Come l'Europa orienta l'uso dell'IA nella scienza

23/05/2025

Oggi il Consiglio ha approvato una serie di conclusioni intitolate "Verso una strategia dell'UE sull'IA nella scienza". In questo documento, il Consiglio auspica una strategia globale per promuovere l'adozione dell'IA nella scienza, con un approccio etico, sostenibile, inclusivo e incentrato sulla persona.

Le conclusioni del Consiglio riconoscono che il rapido sviluppo dell'IA e delle sue applicazioni nella ricerca scientifica ha portato a risultati rivoluzionari, trasformando il modo in cui la scienza viene praticata. L'IA è ampiamente utilizzata nell'analisi dei dati, nelle simulazioni e nei modelli linguistici di grandi dimensioni, favorendo nuove scoperte e migliorando l'efficienza della ricerca. Le conclusioni sottolineano l'importanza dell'IA nel supportare la ricerca sia di base che applicata e il suo ruolo cruciale nell'affrontare le sfide globali e nel migliorare la competitività, le esigenze della società e la transizione digitale in Europa.

La collaborazione in ambito di IA, in particolare i partenariati reciproci e non discriminatori a livello internazionale, è fondamentale per migliorare lo scambio scientifico, garantire l'interoperabilità e promuovere uno sviluppo responsabile dell'IA. Le conclusioni sottolineano l'importanza di un utilizzo etico, sostenibile e inclusivo dell'IA nella scienza, che contribuirà a rafforzare la ricerca, l'innovazione (R&I) e la competitività globale. Il testo ricorda che i sistemi e i modelli di IA specificamente sviluppati e messi in servizio al solo scopo di ricerca e sviluppo scientifico sono esenti dall'AI Act.

Nonostante la crescente importanza dell'IA nella scienza, l'UE attualmente non dispone di una politica specifica per facilitarne l'adozione in ambito scientifico, avvertono le conclusioni. La Commissione sta sviluppando una nuova strategia europea per l'IA nella scienza, che, come sottolineano le conclusioni, dovrebbe basarsi sulle migliori conoscenze e pratiche disponibili e svilupparsi in stretta collaborazione con gli Stati membri e la comunità di ricerca e innovazione. In particolare, la strategia dovrebbe integrare le iniziative esistenti e concentrarsi su ecosistemi di ricerca interdisciplinari, sviluppi politici coordinati, formazione dei ricercatori e garanzia di un accesso aperto a dati affidabili. Questa strategia dovrebbe inoltre enfatizzare l'uso responsabile ed etico degli strumenti di IA nella ricerca e innovazione (R&I), garantendo la privacy, l'integrità e la sicurezza dei dati. Inoltre, il testo chiede un'agenda europea comune per sostenere le comunità di ricerca sull'IA e migliorare l'accesso ai dati, alle risorse computazionali e ai talenti scientifici. Le conclusioni prendono atto dell'idea della Commissione di istituire un Consiglio europeo per la ricerca sull'IA, invitando al contempo la Commissione a collaborare con gli Stati membri sui dettagli di questa iniziativa, in particolare sulla sua missione e governance, per sfruttare al meglio le iniziative e le strutture esistenti.

Le conclusioni sottolineano inoltre l'importanza di migliorare le competenze e riqualificare ricercatori e innovatori nell'ambito dell'IA, con l'obiettivo di colmare il divario di competenze digitali attraverso programmi di istruzione e formazione. Ciò include iniziative per attrarre, trattenere e riportare in Europa i talenti dell'IA, in particolare provenienti da gruppi sottorappresentati, e promuovere la diversità e l'equilibrio di genere nei settori STEM (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica).

L'adozione dell'IA in ambito scientifico presenta anche rischi quali algoritmi distorti, manipolazione dei dati e problematiche etiche, che potrebbero portare a disinformazione o interruzioni. Per mitigare questi rischi, il Consiglio sollecita lo sviluppo di parametri di riferimento, linee guida e best practice di qualità per l'uso dell'IA nella ricerca, garantendo integrità, trasparenza e riproducibilità del lavoro scientifico. Il Consiglio incoraggia la condivisione aperta dei dati in linea con i principi FAIR (reperibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzabilità), promuovendo l'accessibilità dei dati, l'interoperabilità e pratiche etiche di IA.

In conclusione, il Consiglio chiede di migliorare l'integrazione dell'IA nella scienza attraverso il sostegno politico, promuovendo la collaborazione, garantendo standard etici e fornendo risorse per la formazione sull'IA.

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