Unione europea della sanità: un nuovo approccio dell'UE alla diagnosi del cancro: screening più frequenti e di maggiore efficacia

20/09/2022

Oggi, nell'ambito del programma di screening del cancro facente parte del piano europeo di lotta contro il cancro, la Commissione presenta un nuovo approccio che permetterà agli Stati membri di incrementare l’efficacia degli screening del cancro. Concentrandosi sull'individuazione precoce dei tumori, l'obiettivo della raccomandazione proposta è aumentare il numero di screening, coprendo più gruppi target e più tipologie di tumori.

Questo nuovo approccio dell'UE, basato sugli ultimi sviluppi e le prove scientifiche attualemente disponibili, garantirà che entro il 2025 il 90% della popolazione dell'UE possa avere accesso allo screening per il cancro al seno, al collo dell'utero ed al colon-retto. La nuova raccomandazione amplia ulteriormente  le politiche di screening della popolazione per includere i tumori del polmone, della prostata e, in determinate circostanze, gastrici.

La Raccomandazione proposta introduce un nuovo approccio basato sulle migliori pratiche per migliorare lo screening del cancro, che andrà a sostituire quello attuale,  in vigore ormai da 20 anni e che necessita urgentemente di essere aggiornato. La proposta è un'iniziativa faro del piano europeo di lotta contro il cancro e riflette gli ultimi sviluppi scientifici e le evidenze scientifiche acquisite. Viene messo a disposizione un sostegno finanziario per l'attuazione della Raccomandazione, con 38,5 milioni di euro stanziati nell'ambito del programma EU4Health e 60 milioni di euro nell'ambito di Horizon Europe. Inoltre, la Commissione proporrà ulteriori finanziamenti per lo screening del cancro nell'ambito del programma EU4Health 2023. Ulteriore sostegno può essere fornito anche dalla politica di coesione europea.

Per facilitare uno screening più efficace e meno invasino, la raccomandazione propone di:

- estendere il gruppo target per lo screening del cancro al seno alle donne di età compresa tra 45 e 74 anni (rispetto all'attuale fascia di età compresa tra 50 e 69 anni);

- raccomandare che il test del papillomavirus umano (HPV) venga eseguito per le donne di età compresa tra 30 e 65 anni, ogni 5 anni o più, per rilevare il cancro al collo dell’utero, per tutti i soggetti che non hanno fatto il vaccino contro l'HPV;

- effettuare test di triage per il cancro del colon-retto nelle persone di età compresa tra 50 e 74 anni attraverso test immunochimici fecali ed eventuale follow-up tramite endoscopia/colonscopia.

C. Lombardi Satriani

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