Nasce a Brugge in Belgio il "Brugge Students' Institute on the Future of Europe" (BIFE), un nuovo think tank guidato da studenti presso il prestigioso Collegio d’Europa

26/10/2022

Riportiamo un estratto del discorso pronunciato dal Commissario Suica, all’evento di lancio del nuovo think tank, che ripercorre le principali tappe della Conferenza sul Futuro dell’Europa:

“ In un periodo di crisi e sfide successive, che vanno dalla pandemia di COVID-19 alla guerra in Ucraina, l'UE deve fornire risposte alle preoccupazioni e alle aspirazioni dei cittadini, in particolare dei giovani come voi. I giovani europei, che rappresentano sia il presente che il futuro, devono essere parte attiva della storia europea in evoluzione, deliberando sui settori di azione dell'UE ed esprimendo le nostre ambizioni comuni. Proprio avendo questi obiettivi in mente, la Commissione ha proposto la Conferenza sul futuro dell'Europa, istituita come iniziativa congiunta del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione.

La conferenza è stata concepita come un esercizio dal basso verso l'alto e paneuropeo di democrazia partecipativa. Doveva essere guidato in primo luogo dai cittadini, unitamente al contributo della società civile, delle parti sociali e di altre parti interessate. Oltre a fornire un nuovo spazio per il dibattito, la conferenza ha compiuto un ulteriore passo avanti portando le idee e le riflessioni dei cittadini direttamente in seno al processo decisionale dell'UE. La conferenza ha utilizzato strumenti innovativi per raccogliere le opinioni dei cittadini, tra cui una piattaforma digitale disponibile in tutte le lingue ufficiali dell'UE, che ha attirato oltre 5 milioni di visitatori. 700.000 cittadini in più hanno partecipato ad eventi sul territorio in tutta Europa. I fattori chiave della conferenza sono stati i 4 panel di cittadini europei, in cui 800 cittadini selezionati a caso hanno lavorato sulle questioni che consideravano prioritarie per l'azione dell'UE.

Un'altra caratteristica peculiare è stata la conferenza plenaria in cui i cittadini hanno potuto deliberare alla pari con i rappresentanti eletti a tutti i livelli, da quello europeo a quello locale, per la prima volta. La Conferenza si è conclusa con una cerimonia ufficiale il 9 maggio 2022 (Festa dell'Europa) in cui è stato presentato il rapporto finale della Conferenza. Comprende un totale di 49 proposte con obiettivi ambiziosi e lungimiranti, distribuite su 9 temi.

Una delle priorità chiave della Conferenza è stata portare nel dibattito le opinioni dei giovani e aumentare la loro partecipazione. Dopotutto, è logico includere i giovani nelle discussioni.

Il futuro è vostro; appartiene ai giovani che dovrebbero avere voce in capitolo su questioni che hanno un impatto sugli anni a venire. L'importanza dei giovani è stata presa in considerazione nella struttura stessa della conferenza: i giovani di età compresa tra i 16 ed i 25 anni hanno costituito un terzo di ciascun panel di cittadini europei, garantendo così che i giovani rimanessero al centro delle discussioni della conferenza. Questa rappresentatività si è avuta anche nei panel di cittadini nella plenaria della conferenza, dove circa un terzo dei cittadini ambasciatori proveniva da questa fascia di età.

La relazione finale comprendeva anche diverse proposte particolarmente rilevanti per i giovani, tra cui il riconoscimento reciproco dei titoli di studio, l'adozione di misure contro la discriminazione sul mercato del lavoro e l'ulteriore facilitazione dei programmi di scambio e di mobilità.

Ogni istituzione, infatti, deve fare la sua parte se vogliamo tradurre in azioni concrete la visione che i cittadini hanno fornito nella Conferenza. Ad esempio, vi sono una serie di proposte della Conferenza che sono già state affrontate dalla Commissione e le relative iniziative sono ora nelle mani del Parlamento e del Consiglio. Le conclusioni della Conferenza hanno certamente dato un nuovo slancio ai colegislatori per raggiungere un accordo in merito.

C. Lombardi Satriani

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