichiarato: "L'SIU mira a creare un ecosistema finanziario che consenta all'Europa di raggiungere il suo pieno potenziale economico. Eliminare gli ostacoli esistenti è essenziale per cogliere i vantaggi di un mercato europeo integrato con dimensioni, profondità, liquidità e sinergie. Facilitando la crescita dei partecipanti ai mercati finanziari in tutta l'UE, possiamo aumentare l'efficienza e ridurre i costi, a vantaggio sia delle imprese che dei cittadini. Dobbiamo inoltre esaminare le divergenze nelle pratiche di vigilanza, che possono ostacolare l'integrazione del mercato dei capitali e creare duplicazioni di costi. Abbiamo bisogno di una vigilanza più forte e armonizzata per garantire la solidità, la stabilità e l'integrità dei mercati dei capitali dell'UE".
La Commissione invita tutte le parti interessate, tra cui la società civile, i consumatori, le parti sociali, le imprese e le autorità degli Stati membri, a condividere le loro opinioni entro il 10 giugno 2025.
Fra le tante guerre dimenticate, il Sudan. In aiuto diversi paesi europei, ma non l'Italia
Per contribuire ad affrontare la grave situazione umanitaria in Sudan, la Commissione europea e gli Stati membri hanno promesso 522 milioni di euro di aiuti entro il 2025 in occasione della conferenza di alto livello per il Sudan, ospitata oggi a Londra dalla Commissione insieme a Regno Unito, Francia, Germania e Unione africana. Ciò avviene dopo due anni di conflitto armato che hanno avuto gravi ripercussioni sulla popolazione della regione. Dell'impegno complessivo dell'UE, la Commissione ha promesso 282 milioni di euro. I restanti finanziamenti sono stati promessi dagli Stati membri dell'UE: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Malta, Polonia, Slovenia, Spagna e Svezia.
Gli aiuti dell'UE forniranno assistenza sanitaria e nutrizionale di emergenza, aiuti alimentari, servizi idrici e igienico-sanitari, alloggi, protezione e istruzione alle famiglie più vulnerabili, ovvero sfollati interni, famiglie di rifugiati e comunità ospitanti. Questa conferenza fa seguito alla visita della Commissaria Lahbib in Ciad, dove ha potuto constatare l'impatto devastante di questo conflitto su rifugiati, donne e bambini. La conferenza mira ad aumentare l'attenzione internazionale sulla tragedia umana di lunga durata in Sudan e fornisce una piattaforma per affrontare le devastanti conseguenze umanitarie, comprese misure pratiche per migliorare l'accesso umanitario.
Io so che tu sai che io so
L'Unione Europea ha sospeso le sue contromisure contro i dazi commerciali ingiustificati degli Stati Uniti per dare tempo e spazio ai negoziati tra UE e Stati Uniti. La sospensione è stata annunciata per la prima volta la scorsa settimana dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ed entra in vigore oggi.
La decisione, che sospende per un massimo di 90 giorni le contromisure pianificate dall'UE contro i dazi statunitensi sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'UE, è stata presa in risposta al rinvio da parte degli Stati Uniti dei cosiddetti dazi reciproci per 90 giorni. In totale, le contromisure UE sospese coprono 21 miliardi di euro di esportazioni statunitensi. Oltre a queste contromisure ora sospese contro i dazi statunitensi sull'acciaio e sull'alluminio, continuano i lavori preparatori su altre contromisure dell'UE.
Ieri la Commissione ha adottato due atti di esecuzione: uno adotta le contromisure dell'UE e l'altro le sospende immediatamente.
Lanciata una consultazione pubblica sulla revisione del Cybersecurity Act
Nel tentativo di rafforzare la resilienza dell'UE contro le crescenti minacce informatiche, la Commissione chiede contributi per valutare e rivedere il Cybersecurity Act del 2019. Questa iniziativa riflette l'impegno costante della Commissione nella semplificazione delle norme. La revisione si concentrerà inizialmente sul mandato dell'ENISA, l'agenzia per la sicurezza informatica dell'UE, sul Quadro europeo di certificazione della sicurezza informatica e sulle sfide legate alla sicurezza della catena di approvvigionamento delle TIC. Costituisce inoltre un'opportunità per semplificare ulteriormente le norme sulla sicurezza informatica. Snellendo gli obblighi di segnalazione, la Commissione intende facilitarne l'attuazione, ridurre la burocrazia e promuovere un ambiente favorevole alle imprese.
Le parti interessate, tra cui le autorità competenti degli Stati membri, le autorità per la sicurezza informatica, le associazioni industriali e commerciali, i ricercatori e il mondo accademico, le organizzazioni dei consumatori e i cittadini sono invitati a esprimere la propria opinione sul portale Have Your Say e sull'indagine UE entro il 20 giugno.
Nuove regole sulla sicurezza dei giocattoli
Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto un accordo sulle nuove norme sulla sicurezza dei giocattoli, a seguito della proposta di regolamento sulla sicurezza dei giocattoli presentata dalla Commissione a partire dal 28 luglio 2023. Il nuovo regolamento vieterà l'uso di sostanze chimiche nocive, come PFAS, interferenti endocrini e bisfenoli, nei giocattoli. Tutti i giocattoli saranno dotati di un passaporto digitale per impedire l'ingresso nell'UE di giocattoli non sicuri venduti online e offline. Il regolamento stabilisce norme più severe sulle vendite online e conferisce agli ispettori maggiori poteri per rimuovere dal mercato i giocattoli pericolosi. Ciò garantirà che i giocattoli importati siano sicuri per i consumatori quanto i giocattoli fabbricati nell'UE.
Il Vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia Industriale, Stéphane Séjourné, ha dichiarato: "Le nuove norme appena approvate rendono i giocattoli venduti online e offline più sicuri per i bambini. Vietano le sostanze chimiche nocive e introducono un Passaporto Digitale dei Prodotti, che fornirà maggiori informazioni ai consumatori e aiuterà gli ispettori del mercato a individuare e rimuovere i giocattoli pericolosi, soprattutto alle frontiere dell'UE. Ciò contribuirà a creare una concorrenza più equa e condizioni di parità per i produttori di giocattoli dell'UE".
La futura strategia eyropea contro le minacce alla salute pubblica
La Commissione invita le parti interessate a fornire il proprio contributo sulla sua nuova strategia volta a migliorare la risposta dell'UE alle minacce per la salute pubblica, tra cui quelle derivanti da epidemie di malattie infettive, resistenza antimicrobica, minacce chimiche, biologiche, radiologiche o nucleari o altre emergenze transfrontaliere su larga scala. La strategia mira ad accelerare ulteriormente lo sviluppo e la disponibilità di vaccini, trattamenti, strumenti diagnostici e dispositivi di protezione individuale necessari per rafforzare la nostra protezione contro le minacce sanitarie prioritarie.
Hadja Lahbib, Commissaria per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi, ha dichiarato: "La nostra strategia a sostegno delle contromisure mediche contro le minacce per la salute pubblica presenta numerosi vantaggi. Rafforzerà la sicurezza sanitaria dell'UE, migliorerà la nostra autonomia strategica e rafforzerà la competitività dell'Europa. Fornirà un quadro chiaro per garantire un accesso equo e la fornitura di contromisure mediche pertinenti in tempi di crisi. In definitiva, si tratta di proteggere vite umane garantendo l'accesso a medicinali, dispositivi medici, dispositivi di protezione individuale e altro ancora durante i periodi di emergenza. Questa è la forza della nostra Unione della Preparazione. Invito tutte le parti interessate a partecipare e contribuire a definire la nostra strategia."
La strategia di supporto alle contromisure mediche è il primo atto concreto di implementazione della Strategia dell'Unione per la preparazione, adottata a fine marzo 2025. Contribuirà a rafforzare la nostra preparazione e la competitività del settore sanitario, sia per la nostra sicurezza che per la nostra economia.
L'invito a presentare contributi è disponibile sul portale "Di' la tua" della Commissione in tutte le lingue ufficiali dell'UE. Le iscrizioni sono aperte fino al 9 maggio 2025.
Prove di apertura verso l'orizzonte dell'Asia Centrale
Il 4 aprile 2025 si è tenuto a Samarcanda il primo vertice Asia centrale-Unione europea, presieduto dal presidente della Repubblica dell'Uzbekistan Shavkat Mirziyoyev. L'UE era rappresentata dal presidente del Consiglio europeo António Costa e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Insieme al presidente Mirziyoyev, i paesi dell'Asia centrale erano rappresentati dal presidente della Repubblica del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev, dal presidente della Repubblica del Kirghizistan Sadyr Japarov, dal presidente della Repubblica del Tagikistan Emomali Rahmon e dal presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov.
Sullo sfondo di crescenti impegni bilaterali ad alto livello negli ultimi anni e di un'agenda multilaterale e regionale in rapida evoluzione, i leader dell'UE e dell'Asia centrale hanno concordato di rafforzare le relazioni tra le due regioni istituendo un partenariato strategico.
vediamo cosa hanno dichiarato i tre protagonisti.
Ursula von der Leyen: "In questo storico Summit, Europa e Asia centrale hanno deciso di elevare la nostra cooperazione a partnership strategica. In un mondo incerto, inviamo un messaggio chiaro e potente: siamo partner di scelta e possiamo contare l'uno sull'altro. Per dare il via a questa nuova era, stiamo lanciando un pacchetto di investimenti Global Gateway da 12 miliardi di euro, rafforzando i collegamenti di trasporto tra noi e approfondendo la cooperazione su materie prime critiche, connettività digitale, acqua ed energia. Questi investimenti saranno vantaggiosi per entrambi. Perché quando i nostri partner crescono e prosperano, lo fa anche l'Europa".
Antonio Costa: "Dopo anni di cooperazione di successo è tempo di portare la nostra partnership con l'Asia centrale al livello successivo, approfondendo il commercio, rafforzando la collaborazione regionale ed espandendo i legami tra le persone. Questo vertice riafferma il nostro impegno condiviso per una partnership strategica basata su valori e interessi comuni. L'UE rimane un partner affidabile e lungimirante per l'Asia centrale, investendo nel suo sviluppo sostenibile a lungo termine per un beneficio reciproco e duraturo. Coerenza, prevedibilità e ambizione continueranno a guidare i nostri sforzi congiunti".
Shavkat Mirziyoyev: “L'Asia centrale e l'Unione europea sono partner tradizionali e la necessità di una stretta cooperazione non fa che crescere. Lo sviluppo della nostra cooperazione multiforme è facilitato dalla profonda trasformazione in Asia centrale, che è diventata sostenibile e irreversibile grazie alla comune volontà politica. Il nostro vertice si tradurrà in una decisione storica per stabilire una partnership strategica tra l'Asia centrale e l'Unione europea. Sono convinto che la nostra partnership strategica debba essere piena di decisioni, progetti e programmi concreti. Vorrei sottolineare l'importanza di introdurre meccanismi per l'attuazione pratica delle nostre iniziative e dei nostri accordi.”
Durante il vertice UE-Asia centrale, i leader hanno discusso degli sforzi congiunti per rafforzare la cooperazione settoriale, evidenziando i progressi nei legami economici, commerciali e di investimento, basati sull'attuazione degli attuali e futuri accordi bilaterali di partenariato e cooperazione rafforzati (EPCA).
Hanno inoltre sostenuto gli sforzi in corso verso una connettività di trasporto sostenibile e il rafforzamento dei legami economici attraverso iniziative nell'ambito della strategia Global Gateway. In questo contesto, i leader hanno evidenziato i progressi sul corridoio di trasporto transcaspico che collega l'Europa e l'Asia centrale. Per sostenere ulteriormente gli sforzi su questo fronte, i leader hanno accolto con favore la mobilitazione di un pacchetto di investimenti internazionali da 10 miliardi di euro per supportare infrastrutture di trasporto sostenibili e reti logistiche in Asia centrale. I leader dell'UE hanno ribadito il loro continuo sostegno all'adesione di Uzbekistan e Turkmenistan all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
Per rafforzare la cooperazione in materia di energia e transizione verde, il vertice ha evidenziato l'impegno condiviso dell'UE e dell'Asia centrale per catene del valore sostenibili per materie prime critiche, attraverso l'approvazione della dichiarazione di intenti UE-Asia centrale sulle materie prime critiche.
I leader hanno inoltre accolto con favore il crescente coinvolgimento della Banca europea per gli investimenti (BEI) e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS) nella regione, in aree specifiche quali energia, gestione delle risorse idriche, connettività, trasporti e materie prime essenziali.
Durante il summit, i leader hanno espresso il loro impegno per la stabilità regionale e globale, in particolare in Afghanistan e Ucraina, e per la promozione e la protezione dello stato di diritto, dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
La Commissione incentiva i progetti di riforma negli Stati membri
La Commissione europea ha approvato un nuovo lotto di 135 progetti nell'ambito dello Strumento di supporto tecnico (TSI), volti a supportare gli Stati membri nella preparazione, progettazione e attuazione di 390 riforme nel 2025. Questi progetti sono concepiti per aiutare gli Stati membri ad affrontare riforme chiave che rafforzeranno la resilienza e la competitività dell'UE e miglioreranno la vita dei cittadini. Una parte significativa, due terzi, è allineata alle 15 iniziative faro dell'UE, che si concentrano su esigenze di riforma comuni, tra cui il miglioramento della pubblica amministrazione, la promozione di un ambiente imprenditoriale migliore per le piccole e medie imprese (PMI) e la preparazione dei sistemi energetici per le transizioni verde e digitale.
Tra gli sforzi più notevoli, il TSI sosterrà 109 riforme per migliorare l'ambiente imprenditoriale, potenziare l'innovazione, costruire un'economia a zero emissioni nette e promuovere la sicurezza economica in tutta l'Unione. In particolare, 38 riforme aiuteranno 22 Stati membri a ridurre gli oneri amministrativi per le PMI, a dare impulso alle start-up e a promuovere produttività, resilienza e competitività. Nel campo della trasformazione digitale, il TSI sta inoltre supportando oltre 130 riforme con una forte enfasi sull'intelligenza artificiale e sulle tecnologie innovative. Un progetto di spicco, "FutureProof Education", guiderà le scuole in Germania, Svezia e Irlanda nell'integrazione responsabile dell'intelligenza artificiale, fornendo al contempo agli studenti competenze in materia di intelligenza artificiale.
Anche la collaborazione tra gli Stati membri è un obiettivo fondamentale, con 40 progetti multinazionali che affrontano sfide condivise attraverso l'apprendimento tra pari e lo scambio di buone pratiche. Ad esempio, 14 Stati membri stanno lavorando insieme per modernizzare le procedure fiscali e doganali dell'UE, con l'obiettivo di semplificare i processi e ridurre gli oneri per le PMI.
In totale, 119 riforme rafforzeranno le pubbliche amministrazioni in tutta l'UE, aiutandole ad affrontare le sfide future, promuovendo al contempo la trasformazione digitale, colmando le lacune di competenze e supportando la transizione verde. Attraverso questi progetti, il TSI continua a essere uno strumento fondamentale per promuovere gli obiettivi strategici dell'UE e migliorare la cooperazione transnazionale negli sforzi di riforma.
Prove tecniche di liquidità in vista dell'Unione dei risparmi e degli investimenti
La Commissione europea ha proposto di mantenere le attuali norme sui requisiti di liquidità per determinate transazioni finanziarie nell'ambito del quadro prudenziale bancario dell'UE. Questa mossa mira a garantire parità di condizioni tra le banche europee e internazionali, sostenendo la liquidità dei mercati finanziari dell'UE. Se adottata, contribuirà alla competitività del sistema finanziario dell'UE, a vantaggio di cittadini e aziende.
Ai sensi del regolamento sui requisiti patrimoniali (CRR), alcune operazioni di finanziamento tramite titoli (SFT) a breve termine beneficiano attualmente di requisiti di liquidità inferiori a quelli stabiliti negli standard internazionali di Basilea III. Questo trattamento transitorio dovrebbe scadere il 28 giugno 2025, dopodiché si applicherebbero requisiti più elevati degli standard di Basilea. In termini più semplici, la proposta si concentra sulle transazioni a breve termine in cui le attività vengono temporaneamente scambiate con denaro contante. Queste transazioni sono essenziali per le banche per fornire liquidità ai mercati, in particolare per i titoli di Stato.
Le modifiche proposte al cosiddetto Net Stable Funding Ratio (NSFR) serviranno a: sostenere la liquidità dei mercati dell'UE, compresi i titoli di Stato e le obbligazioni di nuova generazione; evitare di aumentare i costi di emissione per gli Stati membri dell'UE e l'Unione europea quando emettono obbligazioni; e garantire che le banche dell'UE possano competere su un piano di parità con le banche di altri paesi. Ciò è in linea con gli obiettivi stabiliti nella recente Comunicazione sulla creazione di un'Unione dei risparmi e degli investimenti.
La proposta della Commissione sarà ora esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Data la prossima scadenza dell'attuale trattamento transitorio, la Commissione invita i colegislatori a elaborare questa proposta rapidamente.
partecipare si può: aperta una consultazione pubblica sulla bioeconomia
La Commissione ha aperto oggi una consultazione pubblica invitando tutte le parti interessate a esprimere il proprio punto di vista sulla futura strategia europea per la bioeconomia. Questa strategia esplorerà nuove opportunità per le aziende europee nel settore della bioeconomia e sosterrà gli obiettivi dell’UE in materia di ambiente, clima e competitività.
La consultazione pubblica s'inserisce nel processo di elaborazione della nuova strategia per la bioeconomia, che dovrebbe essere adottata entro la fine del 2025. Questa strategia sbloccherà il potenziale delle innovazioni nella bioeconomia, in modo che possano essere commercializzate, generando posti di lavoro puliti e crescita. Si concentrerà sul rafforzamento della circolarità e della sostenibilità, contribuendo al contempo alla decarbonizzazione dell’economia europea lungo l’intera catena del valore.
La preparazione della nuova strategia per la bioeconomia si allineerà alle principali iniziative dell’UE, come la bussola per la competitività e il patto per l’industria pulita. Terrà conto anche degli aspetti legati alla competitività globale.
La consultazione sarà aperta fino al 23 giugno ed è disponibile sul portale “Di' la tua”.
Inoltre, le parti interessate possono contribuire al lavoro sulla strategia per la bioeconomia partecipando a sessioni mirate sulla bioeconomia nei prossimi eventi. Possono, ad esempio, partecipare al dialogo delle parti interessate dell’economia circolare della piattaforma europea delle parti interessate dell’economia circolare, che si svolgerà il 10 aprile, e alla Settimana verde dell’UE, che si svolgerà dal 3 al 5 giugno.
La Commissaria per l'Ambiente, la resilienza idrica e un'economia circolare competitiva, Jessika Roswall, ha dichiarato: "Dobbiamo compiere uno sforzo collettivo per costruire una bioeconomia prospera, sostenibile e circolare. Questa consultazione è un modo fondamentale per raccogliere quante più idee possibili per definire la futura strategia per la bioeconomia, riflettendo le esigenze e le aspirazioni di cittadini, imprese, agricoltori, silvicoltori e altre parti interessate. Invito tutte le parti interessate a contribuire."
Fondi strutturali e paesaggi urbani: selezionati i progetti
La Commissione europea e la regione Hauts-de-France, in qualità di soggetto responsabile dell'Iniziativa urbana europea (IUE), hanno annunciato oggi la selezione di 20 progetti innovativi nell'ambito del loro terzo invito a presentare iniziative urbane innovative. Sostenuti con 94 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), questi progetti, che saranno attuati in 13 Stati membri dell’UE, promuoveranno la trasformazione degli ambienti urbani e apriranno la strada a città più verdi e digitali.
I progetti selezionati includono il rinnovamento delle batterie usate dei veicoli elettrici a Tilburg, nei Paesi Bassi, e la riconversione di edifici sfitti ad uso comunitario a Košice, in Slovacchia. Ciascun progetto riceverà fino a 5 milioni di euro dal FESR, coprendo l’80% dei costi ammissibili. Questi progetti pionieristici fungono da esempi di spazi urbani innovativi in tutta Europa, con una parte dei finanziamenti FESR dedicata a promuoverne la replica in altre città dell’UE.
Annunciati i prossimi bandi del programma Digital Europe per l'intelligenza artificiale
La Commissione stanzierà 1,3 miliardi di euro per la diffusione delle tecnologie critiche che sono strategicamente importanti per il futuro dell’Europa e per la sovranità tecnologica del continente attraverso il programma di lavoro Digital Europe Programme (DIGITAL) per il periodo 2025-2027 adottato oggi.
Il programma di lavoro si concentra sulla diffusione dell’intelligenza artificiale (AI) e sulla sua adozione da parte delle imprese e della pubblica amministrazione, sul cloud e sui dati, sulla resilienza informatica e sulle competenze digitali.
Più specificamente, le priorità chiave del programma di lavoro DIGITAL includono il miglioramento della disponibilità dell’IA generativa in settori chiave, come la sanità; sostenere gli European Digital Innovation Hub (EDIH) per fornire alle aziende l’accesso alle competenze tecniche e alle opportunità di testare le tecnologie; sviluppare l’iniziativa Destination Earth per sostenere la gestione del clima e del rischio di catastrofi; aumentare la resilienza informatica; sviluppare la capacità degli istituti di istruzione dell’UE di coltivare e attrarre talenti; facilitare la struttura del portafoglio di identità digitale dell’UE e stimolare la trasformazione digitale dei servizi pubblici.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutiva per la Sovranità, sicurezza e democrazia tecnologica, ha dichiarato: "Per garantire la sovranità tecnologica europea occorre investire in tecnologie avanzate e consentire alle persone di migliorare le proprie competenze digitali. Con le opportunità offerte dal programma Europa digitale, stiamo garantendo che le nuove tecnologie, e con esse il nuovo potenziale, raggiungano i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni europee."
DIGITAL è il primo programma di finanziamento dell’UE interamente incentrato sul portare la tecnologia digitale alle imprese e ai cittadini. Con un bilancio di 8,1 miliardi di euro nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale 2021-2027, ha plasmato la trasformazione digitale della società e dell’economia europea.
Bologna premiata per la mobilità urbana
Ieri sera Bologna ha ricevuto il Premio della Settimana Europea della Mobilità e l'associazione ceca Pěšky městem il Premio Azione Mobilità, dal Commissario per i Trasporti e il Turismo Sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, durante la cerimonia di premiazione della Settimana Europea della Mobilità.
Entrambi i premi promuovono la consapevolezza della mobilità urbana sostenibile e riconoscono le iniziative eccezionali implementate durante la Settimana europea della mobilità nel 2024.
La giuria ha elogiato Bologna per aver reso la mobilità sostenibile più accessibile attraverso una serie impressionante di Giornate Senza Auto durante la Settimana della Mobilità di settembre 2024, stand informativi e attività educative. Molte organizzazioni locali, private e guidate dai cittadini sono state coinvolte in eventi sui piani di mobilità urbana sostenibile e sulla trasformazione dello spazio pubblico, che hanno contribuito a promuovere un senso di appartenenza alla comunità.
Pěšky městem ha impressionato con una campagna nazionale che promuove la mobilità attiva, coinvolgendo 501 scuole in 338 città ceche. L’iniziativa ha incoraggiato le famiglie ad andare a scuola a piedi, evidenziando i benefici per la salute e l’ambiente.
La città slovena Solčava ha ricevuto una menzione speciale per il suo impegno a favore del trasporto sostenibile, dimostrando che anche le piccole comunità possono avere un grande impatto.
Il Commissario Tzitzikostas ha dichiarato: "I vincitori di quest'anno si sono distinti nel progettare spazi pubblici vivaci e a misura d'uomo, che non sono solo verdi ma anche fiorenti centri di comunità e connessione. I finalisti hanno dimostrato che le destinazioni turistiche più popolari possono anche servire le comunità locali promuovendo il trasporto sostenibile. Congratulazioni a tutti!".
Durante la Settimana europea della mobilità, che si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre, le città possono scegliere di ospitare una giornata senza auto e attività per promuovere nuove infrastrutture e sensibilizzare sulle opzioni di mobilità sostenibile. Nel 2024 si sono iscritte oltre 2.700 città di 45 paesi. Oltre 900 imprese, istituti scolastici, organizzazioni della società civile, iniziative dei cittadini e comuni hanno registrato azioni di mobilità.
L'Europa in aiuto del settore vitivinicolo
Oggi la Commissione europea propone una serie di misure per garantire che il settore vitivinicolo europeo rimanga competitivo, resiliente e un motore economico chiave nei decenni a venire. Questo settore deve affrontare diverse sfide, come il cambiamento delle tendenze dei consumatori, il cambiamento climatico e le incertezze del mercato. La proposta della Commissione introduce misure mirate per aiutare il settore a gestire il proprio potenziale produttivo, ad adattarsi alle mutevoli preferenze dei consumatori e a sfruttare nuove opportunità. Queste misure contribuiranno inoltre a mantenere la vitalità di molte zone rurali che dipendono dall’occupazione nel settore vitivinicolo. Includono una maggiore flessibilità negli impianti, mezzi per prevenire le eccedenze, regole di marketing chiare, un maggiore sostegno per diventare più resilienti ai cambiamenti climatici, un’etichettatura armonizzata e un aiuto per promuovere l’enoturismo.
Christophe Hansen, Commissario per l'Agricoltura e l'alimentazione, ha dichiarato: "L'UE è leader mondiale nella produzione ed esportazione di vino. Al di là del peso economico del settore e del know-how dei nostri viticoltori, i vigneti sono parte integrante dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio culturale. Ecco perché presento oggi questo pacchetto di misure, rispondendo direttamente alle richieste del settore e degli Stati membri. Sono convinto che le nostre proposte contribuiranno a stabilizzare il mercato e consentiranno ai produttori di cogliere nuove opportunità e rispondere alle mutevoli aspettative dei consumatori. Invito gli Stati membri e il Parlamento europeo ad agire rapidamente in vista dell'adozione definitiva e dell'attuazione di queste misure per sgravare il settore ».
Europa e Sud Africa stringono un partenariato strategico con investimenti per un valore di 4.7 miliardi
Oggi, la Presidente Ursula von der Leyen e il Presidente António Costa prendono parte al vertice UE-Sudafrica a Città del Capo per rafforzare la loro partnership strategiche. Europa e Sud Africa hanno concordato di avviare colloqui su una nuova generazione di accordi commerciali: un partenariato per il commercio ed investimenti sostenibili.
Il Sud Africa sarà il primo paese a firmare un accordo del genere con l'UE. L'accordo si concetra sugli investimenti, sulla transizione verso l'energia pulita, sulle competenze e sullo sviluppo di industrie strategiche lungo l'intera filiera. E. dato che di questi tempi va di moda, i leader hanno anche concordato di estendere la loro cooperazione alle materie prime essenziali.
Come parte essenziale di questo nuovo capitolo nelle relazioni UE-Sudafrica, la Presidente von der Leyen ha annunciato un pacchetto di investimenti nell'ambito del piano Global Gateway del valore di 4,7 miliardi di euro. La maggior parte del pacchetto, 4,4 miliardi di euro, sarà investita in progetti a sostegno di una transizione energetica pulita ed equa nel paese. Si tratta della prima attuazione dell'impegno preso dal Presidente von der Leyen e dal Presidente Ramaphosa con il lancio della campagna Scaling up Renewables in Africa, a margine del Summit del G20 di Rio. In collaborazione con Global Citizen e sostenuta dall'Agenzia Internazionale per l'Energia, la campagna culminerà con un importante evento a margine del prossimo Summit del G20 di Johannesburg.
Il pacchetto Global Gateway si concentra anche sulle infrastrutture di connettività, sia fisiche che digitali, e sul potenziamento dell'industria farmaceutica locale.
Non solo l'antisemitismo, l'Europa in azione anche contro l'odio contro l'Islam
La Commissione organizza congiuntamente al Consiglio d'Europa la seconda riunione di coordinamento sulla lotta all'odio e al razzismo contro i musulmani, che si terrà oggi e domani.
Questo evento riunisce un'ampia gamma di parti interessate provenienti dagli Stati membri dell'UE, dal Consiglio d'Europa, dal Canada, dalla Nuova Zelanda, da organizzazioni internazionali, dalle agenzie dell'UE e dai media. I partecipanti discuteranno la questione critica della terminologia: trovare il linguaggio più efficace per descrivere e combattere l'odio anti-musulmano. Verrà inoltre evidenziato il ruolo dei media nel plasmare la percezione pubblica e le misure volte a evitare la normalizzazione del discorso anti-musulmano, con particolare attenzione all'individuazione di soluzioni innovative e alla condivisione delle migliori pratiche per contrastare questa tendenza.
L'evento è stato aperto da Magnus Brunner, Commissario per gli Affari Interni e la Migrazione. Domani, la Commissaria per l'uguaglianza, la preparazione e la gestione delle crisi, Hadja Lahbib, parteciperà tramite un messaggio video, sottolineando l'impegno della Commissione in questa causa fondamentale.
Nella tana del lupo per parlare di privacy e diritti digitali
Il Commissario per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, Michael McGrath, è a Washington DC, Stati Uniti, oggi e domani.
Il Commissario McGrath parteciparà a una serie di incontri di alto livello con membri del Congresso, agenzie statunitensi, la comunità imprenditoriale UE-USA e organizzazioni della società civile. Parlerà dell'implementazione delUE-US Data Privacy Framework, che governa la sicurezza e la libertà dei flussi di flussi di dati, e degli sforzi dell'UE per aumentare la competitività, semplificare le normative e guidare l'innovazione, inclusa la prossima proposta sul 28° regime.
Il Commissario affronterà anche la tutela dei consumatori, incluso l'imminente Digital Fairness Act, il ruolo delle piattaforme di e-commerce e la recente comunicazione sull'e-commerce.
La dichiarazione di ursula Von der Leyen sulle misure di risposta dell'Europa ai dazi americani
In risposta all'imposizione di nuovi dazi ingiustificati degli Stati Uniti sulle importazioni di acciaio e alluminio dall'UE, la Commissione ha lanciato contromisure rapide e proporzionate sulle importazioni statunitensi nell'UE.
La Commissione si rammarica della decisione degli Stati Uniti di imporre tali dazi, ritenendoli ingiustificati, dirompenti per il commercio transatlantico e dannosi per le aziende e i consumatori, spesso con conseguenti prezzi più alti.
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato: "Le relazioni commerciali tra l'Unione europea e gli Stati Uniti sono le più grandi al mondo. Hanno portato prosperità e sicurezza a milioni di persone e il commercio ha creato milioni di posti di lavoro su entrambe le sponde dell'Atlantico. Da questa mattina gli Stati Uniti stanno applicando un dazio del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Ci rammarichiamo profondamente di questa misura. I dazi sono tasse. Sono dannosi per le aziende e ancora peggio per i consumatori. Questi dazi stanno interrompendo le catene di approvvigionamento. Portano incertezza per l'economia. I posti di lavoro sono in gioco. I prezzi saliranno. In Europa e negli Stati Uniti. L'Unione europea deve agire per proteggere i consumatori e le aziende. Le contromisure che adottiamo oggi sono forti ma proporzionate. Poiché gli Stati Uniti stanno applicando tariffe per un valore di 28 miliardi di dollari, stiamo rispondendo con contromisure per un valore di 26 miliardi di euro. Ciò corrisponde alla portata economica delle tariffe statunitensi. Le nostre contromisure saranno introdotte in due fasi. A partire dal 1° aprile e pienamente operative dal 13 aprile. Nel frattempo, rimarremo sempre aperti ai negoziati. Crediamo fermamente che in un mondo pieno di incertezze geopolitiche ed economiche, non sia nel nostro interesse comune gravare le nostre economie con tariffe. Siamo pronti a impegnarci in un dialogo significativo. Ho incaricato il Commissario per il commercio Maroš Šefčovič di riprendere i colloqui per esplorare soluzioni migliori con gli Stati Uniti".
2024: Un anno difficile, ma un bilancio ugualmente positivo secondo il rapporto pubblicato dalla Commissione
La Commissione ha pubblicato l'edizione 2024 della Relazione generale sulle attività dell'UE. La relazione, redatta in linea con il Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, presenta i principali risultati conseguiti dall'UE nel 2024 nel fornire servizi ai cittadini dell'UE, affrontando al contempo nuove e senza precedenti sfide in un contesto geopolitico sempre più frammentato.
L'UE è rimasta ferma nel fornire sostegno politico, finanziario, umanitario e militare all'Ucraina e al popolo ucraino, mentre la Russia continuava la sua brutale e illegale guerra di aggressione. L'UE ha continuato a imporre un pesante tributo alla Russia attraverso le sue sanzioni senza precedenti che limitavano la capacità della Russia di finanziare la sua guerra. La relazione mostra anche come il piano REPowerEU abbia contribuito a ridurre la dipendenza dell'UE dai combustibili fossili russi e ad accelerare la transizione verso l'energia pulita. L'UE ha intensificato l'azione per migliorare la competitività della sua economia sia attraverso il Mercato unico che a livello globale attraverso una politica estera economica rafforzata. E ha mantenuto la rotta dell'ambizioso programma per una crescita e una prosperità pulite, digitali, sostenibili e inclusive.
Nel 2024, l'UE ha continuato a rafforzare la sua sicurezza, difesa e preparazione, grazie all'adozione della sua prima strategia industriale di difesa europea, nonché a rafforzare la sua prontezza a far fronte a crisi future. L'anno scorso ha anche segnato un importante passo avanti nel settore della migrazione con l'adozione del Patto sulla migrazione e l'asilo, un insieme di nuove regole basate sui principi di responsabilità e solidarietà. L'UE ha inoltre continuato a investire nel rafforzamento dei partenariati globali. Il 2024 è stato anche un anno di transizione istituzionale con le elezioni europee e l'elezione della nuova Commissione, guidata dalla Presidente von der Leyen.
Link nella sezione in abbonamento.
Continuano gli acquisti di gas congiunto per la sicurezza energetica europea
AggregateEU è l'iniziativa di punta della Commissione per l'aggregazione della domanda e l'acquisto coordinato di gas a livello europeo come parte della piattaforma energetica dell'UE, lanciata nell'aprile 2023, per rendere l'approvvigionamento energetico dell'UE più diversificato, sicuro e coordinato. Oggi la Commissione ha lanciato il secondo round per coordinare gli acquisti di gas.
Attraverso la piattaforma gli acquirenti dell'UE e della Comunità dell'energia possono presentare la propria domanda di gas per più periodi di 6 mesi, compresi tra luglio 2025 a ottobre 2030, e accedere in questo modo a offerte competitive da parte di fornitori internazionali affidabili. Per partecipare a questa gara, le domande vanno presentate entro il 17 marzo e saranno messe a gara per la manifestazione di interesse da parte di potenziali fornitori dal 18 al 21 marzo. Dopo che la domanda e l'offerta saranno abbinate tramite la piattaforma, le singole aziende negozieranno il loro contratto bilateralmente.
Il Commissario per l'energia e l'edilizia abitativa, Dan Jørgensen, ha affermato: "Mentre continuiamo a perseguire la transizione energetica, garantire forniture di gas prevedibili per la nostra Unione rimane fondamentale in questi tempi turbolenti. Se mettiamo insieme il nostro peso di mercato, le nostre aziende possono accedere a offerte stabili a condizioni migliori. Finché non decarbonizzeremo completamente le nostre economie e società, questo non solo contribuirà a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ma rafforzerà anche la nostra competitività".
I round di medio termine su AggregateEU sono un servizio offerto dalla Commissione per garantire stabilità e prevedibilità delle forniture di gas oltre la crisi a breve termine che l'UE ha dovuto affrontare negli ultimi anni. Fondamentalmente, questa nuova gara d'appalto a medio termine dimostra la nostra continua determinazione a diversificare le nostre forniture di energia lontano dalla Russia.
Questo ultimo round si basa su un primo round di medio termine di enorme successo che ha avuto luogo a partire da febbraio 2024, quando le offerte hanno quasi triplicato la domanda presentata dalle aziende dell'UE. Si basa anche sui precedenti round di breve termine che dal 2023 sono riusciti a far corrispondere 42 miliardi di metri cubi di richieste e offerte di domanda.
Pubblicati i risultati del bando europeo per la protezione degli spazi pubblici
La Commissione ha selezionato 13 progetti, che coinvolgono 163 partecipanti provenienti da 22 Stati membri e due paesi terzi, che riceveranno un totale di 30 milioni di euro dal Fondo sicurezza interna (ISF) per proteggere spazi pubblici quali centri commerciali, trasporti pubblici, luoghi di intrattenimento e luoghi di culto. 5 milioni di euro del bilancio totale saranno destinati alla protezione dei luoghi di culto, delle scuole e degli incontri comunitari ebraici.
È il risultato di un invito a presentare proposte sulla protezione degli spazi pubblici rivolto ad autorità pubbliche, forze dell'ordine, istituti di ricerca e aziende private.
Tutti questi progetti, la cui operatività è prevista per la prima metà del 2025, sosterranno l'attuazione del programma antiterrorismo dell'UE. Si concentreranno su settori prioritari chiave, come la lotta al traffico di armi da fuoco, il contrasto alle minacce rappresentate dai droni non collaborativi e la protezione dalle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari.
Selezionate in sei paesi europei le fabbriche dell'intelligenza artificiale
L'impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC) ha selezionato sei nuove fabbriche di intelligenza artificiale (IA) nell'UE, dopo la prima selezione di sette fabbriche di intelligenza artificiale avvenuta nel dicembre 2024.
Germania, Austria, Bulgaria, Francia, Polonia e Slovenia sono i paesi che ospiteranno le nuove fabbriche di intelligenza artificiale selezionate, con il supporto di un investimento nazionale ed europeo complessivo di circa 485 milioni di euro. Le fabbriche forniranno un accesso privilegiato alle startup di intelligenza artificiale e alle piccole e medie imprese (PMI), promuovendo la crescita e un'espansione più efficiente.
Le fabbriche di intelligenza artificiale rappresentano un pilastro fondamentale della strategia della Commissione volta a fare dell'Europa un attore leader nel campo dell'intelligenza artificiale, riunendo 17 Stati membri e due Stati associati EuroHPC. L'infrastruttura e i servizi forniti dalle fabbriche di intelligenza artificiale sono essenziali per sfruttare appieno il potenziale del settore in Europa. Grazie al supporto della rete di supercomputer di livello mondiale dell'UE, queste fabbriche riuniranno gli ingredienti chiave dell'innovazione dell'intelligenza artificiale: potenza di calcolo, dati e talento. Ciò consentirà alle aziende di intelligenza artificiale, in particolare alle PMI e alle start-up, nonché ai ricercatori, di migliorare la formazione e lo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale su larga scala, affidabili ed etici.
Come annunciato dalla Presidente von der Leyen all'AI Action Summit di Parigi, l'iniziativa Invest AI mira a mobilitare fino a 200 miliardi di euro di investimenti europei nell'intelligenza artificiale. Prevede l'implementazione di diverse gigafactory di intelligenza artificiale in tutta Europa, che saranno enormi strutture di calcolo ad alte prestazioni progettate per sviluppare e addestrare modelli e applicazioni di intelligenza artificiale di prossima generazione.
Questa iniziativa di finanziamento si basa sugli sforzi precedenti, con 22,7 milioni di euro e 17,8 milioni di euro stanziati nel 2020 e nel 2022. Con questo investimento, la Commissione rafforza il suo impegno a proteggere i suoi cittadini e prevenire futuri attacchi, promuovendo un'Europa più sicura e protetta per tutti.
L'Europa si attiva per garantire la disponibilità dei medicinali essenziali
Oggi la Commissione ha proposto un regolamento per migliorare la disponibilità di medicinali essenziali nell'UE. La proposta mira a proteggere la salute umana incentivando la diversificazione della filiera e potenziando la produzione farmaceutica nell'UE. Ciò sosterrà il settore farmaceutico dell'UE, che contribuisce in modo significativo alla nostra economia. La legge mira inoltre a migliorare l'accesso ad altri medicinali di interesse comune, che potrebbero non essere disponibili in determinati mercati. Questa iniziativa contribuisce all'obiettivo dell'Unione europea per la salute di garantire che i pazienti dell'UE abbiano accesso ai medicinali di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno.
La presidente von der Leyen ha annunciato la legge sui medicinali essenziali nelle sue linee guida politiche per ridurre le dipendenze e migliorare la resilienza dell'UE, in particolare per i medicinali e i principi attivi per i quali vi sono solo pochi produttori o paesi fornitori. Integra le proposte legislative già presentate per affrontare la carenza di medicinali nell'UE, in particolare la riforma farmaceutica.
Negli ultimi anni, gli Stati membri hanno dovuto affrontare gravi carenze di medicinali e sfide globali come la pandemia di COVID-19 e le tensioni geopolitiche hanno chiaramente esposto significative vulnerabilità nella filiera farmaceutica dell'UE. Le carenze possono mettere a rischio la vita dei pazienti e gravare notevolmente sui nostri sistemi sanitari. Queste carenze possono essere causate da problemi di produzione, vulnerabilità della filiera o competizione globale per le risorse. Il Critical Medicines Act mira a fornire un kit di strumenti industriali per affrontare questi problemi, rendendo l'UE un mercato in cui la produzione di medicinali critici sarà più attraente.
La legge faciliterà gli investimenti per le aziende che aumentano la produzione di medicinali critici nell'UE, incentivando al contempo azioni che rendono le filiere più resilienti. Offrirà inoltre agli Stati membri la possibilità di unirsi per aumentare il loro potere d'acquisto.
Gli elemnti chiave della proposta normativa soni i seguenti:
- I progetti strategici creeranno, aumenteranno o modernizzeranno la capacità produttiva dell'UE per medicinali critici o i loro ingredienti. Questi progetti industriali potrebbero beneficiare di un accesso più facile ai finanziamenti e di un supporto amministrativo, normativo e scientifico accelerato.
-Sono state pubblicate linee guida sugli aiuti di Stato per aiutare gli Stati membri a sostenere finanziariamente tali progetti strategici.
- Gli Stati membri possono utilizzare gli appalti pubblici per diversificare e incentivare la resilienza delle catene di approvvigionamento. Per i medicinali critici, gli acquirenti dovranno includere un insieme più ampio di requisiti nelle loro procedure di appalto, come fonti diversificate di materiale di input e monitoraggio delle catene di approvvigionamento. In caso di elevata dipendenza da un singolo o un numero limitato di paesi, dovranno anche utilizzare requisiti di appalto che favoriscano la produzione di medicinali critici nell'UE. Ciò sarà possibile anche per altri medicinali di interesse comune, quando giustificato.
- La Commissione sosterrà gli appalti collaborativi tra diversi Stati membri su richiesta degli Stati membri, per affrontare le disparità di disponibilità e accesso di medicinali critici e altri medicinali di interesse comune in tutta l'UE.
- Saranno esplorate partnership internazionali con paesi e regioni ccon orientamento affine, per ampliare la catena di approvvigionamento e ridurre le dipendenze da un singolo o un numero limitato di fornitori.
Affrontare le carenze e garantire l'accesso ai medicinali è una priorità per l'UE da molti anni. La strategia farmaceutica per l'Europa del 2020 ha definito una serie di misure normative e un ulteriore supporto all'industria per promuovere la ricerca e l'innovazione nel settore dei medicinali, affrontando al contempo le carenze e la mancanza di accesso per i pazienti. Ha inoltre portato all'avvio di un dialogo strutturato sulla dimensione industriale della sicurezza dell'approvvigionamento con tutte le parti interessate. Nel 2022, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha ricevuto un mandato più forte per gestire le carenze. Da allora, insieme a gruppi di autorità nazionali, ha svolto un ruolo chiave nel monitoraggio e nella risposta alle carenze di medicinali critici.
Nel 2023, la Commissione ha proposto un'ambiziosa revisione della legislazione farmaceutica dell'UE, per migliorare l'accesso e rafforzare le catene di fornitura dei medicinali. Questa riforma è attualmente in fase di negoziazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Ulteriori iniziative intraprese includono la pubblicazione di un elenco dell'Unione di medicinali critici, per aiutare a identificare e monitorare i medicinali critici; e una comunicazione della Commissione per affrontare le carenze di medicinali nell'UE.
Il Critical Medicines Act integra queste misure con strumenti di politica industriale per affrontare le vulnerabilità della catena di fornitura dei medicinali critici e ridurre le dipendenze dell'UE in quest'area strategica.
Commissione e Consiglio gettano le basi per una cooperazione strategica con il Sudafrica
Il 13 marzo, la Presidente Ursula von der Leyen, insieme al Presidente António Costa, parteciperà al Summit UE-Sudafrica a Città del Capo. Il Summit è un'opportunità per riaffermare l'impegno dell'Europa nei confronti della sua partnership unica con il Sudafrica, rafforzare i nostri legami strategici e affrontare insieme le sfide globali. Al Summit, la Presidente von der Leyen annuncerà un "Global Gateway Investment Package" dell'UE con il Sudafrica per promuovere investimenti reciprocamente vantaggiosi attraverso sovvenzioni e prestiti pubblici e privati da parte di istituzioni finanziarie europee e locali.
Questo pacchetto si concentrerà sul supporto della Just Energy Transition del Sudafrica con investimenti in progetti di idrogeno verde, lavorazione e raffinazione di minerali essenziali, sviluppo di competenze della forza lavoro locale e posti di lavoro per l'economia verde; rafforzamento delle infrastrutture di connettività attraverso corridoi di trasporto, logistica pulita e digitalizzazione; e rafforzamento della capacità di produzione di vaccini e potenziamento delle catene del valore farmaceutiche locali migliorando la qualità dei prodotti farmaceutici e rafforzando le competenze sulle normative sanitarie e sui vaccini.
Il pacchetto di investimenti Global Gateway migliorerà anche la collaborazione sulla creazione di capacità, il rafforzamento delle normative, lo sviluppo delle competenze e gli standard di sostenibilità della ricerca e sviluppo.
Nell'ambito del Summit, il Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea e la South African Nuclear Medicine Research Infrastructure (NuMeRI) firmeranno anche un accordo di collaborazione che mira a supportare gli ospedali sudafricani nell'accelerare la diagnosi e il trattamento del cancro.
La piattaforma STEP ad un anno dal suo lancio: forte sostegno alle tecnologie strategiche.
Oggi la Piattaforma tecnologica strategica per l'Europa (STEP) celebra il suo primo anno di attività a sostegno dello sviluppo e della produzione di tecnologie critiche in Europa. Nell'ultimo anno, STEP ha riunito la potenza di investimento di 11 programmi dell'UE, mobilitando oltre 15 miliardi di euro per sostenere la competitività dell'Europa in tre settori strategici: tecnologie digitali e innovazione tecnologica all'avanguardia, tecnologie pulite ed efficienti sotto il profilo delle risorse e biotecnologie.
Il portale STEP è una piattaforma unica che consente ai promotori di progetti di accedere a tutte le opportunità di finanziamento STEP nei programmi dell'UE e negli Stati membri. Ad oggi sono stati pubblicati circa sessanta bandi a livello europeo e nazionale e circa quaranta di essi sono ancora aperti alla presentazione di proposte. La task force STEP della Commissione collabora strettamente con i 27 Stati membri dell'UE. Collabora regolarmente con i promotori dei progetti, le autorità di gestione e le associazioni competenti per migliorare il sistema e comprendere le loro esigenze di investimento. Sulla base del successo di STEP, la Presidente von der Leyen ha suggerito, nella sua lettera ai leader dell'UE in vista del Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, che STEP potrebbe essere ulteriormente sfruttato ampliandone la portata a tutte le tecnologie rilevanti per il settore della difesa.
STEP continuerà a rafforzarsi nel 2025 con il sostegno degli Stati membri per il successo di progetti innovativi e la riduzione della dipendenza dalle tecnologie strategiche. Si incoraggiano gli Stati membri a sfruttare le opportunità offerte da STEP nell'ambito del NextGenerationEU/Recovery and Resilience Fund. Possono riassegnare le risorse ai progetti etichettati STEP e trasferire fino al 6% della loro dotazione del Recovery and Resilience Facility (RRF) alla componente nazionale InvestEU per finanziare tali progetti.
Inquinamento provocato dall'aviazione civile: siglato l'accordo per nuovi standard
L'accordo, adottato venerdì scorso dal Comitato per la protezione ambientale in seno all' Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO), stabilisce una serie completa di nuovi standard vincolanti. Da un lato, sull'efficienza energetica degli aeromobili, che entrerà in vigore il 31 dicembre 2031, e dall'altro, sui livelli di rumore dei nuovi aeromobili, che saranno implementati dal 1° gennaio 2029. L'adozione formale è prevista in una futura sessione del Consiglio ICAO.
Dopo queste date, gli aerei commerciali che vorranno ottenere la certificazione dovranno soddisfare nuovi standard globali, che richiederanno notevoli miglioramenti nell'efficienza del carburante e nella riduzione del rumore. I nuovi aerei dovranno ridurre il consumo di carburante di almeno il 10% rispetto ai modelli esistenti. Inoltre, dal 2029, i futuri aerei dovranno essere più silenziosi di almeno 6 decibel. Ciò rappresenta un miglioramento significativo nella riduzione del rumore: si prevede che i livelli di rumorosità scenderanno di oltre il 30% rispetto ai modelli attuali.
Sebbene conseguire progressi simultanei in termini di efficienza energetica e riduzione del rumore rappresenti una sfida tecnologica, questo nuovo doppio standard ICAO incoraggia l'innovazione per raggiungere entrambi gli obiettivi, trovando un equilibrio cruciale tra sostenibilità ambientale e benessere della comunità.
Il Commissario per i trasporti e il turismo sostenibili, Apostolos Tzitzikostas, ha affermato: "Questo accordo rappresenta un importante passo avanti per il settore dell'aviazione nel raggiungimento degli obiettivi climatici a lungo termine. Migliorerà anche la qualità della vita delle persone che vivono vicino agli aeroporti. Concentrandoci sull'innovazione e sull'efficienza, possiamo mantenere elevati standard di sicurezza, garantire una forte connettività e promuovere un mercato globale equo. »
Brasile e Unione Europea unite contro il terrorismo e la criminalità organizzata
Domani, il Commissario per gli Affari Interni e la Migrazione, Magnus Brunner e il Ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza del Brasile, Ricardo Lewandowski firmeranno un accordo sullo scambio di dati personali tra Europol e la Polizia Federale Brasiliana. Ciò rafforzerà la cooperazione tra l'UE e il Brasile nella lotta contro la criminalità organizzata e il terrorismo e si basa su un accordo di cooperazione strategica tra l'UE e il Brasile in vigore dal 2017, che facilita già lo scambio di dati non personali. L'accordo garantirà un elevato livello di protezione dei diritti fondamentali, anche attraverso solide garanzie di protezione dei dati. Il Brasile è il primo paese della regione latinoamericana a raggiungere questo tipo di accordo con l'UE, e il secondo paese al mondo, insieme alla Nuova Zelanda. Ora spetta al Parlamento europeo dare il suo consenso per la conclusione dell'accordo.
Magnus Brunner, Commissario per gli Affari Interni e la Migrazione, ha affermato: "La cooperazione internazionale è una pietra angolare del nostro lavoro per rafforzare la sicurezza interna dell'UE e dei nostri partner. Questo accordo ci offrirà l'opportunità di migliorare lo scambio di informazioni con un partner chiave, il Brasile, e a sua volta di aumentare il supporto di Europol alle indagini penali transfrontaliere degli Stati membri".
La Commissione ha reso la sicurezza interna dell'UE una priorità fondamentale. Come parte centrale di questi sforzi, la Commissione sta lavorando a una nuova strategia di sicurezza interna che verrà presentata in primavera. Ciò include una cooperazione ancora più forte con i partner internazionali.
I cittadini europei raccolgono le firme per una nuova iniziativa in favore delle regioni più isolate
L'iniziativa dei cittadini europei "Politica di coesione per l'uguaglianza delle regioni e la sostenibilità delle culture regionali" è stata presentata alla Commissione europea il 4 marzo 2025 dopo aver ottenuto 1.269.351 dichiarazioni di sostegno da parte dei cittadini dell'UE e aver raggiunto la soglie iprevista in 8 paesi. È l'undicesima iniziativa di questo tipo che ha avuto successo e che sarà ora esaminata dalla Commissione.
L'iniziativa richiede un'attenzione speciale da parte della politica di coesione dell'UE per le regioni che presentano delle peculiarità rispetto alle altre regioni confinanti. Gli organizzatori ritengono che tali regioni debbano avere pari opportunità di accedere a vari fondi dell'UE. Inoltre, devono essere garantiti la conservazione delle loro caratteristiche e il loro corretto sviluppo economicoi, in modo che lo sviluppo dell'UE possa essere sostenuto e la sua diversità culturale mantenuta. La Commissione ha registrato questa iniziativa in quanto richiede proposte legislative per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione.
La Commissione ha ora tempo fino al 4 settembre 2025 per presentare la sua risposta ufficiale, delineando le azioni che intende intraprendere, se del caso. La Commissione incontrerà gli organizzatori per discutere l'iniziativa in dettaglio nelle prossime settimane. Un'udienza pubblica sarà poi organizzata dal Parlamento europeo.
Progressi verso gli obiettivi del 2030, ma i livelli di inquinamento restano troppo alti
Oggi la Commissione e l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) hanno pubblicato il secondo rapporto Zero Pollution Monitoring and Outlook, che fornisce una panoramica del lavoro dell'UE per raggiungere gli obiettivi di zero inquinamento del 2030. La Commissione ha inoltre pubblicato oggi il suo quarto rapporto Clean Air Outlook.
I rapporti mostrano che le politiche dell'UE hanno contribuito a ridurre l'inquinamento atmosferico, l'uso di pesticidi e i rifiuti di plastica in mare. Tuttavia, i livelli di inquinamento sono ancora troppo elevati, in particolare a causa di rumore nocivo, rilascio di microplastiche nell'ambiente, inquinamento da nutrienti e produzione di rifiuti. Secondo i rapporti, è necessaria un'azione molto più incisiva nell'UE per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione dell'inquinamento del 2030.
I principi di zero inquinamento devono essere integrati in tutte le politiche e gli sforzi intrapresi a tutti i livelli per garantire ulteriori progressi. In questo contesto, promuovere l'economia circolare dell'UE contribuirà a ridurre il consumo di risorse e quindi allevierà le pressioni sugli ecosistemi e sulla salute umana. Infine, l'azione per l'inquinamento zero, in particolare attraverso il piano d'azione per l'inquinamento zero, sosterrà la transizione sostenibile dell'economia dell'UE e la renderà più competitiva.
Sebbene i progressi verso i sei obiettivi "inquinamento zero" rimangano contrastanti, l'inquinamento sta diminuendo a causa di rifiuti marini, pesticidi e antimicrobici, secondo il rapporto Zero Pollution Monitoring and Outlook. Anche la qualità dell'aria è migliorata in tutta Europa, supportata da sviluppi normativi e riduzioni delle emissioni, con conseguente significativa diminuzione delle morti premature. Tuttavia, il numero di decessi causati dall'aria inquinata resta troppo alto. Inoltre, l'inquinamento in corso, in particolare da ammoniaca e ossidi di azoto, continua a minacciare gli ecosistemi dell'UE. Ciò è ribadito dal quarto rapporto Clean Air Outlook, che evidenzia che, mentre le emissioni di inquinanti atmosferici nell'UE continuano a diminuire, la qualità dell'aria rappresenta un grave rischio per la salute e la qualità degli ecosistemi nell'UE. Entrambi i rapporti mostrano che sono necessarie ulteriori azioni per ridurre ulteriormente l'inquinamento atmosferico.
Il rapporto Zero Pollution Monitoring and Outlook rileva inoltre che i livelli di inquinamento da rumore nocivo, microplastiche, nutrienti e rifiuti restano troppo elevati. Per quanto riguarda l'inquinamento acustico, sono necessari maggiori sforzi, in particolare nelle aree urbane, per ridurre il numero di persone cronicamente disturbate dal rumore dei trasporti. Per quanto riguarda le microplastiche, sono necessarie ulteriori misure per affrontare questa fonte di inquinamento. Inoltre, le perdite di nutrienti sono rimaste sostanzialmente invariate, in particolare a causa delle persistenti sfide del deflusso agricolo e dell'uso di fertilizzanti. Per quanto riguarda i rifiuti, sono necessari maggiori sforzi, poiché la produzione di rifiuti continua ad aumentare nell'UE. Il rapporto mostra chiaramente che sono necessarie maggiori azioni per raggiungere l'ambizione di inquinamento zero dell'UE. La piena attuazione e applicazione della legislazione ambientale dell'UE è quindi fondamentale per raggiungere gli obiettivi di inquinamento zero del 2030, come stabilito nel piano d'azione per l'inquinamento zero.
Sul fronte legislativo, l'UE ha già adottato misure con le revisioni della direttiva sulle emissioni industriali, della direttiva sulla qualità dell'aria ambiente, della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane, della direttiva quadro sui rifiuti, della direttiva quadro sulle acque e del regolamento sul mercurio. Il nuovo regolamento sul ripristino della natura contribuirà inoltre a ridurre ulteriormente le pressioni di inquinamento sugli ecosistemi e ad aumentare la resilienza complessiva degli ecosistemi. Per contrastare l'inquinamento da microplastiche, la Commissione ha presentato nel 2023 una proposta di regolamento sulla prevenzione delle perdite di pellet di plastica nell'ambiente. Una volta adottata, contribuirà a raggiungere questo obiettivo di inquinamento nel piano d'azione Zero Pollution.
Entrambi i report sono accompagnati dal primo Zero Pollution Dashboard, che mostra i progressi compiuti dalle regioni dell'UE e da tutte le capitali nel raggiungere aria, acqua e suolo più puliti. Il dashboard confronta le regioni tra loro e con la media dell'UE. Il confronto si basa su diversi indicatori di inquinamento ambientale che riguardano la salute, la protezione dell'ecosistema e la biodiversità, nonché la produzione e il consumo. Il dashboard evidenzia 15 regioni in Austria, Finlandia, Francia, Germania e Svezia che attualmente vantano i livelli di inquinamento più bassi. Link nella sezione in abbonamento.
Bangladesh, Myanmar e comunità Rohingya : non solo guerra, ma anche cooperazione nella politica estera della UE
La Commissione ha stanziato oggi 76 milioni di euro in aiuti umanitari dell'UE per rispondere alle esigenze delle persone colpite dalle principali crisi nell'Asia meridionale e sudorientale. Di questa cifra, 32,3 milioni di euro sosterranno i rifugiati Rohingya che vivono in Bangladesh. Altri 33 milioni di euro sosterranno la popolazione colpita dal conflitto in corso in Myanmar. I restanti 10,8 milioni di euro sosterranno i rifugiati e le comunità ospitanti nei paesi limitrofi della regione, nonché per rafforzare la preparazione alle catastrofi.
La Commissaria per la preparazione e la gestione delle crisi, Hadja Lahbib, è oggi in Bangladesh, dove visiterà i campi profughi Rohingya a Cox's Bazar e incontrerà i partner umanitari e le autorità nazionali. In Bangladesh, i 32,3 milioni di euro sosterranno oltre un milione di rifugiati Rohingya che vivono nel paese, principalmente a Cox's Bazar, nonché le comunità ospitanti. I finanziamenti saranno utilizzati per:
- assistenza alimentare;
- mantenimento dei campi profughi e di altre strutture;
- fornitura di servizi essenziali quali assistenza sanitaria, istruzione di emergenza e accesso all'acqua e ai servizi igienici.
In Myanmar, i 33 milioni di euro stanziati quest’anno saranno utilizzati per:
- assistenza alimentare e di emergenza, dati gli alti livelli di insicurezza alimentare;
- fornitura di alloggi di emergenza per le persone sfollate;
- accesso ad acqua potabile e servizi igienici;
- altri servizi di base come assistenza sanitaria e istruzione di emergenza;
- formazione sui rischi delle mine e assistenza per le vittime delle mine antiuomo;
- preparazione ai disastri nel paese, altamente soggetto a cicloni e inondazioni.
Considerata la ricaduta regionale della crisi del Myanmar, un'ulteriore allocazione di 3,5 milioni di euro fornirà aiuti salvavita ai rifugiati e alle comunità ospitanti in India, Indonesia, Malesia e Thailandia.
Saranno stanziati 6 milioni di euro alle Filippine, sia per le misure di preparazione alle catastrofi sia per l'impatto prolungato del conflitto nella regione di Mindanao. Verrà inoltre fornito un sostegno regionale di 1,3 milioni di euro per la preparazione alle catastrofi in tutto il Sud-est asiatico.
Tutti i finanziamenti umanitari dell'UE vengono incanalati tramite organizzazioni partner come ONG internazionali e agenzie delle Nazioni Unite.
L'Europa rafforza la cybersicurezza
Oggi la Commissione ha presentato una proposta per garantire una risposta efficace ed efficiente agli incidenti informatici su larga scala. Il progetto proposto aggiorna il quadro completo dell'UE per la gestione delle crisi di sicurezza informatica e mappa gli attori UE pertinenti, delineandone i ruoli durante l'intero ciclo di vita della crisi. Ciò include la preparazione e la consapevolezza situazionale condivisa per anticipare gli incidenti informatici e le necessarie capacità di rilevamento per identificarli, compresi gli strumenti di risposta e recupero necessari per mitigare, scoraggiare e contenere tali incidenti.
Henna Virkkunen, Vicepresidente esecutivo per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha affermato: "In un'economia dell'Unione sempre più interdipendente, le interruzioni dovute agli incidenti di sicurezza informatica possono avere impatti di vasta portata in vari settori. Il progetto di sicurezza informatica proposto riflette il nostro impegno a garantire un approccio coordinato, sfruttando le strutture esistenti per proteggere il mercato interno e sostenere le funzioni vitali della società. Questa raccomandazione è un passo avanti cruciale nel rafforzare la nostra resilienza informatica collettiva".
Il piano proposto si basa sui quadri esistenti, come l'Integrated Political Crisis Response e l'EU Cyber Diplomacy Toolbox, allineandosi alle iniziative recentemente adottate, come il Critical Infrastructure Blueprint e il codice di rete sulla sicurezza informatica per il settore elettrico dell'UE. Propone misure per rafforzare la collaborazione tra entità civili e militari, tra cui la NATO, riflettendo al contempo gli obiettivi della futura strategia di preparazione dell'UE. Inoltre, la proposta odierna promuove comunicazioni sicure e sforzi strategici per contrastare la disinformazione.
Il piano integra la comunicazione congiunta della Commissione e dell'ARVP per rafforzare la sicurezza e la resilienza dei cavi sottomarini, presentata dal vicepresidente esecutivo Virkkunen a Helsinki il 21 febbraio.
L'Europa e il mondo ci riprovano a salvare la biodiversità
Domani, lsi riunirà a Roma la Conferenza globale sulla biodiversità COP16 , per riprendere le discussioni su questioni cruciali per arrestare e invertire la perdita di biodiversità entro il 2030. Si tratta della continuazione della riunione COP16 che si è tenuta a Cali, in Colombia, nell'ottobre 2024, che ha portato a diversi risultati. Tuttavia, le parti non sono riuscite a raggiungere un accordo su tutte le decisioni necessarie per implementare correttamente il Quadro globale sulla biodiversità. L'UE lavorerà per trovare un consenso e raggiungere un accordo su tutte le decisioni in sospeso, tra cui la mobilitazione delle risorse, il quadro di monitoraggio e le procedure per la revisione dell'attuazione.
Dopo le sessioni riprese a Roma, la prossima Conferenza delle parti, la COP17, si terrà nel 2026 a Yerevan, in Armenia.
La Commissaria per l'ambiente, la resilienza idrica e un'economia circolare competitiva, Jessika Roswall, ha affermato: "L'UE e i suoi Stati membri rimangono pienamente impegnati nell'implementazione del Quadro globale sulla biodiversità. In queste negoziazioni riprese, insieme dobbiamo trovare un modo per continuare a mobilitare risorse da tutte le fonti e garantire un finanziamento continuo per la biodiversità dopo il 2030 che sia efficace e coerente. Siamo pronti a lavorare insieme a tutte le parti per andare avanti e costruire sui progressi compiuti a Cali".
Pubblicato il rapporto sul commercio europeo per l'agro-alimentare
L'ultimo rapporto sul commercio agroalimentare pubblicato oggi dalla Commissione europea mostra che a novembre 2024 le esportazioni agroalimentari dell'UE hanno raggiunto i 20,1 miliardi di euro, rimanendo stabili rispetto allo stesso mese del 2023. Le esportazioni cumulative tra gennaio e novembre 2024 sono aumentate del 3% a 217,2 miliardi di euro. Il commercio agroalimentare complessivo dell'UE ha rallentato a novembre 2024 rispetto al mese precedente.
Le esportazioni agroalimentari dell'UE a novembre 2024 hanno raggiunto i 20,1 miliardi di euro, in calo del 7% rispetto al picco di ottobre, ma in linea con i livelli di novembre 2023. Le esportazioni cumulative per l'anno hanno raggiunto i 217,2 miliardi di euro, segnando una crescita del +3% rispetto al 2023. Le esportazioni di caffè, tè, cacao e spezie hanno registrato il maggiore aumento di valore, guidate da pasta di cacao, burro e polvere di cacao.
Le importazioni agroalimentari dell'UE sono rimaste forti a novembre 2024, raggiungendo i 15,5 miliardi di euro, ovvero il 5% in meno rispetto a ottobre ma comunque il 18% in più rispetto all'anno precedente. Le importazioni cumulative per l'anno sono aumentate del 7%, spinte da prezzi elevati e volumi di importazione in crescita. Le importazioni di caffè, tè, cacao e spezie sono aumentate complessivamente di 8,4 miliardi di euro (+44%) da gennaio a novembre 2024.
Aggiornato l'elenco degli Stati che non cooperano sul piano della trasparenza fiscale
Nell'ambito del lavoro dell'UE per promuovere la trasparenza fiscale e una tassazione equa a livello globale, gli Stati membri hanno aggiornato oggi l'elenco UE delle giurisdizioni non cooperanti a fini fiscali. Questo aggiornamento dimostra gli effetti positivi del dialogo costruttivo e della cooperazione tra l'UE e i suoi partner internazionali, poiché non sono state aggiunte nuove giurisdizioni all'elenco (Allegato I), che contiene 11 giurisdizioni di paesi terzi: Samoa americane, Anguilla, Figi, Guam, Palau, Panama, Federazione russa, Samoa, Trinidad e Tobago, Isole Vergini americane e Vanuatu. Questo aggiornamento registra una serie di sviluppi positivi in molte di queste giurisdizioni, riflettendo gli sforzi in corso per affrontare aree di preoccupazione in sospeso. Inoltre, 8 giurisdizioni hanno attualmente impegni in sospeso per migliorare il loro quadro di governance fiscale, che sono registrati nell'elenco comprendente le giurisdizioni cooperative (Allegato II), tra cui Antigua e Barbuda, Belize, Isole Vergini britanniche, Brunei Darussalam, Eswatini, Seychelles, Türkiye e Vietnam. L'UE monitorerà attentamente questi impegni per assicurarsi che vengano rispettati entro i tempi stabiliti.
L'obiettivo principale dell'elenco UE è incoraggiare le giurisdizioni a implementare standard di buona governance fiscale per contrastare la frode fiscale, l'evasione e l'elusione in tutto il mondo. Si basa su un processo approfondito di screening, valutazione e monitoraggio secondo criteri oggettivi, chiari e accettati a livello internazionale. Come risultato di un impegno senza precedenti, molte giurisdizioni hanno adottato misure importanti per fermare le pratiche fiscali dannose e migliorare la trasparenza fiscale globale.
L'elenco UE viene aggiornato due volte l'anno, per riflettere i cambiamenti nelle politiche fiscali e nei livelli di cooperazione delle giurisdizioni. Ciò garantisce che rimanga pertinente e accurato nel tempo.
Le donne ancora poco presenti nella ricerca e innovazione
La Commissione ha pubblicato l'ultima edizione della sua serie di pubblicazioni di punta, She Figures, che presenta le statistiche più aggiornate e a livello europeo sulla parità di genere nella ricerca e innovazione (R&I).
Il potenziale di innovazione dell'Europa è a rischio. Mentre le donne superano in numero gli uomini nell'istruzione universitaria, rimangono sorprendentemente sottorappresentate nelle carriere e nella leadership in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM). Il rapporto rivela un crescente divario di genere in settori critici come l'ICT, dove solo il 22% dei dottori di ricerca sono donne. Ciò non solo aggrava le attuali carenze di competenze dell'UE, ma minaccia anche la competitività a lungo termine. Le disparità di genere persistono ai massimi livelli di ricerca e innovazione, con solo il 9% degli inventori donne e il 98% della ricerca dell'UE che non riesce a integrare una dimensione di genere.
Questi risultati riecheggiano le preoccupazioni sollevate dal rapporto Draghi sulla competitività dell'UE, che ha sottolineato la necessità di sfruttare il potere di una forza lavoro diversificata e inclusiva, per aumentare la competitività e la crescita economica dell'Europa.
Qesta la dichiarazione della Commissaria europea per la ricerca Ekaterina Zaharieva: "Il talento non ha genere, ma l'opportunità troppo spesso sì. Il rapporto She Figures è un campanello d'allarme, le donne stanno guidando il progresso nell'istruzione, ma incontrano ancora troppe barriere nella ricerca, nell'innovazione e nella leadership. Dobbiamo cambiare questo, non solo perché è giusto, ma perché il futuro dell'Europa dipende da questo. Un'Europa veramente competitiva e innovativa è quella in cui ogni mente, indipendentemente dal genere, ha la possibilità di prosperare".
L'Unione Europea ha compiuto passi da gigante nella promozione dell'uguaglianza di genere in R&I, tra cui l'introduzione di un criterio di ammissibilità al Gender Equality Plan per Horizon Europe. Inoltre, l'integrazione di una dimensione di genere nei contenuti di R&I è un requisito per la maggior parte dei progetti, poiché la sua assenza ridurrebbe la pertinenza e l'eccellenza della ricerca. Un altro obiettivo è aumentare l'equilibrio di genere in tutto il programma, con un target del 50% di donne nei consigli, nei gruppi di esperti e nei comitati di valutazione correlati a Horizon Europe.
Di conseguenza, l'81% dei bandi per proposte di R&I affronta ora la dimensione di genere e le donne rappresentano oltre il 51% dei partecipanti ai consigli e ai gruppi di esperti di Horizon Europe. Inoltre, il 38% dei ricercatori nei progetti Horizon Europe sono donne e anche la quota di consorzi guidati da donne in questo programma di finanziamento è aumentata dal 23% al 31%.
Questi progressi si basano sull'agenda politica dello Spazio europeo della ricerca (SER), che ha dato priorità all'uguaglianza di genere e all'integrazione della dimensione di genere nei contenuti di R&I dal 2012. Le nuove iniziative per promuovere le donne in R&I includeranno azioni per contrastare la violenza di genere nel mondo accademico e il rafforzamento dell'iniziativa Women TechEU per supportare le start-up deep-tech guidate da donne.
La Commissione chiede il parere degli stakeholder sulla futura strategia per le startup
La Commissione pubblica un invito a tutti gli stakeholder interessati a contribuire alla futura strategia UE per le startup e le scaleup. La strategia migliorerà le condizioni per le startup e le scaleup innovative, consentendo una crescita più rapida e semplice all'interno del mercato unico. Affronterà sfide come l'accesso a finanziamenti, mercati e talenti, nonché ostacoli normativi e burocratici e frammentazione del mercato. Faciliterà inoltre l'accesso a infrastrutture, conoscenze e servizi all'avanguardia.
Ekaterina Zaharieva, Commissaria per le startup, la ricerca e l'innovazione, ha affermato: "Dobbiamo affrontare con vigore gli ostacoli che le startup incontrano quando vogliono crescere e scalare in tutta l'UE. Sono la spina dorsale dell'innovazione e la chiave per la nostra competitività e prosperità. Vogliamo ascoltare innovatori, aziende, investitori, decisori politici, ricercatori, università e tutte le parti interessate, per dare forma a una strategia efficace e completa per supportare le nostre startup e scaleup".
Il supporto alle startup e alle scaleup e la promozione della ricerca e dell'innovazione sono tra le priorità della Commissione per colmare il divario di innovazione e migliorare la competitività.
La strategia UE per le startup e le scaleup è un'azione di punta della bussola della competitività, introdotta a gennaio 2025. Porterà a misure tangibili, tra cui il futuro European Innovation Act e un nuovo status giuridico a livello UE, noto come "28° regime", che fornirà un insieme armonizzato di regole per aiutare le aziende innovative a crescere.
La Call for Evidence è disponibile sul portale "Have your Say" della Commissione in tutte le lingue ufficiali dell'UE. Le candidature sono aperte fino al 17 marzo.
Link nella sezione in abbonamento.
Il Codice di condotta digitale contro la disinformazione diventa parte integrante del DSA
Oggi, la Commissione e il Board europeo per i servizi digitali hanno approvato l'integrazione del Codice di condotta volontario sulla disinformazione nel quadro del Digital Services Act (DSA). Questa integrazione renderà il Codice un punto di riferimento per determinare la conformità delle piattaforme al DSA.
A gennaio 2025, i firmatari del Codice, tra cui le società designate ai sensi del DSA come Very Large Online Platforms and Search Engines (VLOPE), come Google, Meta, Microsoft e TikTok, hanno presentato tutti i documenti necessari a supporto della loro richiesta di conversione in un Codice di condotta ai sensi del DSA.
Con la sua integrazione, la piena adesione al Codice può essere considerata un'adeguata misura di mitigazione del rischio per i firmatari designati come VLOP e VLOSE ai sensi del DSA. In quanto tale, il Codice diventerà un punto di riferimento significativo e significativo per determinare la conformità al DSA. La conformità agli impegni ai sensi del Codice sarà anche parte dell'audit indipendente annuale, a cui queste piattaforme sono soggette ai sensi del DSA.
Cosa pensano gli europei di intelligenza artificiale e prospettive di lavoro
La maggior parte degli europei ritiene che le tecnologie digitali, tra cui l'intelligenza artificiale (IA), abbiano un impatto positivo sul lavoro, sull'economia, sulla società e sulla qualità della vita. È quanto rivela un nuovo sondaggio dell'Eurobarometro pubblicato oggi.
Oltre il 60% degli europei valuta positivamente i robot e l'intelligenza artificiale sul posto di lavoro e oltre il 70% ritiene che migliorino la produttività. Sebbene la maggioranza sostenga l'uso di robot e intelligenza artificiale per prendere decisioni sul lavoro, l'84% degli europei ritiene che l'intelligenza artificiale richieda una gestione attenta per proteggere la privacy e garantire la trasparenza sul posto di lavoro.
Roxana Mînzatu, Vicepresidente esecutivo per i diritti sociali e le competenze, la qualità del lavoro e la preparazione, ha affermato: "L'intelligenza artificiale è ormai parte integrante dei moderni luoghi di lavoro. Dobbiamo utilizzarlo in un modo che aiuti i lavoratori e li protegga. Disponiamo di solide basi normative, con il nostro Regolamento generale sulla protezione dei dati, la legislazione sull'intelligenza artificiale e la Direttiva sul lavoro tramite piattaforme. Esamineremo come queste regole vengono applicate per affrontare l'impatto dell'intelligenza artificiale sul mercato del lavoro nel suo complesso. »
I risultati dell'indagine odierna sono in linea con uno degli obiettivi principali dell'EU Competitiveness Compass, ovvero integrare le tecnologie digitali e l'intelligenza artificiale nei luoghi di lavoro per stimolare l'innovazione e la produttività. L'UE ha stanziato 2 miliardi di euro dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e 23 miliardi di euro dal Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF) agli Stati membri per sostenere lo sviluppo delle competenze digitali. Il programma Europa digitale ha inoltre investito 580 milioni di euro per promuovere le competenze digitali tra il 2021 e il 2027.
Il concorso europeo per i giovani trduttori
In cerca di un linguaggio comune, nessuno dimentica la ricchezze di lingue diverse in Europa. E' così che nasce il concorso europeo che premia i guovani traduttori delle scuole secondarie. La Commissione europea annuncia oggi i 27 vincitori della 18° edizione del concorso per le scuole secondarie "Juvenes Translatores".
3070 entusiasti partecipanti hanno aderito al concorso traducendo un testo tra due delle 24 lingue ufficiali dell'UE. Mentre l'inglese è in primo piano, le 144 combinazioni linguistiche scelte dagli studenti di 713 scuole nei 27 Stati membri includevano anche coppie linguistiche come polacco-portoghese, sloveno-danese e rumeno-finlandese, tra le altre.
I traduttori della Commissione europea hanno selezionato un vincitore per ogni paese dell'UE. Inoltre, 341 studenti hanno ricevuto menzioni speciali per il loro straordinario lavoro.
La cerimonia di premiazione si terrà a Bruxelles, il 10 aprile. Come parte del loro viaggio, i 27 vincitori incontreranno i traduttori della Commissione europea e vedranno come lavorano nella loro attività quotidiana. Questa esperienza offrirà loro anche un'opportunità unica per scoprire le reciproche lingue e culture.
Il concorso "Juvenes Translatores" viene organizzato ogni anno dalla Commissione europea dal 2007 per promuovere la traduzione e il multilinguismo, offrendo spesso ai giovani una prima esperienza nelle istituzioni europee.
In un 'Europa che invecchia una nuova iniziativa per contrastare la demenza
Oggi la Joint Action on Dementia and Health (JADE Health) si riunisce per la prima volta. JADE Health è una collaborazione triennale tra 15 Stati membri, Norvegia e Ucraina, guidata dalla Spagna. Supportata con 4,5 milioni di euro dal programma europeo EU4Health, questa iniziativa chiave sostiene gli Stati membri nella riduzione del peso della demenza e di altri disturbi neurologici. Il lavoro sarà svolto sia a livello sociale che personale, migliorando la prevenzione e la diagnosi precoce, l'istruzione e la comprensione della malattia per i parenti, gli operatori sanitari e altre parti interessate.
JADE Health mira ad affrontare la demenza in modo completo: dal miglioramento dell'alfabetizzazione e della consapevolezza sanitaria, allo screening e alla prevenzione primaria tra i gruppi di popolazione ad alto rischio per supportare le persone che vivono con demenza e altri disturbi neurologici. Ciò sarà fatto attraverso la sensibilizzazione, la diagnosi precoce e il ritardo dell'insorgenza della demenza attraverso la prevenzione. Inoltre, JADE Health trasferirà le seguenti buone pratiche dal Portale europeo delle migliori pratiche in materia di sanità pubblica:
- Programma di consulenza su memoria e processo cognitivo;
- Pianificazione e organizzazione dell'assistenza integrata;
- Gestire l'invecchiamento attivo e sano con l'uso di robot che assistono;
- invecchiamento smart del cervello
Saranno realizzate 44 iniziative pilota transnazionali per rafforzare le politiche e i programmi nazionali esistenti.
Per garantire sinergie e uno scambio regolare di informazioni ed esperienze, JADE Health collaborerà strettamente con altre azioni congiunte, come MENTOR (Mental Health Together) e una nuova azione congiunta che si concentrerà sulla salute mentale dei gruppi vulnerabili, e con il progetto guidato dagli stakeholder Care4Elders.
La demenza è attualmente la settima causa di morte e una delle principali cause di dipendenza tra gli anziani a livello globale. Il rapporto "Health at a glance: Europe 2024" mostra che nel 2021, si stimava che quasi 8 milioni di persone in tutta l'UE soffrissero di demenza e che oltre il 9% delle persone di età superiore ai 70 anni soffrisse di Alzheimer. La prevalenza aumenta notevolmente con l'età, passando dal 3% tra le persone di età compresa tra 70 e 74 anni al 18% tra gli over 80 negli Stati membri dell'UE.
Un'alleanza per l'apprendistato nell'istruzione superiore.
L'Alleanza Europea per l'Apprendistato (EAfA) ha lanciato una nuova Community on Higher Apprenticeships. Questo gruppo mira a unire i membri per affrontare le opportunità e le sfide emergenti, condividere idee e migliorare la qualità degli apprendistati superiori. Le Community EAfA sono hub in cui i membri possono collaborare e condividere conoscenze. Facilitano lo scambio di buone pratiche, la formazione di partnership e il rafforzamento collettivo degli apprendistati in tutta l'UE e oltre. Ogni Community si concentra su aree specifiche come la mobilità dell'apprendimento, l'inclusione sociale, l'uguaglianza di genere, le transizioni verdi e digitali o il ruolo delle città e delle regioni nel promuovere gli apprendistati. La Community on Higher Apprenticeships fornisce ai membri una nuova piattaforma per discussioni e iniziative significative.
Guidata da Lubelska Akademia WSEI ed EURES Puglia, Dipartimento Politiche e Mercato del Lavoro, Regione Puglia, questa Community promuoverà programmi di apprendistato a livello di istruzione e formazione professionale superiore e oltre. Le aree di interesse includono l'avanzamento della digitalizzazione negli apprendistati, lo sviluppo di competenze trasversali per il mercato del lavoro in evoluzione e la promozione di inclusione, accessibilità e mobilità. I membri si incontreranno regolarmente online e occasionalmente di persona per fare networking, scambiare idee, discutere priorità tematiche e creare e condividere risorse.
Per aderirivi andare sul sito:
https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/EAfAPledgeForm
Il Fondo Europeo della Difesa alla prova dell'era Trump
La Commissione ha adottato il quinto programma di lavoro annuale nell'ambito del Fondo europeo per la difesa (EDF), stanziando oltre 1 miliardo di euro per progetti di ricerca e sviluppo collaborativi in ambito di difesa. Con il programma di lavoro EDF 2025, la Commissione sblocca significativi finanziamenti aggiuntivi per sostenere lo sviluppo di tecnologie e capacità di difesa critiche, stanziando circa 100 milioni di euro ciascuno in settori critici quali combattimento terrestre, spaziale, aereo e navale, nonché resilienza energetica e transizione ambientale.
Questo nuovo programma sostiene lo sviluppo di tecnologie e capacità di difesa in linea con le priorità concordate dagli Stati membri ed elaborate nella Bussola strategica. Lancia 9 bandi per progetti riguardanti 31 temi. Si tratta di un'ampia gamma di tecnologie abilitanti relative al triage autonomo e all'evacuazione del personale ferito, ai sistemi multifunzionali di distribuzione delle informazioni, al dialogo uomo-IA, ai chiplet per applicazioni alla difesa, ai sistemi per soldati e alle tecnologie abilitanti c.d. great deep..
Il programma prevede un budget di circa 100 milioni di euro per affrontare le sfide future nei settori del combattimento terrestre, spaziale, aereo e della resilienza energetica e della transizione ambientale. Inoltre, oltre 40 milioni di euro di finanziamenti dell'UE sono destinati a promuovere la ricerca in aree critiche, come cyber, combattimento navale, guerra subacquea, simulazione e addestramento, nonché sensori passivi e attivi avanzati, sia in contesti operativi attuali che futuri.
Link al programma di lavoro 2025 nella sezione in abbonamento.
Lanciata la piattaforma europea per la biotecnologia.
La Commissione ha lanciato una nuova piattaforma per la biotecnologia e la produzione biologica, con l'obiettivo di aiutare le aziende, in particolare le start-up e le PMI, a immettere sul mercato europeo prodotti innovativi, aumentandola loro competitività. La piattaforma aiuterà le aziende ad accedere al supporto dell'UE per aiutarle a svilupparsi e crescere.
La piattaforma per la biotecnologia e la biologia spiega in modo semplice, in tutte le lingue dell'UE, vari aspetti come il supporto offerto ai candidati, i processi di autorizzazione per nuovi prodotti biotecnologici e molto altro ancora. La piattaforma, ospitata sul portale La tua Europa della Commissione, fungerà da strumento operativo per fornire informazioni semplici e accessibili sulla legislazione dell'UE, sulle opportunità di finanziamento e sulle reti di sostegno alle imprese. Rappresenta un elemento chiave della strategia della Commissione volta a promuovere la biotecnologia e la biologia nell'UE. La biotecnologia è uno dei settori innovativi in più rapida crescita nell'UE e ha il potenziale per rivoluzionare la salute, l'agricoltura, l'alimentazione, i mangimi e l'industria in Europa nei prossimi anni. anni. Un settore della biotecnologia e della bioproduzione fiorente sarà essenziale per costruire un'UE più competitiva, innovativa e resiliente, che porti a termine con successo le sue transizioni verde e digitale.
Il sito della piattaforma è: https://europa.eu/youreurope/business/running-business/developing-business/biotech/index_en.htm
Il diritto societario entra nell'era del digitale
Oggi entra in vigore una direttiva volta ad ampliare ulteriormente l'uso di strumenti e processi digitali nel diritto societario dell'UE. Si tratta di un passo importante per rafforzare la competitività riducendo gli oneri amministrativi a carico delle imprese dell'UE, con un risparmio previsto di oltre 400 milioni di euro all'anno.
La direttiva renderà più semplice per le aziende fare affari oltre confine riducendo la burocrazia e fornendo soluzioni "digitali per impostazione predefinita", nonché un certificato aziendale digitale multilingue dell'UE, che consentirà alle aziende di dimostrare facilmente di essere legalmente. costituita nell'UE e una procura digitale dell'UE. Ridurrà inoltre le formalità per le aziende in situazioni transfrontaliere e introdurrà il principio "una volta per tutte", eliminando la necessità per le aziende di ripresentare i documenti già disponibili nel loro registro commerciale nazionale quando creano filiali o succursali in altri Stati membri.
Michael McGrath, Commissario per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha affermato: "Queste nuove norme costituiscono una solida base per l'impegno della Commissione a creare un insieme di norme più solide, più semplici e più armonizzate per le imprese, in particolare per le prossime 28° regime. Oggi intraprendiamo un passo fondamentale per supportare le numerose aziende che operano oltre i confini dell'UE, contribuendo a ridurre gli oneri e introducendo nuovi strumenti digitali per semplificare i processi burocratici. »
Gli Stati membri hanno ora due anni e mezzo per recepire la direttiva nel diritto nazionale e altri 12 mesi per garantirne la piena applicazione nella pratica.
Gli orientamenti politici della Commissione per il 2024-2029 hanno evidenziato l'impegno a rendere più facile e veloce fare impresa in Europa, facendo della velocità, della coerenza e della semplificazione le priorità chiave di questo mandato.
Le tappe regolamentari che dovrebbero condurre le aziende europee verso la neutralità climatica
La Commissione sollecita il confronto pubblico sulla legislazione secondaria che attua il Net-Zero Industry Act (NZIA), il cui obiettivo è quello di aumentare la competitività del settore delle tecnologie pulite in tutta Europa. In particolare richiede un feedback su quattro progetti di legislazione secondaria: tre atti di attuazione e un atto delegato finalizzati a dare suppporto ad aziende e autorità pubbliche nell'identificazione delle tipologie progettualiche possono accedere a procedure di autorizzazione più rapide ed al riconoscimento dello status di "progetto strategico net-zero". In questo modo la Commissione intende garantire che l'implementazione del NZIA sia coerente e trasparente in tutti gli Stati membri, in particolare grazie a una serie di criteri di valutazione comuni, nonché a un elenco dei componenti delle principali tecnologie pulite che sono automaticamente supportati dal regolamento.
Questi atti stabiliscono anche un elenco dei componenti principali, la cui fornitura dovrà essere diversificata come parte di appalti pubblici, aste per energia verde e altri regimi di sostegno, nei casi in cui l'UE dipende fortemente da un'unica fonte di approvvigionamento. Per le aste di energia rinnovabile, questi atti definiscono ulteriormente criteri non di prezzo quali sostenibilità, resilienza, sicurezza informatica e consegna puntuale. Ciò sarà fondamentale non solo per supportare gli sforzi dell'UE nel diversificare le sue fonti di approvvigionamento per le tecnologie che consentono la decarbonizzazione, ma anche per promuovere la produzione nel settore dell'energia pulita nazionale e attrarre ulteriormente investimenti puliti in Europa.
Le consultazioni sono disponibili sul portale Have Your Say. Questo contributo alimenterà la preparazione degli atti da parte della Commissione, che dovranno essere votati dagli Stati membri, per gli atti di esecuzione, e superare l'esame del Parlamento europeo e del Consiglio, per l'atto delegato, prima di essere pienamente adottati.
Link al sito della consultazione:
https://ec.europa.eu/info/law/better-regulation/have-your-say/initiatives/14410-Renewable-energy-auctions-Implementing-Act-on-non-price-criteria_en
L'Europa intensifica il dialogo strategico con gli agricoltori
La Commissione europea ha selezionato 30 organizzazioni per diventare membri del Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione (EBAF). Queste organizzazioni rappresentano la comunità rurale e agricola, altri attori attivi nella filiera alimentare e la società civile, come gruppi per l'ambiente e il clima, il benessere degli animali e la tutela dei consumatori. Le organizzazioni selezionate dimostrano una vasta competenza ed esperienza in settori rilevanti per l'agricoltura e l'alimentazione a livello dell'Unione e mostrano un'ampia rappresentatività geografica tra gli Stati membri. La prima riunione del Consiglio, presieduta dal Commissario per l'alimentazione e l'agricoltura, Christophe Hansen, si terrà il 4 febbraio.
La Presidente von der Leyen ha affermato: "Con la creazione di un Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione, implementiamo una delle raccomandazioni chiave del Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura, che ho lanciato l'anno scorso. La nuova cultura della consultazione e del dialogo continuerà a vivere".
Il Commissario Hansen ha affermato: "Vorrei congratularmi con le organizzazioni selezionate per entrare a far parte del nostro nuovo Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione. Non vedo l'ora di beneficiare dei loro consigli e della loro esperienza pratica nel dare forma alle nostre politiche agricole. Incoraggio inoltre i membri a continuare a dialogare tra loro e a mantenere lo spirito di consenso promosso dal Dialogo strategico. Nel nostro interesse comune, dobbiamo lasciarci alle spalle le discussioni polarizzate e lavorare insieme per il futuro".
Il Consiglio europeo per l'agricoltura e l'alimentazione (EBAF) è stato istituito il 5 dicembre 2024 e fornirà consulenza di alto livello alla Commissione nell'ambito del Dialogo strategico sul futuro dell'agricoltura dell'UE. Contribuirà inoltre al lavoro sulla Vision for Agriculture and Food, che sarà presentata entro i primi 100 giorni del mandato. Questo Consiglio consultivo mira a sostenere una nuova cultura di dialogo, fiducia e partecipazione multilaterale tra agricoltori, attori della filiera alimentare e società civile, nonché con la Commissione.
iniziativa dei cittadini europei per la ristturazione degli edifici
La Commissione europea ha registrato oggi un'iniziativa dei cittadini europei denominata "HouseEurope!". Il potere della ristrutturazione. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di incentivare la ristrutturazione e la trasformazione degli edifici esistenti. Gli organizzatori invitano la Commissione a proporre una legislazione che incentivi il riutilizzo degli edifici esistenti attraverso agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione e i materiali riutilizzati, regole eque per la valutazione sia del potenziale che dei rischi degli edifici esistenti e nuovi valori per la CO2 integrati nelle strutture esistenti. .
La decisione di registrare un'iniziativa si basa su un'analisi giuridica della sua ammissibilità ai sensi del regolamento sull'iniziativa dei cittadini europei. Non pregiudica le conclusioni giuridiche e politiche della Commissione su tali iniziative né le azioni che essa adotterebbe, se del caso, qualora una di esse ottenesse il necessario sostegno di almeno un milione di cittadini dell'Unione. Dopo la registrazione odierna, gli organizzatori avranno sei mesi di tempo per avviare il processo di raccolta delle firme.
Pubblicato il rapporto europeo sulla tratta degli esseri umani
Ieri la Commissione ha pubblicato la sua quinta relazione sulla lotta alla tratta di esseri umani (THB), fornendo un'analisi delle statistiche del 2021-2022.
Il numero totale di vittime registrate nell'UE ha mostrato un aumento del 41%, passando da 7155 vittime nel 2021 a 10.093 nel 2022, con un numero effettivo probabilmente significativamente più alto, poiché molte vittime rimangono non rilevate.
La tratta a scopo di sfruttamento sessuale ha continuato a essere la forma più diffusa con il 49% di tutte le vittime di tratta, di cui il 92% sono donne. La seconda forma più diffusa è lo sfruttamento lavorativo con il 37%, di cui il 70% delle vittime sono uomini. La tratta di minori, che rappresenta il 19% di tutte le vittime di tratta nell'UE, ha registrato un calo del numero di vittime del 3% rispetto alla relazione precedente. Nel periodo di riferimento, i cittadini extracomunitari hanno costituito la maggioranza delle vittime di tratta con il 54%.
Dal 2022, l'UE ha rafforzato le sue politiche per intensificare la lotta alla tratta di esseri umani, realizzando la strategia dell'UE per la lotta alla tratta di esseri umani (2021-2025). Una direttiva rivista sulla prevenzione e la lotta alla tratta di esseri umani è entrata in vigore nel luglio 2024, a seguito di una proposta della Commissione del 2022. La direttiva rivista rafforza gli strumenti a disposizione delle autorità per indagare sui reati di tratta e fornire un migliore supporto alle vittime. Sottolinea inoltre la protezione dei minori e include lo sfruttamento sessuale online come circostanza aggravante. La Commissione intensificherà ulteriormente il suo lavoro contro i trafficanti di esseri umani, anche lanciando un hub anti-tratta, una piattaforma ombrello per supportare gli Stati membri nello scambio di buone pratiche e nel rafforzamento della cooperazione.
La tratta di esseri umani è la seconda economia illecita più diffusa al mondo. È spesso collegata ad altri reati, come il traffico di droga, il traffico di migranti, i reati contro la proprietà, il riciclaggio di denaro e la frode documentale. Pubblicato ogni due anni, il rapporto è curato dal Coordinatore anti-tratta dell'UE e si basa sui contributi degli Stati membri, delle agenzie dell'UE e della piattaforma della società civile dell'UE contro la tratta di esseri umani.
Link al testo completo del rapporto nella sezione in abbonamento
L'Europa cerca di contrastare l'odio online con un codiece di condotta rafforzato
Il Codice di condotta+, che si basa sul Codice di condotta iniziale del 2016 per contrastare l'incitamento all'odio illegale online, è stato firmato da Dailymotion, Facebook, Instagram, Jeuxvideo.com, LinkedIn, Microsoft hosted consumer services, Snapchat, Rakuten Viber, TikTok, Twitch, X e YouTube.
Il Codice di condotta+ rafforzerà il modo in cui le piattaforme online gestiscono i contenuti che le leggi UE e nazionali definiscono come incitamento all'odio illegale. Il Codice di condotta integrato faciliterà la conformità e l'applicazione efficace del DSA quando si tratta di rischi di diffusione di contenuti illegali sui loro servizi.
La vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen, responsabile di Tech Sovereignty, Security and Democracy, ha affermato: "In Europa non c'è posto per l'odio illegale, né offline né online. Accolgo con favore l'impegno delle parti interessate per un Codice di condotta rafforzato ai sensi del Digital Services Act. La cooperazione tra tutte le parti coinvolte è la strada da seguire per garantire uno spazio digitale sicuro per tutti".
Michael McGrath, Commissario per la democrazia, la giustizia, lo stato di diritto e la tutela dei consumatori, ha affermato: "L'odio e la polarizzazione sono minacce ai valori e ai diritti fondamentali dell'UE e minano la stabilità delle nostre democrazie. Internet sta amplificando gli effetti negativi dell'incitamento all'odio. Intendo lavorare instancabilmente per contrastare l'incitamento all'odio e i crimini d'odio nell'UE. Confidiamo che questo Codice di condotta+ farà la sua parte nel garantire una risposta solida. Siamo tutti a favore di un'Europa unita contro l'odio".
Nella nuova era dei dazi l'Europa cerca spazi per il libero commercio
La presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il primo ministro della Malesia Anwar bin Ibrahim hanno annunciato il rilancio dei negoziati per un ambizioso, moderno ed equilibrato accordo di libero scambio (FTA) UE-Malesia. L'UE è il quarto partner commerciale della Malesia, con scambi di beni per un valore di 45 miliardi di euro nel 2023 e scambi di servizi per un valore di 11 miliardi di euro nel 2022. Legami commerciali più profondi con la Malesia, una delle principali economie del Sud-Est asiatico, stimolerebbero la competitività e la sicurezza economica dell'UE attraverso nuove opportunità commerciali e catene di approvvigionamento più forti, sbloccando nuove possibilità di esportazione e migliorando l'accesso alle fonti di materie prime.
L'accordo mira a costruire il partenariato UE-Malesia su impegni solidi in materia di diritti dei lavoratori e protezione del clima e dell'ambiente, promuovendo al contempo l'impegno strategico dell'UE con la regione indo-pacifica in rapida crescita.
L'UE e la Malesia si sono impegnate a procedere rapidamente nei colloqui in modo che il primo round sostanziale di negoziati possa aver luogo nei prossimi mesi. Le proposte dell'UE saranno pubblicate dopo il primo round di negoziati, in linea con la politica di trasparenza dell'UE. È stata inoltre condotta una valutazione dell'impatto sulla sostenibilità a supporto dei negoziati, analizzando i possibili impatti economici, ambientali, sui diritti umani e sociali dell'accordo.
Dopo il suo incontro con il ministro malese per gli investimenti, il commercio e l'industria Tengku Zafrul Aziz domenica, il commissario per il commercio e la sicurezza economica Maroš Šefčovič ha affermato: "Accolgo con grande favore il rilancio dei nostri negoziati con la Malesia, che segna l'inizio di un importante miglioramento delle nostre relazioni commerciali con questa vivace economia nel sud-est asiatico. Questi negoziati giungono in un momento cruciale. Nell'attuale mutevole panorama geopolitico, è essenziale costruire nuove partnership, promuovere la collaborazione ed esplorare nuove opportunità. Attraverso questi colloqui, stiamo facendo proprio questo. Un accordo di libero scambio moderno e dinamico porterà benefici reciproci, aprendo le porte a nuove opportunità commerciali e migliorando la resilienza delle nostre catene di fornitura. Ci aspettiamo un primo round produttivo di negoziati nei prossimi mesi".
Si fa sempre più aspra la guerra silenziosa tra UE e Cina
La Commissione europea ha richiesto consultazioni presso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) con l'obiettivo di rimuovere le pratiche commerciali sleali e illegali della Cina nell'ambito della proprietà intellettuale.
La Cina ha autorizzato i suoi tribunali a stabilire i compensi riconosciuti a livello mondiale per i titolari di diritti di proprietà intellettuale in Europai, senza il consenso del proprietario del brevetto. Ciò spinge le aziende europee high-tech ad abbassare i loro tassi su base mondiale, dando così ai produttori cinesi un accesso più economico a quelle tecnologie europee in modo ingiusto.
Inoltre, interferisce indebitamente con la competenza dei tribunali dell'UE per le questioni relative ai brevetti europei. La Commissione europea è fermamente convinta che tali pratiche siano incoerenti con l'accordo dell'OMC sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS).
Poiché non è stata raggiunta alcuna soluzione negoziata soddisfacente dalla Cina, l'UE è costretta a richiedere consultazioni come primo passo in questa procedura di risoluzione delle controversie presso l'OMC, con l'obiettivo di garantire che le sue industrie high-tech, in particolare nel settore delle telecomunicazioni, possano esercitare efficacemente i loro diritti di brevetto e proteggere i loro investimenti nell'innovazione.
Maroš Šefčovič, Commissario per il Commercio e la Sicurezza Economica, ha affermato: "Le vivaci industrie high-tech dell'UE devono poter competere in modo equo e alla pari. Quando ciò non avviene, la Commissione adotta misure decisive per proteggere i loro diritti. La R&S è un motore per l'innovazione che garantisce la leadership dell'UE nello sviluppo di tecnologie future e deve essere adeguatamente ricompensata. Contestiamo queste pratiche commerciali sleali presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio".