Piano Juncker, alcuni profili critici a un anno dalla sua attuazione


04.07.2016

A inizio giugno la Commissione europea ha confermato l’intenzione di estendere il suo Piano di Investimenti anche oltre il 2018, a quasi un anno di distanza dall’entrata in vigore del regolamento attuativo. Il piano ha portato alcuni risultati in termini di approvazione di diversi nuovi progetti ma è ancora molto lontani dall’obiettivo di colmare quel deficit di investimenti in cui l’Europa è sprofondata immediatamente dopo la crisi. Quando lo Juncker Plan fu presentato si stimava un calo di investimenti in Europa del meno 15% rispetto al livello pre-crisi, mentre oggi si è ancora al meno 10%. Oltretutto l’ammontare complessivo degli investimenti era già basso anche nel 2007 se confrontato al tasso di riferimento di altri attori globali con i quali l’Europa si prefigge di competere economicamente, come è stato ricordato anche da Mario Draghi in una recente audizione alla Commissione parlamentare ECON

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