COP29, non ci saranno i leader, ma l'Europa sì.
A guidare il team negoziale dell'UE sarà Il Commissario per l'azione per il clima, Wopke Hoekstra, che dovrà agire a stretto contatto con il Consiglio UE e gli Stati membri per rispettare il mandato negoziale dell'UE adottato il mese scorso.
Alla COP29, le parti dell'accordo di Parigi devono garantire che i flussi finanziari globali siano sempre più allineati all'accordo di Parigi, sbloccando gli investimenti, attraverso l'adozione di un nuovo obiettivo globale quantificato (NCQG) sui finanziamenti per il clima. L'UE è attualmente il principale fornitore di finanziamenti internazionali per il clima, contribuendo con 28,6 miliardi di euro in finanziamenti pubblici per il clima nel 2023 e mobilitando un importo aggiuntivo di 7,2 miliardi di euro di finanziamenti privati per sostenere i paesi in via di sviluppo nella riduzione delle emissioni di gas serra e nell'adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici.
Oltre al NCQG come priorità principale dei negoziati di quest'anno, un altro elemento importante sarà la riconferma degli obiettivi energetici globali concordati lo scorso anno a Dubai per la transizione dai combustibili fossili, il triplo degli investimenti in energie rinnovabili e il raddoppio delle misure di efficienza energetica entro il 2030. I negoziatori dell'UE lavoreranno per stabilire aspettative ambiziose per i contributi determinati a livello nazionale (NDC) che saranno presentati da tutte le parti l'anno prossimo. Inoltre, il team negoziale dell'UE lavorerà anche per concludere i negoziati sui mercati internazionali del carbonio ai sensi dell'articolo 6 dell'accordo di Parigi.
La Commissaria per l'energia, Kadri Simson, parteciperà il 14 e 15 novembre, concentrandosi sull'attuazione dell'impegno per la transizione dai combustibili fossili, sul nostro lavoro per ridurre le emissioni di metano e sullo sviluppo di tecnologie pulite. La Commissaria per l'innovazione, la ricerca, la cultura, l'istruzione e la gioventù, Iliana Ivanova, parteciperà anche il 12 novembre per assistere a un evento di alto livello su "Il futuro della competitività a zero emissioni nette".
La piattaforme di e-commerce TEMU sotto indagine per sospette pratiche scorrette
In base ad un'indagine condotta a livello europeo la Rete di cooperazione delle autorità nazionali di tutela dei consumatorii (Rete CPC) e la Commissione europea hanno contestato a Temu, il mercato online, un certo numero di pratiche sulla sua piattaforma che violano i diritti dei consumatori europei. La rete CPC ha chiesto a Temu di rendere queste pratiche conformi alla legislazione sulla tutela dei consumatori dell’Unione Europea. Temu rimane sotto indagine e gli è stato chiesto di fornire ulteriori informazioni.
L'indagine della rete CPC copre un'ampia gamma di pratiche che i consumatori incontrano quando fanno acquisti su Temu, comprese quelle che potrebbero indurre in errore i consumatori o influenzare indebitamente le loro decisioni di acquisto. La rete CPC sta inoltre indagando se Temu rispetta gli specifici obblighi di informazione previsti dai mercati online ai sensi del diritto dei consumatori.
Temu ha ora un mese per rispondere alle conclusioni della rete CPC e offrire impegni su come affronterà le questioni individuate in materia di diritto dei consumatori. A seconda della risposta di Temu, la rete CPC potrebbe avviare un dialogo con l'azienda. Se Temu non risponde alle preoccupazioni sollevate dalla rete CPC, le autorità nazionali possono adottare misure coercitive per garantire il rispetto della legge. Inclusa la possibilità di imporre sanzioni in base al fatturato annuo di Temu negli Stati membri interessati.
L'Europa si prepara all'eventualità di attacchi informatici su larga scala: oggi l'esercitazione Blue OLEX
Autorità responsabilii della sicurezza informatica degli Stati membrie della Commissione europea prendono parte oggi all'esercitazione annuale denominata ‘Blueprint Operational Level Exercise’ (Blue OLEx), per testare la preparazione dell'UE in caso di crisi della sicurezza informatica.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale, ha dichiarato: “Questa esercitazione ci aiuterà a rafforzare le nostre difese in materia di sicurezza informatica e a garantire un ambiente digitale più sicuro per i nostri cittadini e le nostre imprese in tutto il mondo. »
Quest’anno l’esercitazione è guidata dalle autorità italiane, con il supporto dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (ENISA). Nel 2024, Blue OLEx si concentrerà sulla cooperazione a livello esecutivo, in particolare attraverso la rete delle organizzazioni di collegamento in caso di crisi IT (EU-CyCLONe), creata con la direttiva sulle misure volte a garantire un livello comune elevato di sicurezza informatica in tutta l'Unione (direttiva IRS 2) . L’esercizio aiuterà i leader della sicurezza informatica a identificare le aree di miglioramento nel modo standardizzato di rispondere a incidenti e crisi.
EU-CyCLONe mira a contribuire alla gestione dei principali incidenti e crisi IT a livello operativo. Integra le strutture di cibersicurezza esistenti a livello dell’UE stabilendo collegamenti tra la cooperazione a livello tecnico, come il Computer Security Incident Response Team (CSIRT), e i livelli politici, come l’Integrated Policy Response in Crisis Situations (IPCR). I risultati ottenuti durante l’esercitazione contribuiranno alla valutazione del piano di risposta coordinata ai principali incidenti e crisi di cibersicurezza, adottato nel 2017.