Giornata internazionale per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti: dichiarazione congiunta dell'alto rappresentante Josep Borrell e della vicepresidente Věra Jourová

01/11/2022

In vista della Giornata internazionale per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti, il 2 novembre, l'alto rappresentante Josep Borrell e la vicepresidente Věra Jourová hanno rilasciato la seguente dichiarazione:

“I giornalisti sono i nostri occhi e le nostre orecchie che raccontano dalle zone di conflitto. Mettono in pericolo le loro vite per fornire resoconti di ciò che sta accadendo sul campo. I loro reportage sono al servizio di un fondamentale interesse pubblico: resoconti, immagini e notizie dal campo possono avere un impatto decisivo sullo sviluppo e sull'esito dei conflitti armati.

Di conseguenza, il lavoro giornalistico è spesso ostacolato in maniera deliberata nei conflitti armati. I professionisti dei media devono affrontare dinieghi di accesso, censura e  molestie, nonché detenzioni arbitrarie e attacchi brutali. In Ucraina, diversi giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi o feriti, a volte deliberatamente presi di mira, mentre documentavano la verità sulle atrocità commesse dalle truppe russe nella guerra di aggressione all’Ucraina. Il loro lavoro è essenziale, poiché il regime russo conduce una campagna globale di disinformazione sulla realtà della loro guerra.

Rivolgere intenzionalmente attacchi contro giornalisti, in quanto civili, costituisce un crimine di guerra.

Le zone di guerra, tuttavia, non sono gli unici luoghi in cui i giornalisti vengono attaccati. In tutto il mondo, i giornalisti affrontano crescenti minacce nel loro lavoro. Sono vittime di crimini d'odio, molestate online, prese di mira da spyware e persino assassinate.

Dobbiamo porre fine all'impunità per questi crimini e difendere i diritti umani e lo stato di diritto garantendo giustizia alle vittime. Negli ultimi 10 anni, l'80% degli omicidi di giornalisti in tutto il mondo non non ha avuto un responsabile.

L'UE sostiene le reti di giornalisti a rischio e rafforza la capacità dei giornalisti di operare in ambienti ostili in tutto il mondo. Ciò include la fornitura di dispositivi di protezione e assistenza. Nell'ambito del nuovo programma Global Europe for Human Rights and Democracy, stiamo istituendo un Osservatorio sul contrasto all'impunità per contribuire a raccogliere prove ed evidenze per dimostrare le responsabilità a livello globale, regionale e nazionale.

Anche all'interno dell'Unione Europea i giornalisti possono trovarsi in condizioni difficili. Gli Stati membri sono tenuti a rispettare la raccomandazione della Commissione sulla sicurezza dei giornalisti adottata nel 2021. Anche i paesi candidati e quelli vicini dovrebbero adottare tali norme.

C. Lombardi Satriani

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