Europa sociale: condizioni di lavoro più trasparenti e chiare per i lavoratori europei

01/08/2022

Oggi scade il termine entro il quale gli Stati membri devono recepire nella propria legislazione la Direttiva relativa a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nella UE. La direttiva fornisce diritti e protezione del lavoro più estesi e aggiornati ai 182 milioni di lavoratori nell'UE.

In base alle nuove regole, i lavoratori avranno diritto a una maggiore prevedibilità delle loro condizioni di lavoro, ad esempio per quanto riguarda gli incarichi e l'orario di lavoro. Avranno anche il diritto di ricevere informazioni tempestive e più complete sugli aspetti essenziali del loro lavoro, come il luogo di lavoro e la retribuzione. Si tratta di un passo importante per un'Europa sociale forte e contribuisce a trasformare il pilastro europeo dei diritti sociali in una realtà tangibile per i cittadini di tutta l'UE.

Il Commissario per l'occupazione ei diritti sociali, Nicolas Schmit, ha dichiarato: “La direttiva sulle condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili è una risposta diretta alla realtà in rapida evoluzione dei nostri mercati del lavoro. Le persone hanno diritto a informazioni più complete sulle condizioni del loro impiego e ad una maggiore prevedibilità nella loro vita quotidiana. Le nuove regole contribuiranno a garantire posti di lavoro di qualità, dare

stabilità dei lavoratori e consentire loro di pianificare la propria vita”.

Si stima che circa 2-3 milioni di lavoratori in forme di lavoro precario e atipico, compreso il lavoro a tempo parziale, temporaneo e a richiesta, godranno ora del diritto all'informazione sulle loro condizioni di lavoro e di nuove tutele, come il diritto ad una maggiore prevedibilità nel loro orario di lavoro. Allo stesso tempo, la direttiva rispetta la flessibilità del lavoro atipico, preservandone i vantaggi per i lavoratori e i datori di lavoro.

La Direttiva andrà anche a vantaggio dei datori di lavoro garantendo che la protezione dei lavoratori sia in linea con gli ultimi sviluppi nei mercati del lavoro, riducendo gli ostacoli amministrativi per i datori di lavoro, ad esempio rendendo possibile la trasmissione di informazioni per via elettronica, e creando condizioni di parità tra i datori di lavoro nella UE, consentendo una concorrenza leale sulla base dello stesso livello minimo di diritti dei lavoratori.

C. Lombardi Satriani

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