Digital Market Act: entrano in vigore le regole per gatekeepers per garantire l'apertura dei mercati

31/10/2022

Domani entrerà in vigore il Digital Markets Act (DMA) dell'UE. Il nuovo regolamento metterà fine alle pratiche sleali da parte delle aziende che operano come gatekeepers sulle piattaforme online. Èla nuova legislazione è stata proposta dalla Commissione nel dicembre 2020 e approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio a tempo di record, nel marzo 2022.

Il DMA definisce quando una grande piattaforma online si qualifica come "gatekeeper". Si tratta di piattaforme digitali che forniscono un importante gateway tra utenti aziendali e consumatori, la cui posizione può garantire loro il potere di agire come regolatori privati, creando così un collo di bottiglia nell'economia digitale. Per affrontare questi problemi, il DMA definirà una serie di obblighi che dovranno rispettare, compreso il divieto ai gatekeeper di assumere determinati comportamenti.

Le società che gestiscono uno o più dei cosiddetti "servizi di piattaforma di base" elencati nel DMA si qualificano come gatekeeper se soddisfano i requisiti descritti di seguito. Questi servizi sono: servizi di intermediazione online come app store, motori di ricerca online, servizi di social network, alcuni servizi di messaggistica, servizi di piattaforma di condivisione video, assistenti virtuali, browser Web, servizi di cloud computing, sistemi operativi, mercati online e servizi pubblicitari.

Il DMA stabilisce un elenco di cose da fare e da non fare che i gatekeeper dovranno implementare nelle loro operazioni quotidiane per garantire mercati digitali equi e aperti. Questi obblighi contribuiranno ad aprire possibilità per le aziende di competere sui mercati e sfidare i c.d. guardiani sulla base dei meriti dei loro prodotti e servizi, dando loro più spazio per innovare.

Quando un gatekeeper mette in atto determinate pratiche, come favorire i propri servizi o impedire agli utenti commerciali dei propri servizi di raggiungere i consumatori, ciò di fatto ostacola la concorrenza, portando a minore innovazione, qualità inferiore e prezzi più elevati. Quando un gatekeeper applica pratiche sleali, come imporre condizioni di accesso inique al proprio app store o impedire l'installazione di applicazioni da altre fonti, è probabile che i consumatori paghino di più o siano effettivamente privati dei vantaggi che i servizi alternativi avrebbero potuto portare.

C. Lombardi Satriani

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