La Repubblica Democratica del Congo ancora in fiamme

07/01/2025

Riportiamo la dichiarazione del Servizio di Azione Esterna dell'Unione Europea sui gravi fatti in corso nella Repubblica Democratica del Congo, un paese martoriato che non trova pace e da tempo al centro di interessi egemonici delle principali èpotenze per la sua ricchezza di materie prime, anche rare.

L'UE condanna fermamente la recente occupazione da parte del gruppo armato M23 della città di Masisi e delle zone circostanti, nel Nord Kivu. La continua avanzata dell’M23 costituisce una palese violazione del cessate il fuoco concordato nell’ambito del processo di Luanda. Questi sviluppi minano in modo significativo gli sforzi volti ad una risoluzione pacifica del conflitto nella parte orientale della RDC.

L’UE esorta l’M23 a ritirarsi immediatamente e a rispettare pienamente il cessate il fuoco. L'UE esorta il Ruanda a porre fine alla sua cooperazione con l'M23 e a ritirare le sue forze militari dal territorio della RDC. L'UE sottolinea l'importanza che tutte le parti in conflitto allentino la situazione e attuino tempestivamente tutte le decisioni e gli impegni concordati nell'ambito del processo di Luanda, verso il quale l'UE ribadisce il suo pieno sostegno e impegno. L'UE esorta inoltre la RDC a cessare ogni cooperazione con le FDLR e altri gruppi armati.

L'UE è pronta a prendere in considerazione nuove misure restrittive contro i responsabili del conflitto armato, dell'instabilità e dell'insicurezza nella RDC.

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