In questi giorni l'Europa è un vulcano in piena attività, quasi che il gran caldo sia conseguenza e manifestazione del ribollire di iniziative politiche e legislative accomunate dal desiderio di proiettarsi verso il futururo, oltre la guerra. Quasi a ribadire l'assurdità del contendere armato, quando in gioco ci sono le Scienze della vita, le dirompenti Tecnologie quantistiche, i cambiamenti climatici e le misure necessarie per contrastarli.
Quasi che la vita abbia comunque la meglio sulle pulsioni distruttive e l'Europa, almeno nella sua parte migliore, non vuole allontanarsi da quell'obiettivo. Ecco, duqnue, che in rapida successione sono state presentate strategie e iniziative nei settori sopra menzionati, che adesso dovranno faticare a farsi strada per raggiungere il mare, perchè gli ostacoli sotto forma di spinte all'inerzia oppure all'interesse di parte sono ovunque disseminati.
Piace pensare ad un'Europa cauta, che sapendo di maneggiare il futuro sente l'esigenza di lasciarsi guidare e, di conseguenza, chiama al proprio fianco un comitato di esperti e premi nobel per stabilire come promuovere e rafforzare le tecnologie quantistiche. Avendo in mente da subito che la differenza potrebbe farla il loro uso in ambito militare. già previsto come decisivo.
Tutto questo avviene nella crescente preoccupazione per gli assetti futuri del mondo, strapazzati da un uso della forza in spregio del diritto internazionale.
E' rassicurante la prospettiva di un futuro basato sulla conoscenza, secondo uno slogan di oltre vent'anni fa. E' questa l'Europa che i cittadini dovrebbero imparare a senitre come spazio provilegiato di appartenenza nella confusione del globo; e viverla con più decisione.
CLS