Turchia: l'Europa chiude la porta all'adesione ed apre il portafoglio per la gestione degli immigrati


Bruxelles, 14 marzo 2018

Esistono contraddizioni che non si percepiscono se non nei fatti. Un esempio è dato dai rapporti UE/Turchia. mai così distanti in questi ultimi tempi, da quando il Presidente turco Erdogan ha avviato un processo di riforme costituzionali in senso sempre più autoritario.

Ma a dispetto delle posizioni forti assunte dal Parlamento europeo, che ha chiesto il congelamento dei negoziati di adesioni, e sebbene anche le trattative per ammodernare l’unione doganale siano bloccate, sul fronte del contrasto ai flussi migratori la Turchia continua a giocare un ruolo di primo piano, e prova ne è la decisione odierna assunta dalla Commissione europea.

Infatti, onorando l'impegno di sostenere i profughi siriani in Turchia, la Commissione europea mobilita oggi ulteriori fondi a favore dello Strumento per i rifugiati, grazie al quale finora 500 000 bambini e ragazzi hanno avuto accesso all'istruzione e 1,2 milioni di profughi hanno potuto contare su un trasferimento mensile di liquidità.