La Giornata della Commissione 11/11/2024

11/11/2024

Presentate le prime proposte per le future Fabbriche di Intelligenza Aritficiale

Sono in tutto sette le proposte presentate in risposta al bando lanciato lo scorso settembre per la creazione di abbriche di intelligenza artificiale (AI)  nell'ambito dell'EuroHPC Joint Undertaking (JU). Le future fabbriche di AI daranno vita ad un ecosistema europeo in grado di favorire per la formazione di modelli di AI avanzati e lo sviluppo di soluzioni di AI. Saranno costruite attorno alla rete High-Performance Computing (HPC) di supercomputer europei  e riuniranno gli ingredienti chiave per il successo nell'AI: potenza di calcolo, dati e talento. Le fabbriche di AI aumenteranno sostanzialmente la potenza di calcolo disponibile per l'AI in Europa. Saranno interconnesse e disponibili per le startup, l'industria e i ricercatori europei di AI.

Le sette proposte provengono da un  totale di 15 Stati membri e due paesi extra UE  associati, nel dettaglio:  Finlandia (insieme alla partecipazione di Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Norvegia e Polonia), Lussemburgo, Svezia, Germania, Italia (insieme alla partecipazione di Austria e Slovenia) e Grecia. Inoltre, è attesa la conclusione dell'iter di invio di una proposta da parte della Spagna con la partecipazione di Portogallo, Romania e Turchia.

Le proposte presentate saranno ora valutate da un gruppo di esperti indipendenti. L'EuroHPC JU prevede di annunciare la selezione delle prime AI Factories a dicembre 2024 e di lanciarle subito dopo. Oltre alle proposte di cui sopra, Cipro e Slovenia hanno presentato lettere di interesse per unirsi o creare un'AI Factory in una fase successiva. La prossima data limite per le proposte successive è il 1° febbraio 2025.

L'UE è ora un passo più vicina all'istituzione delle prime AI Factories all'inizio del 2025, come annunciato nelle linee guida politiche della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

Istituita una nuova Zona di restrizione della pesca nell'Adriatico.

In occasione della 47a riunione annuale della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM), che si è svolta dal 4 all'8 novembre a Roma, l'UE e i paesi vicini hanno adottato importanti misure per la sostenibilità del Mediterraneo e del Mar Nero.

Queste misure includono la creazione di una prima zona di restrizione della pesca (ZPR) condivisa tra l’UE e l’Albania per proteggere gli ecosistemi marini vulnerabili, compresi i coralli di bambù vulnerabili e gli habitat critici per le specie demersali. L’adozione di questa nuova ZPR, in aggiunta alla già esistente Jabuka Pomo ZPR, rende l’Adriatico la subregione del Mediterraneo dove la protezione dei fondali marini è più estesa. 

Le misure adottate riguardano un ampio spettro di specie a rischio, in particolare lo storione. Quindi niente più caviale dell'Adriatico. 

Seguendo l'esempio dell'UE, la  CGPM ha consolidato le misure di conservazione dell'anguilla europea e del corallo rosso, sulla base dei programmi di ricerca finanziati dall'UE.  La CGPM ha inoltre deciso di collaborare alla raccolta di dati scientifici riguardanti le future misure di gestione e conservazione delle specie sensibili, come lo spinarolo e lo storione, e di adottare un divieto regionale totale sulla pesca dello storione nelle acque marine. Infine, i membri della CGPM si impegnano anche a rafforzare la lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.

Il vicepresidente esecutivo responsabile del Green Deal europeo, Maroš Šefčovič, ha dichiarato: “Accolgo con favore i progressi compiuti con i nostri partner regionali del Mediterraneo nella gestione sostenibile dei nostri stock comuni. Promuovendo un approccio di tolleranza zero nei confronti della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata e i principi di gestione della politica comune della pesca, garantiamo condizioni di parità per tutti gli operatori della regione. »

La CGPM svolge un ruolo essenziale a favore della governance della pesca, poiché adotta in particolare raccomandazioni vincolanti per la gestione della pesca e lo sviluppo dell’acquacoltura nel Mediterraneo e nel Mar Nero. Comprende l’UE, 19 stati del Mediterraneo e tre stati del Mar Nero.

Pubblicità nelle stazioni ferroviarie italiane: via libera alla fusione con holding olandese

La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell'UE, l'acquisizione del controllo congiunto di Grandi Stazioni Retail S.p.A. dell'Italia da parte di OMERS Infrastructure European Holdings B.V. ("OMERS") dei Paesi Bassi e DWS Group GmbH & Co KGaA ("DWS") della Germania. La transazione riguarda principalmente la locazione di spazi commerciali e la gestione pubblicitaria in diverse stazioni ferroviarie in Italia.

La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, data la limitata posizione di mercato combinata delle società risultante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni.

 

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