BEI: Cinque Stati membri sostengono l’iniziativa della banca dell’UE per affrontare il fenomeno migratorio e creare occupazione per i paesi d’origine


22 settembre 2017

L’Italia, il Lussemburgo, la Polonia, la Slovacchia e la Slovenia portano il loro contributo al programma ERI della BEI.

ERI è un programma di investimento che aiuta a fronteggiare la crisi migratoria nei Balcani occidentali e nei Paesi del dell’Europa meridionale.

La BEI ha previsto finanziamenti per iniziativa di 6 miliardi di euro nel periodo 2016-2020.

Grazie al contributo dei cinque Stati membri la BEI potrà varare un nuovo fondo fiduciario per ERI così da incrementare gli investimenti nelle regioni toccate dai flussi migratori.

Gli investimenti stimoleranno l’economia non solo nei paesi di transito ma anche nei paesi d’accoglienza, questo contribuirà a costituire un economia più resiliente e ad affrontare le cause profonde della migrazione.

Italia e Polonia offrono 50 e 45 milioni di euro, Slovenia (0,5 milioni) e il Lussemburgo (0,4 milioni).

Dario Scannapieco, vicepresidente della BEI e responsabile dell’iniziativa ERI ha dichiarato: “Questi contributi dall’Italia, dal Lussemburgo, dalla Polonia, dalla Slovacchia e dalla Slovenia rappresentano una pietra miliare dell’iniziativa della BEI per la resilienza economica. Ci consentono di accelerare immediatamente gli sforzi nel quadro di una risposta comune dell’Unione alle sfide costituite dallo sfollamento forzato e dalla migrazione. Gli investimenti in ambito ERI vogliono dare uguale speranza e opportunità a rifugiati, migranti e popolazioni locali. L’iniziativa intende contribuire a rafforzare la capacità di tenuta di queste regioni nei confronti, ad esempio, dell’impatto causato dalla crisi dei rifugiati siriani. Occorre dare alle persone che vivono in questi Paesi la prospettiva di posti di lavoro, di servizi di base e di sviluppo sostenibile. Sono lieto, in particolare, di annunciare la decisione dell’Italia di contribuire all’iniziativa della BEI per la resilienza economica”.

L’iniziativa per la resilienza economica:

- stimolerà gli investimenti nel settore privato;

- creerà occupazione;

- aumenterà l’offerta di servizi in campo energetico, nei trasporti, nel settore idrico, igenico-sanitario e quello dell’istruzione.

Inoltre grazie al contributo degli Stati la BEI sarà in grado di offrire finanziamenti a tassi di favore, sostegno maggiore al settore privato, finanza d’impatto e assistenza tecnica alle regioni coinvolte fino al 2020.

La BEI ha approvato 13 progetti del valore di circa un miliardo di euro di cui ben la metà per il settore privato, i finanziamenti andranno a beneficio di oltre 600 piccole imprese e midcap.