Il Consiglio ha adottato la raccomandazione con cui approva la traiettoria di bilancio della Germania in termini di spesa netta massima nei prossimi cinque anni, nonché la richiesta di proroga del periodo di aggiustamento fiscale a sette anni, come stabilito nel suo piano nazionale di bilancio e strutturale a medio termine. Contestualmente il Consiglio ha autorizzato l'attivazione della clausola di salvaguardia nazionale come prevista dal Patto di stabilità e crescita (PSC), per consentire al governo tedesco di aumentare la spesa per la difesa nel rispetto del criterio di sostenibilità del debito.
Percorso di spesa netta
I piani nazionali di bilancio e strutturale a medio termine sono il pilastro della riforma della governance economica dell'UE. I piani definiscono la traiettoria di bilancio degli Stati membri, nonché le riforme e gli investimenti previsti. Contribuiscono a rafforzare la sostenibilità del debito degli Stati membri ed a promuovere una crescita sostenibile e inclusiva. I percorsi di spesa netta definiti dal Consiglio costituiscono l'indicatore operativo più importante per la sorveglianza fiscale a livello UE. Questo vincolo di bilancio definirà le politiche di bilancio nazionali della Germania per i prossimi cinque anni e contribuirà a determinare se il paese sta mantenendo finanze solide.
Clausola di salvaguardia nazionale
La clausola copre un periodo di quattro anni e un massimo dell'1,5% del PIL in termini di flessibilità. In pratica, l' attivazione della clausola significa che non non può essere aperta una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti della Germania, anche se dovesse registrare un disavanzo pubblico superiore al valore di riferimento del 3% stabilito dai Trattati, a condizione che tale eccedenza sia dovuta a un aumento della spesa per la difesa. Per tutte le altre spese, gli Stati membri rimangono vincolati dalle regole di bilancio e devono impegnarsi ad attuare il nuovo quadro di governance economica, indipendentemente dall'attivazione della clausola.
Altri 15 Stati membri dell'UE - Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Slovenia - hanno ottenuto l'approvazione delle loro richieste di attivazione della clausola di salvaguardia nazionale.
L'utilizzo di questa flessibilità dovrebbe contribuire in modo sostanziale a rafforzare le capacità di difesa e sicurezza dell'Unione europea e la protezione dei cittadini. Rafforzerà inoltre la prontezza complessiva dell'UE in materia di difesa, ridurrà le dipendenze strategiche, colmerà le carenze critiche in termini di capacità e rafforzerà la base tecnologica e industriale della difesa europea.