Ricollocazione e reinsediamento: gli Stati membri devono fare meglio


Bruxelles, 8 febbraio 2017

La Commissione ha adottato in data odierna la nona relazione sui programmi di ricollocazione e di reinsediamento d'emergenza dell'UE, in cui valuta le azioni intraprese a partire dall'8 dicembre 2016. Nel periodo di riferimento, gli Stati membri hanno continuato ad aumentare gli sforzi di reinsediamento, offrendo finora canali di accesso legali e sicuri a 13 968 persone. Anche per quanto riguarda le ricollocazioni si è confermata una tendenza generalmente positiva, con 3 813 ricollocazioni in più, nel periodo di riferimento, e un picco mensile (1 926) raggiunto nel mese di dicembre, il più elevato mai registrato. In tutto sono state ricollocate finora 11 966 persone. Per consolidare i progressicompiuti e conseguire gli obiettivi mensili stabiliti dalla Commissione di 1 000 ricollocazioni dall'Italia e 2 000 dalla Grecia occorrono tuttavia ulteriori sforzi da parte degli Stati membri.

Sono numeri ancora irrisori rispetto agli impegni presi nel 2015. Ed a farne le spese sono gli stati di frontiera, come l'Italia. Nell'articolo un approfondimento sulla situazione nel nostro Paese.