26 settembre 2016
L’abolizione del regime di visti per i cittadini ucraini è ormai prossima a essere realtà. La commissione Libe ha infatti approvato lunedì a larghissima maggioranza (38 voti a 4 con 1 solo astenuto) l’esenzione da visto per persone con passaporto biometrico ucraino che volessero entrare nell’area di Schengen per 90 giorni, per questioni di affari, turismo o motivi familiari.
Le trattative erano iniziate nel 2008 e a fine 2015 la Commissione europea aveva giudicato positivamente il percorso fino ad allora compiuto dall’Ucraina nel rispetto dei parametri, proponendo ad aprile scorso l’abolizione dei visti nonostante il Paese stesse vivendo delle sfide interne ed esterne eccezionali.
Il relatore in commissione Mariya Gabriel (Ppe) è del parare che la misura di esenzione visti sia in linea con l’accordo di associazione ratificato sia dal Parlamento Ue che da quello ucraino nel 2015 e spinga in direzione di un riavvicinamento sostanziale. Anche in ambito di sicurezza e migrazione, ha continuato il deputato bulgaro, in quanto il tasso di rifiuto all’ingresso per cittadini ucraini è comunque inferiore del 2% sul totale delle richieste di visto, mentre il tasso di rimpatrio di migranti irregolari è dell’80%, anche per via di un accordo bilaterale di riammissione che risale al 2007.